Iran-Israele, a Teheran funerali vittime guerra. Capo Aiea bandito da siti nucleari

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A Teheran sabato i funerali di Stato per circa 60 persone, tra cui comandanti militari e scienziati nucleari, uccisi nella guerra con Israele. L’Iran vieta l’accesso di Grossi Rafael, capo dell’Aiea, ai suoi impianti nucleari: lo ha annunciato Hamid Reza Haji Babaei vicepresidente del parlamento iraniano. Idf: “Ucciso Hakem al-Issa, uno dei fondatori di Hamas, che aveva pianificato attacco del 7/10”. Trump: "Iran vuole incontro". Poi su Gaza: "Tregua in una settimana". A Gaza 81 palestinesi sono stati uccisi in 24 ore, secondo il ministero della Salute controllato da Hamas

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A Teheran sabato i funerali di Stato per circa 60 persone, tra cui comandanti militari e scienziati nucleari, uccisi nella guerra con Israele, al grido di “Morte a Israele”, “Morte all'America”. La TV di Stato ha mostrato filmati di persone in abiti neri che sventolavano bandiere iraniane e tenevano in mano le foto dei comandanti militari uccisi.

Il vicepresidente del Parlamento iraniano Hamid Reza Haji Babaei ha annunciato che l’Iran non permetterà più a Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l’energia atomica, di visitare i suoi impianti nucleari, né permetterà l'installazione di telecamere di sorveglianza nelle strutture.

Intanto, l’inviato statunitense in Medio Oriente, Steve Witkoff, dovrebbe recarsi al Cairo nei prossimi giorni per una visita che dovrebbe essere "decisiva" per il raggiungimento di un cessate il fuoco e un accordo sul rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti al quotidiano libanese affiliato a Hezbollah, Al-Akhbar. Fonti di Hamas hanno detto al quotidiano saudita Asharq Al-Awsat che il  round di colloqui previsto per i prossimi giorni in Egitto e Qatar con  Israele potrebbe essere "molto serio". A confermare l’impegno diplomatico è anche il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, secondo cui i mediatori stanno collaborando con Israele e Hamas per sfruttare lo slancio del cessate il fuoco di questa settimana con l'Iran e lavorare per una tregua nella Striscia di Gaza. “Se non sfruttiamo questa finestra sarà un'opportunità persa”, ha detto Majed al-Ansari. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che un'intesa sul conflitto a Gaza è "vicina". Riguardo a Teheran, ha aggiunto, "abbiamo  delle sanzioni nei loro confronti, non sono stupidi. Non credo che l'Iran tenterà di riavviare il programma nucleare a breve", ha detto Trump sottolineando che la Repubblica islamica "vuole incontrarci". 

Nel frattempo, secondo quanto riportato da Iran International, esplosioni sono state udite sabato a Eslamshahr, nella parte occidentale di Teheran, ed è stata attivata la contraerea. Iran International cita post di testimoni oculari sui social media.

Uno dei fondatori di Hamas e uno di coloro che avevano pianificato l'attacco del 7 ottobre è stato ucciso venerdì sera in un attacco aereo a Gaza City: lo ha annunciato l'Idf. Secondo quanto riportato dall'esercito, Hakem al-Issa, capo di stato maggiore della "divisione di supporto amministrativo e di combattimento" dell'ala militare del gruppo terroristico, e' stato ucciso in un attacco nel quartiere Sabra di Gaza City.

Almeno tre persone sono rimaste uccise negli attacchi israeliani condotti oggi nel Libano meridionale, nonostante il cessate il fuoco in vigore. Lo hanno dichiarato le autorità, con Hezbollah, sostenuto dall'Iran, che ha lasciato intendere che la sua pazienza per la "continua aggressione" si sta esaurendo. L'idf ha annunciato di aver ucciso Hassan Mohammad Hamoudi, un comandante di Hezbollah, in un attacco di droni israeliani a Konine. 

Nella Striscia di Gaza, almeno 81 palestinesi sono stati uccisi e 422 feriti negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore. A riferirlo è il ministero della Salute locale, controllato da Hamas. La notizia è riportata da Al Jazeera. Tra le vittime ci sarebbero almeno tre bambini e i loro genitori, uccisi in un attacco israeliano su un campo tendato a Muwasi, vicino alla città  meridionale di Khan Younis. Sono stati colpiti mentre dormivano, hanno  riferito i parenti, secondo quanto riportato dall'AP.

