"Abbiamo pensato di realizzare una piattaforma logistica che metta in contatto terrestre l'Ucraina con i porti del nord Italia, in particolare e non solo, Trieste e Venezia. In questo modo consentiremo a Kiev un nuovo e sicuro sbocco al mare", ha detto il ministro per le imprese e il made in Italy
"Meloni ha parlato di un Piano Marshall per l'Ucraina. Dobbiamo fare per Kiev quel che gli Stati Uniti hanno fatto nel dopoguerra per noi. È la vera sfida della libertà e del benessere nel nostro Continente". Così al Messaggero il ministro per le imprese e il made in Italy, Adolfo Urso. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
Le dichiarazioni
"Abbiamo pensato di realizzare una piattaforma logistica che metta in contatto terrestre l'Ucraina con i porti del nord Italia, in particolare e non solo, Trieste e Venezia. In questo modo consentiremo a Kiev un nuovo e sicuro sbocco al mare. L'Italia è pienamente in campo: nella mia missione a Kiev di gennaio scorso abbiamo sottoscritto un primo memorandum individuando i principali settori e nel meeting di aprile coinvolgeremo le nostre imprese. Per quella data sarà anche pronto il corridoio logistico tra la piattaforma del Quadrante Europa di Verona e la piattaforma di Horonda nel territorio ucraino al confine con la Slovacchia. La garanzia sul ruolo dell'Italia si chiama Giorgia Meloni, la sua leadership ha colpito Zelensky e ha restituito autorevolezza all'Italia sul piano europeo e internazionale". Sono in tanti a chiedersi se l'Ucraina può diventare un Paese dove le imprese italiane possono delocalizzare. "La delocalizzazione è un fenomeno del passato. Oggi dobbiamo favorire l'internazionalizzazione delle imprese e l'Ucraina è il terreno giusto: stiamo mappando settori e località, ma anche gli strumenti finanziari e assicurativi", ha aggiunto il ministro.