Elezioni comunali: csx vince a Bergamo e Cagliari, Bari e Firenze al ballottaggio

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Cagliari e Bergamo al centrosinistra già al primo turno con Elena Carnevali e Massimo Zedda. Pescara rielegge il sindaco uscente di centrodestra. Verso il ballottaggio Bari e Firenze, col csx in vantaggio. Si dovrebbe tornare alle urne anche a Caltanissetta, Campobasso e Potenza. Sfida all'ultimo voto a Perugia. Quando gli scrutini non sono ancora terminati, è questo l'esito del voto che l’8 e 9 giugno ha visto il rinnovo di quasi 3.700 amministrazioni comunali. Ha votato il 67,62% degli aventi diritto

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Mimmo Lucano rieletto sindaco di Riace

Mimmo Lucano, oltre alle Europee, vince le elezioni comunali a Riace e sarà nuovamente sindaco. "È un'emozione indescrivibile - ha detto -. Per me è la quarta volta, ma questa è l'elezione più bella e importante perché proviene da una storia di sofferenza e di resistenza". Lucano era decaduto dalla carica di sindaco nel 2018 dopo il suo arresto nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Locri sui presunti illeciti nella gestione del sistema di accoglienza dei migranti nel centro della Locride. L'inchiesta aveva portato alla condanna di Lucano in primo grado a 13 anni e due mesi di reclusione, quasi il doppio rispetto a quella richiesta dalla Procura della Repubblica di Locri. La condanna era stata poi ridotta, in appello, a un anno e mezzo, con pena sospesa. "Gramsci - ha detto ancora Lucano - diceva che bisogna avere sempre il coraggio di continuare e di ricominciare. E io l'ho fatto". Il ritorno di Lucano alla guida del Comune è stato festeggiato dai suoi sostenitori, che l'hanno acclamato a gran voce e intonato "Bella ciao". "La destra avanza in Europa - ha proseguito il neosindaco - ma la sinistra avanza da Riace. Dalla periferia dell'Italia è possibile fare partire una speranza per l'Europa e per il mondo. Ancora non so come mi dividerò tra gli impegni al Parlamento europeo e quelli di sindaco, ma per me sarà sicuramente facile e, soprattutto, non cambierà il mio rapporto con la politica vissuta. Io sono uno come tanti e credo di avere gli anticorpi giusti per non creare distanze con i cittadini. Riace ha avuto una storia e un'esperienza fantastica. Ha accolto persone in fuga dalle guerre e dalle miserie. È un'opera che non si vede perché immateriale, ma è questo il nostro biglietto da visita".

Massari sindaco di Reggio Emilia: “Mi sembra un sogno”

"Mi sembra di svegliarmi da un sogno". Sono le prime parole di Marco Massari, neo sindaco di Reggio Emilia. Il medico, candidato civico del centrosinistra (sostenuto da un campo larghissimo trainato dal Pd), ha stravinto al primo turno nella città del Tricolore. "Sento l'onore e la responsabilità per questo incarico - ha detto Massari in una conferenza stampa indetta nella sede del suo comitato elettorale -. Ora mi prenderò un paio di settimane per decidere la giunta e poi cominceremo subito a lavorare sui temi che ci siamo prefissati, dalla cura del territorio a quella delle persone".

Perugia in bilico, testa a testa Ferdinandi-Scoccia

Vittoria Ferdinandi, centrosinistra, o Margherita Scoccia, centrodestra, sarà la nuova sindaca di Perugia. La prima donna nella storia della città. Il successo si sta giocando su pochi, pochissimi voti che determineranno o il prevalere di una delle due sull'altra già in questo primo turno, ottenendo almeno la metà dei voti più uno, o il ballottaggio. I dati che affluiscono piuttosto lentamente (come dalla maggior parte dei centri umbri chiamati al voto) danno un leggero vantaggio a Ferdinandi ma ancora è tutto in bilico.

