Lo ha detto l'inviato speciale del presidente degli Usa, secondo cui Trump ha autorizzato attacchi a lungo raggio contro la Russia, "ma a volte il Pentagono non ha dato all'Ucraina l'autorità di eseguirli". "Non credo che Putin voglia attaccare l'Italia. Comunque la nostra difesa aerea è sempre vigile e attenta, gli italiani possono stare tranquilli". Lo ha detto il ministro Tajani dopo l'ennesimo allarme droni nei cieli d'Europa
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha autorizzato l'Ucraina a lanciare attacchi a lungo raggio contro la Russia. Lo ha detto l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Keith Kellogg su Fox News. Secondo Kellogg, Donald Trump ha autorizzato attacchi a lungo raggio contro la Russia, "ma a volte il Pentagono non ha dato all'Ucraina l'autorità di eseguirli".
"Non credo che Putin voglia attaccare l'Italia. Comunque la nostra difesa aerea è sempre vigile e attenta, gli italiani possono stare tranquilli'. Il ministro Tajani rassicura dopo l'ennesimo allarme droni tra sabato e domenica nei cieli d'Europa. In Danimarca nuovi sorvoli presso siti militari: il governo vieta tutti i voli civili di droni in vista del vertice europeo di mercoledì a Copenaghen. Mobilitate anche le forze armate tedesche a supporto. Un vasto raid russo ha fatto almeno quattro morti a Kiev.
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Droni e aerei su Polonia, Estonia, Romania: perché la Russia sta provocando la Nato?
Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa la Russia di aver mandato i droni che hanno sorvolato e bloccato per ore l'aeroporto di Copenaghen, il caso dei tre Mig-31 russi in Estonia è arrivato davanti al Consiglio Atlantico. Tallin aveva richiesto alla Nato di consultarsi sulla base dell’articolo 4 del Trattato istitutivo dell’Alleanza. È la norma che prevede la riunione dell’organo decisionale della Nato quando uno dei 32 Stati membri lamenta una minaccia alla sua integrità territoriale, indipendenza politica o sicurezza di una delle parti.
Perché la Russia sta continuando a provocare il fronte Est della Nato?
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Idroni sono diventati il simbolo del conflitto fra Mosca e Kiev: nella prima fase erano quasi assenti dall’arsenale russo, mentre oggi la media è di 194 armi utilizzate al giorno. Un’escalation che è legata anche al massiccio aumento della produzione. Di questo si è parlato nella puntata del 23 settembre di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
Guerra Ucraina, Russia nel 2026 produrrà 5mila droni al mese. I DATI
Vai al contenutoUcraina, come Trump ha cambiato posizione sui territori contesi con la Russia
Il presidente degli Stati Uniti ha scritto su Truth che Kiev può “combattere e riconquistare” alcune zone e che “i confini originali di quando la guerra è iniziata sono un'opzione”. Un nuovo colpo di scena che arriva dopo le tensioni di febbraio - culminate nello scontro con Zelensky nello Studio Ovale -, la riconciliazione dei due leader in Vaticano ad aprile e il vertice di agosto in Alaska con Vladimir Putin
Ucraina, come Trump ha cambiato idea su territori contesi con Russia
Vai al contenutoAlaska, caccia Usa intercettano aerei russi. Nato: jet Mosca vicino a spazio aereo lettone
Il Norad ha rilevato e tracciato ieri due bombardieri Tu-95 e due Su-35 russi operanti nella zona di identificazione della difesa aerea. I velivoli sono rimasti nello spazio aereo internazionale e non hanno violato quello statunitense o canadese. In Europa, oggi sono stati intercettati vicino allo spazio aereo lettone anche cinque caccia di Mosca da due Gripen ungheresi della Nato. Il Cremlino: "Sarà guerra se abbatteranno i nostri aerei"
Alaska, F-16 Usa in volo per jet russi. Nato: aerei anche su Lettonia
Vai al contenutoUcraina, centrale Zaporizhzhia senza elettricità: "Rischio nuova Chernobyl". Cosa sappiamo
La centrale nucleare di Zaporizhzhia è in blackout da quattro giorni. Sono entrati in funzione i generatori diesel di emergenza: dovessero fallire, i sei reattori del sito - in mano ai russi dal marzo 2022 - rischierebbero la fusione. L'Ucraina denuncia: "Mosca sta cercando di collegare l'impianto alla propria rete, per poi riavviarlo. Si tratta di un'azione sconsiderata che dà vita a gravi rischi". Ma le autorità russe predicano tranquillità.
La centrale di Zaporizhzhia è senza elettricità: 'Rischio Chernobyl'
Vai al contenutoZelensky e l'allarme droni, Tajani: "Non credo che Putin voglia attaccare l'Italia"
Il vicepremier e ministro degli Esteri prova a rassicurare dopo le parole pronunciate dal presidente ucraino ("L'Italia potrebbe essere il prossimo obiettivo"). "Non ci risulta nulla di preoccupante per il nostro Paese", ha detto Tajani. Aggiungendo che "comunque la nostra difesa aerea è sempre vigile e attenta"
Zelensky e l'allarme droni, Tajani: 'Putin non attaccherà l'Italia'
Vai al contenutoUcraina, Kellogg: "Trump ha autorizzato attacchi a lungo raggio contro la Russia"
Adirlo è stato l'inviato speciale del presidente statunitense Keith Kellogg, in un'intervista a Fox News. Secondo Kellogg, il tycoon ha acconsentito a Kiev attacchi a lungo raggio, "ma il Pentagono non ha dato all'Ucraina l'autorità di eseguirli"
Ucraina, Kellogg: 'Trump ha autorizzato attacchi a lungo raggio'
Vai al contenutoMosca: "Contro di noi accuse ciniche sulla Moldavia"
La Russia ha negato le accuse di aver tentato di interferire nelle elezioni parlamentari moldave, vinte dal partito filo-Ue. "Le autorità del Paese hanno accusato cinicamente la Russia, non l'Unione Europea, di interferire nei processi politici moldavi, alimentando insinuazioni su una 'minaccia russa' inesistente", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in una nota.
Moldavia, Mosca: "Da Ue ricatti e ingerenze nel voto"
Commentando le elezioni in Moldavia, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha denunciato il "grave ricatto finanziario" di Bruxelles nei confronti degli elettori moldavi e l'"ingerenza" negli affari moldavi da parte dell'Unione europea. "Durante le loro numerose visite a Chisinau in vista delle elezioni, politici e funzionari europei hanno apertamente sostenuto il partito Azione e Solidarietà (Pas), vincolando la continuazione degli aiuti finanziari alla Repubblica alla sua vittoria alle urne", ha dichiarato Zakharova, citata dalla Ria Novosti. "Si tratta di un palese ricatto finanziario nei confronti degli elettori moldavi e di una palese ingerenza negli affari interni della Moldavia da parte di Bruxelles, che ama predicare la democrazia ma in realtà si affida a metodi totalitari", ha affermato Zakharova in un commento pubblicato sul sito del ministero degli Esteri.
Russia, Crosetto: "Limitare le parole per non aumentare l'escalation"
"Non so cosa accadrà: se l'atteggiamento, la postura russa peggiorerà nei confronti solo di alcuni paesi o di tutti. Mi auguro che non sarà così. Noi dobbiamo fare di tutto per mantenere la calma e non aumentare l'escalation". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Cinque Minuti, sull'ipotesi che la Russia possa continuare a disturbare i paesi europei con i suoi droni. "Occorre farlo da tutte e due le parti anche limitando le parole - aggiunge - Non dobbiamo fare noi per primi quello che fa la propaganda russa, per cui io penso che un utilizzo delle parole fatto con coscienza sia utile in questo momento per far stemperare gli animi".
Media: "Danimarca convoca i riservisti dopo incidente droni"
I recenti incidenti con droni osservati presso strutture di difesa e aeroporti hanno spinto la Danimarca a richiamare soldati dalle forze di riserva, riporta la TV2 danese. La convocazione, spiega la tv, fa riferimento ai voli dei droni nello spazio aereo danese. L'emittente spiega di non conoscere l'entità esatta delle chiamate. Tuttavia, secondo alcune fonti, si tratterebbe di diverse centinaia di soldati, con l'obbligo di presentarsi il prima possibile. Le Forze Armate danesi, aggiunge, non hanno commentato la notizia. La Danimarca ospiterà un vertice informale dell'Ue a partire da mercoledì.
