Guerra Ucraina Russia. Kiev: "Controffensiva in primavera, liberiamo anche Crimea". LIVE

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"Ci fermeremo solo quando ripristineremo il Paese entro i limiti del 1991", ha affermato il vice capo dell'intelligence del ministero della Difesa di Kiev, Vadym Skibitskyi. Uno degli obiettivi sarà il tentativo di "inserire un cuneo nel fronte russo a sud, tra la Crimea e la terraferma russa", ha spiegato. "L'Ucraina colpirà i depositi di munizioni sul territorio russo, compresa la regione di Belgorod, gli attacchi partono da lì". Putin: "Obiettivo dell'Occidente è liquidare la Federazione russa"

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Kiev: riconciliazione con la Russia? Nemmeno fra 100 anni

"La riconciliazione tra Russia e Ucraina non è possibile nei prossimi 100 anni". Così il primo ministro ucraino, Denis Shmyhal, parlando ai media locali in un'intervista rilanciata dalle agenzie russe. "Riconciliazione, cooperazione? La Russia deve prima cambiare, essere democratizzata, smilitarizzata e denuclearizzata". Shmyhal ha poi chiarito che il congelamento del conflitto non può essere visto come un'opzione per prevenire morti. "L'Ucraina non vede alcun compromesso riguardo alla sua integrità territoriale".

- di Redazione Sky TG24

Kiev, in Crimea ci sono 180 prigionieri politici detenuti

In Crimea ci sono 180 prigionieri politici detenuti. Lo ha affermato Dmytro Lubinets, commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada, il parlamento unicamerale ucraino, citato dal Guardian. "A causa del costante timore della resistenza ucraina, la Russia non ferma la dura repressione e la persecuzione dei nostri cittadini nella Crimea temporaneamente occupata con perquisizioni illegali, casi penali inventati, condanne inventate, in particolare, contro rappresentanti indigeni della penisola: i tatari di Crimea", ha precisato Lubinets. Il funzionario ucraino ha poi definito la recente morte nelle celle del Cremlino di due prigionieri politici torturati una "flagrante violazione dei diritti umani fondamentali e delle norme del diritto internazionale da parte della Russia". 
- di Redazione Sky TG24

Camera, Usa preme su Biden: dare armi, jet e missili all'Ucraina

Il presidente della commissione per gli affari esteri della Camera degli Stati Uniti, Michael McCaul, ha esortato l'amministrazione Biden a fornire armi più avanzate all'Ucraina, come i jet o missili a lungo raggio, annunciando che il Congresso intende prendere provvedimenti in merito. Lo riporta la Cnn.   "Non possiamo mettere la testa sotto la sabbia", ha detto aggiungendo che tra le misure che il Capitol Hill potrebbe prendere per premere sul presidente americano c'è quella di specificare il tipo di armi nei disegni di legge che servono per dare il via libera all'invio di aiuti militari all'Ucraina.    "So che l'amministrazione dice che il sostegno degli Stati Uniti durerà 'tutto il tempo necessario' ma con le armi giuste non ci vorrà così tanto tempo", ha dichiarato il deputato del Texas rimproverando all'amministrazione che "poteva fare di piu'" per accelerare la conclusione della guerra". 
 
- di Redazione Sky TG24

Kirill, il Donbass è un avamposto della Russia

ll Donbass oggi è un avamposto della Russia ed è importante che i giovani che vi abitano capiscano ne siano consapevoli. Lo ha detto il patriarca di Mosca Kirill in un incontro con i bambini del Donbass, come riporta Ria Novosti. "Il Donbass oggi è un avamposto del mondo russo, un avamposto della Russia... È straordinario che la Russia si sia battuta per la protezione degli interessi del Donbass e non abbia permesso l'attuazione dei piani che i nostri avversari avevano... Il Donbass è una parte organica inseparabile della Russia. Mi piacerebbe molto che i giovani del Donbass, i bambini del Donbass capissero  che quello che sta succedendo ora è giusto per noi", ha detto rivolgendosi ai bambini il patriarca. 
- di Redazione Sky TG24

Casa Bianca: "Crimea? Decide Kiev cosa succede in guerra e eventuale accordo"