I sindaci eletti al primo turno nelle principali città. FOTO

Bergamo, Cagliari, Reggio Emilia e Prato al centrosinistra. Pescara e Ferrara al centrodestra. Sono i risultati che escono dalle urne delle principali città italiane coinvolte nell'ultima tornata di Amministrative. Tra novità e riconferme, ecco chi sono i primi cittadini che hanno vinto al primo turno

I sindaci

A Vibo sarà sfida centrodestra-centrosinistra

Si profila il ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra a Vibo Valentia, l'unico capoluogo di provincia al voto per le comunali in Calabria. A contendersi lo scranno di sindaco, a meno di improbabili sconvolgimenti, saranno Roberto Cosentino, dirigente della Regione Calabria, sostenuto da Forza Italia, Fratelli d'Italia, movimento "Indipendenza" e tre civiche, e il competitor di centrosinistra Enzo Romeo, già primo presidente dell'allora neocostituita provincia vibonese, che oltre a essere sostenuto da Pd e M5s ha al proprio fianco Alleanza Verdi Sinistra-Liberamente progressisti e una lista civica.

A Piombino Ferrari verso il bis al primo turno

Con 16 sezioni scrutinate su 39, il sindaco uscente di Piombino (Livorno) Francesco Ferrari è in piena corsa per la riconferma al primo turno: l'esponente del centrodestra è al 51,46% dei voti, distanziando Gianni Anselmi (centrosinistra, 33,4%), Fabrizio Callaioli (Prc-M5s, 11,54%) e Giuliano Parodi (Progetto Piombino, 3,6%). Ferrari è stato nel 2019 il primo sindaco di Piombino proveniente dalle file del centrodestra, con l'appoggio di alcune liste civiche politicamente eterogenee: nel suo primo mandato ha bloccato il controverso progetto di ampliamento della discarica di Ischia di Crociano e si è opposto senza successo alla collocazione in porto della nave rigassificatrice Golar Tundra.

Laforgia: “Al ballottaggio Bari sosterremo candidato Pd”

Michele Laforgia, candidato sindaco di Bari per il M5s e Sinistra italiana, ha confermato che sosterrà al ballottaggio il candidato sindaco del Pd, Vito Leccese, che al momento oscilla tra il 48 e il 49% dei consensi. Laforgia ha ottenuto al momento circa il 23%. Laforgia lo ha detto incontrando i cronisti nel suo comitato elettorale. "Chi mi conosce lo sa - ha affermato - ho dichiarato e scritto in tempi non sospetti che il candidato che andrà al ballottaggio avrà il mio sostegno e, io penso, quello di tutte le liste che hanno sostenuto la mia candidatura. L'ho anche confermato a Leccese poco fa".

È Giuliano Boccanera il nuovo sindaco di Norcia

È Giuliano Boccanera il nuovo sindaco di Norcia, che mette fine all'era di Nicola Alemanno. Il vicesindaco uscente - facente funzione di sindaco nell'ultimo anno - si è imposto con il 28,98% dei consensi. A capo della lista civica "Norcia unita", Boccanera ha lasciato alle spalle Francesco Filippi - "Ricostruiamo Norcia" - che ha ottenuto il 27,03% dei voti, Nicola Alemanno - "Rispetto per Norcia" - che non è andato oltre il 23,60% dei consensi, e Cristina Sensi che, guidando la lista "Libera Norcia", ha ottenuto il 20,39% dei voti. "Vogliamo riappacificare la città", è stato il commento a caldo rilasciato dal neo sindaco Boccanera. "Il primo obiettivo è di rilanciare immediatamente il turismo estivo a iniziare dalla fioritura di Castelluccio di Norcia e poi coinvolgere tutte le associazioni presenti in città nel nostro percorso di ricostruzione", ha aggiunto.

A 81 anni sindaca cuneese conquista l'ottavo mandato

Sarà ancora Franca Biglio a guidare il comune di Marsaglia in provincia di Cuneo. Per la presidente dell'Anpci (Associazione Nazionale Piccoli Comuni d'Italia) è l'ottavo mandato nel piccolo centro alle porte delle Langhe, che conta 200 aventi diritto al voto. Biglio, eletta la prima volta nel 1985, ha guidato da allora il municipio con la sola eccezione del quinquennio 2004-2009. La candidata classe 1943 era la più anziana in questa tornata nella Provincia Granda: ha conquistato la vittoria con 100 voti contro i 54 dell'avversario Enrico Massa.

