Riconoscere oggi lo Stato di Palestina ''è l'unico modo di fornire una soluzione politica ad una situazione che deve finire": così il presidente francese nel giorno in cui annuncia il riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Francia alle Nazioni Unite. Sono oltre 150 i Paesi del mondo ad averlo fatto. L'ira di Netanyahu: “Non ci sarà alcuno Stato palestinese, si mette in pericolo la stessa esistenza di Israele”. Oggi manifestazioni e cortei per Gaza in tutta Italia con lo slogan: “Blocchiamo tutto”
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Riconoscere oggi lo Stato di Palestina ''è l'unico modo di fornire una soluzione politica ad una situazione che deve finire": è quanto afferma il presidente francese, Emmanuel Macron, intervistato dalla Cbs, nel giorno in cui annuncia il riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Francia dinanzi alle Nazioni Unite. "La Francia dichiara di riconoscere lo stato di Palestina nell'interesse della pace" ha infatti confermato Macron al vertice che ospita con l'Arabia Saudita all'Onu ricevendo un applauso scrosciante dalla sala. "Questo riconosce che i palestinesi non sono gente di troppo sulla Terra", ha aggiunto.
Regno Unito, Australia, Canada e Portogallo riconoscono lo Stato di Palestina alla vigilia dell'Assemblea generale dell'Onu. Sono oltre 150 i Paesi del mondo ad averlo fatto. La mossa provoca l'ira di Netanyahu: “Non ci sarà alcuno Stato palestinese, si mette in pericolo la stessa esistenza di Israele”. Ancora più dura la risposta dei ministri dell'ultradestra Ben Gvir e Miki Zohar che propongono di occupare per rappresaglia l'intera Cisgiordania.
Hamas ha inviato una lettera al presidente americano Donald Trump chiedendo una tregua di 60 giorni nella Striscia di Gaza in cambio della liberazione immediata di metà degli ostaggi. La notizia - rivelata da Fox News - è stata confermata da un alto funzionario dell’amministrazione Trump e da "un’altra fonte direttamente coinvolta nei contatti", scrive Ynet.
Oggi manifestazioni e cortei per Gaza in tutta Italia con lo slogan: “Blocchiamo tutto”.
Almeno 11 palestinesi sono stati uccisi da stamattina negli attacchi israeliani a Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche ad al Jazeera Arabic, precisando che sette delle vittime sono state uccise a Gaza City.
Gli approfondimenti:
- Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari. LA MAPPA
- Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania
- Al-Jazeera: "Uccisi 5 nostri reporter, attacco mirato". Idf: "Uno era un terrorista"
- Medio Oriente: numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza. Cosa sappiamo
- Medio Oriente: dove si trovano le basi Usa e cosa rischiano dopo l’attacco all’Iran
- Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
- Come è stato colpito il programma nucleare iraniano: il punto
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Guerra Medioriente, quali sono le armi che l'Italia vende a Israele
A partire dal 7 ottobre 2023 il nostro Paese ha sospeso l'attivazione di nuovi contratti per la fornitura di armamenti allo Stato ebraico. Restano in vigore i precedenti, seppur con la precisazione della premier Meloni: "Valutiamo caso per caso, in base all'utilizzo che ne sarà fatto". Stati Uniti ancora al primo posto per gli aiuti al governo di Netanyahu, mentre l'Europa procede in ordine sparso.
Guerra Medioriente, quali sono le armi che l'Italia vende a Israele
Vai al contenutoLa questione israelo-palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto.
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Vai al contenutoSolo 1 detenuto su 4 nelle carceri israeliane è un combattente: i dati
Un’indagine realizzata dal Guardian insieme a +972 Mag e Local Call, e condotta su un database interno dei servizi d’intelligence israeliani, rivela che i risultati sul campo dichiarati pubblicamente nel corso dei mesi dallo stato ebraico non sono mai stati conseguiti. Dall’indagine risulta, infatti, che le dichiarazioni pubbliche dell’esercito — che ha confermato l’esistenza del database — e dei funzionari pubblici israeliani, contraddicono le informazioni raccolte dalla Direzione dell’Intelligence israeliana.
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Vai al contenutoBologna, corteo per la Palestina blocca autostrada. VIDEO
Gaza, quante sono le vittime dall’inizio della guerra? I DATI
I numeri che riguardano i morti del conflitto in Medio Oriente sono al centro di polemiche, principalmente quelli forniti dal ministero della Salute di Hamas. Tuttavia vengono considerati via via più attendibili e con il tempo sono sempre più simili ai dati comunicati da fonti israeliane. Di questo si è parlato in una puntata di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24.
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Vai al contenutoGuterres: "La sovranità nazionale per i palestinesi è un diritto"
"Dobbiamo impegnarci nuovamente per la soluzione dei due Stati prima che sia troppo tardi. Una soluzione in cui due Stati indipendenti, contigui, democratici, vitali e sovrani - Israele e Palestina - siano reciprocamente riconosciuti e pienamente integrati nella comunità internazionale. Sia chiaro: la sovranità nazionale per i palestinesi è un diritto, non una ricompensa. E negarla sarebbe un regalo agli estremisti di tutto il mondo". Lo ha detto tra gli applausi il segretario generale Onu, Antonio Guterres, al summit in Assemblea Generale ospitato da Francia e Arabia Saudita, dopo aver condannato gli attacchi di Hamas.
Gaza, perché Italia e Germania possono bloccare sanzioni Ue a Israele?
La Commissione Ue ha avanzato diverse proposte per fare pressioni su Israele in risposta all'offensiva a Gaza City. Tra queste c'è la sospensione degli accordi commerciali di favore tra Ue e Israele. Per diventare realtà serve però che il voto dei Paesi membri sul tema raggiunga la maggioranza qualificata: per Roma e Berlino sarebbe facile bloccarla. Anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24.
Gaza, perché Italia e Germania possono bloccare sanzioni Ue a Israele?
Vai al contenutoMacron all'Onu: "Niente giustifica la guerra a Gaza"
"Niente giustifica la guerra in corso a Gaza. Niente. "Al contrario, tutto ci obbliga a porvi fine definitivamente, visto che non l'abbiamo fatto prima. Dobbiamo farlo per salvare vite umane": lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron alla conferenza di alto livello all'Onu per la soluzione dei due stati. Macron ha affermato di volere il rispetto della promessa della Carta delle Nazioni Unite di "due stati che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza". Ma Israele sta espandendo la sua operazione militare a Gaza, ha proseguito, con centinaia di migliaia di persone sfollate, ferite, affamate, traumatizzate, le loro vite distrutte, nonostante Hamas sia stata significativamente indebolita.
Anp: "Dalla Francia riconoscimento storico e coraggioso"
L'Autorità Nazionale Palestinese accoglie con favore una decisione "storica e coraggiosa" della Francia di riconoscere lo Stato di Palestina. "Il ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati accoglie con favore il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell'amica Repubblica di Francia, considerandolo una decisione storica e coraggiosa, coerente con il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite e che sostiene gli sforzi in corso per raggiungere la pace e attuare la soluzione dei due Stati", ha affermato il ministero degli Esteri dell'Autorità Nazionale Palestinese a Ramallah in una dichiarazione.
Macron riconosce lo stato di Palestina "nel nome della pace"
"La Francia dichiara di riconoscere lo stato di Palestina nell'interesse della pace". Lo ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron al vertice che ospita con l'Arabia Saudita all'Onu ricevendo un applauso scrosciante dalla sala. "Questo riconosce che i palestinesi non sono gente di troppo sulla Terra", ha aggiunto.
Macron all'Onu: "Giunto il tempo della pace in Medio Oriente"
"E' arrivato il tempo di fermare la guerra, il massacro, e' arrivato il tempo della pace" a Gaza e in Medio Oriente: lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron aprendo la conferenza di alto livello all'Onu per la soluzione dei due stati e sottolineando l'"urgenza" di una soluzione. "Non interromperemo mai la lotta esistenziale contro l'antisemitismo", ha aggiunto poi Macron.
Tajani: "Non deve esserci futuro per Hamas a Gaza"
"La soluzione dei due stati, con la coesistenza pacifica di palestinesi e israeliani, e' l'unica soluzione per garantire un futuro di pace in Medio Oriente". E' il messaggio del ministro degli Esteri Antonio Tajani alla conferenza sulla soluzione dei 2 Stati all'Onu. "Per raggiungere l'obiettivo e' fondamentale ottenere il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e il ripristino del pieno accesso umanitario", ha aggiunto. "Non deve esserci futuro per Hamas a Gaza. Un futuro pacifico per la regione deve iniziare con una Gaza libera da Hamas, riunificata con la Cisgiordania sotto un'autorita' palestinese rafforzata e riformata".
Regno Unito, Australia e Canada annunciano riconoscimento Palestina
Il primo ministro australiano Albanese ha detto che la mossa rientra in uno "sforzo internazionale coordinato". "Oggi, per ravvivare la speranza di pace di una soluzione a due Stati, il Regno Unito riconosce formalmente lo Stato di Palestina", ha aggiunto da parte sua il leader britannico Starmer su X.
Regno Unito, Australia e Canada annunciano riconoscimento Palestina
Vai al contenutoCorteo per Gaza, lancio bottiglie e scontri a Brescia
Scontri in serata a Brescia tra manifestanti e Polizia durante la manifestazione a sostegno del popolo palestinese. La manifestazione, iniziata alle 18, si è snodata lungo le vie della città fino alla stazione, che era blindata. I manifestanti ci sono avvicinati agli agenti in tenuta antisommossa e hanno cercato di sfondare il cordone. La Polizia ha caricato e lanciato lacrimogeni ed è riuscita ad allontanare i manifestanti. Sono volate bottiglie di vetro ed è stato sradicato anche un cestino lanciato contro le forze dell'ordine.