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  • Nella testa di Trump: cosa può averlo spinto alla guerra con l’Iran (leggi l'articolo)
  • Trump attacca l’Iran, e ora cosa succede? I possibili scenari (leggi l'articolo)
  • Perché parte della diaspora iraniana supporta gli attacchi a Teheran (leggi l'articolo)

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Trump insiste: "Iran non ha spostato le sue scorte di uranio"

Donald Trump continua a ribadire che l'Iran non ha spostato il suo materiale nucleare prima dell'attacco americano. In un'intervista che sarà trasmessa domani alle 10 ora locale, le 16 in Italia, nel programma 'Sunday Morning Futures' di  Fox News, il presidente ha insistito che "è una cosa molto difficile da fare e non abbiamo dato alcun preavviso. Non hanno spostato nulla". 

Basi Usa in Italia ed Europa, dove sono e che ruolo hanno

Gli Stati Uniti, con l'operazione "Midnight Hammer", hanno bombardato i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan. Una mossa che inserisce in prima linea anche gli Usa nel conflitto tra Israele e Iran. Teheran ha promesso "conseguenze eterne", minacciando ritorsioni. "Ridurremo in cenere le basi Usa in Medio Oriente", hanno affermato i pasdaran. Ma l'attenzione e le preoccupazioni si estendono anche alla presenza militare statunitense in Europa (e in Italia). Quante (e dove) sono le basi sparse nel Vecchio Continente?

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Grossi: "L'Iran potrebbe arricchire l'uranio entro qualche mese"

L'Iran ha le capacità tecniche per riprendere l'arricchimento dell'uranio entro "qualche mese". Lo ha affermato Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), in un'intervista all'emittente americana Cbs. Quasi una settimana dopo i bombardamenti statunitensi sui siti nucleari di Fordo, Natanz e Isfahan, tutti concordano, anche a Teheran, sul fatto che questi impianti abbiano subito danni significativi, ma permangono dubbi sull'effettiva efficacia di questi attacchi. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ad esempio, ha ipotizzato che il programma nucleare iraniano sia stato ritardato di "diversi decenni".  "Ci sono stati danni significativi, ma non completi (...) Possono avere, sapete, entro pochi mesi, direi, centrifughe operative per la produzione di uranio arricchito", ha aggiunto Grossi in un'intervista che andrà in onda domani.

Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy

I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci  maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.

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Israele, capo dei coloni protesta contro l'esercito israeliano

Il capo del Consiglio di Yesha, un'organizzazione ombrello che rappresenta i comuni degli insediamenti in Cisgiordania, si scaglia contro l'esercito per l'attacco dei coloni contro i soldati avvenuto la scorsa notte. "Un incidente che inizia con l'esecuzione di un ordine di chiusura di una zona militare e finisce con uno sparo a fuoco vivo contro un quattordicenne deve essere immediatamente indagato", scrive Omer Rahamim su X. "Le Forze di Difesa Israeliane non sparano agli ebrei!" 

Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano

Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

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Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola

Da un paio di settimane la Cooperativa - attiva in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata - ha aderito alla campagna Coop 4 Refugees. "Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenze in corso nella Striscia".

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Almeno 3 morti negli attacchi israeliani nel sud del Libano

Almeno tre persone sono rimaste uccise negli attacchi israeliani condotti oggi nel Libano meridionale, nonostante il cessate il fuoco in vigore. Lo hanno dichiarato le autorità, con Hezbollah, sostenuto dall'Iran, che ha lasciato intendere che la sua pazienza per la "continua aggressione" si sta esaurendo.    In una dichiarazione, il ministero della Salute libanese ha affermato che un attacco con drone del "nemico israeliano" contro un'auto a Kunin, nel Libano meridionale, ha ucciso un uomo, aggiungendo in seguito che un'altra persona era rimasta ferita.    L'esercito israeliano - da parte sua - ha reso noto che l'attacco "ha eliminato il terrorista Hassan Muhammad Hamoudi", ritenuto responsabile di attacchi missilistici anticarro contro il territorio israeliano durante la recente guerra.