Kiev, Orban: "Ancora ammaliato da propaganda russa"
Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, "continua a essere ammaliato dalla propaganda russa". Lo ha denunciato il ministro degli Esteri di Kiev, Andrii Sybiha, commentando le dichiarazioni del leader magiaro sulle presunte incursioni di droni ungheresi nello spazio aereo ucraino. Orban ha affermato che l'Ucraina non è uno Stato sovrano e che l'incursione dei droni ungheresi nel suo spazio aereo, a suo avviso, non ha alcun significato. "La buona notizia è che il primo ministro Orban ha ammesso che alcuni droni sono entrati nello spazio aereo ucraino dall'Ungheria", ha scritto su X Sybiha, "ma la cattiva notizia è che il primo ministro continua a essere ammaliato dalla propaganda russa". "Saremo ansiosi di conoscere le sue riflessioni sulla sovranità e l'indipendenza dello Stato una volta che si sarò liberato dalla dipendenza dall'energia russa come hanno più volte chiesto il presidente degli Stati Uniti e i partner europei", conclude il messaggio del capo della diplomazia ucraina.
Santa Sede: "La guerra deve finire ora, no alla passività"
La guerra in Ucraina “deve finire ora, non in un futuro indefinito”. E’ l’appello della Santa Sede attraverso le parole di mons. Paul Richard Gallagher, ‘ministro degli Esteri’ vaticano, nel suo intervento all’Assemblea delle Nazioni Unite. Gallagher in particolare ha rinnovato l’appello fatto dal Pontefice per un “immediato cessate il fuoco”, premessa indispensabile “per avviare un dialogo sincero e coraggioso”. Tutti i Paesi riuniti alle Nazioni Unite sono chiamati a respingere la “passività” e a sostenere concretamente ogni iniziativa che possa aprire la strada alla pace.
Droni, Orban: "Non capisco pericolo, Ue è più potente della Russia"
Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, in un'intervista a un podcast filogovernativo ha affermato di non capire perché gli altri Paesi europei considerano un pericolo le incursioni di droni attribuite a Kiev, in quanto "l'Unione Europea è più potente della Russia sotto ogni aspetto". Orban ha sottolineato che la spesa militare di Mosca è solo una frazione di quella che l'UE-27 spende complessivamente per la difesa. "Se siamo più forti, perché parliamo come se fossimo deboli? La Russia non può farci del male", ha concluso il premier magiaro.
Attacco con droni su Kiev, attivata la contraerea
Kiev è nuovamente sotto attacco da parte dei droni russi, secondo quanto riferiscono le autorita' ucraine. Questa sera è stato diramato un allarme aereo nella capitale, a causa di un altro attacco di droni russi. "Le forze di difesa aerea stanno operando nella capitale. I droni nemici sono vicini al centro città. Restate al riparo!", ha scritto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko su Telegram. Anche il capo dell'amministrazione militare della città, Timur Tkachenko, ha riferito dell'attivazione della contraerea.
Orban: "Droni ungheresi? Non è più Paese sovrano... "
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha dichiarato che l'Ucraina "non è un Paese sovrano" in risposta alle accuse di Kiev sulle incursioni di droni di Budapest nel suo spazio aereo. "Supponiamo che (un drone ungherese) abbia sorvolato per pochi metri (lo spazio aereo ucraino). Cosa succederebbe? L'Ucraina non è un paese sovrano", ha dichiarato Orban a un podcast filogovernativo. Il primo ministro magiaro ha messo in dubbio la sovranità dell'Ucraina, affermando che il paese vicino ha perso un quinto del suo territorio nella guerra contro la Russia e che è il sostegno occidentale a consentirgli di continuare a esistere. "Se l'Occidente decide da domani di non darle più un centesimo, (l'Ucraina) semplicemente chiude", ha aggiunto Orban, alleato di Mosca e fortemente contrario all'integrazione europea dell'Ucraina. Zelensky la scorsa settimana aveva affermato che diversi droni ungheresi erano entrati nello spazio aereo del Paese, presumibilmente per spiare i territori di confine. Il governo ungherese ha negato queste accuse. Secondo Orban, Kiev dovrebbe preoccuparsi dell'ingresso dei droni nel suo territorio "dal confine orientale", poiché "nessuno li attacchera' da ovest". "Non conosco nessun polacco, rumeno, ungherese, slovacco o bulgaro che vorrebbe farlo", ha detto Orban, aggiungendo che la polemica "è una sciocchezza, non ha importanza". Le relazioni tra i due Paesi sono molto tese, poiché l'Ungheria accusa l'Ucraina di non rispettare i diritti delle minoranze etniche, compresi i magiari, mentre Kiev rinfaccia a Budapest il sostegno al Cremlino. L'Ungheria è membro di Ue e Nato ma si rifiuta di fornire supporto militare all'Ucraina.
Allarme Kiev: "La Russia intensificherà i suoi attacchi"
La Russia intensificherà i suoi attacchi aerei sull'Ucraina, ha dichiarato il primo viceministro della Difesa ucraino, Ivan Havrylyuk, in un'intervista alla Bbc. "Il Cremlino alzerà la posta", ha avvertito il viceministro. In un massiccio attacco ieri in cui sono morte quattro persone, le forze russe hanno utilizzato circa 600 droni e 50 missili di vario tipo, ha riferito l'aeronautica militare ucraina. Secondo Kiev, all'inizio di settembre la Russia ha lanciato piu' di 800 droni e missili, una sorta di "record" dall'inizio dell'invasione su vasta scala. L'Ucraina ha urgente bisogno di sistemi missilistici antiaerei per proteggere i suoi cieli. Secondo Havrylyuk, Kiev ha chiesto ai suoi partner almeno dieci sistemi Patriot a medio raggio.
Zelensky propone scudo per proteggere tutti i Paesi vicini
Il Presidente ucraino propone lo sviluppo congiunto di uno scudo "affidabile contro le minacce aeree russe" in grado di proteggere l'Ucraina, la Polonia, e tutti gli altri Paesi partner nella regione. Nel suo intervento alla conferenza sulla sicurezza a Varsavia, Zelensky ha denunciato che "la guerra ha già raggiunto troppi Paesi". "La Russia sta testando quanto può spingersi lontano. Vuole spostare l'attenzione dalla guerra brutale che continua a portare avanti contro l'Ucraina. Quasi tutte le minacce alla sicurezza in Europa oggi arrivano dalle azioni distruttive della Russia", ha aggiunto rivendicando la capacità dell'Ucraina di contrastare tutti i modelli di droni e missili russi.
"Possiamo agire insieme nella regione, abbiamo abbastanza armi e capacità di produzione". Se la Russia perde la sua capacità di raid aerei, "il corso della guerra sarà cambiato in modo fondamentale. Senza il potere di colpire dal cielo, la Russia non sarà più in grado di sostenere la sua aggressione e sarà costretta a trovare altri modi di coesistenza", ha concluso.
Kiev aspetta consegna primi caccia Gripen svedesi
La Svezia potrebbe trasferire suoi caccia multiruolo Gripen all'Ucraina. I dettagli delle consegne non sono ancora noti. Lo ha dichiarato un'intervista alla Bbc il viceministro della Difesa di Kiev, Ivan Havrylyuk. Secondo Havrylyuk, sono "previste" ulteriori consegne di caccia F-16, Mirage e persino Gripen. Il viceministro non ha rivelato quando e quanti esattamente dovrebbero arrivare. Havrylyuk si è limitato a dire: "Quando lo vedrete in cielo", allora sarà tutto chiaro. A oggi, l'Ucraina non ha mai ricevuto caccia Gripen e la loro fornitura non è stata neppure ufficialmente annunciata. Il ministro della Difesa svedese Poul Jonsson ha dichiarato il 3 settembre che i caccia Gripen potrebbero essere venduti all'Ucraina, ma solo dopo la fine di una guerra su vasta scala.
Ucraina, Triangolo di Weimar: "Azioni ostili russe non ci intimidiscono"
"Non ci lasceremo intimidire dalle incursioni ostili russe, che non faranno che rafforzare la nostra determinazione". Lo hanno dichiarato i tre ministri degli Esteri di Germania, Francia e Polonia - Johann Wadephul, Jean-Noel Barrot e Radoslaw Sikorski - in una nota congiunta diffusa al termine della riunione nel formato Triangolo di Weimar a Varsavia.
