Rischio guerra Russia-Nato, la Svizzera si arma: dagli F-35 alla nuova strategia

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Il Paese sarebbe pronto ad acquistare caccia F-35 dagli Stati Uniti e a mettere a punto una nuova “strategia in materia di politica di sicurezza”. Lo ha sottolineato il ministro della Difesa elvetico, Martin Pfister

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Sullo sfondo della guerra tra Russia ed Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha di recente accusato i Paesi che fanno parte della Nato di aver schierato nuovi tipi di armi e di aver rafforzato le forze offensive. E anche in vista delle tensioni sempre più evidenti e di un pericolo di scontro tra Mosca e la stessa Nato, c’è chi si sta organizzando ed armando. E’ il caso della Svizzera che è pronta ad acquistare caccia F-35 dagli Stati Uniti e a mettere a punto una nuova “strategia in materia di politica di sicurezza”, come ha sottolineato il ministro della Difesa, Martin Pfister.

 

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Respingere attacchi ibridi

In particolare, ha detto ancora Pfister, "il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale della Difesa di presentare, entro la fine di gennaio 2026, i parametri di riferimento per l'ulteriore modo di procedere relativo al rafforzamento della sicurezza e della difesa della Svizzera e di elaborare delle priorità per gli anni 2026/2027". Il Paese, anche in base agli scenari geopolitici odierni, punta dunque su un rinnovamento ed un miglioramento dei sistemi di difesa terra-aria, con l’idea di acquisire Patriot e IRIS-T SLM, oltre che su un aumento della flotta aerea. In questo senso, il Consiglio federale ha comunicato di voler incrementare il contingente attuale con 55-70 aerei da combattimento moderni. E, in questo senso, il governo svizzero ha intenzione di valutare anche l’acquisto di alcuni F-35 allo scopo di raggiungere il numero previsto di 36 aerei da combattimento. "La Svizzera necessita di una flotta aerea in questa misura, ma il processo democratico va rispettato", ha puntualizzato Pfister. "La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha segnato uno spartiacque per la politica di sicurezza e anche la Svizzera ne subisce direttamente le conseguenze", ha commentato ancora il ministro elvetico. Per noi, ha sottolineato ulteriormente "intervenire sulla difesa è ancora più urgente dal momento che l'apparato di sicurezza della Svizzera attualmente non è sufficientemente preparato a respingere attacchi ibridi".

Mosca: “Ci prepariamo a continuare il conflitto nel 2026”

I timori restano fondati, anche considerando che Mosca stessa si prepara a continuare l'offensiva in Ucraina anche "nel prossimo anno". Lo ha detto il ministro della Difesa, Andrei Belousov, in una riunione al dicastero alla quale ha partecipato il presidente Vladimir Putin. "Il compito chiave per il prossimo anno è mantenere e aumentare i ritmi dell'offensiva raggiunti", ha affermato Belousov, citato dall'agenzia Interfax. Secondo il ministro della Difesa, la politica dell'Europa e della Nato prepara il terreno per una continuazione del conflitto nel 2026.

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