Guerra Ucraina Russia, Putin schiera in Bielorussia missili con capacità nucleari. LIVE

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GETTY - RUSSIAN DEFENSE MINISTRY / HANDOUT

Il Cremlino mostra di nuovo i muscoli con l'annuncio che i suoi missili Oreshnik, schierati con capacità nucleare in Bielorussia, "sono ora operativi". Alcune persone, tra cui tre bambini, sono rimaste ferite in attacchi aerei russi avvenuti stanotte nella città ucraina meridionale di Odessa. Droni contro un città portuale russa sul Mar Nero, vari feriti e diversi danni

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Il macigno lanciato da Mosca, con l'accusa a Kiev di aver attaccato la residenza di Vladimir Putin, continua ad agitare le acque del negoziato. I russi "non hanno ancora fornito prove plausibili" del raid, ha denunciato Volodymyr Zelensky con il sostegno dell'Eliseo, che ha parlato di "atto di sfida all'agenda della pace". Il Cremlino invece ha cavalcato l'onda, avvertendo che queste "azioni criminali" sono una pietra tombale sulle trattative. Mostrando di nuovo i muscoli con l'annuncio che i suoi missili Oreshnik, schierati con capacità nucleare in Bielorussia, "sono ora operativi". In questa turbolenza la diplomazia europea, che resta cauta sulle reali intenzioni della Casa Bianca, ha serrato ancora una volta le fila al fianco di Kiev: i leader, inclusa Giorgia Meloni, si sono consultati nuovamente tramite una call, preparando il terreno per una prossima riunione il 6 gennaio in Francia, nell'ambito della Coalizione dei Volenterosi.

Alcune persone, tra cui tre bambini, sono rimaste ferite in attacchi aerei russi avvenuti stanotte nella città ucraina meridionale di Odessa. Droni contro un città portuale russa sul Mar Nero, feriti e diversi danni.

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Mosca, 'i droni che hanno attaccato la residenza lanciati da Sumy e Chernihiv'

Il generale russo Alexander Romanenkov ha fornito in un briefing dettagli sul presunto attacco alla residenza di Vladimir Putin, avvenuto secondo Mosca tra il 28 e il 29 dicembre. "Intorno alle 19:20 del 28 dicembre 2025, unità delle truppe radio-tecniche delle forze aerospaziali hanno rilevato un attacco con droni ad ala fissa operanti a quote estremamente basse dalle regioni di Sumy e Chernihiv in Ucraina", ha dichiarato il generale. "L'attacco nemico, come mostrato sulla mappa, è stato condotto in diverse direzioni verso la residenza del presidente russo, sorvolando le regioni di Bryansk, Smolensk, Tver e Novgorod, utilizzando 91 droni", ha precisato Romanenkov. 

Zakharova: Zelensky "mostro con saliva insanguinata"

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova ha definito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "un mostro con la saliva insanguinata". Intervenuta su Radio Sputnik, Zakharova ha dichiarato che il leader ucraino sta col fiato sul collo della comunita' occidentale. Secondo la portavoce degli Esteri, le cui parole vengono rilanciate dall'agenzia stampa ufficiale Tass, la comunita' occidentale ha iniziato a vedere Zelensky non piu' come un "combattente per la democrazia e un guerriero della luce", ma come qualcuno che chiamava corruzione cio' che stava accadendo. "Si', hanno paura, e sarà ancora piu' spaventoso, perche' il mostro che hanno allevato, per cosi' dire, gli sta col fiato sul collo. Questo deve essere già capito, perché sta già versando loro addosso questa saliva insanguinata. Non e' un modo di dire. Si è già manifestato, ad esempio, nel continente africano", ha affermato Zakharova su Radio Sputnik. Infine ha sottolineato che le armi trasferite dall'Occidente "sono sparse in molti angoli del pianeta". "Pertanto, devono svegliarsi, devono capire cosa è stato fatto loro e cosa si intende fare in futuro", ha concluso, in riferimento ai paesi occidentali.

Tajani: 'sempre fornito aiuti, continueremo a farlo fin quando necessario'

"Noi abbiamo sempre fornito aiuti all'Ucraina e continueremo a farlo fino a che necessario: per noi è una battaglia di libertà. Poi, certo, speriamo che la guerra finisca il prima possibile per questo sosteniamo gli sforzi americani, anche se un accordo non è facile". Così in un'intervista a Il Messaggero il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in cui rimarca come i "nodi" siano "il Donbass e Zaporizhzhia" e come "di ipotesi in campo" ce ne siano "tante". "Poi - dice - è difficile capire quali siano fattibili".

Odessa, attacco russo con droni, 6 feriti, 3 sono bambini

La città ucraina di Odessa e la regione sono finite nella notte nel mirino un attacco di droni russi. Il bilancio parla per ora di sei feriti, tra i quali tre bambini, un neonato di sette mesi, una bambina di otto anni e un bambino di 14. Lo denunciano le autorità locali, come riporta Ukrainska Pravda.

