La fumata era attesa intorno alle 19 ma è arrivata due ore dopo, alle 21. I motivi di questo ritardo non possono essere ufficiali, vista la segretezza del Conclave, ma qualcosa è trapelato. Nel 2013, anno in cui è stato eletto Papa Francesco, la prima fumata nera era arrivata due ore e 8 minuti dopo l’Extra omnes
Alle 21 la fumata nera uscita dal comignolo della Cappella Sistina ha annunciato al mondo che durante il Conclave non è ancora stato eletto il nuovo Papa (LA DIRETTA). Un esito abbastanza atteso alla prima votazione, anche se qualcuno - soprattutto tra i circa 45mila presenti in piazza San Pietro - cominciava a pensare che l’elezione fosse andata a buon fine visto che per ore dal comignolo non è uscito nulla: la fumata, infatti, era attesa intorno alle 19 ma è arrivata due ore dopo. I motivi di questo ritardo non possono essere ufficiali, vista la segretezza del Conclave, ma qualcosa è trapelato.
I motivi del ritardo
A pesare sull’orario della prima fumata, secondo quanto si apprende, sarebbero state una serie di concause. Prima di tutto la lunghezza della meditazione tenuta dal cardinale Raniero Cantalamessa: sarebbe durata 45 minuti, mentre le previsioni erano di circa un quarto d’ora. La seconda causa sarebbe il fatto che i porporati nella maggior parte sono neofiti e diversi di loro non parlano italiano: le operazioni di voto, quindi, hanno preso decisamente più tempo del previsto.
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Il confronto con il 2013
Nel primo giorno delle votazioni per il nuovo Papa la fumata nera è arrivata tre ore e 17 minuti dopo l'Extra omnes: il “fuori tutti” è stato dato alle 17.43 e la fumata è arrivata alle 21. Il 12 marzo del 2013, anno in cui è stato eletto Papa Francesco e il Conclave era iniziato alla stessa ora di questo del 2025, la prima fumata nera era arrivata due ore e 8 minuti dopo: Extra omnes alle 17.33 e fumata nera alle 19.41. Quest’anno, però, ci sono 18 cardinali elettori in più.
