Iniziato il Conclave che eleggerà il 267esimo Papa della storia della Chiesa cattolica. I 133 cardinali elettori hanno votato nella Cappella Sistina: la prima fumata - nera - è arrivata alle 21, oltre tre ore dopo l'Extra omnes. Non è stato raggiunto, quindi, l’accordo sul prossimo Pontefice. Le votazioni continuano giovedì. Migliaia di persone in piazza San Pietro. Alla messa Pro eligendo 5mila persone nella basilica vaticana
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È nera la prima fumata del Conclave che eleggerà il 267esimo Papa della storia della Chiesa cattolica, successore di Francesco: alle 21 il comignolo ha annunciato al mondo che i 133 cardinali elettori rinchiusi nella Cappella Sistina non hanno trovato, alla prima votazione, l’accordo sul prossimo Pontefice. Si proseguirà domani (CHI SONO I PAPABILI). La fumata è arrivata oltre tre ore dopo l'Extra Omnes e la chiusura della porta della Sistina, che alle 17.43 hanno segnato l’avvio ufficiale del Conclave. Circa 45mila persone hanno assistito alla fumata in piazza San Pietro. La mattina, invece, oltre 5mila fedeli hanno partecipato alla messa Pro eligendo Pontefice nella basilica vaticana.
Oggi si replica: in mattinata, i cardinali elettori si ritroveranno prima delle 8 nel Palazzo Apostolico, per celebrare Messa e Lodi nella Cappella Paolina. A seguire si ritireranno alle 9.15 in Sistina per recitare l'Ora media e procedere poi alle prime due votazioni. Poi il ritorno a Santa Marta con il pranzo in programma intorno alle 12.30. Alle 15.45 la nuova partenza verso il Palazzo apostolico, quindi alle 16.30 il ritiro in Sistina con altre due votazioni e al termine (intorno alle 19.30, salvo imprevisti come capitato oggi) la celebrazione dei Vespri. Due sono le fumate previste nelle diverse giornate: una a fine mattinata, una la sera, ovvero al termine di entrambe le votazioni del mattino e del pomeriggio.
Gli approfondimenti:
- Chi sarà il prossimo Papa? Il test per scoprire il cardinale più vicino a te
- Conclave, quando inizia e come funziona: la guida
- Tutti i numeri del Conclave
- Come avviene l'elezione del Papa: la consegna delle schede, il voto, la fumata
- Gli orari delle fumate
- Dopo quante fumate sono stati eletti gli ultimi 5 Papi
- Verso il Conclave, lo speciale di Sky TG24
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Fumata nera dopo oltre 3 ore dall’Extra omnes: i motivi del ritardo
La fumata era attesa intorno alle 19 ma è arrivata due ore dopo, alle 21. I motivi di questo ritardo non possono essere ufficiali, vista la segretezza del Conclave, ma qualcosa è trapelato. Nel 2013, anno in cui è stato eletto Papa Francesco, la prima fumata nera era arrivata due ore e 8 minuti dopo l’Extra omnes. I DETTAGLI
Il primo giorno del Conclave. Video
Il gabbiano del comignolo della Sistina protagonista social
È stato un gabbiano, appostato vicino al comignolo della cappella Sistina, il protagonista sui social dell'attesa per la prima fumata sul nuovo Papa. Nelle ore precedenti alla fumata nera, infatti, l'inquadratura del comignolo inglobava un gabbiano fermo sul tetto. Così, il volatile è finito al centro di numerosissimi post su X: l'immagine ritoccata per “travestirlo” da nuovo Pontefice o rilanciata per rimarcare la lunga attesa per il verdetto. "Abbiamo un vincitore", ha scritto un utente. "Il mondo è appeso alla fumata di un comignolo presidiato da un gabbiano", "il gabbiano fermo lì da ore è un attore pagato per mantenere la suspense", "l'animale più osservato al mondo probabilmente", altri tre post. "Accanto al comignolo della fumata spuntano due gabbiani e il loro pulcino", osservava una quarta utente.

©Ansa
Le prossime fumate
Due sono le fumate previste nelle diverse giornate, da domani: una a fine mattinata, una la sera, ovvero al termine di entrambe le votazioni del mattino e del pomeriggio. A meno che il nuovo Papa non venga eletto alla prima delle due votazioni previste di mattina e di pomeriggio: in quel caso la fumata sarà anticipata attorno alle 10.30 se si raggiungerà l'intesa in mattinata o intorno alle 17.30 se sarà necessaria anche la prima votazione nel pomeriggio.
Il programma di domani: 4 votazioni
Le votazioni per scegliere il 267° Papa riprenderanno domani, giovedì 8 maggio. In mattinata, i cardinali elettori si ritroveranno prima delle 8 nel Palazzo Apostolico, per celebrare Messa e Lodi nella Cappella Paolina. A seguire si ritireranno alle 9.15 in Sistina per recitare l'Ora media e procedere poi alle prime due votazioni. Poi il ritorno a Santa Marta, con il pranzo in programma intorno alle 12.30. Alle 15.45 la nuova partenza verso il Palazzo apostolico, quindi alle 16.30 il ritiro in Sistina con altre due votazioni e al termine (intorno alle 19.30, salvo imprevisti come capitato oggi) la celebrazione dei Vespri.
I cardinali tornano a Santa Marta
Dopo la prima votazione, terminata con la fumata nera, i cardinali elettori sono tornati a Casa Santa Marta, che per i giorni del Conclave è la loro residenza. Domani si proseguirà con le altre votazioni nella Cappella Sistina, fino all’elezione del prossimo Papa.
La fumata nera dopo il primo voto in conclave. Video
Le possibili cause del ritardo
Rispetto al conclave del 2013, iniziato alla stessa ora di quest'anno, la prima fumata è arrivata un'ora e venti dopo. A pesare, secondo quanto si apprende, sarebbero state una serie di concause: in primis la lunghezza della meditazione tenuta dal cardinale Raniero Cantalamessa, durata 45 minuti, ma anche il fatto che i porporati, oltre a essere diciotto in più rispetto al 2013, nella maggior parte sono neofiti e diversi di loro non parlano italiano. Quindi le operazioni di voto hanno preso decisamente più tempo.
I fedeli lasciano piazza San Pietro dopo la fumata nera
I fedeli hanno cominciato ad abbandonare piazza San Pietro mentre la fumata nera continuava a uscire dal comignolo. Pochi secondi prima della fumata, i maxischermi in piazza si sono spenti per qualche istante. I fedeli, tra lo stupore, hanno scoperto l'esito negativo guardando direttamente verso il comignolo. Un boato della folla ha poi accompagnato la nuova rapida accensione degli schermi. In questo modo i presenti in piazza hanno potuto vedere nitidamente il fumo nero sopra al tetto della Sistina.