"Quello che alla fine succederà alla Crimea, nell'ambito di questa guerra e un accordo, è qualcosa che spetta agli ucraini decidere con il sostegno degli Stati Uniti". E' questa la risposta diplomatica data dal consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, alla domanda della Cnn se Joe Biden sosterrebbe la decisione di Kiev nel fissare la vittoria con la riconquista della Crimea. Oggi ricorre il nono anniversario dell'inizio dell'occupazione russa della penisola del Mar Nero.
Sullivan è stato molto cauto anche nel rispondere alla domanda se gli Usa potranno sostenere questo livello di assistenza militare a Kiev da qui ad un anno: "posso dire che la guerra è imprevedibile, un anno fa tutti temevano la caduta di Kiev nel giro di pochi giorni, un anno dopo Joe Biden è stato al fianco del presidente Zelensky a Kiev". Infine, Sullivan ha di nuovo ribadito che Washington "per il momento" esclude la fornitura di F16: "in questa fase della guerra c'è  bisogno di tank, di veicoli da combattimento, mezzi corazzati, artiglieria, sistemi di difesa aerea tattica, in modo che gli ucraini possano riconquistare il territorio occupato - ha detto - gli F16 sono una questione per un momento successivo".
- di Redazione Sky TG24

Casa Bianca, 'se fornirà armi a Russia Cina andrà incontro a costi reali'

Ci saranno "costi reali" per la Cina se fornirà armi alla Russia per la sua guerra in Ucraina. E' il nuovo monito rivolto a Pechino dagli Stati Uniti. "Dalla nostra prospettiva, in effetti, questa guerra rappresenta una vera complicazione per Pechino e Pechino dovrà prendere le sue decisioni su come procedere, se fornire assistenza militare - ha detto  il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan - ma se sceglierà questa strada, questo comporterà costi reali per la Cina". 
"E credo che i leader cinesi stiano valutando questo nel prendere le loro decisioni", ha aggiunto, parlando alla Cnn, Sullivan aggiungendo che ni contatti diplomatici con Pechino, gli Stati Uniti "non stanno rivolgendo solo dirette minacce". "Stiamo spiegando quello che è in gioco e le conseguenze - ha spiegato - e come le cose potranno evolvere, lo stiamo facendo in modo chiaro e specifico a porte chiuse".
Secondo quanto riferito da fonti dell'intelligence Usa, la Cina sta valutando se inviare a Mosca droni e munizioni, ma non vi sono indicazioni che Pechino abbia preso una decisione finale
- di Redazione Sky TG24

Ministro Difesa estone a Kiev, annuncia aiuti militari

Il ministro della Difesa estone Hanno Pevkur ha incontrato a Kiev il suo omologo ucraino Oleks Reznikov e ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina, che questa volta consiste in armi e attrezzature donate alle forze per le operazioni speciali. Lo riporta la radiotelevisione estone Err. Il pacchetto consegnato oggi comprende fucili d'assalto, pistole, droni, termocamere, generatori e caricabatterie. L'Estonia ha fornito all'Ucraina aiuti militari per un valore di quasi 400 milioni di euro, ovvero più dell'uno per cento del prodotto interno lordo (Pil), riferisce Err. In precedenza, l'Estonia ha donato, tra l'altro, missili per sistemi Javelin, obici, mine, lanciagranate, mortai, veicoli, apparecchiature di comunicazione, forniture mediche. 
- di Redazione Sky TG24

Usa, armi a Kiev per rafforzare posizione negoziale

Washington è convinta che prima o poi il conflitto ucraino sarà risolto al tavolo dei negoziati ed è convinta che le forniture di armi serva per rafforzare le posizioni negoziali di Kiev. Lo ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan. "Alla fine, vedremo che la soluzione di questo conflitto andrà sul piano diplomatico. Il nostro compito è dare carte vincenti agli ucraini sul campo di battaglia in modo che abbiano più argomenti al tavolo dei negoziati", ha spiegato Sullivan in un'intervista alla Nbc. Allo stesso tempo, Sullivan ha assicurato che gli Stati Uniti credono ancora che Kiev dovrebbe cercare di riconquistare territori "a Est e Sud". 
- di Redazione Sky TG24

Berlino, nessun 'patto di difesa' Kiev in cambio di negoziati

Il governo tedesco ha smentito le notizie secondo cui Berlino, insieme a Francia e Regno Unito, avrebbero proposto a Kiev un "patto di difesa" in cambio dell'avvio di colloqui di pace con la Russia. Lo ha affermato un portavoce del governo tedesco, secondo quanto riportato da Tagesschau e rilanciato da Ukrainska Pravda. "Nell'ultimo incontro del cancelliere Olaf Scholz e del presidente francese Emmanuel Macron con il capo di stato ucraino Zelensky, la questione non ha avuto alcun ruolo", ha sottolineato il funzionario. All'inizio di questa settimana, il Wall Street Journal ha sostenuto che il Regno Unito, la Germania e la Francia avrebbero offerto all'Ucraina un "patto di difesa" con la Nato che le avrebbe dato un maggiore accesso alle attrezzature militari occidentali, ma avrebbe anche visto la ripresa dei colloqui di pace con la Russia. Secondo il giornale, durante l'incontro a Parigi all'inizio di febbraio, Macron e Scholz avrebbero detto a Zelensky che doveva iniziare a considerare la possibilità di colloqui di pace con Mosca.
- di Redazione Sky TG24