"Le recenti violazioni dello spazio aereo polacco, romeno ed estone hanno costituito pericolosi atti ostili e un'inaccettabile escalation che minaccia la stabilità regionale ed europea. Condanniamo queste provocazioni e invitiamo la Federazione Russa a cessare tali azioni, a cessare immediatamente la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e ad avviare negoziati di pace con Kiev secondo le modalità concordate", hanno proseguito i ministri degli Esteri dei tre Paesi, evidenziando l'importanza per l'Europa di rafforzare le sue capacità di difesa aerea e missilistica.
"I massicci attacchi aerei della Russia non rimarranno senza risposta. Germania, Francia e Polonia continueranno a fornire all'Ucraina mezzi di difesa aerea per contrastare le azioni illegali della Russia", hanno aggiunto i ministri del Triangolo di Weimar, secondo cui ridurre le entrate della Russia è "essenziale per indebolire la sua macchina da guerra". A tal proposito hanno promesso di intensificare gli sforzi per "smantellare la flotta fantasma, che indebolisce le sanzioni, finanzia la guerra di Mosca e pone gravi rischi marittimi e ambientali, in particolare nel Mar Baltico".
Kubilius: "Muro droni? Qualcosa può essere fatta rapidamente"
Sui tempi per la costruzione per il muro di droni, possiamo lavorare e discutere con gli ucraini su quanto tempo hanno impiegato per sviluppare le capacità che hanno adesso. Ad esempio, sono riusciti a costruire in alcuni mesi un sistema di rilevamento per vedere o rilevare i droni". Lo ha dichiarato il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, nella conferenza stampa a margine del Forum sulla sicurezza di Varsavia, rispondendo a una domanda sull'affermazione del ministro alla Difesa tedesco, Boris Pistorius. Il ministro tedesco aveva affermato in mattinata che per costruire l'infrastruttura di difesa contro i droni saranno necessari almeno 3-4 anni. "Dipende dall'interesse, dalla comprensione delle minacce, dalla comprensione delle priorità. Penso che alcune cose possiamo realizzarle molto rapidamente", ha aggiunto Kubilius. "Quali possono essere le sfide in questo percorso? In particolare, il nostro sistema di appalti. Se dobbiamo acquistare qualcosa di nuovo, a volte i nostri appalti seguono le vecchie normative e procedure burocratiche, e possono richiedere molto tempo. Ma mi aspetto che presto arriverà il nuovo programma per l'industria europea della Difesa, il cosiddetto Edip, che è ora nella fase finale dei negoziati tra Parlamento Ue, Commissione e Consiglio. Speriamo che sia finalizzato a ottobre. Include diversi nuovi strumenti industriali per la Difesa, compresi strumenti che sarebbero molto utili per creare una sorta di piattaforma regionale e che consentirebbero anche di avere un sistema di appalti più efficace. Forse possiamo trovare nuove soluzioni, anche utilizzando alcuni dei nuovi strumenti di politica industriale per la difesa che saranno disponibili", ha concluso.
Fonti Ue: "Non escluso che droni siano legati al vertice"
"Non è escluso" che le interferenze causate dai droni non identificati nello spazio aereo danese siano collegati all'organizzazione del Consiglio Europeo informale di mercoledì prossimo e al vertice della Comunità Politica Europea di giovedì, entrambi organizzati a Copenaghen. Lo afferma un'alta fonte europea, precisando che potrebbe essere un'operazione di "pressione mentale" della Russia, visto cosa i leader europei discuteranno (ovvero il rafforzamento della difesa comune e l'uso degli asset russi congelati per sostenere l'Ucraina). A ogni modo, c'è piena fiducia nelle autorità danesi per la gestione della sicurezza.
Fonti Ue: "Costa spinge per l'ingresso dell'Ucraina nell'Ue"
Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa intende portare al vertice informale di Copenaghen la questione dell'ingresso dell'Ucraina nell'Ue, in particolar modo la possibilità di aprire i capitoli negoziali a maggioranza qualificata e non all'unanimità, come prevede la procedura, circostanza però che prevede una decisione all'unanimità. Lo affermano fonti europee. Non è detto ad ogni modo che Costa deciderà di porre formalmente la questione sul tavolo. "Lo farà solo se vedrà che c'è una possibilità", nota una fonte. "Sinora, nel tour delle capitali, Costa non ha ricevuto un no secco da nessun leader", aggiunge la fonte. Il che include l'ungherese Viktor Orban. "Vediamo quale sarà il contesto di Copenaghen o se bisognerà andare avanti a livello bilaterale con le capitali".
Kiev: "Non c'è più un posto sicuro nel territorio russo"
La Russia deve rendersi conto che da oggi non ci sarà più un posto sicuro sul suo territorio e che le armi ucraine raggiungeranno qualsiasi base militare russa. Lo ha dichiarato ai giornalisti, a margine del Forum sulla Sicurezza di Varsavia, il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha, commentando le parole del Rappresentante Speciale degli Stati Uniti Keith Kellogg, secondo cui Donald Trump avrebbe autorizzato gli attacchi a lungo raggio dell'Ucraina contro la Russia. Lo riporta Ukrinform. "L'Ucraina sta difendendo la propria indipendenza sulla base del diritto all'autodifesa, in conformità con l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. E la Russia deve comprendere chiaramente che oggi e in futuro non ci sarà più un posto sicuro per loro e che le armi ucraine e l'esercito ucraino raggiungeranno qualsiasi obiettivo militare sul loro territorio. Abbiamo già dimostrato la potenza delle armi ucraine", ha sottolineato Sybiha.
Danimarca, ministro Giustizia: "Allarmi droni sono nuova realtà"
- I ripetuti allarmi droni in Danimarca, come in altri Paesi europei e Nato, rappresentano ormai una "nuova realtà" con cui fare i conti. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia danese, Peter Hummelgaard, sottolineando durante una conferenza stampa che da giovedì non si sono verificate interruzioni significative del traffico aereo nel Paese. Tuttavia, parlando di una "guerra ibrida" in corso, ha spiegato che proprio come la minaccia terroristica è diventata parte della realtà dopo gli attacchi agli Stati Uniti dell'11 settembre 2001, ora sono gli attacchi ibridi ad essere diventati parte della nuova realtà.
La Danimarca è in stato di allerta a causa dei droni da una settimana. L'avvistamento di diversi velivoli senza pilota di grandi dimensioni ha portato alla chiusura dell'aeroporto principale di Copenaghen per ore all'inizio della scorsa settimana. Mercoledì sera, droni sono riapparsi su diversi altri aeroporti nella parte occidentale del Paese membro della Nato, portando alla chiusura dello spazio aereo sopra l'aeroporto di Aalborg. Da allora, centinaia di avvistamenti di droni sono stati segnalati alle autorità in tutto il Paese, sebbene non ci siano state conseguenze significative.
Il ministro della Difesa, Troels Lund Poulsen, ha affermato che ancora non è chiaro chi sia dietro questi incidenti, non escludendo un possibile coinvolgimento russo. Il Cremlino, tuttavia, ha respinto le accuse, bollandole come "infondate".
Premier danese: "La Russia vuole dividerci"
La prima ministra danese Mette Frederiksen ha ringraziato i Paesi che hanno offerto supporto alla Danimarca per contrastare la presenza di droni, in vista degli incontri europei di alto livello che si terranno questa settimana a Copenaghen: "Diversi Paesi europei sono stati colpiti da droni e altre forme di attacchi ibridi. È una situazione grave e spero che tutti comprendano che nessun Paese può affrontare da solo una guerra ibrida", ha scritto la premier sui social, riportata dall'agenzia di stampa danese Ritzau. "Ecco perché abbiamo le nostre forti alleanze: l'Ue e la Nato. Collaboriamo più che mai con i nostri vicini. Sono grata, commossa e felice che in queste ore diversi Paesi stiano inviando i loro soldati, il loro personale e le loro risorse in Danimarca", ha aggiunto Frederiksen. "Come ho già detto in precedenza, le autorità non sono in grado di stabilire chi sia responsabile degli attacchi ibridi. Ma ciò che possiamo constatare è che esiste principalmente un Paese che rappresenta una minaccia per la sicurezza dell'Europa, ed è la Russia. Putin vuole dividerci. Farò tutto il possibile affinché non ci riesca", ha sottolineato.
