La proposta del leader ucraino era nell’aria da un po’ di giorni ed è stata resa nota nel corso di un’intervista esclusiva all’agenzia di stampa Ap. Pechino: “Nessuna informazione da fornire”. Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, a Sky TG24: "Il presidente ucraino sa che la Cina può fare pressioni sulla Russia"
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“Volodymyr Zelensky invita in Ucraina Xi Jinping perché sa che potrebbe esercitare una pressione su Mosca”. Lo ha spiegato Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, a Sky TG24. La proposta del leader ucraino era nell’aria da un po’ di giorni ed è stata resa nota nel corso di un’intervista esclusiva all’agenzia di stampa Ap pubblicata online il 29 marzo. Il portavoce del ministro degli Esteri Mao Ning ha tagliato corto sulla vicenda: "Pechino ha mantenuto la comunicazione con le parti interessate, inclusa l'Ucraina. Per quanto riguarda il problema specifico menzionato (cioè l’invito a Kiev, ndr) non ho informazioni da fornire" (GUERRA UCRAINA: TUTTI GLI AGGIONAMENTI IN DIRETTA).
Zelensky: “Da un anno non ho rapporti con Xi”
"Siamo pronti a vederlo qui", ha affermato il presidente ucraino nell'intervista tenuta a bordo di un treno durante uno dei suoi spostamenti nel Paese. "Voglio parlarci. Ho avuto contatti con lui prima della guerra su larga scala. Ma durante tutto questo anno, più di un anno, non ne ho più avuti”. L’invito di Zelensky è successivo alla visita di Xi a Mosca: “E quest’ultima non è stata un grande successo per i russi, dato che non hanno incassato la formalizzazione del Power of Siberia 2. Si tratta del secondo gasdotto che collegherebbe Russia con Cina". Mosca, quindi, “da un lato ha dato disponibilità – per esempio a svolgere le transazioni in yuan come succede nei Paesi africani – ma dall’altro ha ricevuto poco", spiega Tocci.
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Tocci: "Anche la Cina dopo gli Usa ha parlato di pericolo nucleare"
A ciò si aggiunge un punto, il nucleare: “Anche la Cina, dopo gli Stati Uniti, ha ripetuto che la guerra nucleare non può essere vinta e quindi non deve essere combattuta. E questo è successo a breve distanza dall'annuncio del dispiegamento di armi tattiche in Bielorussia”, aggiunge Tocci. Il ministero degli Esteri della Bielorussia nelle scorse ore aveva infatti dichiarato di essere costretto a ospitare armi nucleari tattiche russe sul suo territorio in risposta alla crescente aggressività dei Paesi Nato che minacciano la sicurezza della stessa Bielorussia. "Le misure coercitive unilaterali in ambito politico ed economico si sommano al crescente potenziale militare dei Paesi vicini alla Nato proprio ai nostri confini. La Bielorussia adotta misure di ritorsione forzate per rafforzare la propria sicurezza e la propria difesa", ha dichiarato il ministero della Difesa, secondo quanto riporta la Tass.