La fumata nera dopo oltre tre ore dall'Extra omnes
Oggi, nel primo giorno delle votazioni per il nuovo Papa, la fumata nera è arrivata tre ore e 17 minuti dopo l'Extra omnes. Il 12 marzo del 2013, anno in cui fu eletto Papa Francesco, la prima fumata nera arrivo due ore e 8 minuti dopo l'Extra omnes.
Fumata arrivata alle 21
È nera la prima fumata del Conclave che dovrà eleggere il successore di Papa Francesco. Il fumo dal comignolo montato sopra la Cappella Sistina è cominciato a uscire alle 21, dunque oltre 3 ore dopo l'Extra Omnes.
La fumata nera dopo il primo voto in conclave: video
Con un po' di ritardo rispetto alle previsioni, alle 21 c'è stata la prima fumata dal comigliolo di piazza San Pietro: è di colore nero. Questo vuol dire che le votazioni dei cardinali, in questa prima giornata di Conclave, non hanno raggiunto un accordo sul nome del successore di Papa Francesco. IL VIDEO
La prima fumata è nera
Alle 21 c’è stata la prima fumata: è nera.
In 45mila in piazza San Pietro attendono la fumata
"In 45mila a Piazza San Pietro attendono la fumata", ha scritto Vatican News sul proprio profilo X.
L'attesa in piazza San Pietro

©Ansa
Nel 2013 la prima fumata dopo poco più di 2 ore dall'Extra omnes
Il 12 marzo del 2013, anno in cui fu eletto Papa Francesco, l'Extra omnes fu pronunciato alle 17.33 nella prima riunione del Conclave e la prima fumata nera ci fu alle 19.41, due ore e 8 minuti dopo. Oggi (nel Conclave ci sono 18 cardinali elettori in più) l'Extra omnes è stato dato alle 17.43 e, a due ore e 40 minuti circa di distanza, non c'è ancora stata alcuna fumata.
Fedeli a San Pietro battono mani per “incoraggiare” fumata
I fedeli a piazza San Pietro hanno cominciato a ingannare l'attesa battendo le mani più volte per “incoraggiare” la fumata. Al primo applauso partito dal fondo, chi si trovava avanti verso il sagrato ha pensato all'esito e ha subito puntato lo smartphone in direzione del comignolo per immortalare quello che poi si è rivelato un falso allarme. "Stanno cercando di movimentare l'attesa", ha detto una donna a chi si chiede il perché di quel battito di mani.
Cosa succede durante un Conclave? Il video
Cresce l'attesa dei fedeli in piazza San Pietro
Occhi e smartphone dei tanti fedeli a piazza San Pietro continuano a essere puntati verso il comignolo da dove uscirà la fumata bianca o nera. Mentre cresce l'attesa, qualcuno guarda l'orologio, anche più volte a distanza di poco tempo. Chi prima era in preghiera, in ginocchio o seduto sui sampietrini, ora è in piedi. "Anche i gabbiani aspettano", ironizza un sacerdote americano mentre guarda l'animale accanto al comignolo, ben visibile dai maxischermi in piazza e che da diversi minuti è immobile sul tetto. A confondere i fedeli, a volte, sono poi le nuvole che fanno da sfondo nel cielo sopra San Pietro, a tratti bianche, ma per lo più grigie.
Oltre 100mila persone guardano comignolo in diretta streaming
Oltre centomila persone sono collegate al canale YouTube di Vatican News che sta trasmettendo in diretta le immagini del comignolo della Cappella Sistina in attesa della prima fumata. Un numero che cresce di minuto in minuto, in attesa di conoscere l'esito della prima votazione dei cardinali riuniti in Conclave.
In 30mila a San Pietro per la fumata, flusso in aumento
Sono 30mila le persone che hanno raggiunto piazza San Pietro per assistere alla fumata. Lo si apprende dalla Questura. Il flusso di fedeli è in costante aumento.
Si attende la prima fumata
La prima fumata di questo Conclave è attesa a breve: le previsioni, infatti, avevano dato come orario le 19 ma ci sono stati dei ritardi durante i riti prima della chiusura della porta della Sistina.
Cardinali avrebbero guardato “Conclave” prima del Conclave
Prima di chiudersi nella Cappella Sistina per il Conclave, alcuni cardinali arrivati a Roma per eleggere il nuovo Papa hanno guardato Conclave, il film di Edward Berger sul processo di cui nelle prossime ore saranno protagonisti. Lo riporta il sito Politico. "Alcuni l'hanno guardato al cinema", ha detto a Politico un religioso. Il film è considerato sorprendentemente accurato persino dai cardinali, ha aggiunto il prelato, rendendolo uno strumento di ricerca utile, soprattutto in un momento in cui molti dei partecipanti al vero Conclave hanno poca esperienza della politica e dei protocolli vaticani.
A piazza San Pietro occhi dei fedeli puntati verso comignolo
Seduti sui sampietrini, su teli improvvisati con gli impermeabili usati fino a qualche ora fa, in ginocchio con una coroncina del rosario tra le mani. I fedeli arrivati a piazza San Pietro e che stanno riempiendo le aree racchiuse nel colonnato hanno gli occhi puntati verso il comignolo da quando sono state chiuse le porte della Cappella Sistina, nell'attesa di vedere la prima fumata. A distogliere lo sguardo di pellegrini, religiosi, turisti e curiosi, muniti prontamente di smartphone, è soltanto il drone che di tanto in tanto sorvola la piazza, spaventando i gabbiani.
