Risultati elezioni europee, FdI primo. Azione e Stati Uniti d'Europa fuori

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Forza Italia - Noi Moderati sorpassa la Lega. Avs sopra la soglia di sbarramento. Meloni: "Fratelli d'Italia si conferma primo partito italiano, superando il risultato delle scorse elezioni politiche". In Germania l’ultradestra di Afd scavalca Scholz e in Austria il partito di estrema destra Fpo è il più votato. In Francia stravince il partito di Le Pen e Macron indice nuove elezioni

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Media Proiezioni: FdI al 28%, FI supera la Lega

Le proiezioni di YouTrend per Sky TG24 delle 00.30 confermano l'andamento precedente: Fratelli d'Italia al 28%, Pd al 23,6%, M5S 10,8%, e Forza Italia - Noi Moderati con il 10,1% supera la Lega (8,4%)

Proiezioni europee

Elezioni Europee, le reazioni dei politici

"Fratelli d'Italia si conferma primo partito italiano, superando il risultato delle scorse elezioni politiche". È questo il messaggio, affidato ai social, dopo i primi exit poll delle elezioni europee, della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a corredo di una foto in cui la fa con la mano il segno della vittoria. Fratelli d’Italia in questa tornata elettorale si è confermato il primo partito italiano, seguito dal Pd e poi dal M5s. Ma anche altri leader politici, da Tajani a Fratoianni, hanno commentato l'esito del voto. L'ARTICOLO COMPLETO

Europee, l'affluenza al 49,6% quando mancano 430 sezioni

Per le elezioni Europee ha votato complessivamente il 49,65% degli aventi diritto quando ancora mancano i dati di 430 sezioni (61.220 su 61.650). Dunque per la prima volta - secondo quanto emerge dai dati del Viminale pubblicati sul portale 'Eligendo' - meno di 1 italiano su 2 ha votato per eleggere gli eurodeputati. La soglia del 50% è stata superata nella circoscrizione Nord occidentale, Nord Orientale e Centrale ma non nelle circoscrizioni Meridionale e Insulare. A Roma ha votato appena il 43,58% (ma non si era raggiunto il 50% nemmeno alle passate elezioni europee nella capitale) mentre a Milano la soglia del 50% è stata superata ma di poco.

Nei Baltici destra non sfonda, netta maggioranza a Ppe-Renew

Le elezioni europee nei Paesi baltici hanno visto la parziale conferma dei partiti di governo, favorita da una bassissima partecipazione al voto (37,7% in Estonia, 33,7% in Lettonia e 28,4% in Lituania). In Estonia, il partito di opposizione di centrodestra Isamaa ha raccolto il maggior numero di preferenze (21,5%), seguito dal Partito socialdemocratico (19,3%). Solo terzo, con il 17,9% dei voti, il Partito riformista della premier Kaja Kallas, seguito dai populisti euroscettici di EKRE (14,9%) e dal Partito di centro (12,4%). In Lettonia, al primo posto (25,1%) si è invece confermato Nuova Unità, il partito della prima ministra Evika Silina, seguito dalla formazione di destra Alleanza nazionale (22,08%). Maggiormente distanziati i liberali di Per lo sviluppo della Lettonia (9,36%,), Lista Unita (8,18%), il movimento di centrosinista I Progressisti (7,42%), Prima la Lettonia (6,16%), il Partito socialdemocratico-Armonia (7,14%) e Lettonia al primo posto (6,16%). Le elezioni hanno portato una conferma anche in Lituania dove l'Unione patriottica - Cristiano-democratici della premier Simonyte si è piazzato al primo posto con il 20,9% dei voti. Secondi i socialdemocratici con il 17,64%, seguiti dall'Alleanza del Partito agrario e dei Verdi (8,96%), il Partito della libertà (7,93%), il movimento Per la Lituania dell'ex primo ministro Saulius Skvernelis (5,84%), l'Alleanza elettorale dei polacchi di Lituania (5,67%), la Lega patria e giustizia (5,35%) e la Lega liberale (5,3%). I seggi dei Paesi baltici andranno ad aggiungersi in massima misura a Renew (6) e Ppe (6), seguiti da S&D (5), ECR (4), Verdi/ALE (3) e Identity and Democracy (1), mentre due seggi rimangono ancora non affiliati.