Sciopero generale per Gaza, violenti scontri a Milano. DIRETTA
Vai al contenutoKallas: per soluzione 2 Stati devono esistere i 2 Stati
"Se parliamo di una soluzione a due Stati, allora devono esserci due stati, ed e' per questo che gli stati membri hanno preso provvedimenti per riconoscere" lo Stato palestinese "in modo che ci sia un altro Stato, oltre a Israele". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in conferenza stampa al termine della riunione informale dei ministri degli Esteri Ue a margine dell'Assemblea Onu a New York.
Trump potrebbe firmare oggi decreto su Antifa/terroristi
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe firmare oggi la dichiarazione del movimento 'Antifa' come organizzazione terroristica nazionale. Lo ha spiegato la Casa Bianca. "Antifa sara' designata come organizzazione terroristica nazionale. Il Presidente intende firmare l'ordine esecutivo molto presto, non appena sara' redatto, anche oggi pomeriggio", ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in una conferenza stampa.
Kallas: a Gaza un fallimento dell'umanità
"La situazione a Gaza è devastante, un fallimento dell'umanita'. Il governo israeliano deve revocare immediatamente tutte le restrizioni umanitarie. L'espansione degli insediamenti e l'annessione di territori sono incompatibili con la pace, ed e' chiaro che Hamas deve deporre le armi e rilasciare tutti gli ostaggi". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in conferenza stampa al termine della riunione informale dei ministri degli Esteri Ue a margine dell'Assemblea Onu a New York.
Media: Usa valutano sanzioni contro l'intera Cpi
Gli Stati Uniti stanno valutando di imporre sanzioni già questa settimana contro l'intera Corte penale internazionale, in risposta alle indagini su presunti crimini di guerra israeliani. Lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti, secondo cui una decisione su tali sanzioni è attesa a breve. Questo potrebbe mettere a rischio le operazioni quotidiane della Corte. Washington ha già imposto sanzioni mirate a diversi procuratori e giudici della Corte. Inserire la Corte stessa nella lista delle sanzioni costituirebbe un'escalation significativa.
Milano, scontri in Stazione Centrale durante corteo per Gaza. FOTO
Un gruppo di manifestanti ha tentato l'assalto con la forza alla galleria delle Carrozze. Dopo circa due ore sono stati di fatto sgomberati dalle forze dell'ordine, tra manganelli e lacrimogeni. Le tensioni si sono poi spostate in via Vittor Pisani. La premier Meloni: "Violenze di pseudo-manifestanti non cambieranno vita della popolazione a Gaza, tutti condannino". Il sindaco Sala: "Vandalismo frange violente non aiuta causa palestinese". Oltre 10 persone fermate.
Milano, scontri in Stazione Centrale durante corteo per Gaza. FOTO
Vai al contenutoCosta: "A Gaza si va ben oltre il diritto di autodifesa"
"La catastrofe umanitaria a Gaza è completamente inaccettabile, chiediamo il rilascio degli ostaggi, il cessate il fuoco, che Israele consenta un accesso umanitario senza ostacoli e crei le condizioni per una soluzione dei due stati. Il futuro della Palestina non puo' essere nelle mani di Hamas, ma deve essere uno stato con una autorita' democratica". Lo ha detto il presidente del consiglio europeo Antonio Costa anticipando ai giornalisti i temi che toccherà a breve nel suo discorso al vertice sulla soluzione dei due stati all'Onu. "Dopo oggi la maggior parte degli stati membri dell'Ue avranno riconosciuto la Palestina come stato indipendente", ha aggiunto, ribadendo la condanna del 7 ottobre ma sottolineando che quello che sta accadendo a Gaza "va oltre il diritto di autodifesa". Per quanto riguarda le azioni dell'Ue, spiega che "raggiungere una dichiarazione comune tra i 27 paesi membri sul Medio Oriente è un risultato molto importante".
Cortei per Gaza, Italia in piazza per il popolo palestinese. VIDEO
Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari
Gran Bretagna, Australia e Canada, insieme al Portogallo, hanno annunciato il riconoscimento formale dello Stato di Palestina, mentre Francia, Belgio e altri Paesi portano la stessa linea all'Assemblea Generale dell'Onu a New York. Attestati ufficiali che arrivano in concomitanza con numerose manifestazioni in tutto il mondo a sostegno di Gaza, come sta accadendo in Italia dove insieme ai cortei pacifici si sono registrati pesanti scontri tra manifestanti e polizia soprattutto nella città di Milano (LA DIRETTA). Ecco una panoramica della situazione.
Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari
Vai al contenutoUsa: "Per Trump riconoscere Palestina è premio a Hamas"
Donald Trump ritiene che il riconoscimento di uno stato palestinese sia "una ricompensa per Hamas". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, sottolineando che di questo parlerà il presidente domani all'Onu.
La Francia condanna raid israeliani nel sud del Libano
La Francia ''condanna i raid israeliani che hanno colpito il sud del Libano domenica 21 settembre, uccidendo almeno cinque persone, di cui tre bambini": è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri della Francia. ''Questi raid - prosegue il comunicato - rappresentano una violazione dell'accordo di cessazione delle ostilità del 26 novembre 2024 e della risoluzione 1701".
Crosetto: "Non c'è stata una protesta per Gaza ma guerriglia"
"Protestare contro la violenza in atto a Gaza, causando danni, disagi ai normali cittadini e portando violenza in tutt'Italia con manifestazioni piene solo di rabbia che hanno distrutto città, danneggiato beni pubblici, attaccato le forze dell'ordine, bloccato la vita di chi lavora e che nulla ha a che fare con ciò che fa il governo Netanyahu, non è accettabile né tollerabile. Quella che si è vista oggi non è protesta, né manifestazione di un legittimo pensiero, ma è guerriglia urbana, un insieme di atti vandalici che vanno, a mio parere, severamente puniti, ove si ravvisino reati". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, su X, che ha aggiunto: "Esprimo la mia piena solidarietà alle forze dell'ordine e a tutti i cittadini colpiti da questi sedicenti attivisti 'Pro Pal'. La Palestina ed i palestinesi si aiutano con atti concreti, quelli che questo governo compie ogni giorno, Difesa italiana in primis, che possano lenire la loro sofferenza e far cessare gli attacchi, non con ulteriore, inaccettabile e intollerabile violenza verso le cose, le persone e la vita quotidiana dei cittadini".
Medioriente, media: "Gli Usa vogliono sanzionare l'intera Cpi"
Gli Stati Uniti stanno valutando l'ipotesi di imporre sanzioni già da questa settimana all'intera Corte penale internazionale, mettendo a repentaglio le operazioni quotidiane della Corte come ritorsione per le indagini su presunti crimini di guerra israeliani. Lo scrive l'agenzia Reuters. Washington ha già imposto sanzioni mirate a diversi procuratori e giudici della Corte, ma includere la Corte stessa nell'elenco delle sanzioni rappresenterebbe un'escalation ulteriore.
Trump all'Onu incontrerà Qatar, Egitto, Turchia, Arabia Saudita
A margine dell'assemblea generale dell'Onu Donald Trump avrà incontri multilaterali con il Qatar, l'Arabia Saudita, la Turchia, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Indonesia, Egitto, Pakistan. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
Casa Bianca: "Trump all'Onu attaccherà le istituzioni globaliste"
Nel suo intervento domani all'assemblea generale dell'Onu Donald Trump attaccherà le "istituzioni globaliste". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karolinea Leavitt, in un briefing con la stampa precisando che il presidente americano partirà questa sera per New York.
Tripodi a New York: "Riaffermare ruolo centrale della carta Onu"
Ha preso avvio a New York, su indicazione del Ministro Tajani, la missione del Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Maria Tripodi, in occasione della Settimana di Alto Livello dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA80). Tra gli appuntamenti odierni, la Riunione informale dei Ministri degli Affari Esteri dell'Unione Europea che - presieduta dall'Alta Rappresentante Kaja Kallas - ha avuto come obiettivo il coordinamento delle posizioni nazionali rispetto ai principali scenari di crisi. "Dobbiamo riaffermare il ruolo centrale della Carta delle Nazioni Unite nel promuovere la pace e la sicurezza internazionali", ha affermato Tripodi. La difesa del multilateralismo, del diritto internazionale e della Carta ONU, in particolare dei principi di sovranità e di integrità territoriale, sono stati al centro della posizione nazionale e del coordinamento europeo. "La guerra in Ucraina deve restare in cima all'agenda delle Nazioni Unite, perché l'aggressione russa rappresenta una minaccia alla stabilità mondiale ed è necessario dimostrare l'univoco impegno europeo per una soluzione a due Stati, Israele e Palestina", ha spiegato il Sottosegretario. La riunione è proseguita con la partecipazione dei Ministri degli Esteri di Brasile, India e Messico, per discutere di questioni di interesse comune. Il Sottosegretario Tripodi ha inoltre rappresentato l'Italia agli eventi di celebrazione degli 80 anni della Carta di San Francisco e del trentesimo anniversario della Quarta Conferenza mondiale sulle donne di Pechino. La Dichiarazione e la Piattaforma d'azione di Pechino, adottate da 189 paesi nel 1995, rappresenta ancora oggi il testo internazionale più completo e all'avanguardia per il raggiungimento della parità di genere e l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Conte: "Condanno le violenze ma ascoltare grido contro genocidio"
"Oggi migliaia e migliaia di cittadini sono scesi in piazza per dire stop al genocidio. Ovviamente condanniamo i fatti di violenza che non sono mai condivisibili. Li condanniamo con fermezza come pure mostriamo solidarietà agli agenti che sono rimasti feriti. Però attenzione: il governo si concentri su quello che è un grido diffuso a favore dello stop al genocidio". Lo ha detto il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte.
