Speciale elezioni regionali
Arrow-link
Arrow-link

Manovra, saltano novità su pensioni, Transizione 4.0 e silenzio assenso Tfr nuovi assunti

Politica
Ipa/Ansa

Introduzione

La commissione Bilancio del Senato è tornata a riunirsi questa mattina per riprendere i lavori sugli emendamenti alla manovra. L’obiettivo è quello di chiudere in giornata, il testo è atteso in Aula a Palazzo Madama lunedì. Intanto sono stati depositati diversi emendamenti modificati, in riformulazioni necessarie dopo le divisioni in maggioranza su alcuni temi, in particolare le pensioni.

Quello che devi sapere

Depositato nuovo emendamento governo con iperammortamento e Pnrr

È stato depositato in commissione Bilancio al Senato il nuovo emendamento del governo alla manovra che contiene le misure sull'iperammortamento, nella stessa formulazione precedente e quindi con la proroga al 2028 e la stretta sugli investimenti green, e la rimodulazione del Pnrr. 

 

Per approfondireManovra 2026, dietrofront del governo sulle pensioni e il riscatto della laurea

Saltano stretta sulle pensioni e novità sul Tfr

Oltre alla stretta sulle pensioni, stralciata come già annunciato nella notte nella sua interezza, dall'emendamento del governo alla manovra saltano anche le norme sul Tfr per i nuovi assunti. La misura - contenuta nella prima versione della proposta di modifica a firma dell'esecutivo - prevedeva l'adesione automatica alla previdenza complementare per i lavoratori dipendenti del settore privato di prima assunzione.

 

Per approfondireManovra 2026, cosa cambia per le pensioni: dalle minime ad aumento età dal 2027. Le novità

pubblicità

Cambia la ritenuta d'acconto per le imprese

È cambiata anche la ritenuta d'acconto per le imprese: il nuovo emendamento del governo depositato in commissione prevede l'anticipazione della misura al 2028 con un'aliquota pari allo 0,5% - al netto dell'Iva - dell'importo da corrispondere . Confermato l'1% dal 2029. La misura vale oltre 700 milioni di euro già dal primo anno, il 2028, e raddoppia in quelli successivi.

Niente misure su Transizione 4.0 e salta contributo assicurazioni

Scompaiono le nuove risorse per 1,3 miliardi per finanziare il credito d'imposta Transizione 4.0, i cui fondi sono andati esauriti. Salta anche il nuovo contributo di 1,3 miliardi chiesto alle assicurazioni. La misura non è contenuta nel nuovo emendamento del governo alla manovra, contrariamente a quanto previsto dalla prima versione della proposta di modifica. La norma introduceva un meccanismo che prevedeva il versamento a titolo di acconto pari all'85% del contributo sul premio delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti dovuto per l'anno precedente.

pubblicità

Ok all'emendamento sull'oro di Bankitalia

La commissione Bilancio del Senato ha dato via libera all'emendamento alla manovra sull'oro di Banca d'Italia, come riferisce il senatore della Lega e relatore Claudio Borghi. "È un momento molto importante, è una mia battaglia da 11 anni. Penso che sia una delle cose più importanti di questa manovra. Riaffermare il principio" che appartiene al popolo italiano "ci riporta nella normalità". 

Le tensioni in maggioranza

Nella giornata di ieri la maggioranza ha continuato a scontrarsi sulle pensioni. La Lega è andata all'attacco sulla riformulazione della norma proposta dal Mef che prevede la modifica solo della stretta sul riscatto della laurea, non quella sulle finestre mobili. Claudio Borghi ha chiesto una riformulazione differente. E in serata ha aggiunto: "Con un allungamento anche formale dell'età pensionistica noi quell'articolo non lo votiamo”.

 

Per approfondireRiscatto della laurea per andare in pensione anticipata, quanto costa e a chi conviene

pubblicità

Romeo: "Anche Giorgetti contrario alla stretta sulle pensioni"

Questa mattina il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo ha precisato: "Nessuno scontro interno alla Lega. Io ho chiamato il ministro Giorgetti e anche lui sosteneva la tesi che fosse possibile utilizzare fondi alternativi alla stretta sulle pensioni, incluso l'intervento sulle finestre". Poi ha aggiunto: "I tecnici del Mef e la Ragioneria invece insistevano sulle pensioni e questa cosa andava avanti da ore. Allora abbiamo deciso di cancellare quelle misure, facendo un emendamento più light". 

Ok a emendamento su pagamenti dalla Pa

Via libera alla riformulazione della norma sui pagamenti da parte della Pubblica amministrazione ai professionisti, con alcuni 'paletti' in caso di irregolarità fiscale. Il senatore di FdI Nicola Calandrini, firmatario dell'ultima revisione del testo, spiega che "viene introdotto un chiarimento fondamentale che rende più circoscritta la procedura di verifica prevista in relazione ai compensi professionali. L'intervento precisa innanzitutto che la verifica riguarda esclusivamente le cartelle esattoriali iscritte a ruolo relative a tributi erariali, superando ogni riferimento generico alla "regolarità degli obblighi fiscali" che avrebbe potuto determinare blocchi dei pagamenti, anche in presenza di contenziosi non definiti". E "modifica l'articolo per le parcelle dei professionisti: il limite dei 5.000 euro non trova più applicazione ai fini della verifica: ciò significa che l'accertamento scatta anche per importi inferiori a tale soglia, ma il blocco del pagamento ci sarò solo entro il limite dell'importo effettivamente iscritto a ruolo, consentendo comunque l'erogazione della parte eccedente". Calandrini ricorda che con la misura rivista "resta ferma la disciplina generale", secondo cui "per i compensi superiori a 5.000 euro, il blocco integrale scatta in ogni caso qualora gli importi iscritti a ruolo siano superiori a 5.000 euro. Qualora questi siano inferiori a 5.000 euro, invece, il pagamento continua a essere erogato".

pubblicità

Le altre modifiche

Tra le (poche) misure pesanti approvate finora c’è il taglio dal 4 al 3% del tasso applicato sugli interessi delle rate della rottamazione quinquies. Una norma targata Lega (che però chiedeva anche l'ampliamento della platea). Via libera anche a una serie di interventi coperti con il 'fondino' per le modifiche parlamentari: si va dalle risorse contro l'antisemitismo proposte da Iv al contributo al Cnr (Avs).   

L’emendamento per le elezioni

Niente da fare invece per la norma sulle elezioni 2026 che il governo aveva provato a inserire in una riformulazione di un emendamento di Forza Italia. Il testo, per consentire per tutto l'anno votazioni anche nella giornata di lunedì, di fatto, avrebbe anticipato il decreto elezioni che viene consuetamente varato prima delle consultazioni elettorali. Nella lettura delle opposizioni di fatto un gancio per poter poi stringere i tempi anche sul referendum sulla giustizia. Ma di fronte alle proteste in commissione su questo punto il governo sceglie di non procedere. 

pubblicità

Gli armamenti

È spuntata, poi, nel pacchetto dei riformulati, una misura sul comparto delle armi. La proposta di modifica prevede che per tutelare la sicurezza e "rafforzare le capacità industriali della difesa riferite alla produzione e al commercio di armi", il governo possa individuare "attività, aree, infrastrutture" tra l'altro per l'ampliamento e lo sviluppo delle capacità industriali della difesa". La proposta resta al momento accantonata.   

 

Per approfondireProduzione e commercio armi, emendamento alla Manovra: cosa prevede

pubblicità