Il Partito socialista vince le elezioni europee in Portogallo

Si è concluso in Portogallo il conteggio dei voti. Il Partito socialista vince queste elezioni europee con il 32,1% e 8 seggi (ne aveva ottenuti 9 nel 2019). Al secondo posto la coalizione conservatrice Alleanza democratica, con il 31,1% e 7 seggi. Chega e Iniziativa liberale entrano per la prima volta nel Parlamento europeo con due deputati e, rispettivamente, il 9,79% e il 9,07% dei voti. Eleggono un deputato anche il Blocco di sinistra e la Cdu, coalizione di comunisti e verdi, rispettivamente con il 4,2% e il 4,1%. L'astensionismo, sempre molto alto tra i portoghesi, è sceso al 62%, un risultato migliore rispetto al 2019, quando sfiorò il 70%. Merito anche del "voto in mobilità", ossia il nuovo sistema di liste elettorali digitali grazie alle quali gli elettori hanno potuto votare anche al mare o comunque fuori dal comune di residenza e senza alcun tipo di preiscrizione. Il primo a parlare, a conteggio ufficialmente ultimato, è stato il leader di Alleanza democratica e primo ministro, Luís Montenegro. È stato un discorso di apertura verso i vincitori socialisti, complimentandosi con la capolista Marta Temido e con il precedente esecutivo socialista, per aver portato a termine proprio il sistema delle liste elettorali digitali, e ha infine affermato che se l'ex primo ministro António Costa vorrà candidarsi alla presidenza del Consiglio europeo, l'attuale governo portoghese non solo sosterrà questa candidatura, ma farà di tutto perché risulti vittoriosa.

I risultati delle elezioni Europee in Francia

QUI gli aggiornamenti sui risultati delle elezioni Europee in Francia

I risultati delle elezioni Europee in Olanda

QUI gli aggiornamenti sui risultati delle elezioni Europee in Olanda

Tajani: "Da FI risultato straordinario dedicato a Berlusconi"

"Un risultato straordinario, Forza Italia cresce rispetto a tutte le ultime elezioni. Una vittoria che dedichiamo al Presidente Silvio Berlusconi, a tutti coloro che non hanno mai smesso di credere nella nostra bandiera. Da stasera, il centrodestra e il PPE sono più forti", scrive sui social il leader di FI Antonio Tajani.

I risultati delle elezioni Europee in Germania

QUI gli aggiornamenti sui risultati delle elezioni Europee in Germania

I risultati delle elezioni Europee in Spagna

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Sale ancora il Ppe, maggioranza Ursula a 409 seggi

Nella quarta proiezione sulla composizione del prossimo Europarlamento sale ancora il Partito popolare europeo (Ppe), rispetto alla precedente stima, passando dai 177 eurodeputati attuali a 191. Rispetto alla precedente proiezione, i Socialisti (S&D) sono stabili a 135 seggi, mentre i liberali di Renew salgono a 83 eurodeputati. La maggioranza Ursula quindi tocca quota 409 seggi.

I possibili seggi dell'Europarlamento

Teoricamente all'Europarlamento il Ppe potrà contare su 189 seggi, S&d su 135, i Liberali (che hanno perso ventidue eurodeputati) su 80. Il gruppo dei Conservatori e Riformisti è avanzato di poco (da 68 a 72) a causa delle cattive performance di Vox in Spagna e del PiS in Polonia. Il gruppo Identità e Democrazia (passato da 59 a 58 seggi, ma nel conteggio ora sono esclusi i 17 membri di Afd) ha risentito della caduta della Lega rispetto al 2019. Dall'altra parte dell'emiciclo, la Sinistra ha retto il colpo passando da 37 a 36 seggi. La vera novità è il grande fronte dei non iscritti da 98 seggi, che dà vita ad un insieme estremamente eterogeneo, che certamente non resterà nel limbo di chi non appartiene a nessun gruppo.

Il post di Meloni su X: "FdI si conferma primo partito"

"Grazie! Fratelli d'Italia si conferma primo partito italiano, superando il risultato delle scorse elezioni politiche", ha scritto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su X dopo le prime proiezioni dei risultati delle elezioi Europee.