Francia, oltre 50 comuni issano bandiera palestinese
Sale ad oltre una cinquantina il numero di comuni francesi che hanno issato oggi la bandiera palestinese, malgrado il divieto, nel giorno in cui la Francia si appresta a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina dinanzi alle Nazioni Unite. Il ministro dell'Interno dimissionario, Bruno Retailleau, aveva ordinato la settimana scorsa ai prefetti di vietare l'esposizione della bandiera palestinese sulle facciate dei comuni della République, in nome della neutralità del servizio pubblico e la non ingerenza nella politica estera della Francia, competenza esclusiva dello Stato, a rischio di denunce amministrative. Malgrado il divieto, 52 comuni - in larga maggioranza amministrate dai socialisti o da partiti della gauche - hanno ignorato l'ordine di Retailleau. Dopo Nantes, Rennes, Grigny o Saint-Denis in mattinata, si sono aggiunte nel pomeriggio città come Besançon e Lione, amministrate dagli ecologisti. ''Questo riconoscimento dello Stato palestinese non è un'offesa a Israele'', commenta il sindaco di Lione, Grégory Doucet, sottolineando che ''l'assenza di uno Stato è terreno fertile per tutti i gruppi terroristi, Isis o Hamas''. Il sindaco di Tours, Emmanuel Denis, che prevede di issare la bandiera palestinese alle 19, sottolinea da parte sua che ''riconoscere lo Stato di Palestina significa ricordare che nessuna conquista territoriale attraverso l'uso della forza può essere legittima e che nessuna pace duratura è possibile senza giustizia e reciprocità".
Tajani: "Insistito con Israele su garanzie per gli italiani della Flotilla"
"Stamane ho parlato con il ministro degli Esteri israeliano per insistere affinchè ci siano tutte le garanzie necessarie per i cittadini italiani che fanno parte della flotilla, ricordando a Israele che ci sono anche alcuni parlamentari". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando di aver "anche chiesto che potessero essere messi nelle condizioni di depositare il materiale umanitario, gli aiuti alimentari, che possa essere consegnato al popolo palestinese quello che porta con sè la flottilla".
Tajani: "Riconoscere lo Stato palestinese oggi non serve a granchè"
"Siamo favorevoli al riconoscimento dello Stato della Palestina, ma prima bisogna costruirlo. Noi stiamo lavorando qui per fare questo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un punto stampa a New York.
"Non possiamo certamente fare un favore a Hamas, non c'è oggi uno Stato palestinese, bisogna costruirlo", ha ribadito il titolare della Farnesina, sottolineando di ritenere che "riconoscere lo Stato palestinese oggi non serva a granché. Noi dobbiamo impedire che Hamas rappresenti il futuro della Palestina e oggi in Palestina c'è Hamas che controlla in qualche modo la Striscia di Gaza".
Axios: "Trump convoca domani a New York i leader arabi per Gaza"
Donald Trump chiama a raccolta domani a New York, a margine dell'assemblea generale dell'Onu, un gruppo ristretto di leader arabi e musulmani per discutere come porre fine alla guerra a Gaza e per definire un piano per la fase post bellica. Stando a funzionari arabi citati da Axios, sono stati invitati a partecipare i leader di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Egitto, Giordania e Turchia. La Casa Bianca vuole che i Paesi arabi e musulmani invitati prendano parte a un piano post-bellico per Gaza e persino inviino truppe per una forza di stabilizzazione che sostituirà l'esercito israeliano, affermano alcune fonti. I leader arabi dovrebbero chiedere a Trump di fare pressione su Netanyahu affinché ponga fine alla guerra a Gaza e si astenga dall'annettere parti della Cisgiordania. Gli Emirati Arabi Uniti hanno già chiarito alla Casa Bianca che l'annessione israeliana di parti della Cisgiordania potrebbe portare al crollo degli Accordi di Abramo, che rappresentano il principale risultato di politica estera di Trump durante il suo primo mandato presidenziale. Sempre secondo Axios, Trump dovrebbe tenere lo stesso giorno anche un incontro separato con i leader di diversi paesi del Golfo Persico — Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Oman, Bahrein e Kuwait -: una questione chiave in quell'incontro sarà la preoccupazione dei Paesi della regione per l'attacco israeliano contro leader di Hamas in Qatar, il primo mai condotto contro uno dei Paesi del Golfo. Funzionari arabi affermano che i Paesi del Golfo vogliono ottenere assicurazioni dall'amministrazione Trump che tali attacchi non si ripeteranno.
Milano, in Stazione Centrale scontri tra manifestanti e polizia. VIDEO
Tensione nella galleria della Carrozze alla stazione centrale di Milano. Parte dei manifestanti del corteo pro Gaza ha lanciato oggetti e parti di impalcature verso la polizia. Chiusi i cancelli di ingresso della stazione.
Milano, in Stazione Centrale scontri tra manifestanti e polizia. VIDEO
Vai al contenutoOperatore umanitario: "La situazione a Gaza è grave, il cibo non basta"
"La situazione a Gaza è gravissima. Il cibo non entra tutti i giorni e questo è il problema. Il problema più grande è che il cibo entra due-tre giorni per far mangiare un milione e 800mila persone. Servono centinaia e centinaia di camion. Se entrano 30-40 camion non sono sufficienti per la popolazione. E' crollato e collassato il sistema socio-economico della Striscia di Gaza. Se tu non porti il cibo la gente non mangia. Per questo ci sono tanti casi di malnutrizioni e tanti bambini muoiono di fame". Lo ha raccontato Gennaro Giudetti, operatore umanitario tarantino che fino a qualche giorno fa era a Gaza, intervenuto oggi alla manifestazione a sostegno del popolo palestinese, in piazza della Vittoria a Taranto. I bombardamenti, ha aggiunto, "non si fermano mai, soprattutto la notte perchè la gente sta nelle tende, rimane a dormire. In quel momento se bombardi un campo profughi hai la probabilità di ammazzare di più". All'iniziativa di mobilitazione promossa dall'Usb, oltre a lavoratrici e lavoratori in sciopero, hanno partecipato, tra gli altri, i Cobas, l'associazione Babele, il coordinamento provinciale Pro Palestina, con le diramazioni locali di Taranto, Carosino e Martina Franca, il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, il Fronte della Gioventù Comunista. Nelle prossime ore, fa sapere l'Usb, "partirà la richiesta rivolta all'Autorità Portuale, affinché si possa fissare un incontro nell'ambito del quale chiedere e ottenere una particolare attenzione rispetto all'eventuale transito, attraverso il porto di Taranto di containers, così come è accaduto a Genova e a Ravenna, contenenti armi destinati a teatri di guerra, tra cui Israele". Una delegazione di manifestanti è stata accolta in Municipio. L'operatore umanitario Giudetti, il sindaco Piero Bitetti e il vice sindaco Mattia Giorno hanno sventolato la bandiera palestinese dal balcone di Palazzo di Città.

©Ansa
Schlein: "Condanna per i fatti di Milano, mai giustificabili"
"Meloni chiede a tutte le forze politiche di condannare i fatti di Milano. Non ho difficoltà a condannare la devastazione della stazione e il ferimento di 60 agenti. Abbiamo sempre condannato ogni forma di violenza politica perché non la riteniamo mai giustificabile e non è mai stato il nostro metodo. Però non possiamo accettare che la violenza di qualche centinaio copra le decine di migliaia che pacificamente hanno manifestato. Perché mentre noi la violenza la condanniamo sempre stiamo ancora aspettando che lei condanni i crimini di Netanyahu, anziché fare e dire solo quello che sta bene a Trump e a Netanyahu". Così Elly Schlein.
Israele alla Flotilla: "Dia aiuti a noi e li porteremo a Gaza"
"Questa flottiglia, organizzata da Hamas, è destinata a servire Hamas". Così su X il ministero degli Esteri israeliano. "Israele non permetterà alle navi di entrare in una zona di combattimento attiva" e "la violazione di un blocco navale legittimo. Se il reale desiderio dei partecipanti è fornire aiuti umanitari invece che servire Hamas, Israele invita le navi ad attraccare al porto di Ashkelon e a scaricare lì gli aiuti, da dove saranno trasferiti prontamente e in modo coordinato a Gaza. Israele esorta i partecipanti a non violare la legge e ad accettare la proposta di Israele per un trasferimento pacifico di qualsiasi aiuto".
Oggi all'Onu 11 Paesi riconosceranno lo Stato di Palestina
Sono undici i Paesi che oggi procederanno al riconoscimento della Palestina durante la Conferenza internazionale di alto livello per la risoluzione pacifica della questione palestinese e l'attuazione della soluzione a due Stati, organizzata da Parigi e Riad. Secondo fonti del Palazzo di Vetro, si tratta di Australia, Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Portogallo, Malta, Nuova Zelanda, Regno Unito e San Marino. Ieri Australia, Canada, Gran Bretagna e Portogallo avevano già annunciato il riconoscimento formale.
Zuppi: "Speriamo presto in un presidio a Gaza"
A Gaza, "come Chiesa italiana, continueremo ad alleviare la crisi umanitaria e la sofferenza inaccettabile e ingiustificabile con ulteriori iniziative di cui daremo notizia prossimamente". Lo ha sottolineato il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, nel suo discorso di apertura al Consiglio episcopale permanente a Gorizia. Zuppi, a braccio, ha aggiunto che spera in un "presidio a Gaza" da realizzare "presto".