M.O., speranza cessate il fuoco. Proseguono raid su Gaza. VIDEO

M.O., speranza cessate il fuoco. Proseguono raid su Gaza

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Migliaia di israeliani in piazza, chiedono rilascio ostaggi

Migliaia di israeliani sono scesi in piazza oggi a Tel Aviv per chiedere il rilascio dei restanti 49 ostaggi nella Striscia di Gaza, detenuti dal movimento islamista palestinese Hamas. Lo riportano i giornalisti dell'Afp. Si è trattato della prima manifestazione settimanale da quando Israele e Iran hanno raggiunto un cessate il fuoco il 24 giugno scorso, una tregua imposta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump alle due parti in conflitto dopo una guerra di 12 giorni.    Una grande folla ha riempito la "Piazza degli Ostaggi" nel centro di Tel Aviv, sventolando bandiere israeliane e mostrando foto di israeliani rapiti da Hamas nell'attacco senza precedenti e sanguinoso del 7 ottobre 2023. Il sequestro ha innescato un'offensiva militare lanciata il giorno successivo dal primo ministro Benyamin Netanyahu con l'ambizione di annientare il movimento islamista e liberare gli ostaggi.

Nucleare Iran, Trump: 'Siti distrutti”. Nyt: programma solo ritardato

Dopo il bombardamento statunitense contro tre impianti iraniani, è scontro tra la versione ufficiale dell’amministrazione Usa e le valutazioni dell’intelligence riportate dai media americani. Il presidente parla di "distruzione totale", mentre un rapporto segreto sostiene che il programma nucleare iraniano è stato solo rallentato perché parte del materiale nucleare sarebbe stato spostato prima dell’attacco. L’inviato speciale Witkoff ribadisce: "Obiettivo raggiunto".

Nucleare Iran, Trump: 'Siti distrutti”. Nyt: programma solo ritardato

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Capo Idf: "Autorità affrontino con decisione violenze contro forze sicurezza"

"Condanno fermamente qualsiasi violenza contro i soldati dell'Idf, la Polizia di Frontiera e tutte le forze di sicurezza. Mi aspetto che tutte le autorità di polizia, le entità legali e gli enti di assistenza sociale affrontino il fenomeno in modo ampio e deciso". Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore delle Idf, tenente generale Eyal Zamir, durante una visita alla brigata regionale Binyamin dell'esercito, in seguito all'attacco dei coloni avvenuto ieri sera contro le truppe nella zona della Cisgiordania centrale.

Parigi, pronti a fornire sicurezza nella consegna di cibo a Gaza

La Francia "è pronta, così come l'Europa, a contribuire alla sicurezza delle distribuzioni alimentari" nel territorio palestinese di Gaza, devastato dalla guerra. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot.    Tale iniziativa mirerebbe ad "affrontare la questione che preoccupa le autorità israeliane, ovvero il dirottamento di questi aiuti umanitari da parte di gruppi armati", ha proseguito Barrot, esprimendo la sua "rabbia" riferendosi alle "500 persone che hanno perso la vita nelle distribuzioni alimentari" a Gaza nelle ultime settimane. 

Israele, manifestanti di nuovo in piazza per gli ostaggi

Migliaia di manifestanti si sono radunati in Israele per chiedere al governo di garantire il rilascio di 49 ostaggi ancora detenuti a Gaza. E' stato il primo raduno dei familiari degli ostaggi da quando Israele ha concordato un cessate il fuoco con l'Iran il 24 giugno, dopo una guerra di 12 giorni, alimentando la speranza che la tregua avrebbe dato impulso agli sforzi per porre fine al conflitto di Gaza e riportare a casa gli ostaggi. Le restrizioni di emergenza in vigore durante la guerra con l'Iran avevano impedito lo svolgimento del raduno, che normalmente si teneva settimanalmente.

Francia pronta a contribuire a sicurezza per aiuti a Gaza

La Francia "e' pronta, cosi' come l'Europa, a contribuire alla sicurezza delle distribuzioni alimentari" nel territorio palestinese di Gaza, devastato dalla guerra, ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot. Tale iniziativa mirerebbe ad "affrontare la questione che preoccupa le autorita' israeliane, ovvero l'appropriazione indebita di questi aiuti umanitari da parte di gruppi armati", ha proseguito Barrot su LCI, esprimendo la sua "rabbia" riferendosi alle "500 persone che hanno perso la vita nelle distribuzioni alimentari" a Gaza nelle ultime settimane.

Consiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca

Bruxelles ospita il Consiglio europeo tra i leader dei 27, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La due giorni di vertice segue il World Forum Nato a L'Aja“dominato” dalla presenza di Donald Trump. Al centro due dossier chiave delle relazioni transatlantiche, i dazi e la difesa, ma anche la complicata situazione geopolitica internazionale. Nelle conclusioni di rito, i capi di Stato e di governo esortano a trovare una soluzione negoziale "alla questione nucleare iraniana" e chiedono un "immediato" cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Sull'Ucraina - con l'impegno a proseguire con gli aiuti militari - le conclusioni sono state adottate a 26, senza il sostegno di Budapest che continua a opporsi all'avanzamento di Kiev nel percorso di adesione all'Ue.

Consiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca

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Idf, ucciso alto militante Hamas che aveva pianificato l'attacco del 7/10

Le Idf e il servizio di sicurezza israeliano Shin Bet hanno dichiarato di aver "colpito ed eliminato ieri il terrorista Hakham Muhammad Issa Al-Issa nella zona di Sabra, nella città di Gaza". Secondo l'esercito israeliano, Issa "ha svolto un ruolo significativo nella pianificazione e nell'esecuzione del brutale massacro del 7 ottobre" ed era "uno degli ultimi terroristi di alto rango di Hamas rimasti nella Striscia di Gaza".

Idf: ieri ucciso fondatore Hamas e organizzatore 7 ottobre

Uno dei fondatori di Hamas e uno di coloro che avevano pianificato l'attacco del 7 ottobre è stato ucciso ieri sera in un attacco aereo a Gaza City, lo annuncia l'IDF. Secondo quanto riportato dall'esercito, Hakem al-Issa, capo di stato maggiore della "divisione di supporto amministrativo e di combattimento" dell'ala militare del gruppo terroristico, e' stato ucciso in un attacco nel quartiere Sabra di Gaza City. Le IDF affermano che Issa era una "fonte centrale di conoscenza e uno degli ultimi alti funzionari di Hamas ad aver ricoperto posizioni di alto livello prima del 7 ottobre e ad essere rimasto nella Striscia di Gaza". "In passato, Issa ha guidato gli sforzi di rafforzamento delle forze di Hamas nella Striscia di Gaza, e' stato uno dei fondatori della divisione operativa dell'ala militare, ha ricoperto l'incarico di capo della divisione di addestramento ed e' stato membro del consiglio militare generale di Hamas", afferma l'IDF in una dichiarazione. L'esercito aggiunge che "Issa ha avuto un ruolo significativo nella pianificazione e nell'esecuzione del massacro omicida del 7 ottobre".Durante la guerra, compresi gli ultimi giorni, "Issa ha ricoperto il ruolo di capo del supporto al combattimento, portando avanti piani terroristici dall'aria e dal mare contro i civili israeliani e le truppe dell'IDF operanti nella Striscia di Gaza", afferma l'IDF. "Oltre a portare avanti questi piani, Issa ha lavorato per ricostruire le strutture di Hamas danneggiate durante la guerra".

Israele-Iran, le tappe della “guerra dei 12 giorni'

Il conflitto era iniziato lo scorso 13 giugno, quando lo Stato ebraico aveva lanciato l'operazione "Leone Nascente" contro la Repubblica islamica, accusata di essersi avvicinata "a un punto di non ritorno" nello sviluppo di un'arma nucleare. Immediata la risposta di Teheran, con il lancio di razzi verso le città israeliane. Poi la discesa in campo degli Usa, il 22 giugno, con un attacco a tre siti nucleari in Iran e la successiva rappresaglia iraniana sulla base Usa di Al Udeid in Qatar. Dopo una difficile tregua, la fine della guerra.

Israele-Iran, le tappe della “guerra dei 12 giorni'

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"Stop relazioni Marche-Israele", pro Gaza in piazza a Ancona