L'attesa per la fumata
La prima fumata è attesa intorno alle 19 e gli occhi sono puntati verso il comignolo. Tantissime le persone che dalla mattina hanno affollato piazza San Pietro. LE FOTO

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Cardinale Braz de Aviz favorito per i preti brasiliani
Dal Conclave riunito in queste ore nella Cappella Sistina potrebbe uscire il nome del cardinale João Braz de Aviz, 77 anni arcivescovo emerito di Brasilia, considerato molto prossimo a Papa Francesco con cui condivideva anche la passione per il calcio. È questo il pronostico dei preti cattolici brasiliani, secondo il quotidiano Folha de S.Paulo. Sebbene Don João sia stato incluso in alcune liste di possibili papabili, insieme all'arcivescovo di Salvador, Sérgio da Rocha, di 65 anni, nessuno dei due figura tra i nomi più quotati nella corsa alla guida della Chiesa cattolica. João, di profilo progressista, ha già partecipato al Conclave che ha eletto Jorge Bergoglio nel 2013. Ieri sera gli otto cardinali brasiliani - sette dei quali col diritto di voto - si sono uniti in una preghiera per un'intercessione di Nostra Signora Aparecida, la Madonna nera patrona del Brasile. La presenza latinoamericana nel Conclave è storica: dodici Paesi della regione trovano voce grazie a 22 cardinali elettori, col Brasile che vanta una pattuglia di spicco di sette porporati, e l'Argentina di quattro. Una rappresentanza che pesa circa un sesto sui 133 aventi diritto di voto, perlopiù nominati da Bergoglio. E le posizioni e le carriere di molti di questi religiosi riflettono la visione pastorale di Papa Francesco: accompagnare i poveri, difendere i diritti umani e costruire la pace.
Fedeli in piazza San Pietro, applausi dopo l'Extra omnes
Sono diversi i fedeli già arrivati a piazza San Pietro per assistere alla prima fumata prevista intorno alle 19 e che pochi minuti fa hanno seguito dai maxischermi la processione dei cardinali verso la cappella Sistina, fino all'Extra omnes. Dopo la tradizionale formula c’è stato un applauso, ripetuto alla chiusura delle porte. Al giuramento dei porporati, battito di mani in piazza anche per Tagle e Zuppi. Tra i fedeli in piedi o seduti sui sampietrini c'è chi è arrivato a mezzogiorno, chi nel primo pomeriggio e prontamente ha preso posto vicino alle transenne più a ridosso del sagrato o lateralmente. Per coprirsi dal sole che batte sulla piazza usano ombrelli e bandiere del proprio Paese che in qualche caso vengono anche sventolate verso le telecamere. "Siamo venuti a Roma proprio per l'elezione del Papa", spiegano Jonathan e Lorana, compagni di college a New York, rispettivamente provenienti dall'Australia e dagli Stati Uniti. Verranno in piazza fino a che non sarà eletto il nuovo Papa, che sperano possa essere "aperto mentalmente e capace di avvicinare sempre più credenti alla Chiesa".
Extra Omnes: chiusa porta della Cappella Sistina. Video
Il cardinale Cantalamessa chiude la porta dopo l'Extra Omnes: VIDEO
Mons. Ravelli pronuncia l’"Extra Omnes": video
Il giuramento del cardinale Parolin: video
Con la mano sul Vangelo, ogni cardinale elettore ha prestato giuramento. "Prometto, mi obbligo e giuro", hanno detto per poi mettere la mano sul Vangelo e continuare: "Così Dio mi aiuti e questi santi Evangeli che tocco con la mia mano". IL GIURAMENTO DI PAROLIN
Iniziato ufficialmente il Conclave
Il maestro delle cerimonie, monsignor Diego Ravelli, ha chiuso la porta della Cappella Sistina dando così ufficialmente il via al Conclave per l'elezione del 267° Papa.

©Ansa
Al via il Conclave
Con l'"extra omnes" pronunciato dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelli, prende il via il conclave per eleggere il 267° Papa. Nella Cappella Sistina restano solo i cardinali elettori, lo stesso maestro e l'ecclesiastico incaricato di tenere l'ultima meditazione prima delle votazioni, il cardinale Raniero Cantalamessa. Una volta usciti tutti, il maestro ha chiuso la porta d'accesso alla cappella Sistina. Al termine della meditazione, anche il maestro e il cardinale Cantalamessa lasciano la cappella Sistina e si avviano le operazioni di voto.
Pronunciato l'Extra Omnes
Il monsignor Ravelli ha pronunciato l'Extra Omnes.
L'ultimo a giurare è stato Koovakad
È terminato il rito del giuramento dei cardinali nella Cappella Sistina: l'ultimo è stato il cardinale George Jacob Koovakad, 51 anni, indiano di rito siro-malabarese.
Prosegue il giuramento dei cardinali
Prosegue il giuramento dei cardinali elettori nella Cappella Sistina. Uno dopo l’altro, si avvicinano al Vangelo per pronunciare la formula in latino.
I cardinali in processione verso la Cappella Sistina: video
I segreti della mensa del Conclave
Il conclave, momento cruciale per la Chiesa cattolica, non è solo un evento spirituale, ma anche un'occasione in cui l'organizzazione pratica gioca un ruolo fondamentale. Tra gli aspetti meno noti, ma ugualmente regolamentati, vi è l'alimentazione dei cardinali elettori. Scopriamo come si nutrono durante questo periodo di clausura e quali sono le tradizioni e le regole che ne influenzano la dieta: ecco cosa si mangia e cosa è vietato.
Inni, preghiere e giuramento in latino
È il latino la lingua parlata nella Cappella Sistina: inni, preghiere e giuramento, prima dell'avvio del Conclave, sono pronunciate nell’antica lingua della Chiesa. Come anche sarà in latino la formula finale dell'Extra Omnes.
Ogni cardinale giura sul Vangelo, il primo è Parolin
Con la mano sul Vangelo ogni singolo cardinale elettore sta prestando giuramento in vista delle elezioni per il nuovo Papa. Una volta pronunciato il proprio nome, ogni porporato procede alla formula del giuramento. "Prometto, mi obbligo e giuro", dicono per poi mettere la mano sul Vangelo e continuare: "Così Dio mi aiuti e questi santi Evangeli che tocco con la mia mano". Il primo cardinale a giurare è stato Pietro Parolin. I cardinali fanno il giuramento personale, con la mano sul Vangelo, seguendo l'ordine: prima i cardinali dell'ordine dei vescovi, poi i presbiteri e infine i diaconi.
Il testo del giuramento
Nel testo del giuramento i cardinali elettori si impegnano alla fedeltà al ruolo: "Chiunque di noi" "sia eletto Romano Pontefice si impegnerà a svolgere fedelmente il munus petrinum". Quindi giurano di "osservare con la massima fedeltà e con tutti, sia chierici che laici, il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo riguarda l'elezione del Romano Pontefice e su ciò che avviene nel luogo dell'elezione" e "di non violare in alcun modo questo segreto sia durante sia dopo l'elezione del nuovo Pontefice" e "di non prestare mai appoggio o favore a qualsiasi interferenza, opposizione o altra qualsiasi forma di intervento". Dopo questo giuramento collettivo, è iniziato quello singolo di ogni cardinale.