Massimo Zedda: “Grazie a chi mi ha dato di nuovo fiducia”

"Il primo ringraziamento va alle cittadine e cittadini di Cagliari, alla città che per l'ennesima volta, un'altra volta, mi dà fiducia, la dà a tutti noi come coalizione", ha detto Massimo Zedda, neo eletto sindaco di Cagliari, dopo gli auguri ricevuti dagli avversari Alessandra Zedda e Giuseppe Farris. "Un sostegno, un consenso e un carico di responsabilità per quanto riguarda il futuro, per migliorare le condizioni di vita a partire da coloro che hanno difficoltà economiche, che hanno perso la speranza e la fiducia nel futuro. Giorno dopo giorno vorremmo ripristinare questa sintonia tra le istituzioni pubbliche, il comune, l'amministrazione della città e le tante cittadine e cittadini", ha concluso l'esponente dei Progressisti che torna a Palazzo Bacaredda dopo i cinque anni di amministrazione del centrodestra guidata da Paolo Truzzu (Fdi).

Ad Alghero Cacciotto (centrosinistra) sindaco col 54%

Raimondo Cacciotto, esponente di Alleanza Verdi Sinistra, candidato per il campo largo di centrosinistra, anche se manca ancora l'ufficialità, festeggia la sua elezione a sindaco di Alghero. Quando lo scrutinio ha superato il 54% delle schede, il vantaggio di Cacciotto supera le 1.300 preferenze con il 54% dei voti a suo favore. Un distacco che ha spinto il rivale Marco Tedde, candidato del centrodestra, a riconoscere la sconfitta e rivolgere gli auguri a Cacciotto con una telefonata. "Siamo in attesa dei dati definitivi, ma il trend è positivo, mi ha già chiamato il mio avversario per farmi gli auguri per il lavoro che mi aspetta nei prossimi 5 anni", ha detto Raimondo Cacciotto. "Siamo ottimisti e fiduciosi soprattutto per il prosieguo. Non vedo l'ora di iniziare a lavorare con i dipendenti comunali e con l'intera coalizione per la costruzione della giunta", ha aggiunto.

M. Zedda trionfa a Cagliari e ricorda Berlinguer e Matteotti

Massimo Zedda è per la terza volta sindaco di Cagliari: per lui gli applausi dei sostenitori nel quartier generale di via Emilia. "Successo straordinario, merito della coalizione", sono state le sue prime parole. "Oggi ricorrono i 100 anni dall'omicidio di Giacomo Matteotti: in un momento come questo mi piace ricordare coloro che hanno dato la vita per i diritti e per la libertà. Così come domani ricorrono i 40 anni della scomparsa di Enrico Berlinguer e siccome noi pensiamo che il testimone sia da loro trasferito a noi non senza difficoltà non senza un carico di responsabilità, noi dobbiamo ispirarci sempre nell'agire quotidiano a queste figure", ha aggiunto.

Ilaria Bugetti prima sindaca a Prato

Quando mancano poche sezioni da scrutinare, la candidata del centrosinistra Ilaria Bugetti è al 52,48% dei voti, risultato che ne fa la prima sindaca di Prato. Bugetti è arrivata in piazza Duomo a Prato, dove ha abbracciato il sindaco uscente Matteo Biffoni e il segretario del Pd di Prato Marco Biagioni oltre a vari sostenitori. Le è stata donata anche una maglia con scritto “Ilaria sindaco di Prato” e dietro il numero 52. Bugetti ha parlato di una emozione "immensa assolutamente". "Ci siamo messi in ascolto della città con grande umiltà, lasciando spazio ai nostri progetti, grande lavoro di squadra: credo che la gente lo abbia sentito", ha detto tra l'altro. Il candidato del centrodestra Gianni Cenni ha avuto il 41,25% dei voti su 149 seggi scrutinati.