"Chiediamo alla Regione Marche di fare come ha fatto l'Emilia-Romagna e di sospendere ogni rapporto commerciale, militare e universitario con lo Stato di Israele". L'appello è di Ammar Amadneh, referente della comunità palestinese nelle Marche, che ha preso parola dal furgone in testa alla manifestazione regionale di oggi pomeriggio, ad Ancona, organizzata dal Coordinamento Marche per la Palestina.     Tra i principali interventi, quello del giornalista palestinese, Samir Al Qaryouti, che ha ribadito di fermare con urgenza il massacro dei colleghi che coprono il conflitto dalla Striscia di Gaza. "Ci sono 240 giornalisti uccisi. - ha detto Al Qatyouti -  Facevano parte di diverse testate, sono persone che hanno dato dimostrazione di lavorare sul campo e di lottare per difendere la causa del proprio".    I manifestanti, riunitisi in piazza Ugo Bassi, nel quartiere Piano, si sono poi diretti verso il centro della città guidati da un furgone - dal quale si sono susseguiti interventi e musica - e scortati dagli agenti di polizia. Numerose le bandiere palestinesi e gli striscioni contro "il genocidio a Gaza" e per chiedere agli Stati dell'Unione europea di esercitare pressione su Israele affinché ponga fine ai bombardamenti nella Striscia di Gaza.

Gaza: almeno 56 morti negli attacchi israeliani di oggi

Almeno 56 persone sono state uccise da stamattina nei raid israeliani nella Striscia di Gaza. Lo hanno dichiarato le autorità sanitarie e della protezione civile palestinesi, secondo le quali, diverse aree sono state colpite nell'ultima ondata di attacchi sul territorio costiero, con decine di altre persone ferite. Secondo fonti mediche del ministero della Salute, 11 persone sono state uccise in un attacco aereo nel quartiere di Tuffah, a Gaza City, vicino a un ex edificio scolastico. L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riportato un bilancio delle vittime più alto, aggiungendo che tra le vittime ci sono anche dei bambini. Le squadre della protezione civile di Gaza, controllata da Hamas, hanno riferito di altre 45 vittime in ulteriori attacchi israeliani. Non ci sono stati commenti immediati da parte dell'esercito israeliano.

Gaza, media: almeno 81 vittime nelle ultime 24 ore per i raid israeliani

Secondo il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, almeno 81 palestinesi sono stati uccisi e 422 feriti negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore. Lo riporta Al Jazeera. Il bilancio totale è salito a 56.412 morti e 133.054 feriti dal 7 ottobre 2023. Nella notte un attacco sullo stadio Palestine, che ospitava sfollati, ha causato 12 morti tra gli occupanti delle tende. Almeno 6.089 morti e 21.013 feriti sono stati registrati dopo la rottura del cessate il fuoco da parte di Israele il 18 marzo scorso.

"Siamo 15 mila", termina concerto a Roma per Gaza

"Siamo in 15 mila", l'annuncio da parte dall'Associazione Schierarsi, che oggi assieme ad artisti e attivisti ha dato vita a Roma alla manifestazione "Non in mio nome, dalla parte del popolo palestinese". Dopo l'esibizione Daniele Silvestri e Mannarino l'evento è terminato con il grido 'Palestina libera' urlato dalla piazza, e le bandiere al vento con i colori della Palestina.

Gaza, manifestazione Pro-Pal a Roma: "stop genocidio sionista"

Il grido di "Freedom, freedom, freedom" e "pace in Palestina e nel mondo" e' riecheggiato nella Piazza di Porta San Paolo, a Roma, dove questo pomeriggio si e' tenuta la manifestazione Pro-Pal 'Non in mio nome - In piazza contro il genocidio', promossa dall'Associazione Schierarsi insieme a vari artisti. Diversi i volti noti del giornalismo, della politica e dello spettacolo, da Peter Gomez a Daniele Silvestri e Greta Scarano. L'associazione Schierarsi ha lamentato "un uso strumentale dell'antisemitismo da parte della comunita' ebraica per coprire le nefandezze del sionismo" e ha chiesto al governo italiano azioni immediate in difesa del popolo palestinese a Gaza e in Cisgiordania. Moni Ovadia ha denunciato "il genocidio" nella Striscia di Gaza che a suo dire "nasce dall'ideologia sionista": "Se essere antisemita e' essere al fianco del popolo palestinese, io sono antisemita", la provocazione dell'attore, cantante e scrittori di origini ebraiche sefardite, "c'e' una sola soluzione possibile: uno Stato laico per tutti coloro che abitano il territorio della Palestina". Per l'ex pentastellato Alessandro Di Battista, tra i promotori di 'Schierarsi', il governo Meloni e l'Ue "parlano di valori e poi non sono nemmeno in grado di applicare un pacchetto di sanzioni a uno Stato genocida e terrorista come Israele". "Oggi Israele e' governato da nazisti", ha aggiunto,  "si sentono un popolo eletto come i nazisti si sentivano una razza superiore. Da qui nasce la disumanizzazione: pensano che i bambini palestinesi sono degli animali e come tali meritino di essere assassinati". Sul palco si sono esibiti tra gli altri la cantante italiana di origini palestinesi Laila Al Habash e Alessandro Mannarino che ha concluso la manifestazione che e' servita anche a raccogliere fondi a favore delle attivita' di Medici Senza Frontiere nella Striscia.

