Asset russi, timore per ritorsioni di Mosca: qual è la situazione dei capitali stranieri?
Se i fondi che la Banca centrale russa aveva in Occidente sono molti di più di quelli sequestrati da Mosca, la vera partita si gioca sulle aziende che operano ancora nel Paese. E non si tratta solo di una questione legata alla guerra, ma anche di un tema decisivo per il futuro dell'Europa. Di questo si è parlato nella puntata del 16 dicembre di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
GLI ASSET RUSSI
- Si continua a discutere di asset russi nell’ambito delle negoziazioni per la pace in Ucraina. E non si tratta solo di una questione legata alla guerra, è un tema decisivo per il futuro dell'Europa e per la sua capacità di affermarsi come attore globale. E a questo proposito non mancano i timori per le ritorsioni da parte della Russia. Di questo si è parlato nella puntata del 16 dicembre di Numeri, approfondimento di Sky TG24.
I FONDI SEQUESTRATI
- Guardando ai fondi, sono enormemente di più quelli che la Banca centrale russa aveva in Occidente, in particolare in Europa, rispetto a quelli occidentali sequestrati in Russia: 340 miliardi di dollari contro 12 miliardi di dollari.
I CAPITALI STRANIERI IN RUSSIA
- La vera partita però è quella dei capitali stranieri in Russia, spesso sotto forma di aziende controllate anche da realtà occidentali: la cifra di investimenti è scesa notevolmente rispetto a prima della guerra.
LE POSSIBILI RITORSIONI DI MOSCA
- Non tutti però hanno lasciato la Russia dopo lo scoppio del conflitto, e Mosca su questo ha già detto di avere un suo piano per sequestrare i beni nel caso in cui l’Unione europea dovesse andare fino in fondo nel confiscare e usare i fondi del Cremlino.
IL CASO CARLSBERG
- Si sono comunque già osservati casi di aziende rimaste in Russia che hanno perso valore dopo lo scoppio della guerra, come Carlsberg: l’azienda produttrice di birra rispetto al 2022, per quanto riguarda le sue attività in Russia, quando poi è stata sequestrata ed è uscita dal Paese ha registrato un ingente calo di valore.
LE AZIENDE ITALIANE CHE OPERANO IN RUSSIA
- Ci sono comunque aziende occidentali, europee e italiane che a vario titolo hanno ancora attività in Russia e che sono quindi oggetto dei timori di possibili ritorsioni e confische da parte di Mosca.