Il giuramento dei cardinali
I cardinali, prima di cominciare i lavori del Conclave, giurano prima tutti insieme e poi singolarmente. Giurano davanti a Dio di essere fedeli al loro compito in caso di elezione a Papa e giurano anche segretezza sui lavori del Conclave. A leggere il giuramento, a nome di tutti, è il cardinale Pietro Parolin che presiede il Conclave. Poi i giuramenti singoli.
I cardinali in Sistina invocano lo Spirito Santo
I cardinali elettori sono tutti arrivati nella Cappella Sistina. Invocano, sui lavori che stanno per cominciare, la protezione dello Spirito Santo con il tradizionale rito "Veni, creator Spiritus".
Cardinale Puljic nella Sistina, i 133 tutti presenti
Il cardinale bosniaco Vinko Puljic, arcivescovo emerito di Sarajevo, fino ai giorni scorsi in dubbio per malattia sulla partecipazione al Conclave e poi su un possibile voto da Casa Santa Marta, è presente fra i porporati elettori che si sono riuniti nella Cappella Paolina e poi sfilano in processione verso la Sistina. Tutti i 133 elettori che partecipano a questo Conclave voteranno quindi dalla Sistina. Puljic, che cammina aiutandosi con un bastone, è l'unico assistito da un prelato che lo accompagna negli spostamenti. Puljic, che compirà 80 anni il prossimo 8 settembre, fu creato cardinale il 26 novembre 1994 da Papa Giovanni Paolo II.
Le litanie dei santi accompagnano la processione
La processione dei cardinali, dalla Cappella Paolina alla Sistina, è accompagnata dalle litanie dei santi, una novantina di invocazioni a santi e martiri per chiedere la protezione sui lavori del Conclave.
I cardinali elettori entrano nella Cappella Sistina
I cardinali elettori stanno entrando nella Cappella Sistina, dove a breve prenderà il via ufficialmente il Conclave per l'elezione del 267° Papa. Una volta varcato l'ingresso, i cardinali raggiungeranno le loro postazioni, sulle quali è già pronta la dotazione per procedere alle votazioni. I tavoli ricoperti con drappi rossi e tovaglie marroni sono disposti lungo tutta la Sistina in quattro file, un po' sfalsate, due a destra e due a sinistra. Al termine si procederà al giuramento, che si concluderà con il tradizionale "Extra omnes" e la chiusura delle porte della Sistina.
Verso la Cappella Sistina
Dopo la preghiera nella Cappella Paolina, è iniziata la processione dei cardinali elettori verso la Cappella Sistina, dove a breve comincerà ufficialmente il Conclave per l'elezione del 267esimo Papa. Dopo aver lasciato Casa Santa Marta, i porporati hanno raggiunto la Cappella Paolina per un ultimo momento di preghiera prima dell'extra omnes. Da qui si stanno muovendo verso la Sistina.
Il cardinale Koovakad chiuderà la Cappella Sistina
Tutto è pronto per il Conclave che prenderà il via alle 16.30. Sarà il cardinale e arcivescovo cattolico indiano George Jacob Koovakad a dare inizio alle votazioni per eleggere il nuovo Papa. Koovakad, dal 7 ottobre 2021 organizzatore dei viaggi papali e dal 24 gennaio 2025 prefetto del Dicastero per il dialogo interreligioso, sarà colui che chiuderà la porta della Cappella Sistina quando gli elettori riuniti in Conclave dovranno rimanere soli. In quanto ultimo cardinale dell'ordine dei diaconi, spetta infatti al porporato indiano il compito di chiudere la porta della Cappella Sistina, dopo che sarà già stato pronunciato l'extra omnes, compito invece del Maestro delle Celebrazioni liturgiche, questa volta monsignor Diego Ravelli. Sarà sempre lui a riaprirla e richiuderla ogni volta ce ne sia bisogno durante il Conclave. Come ultimo dell'ordine dei diaconi, Koovakad sarà anche il primo a fare il suo ingresso in Sistina, dal momento che i cardinali sfilano in processione verso la cappella in ordine inverso a quello di precedenza, per raggiungere i posti assegnati. Nato a Chethipuzha, in India, 51 anni fa, è stato ordinato sacerdote il 24 luglio 2004, incardinandosi a Changanacherry.
Cardinali nella Paolina, al via i riti del Conclave
I cardinali elettori sono arrivati nella Cappella Paolina del Palazzo apostolico. Da qui prenderà il via la processione verso la Cappella Sistina nella quale, dopo l'Extra Omnes, comincerà il Conclave per l'elezione del nuovo Papa. Il cardinale che presiede il Conclave, Pietro Parolin, ha dato il via alla preghiera nella Cappella Paolina. Tutta la funzione si è svolta in lingua latina e al termine i cardinali andranno in processione verso la Sistina.
Tra poco l'Extra Omnes
I cardinali elettori sono tutti nella cappella Paolina e tra poco ci sarà l'Extra Omnes, il “fuori tutti” che segna l’inizio del Conclave.
Gli ultimi post prima della clausura
C'è chi ha immortalato il momento in cui lava, rigorosamente a mano, la camicia bianca dell'abito cardinalizio e chi, invece, si è lasciato fotografare di spalle lungo il tragitto verso Casa Santa Marta. Nell'era digitale e della condivisione, la “notte prima del Conclave” dei 133 cardinali elettori è passato inevitabilmente anche per i social network, tra appelli alla preghiera e riflessioni sul futuro della Chiesa.
Conclave, come funziona: la guida
Nel pomeriggio avrà inizio il vero e proprio Conclave con i porporati che si riuniranno nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico e insieme andranno nella Cappella Sistina dove giureranno sulla Bibbia e s’impegneranno a mantenere il segreto. Ecco cosa c'è da sapere.
Patrimonio Vaticano, tra le sfide del nuovo Papa anche un bilancio in rosso: cosa sappiamo
Tra le tante tematiche che Papa Francesco ha dovuto affrontare nel suo pontificato c’è stata anche quella della stretta sulle finanze vaticane. Proprio i suoi appunti e i suoi interventi pre-Conclave sulla necessità di imboccare la strada di "una Chiesa povera per i poveri" furono alla base dei tanti voti convogliati su di lui nel Conclave del 2013. Bergoglio ha segnato un’epoca di riforme finanziarie, ma non ha risanato i conti tra donazioni in calo, spese della Curia non contenute e buco del fondo pensioni. Così una spending review attende il nuovo pontefice.
