Droni e aerei su Polonia, Estonia, Romania: perché la Russia sta provocando la Nato?
MondoIntroduzione
Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa la Russia di aver mandato i droni che hanno sorvolato e bloccato per ore l'aeroporto di Copenaghen, il caso dei tre Mig-31 russi in Estonia è arrivato davanti al Consiglio Atlantico. Tallin aveva richiesto alla Nato di consultarsi sulla base dell’articolo 4 del Trattato istitutivo dell’Alleanza. È la norma che prevede la riunione dell’organo decisionale della Nato quando uno dei 32 Stati membri lamenta una minaccia alla sua integrità territoriale, indipendenza politica o sicurezza di una delle parti.
"La Russia è pienamente responsabile di queste azioni, che costituiscono un'escalation, rischiano di portare a valutazioni errate e mettono in pericolo vite umane. Devono cessare", afferma la Nato dopo il Consiglio Atlantico. Poi un avvertimento: "La Nato e gli Alleati impiegheranno, in conformità con il diritto internazionale, tutti gli strumenti militari e non militari necessari per difendersi e scoraggiare tutte le minacce provenienti da ogni direzione". Di fatto, mettono in luce in molti, la Russia starebbe testando le capacità di risposta sul fianco orientale della Nato.
Quello che devi sapere
I Mig russi sui cieli dell’Estonia
I Mig sono entrati nello spazio aereo estone, a radio spenta, venerdì 19 settembre, costringendo poi due F-35 italiani impegnati nella sorveglianza Nato del Baltico ad alzarsi in volo per intercettarli e respingerli. I caccia di Putin sono rimasti sui cieli del membro dell’Alleanza per ben 12 minuti: un “incidente” che dimostra "un'audacia senza precedenti", ha denunciato il governo di Tallin. L’occasione è stata anche utile per ricordare che, anche solo guardando all’Estonia, non si tratta di un episodio isolato. “È la quarta volta che i cieli estoni vengono violati quest'anno", si è letto in una (durissima) nota del ministero degli Esteri. Mosca ha negato tutto: i suoi aeromobili, secondo la versione ufficiale degli Esteri, non hanno “deviato dalla rotta concordata” e non hanno in alcun modo “violato lo spazio aereo estone”.
Per approfondire: Come potrebbe iniziare una guerra tra Russia e Nato? L'ipotesi del treno Mosca-Kaliningrad
Jet russi a bassa quota su piattaforma Baltico in Polonia
Venerdì 20 settembre, la Polizia di Frontiera della Polonia denunciava la violazione della zona di sicurezza della piattaforma di esplorazione petrolifera e di gas Petrobaltic nel Mar Baltico: i mezzi di Mosca si erano spinti fino a bassa quota.
Per approfondire: Jet russi sui cieli dell'Estonia, Mosca nega violazione spazio aereo. VIDEO
I droni russi sulla Polonia
Solo una decina di giorni fa la Polonia aveva già chiesto al Consiglio Atlantico di riunirsi invocando l’articolo 4 della Nato quando si erano registrate “molteplici violazioni” del suo spazio aereo, sempre con droni russi. Se ne sono contati almeno 15. In quel caso erano in arrivo dalla vicina Bielorussia e in teoria erano diretti verso l’Ucraina orientale, ma Varsavia ha detto di non credere alla teoria della “deviazione dalla rotta”: si è trattato invece “di un attacco deliberato”.
Il drone nello spazio aereo della Romania
Lo scorso 14 settembre, era arrivata la notizia di un'ulteriore provocazione. In quell’occasione un singolo drone russo era entrato nello spazio aereo della Romania, nei pressi del Danubio, dove si era mantenuto in volo per 50 minuti. Bucarest aveva fatto alzare i suoi caccia, due F-16, e aveva accusato Mosca: "Sono azioni irresponsabili e rappresentano una nuova sfida alla sicurezza e alla stabilità regionale nell'area del Mar Nero", tuonava il ministero della Difesa romeno.
Il perché delle azioni della Russia
Secondo il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, la Russia sta cercando di “mettere più pressione” sulla Nato. Mosca, ha detto in un’intervista a Politico, starebbe quindi “testando” non solo la pazienza, ma anche le capacità di risposta militare dell’Alleanza, oltre che “l’unità d’Europa”: ci sarebbe la volontà di capire quanto gli altri Paesi europei siano disposti ad andare in soccorso del fronte orientale.
Mike Waltz: "Russia vuole escalation o non controlla droni e caccia"
Gli episodi di interferenza nei territori di Stati Nato, dice l'ambasciatore americano all'Onu Mike Waltz, creano "l'impressione che la Russia o voglia una escalation o non abbia il controllo dei suoi caccia da guerra e droni". In entrambi i casi si tratta comunque di "ipotesi preoccupanti". Gli Usa e gli Alleati, in ogni caso, "difenderanno ogni centimetro del territorio Nato".
L’operazione Sentinella dell’Est
Per il momento la Nato sta proseguendo con l'operazione Sentinella dell’Est, lanciata in risposta al più eclatante dei recenti casi di intrusione russa in territori altrui, quello in Polonia. I caccia britannici della Raf hanno effettuato la loro prima sortita in Polonia venerdì 19. Due giorni dopo, domenica 21, l'aeronautica militare tedesca ha fatto decollare due Eurofighter per seguire un aereo militare russo IL-20M "privo di piano di volo o contatto radio", entrato nello spazio aereo neutrale sopra il Mar Baltico.
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