Ue: "Muro dei droni e fianco Est priorità roadmap difesa"
Il muro dei droni europeo e la sorveglianza del fianco Est sono i due progetti di punta che, "alla luce della continua aggressione militare contro l'Ucraina e del recente aumento delle violazioni dello spazio aereo degli Stati membri, richiedono particolare urgenza e dovrebbero essere portati avanti con rapidità". E' quanto si legge nel documento inviato dalla Commissione Ue ai 27 sulla Roadmap 2030 della difesa. "L'Ue dovrà disporre di una posizione di difesa sufficientemente forte da scoraggiare in modo credibile i propri avversari e rispondere a eventuali aggressioni. Per essere pronta per il 2030, l'Europa deve agire subito".
Russia, in 135 mila chiamati a armi: maggior coscrizione da 2016
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha convocato 135.000 uomini per il servizio militare, la più grande campagna di coscrizione autunnale del Paese dal 2016. La Russia richiama uomini di eta' compresa tra 18 e 30 anni per il servizio militare obbligatorio ogni primavera e autunno. Si prevede che i coscritti prestino servizio per un anno in una base militare all'interno della Russia, non per combattere in Ucraina, sebbene ci siano state segnalazioni di uomini di leva inviati in prima linea. Le campagne di coscrizione annuali in Russia non sono correlate alla mobilitazione in tempo di guerra. Tuttavia, i coscritti che hanno completato l'addestramento militare hanno maggiori probabilità di essere chiamati a combattere in futuro. In un decreto emesso oggi, Putin ha ordinato "la coscrizione di 135.000 cittadini della Federazione Russa dal 1 ottobre al 31 dicembre 2025". Si tratta della più grande campagna di coscrizione autunnale dal 2016, che va sommata ai 160.000 uomini richiamati in primavera. Da quando ha lanciato il suo attacco all'Ucraina nel febbraio 2022, Putin ha messo la Russia sul piede di guerra, aumentando la spesa militare a livelli mai visti dall'era sovietica e ampliando le dimensioni dell'esercito. Il Cremlino ha aumentato la campagna di coscrizione annuale in media di circa il 5% ogni anno dal 2022. Nel settembre 2024 era stata ordinata l'espansione dell'esercito a 1,5 milioni di soldati attivi, rendendo le forze armate russe tra le maggiori del mondo in termini di effettivi.
Putin ordina coscrizione obbligatoria per 135mila russi tra ottobre e dicembre
Dal primo ottobre al 31 dicembre, 135.000 persone di età compresa tra 18 e 30 anni saranno chiamate al servizio militare in Russia. Il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto sulla coscrizione dei cittadini per il servizio militare da ottobre a dicembre 2025. In conformità con il decreto, soldati, marinai, sergenti e sottufficiali, il cui termine del servizio militare è scaduto, devono essere congedati dal servizio militare.
Annunciando la leva obbligatoria autunnale, il 22 settembre Vladimir Tsimlyansky, vice capo della Direzione Generale per l'Organizzazione e la Mobilitazione dello Stato Maggiore delle Forze Armate Russe, aveva dichiarato che la stessa non è collegata all'Operazione Militare Speciale e che le reclute presteranno servizio solo all'interno della Federazione Russa.
Zelensky: "Unità europea e coordinamento arma n.1 contro Russia" (2)
Il leader ucraino prosegue il suo post sottolineando che un altro elemento chiave dell'unità e del coordinamento fra Ue e Kiev è "l'iniziativa Purl, che consente all'Ucraina di acquistare sistemi di difesa aerea e missili americani: sei paesi hanno già aderito, ci piacerebbe molto che anche altri paesi, tra cui la Polonia, sostenessero questa iniziativa, che ci aiuterà sicuramente a superare l'inverno".
Infine, a proposito del futuro e della "nostra cooperazione", Zelensky conclude citando "lo strumento Safe che la Polonia utilizzerà siamo pronti a collaborare, anche a utilizzare questo strumento per scopi di difesa aerea. Oggi l'Ucraina dispone di droni intercettori, che rappresentano una svolta tecnologica. I droni intercettori sono la risposta per difendere i cieli e contrastare qualsiasi bersaglio aereo, ovvero altri droni. Abbiamo bisogno di finanziamenti aggiuntivi per questo".
Zelensky: "Unità europea e coordinamento arma n.1 contro Russia"
E' l'unità europea "l'arma numero 1" contro la Russia, insieme al coordinamento tra Kiev e i diversi Paesi che sostengono l'Ucraina. Lo ribadisce in un post su X Volodymyr Zelensky, che scrive: "L'arma numero uno che qualsiasi aggressore teme davvero, in questo caso, la Russia e Putin, è l'unità. Questa è la nostra arma più potente". Il presidente ucraino rivendica come, "anche se hanno cercato di usare alcuni rappresentanti, persino nel continente europeo, per creare una frattura, per minare l'unità europea e persino dividere l'Ue stessa, la Russia non è riuscita a dividere la maggior parte dei paesi. Ecco perché siamo forti, ed è per questo che l'Ucraina ha così tanto sostegno".
"La seconda cosa di cui abbiamo bisogno ora è il coordinamento", continua Zelensky, che ricorda quanto successo tre settimane fa, con l'intrusione dei droni russi nello spazio aereo polacco. "Quella notte, secondo i nostri dati, 92 droni hanno volato verso la Polonia, in quella direzione, non posso dire che quei droni fossero tutti destinati a entrare in territorio polacco, ma erano diretti in quella direzione - precisa - La nostra Aeronautica militare ha abbattuto tutto ciò che ha potuto, e questo è un dato di fatto. E sapete che 19 sono riusciti a penetrare nello spazio aereo polacco. Se avessimo agito in modo più coordinato, credo che avremmo ottenuto un risultato ancora migliore".
Ucraina, Ue: "Alcune fasi adesione possibili senza unanimità"
"La Commissione ha dichiarato nella sua comunicazione sulla revisione delle politiche di pre-adesione, pubblicata lo scorso anno, che, in linea con le conclusioni del Consiglio e con la richiesta di accelerare il processo di adesione, il processo stesso potrebbe essere riesaminato. Questo è qualcosa che abbiamo indicato nella nostra comunicazione: la possibilità di autorizzare il Consiglio a decidere a maggioranza qualificata potrebbe essere esplorata per determinati passaggi intermedi nel processo di adesione". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea per l'Allargamento, Guillaume Mercier, nel briefing quotidiano con la stampa. "Quando un paese viene trattenuto per motivi oggettivi, nonostante soddisfi i criteri, la credibilità dell'intero processo di allargamento è a rischio. Quindi, ancora una volta, in questo contesto specifico, spetta davvero agli Stati membri prendere una decisione, e da parte nostra faciliteremo tutte le discussioni", ha aggiunto. "Tuttavia, la chiusura dei capitoli negoziali dovrebbe continuare a essere decisa all'unanimità da tutti gli Stati membri, così come la decisione finale sull'effettiva adesione dovrebbe essere presa all'unanimità. Ma abbiamo aperto la discussione e abbiamo detto che possiamo esaminarla; tuttavia, ribadisco che la decisione finale è davvero una prerogativa degli Stati membri", ha concluso il portavoce.
La Russia esce dalla convenzione europea anti-tortura
Il presidente russo Vladimir Putin ha promulgato oggi una legge per la denuncia dalla Convenzione europea per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani o degradanti. Una decisione, secondo quanto affermato dal Parlamento russo, presa in risposta al blocco da parte del Consiglio d'Europa dell'elezione del nuovo membro della Russia nel Comitato europeo per l'applicazione della convenzione dopo la scadenza di quello precedente. In una nota esplicativa della legge, il Parlamento ha sottolineato che "queste circostanze discriminatorie non solo violano i diritti rappresentativi della Russia nel Comitato europeo, ma minano anche il meccanismo di monitoraggio reciproco stabilito dalla Convenzione europea per il rispetto degli obblighi internazionali in materia di protezione contro la tortura e altri trattamenti inumani o degradanti". "Non abbiamo più rappresentanti lì. Non possiamo praticamente interagire pienamente con queste istituzioni - ha detto Andrei Klishas, presidente della commissione del Senato russo per la legislazione costituzionale - Per questo motivo mettiamo all'ordine del giorno la denuncia di questa convenzione, ma rimaniamo partecipanti a tutte le altre convenzioni internazionali che, in particolare, mirano a prevenire l'uso della tortura, i trattamenti inumani e degradanti".