Al via schermatura in Vaticano, rete a singhiozzo a San Pietro
Con l'avvicinarsi dell'orario del conclave aumentano le misure di sicurezza in Vaticano. Come annunciato nei giorni scorsi, è cominciata la schermatura della rete mobile e dati sull'intero Stato, per evitare che i cardinali elettori possano entrare a contatto con l'esterno e, quindi, per garantire che non ci siano influenze sul voto. Lo spegnimento dei ripetitori all'interno del Vaticano sta avendo però alcune ripercussioni anche nell'area di piazza San Pietro, dove i telefonini cominciano ad avere difficoltà nell'utilizzo di app di messaggistica istantanea.
Conclave, la Cappella Sistina pronta per accogliere i cardinali elettori. FOTO
Da oggi i 133 cardinali elettori entreranno nella Cappella Sistina e usciranno solo dopo aver eletto il nuovo Pontefice. La sistemazione della Cappella e delle quasi 200 stanze che ospitano i cardinali ha richiesto alcuni giorni e oltre 40 maestranze. Pronte anche la stufa per le fumate e la finestra dalla quale si affaccerà il futuro Papa.
Conclave, perché (di solito) il Papa ha la barba rasata
La barba, simbolo millenario di saggezza e spiritualità, ha sempre avuto un ruolo importante nel mondo religioso. Frati, monaci e patriarchi orientali la portano ancora oggi, ma tra i papi è diventata una rarità. Questa assenza non è frutto del caso, bensì di scelte culturali e teologiche consolidate nel tempo. Soltanto due pontefici nella storia moderna hanno portato la barba in modo evidente e documentato.
Conclave, il dispositivo di sicurezza: doppi controlli, check point e sistemi antidrone
In vista del Conclave che inizia oggi e dell’elezione del nuovo Papa, è stato studiato un preciso piano di sicurezza: l'area di San Pietro è sorvegliata speciale con un doppio step di controlli, sistemi antidrone e misure modulabili in base all'evolversi della situazione. Ecco cosa sappiamo.
L'amico di Parolin: "L'ho sentito, mi ha detto 'a presto'"
"A Parolin ho scritto l'ultima volta ieri pomeriggio, dicendogli che speravo che qualunque cosa avvenisse saremmo rimasti negli stessi rapporti. Lui mi ha risposto stamattina, alle 7.51, mi ha detto 'grazie per quello che mi dici, è il mio ultimo messaggio prima di entrare in Conclave'. E poi mi ha scritto 'a presto', e questo mi rincuora sui tempi del Conclave…". Lo racconta a Rai Radio1 Roberto Apo Ambrosi, ex compagno di scuola del card. Pietro Parolin, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.
Conclave, i re e il diritto di veto sui cardinali papabili: l'ultima volta nel 1903
Da sempre, praticamente dalla nascita del cattolicesimo come religione di Stato con Costantino, i sovrani vogliono interferire sulle questioni ecclesiastiche, a partire da quella più importante, la scelta del Papa. Sovrano temporale fino al 1870, ma soprattutto capo spirituale di un immenso gregge di fedeli, unico principe a non esserlo per eredità dinastica ma per elezione, seppur mediata dallo Spirito Santo, a ogni conclave della storia i potenti del tempo hanno voluto dire la loro, spesso riuscendoci.
Giubileo e nuovo Papa, i consigli di salute dell'Oms per i pellegrini
Roma sta accogliendo da settimane migliaia e migliaia di pellegrini in visita per l’ultimo saluto a Papa Francesco, per il Conclave e l’attesa nomina del nuovo Pontefice e per il Giubileo. La Capitale resterà invasa da turisti e fedeli per diversi altri mesi. L’anno Santo, iniziato il 25 dicembre 2024, terminerà infatti il 6 gennaio 2026. Le previsioni parlano di oltre 30 milioni di visitatori e perciò l’Oms, organizzazione mondiale della Sanità, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l'Istituto superiore di sanità italiano hanno elaborato alcune raccomandazioni di salute pubblica per tutelare la sicurezza e il benessere di chi partecipa agli eventi.
Dopo quante fumate sono stati eletti gli ultimi 5 Papi: da Paolo VI a Francesco
Oggi scatta l'"extra omnes" - letteralmente "fuori tutti" - e i 133 cardinali elettori si chiuderanno nella Cappella Sistina per scegliere il successore di Jorge Mario Bergoglio. Sul terzo Conclave del XXI secolo, che cade in pieno Giubileo, circolano in questi giorni diverse cifre, dal numero di Paesi del mondo rappresentati (71) alla quota di porporati esclusi (119). Due numeri restano però impossibili da sapere alla vigilia: quanti scrutini e quante fumate saranno necessarie prima di conoscere l'identità del prossimo Pontefice. Ecco alcuni precedenti.
Conclave, come avviene l'elezione del Papa: la consegna delle schede, il voto, la fumata
Da oggi, mercoledì 7 maggio, i cardinali si riuniranno in Conclave per designare il Pontefice successore di Francesco. La procedura di voto si divide sostanzialmente in tre fasi: antescrutinium, scrutinium vere proprieque e post-scrutinium. Ecco tutti i dettagli.
Glenn Cooper: "Non mi aspetto una svolta dal nuovo Papa". VIDEO
Glenn Cooper: "I cardinali Usa divisi come il Paese". VIDEO
Conclave, chi è il cardinale Dominique Mamberti: sarà lui ad annunciare il nuovo Papa
L’uomo che annuncerà al mondo l’elezione del nuovo Papa e lo presenterà dal balcone di San Pietro è il francese Dominique Mamberti, diventato cardinale protodiacono lo scorso anno. Ecco chi è.
Conclave, 5 luoghi chiave per l'elezione del Papa: da Cappella Sistina a casa Santa Marta
I cardinali elettori della Chiesa Cattolica, ovvero quelli con un’età inferiore agli 80 anni, devono votare per l’elezione del nuovo Papa. Sono 135 i porporati che hanno diritto a esprimere la loro preferenza, ma a eleggere il nuovo Pontefice sono in 133 (due non ci sono per motivi di salute). Ma quali sono i luoghi chiave per l’elezione del Papa? Dalla Cappella Sistina a Casa Santa Marta, dove si trovano i cardinali.
