Conclave, quando inizia e come funziona: la guida

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Introduzione

Il 7 maggio, alle ore, 10 nella Basilica di San Pietro tutti i cardinali parteciperanno alla messa votiva “Pro Eligendo Romano Pontifice”. Nel pomeriggio avrà inizio il vero e proprio Conclave con i porporati che si riuniranno nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico e insieme andranno nella Cappella Sistina dove giureranno sulla Bibbia e s’impegneranno a mantenere il segreto (LA DIRETTA)

Quello che devi sapere

L’intervallo di date

  • Secondo la normativa vaticana, la costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, il Conclave è previsto che inizi tra i 15 e i 20 giorni successivi alla morte del Pontefice. Seguendo queste regole l'inizio del conclave è stato fissato per mercoledì 7 maggio

 

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L'inizio ufficiale del Conclave

  • Una volta che i cardinali avranno giurato sulla Bibbia, il maestro delle celebrazioni, monsignor Diego Ravelli, dirà “Extra omnes”, tutti fuori, e da quel momento inizierà il Conclave. Si comincerà alle 16.30, e a controllare che tutto sia svolto nel rispetto delle regole sarà il Camerlengo, il cardinale Kevin Farrell, con l’ausilio di tre cardinali assistenti pro tempore.

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La prima votazione

  • La prima fumata si avrà già nel primo giorno di Conclave in quanto si voterà una volta sola nel pomeriggio. I fedeli dovrebbero rivolgere lo sguardo verso il camino di San Pietro intorno alle 19. Sono 133 gli ammessi al voto, per raggiungere il quorum dei due terzi sarà necessario che almeno 89 voti esprimano la preferenza sullo stesso nome 

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Cappella Sistina chiusa al pubblico

  • Dal 28 aprile intanto la Cappella Sistina è stata chiusa al pubblico. Restano invece aperti i Musei Vaticani

 

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Cosa succede nei giorni successivi all'inizio del Conclave

  • Dal secondo giorno di Conclave i cardinali sono chiamati a esprimersi due volte al mattino e due volte al pomeriggio. Le fumate sono però due: una attorno a mezzogiorno che riassume l’esito degli scrutini mattutini, una attorno alle 17.30 per i due del pomeriggio.

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Cosa succede in caso di fumata bianca

  • Se il Papa verrà eletto nella prima votazione del mattino o nella prima del pomeriggio, la fumata bianca sarà anticipata. I maxi schermi allestiti per i funerali di Bergoglio sia in piazza sia nelle zone limitrofe restano funzionanti. Da sapere: tra la fumata bianca e l’Habemus Papam, con l’annuncio dalla Loggia della Basilica e la presentazione del nuovo Pontefice che si affaccerà e saluterà la folla, trascorrono almeno 45-60 minuti

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Le previsioni sulla durata del Conclave

  • Stando a quanto affermano i cardinali, il nuovo Papa sarà eletto presto. Previsioni sono però impossibili da fare, guardando agli ultimi Conclavi, servirono 4 giorni per eleggere Giovanni XXIII, tre per Paolo VI, due per Giovanni Paolo I, tre per Giovanni Paolo II, due per Benedetto XVI, due per Francesco. Statisticamente quindi la fumata bianca potrebbe arrivare tra giovedì e venerdì 

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Dopo la 33esima o 34esima votazione

  • Nel caso le votazioni dovessero prolungarsi, dopo la 33esima o 34esima votazione si passa direttamente, e obbligatoriamente, al ballottaggio fra i due cardinali che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell'ultimo scrutinio. Anche in questo caso, però, sarà sempre necessaria una maggioranza dei due terzi. I due cardinali rimasti in lizza, inoltre, non potranno partecipare attivamente al voto. Se per un candidato i voti raggiungono i due terzi dei votanti, l'elezione del Pontefice è canonicamente valida.