Berlino: usare asset russi congelati è 'game changer'
Parlando della possibilità di utilizzare gli asset russi congelati, un rappresentante del governo tedesco lo ha definito oggi un potenziale "game changer". La proposta è stata formulata la scorsa settimana dal cancelliere federale Friedrich Merz: si tratterebbe di usare circa 140 miliardi di euro al momento congelati presso Euroclear per dei crediti speciali europei da girare all'Ucraina e garantiti dagli Stati dell'Ue. "Se si riuscirà ad avviare questo meccanismo, gli ucraini guadagneranno tempo prezioso per difendersi dall'aggressione russa e Mosca dovrà riconsiderare i propri tempi e calcolare quando sarà il momento di sedersi al tavolo delle trattative" ha affermato il rappresentante del governo tedesco. Tuttavia, non è ancora chiaro se ci sarà un accordo alla prossima riunione informale dei capi di Stato o di governo del Consiglio europeo a Copenaghen prevista per il primo ottobre, sebbene per il governo tedesco la proposta di Merz "abbia già messo in moto qualcosa nel dibattito europeo".
Medvedev: "Europa non può permettersi una guerra, è divisa"
I Paesi europei "non possono permettersi una guerra" con Mosca, "sono vulnerabili e non sono uniti", e in un conflitto del genere ci sarebbe un "rischio molto concreto" di impiego di "armi di distruzione di massa". E' quanto ha scritto su Telegram il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in un contesto di crescenti tensioni.
"Nei Paesi europei si annuncia da tutte le parti che ci sarà una guerra con la Russia nei prossimi cinque anni. Non dovrebbe accadere", ha affermato, sostenendo che un conflitto del genere "andrebbe contro gli interessi" della Russia, che "in linea di principio non ha bisogno di una guerra con nessuno" e "neanche" con "la vecchia Europa". "Non c'è nulla da guadagnare. L'economia dell'Europa è debole e dipende dagli Stati Uniti - ha proseguito nel lungo messaggio, parlando anche di declino culturale - L'Europa sta perdendo la sua identità, si sta dissolvendo tra migranti aggressivi".
Pistorius: "Putin non ha alcuna intenzione di mettere fine alla guerra"
"Nessun dubbio" sul fatto che Vladimir Putin non abbia alcuna intenzione di mettere fine alla guerra. Ad affermarlo è stato il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, per il quale gli europei devono assicurarsi che l'Ucraina resti forte.
Per il ministro tedesco continue dichiarazioni sugli accordi di pace rimangono per lo più l'espressione di "un desiderio", poiché "gli sforzi diplomatici non riescono a portare a una svolta significativa" nella guerra. "Tutto ciò non lascia dubbi sul fatto che Vladimir Putin non voglia un cessate il fuoco e non voglia la pace per l'Ucraina".
"Quindi oggi dobbiamo concentrarci sul rafforzamento dell'Ucraina e sul rafforzamento della sua difesa", ha continuato. "Il nostro obiettivo è vedere l'Ucraina avviare negoziati significativi per raggiungere una pace duratura, e per questo, l'Ucraina deve essere forte. Questa è la nostra responsabilità come europei. Questo è il nostro compito attuale".
Ue, portavoce: "Avanti su allargamento Ucraina e Moldova"
Secondo la Commissione Europea dovrebbe essere aperta la prima fase giuridica dei negoziati per l'adesione all'Ue sia per l'Ucraina che per la Moldova, ma per questo occorre una decisione unanime degli Stati membri. Lo dice il portavoce della Commissione Guillaume Mercier, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
"La nostra posizione - afferma - è che dovremmo aprire il cluster uno per Ucraina e Moldavia. Hanno fatto il lavoro, hanno soddisfatto i criteri, quindi l'apertura del cluster uno dovrebbe avvenire senza ulteriori ritardi. E' quello che abbiamo sempre sostenuto: un approccio basato sul merito. In questo caso, crediamo che non ci sia alcuna ragione oggettiva per opporsi all'apertura del cluster uno".
Tuttavia, ricorda Mercier, "spetta agli Stati membri decidere i prossimi passi. Speriamo che si possa aprire il cluster uno il prima possibile". Per quanto riguarda un eventuale disaccoppiamento dei processi di adesione di Ucraina e Moldova, visto che il primo continua ad essere bloccato dall'Ungheria e il secondo no, Mercier ha ricordato che anche in questo caso sono i Paesi membri che devono deciderlo, eventualmente.
Ue: "Cauti sull'abbattimento dei droni, spetta agli Stati membri"
"Sarei molto cauto. Ribadisco che sono gli Stati membri ad avere il controllo quando si tratta delle competenze nazionali. Molto di questo rimane nelle mani degli Stati membri. Dal punto di vista della Commissione, stiamo facilitando questo processo per creare sinergie tra gli Stati membri dell'Ue e garantire che questi droni possano proteggerci dagli attacchi che abbiamo visto nelle ultime settimane". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea Thomas Regnier. "Per quanto riguarda l'abbattimento" di droni, ha aggiunto, "non spetta a me, in qualità di rappresentante della Commissione, entrare nel merito. Gli Stati membri rimangono indipendenti". "Vogliamo un unico muro" di droni che vada "da nord a sud, abbiamo bisogno di proteggere il fianco orientale e abbiamo bisogno di un approccio europeo con tutti gli Stati membri", ha poi sottolineato.
Berlino: "La Russia sempre più pericolosa per la Nato"
"La Russia diventa sempre più pericolosa per la Nato". Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, intervenendo al vertice della sicurezza a Varsavia. "Proseguiremo i nostri sforzi per la difesa aerea", ha aggiunto, affermando che Vladimir Putin stia cercando di provocare, per dimostrare la vulnerabilità dell'alleanza.
Vannacci: "Zelensky coinvolge la Nato, ci porta nel baratro"
"Credo che Zelensky stia continuando la sua perfida e pericolosa strategia che si basa sul tentativo di coinvolgimento diretto della Nato e dell'Ue in un conflitto che non riguarda queste due organizzazioni internazionali". Così il vice-segretario della Lega, Roberto Vannacci, intervistato da Affaritaliani, commenta le recenti dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo il quale l'Italia potrebbe essere il prossimo obiettivo di attacchi russi. "L'irresponsabile approccio di Kiev, che rischia di portarci sull'orlo del baratro della distruzione termonucleare reciproca si basa su una strategia ben evidente basata su tre principali linee di sforzo: instaurazione di un clima di terrore e paura: paventando, oltre ogni altra spiegazione razionale, che gli Stati europei siano il prossimo obiettivo militare del Cremlino; propaganda: diffondendo notizie false o dando valore di pericolosita' estrema a eventi altrimenti riconducibili alla quasi normalità (sconfinamenti negli spazi aerei); e vittimismo: facendo apparire le attività conflittuali della Russia contro l'Ucraina (solo quelle) come un crimine contro l'umanità intera", sostiene il vice di Matteo Salvini. "Il fine è chiaro: cercare di vincere una guerra che, nonostante le sue precedenti roboanti dichiarazioni, non potrà mai vincere senza l'intervento diretto di attori esterni. Nel frattempo l'Europa si suicida energeticamente ed economicamente nel promuovere la guerra ad oltranza e nel rifiutare ogni approccio negoziale accettabile con la Russia. La pace di oggi ci costerà sicuramente, ma la pace di domani ci costerà molto di più di quella di oggi", conclude Vannacci.