Verso il conclave, il timing di oggi pomeriggio
Dopo la messa 'pro eligendo' di questa mattina, i 133 cardinali elettori hanno ancora qualche ora di libertà, tra Santa Marta e il pranzo, prima di chiudersi in conclave per l'elezione del nuovo Papa. Il prossimo appuntamento per loro sarà fuori dalla Domus Santa Marta alle 15.45. Da lì si sposteranno con pulmini, ma anche a piedi, verso il Palazzo apostolico. La prima tappa è nella Cappella Paolina per la processione. C'è una breve preghiera iniziale poi si forma la processione. Davanti ci saranno i cerimonieri con la croce e due candelieri. Seguono i cantori, i prelati della Rota, i protonotari apostolici, l'ecclesiastico che terrà la meditazione, ovvero il cardinale Raniero Cantalamessa. Infine seguiranno i cardinali elettori seguendo l'ordine dei diaconi dei presbiteri e dei vescovi. La processione sarà accompagnata dalle litanie dei santi. L'arrivo nella Cappella Sistina è previsto alle 16.30 circa. I cardinali prendono ciascuno il proprio posto e viene cantato il 'Veni Creator', l'invocazione allo Spirito Santo. Quindi il giuramento, prima collettivamente poi singolarmente uno per uno. Quando l'ultimo dei cardinali avrà prestato giuramento il Maestro delle cerimonie, mons. Diego Ravelli, intima l' "Extra Omnes" e tutti coloro che non devono rimanere in conclave escono dalla Sistina. È presumibile che questo avvenga intorno alle 17.30-18. Da questo momento in poi non ci sarà più nessun collegamento tra i cardinali e il mondo esterno. A porte chiuse e lontani dalle telecamere, i cardinali ascolteranno la meditazione di Cantalamessa alla fine della quale sia lui che il Maestro delle cerimonie lasceranno a loro volta la Sistina. A questo punto il cardinale decano, che all'interno del conclave sarà Pietro Parolin (Giovanni Battista Re non è elettore), chiede ai cardinali se procedere al primo scrutinio. In questo caso basta la maggioranza semplice. Poi si passerà alla votazione vera e propria per il nuovo Papa per la quale il quorum è di 89 voti. La prima fumata dunque si dovrebbe tenere stasera stessa, calcolando i tempi non prima delle 19-19.30.
Habemus papam, storia della formula con cui viene annunciato il Papa e chi la pronuncia
Secondo diverse fonti risalirebbe al Quindicesimo secolo, e rappresenterebbe la ritrovata unità della Chiesa dopo un periodo difficile. A pronunciarla è il cardinale protodiacono - a meno che non sia proprio quest’ultimo a essere eletto - dalla Loggia delle Benedizioni della basilica di San Pietro.
Verso il conclave, Cardinale Re fa auguri "doppi" a Parolin. VIDEO
Conclave al via, conclusa la messa Pro eligendo Pontifice. VIDEO
Chi sarà il nuovo Papa? Le voci dei fedeli a San Pietro. VIDEO
Messa pro eligendo, l’omelia del cardinale Re. VIDEO
Messa Pro Eligendo Pontifice prima del voto: il testo dell'omelia. VIDEO
Durante la funzione celebrata a San Pietro, il decano del Collegio cardinalizio ha rivolto un appello: "Invochiamo un Pontefice capace di ridestare le coscienze e stimolare nuove energie in una società segnata da un rapido sviluppo tecnologico, ma spesso incline a smarrire il senso del divino".
Gli orari previsti per le fumate dopo gli scrutini per l'elezione del Papa
Come comunicato dal direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni, oggi la prima fumata del conclave ci sarà "non prima delle 19”. E a partire da giovedì le fumate saranno due: intorno alle 10.30 (in questo caso solo se bianca) o alle 12; nel pomeriggio alle 17.30 (anche in questo caso solo se bianca) o intorno alle 19. Ecco tutti gli orari da sapere.
Parte il conclave e il Giubileo rimane aperto
Il grande giorno del conclave è arrivato e non si ferma il Giubileo della speranza. Le folle di pellegrini che animano l'Anno Santo percorrono piazza San Pietro avanti e indietro anche se naturalmente l'accesso alla basilica è stato sospeso durante la celebrazione della messa "Pro eligendo pontifice". A conclusione del rito, San Pietro è stata riaperta. Restano poi le porte sante delle altre basiliche pontificie e gli eventi collegati.
Conclave, gli ultimi post prima di lasciare i telefoni
Nell'era digitale anche i cardinali fanno fatica a lasciare il cellulare. E così, prima del silenzio, al quale saranno costretti durante il Conclave, sono molti i porporati che hanno salutato i follower con un ultimo post. L'arcivescovo di Santiago del Cile, Fernando Chomali, prima ha postato su X un video dove lava in un lavandino la camicia bianca per entare in conclave e poi ha fatto un post nel quale dice: "Oggi entro nel conclave senza cellulare. Solo davanti a Dio si può votare chi sarà il Papa. Una responsabilità che mi travolge". Il cardinale di Algeri, Jean Paul Vesco, saluta invece i suoi 'amici' di Facebook così: "Stasera entro nel silenzio del conclave, non vedo l'ora... questa arcaica istituzione dell'XI secolo sta dimostrando un'incredibile modernità nel tempo della sovramediazione, dei social media e delle nostre dipendenze digitali. Niente più telefoni o internet, le finestre delle nostre camere sono sigillate.... Ne usciremo con la proclamazione: 'habemus papam! ' Che avventura davvero!". Anche il cardinale conservatore Raymond Burke sceglie Facebook e in un video lancia un appello: "È urgente la vostra preghiera per i cardinali che entrano in conclave per scegliere il successore di San Pietro". Lascia un post prima di lasciare il cellulare spento anche il più giovane del collegio: l'ucraino Mykola Bycok. Ma non pensa solo al gravoso compito che gli spetta, a soli 45 anni, ovvero l'elezione del nuovo Papa. "Mentre sarò nella Sistina pregherò per la pace giusta in Ucraina", scrive sui social.
Messa pro eligendo, Cardinale Re: "Spirito Santo per Papa”. VIDEO
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Messa pro eligendo, Cardinale Re: “Invochiamo Spirito Santo”. VIDEO
Terminata in basilica San Pietro la messa pro eligendo
È terminata verso le 11.30 nella basilica di San Pietro la messa 'pro eligendo romano pontifice', la celebrazione presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re, con la quale tradizionalmente si invoca lo Spirito Santo per il Conclave che comincerà oggi pomeriggio.
Messa pro eligendo, 5mila persone a San Pietro
Sono oltre cinquemila i fedeli nella basilica di San Pietro che sono presenti alla messa 'pro eligendo', presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re. È la stima dei media vaticani. Molta gente sta seguendo la funzione, che precede l'ingresso in conclave dei cardinali di oggi pomeriggio, anche in Piazza San Pietro, attraverso i maxischermi, nonostante l'alternarsi di sole e pioggia.