Tel Aviv: "Flotilla organizzata da Hamas, non le consentiremo di violare il blocco"
Il ministero degli Esteri israeliano ha annunciato che non consentirà alla Global Sumud Flotilla di raggiungere le coste della Striscia di Gaza, accusandola di servire Hamas.
"Questa Flotilla, organizzata da Hamas, ha lo scopo di servire Hamas", ha dichiarato il ministero su X, sottolineando che "Israele non permetterà alle imbarcazioni di entrare in una zona di combattimento attiva e non permetterà la violazione di un blocco navale legittimo".
Secondo il ministero degli Esteri di Tel Aviv, "se il desiderio sincero dei partecipanti alla Flotilla è quello di consegnare aiuti umanitari piuttosto che servire Hamas, Israele invita le navi ad attraccare al porto turistico di Ashkelon e a scaricare lì gli aiuti, da dove saranno trasferiti tempestivamente e in modo coordinato alla Striscia di Gaza".
Scontri a Milano, oltre 10 fermati e 60 agenti feriti
Sono oltre una decina i manifestanti fermati per i disordini di oggi durante la manifestazione pro Gaza, dove sono rimasti feriti o contusi una sessantina di esponenti delle forze dell'ordine, dei quali 23 già portati in ospedale e certificati. Al momento alcune centinaia di persone sono ferme in via Vittor Pisani di fronte alla polizia in tenuta antisommossa.
Corteo per Gaza a Roma entra alla Sapienza
Al grido di "fuori il sionismo dall'università" la testa del lungo corteo per Gaza a Roma ha fatto ingresso alla Sapienza. In testa lo striscione "block the university, all eyes on the Flotilla". "Abbiamo dato un segnale, abbiamo bloccato il paese", dicono gli studenti che vogliono dirigersi alla facoltà di Lettere. Dopo aver attraversato un tratto della tangenziale est, arrivati nei pressi del Verano, i manifestanti hanno iniziato a camminare tra le auto ferme sulla corsia opposta a quella già chiusa per il passaggio della manifestazione, così come fatto già sulla tangenziale.
Hamas diffonde nuovo video dell'ostaggio Ohel
Hamas ha diffuso un nuovo video di Alon Ohel, ostaggio a Gaza del gruppo militante islamista dal 7 ottobre 2023. Si tratta del secondo filmato da quando è stato rapito, il precedente era stato diffuso il mese scorso. Sui media israeliani il nuovo filmato non è stato pubblicato, in attesa del via libera della famiglia.
Meloni: "Violenze indegne non cambiano di una virgola la vita a Gaza"
"Indegne le immagini che arrivano da Milano: sedicenti 'pro-pal', sedicenti 'antifa', sedicenti 'pacifisti' che devastano la stazione e generano scontri con le forze dell'ordine. Violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti". Così, sui social, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Fontana: "Violenza offusca motivazioni delle manifestazioni"
"Esprimo la mia solidarietà ai cittadini, alle Forze dell'ordine e al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per i gravi atti messi in campo da qualche manifestante in diverse città. Vandalismo, gesti violenti e linguaggio d'odio sono da condannare e offuscano le motivazioni e la legittimità di qualsiasi manifestazione". Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Scontri al corteo per Gaza a Milano, diversi feriti lievi
Il personale sanitario del 118 ha soccorso nel pomeriggio a Milano almeno una decina di persone, presumibilmente rimaste ferite negli scontri avvenuti nel corso della manifestazione per Gaza davanti alla Stazione centrale. Secondo le indicazioni del sito dell'Areu, le persone a cui è stato prestato soccorso al momento sono dodici e hanno un'età compresa fra i 23 e i 54 anni. Al momento non arrivano indicazioni dalla questura in merito a feriti tra le forze dell'ordine.
Comunicazioni di Tajani su Gaza il 2 ottobre in Parlamento
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani terrà, a quanto si apprende, delle comunicazioni sulla situazione a Gaza giovedì 2 ottobre in Parlamento. Il titolare della Farnesina sarà la mattina alla Camera ed il pomeriggio a palazzo Madama.
Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari
Gran Bretagna, Australia e Canada, insieme al Portogallo, hanno annunciato il riconoscimento formale dello Stato di Palestina, mentre con Francia, Belgio e altri Paesi sono pronti a fare lo stesso all'Assemblea Generale dell'Onu a New York. Attestati ufficiali che arrivano in concomitanza con numerose manifestazioni in tutto il mondo a sostegno di Gaza, come sta accadendo in Italia dove insieme ai cortei pacifici si sono registrati pesanti scontri tra manifestanti e polizia soprattutto nella città di Milano (LA DIRETTA). Ecco una panoramica della situazione.
Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari
Vai al contenutoZuppi: "A Gaza sofferenza inaccettabile e ingiustificabile"
“La guerra ha già reso peggiore la vita di tanti Paesi e di milioni persone. Come non pensare a Gaza dove, mentre ancora gli ostaggi israeliani sono prigionieri in condizioni inumane, un’intera popolazione, affamata, bombardata, è costretta a un esodo continuo e con sofferenze drammatiche come ogni esodo”. Lo ha denunciato il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, aprendo a Gorizia il Consiglio permanente d’autunno.
“Facciamo nostre le parole di Leone XIV, unendoci alla sua preghiera, sul popolo di Gaza che ‘continua a vivere nella paura e a sopravvivere in condizioni inaccettabili, costretto con la forza a spostarsi ancora una volta dalle proprie terre’”.
“La Chiesa italiana - ha osservato- si unisce al suo forte e accorato appello per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Ci domandiamo con inquietudine: cosa possiamo fare di più per la pace? Chiediamo: cessi il rumore delle armi in nome del rispetto per l’inviolabile dignità della persona umana, di ogni persona; siano protetti i civili da ogni forma di violenza fisica, morale e piscologica; sia garantita a ciascuno la libertà di decidere dove e come vivere nel rispetto dell’altro e in fraternità, perseguendo il principio dei due Stati, unica via per dare un futuro al popolo palestinese preso in ostaggio da Hamas e dall’offensiva militare tuttora in corso”. “Da parte nostra, - ha assicurato - come Chiesa italiana, continueremo ad alleviare la crisi umanitaria e la sofferenza inaccettabile e ingiustificabile con ulteriori iniziative di cui daremo notizia prossimamente”
La Cei su Gaza: "Sofferenza ingiustificabile, cessate il fuoco"
"La guerra è un fallimento" diceva papa Francesco, "come non pensare a Gaza dove, mentre ancora gli ostaggi israeliani sono prigionieri in condizioni inumane, un'intera popolazione, affamata, bombardata, è costretta a un esodo continuo", "facciamo nostre le parole di Leone XIV sul popolo di Gaza che 'continua a vivere nella paura', la Chiesa italiana si unisce al suo appello per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Da parte nostra, continueremo ad alleviare la crisi umanitaria e la sofferenza inaccettabile e ingiustificabile". Così il presidente della Cei, il card. Matteo Zuppi, aprendo i lavori del Consiglio permanente.
Sciopero generale per Gaza, scontri a Milano e Marghera. DIRETTA
Per la giornata di oggi i sindacati di base hanno proclamato lo sciopero generale in sostegno della popolazione della Striscia e della Global Sumud Flotilla. Coinvolti tutti i settori, dal trasporto pubblico locale alle ferrovie, dalla scuola alla sanità. Manifestazioni in almeno 75 città, tanti gli studenti in piazza. Treni cancellati e porti occupati. A Bologna corteo blocca per ore l'autostrada, a Roma arriva in tangenziale. Scontri in Stazione Centrale nel capoluogo lombardo.
Sciopero generale per Gaza, scontri a Milano e Marghera. DIRETTA
Vai al contenutoSala: "Vandalismo dei violenti non aiuta la causa palestinese"
"Il vandalismo di oggi, causato da frange violente, non trova giustificazione e certamente non aiuta la causa di Gaza". Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala commenta quanto sta avvenendo in città, con gli sconti tra manifestanti e forze dell'ordine. "In queste ultime settimane si sono succedute a Milano manifestazioni molto partecipate a difesa della causa Palestinese, sempre in maniera pacifica", conclude.
Mattarella a Napoli, partito corteo con bandiere Palestina
Un gruppo di circa 100 giovani è partito da viale Kennedy a Napoli per una manifestazione in occasione dell'arrivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico in una scuola del quartiere Fuorigrotta. I giovani espongono bandiere della Palestina e vengono osservati da decine di poliziotti che hanno chiuso le vie di accesso alla scuola dove è atteso Mattarella.
Ministero della Salute di Gaza: "Chiusi due ospedali a causa dei raid"
Il ministero della Salute di Gaza, guidata da Hamas, ha dichiarato che due ospedali di Gaza City sono stati chiusi a causa dell'intensificazione dell'offensiva terrestre israeliana e dei danni causati dai continui bombardamenti israeliani, mentre i carri armati avanzavano sempre più nel territorio. Lo riporta Haaretz. Il ministero ha affermato nella sua dichiarazione che l'ospedale pediatrico Al-Rantissi è stato gravemente danneggiato qualche giorno fa da un bombardamento israeliano. Allo stesso tempo ha segnalato attacchi israeliani nei pressi del vicino ospedale oculistico, che hanno costretto alla sospensione dei servizi anche lì.