A Mesagne ci sarebbe il sindaco più votato d’Italia

"È pugliese e di centrosinistra il sindaco più suffragato di Italia e come gruppo consiliare non possiamo che esserne soddisfatti. Complimenti a Toni Matarrelli che è riuscito a conquistare il 95% dei consensi" a Mesagne, nel Brindisino. È quanto afferma in una nota il capogruppo di Con in Consiglio regionale, Alessandro Leoci, con i colleghi di gruppo Alessandro Delli Noci, Stefano Lacatena e Gianfranco Lopane. "I cittadini di Mesagne - prosegue la nota - hanno premiato il lavoro svolto dal loro sindaco tributandogli consenso e affetto come mai accaduto prima. Al sindaco Matarrelli, oltre che il nostro apprezzamento, va anche l'augurio di buon lavoro, certi che si caricherà sulle spalle le esigenze dell’intera comunità ancor di più di quanto abbia già fatto fino ad ora".

Cesena, Lattuca: “Risultato storico”

"Durante la campagna elettorale avevo detto 'soffia un vento buono, è il tempo di riaprire le vele e andare al largo'. Ecco, intendevo questo: intendevo questo risultato grande, che abbiamo ottenuto insieme", con la coalizione, "non solo con cinque anni di lavoro impegnativo ma anche con un lavoro che viene da più lontano: qui si raccoglie, al di là della narrazione, fatta dai nostri avversari, un lavoro di cura della propria comunità fatta da persone perbene, competenti, oneste". Così il sindaco uscente di Cesena, Enzo Lattuca, commenta la sua riconferma - a spoglio in corso - alla guida della città romagnola certificato con il 65,19% dei voti contro il 26,41% del primo inseguitore, il candidato del centrodestra, Marco Casali. Parlando nella sala del consiglio comunale, il primo cittadino definisce quello ottenuto con il voto di ieri e oggi "un risultato storico. È la prima volta a Cesena, da quando c'è l'elezione diretta, che il sindaco viene eletto con un 6 davanti" nella percentuale con "quasi quaranta punti di distacco" sul secondo, "si tratta di un risultato importante, responsabilizzante, clamoroso". Quindi, prosegue Lattuca "come prima e più di prima saremo sempre disposti ad ascoltare i nostri avversari e a recepire proposte se arriveranno ma se non arriveranno se non c'è una proposta, un argomento, noi andremo avanti perché non vogliamo perdere tempo" di fronte ai bisogni della città. Nella sua corsa il neo primo cittadino è stato sostenuto da una coalizione ampia che ha visto in campo al suo fianco due liste civiche, Cesena 2024 e Civica Popolare, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle, e Pri e Azione riuniti nel Patto per Cesena. "Voglio ringraziare tutte le forze civiche e politiche che compongono la coalizione che ha ottenuto questo risultato straordinario – ha concluso – che è la dimostrazione che è un lavoro di squadra e che non conta solo il leader come spesso si ritiene nella politica di oggi".

Livorno, Salvetti al 52%: “Risultato straordinario”