Kirill, Donbass avamposto Russia nostra causa giusta

"Il Donbass oggi è un avamposto del mondo russo; la Russia si batte per proteggere gli interessi di questa regione e non ha permesso l'attuazione dei piani dei suoi avversari". Lo ha dichiarato il patriarca russo-ortodosso Kirill, incontrando a Mosca, nella cattedrale di Cristo Salvatore, un gruppo di giovani atleti dal Donbass, Ucraina orientale. "Per difendere qualcuno, devi essere convinto della giustezza delle tue azioni e noi siamo assolutamente sicuri della giustezza della nostra causa", ha detto il primate ortodosso come riporta Ria Novosti. "Il mondo russo ha molti nemici, e li ha sempre avuti. Ci sono diverse ragioni per questo, prima di tutto il fatto che la Russia è forte", ha proseguito Kirill, "chi pretende di dominare gli altri deve capire che finche' c'è la Russia, non dovrà farlo. Ci sarà sempre una forza nella Russia, che dirà: 'Fermatevi, non offendete i deboli'". 
- di Redazione Sky TG24

Zelensky vede ministro Esteri saudita, intensificare i rapporti

"Ho tenuto un incontro con il ministro degli Affari Esteri del Regno dell'Arabia Saudita, il Principe Faisal bin Farhan Al Saud. Questa è la prima visita ufficiale del capo del ministero degli Affari Esteri del Regno dell'Arabia Saudita in Ucraina dall'instaurazione delle relazioni diplomatiche. Mi aspetto che darà nuovo slancio all'ulteriore intensificazione del nostro dialogo reciprocamente vantaggioso". Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, pubblicando un video dell'incontro. "Grazie per aver sostenuto la pace in Ucraina, la nostra sovranità e integrità territoriale! Questo è molto importante per noi e per la nostra società", ha aggiunto. 
- di Redazione Sky TG24

Algeria riaprirà ambasciata a Kiev dopo un anno

L'Algeria riaprirà la sua ambasciata a Kiev un anno dopo che era stata chiusa per l'invasione russa dell'Ucraina. Lo ha riferito la televisione di stato algerina citando una dichiarazione del ministero degli Esteri. "Questa decisione rientra nel quadro della salvaguardia degli interessi dello Stato algerino e degli interessi della comunità nazionale in questo Paese", ha detto la tv di Stato, secondo quanto riportato dal Guardian. "L'ambasciata algerina a Kiev, che ha sospeso le sue attività a causa del deterioramento della situazione della sicurezza in Ucraina, sarà gestita dall'incaricato d'affari". L'ambasciata è stata chiusa nel marzo dello scorso anno dopo che la Russia ha lanciato la sua invasione dell'Ucraina. La decisione di riaprire l'ambasciata sarà effettiva "il prima possibile". 
- di Redazione Sky TG24

Kiev, russi ritirano nave con missili Kalibr dal Mar Nero

Le forze russe hanno ritirato dal Mar Nero l'unica nave con missili Kalibr presente sabato nel bacino. Lo riferisce la Marina ucraina secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda. Secondo la Marina, ora 7 navi di Mosca sono in servizio nel Mar Nero, tra queste non ci sono portamissili. Nel Mar d'Azov è presente una nave russa. 
- di Redazione Sky TG24

Tajani, Zelensky non ha attaccato Berlusconi, guardiamo avanti

Il caso Berlusconi-Ucraina "devo dire che è stato molto montato, perché lo stesso Zelensky, rispondendo a due domande, ha detto che secondo lui Berlusconi non si rendeva conto  di quello che accadeva in Ucraina, e non è un attacco, basta vedere il tono. Credo che adesso si debba guardare avanti, non è stato mai messo in dubbio il fatto che Berlusconi sia filo atlantico. Berlusconi è un uomo di pace". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite a Mezz'ora in più su Rai Tre. 
- di Redazione Sky TG24

Tajani, invio caccia? Per ora non è sul tavolo

Per ora l'argomento dell'invio di caccia dall'Italia all'Ucraina "non è sul tavolo". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo a Mezz'ora in più su Rai 3. "Formare un pilota da caccia per aerei sofisticati", ha spiegato Tajani, "richiede mesi di addestramento, bisogna formarli bene". "Noi siamo sempre stati impegnati a inviare materiale per difendere il territorio ucraino", ha proseguito il titolare della Farnesina, "stiamo inviando batterie anti-aeree Sampt-T che realizziamo con la Francia più materiale di altro tipo che serve all'esercito ucraino". 
- di Redazione Sky TG24