Onu, Costa: "Riuniti a New York con il cuore pesante"
"Mentre la Carta delle Nazioni Unite compie 80 anni, ci riuniamo qui con il cuore pesante, con la guerra che infuria in luoghi come Gaza, l'Ucraina o il Sudan, e il sistema multilaterale è sotto crescente pressione. Eppure, queste sfide non possono indebolire la nostra determinazione". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. "Ora più che mai, dobbiamo riaffermare i principi fondamentali delle Nazioni Unite e la loro visione di una pace globale costruita attraverso la cooperazione, mentre lavoriamo per l'attuazione del Patto per il futuro e sosteniamo le riforme che rendano le Nazioni Unite più efficienti e adatte a soddisfare le esigenze delle persone. La sua missione fondamentale rimane intatta: promuovere la pace e la sicurezza, i diritti umani e lo sviluppo. L'Onu può contare sull'Ue in questo impegno", aggiunge.
Tajani: "Non è con la violenza che si aiutano i palestinesi, comportamenti gravi"
"Non è con la violenza, aggredendo le forze della ordine, bloccando autostrade, stazioni e porti che si aiuta la popolazione civile palestinese. Comportamenti gravi che creano anche un danno all’economia, con i turisti in fuga". Lo denuncia in un post su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando gli scontri in corso in diverse città alle manifestazioni per Gaza.
"Questo non ha nulla a che vedere con il diritto allo sciopero sancito dall’articolo 40 della Costituzione. Solidarietà alle forze dell’ordine, bersaglio incolpevole di questa violenza - afferma Tajani - Io sono a New York per partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Qui il governo è al lavoro per aiutare il popolo palestinese e costruire la pace in Medio Oriente".
Corteo per Gaza a Roma raggiunge la tangenziale
Il corteo per Gaza a Roma, passando da Scalo San Lorenzo, ha raggiunto la tangenziale dopo un lungo tragitto partito da piazza dei Cinquecento. "Ora blocchiamo tutto", scandiscono i manifestanti. E ancora: "Free free Palestine".
Guterres: "Principi dell'Onu sotto attacco come mai prima"
"In questo momento i principi delle Nazioni Unite sono sotto attacco come mai prima, e allo stesso tempo ci stiamo muovendo verso un mondo multipolare, ma senza forti istituzioni multilaterali, la multipolarità presenta i suoi rischi, come l'Europa ha imparato durante la Prima Guerra Mondiale. Per affrontare queste sfide, non dobbiamo solo difendere le Nazioni Unite, ma rafforzarle". Lo ha detto il segretario generale Antonio Guterres in Assemblea Generale per l'80esimo anniversario dell'Onu, primo atto della settimana di alto livello al Palazzo di Vetro. Questo è lo scopo dell'Agenda 2030, del Patto per il Futuro e dell'iniziativa UN80: rinnovare le fondamenta della cooperazione internazionale e garantire di poter realizzare i nostri obiettivi per le persone ovunque", ha aggiunto il segretario generale dell'Onu, ricordando che l'organizzazione negli anni "ha aperto la strada ad alcuni dei più grandi trionfi dell'umanità: l'eliminazione del vaiolo, la rigenerazione dello strato di ozono. E, soprattutto, la prevenzione di una terza guerra mondiale". "Le prove dei prossimi 80 anni saranno sia familiari che nuove - dice ancora - Per affrontare le sfide, ricordiamo ciò che sapevano i nostri fondatori: l'unica via da seguire è insieme".
Hamas scrive a Trump per garanzie su tregua e ostaggi
Hamas ha scritto una lettera al presidente degli Stati Uniti Donald Trump chiedendogli direttamente di garantire una tregua di 60 giorni a Gaza in cambio del rilascio di metà degli ostaggi prigionieri a Gaza. E' quanto ha riferito in esclusiva Fox News, citando un alto funzionario dell'amministrazione americana e una fonte coinvolta nei negoziati. La lettera eè attualmente nelle mani del Qatar che la consegnerà al capo della Casa Bianca nel corso della settimana. Doha ha sospeso gli sforzi di mediazione per raggiungere un accordo su un cessate il fuoco nella Striscia e la liberazione dei 48 ostaggi ancora a Gaza dall'attacco sferrato da Israele contro la dirigenza di Hamas nella capitale qatarina due settimane fa.

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Con i lacrimogeni la Polizia disperde i manifestanti a Milano
Con un fitto lancio di lacrimogeni, la Polizia a Milano ha di fatto sgomberato il gruppo di manifestanti che, da circa due ore, cerca di entrare nella Stazione Centrale al termine del corteo per Gaza. Dall'interno dello scalo, le forze dell'ordine sono uscite in piazza Duca d'Aosta sparando numerosi lacrimogeni che hanno messo in fuga in manifestanti verso via Vittor Pisani. In precedenza, dopo la chiusura dei cancelli della stazione, c'erano stati numerosi tentativi da parte dei manifestanti di entrare, lanciando oggetti contro le forze dell'ordine rimaste all'interno.
Netanyahu: "Obiettivo del prossimo anno distruzione dell'asse iraniano"
"Dobbiamo distruggere l'asse iraniano, e abbiamo il potere per farlo. Questo è ciò che ci aspetta nel prossimo anno, che potrebbe essere un anno storico per la sicurezza di Israele". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, incontrando i vertici militari in occasione della festivita' di Rosh Hashanah, il capodanno ebraico. "Voglio ribadire che siamo determinati a raggiungere tutti i nostri obiettivi di guerra. Non solo a Gaza, non solo per completare l'eliminazione di Hamas, per liberare i nostri ostaggi e per garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele, ma anche su altri fronti, per aprire opportunità di sicurezza, di vittoria e anche di pace", ha proseguito il capo di governo, presente insieme al ministro della Difesa Israel Katz e il capo di Stato maggiore Eyal Zamir, esortando ad avere "unità e determinazione".
Scotto: "Ancora un drone vicino alla Global Sumud Flotilla"
"Ancora un drone nel cielo sopra un'imbarcazione, la 'Karma', della Global Sumud Flotilla". A testimoniarlo il parlamentare Dem Arturo Scotto che fa parte dell'equipaggio insieme alla collega Annalisa Corrado. Un video mostra il piccolo velivolo vicino alla barca.

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Il presidente egiziano Al Sisi ha concesso la grazia all'attivista e blogger Alaa Abdel Fattah
Il presidente egiziano Al Sisi ha concesso la grazia all'attivista e blogger Alaa Abdel Fattah, figura di spicco nella rivolta egiziana del 2011 e da allora incarcerato e rilasciato diverse volte. Lo ripotano i media di Stato egiziani. 'Il presidente egiziano ha concesso la grazia per il resto della pena detentiva a diverse persone condannate, dopo aver esperito le procedure costituzionali e legali al riguardo. La grazia include Alaa Ahmed Seif El-Islam Abdel Fattah', annuncia Al-Qahera News.
Sciopero per Gaza, in piazza anche la cantante Elisa a Trieste
C'è anche la cantante Elisa tra i manifestanti che hanno bloccato l'accesso al Porto al Varco IV del Molo VII di Trieste, e poi hanno raggiunto in corteo piazza Libertà in numero crescente. Con una bandiera della Palestina, Elisa alla Tgr Fvg della Rai ha detto "è un dovere essere qui, non si può accettare un genocidio, non è possibile".
Il Regno Unito aggiorna mappe dopo il riconoscimento della Palestina
Il ministero degli Esteri del Regno Unito ha aggiornato la mappa dei territori palestinesi. Ora la Cisgiordania e Gaza vengono indicate come Palestina, anziché come Territori palestinesi occupati. Lo riporta Sky News Uk.
Sciopero generale, Zerocalcare: "A Gaza nessuna umanità". VIDEO
Ex premier spagnolo Gonzalez: "Netanyahu promuove antisemitismo"
L'ex presidente del governo spagnolo, Felipe Gonzalez, ha denunciato la "sproporzione, la disumanizzazione e pulizia etnica", che l'esercito israeliano sta compiendo sulla Striscia di Gaza, e ha segnalato il presidente di Israele, Benjamin Netanyahu, come "il principale promotore dell'antisemitismo, che si sta installando nell''opinione pubblica internazionale". E' quanto afferma in una nota diffusa dalla Fondazione Felipe Gonzalez, in cui l'ex premier socialista ribadisce la condanna del "gruppo terrorista Hamas" e la richiesta di liberare tutti gli ostaggi. E sostiene la coesistenza di Israele con uno Stato palestinese "fattibile", promossa dalla cooperazione delle nazioni europee, sebbene ritenga che la soluzione dei due Stati sia "più lontana di sempre". Nel comunicato, Gonzalez precisa sue precedenti dichiarazioni, che ritiene siano state tergiversiate, sul conflitto fra Israele e Palestina, in cui segnalava che se Hamas non vuole che Israele uccida bambini e donne, deve liberare gli ostaggi. "Cosa chiedere ad Hamas, un gruppo terrorista: davvero non vuole che uccidano bambini e donne e quant'altro sulla Striscia di Gaza, che è intollerabile? Perché non rilascia gli ostaggi? Perché no? Qual è la ragione dopo 1.400 morti? Vuole togliere totalmente la ragione a Netanyahu? Molto bene: rilasci gli ostaggi", aveva detto Felipe Gonzalez intervenendo la scorsa settimana a un evento per il 40mo anniversario dell'adesione della Spagna all'Ue. Nella nota odierna, l'esponente socialista ricorda che da 50 anni è impegnato nella ricerca di una soluzione di pace per il conflitto in Medio Oriente e "dalle mie responsabilità di governo, con l'apertura di relazioni diplomatiche con Israele nel 1986", organizzando la Conferenza di Pace di Madrid nel 1991 e partecipando agli accordi di Oslo del 1996, che sfociarono nell'assassinio del suo "amico Isaac Rabin", il primo ministro israeliano. Ma Gonzalez esprime anche il suo rifiuto per la "pulizia etnica" operata a Gaza, che ritiene "del tutto inaccettabile e insopportabile", facendone responsabile Netanyahu.
