A dirlo è stato l'inviato speciale del presidente statunitense Keith Kellogg, in un'intervista a Fox News. Secondo Kellogg, il tycoon ha acconsentito a Kiev attacchi a lungo raggio, "ma il Pentagono non ha dato all'Ucraina l'autorità di eseguirli"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha autorizzato l'Ucraina a lanciare attacchi a lungo raggio contro la Russia. A dirlo è stato l'inviato speciale del presidente Keith Kellogg in un'intervista a Fox News. Secondo Kellogg, il tycoon ha acconsentito a Kiev attacchi a lungo raggio, "ma il Pentagono non ha dato all'Ucraina l'autorità di eseguirli". Alla domanda su ciò che è stato autorizzato dagli Usa, Kellogg ha precisato che “dopo aver letto quello che ha detto, la risposta sia sì. Bisogna usare la capacità di colpire in profondità. Non ci sono punti sicuri".
Peskov: "I Tomahawk Usa non sarebbero un'arma magica"
Sulla questione si è espresso anche il portavoce del presidente russo, Dimitri Peskov. "Abbiamo effettivamente sentito queste dichiarazioni, le stiamo analizzando attentamente", ha detto Peskov ai giornalisti. "La domanda è la seguente: chi può lanciare questi missili, anche se si trovano sul territorio del regime di Kiev? Possono lanciarli solo gli ucraini o devono farlo comunque i militari americani? Chi dà gli obiettivi a questi missili, la parte americana o gli stessi ucraini? Perciò qui è necessaria un'analisi molto approfondita", ha aggiunto Peskov. "Prima capiamo chi sarà coinvolto nel processo, e poi si potrà decidere la posizione di risposta", ha ribadito. Ma anche se i missili Usa saranno consegnati a Kiev, "non esiste alcun rimedio assoluto che possa ora cambiare la situazione al fronte per il regime di Kiev, non c'è un'arma magica, siano anche i Tomahawk", ha concluso.