Merz-Macron-Tusk: "Da Mosca ingerenza senza precedenti in Moldavia"
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, il presidente polacco, Donald Tusk, e il presidente francese, Emmanuel Macron, esprimono soddisfazione per l'esito delle elezioni legislative in Moldavia. In una nota congiunta trasmessa dall'Eliseo, i leader del cosiddetto 'triangolo di Weimar', si ''rallegrano con il popolo della Repubblica di Moldavia per l'impegno in favore della democrazia in un momento cardine. Rendiamo omaggio alla società e alle autorità moldave per lo svolgimento pacifico dello scrutinio, malgrado una ingerenza senza precedenti da parte della Russia, incluso attraverso pratiche di acquisto di voti e disinformazione". Questi tentativi ibridi - si avverte nella nota - "hanno cercato di minare le istituzioni democratiche del Paese e la sua traiettoria europea. Tuttavia, malgrado le diverse forme di ingerenza manipolatrici con l'obiettivo di destabilizzare il Paese, gli elettori moldavi hanno mostrato ancora una volta che non permetteranno che il loro avvenire di pace e libertà venga negato". "Restiamo determinati - concludono i 3 leader - a continuare a sostenere lo sviluppo democratico della Moldavia, le sue riforme e la crescita economica, come anche il rafforzamento della sua resilienza, in particolare, sul cammino verso l'Unione europea. L'Ue e la Moldavia condividono un avvenire comune".
Mosca, conquistato un altro villaggio nell'est ucraino
Il ministero della Difesa russo ha rivendicato la conquista nelle ultime 24 ore di un altro villaggio nell'Ucraina orientale: quello di Shandrigolovo, nella regione di Donetsk. Lo si legge nel bollettino quotidiano del dicastero sulle operazioni militari.
L'esercito francese invia in Danimarca squadre anti-drone
La Francia invia a Copenaghen un distaccamento militare composto da 35 uomini, un elicottero Fennec e risorse speciali anti-drone a sostegno delle forze armate danesi, in risposta al recente aumento dei voli di droni non identificati. Lo rende noto il ministero della Difesa francese in una nota dove si sottolinea che il distaccamento "opererà in piena cooperazione con le autorità danesi e nel rispetto della sovranità del nostro alleato". Il sostegno alla Difesa danese arriva in preparazione del vertice informale dell'Unione Europea previsto a Copenaghen l'1 e il 2 ottobre. "Questo distaccamento integra le risorse danesi ed europee schierate per l'occasione e dimostra la solidarietà europea in materia di difesa di fronte a una grave minaccia", si legge in nella nota.
Appello di Tusk per Kiev: "Questa guerra è anche la nostra"
"Questa guerra è anche la nostra guerra". È quello che ha detto il premier polacco Donald Tusk, che partecipando a un forum della sicurezza a Varsavia ha chiesto unità all'Occidente nel sostegno all'Ucraina. "Se perdiamo questa guerra, le conseguenze non riguarderanno solo la nostra generazione - ha affermato -, ma anche le prossime in Polonia, Europa, Usa e ovunque nel mondo".

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Moldavia, Mosca cauta. Peskov: "Valutiamo accuse di brogli"
Il Cremlino è cauto nel valutare il risultato delle elezioni in Moldavia e le accuse di brogli del partito filorusso sconfitto dagli europeisti. "Le valutazioni dovranno essere fornite in seguito, dopo aver capito come le forze politiche stesse esprimeranno la propria posizione su queste elezioni", ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitrij Peskov, "Per quanto ne sappiamo, alcune forze politiche parlano di possibili irregolarità nel voto: è quello che sentiamo, sarebbe sbagliato fornire valutazioni infondate in questa sede". "Da quanto vediamo e sappiamo, centinaia di migliaia di moldavi sono stati privati della possibilità di votare sul territorio della Federazione Russa perchè erano stati aperti solo due seggi elettorali" ha detto Peskov "il che, naturalmente, non poteva consentire a tutti coloro che volevano votare di farlo".
Cremlino: "I Tomahawk Usa non sarebbero un'arma magica"
Anche se gli Usa fornissero i missili Tomahawk a Kiev per usarli in profondità contro il territorio russo, essi non sarebbero "un'arma magica" che consentirebbe agli ucraini di cambiare il corso del conflitto. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le dichiarazioni di dirigenti americani sulla possibile fornitura. Peskov, citato dall'agenzia Interfax, ha aggiunto che comunque Mosca sta "analizzando attentamente" la questione per decidere eventuali risposte.
Ex capo dei servizi Gb: "Forse siamo già in guerra con Mosca"
Chi dice che il Regno Unito e l'occidente siano già in guerra con la Russia "potrebbe avere ragione". Parola della 77enne baronessa Eliza Manningham-Buller, spia britannica di carriera e capo dei servizi segreti interni di Sua Maestà dell'MI5 fra il 2002 e il 2007. In un intervento scritto per una pubblicazione della Camera dei Lord, di cui fa parte con diritto al titolo di baronessa, Eliza Manningham-Buller riprende sull'argomento le posizioni di Fiona Hill, cremlinologa britannica naturalizzata americana in fama di falco ed ex membro del Consiglio di sicurezza nazionale Usa per due anni ai tempi della prima presidenza di Donald Trump (del quale oggi è una durissima critica): "Fin dall'invasione dell'Ucraina, e basandomi su varie cose che ho letto riguardo al sabotaggio russo qui da noi, Fiona Hill - conclude - potrebbe avere ragione nel dire che siamo già in guerra con la Russia". Nello stesso scritto, Manningham-Buller ricorda poi di avere incontrato Vladimir Putin a margine del G8 del 2005. Allora, sotto la premiership di Tony Blair, "speravano che la storia passata della Russia non avrebbe prevalso e che, finita l'Urss, saremmo potuti diventare partner", afferma. "Ma ci siamo sbagliati perché Mosca è estremamente ostile all'Occidente, lo possiamo vedere in tutta una serie di forme" prosegue, ammettendo in prima persona di non aver "previsto" che solo un anno dopo, nel 2006, Putin "avrebbe dato l'ordine di far uccidere nelle strade di Londra" l'ex spia russa dissidente Aleksandr Litvinenko.
Il Cremlino: "Attendiamo a valutare le elezioni in Moldavia"
Il Cremlino attende di dare una valutazione sul risultato delle elezioni in Moldavia dopo che tutte le forze politiche del Paese si saranno espresse, e sottolinea che alcune di esse denunciano "possibili violazioni". Lo ha detto il portavoce, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax. "Le valutazioni devono essere date solo dopo che avremo capito come le stesse forze politiche avranno definito la loro posizione su queste elezioni", ha detto Peskov. "Prima di tutto, probabilmente, sono gli stessi moldavi che devono chiarire" i risultati", ha aggiunto. "Per quanto ne sappiamo - ha detto ancora Peskov - alcune forze politiche dichiarano il loro dissenso, parlano di possibili violazioni durante le elezioni. Questo è ciò che sentiamo, e sarebbe sbagliato da parte nostra dare valutazioni infondate". Il portavoce del Cremlino ha affermato inoltre che "centinaia di migliaia di moldavi sono stati privati della possibilità di votare sul territorio della Federazione Russa a causa del fatto che per loro sono stati aperti solo due seggi elettorali, il che, naturalmente, non è stato sufficiente e non ha potuto dare la possibilità di votare a tutti coloro che lo desideravano".
Moldavia, il filo Ue vincono elezioni. Von der Leyen: 'Scelta Europa'
Vai al contenutoMedia: "Due fregate pattugliano siti chiave e scalo di Copenaghen"
L'emittente di servizio pubblico danese Dr riporta che due fregate della marina danese stanno pattugliando siti infrastrutturali d'importanza strategica, quali l'aeroporto di Copenaghen. Il governo di Svezia ha approvato il dispiego di militari svedesi in Danimarca con la capacità di abbattere droni che affiancheranno le autorità locali in vista del vertice europeo in settimana. Da oggi fino al 3 ottobre c'è un divieto totale di utilizzare droni.
Premier della Svezia: "Droni in Polonia erano russi, anche se loro negano"
Il primo ministro svedese Ulf Kristersson è stato intervistato dalla Tv4 svedese sulla situazione dei droni, avvistati molteplici volte nel corso della scorsa settimana in Danimarca: "Abbiamo la conferma che quelli che sono atterrati in Polonia erano russi, li abbiamo visti con i nostri occhi. La Russia nega tutto questo, ma è chiaro che la probabilità che si tratti di un segnale da parte della Russia nei confronti dei paesi che sostengono l'Ucraina è piuttosto alta" ha dichiarato Kristersson. "Tutto sembra indichi quello. Poi, tutti i paesi sono cauti nell'accusare un paese se non si è certi. In Polonia sappiamo che è stato così" ha aggiunto.