Idf, razzo lanciato da Gaza City verso Nahal Oz
Un razzo è stato lanciato da Gaza City contro la comunità di confine di Nahal Oz. Lo dice l'esercito israeliano. Un missile intercettore è stato lanciato per abbattere il razzo, fanno sapere le Idf. L'allarme aereo ha risuonato nelle aree aperte vicino alla comunità, "secondo il protocollo", aggiungono le IDF.
Israele all'Onu: "Su 2 Stati dichiarazioni vuote e inutili"
"Dichiarazioni vuote che ignorano la realtà e le forze sinistre della nostra regione non portano a nulla. Nessuna dichiarazione di alcun Paese cambierà il semplice fatto che, prima di tutto, gli ostaggi devono essere restituiti e che Hamas deve essere sconfitto". Lo ha detto l'ambasciatore di Israele all'Onu, Danny Danon, poche ore prima del summit sui due Stati ospitato da Francia e Arabia Saudita alle Nazioni Unite. "La sconfitta di Hamas e la fine della guerra non saranno conseguite con discorsi all'Onu, ma con la pressione costante e le attività sul campo dello Stato di Israele", ha aggiunto.
Scontri davanti alla stazione Centrale di Milano
Scontri sono in atto nella galleria della Carrozze alla stazione centrale di Milano. Parte dei manifestanti del corteo pro Gaza sta lanciando oggetti e parti di impalcature verso la polizia che cerca di respingerli con cariche di alleggerimento e ora ha chiuso i cancelli di ingresso della stazione. I manifestanti stanno usando contro la polizia gli idranti a disposizione della stazione mentre in questo momento è intervenuto anche un contingente di carabinieri. Sul posto denso fumo per i fumogeni. E scritte Acab (acronimo di All Cops Are Bastards) agli ingressi della metro.
Sciopero a Roma per Gaza, su cartelloni scritta "definisci bambino"
C'è un tema, più di tutti, che ritorna nelle frasi sui cartelloni esposti dai manifestanti a Roma per la Palestina, ed è quello dei bambini. "Chi bombarda i bambini bombarda il futuro", "Nessuno dovrebbe stare in silenzio quando dei bambini stanno morendo", "Se questo è un bambino" e ancora "definisci bambino", in riferimento alla frase del presidente della Federazione Amici di Israele, Eyal Mizrahi, rivolta a Enzo Iacchetti nel corso di un acceso confronto a Carta Bianca. Su molti striscioni, poi, l'invito a bloccare tutto e a interrompere gli accordi, e ancora: "Non in nostro nome", "La scuola non tace", "Se la scuola tace educa al silenzio". Non mancano riferimenti a Israele, come "Israhell" - dove "Hell" sta per inferno - e al governo. Su alcuni cartelli i volti della premier Giorgia Meloni, il ministro Guido Crosetto, la segretaria del Pd, Elly Schlein, con la scritta "complice del genocidio". Intanto il corteo che oltre un'ora fa è partito da piazza dei Cinquecento prosegue oltre piazza Vittorio Emanuele.
Iran: "C'è un piano contro le sanzioni Onu chieste dagli europei"
Il vice presidente iraniano, Mohammad Reza Aref, ha dichiarato che l'Iran dispone dei "piani necessari" per reagire alle sanzioni Onu che erano state rimosse con l'accordo sul nucleare del 2015 ma entro il 28 settembre saranno nuovamente imposte come richiesto da parte di Francia, Germania e Regno Unito a causa di inadempienze di Teheran rispetto al patto nucleare. "Il sistema islamico, il governo e il popolo sono pienamente preparati al piano dei tre Paesi europei di ripristinare le sanzioni del Consiglio di Sicurezza" dell'Onu, ha detto Aref, come riferisce Mehr, aggiungendo che il governo del presidente Masoud Pezeshkian, insediatosi durante l'estate del 2024, "aveva sviluppato programmi per circostanze speciali fin dall'inizio del suo mandato" e che esistono "programmi per circostanze speciali, soprattutto in campo economico". Il vice presidente iraniano ha ribadito la contrarietà alle sanzioni, augurandosi che "i Paesi europei dimostrino almeno un po' di buon senso e imparino dall'esperienza di confronto con il nostro governo e il nostro popolo", mentre la Repubblica islamica è "pronta ad affrontare qualunque comportamento oppressivo contro il nostro popolo e il nostro Paese".
Idf concedono la "grazia per festività" ai renitenti alla leva
Le Forze di Difesa israeliane hanno concesso agli ebrei ortodossi arrestati per renitenza alla leva una 'grazia per festività' in occasione del Capodanno ebraico, ricorrenza che molti soldati trascorreranno in prima linea. Lo riporta il Jerusalem Post. La grazia ai renitenti - precisa l'esercito - "è una pratica consolidata e accettata in cui il rilascio dei soldati che scontano pene detentive viene anticipato di qualche giorno rispetto alle festività", ha osservato l'Idf, insistendo sul fatto che qualsiasi sospetto di un trattamento di favore per i soldati haredi è "infondata", poiché rappresentano solo una piccola percentuale di coloro che hanno diritto al rilascio anticipato. L'esercito ha inoltre sottolineato che la decisione è stata presa "senza alcun intervento o influenza da parte della classe politica".

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Corteo pro Palestina blocca l'Autostrada a Bologna
Il corteo per Gaza, organizzato da sindacati di base e studenti, è entrato sulla tangenziale di Bologna e l'ha di fatto bloccata. Alcuni manifestanti sono entrati anche con fumogeni e bandiere sull'Autostrada, interrompendo il traffico. Il presidio di polizia posto a metà di via Stalingrado si è infatti aperto e ha lasciato passare i manifestanti, fra le urla di gioia del corteo, che, scortato dalla polizia, ha raggiunto la tangenziale.
Circa 30mila a corteo pro Pal di Roma
A quanto si apprende, sono circa 30mila i partecipanti alla manifestazione in corso a Roma in occasione dello sciopero generale per la Palestina. In piazza tra gli altri i sindacati autonomi, moltissimi studenti e organizzazioni per la Palestina. I manifestanti si sono radunati in piazza dei Cinquecento e poi sono partiti in corteo. Al momento la testa del corteo si trova a piazza Vittorio mentre la coda è ancora in piazza dei Cinquecento.
Oltre 500 persone in piazza a Novara, nessuna tensione
Sono stati soprattutto gli studenti, oltre 500 i presenti, ad animare questa mattina a partire dalle 10 a Novara la piazza Matteotti, di fronte al palazzo della Prefettura, la manifestazione organizzata nel contesto dello sciopero nazionale indetto da Usb in segno di solidarieta' con le popolazioni della Palestina vittime degli attacchi dell'esercito israeliano.
Corteo per Gaza, a Milano tensione manifestanti-Polizia
Momenti di tensione si sono verificati oggi durante il corteo per Gaza a Milano quando un gruppo di giovani vestiti di nero ha cercato di entrare nella fermata della metropolitana della Stazione Centrale ed è venuto a contatto con la Polizia. I giovani sono ancora presenti nel mezzanino scandendo slogan contro gli agenti.
Manifestazione per Gaza a Bologna, lanciati fumogeni sui binari
Dal ponte di via Stalingrado a Bologna, sono stati lanciati alcuni fumogeni sui binari e uno pneumatico incendiato. Non ci sono stati problemi per la circolazione ferroviaria.
Hamas giustizia a Gaza 3 sospetti collaborazionisti di Israele
Hamas ha giustiziato nella Striscia di Gaza tre sospetti collaborazionisti di Israele. Lo ha riferito Haaretz, precisando che i tre sono stati giustiziati dai miliziani palestinesi davanti all'ospedale al-Shifa di Gaza City.
Corteo di Roma pronto a partire da Via Cavour
Si sta radunando il lungo corteo a Roma per Gaza, con i manifestanti che da Piazza dei Cinquecento sono pronti a partire in direzione Esquilino. Sono oltre 20mila le persone in piazza secondo quanto reso noto dalla questura.
A corteo Torino bruciata immagine raffigurante Meloni e Netanyahu
Un gruppo di manifestanti che sta partecipando a Torino al corteo a sostegno del popolo palestinese promosso dai sindacati di base ha bruciato davanti alla ex Microtecnica un manifesto raffigurante Giorgia Meloni e Benjamin Netanyahu.
Vertice franco-saudita su Palestina alle 21 a Onu
Il vertice franco-saudita sulla soluzione dei due Stati inizierà oggi alle 15 ora locale a New York (le 21 in Italia), nella sala riunioni della sede centrale delle Nazioni Unite. L'evento sarà inaugurato dal presidente francese Emmanuel Macron, a cui seguirà un discorso video del principe ereditario saudita Muhammad bin Salman. Successivamente interverrà il Segretario generale delle Nazioni Unite Anto'nio Guterres, seguito dalla tedesca Annalena Baerbock, presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il Papa alla Comunità ebraica di Roma: "Promuoviamo la pace"
In occasione delle prossime ricorrenze di Rosh ha-shanah (il Capodanno ebraico), di Yom Kippur e di Sukkot, papa Leone invia un telegramma di "cordiali auguri" al rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, e alla Comunità ebraica romana in cui auspica che vengano approfonditi "gli sforzi per l'amicizia tra di noi, nella città di Roma e nel mondo". "Dio - aggiunge il Pontefice - ci conceda il dono della pace e l'instancabile desiderio di promuoverla".