Messa pro eligendo, 220 cardinali concelebranti
Sono 220 i cardinali, tra elettori e non elettori, che stanno concelebrando, con il decano Giovanni Battista Re che presiede, la messa 'pro eligendo', l'evento liturgico che precede l'ingresso in conclave che ci sarà oggi pomeriggio alle 16.30.
Messa Pro eligendo, preghiere in swaili e cinese
Sono in alcune delle lingue più parlate al mondo le preghiere dei fedeli nella messa 'pro eligendo' presieduta dal cardinal Giovanni Battista Re. Si è pregato in francese, swaili, portoghese, malayalam, cinese e tedesco.
Card. Re: "Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa"
"Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa per la salvaguardia di quei valori fondamentali, umani e spirituali, senza i quali la convivenza umana non sarà migliore né portatrice di bene per le future generazioni". Lo ha detto il cardinale decano Giovanni Battista Re a conclusione dell'omelia della messa 'Pro eligendo Romano Pontifice', concelebrata nella Basilica si San Pietro con i cardinali elettori che partecipano al Conclave. "La Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, intervenga con la sua materna intercessione, perché lo Spirito Santo illumini le menti dei Cardinali elettori e li renda concordi nell'elezione del Papa di cui ha bisogno il nostro tempo", ha aggiunto.
Conclave, le fasi del voto per eleggere nuovo Papa. VIDEO
Card. Re: tra compiti Papa far crescere comunione e unità Chiesa
"L'amore è la sola forza capace di cambiare il mondo. Gesù ci ha dato l'esempio di questo amore all'inizio dell'ultima cena con un gesto sorprendente: si è abbassato al servizio degli altri, lavando i piedi agli Apostoli, senza discriminazioni, non escludendo Giuda che lo avrebbe tradito", ha detto il cardinale decano Giovanni Battista Re nella messa 'Pro eligendo Romano Pontifice', concelebrata con i cardinali elettori che parteciperanno al Conclave. "Dai testi liturgici di questa celebrazione eucaristica ci viene pertanto un invito all'amore fraterno, all'aiuto vicendevole e all'impegno per la comunione ecclesiale e per la fraternità umana universale", ha osservatore Re, secondo cui, "fra i compiti di ogni successore di Pietro vi è quello di far crescere la comunione: la comunione di tutti i cristiani con Cristo; la comunione dei Vescovi col Papa; la comunione dei Vescovi fra di loro. Non una comunione autoreferenziale, ma tutta tesa alla comunione fra le persone, i popoli e le culture". "È inoltre forte il richiamo a mantenere l'unità della Chiesa nel solco tracciato da Cristo agli Apostoli. L'unità della Chiesa è voluta da Cristo; un'unità che non significa uniformità, ma salda e profonda comunione nelle diversità, purché si rimanga sempre nella piena fedeltà al Vangelo", ha aggiunto il decano del Collegio cardinalizio.
Card. Re: "Eleggendo Papa avere in mente bene di Chiesa e umanità"
"Siamo qui per invocare l'aiuto dello Spirito Santo, per implorare la sua luce e la sua forza perché sia eletto il Papa di cui la Chiesa e l'umanità hanno bisogno in questo tornante della storia tanto difficile, complesso e tormentato". Così il cardinale decano Giovanni Battista Re nella messa 'Pro eligendo Romano Pontifice' nella Basilica di San Pietro, l'atto liturgico che introduce l'apertura del Conclave. "Pregare, invocando lo Spirito Santo, è l'unico atteggiamento giusto e doveroso, mentre i Cardinali elettori si preparano ad un atto di massima responsabilità umana ed ecclesiale e ad una scelta di eccezionale importanza - ha spiegato Re nell'omelia -; un atto umano per il quale si deve lasciar cadere ogni considerazione personale, e avere nella mente e nel cuore solo il Dio di Gesù Cristo e il bene della Chiesa e dell'umanità".
La messa Pro eligendo Pontifice
Un momento della messa Pro eligendo Pontifice, ultimo appuntamento prima dell'inizio del Conclave
©Ansa
Cardinali in S.Pietro per messa Pro eligendo Pontifice
I cardinali, sia quelli che partecipano al Conclave che i non elettori, sono nella Basilica di San Pietro, dove stamane viene celebrata la messa 'Pro eligendo Romano Pontifice'. La messa è concelebrata dai cardinali elettori e presieduta dal decano del Collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re. Stamane, i porporati che ancora non l'avevano fatto, hanno completato la sistemazione nelle proprie stanze nella residenza di Casa Santa Marta o nell'adiacente Santa Marta Vecchia, dove alloggeranno in questi giorni di Conclave. Questo pomeriggio alle 16.20, nella Prima Loggia del Palazzo apostolico vaticano, con la processione degli elettori dalla Cappella Paolina alla Sistina inizieranno le operazioni preliminari del Conclave, cui seguirà l'eventuale prima votazione e, nel tardo pomeriggio, la prima 'fumata'.
Tajani: "Papa italiano? Serve un Papa tranquillizzante"
"Io credo che serva un Papa tranquillizzante, rassicurante che porti la Chiesa ad essere unita e ad affrontare le difficoltà di questo periodo e che sia continuatore di un messaggio di pace". Così il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, affermando, a poche ore dall'inizio del Conclave, che "è importante che la Chiesa svolga un ruolo per la pace e la soluzione di tanti conflitti".
Card. Montenegro: "Guai a tornare indietro su riforme Bergoglio"
"Abbiamo una direzione obbligatoria: la continuità con Papa Bergoglio. Guai tornare indietro dalle riforme avviate. E il prossimo pontefice non sposti i poveri dal centro del magistero. Non li metta in un angolo". Lo afferma, intervistato dalla Stampa, il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento e amministratore apostolico di Piana degli Albanesi. Racconta di sentirsi "emozionato, allo stesso tempo concentrato sul senso del nostro dovere. È una responsabilità grande, e lo dico senza retorica - sottolinea -. Qui non si decide solo un nome, ma si affida la guida della Chiesa universale a chi dovrà attraversare tempeste, accompagnare un'umanità disorientata, e allo stesso tempo custodire un tesoro: il Vangelo". In un'intervista a Qn, parlando della sua prima volta da elettore in Cappella Sistina, spiega: "Per me sarà tutto nuovo, ma ho la serenità di chi sa di fare il suo dovere. Farò la mia parte". E alla domanda su cosa farà prima di entrare in conclave risponde: "Alzerò gli occhi sul Cupolone di San Pietro per sentire il Cielo più vicino".