Kubilius: "Abbattimento jet russi? Le provocazioni aumentano"
Sull'abbattimento dei jet russi, "spetta alla Nato decidere, o anche agli Stati membri, ma è molto chiaro che le provocazioni russe o i test sulle capacità di difesa europee stanno aumentando, ed è a questo che dobbiamo reagire in modo molto chiaro". Lo ha dichiarato il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, intervenendo al Forum sulla sicurezza di Varsavia. "Venerdi' scorso abbiamo avuto un'ottima conversazione con i ministri di quella che chiamiamo regione di frontiera, con la partecipazione anche del ministro della Difesa danese e del ministro della Difesa ucraino, e abbiamo parlato di come dobbiamo costruire quello che chiamiamo muro di droni. Quelle provocazioni hanno dimostrato che le nostre capacità di rilevare e distruggere i droni devono essere potenziate, ed è qui che possiamo imparare molto dall'Ucraina", ha aggiunto.
Droni nei cieli d'Europa, Nato e Ue sono in grado di difendersi?
Ne abbiamo parlato con un esperto, Federico Borsari del Center for European policy analysis, per capire l'origine delle incursioni, i modelli usati, la capacità di difesa dei Paesi europei e le differenze produttive nel settore fra Russia e Occidente.
Droni nei cieli d'Europa, Nato e Ue sono in grado di difendersi?
Vai al contenutoZelensky: "Mosca non è riuscita a destabilizzare la Moldavia"
La Russia "non è riuscita a destabilizzare la Moldavia" e la sua "influenza sovversiva" non si diffonderà ulteriormente: lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che rende omaggio alla Moldavia affermando che "ha vinto l'idea dell'Europa, l'idea di uno sviluppo nazionale normale e stabile". "L'influenza sovversiva della Russia non si estenderà ulteriormente in Europa", ha aggiunto.
Orban: "Nostri droni in Ucraina? Sciocchezze, nemici non qui"
Sui droni ungheresi che avrebbero violato secondo fonti ucraine lo spazio aereo di Kiev, il premier magiaro Viktor Orbán ha ribattuto che l'Ucraina farebbe meglio a preoccuparsi dei velivoli che arrivano da Est: "L'Ucraina non è in guerra con l'Ungheria ma con la Russia e quindi deve occuparsi dei droni sul confine orientale. Qui ci sono Stati membri della Nato. L'entroterra ucraino è sicuro, quindi nessuno attaccherà da qui" ha detto il premier in un'intervista trasmessa online, bollando come una "sciocchezza" l'accusa mossa dall'Ucraina. "Credo ai miei ministri, ma supponiamo che (i droni) siano volati per pochi metri, e allora? L'Ucraina non è un paese indipendente, l'Ucraina non è un paese sovrano - ha detto Orbán -. L'Ucraina è tenuta a galla dall'Occidente. Noi le forniamo armi, l'Ucraina non deve comportarsi come se fosse uno stato sovrano". L'Ucraina, ha aggiunto, "ha perso un quinto del suo territorio nella guerra con i russi. Il resto dell'area è tenuto a galla da noi. Ora, i 2, 3, 4 droni ungheresi che sono passati o meno, non sono il problema di cui dovrebbero occuparsi gli ucraini. Non hanno nemici qui" ha concluso.
Polonia, Wadephul: "Risposta a provocazioni russe ponderata ma decisa"
Il Ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha esortato a rispondere in modo ponderato, anche se deciso, alle ripetute violazioni russe dello spazio aereo NATO in Polonia ed Estonia. "Siamo uniti, stiamo mantenendo la calma e non ci stiamo lasciando trascinare in un'escalation", ha dichiarato Wadephul prima di partire per una visita nella capitale polacca, dove il tema sarà al centro dei colloqui.
"Allo stesso tempo, non lasciamo dubbi sul fatto che siamo determinati e pronti a respingere insieme qualsiasi minaccia". Le violazioni dello spazio aereo NATO da parte di Mosca "non sono errori, ma attacchi deliberati nella zona grigia", ha avvertito.
Fanno parte dell'aggressione ibrida del presidente russo Vladimir Putin, ha affermato, aggiungendo che "tali provocazioni sono estremamente pericolose e hanno un solo obiettivo: mettere alla prova la nostra determinazione". Wadephul sarà a Varsavia oggi per colloqui con i suoi omologhi francese e polacco. Si prevede che anche il Ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha partecipi alle consultazioni.
Vance: "Trump sta valutando di fornire missili Tomahawk a Kiev"
Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance ha confermato che l'amministrazione di Donald Trump sta valutando la possibilità di fornire missili Tomahawk all'Ucraina. Vance ha affermato a Fox che la fornitura di Tomahawk all'Ucraina è "una questione che spetta alla decisione finale del presidente" degli Usa. "Il presidente farà ciò che è nel migliore interesse degli Stati Uniti d'America. Questa è la forza trainante delle sue decisioni in materia di politica estera e di difesa", ha aggiunto.

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Media: "Costa cerca di aggirare veto di Orban per l'adesione di Ucraina e Moldova"
Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa sta guidando un'iniziativa diplomatica volta a far avanzare la domanda di adesione all'Unione europea da parte dell'Ucraina e della Moldova, nonostante l'opposizione dell'Ungheria. Lo riferiscono cinque diplomatici e funzionari che hanno parlato a 'Politico' a condizione di anonimato, secondo i quali Costa sta cercando di superare la situazione di stallo sulla possibile adesione di Ucraina e Moldova. L'offensiva diplomatica tenta di aggirare il primo ministro ungherese Viktor Orban, che ha utilizzato il veto del suo Paese per ostacolare il percorso dell'Ucraina verso l'Unione europea. Le norme vigenti impongono che tutti i 27 Paesi membri della Ue debbano dare il via libera a ogni fase del processo di adesione. La Moldova è associata all'Ucraina nel processo di adesione all'Unione europea e non può procedere finché persiste la situazione di stallo.
Secondo la proposta di Costa, i cosiddetti cluster negoziali - fasi giuridiche fondamentali nel percorso verso l'adesione - potrebbero essere aperti con il consenso di una maggioranza qualificata dei paesi della Ue anziché con l'accordo unanime. La chiusura di un cluster richiederebbe comunque il sostegno di tutte le capitali della Ue, ma lo standard più basso per l'apertura dei negoziati consentirebbe a Ucraina e Moldova di avviare le riforme necessarie per dimostrare i progressi compiuti verso gli standard europei in specifici settori politici. Secondo una fonte a conoscenza del piano, i due Paesi potrebbero portare avanti le loro richieste di adesione anche in caso di opposizione di uno o due paesi.
Kiev, nella notte abbattuti 32 droni russi
Nella notte l'Aeronautica ucraina ha abbattuto 32 droni lanciati nel nord e nell'est del paese. Lo riportano i media ucraini.
Governatore regione Mosca: "Droni uccidono nonna e nipote"
Un'anziana e il suo nipotino di 6 anni sono rimasti uccisi in un incendio causato da un attacco di un drone ucraino nella regione di Mosca, ha dichiarato il governatore regionale Andrei Vorobiev. Durante la notte, "quattro droni sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea a Voskresensk e Kolomna", due città della regione di Mosca, ha scritto Vorobiev su Telegram. A Voskresensk, l'attacco ha ucciso una donna di 76 anni e il suo nipotino di 6 anni, morti in un incendio domestico causato dalla caduta di un drone, ha riferito la fonte. In diverse altre case della città, le finestre sono state rotte, i muri danneggiati e l'illuminazione stradale interrotta, ha aggiunto Vorobiev. Sabato notte, la Russia ha lanciato 595 droni e 48 missili contro l'Ucraina, secondo Kiev, uccidendo quattro persone nella capitale ucraina e ferendone più di 80 in tutto il Paese.
Kellogg: "Trump ha autorizzato Kiev a attacchi lungo raggio"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha autorizzato l'Ucraina a lanciare attacchi a lungo raggio contro la Russia. Lo ha detto l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Keith Kellogg su Fox News. Secondo Kellogg, Donald Trump ha autorizzato attacchi a lungo raggio contro la Russia, "ma a volte il Pentagono non ha dato all'Ucraina l'autorità di eseguirli". Alla domanda su ciò che è stato autorizzato dagli Usa, Kellogg ha risposto: "Penso che, dopo aver letto quello che ha detto, la risposta sia sì. Bisogna usare la capacità di colpire in profondità. Non ci sono punti sicuri".
