Da Milano a Gallarate, comunali smacco per la Lega

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"La sinistra aspetti a stappare il prosecco" dice Matteo Salvini a SkyTG24. Ma il Carroccio in città perde quasi il 5% rispetto alle regionali e soffre in tutto il Nord. E nella roccaforte varesotta la candidata leghista non va al ballottaggio. VIDEO

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Pisapia-Moratti: la cronaca del sorpasso in un video di 8 minuti

LE DICHIARAZIONI:
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(in fondo al pezzo i video sulle Amministrative 2011)

di Giulia Floris

"La sinistra è nettamente in vantaggio anche se mi sembra prematuro parlare di vento del Nord. Aspetterei a stappare il prosecco. Da Treviso a Vercelli la Lega ha confermato una cinquantina di sindaci, ci sono ancora tanti ballottaggi. Fra quindici giorni ci riaggiorniamo".
Così Matteo Salvini, capogruppo della Lega Nord nella giunta uscente, commenta, a SkyTG24, il risultato elettorale di Milano, dove la candidata del centrodestra Letizia Moratti va al ballottaggio con un distacco di 6,5% dal candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia.
Un risultato che si può definire disastroso, (anche ancora rimediabile), se Bossi, appena una settimana, fa diceva "Vinciamo al primo turno". E anche la lista della Lega si attesta ben al di sotto delle aspettative. Se è vero infatti che con il suo 9,63% il Carroccio quasi triplica il suo risultato rispetto alle comunali del 2006, bisogna ricordare che, nel capoluogo lombardo, la Lega aveva raggiunto il 12,30% delle preferenze alle politiche del 2008 e ben il 14,49% alle regionali di marzo 2010.

E se Salvini può consolarsi con le sue 8913 preferenze (secondo solo a Berlusconi - che pure le dimezza rispetto al 2006 - nello schieramento di centrodestra), in tutto il Nord si registra una vera debacle leghista, di cui Roberto D'Alimonte restituisce un’analisi sul Sole 24 ore. "Questa volta - scrive D’Alimonte - a differenza delle altre, non c'è stato scambio di voti tra Lega e Pdl. Ci sono state invece perdite nette dell'uno e dell'altro. Contrariamente alle aspettative i delusi di Berlusconi non hanno votato Bossi". "La Lega – continua - perde in 14 dei 15 comuni capoluogo dove era presente. Guadagna solo 3 punti a Bologna. Perde più di 3 punti a Torino, 5 punti nella provincia di Treviso, 6 punti nella provincia di Pavia".
"Il silenzio di Bossi è più rumoroso di ogni commento" scrive anche Massimo Franco sul Corriere della sera, mentre Il Foglio di Giuliano Ferrara parla di una "Lega in calo e irrequieta".

Tra i casi più eclatanti, per misurare come l’arretramento del Pdl abbia trascinato con sé anche il Carroccio, quello di Varese, dove Alessandro Fontana, sindaco uscente, leghista, anzi maroniano, va al ballottaggio con un dato ben al di sotto delle aspettative.  Accreditato dalle proiezioni di un nuovo exploit di voti per una rielezione trionfale, vicina al   60%, si è fermato al 49,36%, e, per duemila voti, è costretto al ballottaggio.

E in provincia di Varese anche un'altra piazza fa male alla Lega. A Gallarate, gli uomini di Bossi avevano sfidato il Pdl ed il suo candidato sindaco uscente (Massimo Bossi, omonimo proprio del leader del Carroccio) con una campagna elettorale durissima contro "la mafia" al potere e mettendo in campo una maroniana di ferro: la consigliera Rai Giovanna Bianchi Clerici, sostenuta in prima persona da Bossi che a Gallarate è venuto a fare la campagna quasi ogni giorno, e per cui Maroni ha parlato di "ritorno al futuro".  Alla fine la Bianchi non solo non ha vinto la sfida ma è stata beffata sul filo di lana dal candidato di centrosinistra e non andrà nemmeno al ballottaggio, per appena 150 voti, in un comune dove hanno diritto al voto 40.000 persone.
E lo smacco si fa simbolico anche "in casa" del premier. Ad Arcore Rosalba Colombo, candidata di Pd, Idv, Sel, con il sostegno di una lista civica, va al ballottaggio con quasi sette punti di vantaggio sul leghista Enrico Perego.

La lettura data da Calderoli e Castelli, cui è stato affidato il primo commento a caldo, se non si nasconde il voto negativo di Milano, sottolinea però che i comuni in mano alla Lega passano "da 46 a oltre 50". Ma pesa il silenzio di Bossi, che fino all’ultimo era stato scettico sulla ricandidatura di Letizia Moratti. "Almeno lo scudetto l'abbiamo vinto", avrebbe commentato invece sconsolato Roberto Maroni ai suoi collaboratori a microfoni spenti, al termine della conferenza istituzionale al ministero dell'Interno. E su Facebook i militanti se la prendono con Berlusconi: "Ecco cosa succede a salvare il c... alla statua di cera", scrive sulla pagina di Radio Padania, Fabrizio B. e "Ma quando lo mandiamo al diavolo quel piccolo uomo, vogliamo affondare con lui?" si chiede anche Alberto M., mentre un altro utente "ringrazia Moratti e Berlusconi" per una probabile vittoria di Pisapia.

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