Media: Idf uccide comandante Hezbollah nel sud del Libano

Un comandante di Hezbollah è stato ucciso oggi in un attacco con drone israeliano a Kouniné, nel Libano meridionale, secondo quanto riportato dall'esercito citato dal Times of Israel. Secondo l'Idf Hassan Mohammad Hamoudi era il comandante dell'unità missilistica anticarro di Hezbollah nell'area di Bint Jbeil. Durante la guerra, Hamoudi "ha guidato numerosi attacchi missilistici anticarro contro Israele", aggiunge l'esercito.

Netanyahu condanna rivolta coloni in Cisgiordania

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato la rivolta dei coloni avvenuta la scorsa notte contro i soldati a Binyamin, in Cisgiordania. "Condanno fermamente i disordini che hanno avuto luogo nell'area di Binyamin, in cui i soldati dell'IDF sono stati attaccati", si legge in una dichiarazione rilasciata dall'ufficio di Netanyahu. Il premier ha chiesto inoltre che venga avviata un'indagine "per assicurare alla giustizia chiunque abbia violato la legge e agito contro i nostri soldati". "Queste persone sono una piccola minoranza che non rappresenta la maggioranza assoluta dei coloni rispettosi della legge e che prestano servizio nelle Idf e nelle forze di sicurezza", ha aggiunto Netanyahu.

Libano, Idf: ucciso comandante Hezbollah in attacco con droni

 Un comandante di Hezbollah è stato ucciso in un attacco di droni israeliani a Konine, nel sud del Libano, all'inizio di oggi. Lo ha comunicato l'Idf, secondo cui, Hassan Mohammad Hamoudi era il comandante dell'unità missilistica anticarro di Hezbollah nell'area di Bint Jbeil. Durante la guerra, Hamoudi "ha guidato numerosi attacchi missilistici anticarro contro Israele", ha aggiunto l'esercito.

Media Israele: "Sorpresi da dichiarazioni Trump su tempi tregua"

Alti funzionari israeliani coinvolti nei colloqui per un accordo sulla  presa degli ostaggi affermano di non comprendere i motivi dell'ottimismo  del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ieri ha dichiarato  alla Casa Bianca che un cessate il fuoco a Gaza potrebbe essere  raggiunto già la prossima settimana.Lo riporta Ynet."Purtroppo, non vi è  alcun segno di flessibilità o cambiamento nella posizione di Hamas, né  vi è alcun cambiamento nella posizione del primo ministro riguardo alla  fine della guerra", hanno affermato.L'ottimismo di Trump sembrerebbe una  sorta di "pio desiderio" per sfruttare lo slancio creatosi dopo la fine  della guerra tra Israele e Iran per poter raggiungere un altro  risultato diplomatico.Ma sul campo, affermano gli stessi alti  funzionari, non è cambiato molto.Ci sono contatti dietro le quinte e  intensi contatti guidati da qatarioti ed egiziani, ma non ci sono  risultati né progressi.Anche le notizie su un'imminente visita  dell'inviato Steve Witkoff sono errate: non c'è alcuna informazione  riguardo il suo arrivo nei prossimi giorni.

Media: "Attacco con drone uccide 1 persona e ne ferisce 2 nel Libano meridionale"

Una persona è stata uccisa e due sono rimaste ferite in un attacco di droni israeliani nel villaggio di Mahruna, nella regione di Tiro, nel Libano meridionale. Lo riporta il quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah. L'emittente televisiva saudita Al-Hadath ha riferito che l'attacco ha preso di mira un agente di Hezbollah.