Le ipotesi sui cardinali papabili: i nomi per il dopo Francesco
Sono 133 (dopo il forfait di due elettori per motivi di salute) i cardinali con diritto di voto e che entrano oggi nel Conclave per scegliere il nuovo Pontefice, il successore di Papa Francesco. I cardinali per essere elettori non devono aver compiuto 80 anni di età prima della morte di Bergoglio. Non da oggi circolano i nomi dei possibili “papabili” per succedere a Francesco al Soglio pontificio: eccone alcuni.
Card. Chávez: "Su riforme di Francesco non si torna indietro"
"Penso alle riforme di Francesco. Su quello non ci sarà un passo indietro, non è possibile. Irreversibili, diceva. Ho sentito da lui questa parola: sono irreversibili. Soprattutto l'attenzione ai poveri, la pace, la cura del creato. Questo era il suo programma. Dobbiamo continuare lungo questa via". A dirlo, intervistato dal Corriere della Sera, è il cardinale di El Salvador Gregorio Rosa Chávez. "Il mondo intero guarda a Roma in questo momento - aggiunge - Tutti stanno pensando a cosa accadrà, la notizia principale sta qui, c'è una grande attesa tra la gente. Anche i non cattolici, anche i non credenti stanno aspettando, perché il Papa è un'autorità morale unica al mondo. Viviamo in un mondo così violento, così materialista. È un mondo che ha bisogno di speranza. E qui siamo nel luogo dal quale la speranza può scaturire per tutto il pianeta". Quanto ai tempi per la scelta del nuovo pontefice dice: "Penso che il nuovo Papa possa essere eletto al massimo il terzo giorno, più o meno lo pensiamo tutti in verità. C'è grande fiducia. Staremo a vedere".
Cardinali si sposteranno a piedi o coi pulmini, chiusi e sigillati i luoghi interessati
I cardinali elettori si potranno spostare a piedi da S. Marta alla Sistina percorrendo via delle Fondamenta o a bordo di appositi pulmini. A partire da oggi - informa il Governatorato con una circolare - tutti gli accessi al Cortile di S. Damaso saranno chiusi e sigillati. Chiuso fino a fine Conclave il dispensario pediatrico di S. Marta. Per tutta la durata del Conclave, l’area di piazza S. Marta sarà chiusa al traffico e ai pedoni.
Sistina pronta, sui tavoli ciascuno troverà il suo nome
Tutto pronto nella Cappella Sistina. I lunghi tavoli, sotto le volte affrescate da Michelangelo, dove i cardinali siederanno in Conclave, sono già stati preparati con la "dotazione" che servirà in quelle ore che saranno vissute dai porporati tra preghiera e scrutini. Una cartella in pelle rossa con i bordi dorati e stemma papale al centro, l'Ordo Rituum Conclave rilegato in verde, la Costituzione Apostolica, per avere sempre sotto mano tutte le regole per l'elezione. Una penna blu completa la dotazione per ciascun cardinale. Ognuno dei 133 cardinali elettori troverà anche indicato sul tavolo, in un cartellino, il proprio cognome e i porporati sono sistemati in base all'ordine, dei vescovi, dei presbiteri e dei diaconi.
Boom scommesse in vista Conclave, si va oltre i 100 milioni
È boom di scommesse nelle agenzie d'Oltremanica e in quelle statunitensi sul nome del nuovo Papa alla vigilia dell'apertura del conclave con gli esperti che prevedono un volume complessivo a livello mondiale tale da superare la quota di 100 milioni di sterline (118 milioni di euro). Polymarket, un sito di previsioni con sede negli Stati Uniti basato sulle criptovalute, ha raccolto oltre 23 milioni di dollari (20 milioni di euro) in puntate dalla morte di Francesco. Le somme sono inferiori per i bookmaker del Regno Unito, che fra l'altro hanno regole più restrittive. Betfair Exchange, per esempio, ha raccolto circa 65 mila sterline in scommesse sul nuovo Papa ma in generale le puntate su questo argomento al centro dell'attenzione globale rappresentano uno degli eventi non sportivi più importanti per il settore dei bookmaker, che aggiornano costantemente le quotazioni. Il cardinale Pietro Parolin è ancora dato come favorito da molte agenzie ma è seguito a ruota dal cardinale filippino Luis Antonio Tagle.
Spopola il FantaPapa, ideatori: "In testa Zuppi e Parolin"
Il FantaPapa è un gioco “dissacrante”: così lo definiscono i suoi ideatori. Ha lo scopo di far indovinare a chi partecipa il nome del prossimo Pontefice che verrà eletto nel Conclave al via il 7 maggio. Per giocare bisogna schierare una squadra di 11 cardinali (su 133 elettori, di cui 17 italiani), i propri favoriti. E negli ultimi giorni le iscrizioni a fantapapa.org stanno schizzando alle stelle, racconta a Sky TG24 Pietro Pace, 42 anni, uno dei due ideatori del gioco. “Abbiamo raggiunto i 90 mila iscritti, stiamo crescendo di 10 mila nuovi utenti al giorno. E pensiamo di superare i 100 mila per l’inizio del Conclave”, dice Pace che non si aspettava dei numeri come questi: L'ARTICOLO.
Conclave, tutti i Paesi in campo per il nuovo Papa: da Pechino a Parigi, le preferenze
Mentre i cardinali si avvicinano alla Cappella Sistina, dove il 7 maggio inizieranno a votare per il successore di Francesco, i riflettori non sono puntati solo sul fumo bianco, ma anche sulle pressioni - più sottili che mai - provenienti da Pechino, Washington, Berlino, Parigi, Brasilia e Roma. Perché dietro il velo della spiritualità, la partita che si gioca è anche politica, culturale, globale: L'ARTICOLO
Il Conclave nella storia, il più breve è durato 10 ore
Il conclave più lungo della storia fu quello che portò all'elezione di Papa Gregorio X e si protrasse per 18 mesi, dal 1° marzo 1271 al 1° settembre 1272. Il Conclave più breve mai registrato si tenne invece nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre 1503: durò soltanto poche ore, circa 10. Dopo la morte di Pio III, i cardinali si riunirono e in tempi record nominarono Giulio II, nato Giuliano della Rovere (1443-1513):TUTTI I CASI PIÙ PARTICOLARI.