"Anche se la prudenza non è mai troppa, il dato mi sembra quantomeno stabilizzato intorno al 52%. Questo è un risultato straordinario, in una città dove ci sono tre raggruppamenti sopra il 15%, raggiungere e superare il 50% era veramente un'impresa. Anche perché partivamo dal 34% del 2019. Abbiamo messo insieme un +18%, segno e risultato di 5 anni di lavoro, non solo mio ma di chi ha lavorato con me fianco a fianco. Penso che sia un qualcosa di eccezionale". Lo ha detto il sindaco uscente di Livorno Luca Salvetti, nelle prime sue dichiarazioni appresa la notizia che lo vede sopra il 52% giunti a più della metà delle sezioni scrutinate. Stando ai dati diffusi dal Comune, il candidato del centrosinistra si avvia alla conquista del secondo mandato. "Bene per il sottoscritto, ma bene per la città che ha ora la possibilità di una continuità amministrativa, di vedere continuare il lavoro per la completa ripartenza di Livorno. Livorno ha adesso la chance di consolidarsi", ha aggiunto. "Aspetto la conferma ma io sono veramente felice e ringrazio tutti i livornesi per le emozioni che mi hanno regalato - ha detto ancora Salvetti ai cronisti nella sede del suo comitato elettorale -. Ci spostiamo adesso in Comune dove ci sarà il coronamento di uno splendido lavoro fatto in campagna elettorale dalla coalizione. Questa coalizione ha lavorato con lo spirito giusto: quello che il centrosinistra secondo me dovrebbe avere in tutta Italia, ovvero perdere un pezzetto di se stessi per guadagnarne un altro più grosso stando insieme agli altri. Il Pd si è confermata la forza che traina questa città, da sempre. Lo abbiamo detto più volte: senza il Pd a Livorno non si vince, il Pd da solo senza gli altri intorno ha difficoltà a vincere. Il quadro è questo. Tutti i rappresentanti dei partiti e liste civiche hanno fatto scelte intelligenti per rimanere in questo solco".

Crolla il Comune più rosso: a Lamporecchio vince sindaca civica

È crollato il fortino "rosso" della Toscana. Per la prima volta nella sua storia, infatti, Lamporecchio (Pistoia) non avrà un sindaco espressione di un partito di sinistra. A imporsi è stata Anna Trassi, che è la prima donna a salire alla guida della Città del Brigidino. Medico di medicina generale e sostenuta dalla lista civica '"Insieme si cambia per Lamporecchio', è di area di centrosinistra anche se al suo interno figurano candidati di diversa estrazione politica. Da sempre Lamporecchio è considerato il Comune più di sinistra, sicuramente in Toscana: nel 1980 l'allora Pci raggiunse qui il 75,1% dei voti, la percentuale più alta a livello nazionale che valse a Lamporecchio l'appellativo di "comune più rosso d'Italia". E rimane ancora viva nella memoria la visita che il segretario del Pci, Enrico Berlinguer in persona, volle fare a Lamporecchio nell'aprile del 1981 per rendere omaggio agli elettori. Anna Trassi ha raccolto 1.999 voti, ovvero il 50 per cento del totale dei votanti. Escono sconfitti sia il candidato del centrosinistra (nonché sindaco uscente) Alessio Torrigiani (31,92%), sia quello di centrodestra Biagio D'Errico, che si è fermato all'11,88%. La quarta candidata, Monica Innocenti (Pci) ha raccolto il 6,20% dei voti.

A Firenze verso ballottaggio, Funaro avanti col 42,9%

A un terzo delle sezioni scrutinate, a Firenze si va consolidando lo scenario di un ballottaggio per il sindaco tra Sara Funaro del centrosinistra, avanti con il 42,9%, e il candidato del centrodestra Eike Schmidt al 33,48%. Al terzo posto, con largo distacco, Stefania Saccardi, candidata sindaco di Iv, al 7,42%.

Un solo voto per un candidato sindaco in Umbria

C'è un comune in Umbria nel quale uno dei tre candidati sindaco ha ottenuto soltanto un voto. Il comune è Cerreto di Spoleto, in provincia di Perugia, dove è stato eletto Giandomenico Montesi ("Insieme per crescere"), che ha ottenuto 427 voti (il 62,06 per cento delle preferenze). Gino Emili ("Impegno comune") ha avuto 260 voti (il 37,79). Una sola preferenza (0,15 per cento) per Stefano Martinelli ("Umbria autonoma"). A Cerreto gli aventi diritto al voto erano 833 e i votanti sono stati 694, l'83,31 per cento.

A Perugia leggero vantaggio del centrosinistra

Leggero vantaggio della candidata sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, quando sono stati ufficializzati i risultati di 27 sezioni su 159. È infatti al 49,94 per cento contro il 47,05 per cento di Margherita Scoccia, del centrodestra. Lo riporta il portale Eligendo. Nettamente staccato Massimo Monni, Perugia merita, all'1,78 per cento.

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