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La richiesta al Papa nominato

  • Quando l'elezione giugnerà al termine, il cardinale elettore anziano, ovvero Pietro Parolin, che svolge le mansioni di decano se questi non partecipa al Conclave, si avvicinerà all'eletto per chiedergli se accetta o meno l'elezione. Se lo stesso cardinale elettore anziano è stato scelto, sarà Fernando Filoni a rivolgere la domanda a Parolin

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L'annuncio ai fedeli

  • L’uomo che annuncerà al mondo l’elezione del nuovo Papa e lo presenterà dal balcone di San Pietro è il francese Dominique Mamberti, diventato cardinale protodiacono nel 2024

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Dopo l'Habemus Papam

  • Dopo l’annuncio Habemus Papam, il nuovo Pontefice apparirà dal balcone e parlerà ai fedeli accalcati in piazza. Seguirà la benedizione Urbi et Orbi. Nei giorni successivi ci sarà la Messa di Inaugurazione del Pontificato. Se già eletto, domenica 12 maggio il Papa farà la prima apparizione pubblica per l’Angelus, attesi per l'occasione anche 200-300mila fedeli

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I cardinali presenti

  • Le esequie di Papa Francesco hanno portato i porporati a raggiungere la Capitale: in piazza San Pietro erano 220 cardinali su 252, ma non tutti sono elettori (può votare chi non ha compiuto 80 anni prima della morte del Papa). Nei giorni che precedono il Conclave è poi necessario conoscersi, come già stanno facendo quelli presenti durante le Congregazioni generali

 

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L’origine della parola

  • La parola conclave deriva dal latino cumclave e si rifà a un episodio storico risalente al 1270, quando gli abitanti della città di Viterbo, all'epoca sede papale, decisero di rinchiudere i cardinali a chiave all'interno del palazzo papale, scoperchiandone il tetto per accelerare l'elezione del nuovo Pontefice. Una mossa che ebbe il suo effetto, portando all’elezione di Gregorio X. In realtà la prima elezione “isolata” di un Pontefice avvenne già nel 1118, quando i cardinali si riunirono nel Monastero di San Sebastiano, sul colle Palatino, per eleggere Gelasio II

 

 

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La messa pre-conclave

  • Il conclave inizia con la celebrazione di una messa chiamata pro eligendo Romano Pontefice durante la quale i cardinali riuniti nella Basilica di San Pietro si riuniscono per invocare lo Spirito Santo affinché li indirizzi nella scelta del nuovo Papa. Nel pomeriggio, invece, i cardinali elettori, che andranno effettivamente a votare il nuovo Pontefice, si radunano nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, poco distante dalla Cappella Sistina dove avranno luogo le votazioni. Ognuno di loro indossa la veste rossa, a cui aggiungono il rocchetto, una sopraveste in pizzo bianca; la mozzetta, che copre le spalle e la berretta; un copricapo dalla forma vagamente cubica che viene indossata nelle cerimonie. Inizia quindi la processione verso la Cappella Sistina, mentre vengono intonate le litanie dei santi

 

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L’extra omnes

  • Una volta giunti alla Cappella Sistina, il maestro delle celebrazioni liturgiche pronuncia la frase Extra Omnes, ovvero il "Fuori tutti" che dà ufficialmente il via alle fasi di voto. Da questo momento, infatti, le porte della Cappella Sistina si chiudono per lasciare i cardinali soli con l'affresco del Giudizio Universale di Michelangelo Buonarroti

 

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Il giuramento

  • Chiusi i contatti con l'esterno i cardinali pronunciano un giuramento in cui si impegnano a rispettare i vincoli della Costituzione, a ricoprire con fedeltà l'incarico da Papa qualora fossero eletti e a tenere il segreto su quello che avviene durante il periodo di voto. Poi, tutti cardinali elettori prestano un nuovo giuramento sui quattro Vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni chiedendo a Dio l'aiuto e per adempiere al meglio il proprio compito

 

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Gli scrutini

  • Sono tre le fasi di ogni scrutinio: Antescrutinium, Scrutinium vere proprieque, Post-scrutinium. In estrema sintesi, si tratta della consegna delle schede di voto e delle operazioni preparatorie, del voto vero e proprio all'altare e poi il conteggio dei voti e la bruciatura delle schede nella stufa

 

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La maggioranza dei due terzi e l'eventuale ballottaggio

  • Per l'elezione bisogna ottenere almeno i due terzi dei voti dei cardinali elettori. Si va al ballottaggio soltanto a partire dal 34esimo scrutinio (o dal 35esimo se si è votato anche il giorno di apertura del conclave) tra i due candidati che nell'ultimo scrutinio hanno ottenuto la maggioranza dei voti. Anche in questo caso è richiesta la maggioranza dei due terzi
  • Le ultime modifiche alle operazioni di voto risalgono al motu proprio di Benedetto XVI del giugno 2007: in quell'occasione si è ripristinata la norma tradizionale sulla maggioranza richiesta nell'elezione, oltre a quella sul ballottaggio. Si è anche specificato che i due cardinali rimasti in lizza per l'elezione non potranno partecipare attivamente al voto, avranno quindi solo voce passiva

 

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