Il Papa: "Terra Santa dilaniata da odio e violenza"
"Anche ai nostri giorni, c'è bisogno di donne generose. In proposito, permettetemi di rivolgere un particolare saluto alle sorelle Carmelitane Scalze di Terra Santa, qui presenti: è importante ciò che state facendo, con la vostra presenza vigile e silenziosa in luoghi purtroppo dilaniati dall'odio e dalla violenza, con la vostra testimonianza di abbandono fiducioso in Dio, con la vostra costante invocazione per la pace". Lo dice papa Leone alle suore di vari Capitoli tra cui quelle carmelitane ricevute in udienza. "Tutti" - ha aggiunto - "vi accompagniamo con la nostra preghiera e, anche attraverso di voi, ci facciamo vicini a chi soffre. Grazie a tutte voi, sorelle, per il bene che fate in tanti Paesi del mondo e in tanti contesti diversi".
Macron: "Riconoscere Palestina unica soluzione politica"
Riconoscere oggi lo Stato di Palestina ''è l'unico modo di fornire una soluzione politica ad una situazione che deve finire": è quanto afferma il presidente francese, Emmanuel Macron, intervistato dalla Cbs, ne giorno in cui si appresta ad annunciare il riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Francia dinanzi alle Nazioni Unite.
Netanyahu: "Determinati a raggiungere tutti obiettivi guerra"
"Continueremo ad agire con determinazione finché non raggiungeremo tutti gli obiettivi della guerra, per garantire il nostro futuro nella nostra meravigliosa terra": lo afferma il premier Benjamin Netanyahu nel suo messaggio di Rosh Hashanah, il capodanno ebraico. Lo riporta il Times of Israel. "Le nostre forze stanno ora operando con grande forza nella Striscia di Gaza per sconfiggere definitivamente Hamas e riportare a casa tutti i nostri ostaggi", ha aggiunto "E così facendo, apriremo anche la strada all'espansione del cerchio della pace", sostiene Netanyhu preparando il terreno a ulteriori accordi di pace regionali.
Ambasciatore Israele in Usa: "Starmer premia nuovi nazisti"
Il primo ministro britannico Starmer "premia i nuovi nazisti" riconoscendo lo Stato palestinese. Lo scrive sui social l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Yechiel Leiter. "Quando Neville Chamberlain si è venduto ai nazisti, credeva (scioccamente) di evitare il conflitto. L'unica cosa che Starmer sta cercando di evitare è una presa di potere islamista in Gran Bretagna. Ha premiato i nuovi nazisti e riceverà solo vergogna", ha scritto Leiter su X.
Idf, ucciso vicecomandante forze navali Hamas, partecipò a 7/10
Il vice comandante della polizia navale di Hamas, Iyad Abu Yousef, che aveva partecipato all'attacco del 7 ottobre, è stato ucciso in un recente attacco aereo nella Striscia di Gaza centrale. Lo annunciano le IDF. L'attacco è stato effettuato dall'aeronautica militare israeliana, sulla base di informazioni fornite dalla Divisione di intelligence navale e dalla Direzione dell'intelligence militare. Le IDF affermano che Abu Yousef aveva partecipato all'attacco del 7 ottobre 2023 e che durante la guerra ha pianificato imboscate contro le truppe israeliane e si è occupato della sicurezza dei beni di Hamas. "La sua eliminazione costituisce un duro colpo per le capacità della polizia navale di Hamas, che viene utilizzata per raccogliere informazioni sulle nostre forze e per far rispettare il controllo marittimo per l'ala militare dell'organizzazione", affermano i militari israeliani.
Ong, spari in Siria contro una pattuglia israeliana
Una pattuglia militare israeliana che occupa il sud-ovest della Siria è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco esplosi da non meglio precisati uomini armati siriani. Non ci sono state vittime. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco è avvenuto nella parte sud-orientale della regione meridionale di Daraa, confinante con il Golan occupato da Israele dal 1967. In queste ore sono in corso trattative per definire gli ultimi dettagli di un più volte annunciato "accordo di sicurezza" tra Siria e Israele mediato dagli Stati Uniti. Col cambio di potere in Siria lo scorso 8 dicembre, Israele ha esteso di fatto il raggio della sua occupazione militare del Golan arrivando a occupare territori nelle regioni di Qunaytra e Daraa a sud-ovest di Damasco.
Gb ammonisce Israele su minaccia annessione Cisgiordania
Il Regno Unito ha messo in guardia Israele contro la minaccia evocata dall'interno del governo di Benyamin Netanyahu di dichiarare l'annessione della Cisgiordania occupata, in tutto o in parte, in risposta al riconoscimento formale dello Stato di Palestina annunciato ufficialmente da Londra e da altri Paesi occidentali. Lo ha detto la ministra degli Esteri, Yvette Cooper, intervistata dalla Bbc prima del suo previsto intervento odierno all'Onu, insistendo che il riconoscimento britannico della Palestina mira "chiaramente a garantire la sicurezza d'Israele al pari di quella dei palestinesi". "Si tratta di proteggere la pace e la giustizia in Medio Oriente continuando a lavorare con tutte le parti", ha proseguito: "Dobbiamo riconoscere ai palestinesi il diritto a un loro Stato così come riconosciamo lo Stato d'Israele". La titolare del Foreign Office non ha tuttavia indicato quando il governo di Keir Starmer intenda attribuire al consolato generale britannico di Gerusalemme, sede diplomatica che si occupa tradizionalmente dei rapporti con l'Autorità nazionale palestinese (Anp) in un'ambasciata a pieno titolo.
Il Libano condanna l'uccisione di 3 bimbi in raid di Israele
Il presidente libanese Joseph Aoun e il premier Nawaf Salam hanno condannato con forza l'uccisione da parte di Israele di quattro civili, un padre e i suoi tre figli, nel sud del Libano. Quello che i media libanesi definiscono "un massacro" si è verificato nelle ultime ore nel sud del Libano, nel distretto di Bint Jbeil. Secondo i media, un drone israeliano ha sparato due missili contro un uomo a bordo di una moto, uccidendolo sul colpo. Non è chiaro se si trattasse di un membro di Hezbollah. Un altro missile ha colpito un'auto nella quale viaggiavano un uomo e i suoi tre figli. L'esercito israeliano, dal canto suo, ha affermato di aver aperto una inchiesta sull'accaduto e ha confermato che l'uomo che viaggiava sulla moto era un membro di Hezbollah. "Si trovava in un'area abitata da civili in violazione dell'accordo tra Libano e Israele", recitava ieri sera il comunicato dell'Idf.
Media, Idf irrompe in una università in Cisgiordania
Secondo la Wafa, soldati israeliani hanno bruciato parti di una casa e arrestato decine di persone durante un raid nel villaggio di Al-Mughayyir, a nord-est di Ramallah. Interrogate e rilasciate una trentina di persone fermate durante raid casuali. Le fonti hanno riferito anche di irruzioni nel quartiere di Umm Al-Sharait nella città di Al-Bireh.
Belgio: "Riconosciamo Palestina per forzare mano Netanyahu"
Il ministro degli Esteri belga Maxime Prevot ha celebrato il riconoscimento simbolico dello Stato di Palestina da parte del Belgio e ha chiesto sanzioni contro il governo israeliano per "forzare la mano" all'amministrazione di Benjamin Netanyahu. "Riconosciamo con chiarezza lo Stato di Palestina, la legittimità del popolo palestinese a vedere tale Stato. Lo formalizzeremo amministrativamente e giuridicamente in una seconda fase, ma è per questo che siamo molto orgogliosi di essere tra le nazioni che oggi compiranno un ulteriore passo ufficiale verso il riconoscimento", ha dichiarato il capo della diplomazia belga in un'intervista alla radio Rtl. Prevot ha rilasciato la dichiarazione prima di recarsi all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, dove il Belgio riconoscerà "politicamente" la Palestina come Stato, aderendo alla dichiarazione promossa da Francia e Arabia Saudita. Il Belgio formalizzera' legalmente il riconoscimento in un secondo momento, in futuro "senza scadenze" e quando Hamas consegnerà gli ostaggi israeliani e scomparirà dalla scena politica, a seguito dell'accordo raggiunto dal governo di coalizione belga.
Ordine evacuazione Idf a Gaza City
L'Idf ha nuovamente lanciato volantini a Gaza City, in vista di una operazione delle forze di sicurezza israeliane. "Se non siete membri dell'ala militare di Hamas, potete evacuare a sud", recitano i volantini che invitano i residenti a lasciare la zona. "L'Idf sta facendo del suo meglio per evitare di farvi del male e consente a voi e alla vostra famiglia di evacuare immediatamente verso sud da Gaza City, che è diventata una pericolosa zona di combattimento", prosegue il messaggio, secondo quanto riferito dai media israeliani.
In corso in tutta Italia lo sciopero per Gaza
E' in corso in tutta Italia lo sciopero generale proclamato dai sindacati di base a sostegno di Gaza. La protesta riguarda tutti i settori, dal trasporto pubblico locale, alle ferrovie, porti, scuole e servizi pubblici. Per quanto riguarda il settore ferroviario, allo sciopero ha annunciato l'adesione il personale del Gruppo Fs con Trenitalia (fatta eccezione per la Calabria) ma ad incrociare le braccia sono anche i dipendenti di Italo e Trenord. Lo sciopero è scattato alla mezzanotte e durerà fino alle ore 23 di lunedi'. La mobilitazione nel trasporto marittimo, sara' sempre di 24 ore ma con varie modalita'. Per i trasporti locali previste le consuete fasce di garanzia con modalità diversa da città a città a Roma dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21; a Milano le linee Atm potrebbero non essere garantite dalle 8:45 alle 15 e dalle18 fino al termine del servizio. Numerose le manifestazioni indette in diverse città italiane: a Roma, Milano, Bologna, Napoli, Genova. Sit in e presidi anche a Torino, Firenze, Ancona, Bari e Palermo.