"Alcune zone della città sono senza corrente, acqua e riscaldamento a causa dell'attacco del nemico", ha reso noto Serhii Lysak, a capo dell'amministrazione militare della città. Il governatore Oleh Kiper ha accusato la Russia di aver preso di mira i civili e infrastrutture energetiche nella regione. Lysak ha precisato che sono stati colpiti palazzi in due quartieri della città. Segnalati incendi in appartamenti e in un magazzino di un'azienda che opera nel settore della logistica. 

Mosca, 'nel corso della notte abbattuti 86 droni ucraini'

Il ministero della Difesa russo ha riferito che "nel corso della notte appena trascorsa, i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto 86 droni ucraini". E' quanto diffuso sul canale Telegram ufficiale. Nello specifico sono stati abbattuti 56 droni sul Mar Nero, 9 sulla regione di Bryansk, 8 sulla regione di Lipetsk, 5 sulla regione di Krasnodar e 8 sulla Repubblica di Crimea, annessa dalla Federazione Russa nel 2014.

Quattro feriti nei raid russi di stanotte su Odessa, danni e incendi

Quattro persone, tra cui tre bambini, sono rimaste ferite in attacchi aerei russi avvenuti stanotte nella città ucraina meridionale di Odessa, secondo quanto dichiarato su Telegram da Sergey Lysak, capo dell'amministrazione militare locale. "I droni hanno attaccato infrastrutture residenziali, logistiche ed energetiche nella nostra regione", hanno dichiarato da parte loro le autorità dell'oblast di Odessa, aggiungendo che i rais hanno danneggiato edifici e causato incendi. Due bambini di 8 e 14 anni e un neonato di 7 mesi sono rimasti feriti. Un uomo di 42 anni è in gravi condizioni, secondo Lysak. Questi attacchi si verificano in un contesto di crescenti tensioni tra Kiev e Mosca, poco dopo le dichiarazioni di Stati Uniti e Ucraina che indicavano progressi nei colloqui per un accordo che potrebbe fermare l'invasione russa nel Paese. Kiev ieri ha sottolineato la mancanza di prove a sostegno delle accuse di Mosca di un attacco di droni ucraini contro una residenza del presidente russo Vladimir Putin, mentre Mosca ha avvertito che avrebbe inasprito la sua posizione nei colloqui volti a porre fine al conflitto. Ciononostante, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che il 6 gennaio è previsto un incontro in Francia con i leader degli alleati di Kiev. 

Droni contro un città portuale russa sul Mar Nero, due feriti e diversi danni

Due persone sono rimaste ferite in un attacco di droni sulla città portuale meridionale russa di Tuapse, sul Mar Nero; sono rimaste danneggiate cinque case, un ormeggio e attrezzature per la lavorazione del petrolio: lo ha dichiarato su Telegram il centro di risposta alle crisi della regione di Krasnodar, citato dall'agenzia di stampa russa Tass.

'Nessuna prova del raid sulla dacia', il 6 vertice europeo a Parigi

Il macigno lanciato da Mosca, con l'accusa a Kiev di aver attaccato la residenza di Vladimir Putin, continua ad agitare le acque del negoziato. I russi "non hanno ancora fornito prove plausibili" del raid, ha denunciato Volodymyr Zelensky con il sostegno dell'Eliseo, che ha parlato di "atto di sfida all'agenda della pace". Il Cremlino invece ha cavalcato l'onda, avvertendo che queste "azioni criminali" sono una pietra tombale sulle trattative. Mostrando di nuovo i muscoli con l'annuncio che i suoi missili Oreshnik, schierati con capacità nucleare in Bielorussia, "sono ora operativi". In questa turbolenza la diplomazia europea, che resta cauta sulle reali intenzioni della Casa Bianca, ha serrato ancora una volta le fila al fianco di Kiev: i leader, inclusa Giorgia Meloni, si sono consultati nuovamente tramite una call, preparando il terreno per una prossima riunione il 6 gennaio in Francia, nell'ambito della Coalizione dei Volenterosi. Il presunto blitz con 91 droni contro la villa di Putin a Valdai, che non ha provocato né feriti né danni, è stato liquidato da Kiev come una "bugia verificabile anche dai nostri partner con le loro tecnologie". Ed effettivamente fonti dell'entourage di Emmanuel Macron hanno fatto sapere che non è emersa "nessuna prova concreta". Al contrario, il Cremlino ha tenuto il punto. Innanzitutto, ha promesso una rappresaglia ("i nostri militari sanno come, con cosa e quando rispondere", le parole di Dmitry Peskov), e poi la postura negoziale della Russia si "irrigidirà". Per il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov "i negoziati per una soluzione affidabile e duratura alla crisi ucraina non potranno avere successo senza la fine di tutta questa politica criminale" da parte di Kiev. Sul fronte diplomatico i leader europei si sono riuniti in videoconferenza per fare il punto della situazione, con un messaggio rivolto principalmente a Mosca: "Serve trasparenza e onestà da parte di tutti, inclusa la Russia", hanno sottolineato Donald Tusk e Friedrich Merz. Zelensky ha poi annunciato i prossimi passi: sabato in Ucraina si riuniranno i consiglieri della sicurezza nazionale dei Paesi alleati, mentre si sta "pianificando per il 6 gennaio in Francia" un incontro tra i capi di stato e di governo. 

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