La maggioranza Ursula regge, arginati i sovranisti

La maggioranza Ursula è salva, la vittoria dei Popolari è netta, Ursula von der Leyen è più vicina al suo bis alla Commissione Ue. Le elezioni europee registrano l'ondata sovranista ma non determinano il sovvertimento degli equilibri nelle istituzioni comunitari. L'estrema destra ha travolto Emmanuel Macron in Francia e in Germania ha umiliato Olaf Scholz e il suo Spd. I risultati del voto in Italia consolidano anche quelle destre considerata a Bruxelles meno estremiste. Eppure il terremoto sovranista alla fine a livello Ue non c'è stato. La maggioranza composta da Ppe, Socialisti e Renew, stando alle proiezioni, si attesta attorno ai 400 seggi, con un margine piuttosto netto rispetto alla soglia minima di 360. Un margine che allontana l'ipotesi di un dialogo con Giorgia Meloni.

Europee, il voto per fasce d'età

Secondo gli instant poll di YouTrend, alle elezioni europee Fratelli d'Italia ha raccolto molti cosnensi nelle fasce d'età 35-49 anni, 60-69 anni e over 70. I giovani fra i 18 e i 34 anni hanno invece scleto il Pd

Elezioni europee voto per età

Von der Leyen: "Fiduciosa sul mio secondo mandato"

"C'è ancora molto da fare ma sono fiduciosa per quanto riguarda il mio secondo mandato"., ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parlando ai giornalisti all'Eurocamera. "Da domani ci rivolgeremo a S&D e Renew, con i quali abbiamo una relazione costruttiva e provata. Il nostro obiettivo è continuare sul cammino di una piattaforma pro-Ue, pro-Ucraina e pro-Stato di diritto. Ci sono forze che vogliono indebolire l'Europa, ma la maggioranza dei cittadini europei, con questo voto, ha chiarito che vuole un'Europa forte".

Fonti FI: "Dalle Europee nessuna conseguenza sul governo"

Fiducia, moderazione, calma e già un occhio rivolto alla formazione della nuova Commissione Ue: è quanto trapela da Forza Italia, dove Antonio Tajani, a quanto si apprende, attende che si consolidino i dati sul voto prima di commentare l'esito delle elezioni europee. Non ci sarebbero stati ancora contatti con Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Il tema più importante è la creazione del nuovo Governo europeo, sottolineano fonti azzurre, rimarcando che la crescita dei conservatori impone di dialogare, anche se ci vorrà tempo. Guardando ai riflessi delle elezioni sullo scenario italiano, le stesse fonti osservano che, se i dati provvisori saranno confermati, il quadro del governo resta stabile, non ci saranno conseguenze di nessun tipo.

Bonelli-Fratoianni: "Ilaria Salis è europarlamentare"

"Ne abbiamo sentite molte. Ci hanno accusato di usare candidature a fini strumentali. Abbiamo fatto bene ad agire. Ilaria Salis da stasera è un europarlamentare", ha detto il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni nel comitato elettorale di Avs a Roma. "Da qui mandiamo un grande abbraccio a Ilaria, la battaglia per la democrazia comincia oggi ma sarà ancora più forte", ha aggiunto il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli.

Europee, calo storico affluenza: non arriva al 50%

Alla chiusura dei seggi è del 49,49% l'affluenza alle urne per le Europee quando sono arrivati i dati di 54.238 sezioni su 61.650. Dunque, per la prima volta, per le Europee meno di un italiano su 2 è andato a votare. Ad eccezione del 2004, quando il dato definitivo fu del 71,7% e del 1999 con il 69,8%, l'affluenza per le europee ha visto un costante e progressivo vistoso calo. Nel 2014 votò, alla chiusura dei seggi, il 57,22% degli aventi diritto mentre nel 2019, quando si votò solo di domenica, alle urne andò il 54,5%.

Affluenza, le regioni e le circoscrizioni più virtuose

Analizzando il dato nelle circoscrizioni, le regioni più virtuose sono l'Umbria e l'Emilia Romagna, mentre il fanalino di coda è la Sardegna. Complessivamente la circoscrizione con il maggior numero di persone che si sono recate alle urne è quella Nord Occidentale, che comprende Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta che supera ampiamente il 50% dei votanti; questa soglia viene superata anche dalla circoscrizione Nord Orientale e da quella Centrale mentre la maglia nera spetta alla circoscrizione Meridionale e Insulare (Sicilia e Sardegna) che non raggiungono il 50% dei votanti.

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