Media: almeno 11 palestinesi uccisi da stamattina in attacchi israeliani a Gaza
Almeno 11 palestinesi sono stati uccisi da stamattina negli attacchi israeliani a Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche ad al Jazeera Arabic, precisando che sette delle vittime sono state uccise a Gaza City.
Londra avverte Israele: no ritorsioni dopo riconoscimento
Londra ha messo in guardia il governo israeliano da qualsiasi ritorsione dopo il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del Regno Unito. "Ho chiarito al ministro degli Esteri israeliano che non dovrebbero annettere la Cisgiordania" ha detto il ministro degli Esteri britannico Yvette Cooper, "e ho anche chiarito che la decisione che abbiamo preso è il modo migliore per rispettare la sicurezza sia di Israele che dei palestinesi". Cooper si trova a New York per partecipare alla conferenza internazionale sulla soluzione dei due stati sponsorizzata da Francia e Arabia Saudita, dove illustrerà nel dettaglio il processo per il riconoscimento di uno Stato palestinese annunciato domenica a Londra dal Primo Ministro britannico Keir Starmer.
Danimarca annuncia un "cambio di posizione" sulla Palestina
"Desideriamo cambiare la nostra posizione, affinché non sia Israele, ma il popolo palestinese stesso, a prendere le decisioni e ad agire in modo che la Danimarca riconosca la Palestina. Questo è qualcosa che speriamo di poter fare". Lo ha detto il ministro degli Esteri danese Lars Loekke Rasmussen annunciando che in giornata fornirà dettagli più precisi in merito a quali ritiene essere i criteri necessari per un riconoscimento della Palestina da parte di Copenaghen. "Finora abbiamo di fatto concesso a Israele il diritto di veto sulla questione, poiché abbiamo affermato che il riconoscimento danese della Palestina avverrà solo quando sarà stata negoziata una soluzione a due Stati" ha dichiarato il ministro in un video pubblicato su instagram. "E questa soluzione sembra ancora lontana, se si guarda a cosa sta accadendo non solo a Gaza, ma anche con gli insediamenti in Cisgiordania e la dichiarata opposizione del governo Netanyahu a una soluzione a due Stati" ha aggiunto il ministro, che è già a New York per partecipare all'assembliea generale dell'Onu in cui si parlerà della situazione a Gaza e del riconoscimento della Palestina.
Awadallah: "Questo per la Palestina è un momento storico"
"È un momento storico dal punto di vista naturale, legale, morale, coerente con il nostro diritto all'autodeterminazione. È un messaggio, vuol dire vediamo le vostre sofferenze, dà speranza alla nostra gente". Lo dice a Repubblica Omar Awadallah, viceministro degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese, con delega proprio alle Nazioni Unite, dopo il riconoscimento dello Stato della Palestina da parte di diverse nazioni. L'Italia si è tirata fuori, "è un peccato che i nostri amici in Italia non partecipino a questo momento storico, li invitiamo a farlo perché il riconoscimento è il prerequisito per la pace, non un sottoprodotto - evidenzia -. Aspettare che il conflitto venga risolto potrebbe essere troppo tardi per un Paese come l'Italia che ha sempre sostenuto i diritti del popolo palestinese". La mappa della Cisgiordania assomiglia più a una somma di isole che a un territorio contiguo: pezzi di Palestina intervallati da insediamenti israeliani. "Israele sta cercando di imporre una realtà di fatto sul terreno con gli insediamenti, il genocidio a Gaza e cercando di trasferire forzatamente la nostra gente in Cisgiordania. La comunità internazionale deve prendere tutte le misure per porre fine a questa occupazione: l'embargo sulle armi, le sanzioni ai coloni e ai ministri violenti - spiega ancora -. Non è troppo tardi. Dubito che la comunità internazionale voglia pagare il prezzo di uno stato unico di apartheid nel 21° secolo". Gli israeliani sostengono che riconoscere lo Stato di Palestina è un regalo ad Hamas. "No, è una ricompensa al campo della pace perché Hamas non crede alla soluzione dei due Stati", conclude Awadallah che alla domanda se dunque Hamas verrà esclusa dalle prossime elezioni risponde che "qualsiasi movimento o fazione che vorrà partecipare alle elezioni dovrà riconoscere gli obblighi nei confronti dell'Olp, la soluzione dei due Stati e il diritto internazionale".
Germania: "Nessuna Palestina senza soluzione a 2 Stati"
La Germania ha ribadito che il riconoscimento di uno Stato palestinese dovrebbe avvenire solo al termine di un processo negoziale per una soluzione a due Stati. "Una soluzione negoziata a due Stati è la strada che può consentire a israeliani e palestinesi di vivere in pace, sicurezza e dignità", ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul prima di partire per New York per partecipare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. "Per la Germania, il riconoscimento di uno Stato palestinese è più che altro la conclusione del processo. Ma tale processo deve iniziare ora", ha aggiunto. Ieri Regno Unito, Canada e Australia hanno riconosciuto lo Stato di Palestina, e si prevede che Francia e altri Paesi seguiranno l'esempio oggi a New York.
Arabia Saudita e Qatar plaudono a riconoscimenti Palestina
L'Arabia Saudita e il Qatar plaudono alla decisione di Regno Unito, Canada, Australia e Portogallo di riconoscere lo Stato palestinese. Il riconoscimento, affermano fonti saudite citate dal Times of Israel, sottolinea l'impegno degli stati occidentali per un processo di pace e invita altri Paesi a fare lo stesso. Per il Qatar i riconoscimenti da parte dei Paesi occidentali sostengono gli sforzi per raggiungere una pace duratura nella ragione.
Wsj, Trump all'Onu affermerà il potere unilaterale degli Usa
Il discorso di Donald Trump martedì all'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York metterà in risalto la sua affermazione del potere unilaterale degli Stati Uniti all'estero davanti a un organismo globale in cui la sua amministrazione ha abbandonato gran parte del ruolo di primo piano che aveva un tempo. Lo scrive il Wall Street Journal, ricordando che gli Stati Uniti hanno drasticamente ridotto il loro contributo al bilancio dell'Onu (di cui erano il primo contributore davanti alla Cina), si sono posizionati contro alleati storici nel consiglio di Sicurezza e sono rimasti senza ambasciatore per otto mesi, fino a venerdì scorso, quando il Senato ha confermato all'incarico Mike Waltz, ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, silurato dopo lo scandalo del 'Chat-gate'. Gli Stati Uniti, secondo i dirigenti della Casa Bianca, possono esercitare la loro influenza globale anche al di fuori dell'Onu e delle sue numerose istituzioni, ritenendo che l'organismo mondiale appaia incapace di affrontare le crisi e sia sempre più ostile a Israele. Ma il Wsj sottolinea inoltre che, "in un segno evidente del declino dell'influenza statunitense, Francia, Regno Unito, Canada e Australia hanno in programma di annunciare congiuntamente lunedì, in occasione dell'apertura annuale dell'Assemblea Generale, che riconoscono lo Stato palestinese, sfidando la volontà di Trump e quella del più stretto alleato mediorientale degli Stati Uniti, Israele". Dal canto suo il portavoce della Casa Bianca, Davis Ingle, ha detto che Trump all'assemblea generale dell'Onu "esporrà la sua visione di un'America e di un mondo sicuri, prosperi e pacifici". "Sotto la guida del presidente Trump, il nostro Paese è di nuovo forte, il che ha reso l'intero globo più stabile", ha aggiunto.
Idf annuncia indagine su morte civili durante un raid in Libano
L'esercito israeliano afferma di aver avviato un'indagine dopo che un attacco aereo contro un agente di Hezbollah nel Libano meridionale ha causato la morte di diversi civili. Lo riferisce Times of Israel. Secondo l'esercito, l'attacco a Bint Jbeil ha ucciso un membro del gruppo terroristico libanese che "operava in un'area abitata da civili e in violazione degli accordi tra Israele e Libano". A seguito dell'attacco, "diversi [civili] non coinvolti sono stati uccisi", conferma l'esercito. "L'Idf si rammarica per qualsiasi danno arrecato ai civili non coinvolti e si adopera il più possibile per mitigare i danni subiti", afferma, aggiungendo che "l'incidente è oggetto di indagine".
Il Portogallo riconosce lo Stato di Palestina
Il Portogallo riconosce uno Stato palestinese, ha dichiarato oggi il ministro portoghese degli Esteri Paulo Rangel, seguendo il Regno Unito, il Canada e l'Australia, e precedendo altri Paesi che hanno annunciato la loro intenzione di farlo domani, tra cui la Francia. "Riconoscere lo Stato di Palestina è il compimento di una politica fondamentale, coerente e ampiamente accettata", ha dichiarato Rangel ai giornalisti a New York in vista dell'Assemblea Generale annuale delle Nazioni Unite che si apre domani. "Il Portogallo sostiene la soluzione dei due Stati come unica via per una pace giusta e duratura, una pace che promuova la coesistenza e le relazioni pacifiche tra Israele e Palestina", ha aggiunto.
Usa, riconoscimento Palestina degli alleati è simbolico
Gli Stati Uniti hanno definito "puramente simbolico" il riconoscimento di uno stato palestinese da parte di diversi alleati chiave. "Il nostro obiettivo rimane una diplomazia seria, non gesti di scena - ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato, secondo quanto riportato da Afp -. Le nostre priorità sono chiare: il rilascio degli ostaggi, la sicurezza di Israele e la pace e la prosperità per l'intera regione, possibili solo senza Hamas".