Manovra, come funziona l’iter parlamentare e quali sono i tempi di approvazione. I DATI
Dopo le frizioni interne alla maggioranza sul tema delle pensioni, potrebbero slittare i tempi di approdo della Legge di Bilancio nell'Aula del Senato. Entro il 31 dicembre il provvedimento deve ricevere l'ok definitivo da entrambe le Camere, pena l'avvio dell'esercizio provvisorio. Dal 2019 il Parlamento ha snellito la procedura di esame della finanziaria, che anche in altri Paesi europei necessita di tempi lunghi. Anche di questo si è parlato nella puntata del 19 dicembre di “Numeri", approfondimento di Sky TG24
MANOVRA 2026, SI ALLUNGANO I TEMPI
- Manovra 2026 al fotofinish. Dopo le divisioni nella maggioranze sulle pensioni, la Commissione bilancio del Senato torna a riunirsi oggi ed è atteso l'arrivo di un nuovo maxi-emendamento del governo con le misure in favore delle imprese. Potrebbero allungarsi dunque i tempi di approdo del testo in Aula, con i senatori "allertati" sull'ipotesi di uno slittamento del voto finale alla Vigilia di Natale. Ma quanti mesi occorrono di solito? Di questo si è parlato nella puntata del 19 dicembre a "Numeri", approfondimento di Sky TG24.
MANOVRA 2026, OLTRE DUE MESI PER L'APPROVAZIONE
- Da anni, è ormai prassi consolidata che il via libera alla Manovra finanziaria giunga negli ultimi giorni dell'anno solare. L'attuale Legge di Bilancio ha preso corpo il 15 ottobre scorso con la presentazione del Documento programmatico di bilancio, due giorni prima di essere licenziata dal Consiglio dei Ministri.
DOPO IL 31 DICEMBRE SCATTA L'ESERCIZIO PROVVISORIO
- Dal 22 ottobre, giorno della presentazione del testo base in Senato, ci sono voluti quasi due mesi per vedere i primi voti in Commissione bilancio. L'intero mese di novembre e la prima decade di dicembre sono serviti per le audizioni e l'esame degli emendamenti presentati da maggioranza e opposizione. Il 31 dicembre è fissato il termine per l'approvazione definitiva di entrambe le Camere, pena l'avvio dell'esercizio provvisorio sul bilancio dello Stato.
MANOVRA, COME FUNZIONAVA IN PASSATO L'ITER PARLAMENTARE?
- In passato, la Manovra veniva esaminata ed emendata da entrambe le Camere con un doppio passaggio operativo. Nell'ipotesi di modifiche da parte del secondo ramo parlamentare, il primo era obbligato a riunirsi nuovamente per votare il testo definitivo con un conseguente allungamento dei tempi.
MANOVRA, COME FUNZIONA OGGI L'ITER PARLAMENTARE
- Attualmente, spetta a una sola Camera (ad anni alterni) esaminare e modificare la Legge di Bilancio mentre l'altra si limita a procedere alla discussione generale e al voto finale sull'intero provvedimento. Da quando, nella sessione di bilancio 2019, è stata introdotta la modifica, il Senato ha svolto il ruolo di "primo ramo" per quattro volte mentre la Camera dei Deputati lo ha fatto per tre.
IL CALENDARIO NEL 1° RAMO DEL PARLAMENTO
- Secondo i dati del portale OpenParlamento, negli ultimi cinque anni la Manovra è stata approvata nel primo ramo tra il 20 e il 27 dicembre.
IL CALENDARIO NEL 2° RAMO DEL PARLAMENTO
- Per quanto riguarda il voto nel secondo ramo del Parlamento, il via libera definitivo si è condensato nei giorni compresi tra il 28 e il 30 dicembre.
CHI RIUSCIRA' A CHIUDERE LA MANOVRA ENTRO L'ANNO?
- La "corsa" all'approvazione della Legge finanziaria entro l'anno solare interessa le principali economie europee. Se in Italia il voto finale arriva solitamente qualche giorno prima di Capodanno, in Germania l'ok del Parlamento è avvenuto già nel mese di settembre. In Francia, invece, dopo il mancato accordo tra Senato e Assemblea Nazionale sarà necessaria una legge speciale per evitare l'esercizio provvisorio. In Spagna, da tre anni la Manovra incassa il via libera definitivo oltre il 31 dicembre.
A QUANTO AMMONTA LA MANOVRA NEGLI ULTIMI 10 ANNI?
- Nonostante i tempi lunghi, la Legge di Bilancio italiana per il 2026 è tra le più "leggere" degli ultimi dieci anni. Secondo i calcoli della Ragioneria generale dello Stato, l'impatto sul Pil risulterà inferiore al punto percentuale.
QUANTO DEFICIT VIENE PRODOTTO?
- Del resto, l'impianto dell'attuale Manovra è volto al contenimento del deficit. Secondo una stima de Il Sole 24 Ore l'indebitamento pubblico per il prossimo anno salirà di "appena" 900 milioni di euro, ben al di sotto del biennio 2024-2025 quando il deficit aveva toccato rispettivamente 15,7 e 8,4 miliardi di euro.