Cremlino: "Da Kiev nessun segnale su disponibilità alla ripresa dei negoziati"
Non ci sono ancora segnali dall'Ucraina circa una possibile ripresa dei negoziati bilaterali. Lo ha dichiarato a Ria Novosti il portavoce presidenziale russo Dmitrij Peskov. "Finora non ci sono stati segnali da Kiev", ha detto Dmitry Peskov in conferenza stampa, aggiungendo che l'Ucraina non ha ancora risposto alla proposta della Russia di creare tre gruppi di lavoro.
Il terzo round di colloqui tra le delegazioni russa e ucraina si è svolto a Istanbul il 23 luglio. Le delegazioni hanno concordato di proseguire a tempo indeterminato gli scambi di militari gravemente feriti e malati. Mosca ha inoltre proposto la costituzione di gruppi di lavoro su questioni politiche, umanitarie e militari, che opererebbero online.
Come ha osservato il capo della delegazione russa, l'assistente presidenziale Vladimir Medinsky, la parte ucraina ha deciso di prendere in considerazione questa iniziativa. Tuttavia, a settembre, la Russia ha rilevato una pausa nel processo negoziale. Secondo Peskov, la posizione passiva di Kiev potrebbe essere un tentativo di dimostrare agli sponsor e ai supervisori occidentali la sua capacità di continuare la guerra.
Due morti in attacco con drone nella regione di Mosca
Due persone, una delle quali un bambino, sono state uccise in un attacco con drone avvenuto durante la notte nella regione di Mosca. Lo ha reo noto il governatore della regione di Mosca, Andrei Vorobyov, sul canale social russo 'Max'. "Questa notte, le forze di difesa aerea hanno abbattuto quattro droni a Voskresensk e Kolomna. Purtroppo, a Voskresensk si è verificata una tragedia: due persone sono morte in un incendio in un'abitazione privata: una donna di 76 anni e suo nipote di sei anni", ha scritto Vorobyov.
Moldova, Tusk: "Fermato tentativo russo di prendere il controllo della regione"
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha salutato il ''grande coraggio da parte della nazione moldava e di Maia Sandu per vincere queste elezioni. Non solo avete salvato la democrazia e mantenuto la rotta europea, ma avete anche fermato i tentativi della Russia di prendere il controllo dell'intera regione''. Si tratta, ha scritto Tusk su 'X', di ''una buona lezione per tutti noi''.
Guerra Ucraina, terzo round di colloqui in autunno. VIDEO
Battisti: "Raid sull'Italia improbabile ma possibile"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sostiene che l'Italia potrebbe essere bersaglio di una incursione di droni. "La ritengo un' ipotesi improbabile - spiega al QN Giorgio Battisti, analista e già comandante di corpo d'armata della Forza di reazione rapida Nato -. Però posso comprendere che il presidente ucraino faccia queste affermazioni per consolidare la partecipazione dei Paesi europei alla sua causa". Secondo il generale "è realisticamente possibile che uno sciame di droni possa arrivare anche in Italia e in altre parti d'Europa. I droni cosiddetti quadricotteri, leggeri, hanno una percorrenza massima di 30-40 chilometri e possono essere lanciati per esempio da una nave che agisce sotto copertura. Poi ci sono versioni più potenti", sottolinea. L'Italia ha una difesa aerea efficiente come ha dichiarato il ministro Antonio Tajani. "Le nostre difese sono operative e, come ha detto il ministro, pronte a rispondere. Ritengo però che in uno scenario futuro vadano rinforzate - rimarca -. Posto che le Forze armate stanno rinforzando la rete protettiva e anti missile, l'Italia, come altri, dispone di una rete di avvistamento radar in grado di prevenire minacce dal cielo e attivare i caccia intercettori in proprio e con gli assetti Nato". Sul piano teorico "sì" tutte le capitali europee sono a rischio, "e tutti gli Stati dell'area Ue stanno adeguando il proprio scudo per le minacce dal cielo", conclude.
Zelensky e l'allarme droni, Tajani: 'Putin non attaccherà l'Italia'
Il vicepremier e ministro degli Esteri prova a rassicurare dopo le parole pronunciate dal presidente ucraino ("L'Italia potrebbe essere il prossimo obiettivo"). "Non ci risulta nulla di preoccupante per il nostro Paese", ha detto Tajani. Aggiungendo che "comunque la nostra difesa aerea è sempre vigile e attenta".
Zelensky e l'allarme droni, Tajani: 'Putin non attaccherà l'Italia'
Vai al contenutoKellogg: "Per Trump Kiev può attaccare la Russia in profondità"
Per il presidente americano Donald Trump ''non ci sono santuari'' e le forze armate ucraine possono condurre attacchi in Russia ''in profondità''. Lo ha dichiarato l'inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina Keith Kellogg in una intervista a Fox News. ''Bisogna usare la capacità di colpire in profondità, non esistono santuari", ha detto Kellogg a proposito della posizione di Trump sul fatto che l'Ucraina possa condurre attacchi a lungo raggio in Russia. La decisione finale se l'Ucraina possa condurre attacchi a lungo raggio all'interno della Russia spetta a Trump, caso per caso, ha precisato Kellogg.
La scorsa settimana il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto a Trump di fornire a Kiev missili da crociera a lungo raggio Tomahawk durante un incontro a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Gli Stati Uniti stanno "valutando" la possibilità di fornire missili Tomahawk a Kiev, mentre Mosca continua a rifiutare i colloqui di pace bilaterali e trilaterali mediati da Trump, ha confermato ieri il vicepresidente americano JD Vance.
La centrale di Zaporizhzhia è senza elettricità: 'Rischio Chernobyl'
La centrale nucleare di Zaporizhzhia è in blackout da quattro giorni. Sono entrati in funzione i generatori diesel di emergenza: dovessero fallire, i sei reattori del sito - in mano ai russi dal marzo 2022 - rischierebbero la fusione. L'Ucraina denuncia: "Mosca sta cercando di collegare l'impianto alla propria rete, per poi riavviarlo. Si tratta di un'azione sconsiderata che dà vita a gravi rischi". Ma le autorità russe predicano tranquillità.
La centrale di Zaporizhzhia è senza elettricità: 'Rischio Chernobyl'
Vai al contenutoCaccia danesi in volo per vigilare sui droni
Un caccia danese ha sorvolato l'isola di Bornholm in un'azione che mira a far rispettare la sovranità del Paese e dare supporto agli aerei civili dopo le irruzioni di droni nello spazio aereo della Danimarca. In allerta H24 due F-16, pronti al decollo nella base di Skrydstrup. Ancora un drone sullo scalo di Bardufoss e un aereo dirottato sul norvegese Gardemoen a Oslo. Divieto di volo, tutta la settimana, a tutti i voli civili: l'1 e 2 ottobre a Copenaghen leader e Conferenza Comunità politica europea.
Mosca, 84 droni ucraini abbattuti durante la notte
I sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 84 droni ucraini nelle regioni russe durante la notte. Lo ha riferito, riporta la Tass, il Ministero della Difesa russo. "Dalle 23:00 (ora di Mosca) del 28 settembre alle 7:00 del mattino del 29 settembre - riporta il comunicato - i sistemi di allerta della difesa aerea hanno intercettato e distrutto 78 droni ucraini: 24 sulla regione di Bryansk, 21 sulla regione di Belgorod, 9 sulla regione di Voronezh, 9 sulla regione di Smolensk, 7 sulla regione di Kaluga, 4 sulla regione di Mosca, 3 sulla regione di Orël e 1 sulla regione di Kursk. Un totale di 84 droni intercettati e distrutti durante la notte".
Tajani: "Non credo che Putin voglia attaccare l'Italia"
'Non credo che Putin voglia attaccare l'Italia. Comunque la nostra difesa aerea è sempre vigile e attenta, gli italiani possono stare tranquilli'. Il ministro Tajani rassicura dopo l'ennesimo allarme droni nei cieli d'Europa. In Danimarca nuovi sorvoli presso siti militari: il governo vieta tutti i voli civili di droni in vista del vertice europeo di mercoledì a Copenaghen e schiera i caccia per pattugliare i cieli. Mobilitate anche le forze armate tedesche a supporto. Un vasto raid russo ha fatto almeno quattro morti a Kiev