Tajani, all'Onu e a Blinken ribadito che Italia è con l'Ucraina

"Abbiamo ribadito sia all'Onu che nel Consiglio di sicurezza, prima dell'incontro con il segretario di Stato Blinken, qual è la posizione dell'Italia: lavoriamo alla pace, siamo con l'Ucraina. Sul piano di pace della Cina, non c'è il riferimento ad aggressore ed aggredito... Ma il fatto che anche Zelensky voglia parlare con Xi vuol dire che bisogna lavorare per la pace. E comunque all'Onu si è visto che la maggior parte dei Paesi del mondo sono dalla parte della pace". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Mezz'ora in più rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di Berlusconi sul presidente ucraino Zelensky. 
- di Redazione Sky TG24

Shoigu, più armi a Kiev, più li allontaniamo dai nostri confini

La Russia dovrà allontanare la minaccia dai suoi confini a seconda delle armi che l'Occidente fornirà all'Ucraina, ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu. "Dipenderà dalle armi che riceverà", ha detto in un'intervista al canale tv Rossiya-1. Lo riporta la Tass ricordando che nel suo discorso sullo stato della nazione, il presidente Vladimir Putin ha affermato che Mosca sarà costretta a spingere la minaccia più lontano dal suo confine nel caso in cui il regime di Kiev venga rifornito di sistemi d'arma a lungo raggio dall'Occidente. 
- di Redazione Sky TG24

Kiev, 'senza successo' attacchi russi a villaggi a Bakhmut

L'esercito ucraino ha affermato che ieri la Russia ha condotto offensive vicino a Yahidne, villaggio a nord di Bakhmut, ma senza successo, dopo che il gruppo mercenario russo Wagner ha dichiarato di aver catturato l'insediamento nell'Ucraina orientale. Lo riporta il Guardian. Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha dichiarato nel suo aggiornamento di questa mattina che la Russia continua a concentrare i suoi sforzi offensivi lungo l'intera linea del fronte di Bakhmut, dove si trova Yahidne. L'aggiornamento afferma che gli attacchi russi continuano e parla di "offensive fallite" vicino a sei insediamenti, tra cui i villaggi di Yahidne e Berkhivka, nella regione di Donetsk. Il leader mercenario russo Yevgeny Prigozhin aveva riferito ieri sera che le sue forze avrebbero invece catturato Yahidne, mentre venerdì aveva rivendicato il controllo di Berkhivka. Il bollettino dell'Ucraina afferma che le forze russe hanno bombardato le aree di 22 insediamenti lungo quella parte di fronte a Donetsk ieri, mentre l'Ucraina ne ha respinti 71 a Donetsk e altrove lungo la linea del fronte.
- di Redazione Sky TG24

Usa, Crimea è Ucraina, non la riconosceremo mai come Russia

"Nove anni fa, la Russia ha invaso l'Ucraina e si è impadronita della Crimea, una chiara violazione del diritto internazionale, della sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina". Lo dichiara il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in una nota sottolineando che "gli Stati Uniti non riconoscono e non riconosceranno mai la presunta annessione della penisola da parte della Russia. La Crimea è Ucraina". 
- di Redazione Sky TG24

Blinken in Asia centrale per rafforzare presenza Usa

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, si recherà la prossima settimana in Asia centrale, nella speranza che un maggiore impegno degli Stati Uniti nella regione rassicuri le ex repubbliche sovietiche sulle conseguenze della guerra in Ucraina, sebbene l'influenza storica della Russia limiti la portata della cooperazione con Washington. Pochi giorni dopo l'anniversario dell'invasione russa, martedì il massimo diplomatico statunitense terrà colloqui in Kazakistan e poi in Uzbekistan e incontrerà i ministri degli Esteri dei cinque Stati ex sovietici dell'Asia centrale ad Astana, la capitale del Kazakistan. Donald Lu, il diplomatico statunitense responsabile per l'Asia meridionale e centrale, ha affermato che gli Stati Uniti sono realistici sul fatto che queste nazioni non taglieranno i legami con la Russia o la Cina, l'altra potenza confinante, che ha aumentato la sua presenza. Tuttavia, ha affermato che Blinken dimostrerà che gli Stati Uniti sono un "partner affidabile" e diverso da Mosca e Pechino. "Abbiamo qualcosa da offrire in termini di impegno finanziario, ma anche in termini di valori che portiamo sul tavolo", ha spiegato Lu ai giornalisti. Giovedì scorso, Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan si sono astenuti o non hanno votato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha chiesto il ritiro dell'esercito russo dall'Ucraina. 
- di Redazione Sky TG24

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