La Nato lancia la missione "Sentinella dell'Est", cosa sappiamo sull’operazione

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Introduzione

Il segretario generale della Nato Mark Rutte ha annunciato che la Nato lancerà la missione Eastern Sentry sul fianco est e l'attività militare inizierà nei prossimi giorni, con asset dati da molti alleati, specialmente per affrontare la sfida dei droni. Con questa operazione si risponderà alla violazione dello spazio aereo polacco da parte di droni russi avvenuta il 10 settembre. Quanto è accaduto è un fatto "pericoloso e inaccettabile, che sia stato intenzionale o meno”, ha detto in conferenza stampa Rutte, spiegando che la valutazione è in corso ma ribadendo che "il comportamento sconsiderato che abbiamo visto da parte della Russia è estremamente pericoloso”. Il segretario ha poi aggiunto che “la posizione degli Usa è assolutamente chiara, siamo tutti insieme. L'impegno dell'America c'è in tutti i sensi”. A proposito dell'iniziativa sul muro anti drone evocato da Ursula von der Leyen, il comandante supremo della Nato, il generale Usa Alexus Grynkewich ha fatto sapere che “è in linea con alcune nostre idee di fortificare il fianco est, questa è la direzione in cui si deve andare”

Quello che devi sapere

Cosa si sa sulla missione Eastern Sentry

Mark Rutte ieri ha spiegato che "siamo preparati e pronti a difendere ogni centimetro di territorio. Abbiamo schierato la Sentinella Baltica all'inizio di quest'anno, per aiutare a salvaguardare le infrastrutture critiche da comportamenti sconsiderati nel Mar Baltico. Oggi il generale Grynkewich e io siamo qui per annunciare che la Nato lancia la Sentinella Orientale, per rafforzare ulteriormente la nostra posizione lungo il nostro fianco orientale”

 

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Chi prenderà parte a Eastern Sentry

Sempre il segretario generale dell’Alleanza Atlantica ha aggiunto che l’attività militare "inizierà nei prossimi giorni e coinvolgerà una serie di risorse da alleati tra cui Danimarca, Francia, Regno Unito, Germania e altri. Oltre alle capacità militari più tradizionali, questo sforzo includerà anche elementi progettati per affrontare le sfide particolari associate all'uso dei droni. La Sentinella Orientale aggiungerà flessibilità e forza alla nostra posizione e chiarirà che come alleanza difensiva siamo sempre pronti a difendere" il territorio alleato

 

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Le risorse degli alleati

Gli alleati hanno già iniziato ad annunciare lo schieramento di forze e capacità. La Danimarca contribuirà con due F-16 e una fregata antiaerea, la Francia con tre Rafale e la Germania con quattro Eurofighter. Anche il Regno Unito ha espresso la propria disponibilità a fornire sostegno. Il comando supremo lavorerà inoltre a stretto contatto con il Comando alleato per la Trasformazione per "sperimentare e mettere in campo rapidamente nuove tecnologie su scala, quali sensori e armi anti-drone per individuare, tracciare e abbattere i velivoli"

Quando sarà pienamente operativa

Il comandante supremo Nato Alexus Grynkewich ha sottolineato che l'operazione partirà "subito", poiché gli ordini sono già stati dati, anche se occorrerà qualche tempo per raggiungere la piena operatività. "Ho emesso l'ordine stasera per l'inizio di Eastern Sentry - ha detto ieri - l'ordine è stato emesso all'inizio di questa conferenza stampa e quindi le operazioni partono immediatamente sotto la mia autorità". 

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L’obiettivo della missione

Per il generale, "ci vorrà del tempo per mettere tutto insieme, con i nuovi contributi che sono arrivati. Continueremo a lavorare su questo e a perfezionare la progettazione dell'operazione andando avanti, ma inizia immediatamente”. L'operazione "coprirà l'intero fianco orientale dell'alleanza, dall'estremo nord al Mar Nero e al Mediterraneo, ovunque potremmo vedere una minaccia da parte dei russi. Sarà modellata sulla Baltic Sentry, che è un'operazione di grande successo", ha concluso

Cos’è la Baltic Sentry

A gennaio 2025 Rutte ha annunciato il lancio di “Baltic Sentry” (Sentinella del Baltico), un’iniziativa della Nato volta a coordinare l’uso delle risorse messe a disposizione dagli alleati per proteggere le infrastrutture strategiche e monitorare le attività marittime della Russia da San Pietroburgo e dall’enclave di Kaliningrad, i due porti della sua flotta militare e mercantile nel Baltico.

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La flotta e gli aerei della Baltic Sentry

La “Baltic Sentry” mobilita fregate, aerei di pattugliamento marittimo e una piccola flotta di droni navali per attività di sorveglianza delle infrastrutture strategiche, a complemento delle navi da guerra, dei sottomarini e degli aerei alleati, supportati da una tecnologia avanzata di sorveglianza marittima, dispiegati per monitorare le acque dell’area del baltico

La reazione della Russia

Intanto la Russia e il suo alleato chiave, la Bielorussia, hanno avviato esercitazioni militari congiunte, in un contesto di tensioni con i paesi della Nato dopo che la Polonia ha accusato Mosca di aver lanciato droni d'attacco nel suo spazio aereo. "Le manovre strategiche congiunte degli eserciti russo e bielorusso sono iniziate", ha dichiarato il ministero della Difesa russo in una nota

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L’ipotesi no fly zone

Fonti diplomatiche alleate hanno parlato anche dell’ipotesi che sarebbe al momento in discussione tra gli alleati Nato d'istituire "una zona cuscinetto aerea" ai confini con l'Ucraina - una sorta di no-fly zone su scala ridotta - in modo che, se si dovesse ripetere un attacco di droni, gli ordigni verrebbero abbattuti prima del loro ingresso all'interno dello spazio Nato. Anche questa sarebbe una delle "varie misure" a cui il Comandante in capo (Saceur) Alexus G. Grynkewich sta lavorando per rafforzare il fianco est

 

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La soddisfazione dei paesi baltici

L'annuncio della missione Eastern Sentry è stato accolto con favore da Estonia e Lettonia.  "Gli alleati dimostrano ancora una volta la capacità di rispondere con rapidità, forza e unità. Attraversare i nostri confini, per terra, mare o aria, è inaccettabile", ha scritto su X il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna. Per il presidente lettone, Edgars Rinkevics, Eastern Sentry è un passo in avanti essenziale per il Baltico "per proteggere le infrastrutture sottomarine" e "rafforzare la sicurezza regionale"

 

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