Introduzione
Gli Stati Uniti e la Russia puntano a raggiungere un accordo per fermare la guerra in Ucraina che consentirebbe a Mosca di mantenere il territorio ottenuto durante la sua invasione militare, di fatto congelando il conflitto e aprendo la strada a un cessate il fuoco. Lo riporta Bloomberg citando fonti, secondo le quali Washington è al lavoro per assicurarsi il consenso di Kiev e degli alleati europei. Putin sta chiedendo che gli ucraini cedano l'intera aerea est del Donbass e la Crimea. In base all'intesa su cui si lavora, la Russia sospenderebbe la sua offensiva nel Kherson e nell'area di Zaporizhzhia sulle attuali linee di battaglia. Ieri 9 agosto l’Ucraina e i Paesi europei hanno presentato una contropropsta.
Quello che devi sapere
Un accordo Washington-Mosca prima del 15 agosto
Stando a quanto riportato, i funzionari di entrambe le parti stanno cercando di raggiungere un accordo prima del vertice tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump, previsto la prossima settimana (il 15 agosto, in Alaska). In questo contesto, Bloomberg sostiene che gli Stati Uniti stiano cercando di convincere l'Ucraina e gli alleati in Europa a sostenere l'accordo: l'operazione, come vedremo in seguito, al momento non sta riuscendo.
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Wsj: “Putin vuole il Donbass per il cessate il fuoco”
Il Wall Street Journal scrive qualcosa di molto simile, spiegando che Putin ha presentato questa settimana una proposta all'amministrazione Trump per il cessate il fuoco in Ucraina. La proposta include importanti concessioni territoriali da parte di Kiev e un impegno per il riconoscimento a livello globale delle sue rivendicazioni. Anche secondo le fonti del giornale statunitense Putin vuole che l'Ucraina ceda il Donbass. A Steve Witkoff, l'inviato di Trump per il Medio Oriente, il leader del Cremlino ha detto che avrebbe accettato un cessate il fuoco completo se Kiev avesse accettato di ritirare le sue forze da tutta la regione del Donetsk
Mosca vuole questi territori da anni
La richiesta da parte di Mosca, se confermata, imporrebbe all'Ucraina di ritirare le truppe dal territorio conteso nelle regioni di Luhansk e Donetsk, che le forze russe stanno cercando senza successo di ottenere dal febbraio 2022, dopo aver fallito nel tentativo di conquistarle durante l'invasione iniziale della Russia in Ucraina nel 2014
Non si fa riferimento al ritiro russo
La proposta di accordo citata (scrive l’Istitute for the War, Isw) non include alcun riferimento al ritiro russo dalla centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia (ZNPP) o dalle posizioni nelle regioni di Kharkiv, Sumy, Dnipropetrovsk e Mykolaiv
Le due fasi
Sempre secondo Wsj (citato da Isw) l'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff ha dichiarato che la proposta russa prevede due fasi. Nella prima, l'Ucraina si ritirebbe dall'oblast di Donetsk: contestualmente, Mosca e Kiev congelerebbero la linea del fronte. Nella seconda fase, invece, Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump concorderebbero un piano di pace da negoziare in seguito con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Isw: “La Russia avvantaggiata”
Isw spiega che la resa di Donetsk come prerequisito per un cessate il fuoco - senza però alcun impegno per un accordo di pace definitivo che ponga fine alla guerra - metterebbe le forze russe in una posizione fortemente vantaggiosa: potrebbe infatti procedere con i propri attacchi a condizioni molto più favorevoli, perché i soldati eviterebbero complessi e faticosi combattimenti per il controllo del territorio
Non c’è garanzia che i combattimenti non riprendano
Accettare una tale richiesta costringerebbe l'Ucraina ad abbandonare la sua “cintura fortificata”, la principale linea difensiva fortificata nell'oblast di Donetsk dal 2014, senza alcuna garanzia che i combattimenti non riprendano. Il fallimento della Russia nel conquistare Slovyansk (città nel Donetsk) nel 2022, insieme ai continui scontri sul posto, accertano la capacità di resistenza di Kiev
“Putin vuole la capitolazione dell’Ucraina”
Quindi, prosegue Isw, la proposta che trapela da Putin sottolinea ancora una volta che le sue richieste sono intransigenti: in una dichiarazione del primo agosto, il leader del Cremlino ha spiegato che le condizioni esposte a giugno 2024 restano le stesse. Punta quindi, è la conclusione dell’Istituto, alla “capitolazione dell'Ucraina” e rimane “disinteressato a negoziati in buona fede”
La controproposta
Nel frattempo, i Paesi europei e l'Ucraina hanno risposto al piano di Putin per la tregua con una controproposta che, a loro avviso, dovrebbe essere il quadro di riferimento. Lo riporta sempre il Wall Street Journal, secondo il quale gli europei e gli ucraini hanno respinto la proposta russa di scambiare alcune regioni del Donetsk controllate dall'Ucraina per il cessate il fuoco. La controproposta è stata avanzata nel corso dell'incontro nel Regno Unito e include la richiesta di un cessate il fuoco prima di intraprendere qualsiasi altra azione, oltre a prevedere che ogni scambio di territorio avvenga in modo reciproco
“Solide garanzie di sicurezza”
Il piano europeo presentato al vicepresidente JD Vance, al segretario di stato Marco Rubio e agli inviati Keith Kellog e Steve Witkoff stabilisce anche che qualsiasi concessione territoriale da parte di Kiev debba essere tutelata da solide garanzie di sicurezza, inclusa una potenziale adesione dell'Ucraina alla Nato. Vance era l'unico presente in persona alla presentazione, gli altri americani erano in videocollegamento. Nell'incontro con Vance, gli europei hanno ribadito che il futuro dell'Ucraina non può essere discusso senza Kiev. Un funzionario europeo ha riferito al Wall Street Journal che è stato anche assicurato che l'Europa continuerà a fornire armi e fondi all'Ucraina.
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