Iran, Khamenei: "Usa vogliono nostra resa, ma non accadrà mai"

Mentre migliaia di persone a Teheran si riunivano per i funerali dei vertici militari, la Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, con un post sull'account X in lingua farsi, ha ribadito la promessa che la nazione islamica non si arrendera' mai agli Stati Uniti. "La nazione iraniana deve sapere che il motivo del conflitto con l'America e' che gli Usa vogliono che l'Iran si arrenda", ha affermato Khamenei, ribadendo che "un evento del genere non accadra' mai".

Iran, Trump insiste: "Non hanno avuto tempo di spostare uranio"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha negato ancora una volta che l'Iran abbia protetto o trasferito le sue scorte di uranio arricchito in vista di un attacco a sorpresa degli Stati Uniti. Lo ha detto durante un'intervista a Fox News, chiarendo che Teheran non aveva ne' il tempo ne' i mezzi per farlo. "Non hanno mosso nulla", ha affermato Trump alla conduttrice Maria Bartiromo. Il presidente Usa ha spiegato che spostare quelle scorte di uranio sarebbe stato "molto, molto pesante" e allo stesso tempo "molto pericoloso", soprattutto perche' l'operazione e' arrivata con poco preavviso. "Nessuno pensava che avremmo inseguito quel sito, perche' tutti dicevano che quel sito fosse impenetrabile", ha svelato Trump nell'intervista che andra' in onda domani.

Studenti palestinesi italiani: "A Gaza genocidio, Meloni complice"

"Chi ha paura della parola genocidio, dovrebbe guardare negli occhi i nostri bambini mutilati, le madri che scavano a mani nude tra le macerie. Non c'è spazio più per l'ambiguità, non c'è più tempo per le mezze parole. La presidente nostra del Consiglio, la donna, madre, e cristiana, è complice perché non si può sostenere chi bombarda ospedali, scuole, chiese e moschee". Lo ha detto Maya Issa, presidente degli studenti palestinesi italiani, dal palco della manifestazione 'Non in mio nome, dalla parte del popolo palestinese', organizzata a Porta San Paolo a Roma per raccogliere fondi a favore delle attività di Medici senza frontiere nella Striscia di Gaza.  "Parlare da questa piazza, da Porta San Paolo, per noi palestinesi non è un gesto qualsiasi. È un atto di memoria e di resistenza, perché questa piazza è simbolo della lotta partigiana contro il fascismo", ha aggiunto Maya dal palco.

Bignami (FdI): "Sinistra diritti sfili a Gaza o a Teheran"

"Criticare un governo e' del tutto legittimo, equipararlo ad un intero popolo e', al contrario, inaccettabile. Un passaggio subdolo, col quale si cerca di autogiustificarsi millantando nobili propositi, ma che, in realta', semina solo odio". Lo dice Galeazzo Bignami, capogruppo di FdI alla Camera, in un'intervista a Il Tempo, parlando delle ripercussioni del conflitto in Medio Oriente. "Gli ultimi dati parlano certamente di un problema anche se in Italia la situazione e' migliore rispetto al resto d'Europa. Anche grazie alla strategia nazionale per la lotta contro l'antisemitismo messa in campo dal governo. Detto questo non possiamo e non vogliamo girarci dall'altra e negare l'evidenza: C’è un antisemitismo, alimentato da certa sinistra, che dimostra come da sempre esista un antisemitismo latente, che ora è riesploso e che qualcuno cerca di sdoganare con questioni delicate e ben diverse come Gaza. Non basta commemorare i morti della Shoah a lavorare per il rispetto di tutti i vivi che subiscono atti di discriminazione. Questo lo rende ancora più pericoloso, in realtà. Perchè certi soggetti sono disposti, per portare avanti le proprie tesi, anche a mettersi al fianco di pericolosi terroristi come Hamas o Hezbollah. In alcune piazze sventolavano quelle bandiere. Anche se poi la Boldrini fa finta di essere smemorata e' stata lei ad incontrare alla Camera deputati l'amico di Hamas, Hannoun", prosegue Bignami. "Chi è di Bologna sa bene cosa significhi vivere con la lettera scarlatta rossa. Vede, se il momento non fosse davvero drammatico, il mio inserimento in quella lista sarebbe da commentare con una sana risata. Purtroppo e' necessario essere ancora piu' attenti affinche' non si inneschi una sorta di escalation tra i vari gruppi di estrema sinistra a chi la fa più grossa", dice ancora, a proposito del suo inserimento nella lista degli 'agenti sionisti', stilata dal Nuovo Pci.

“È esattamente così, la sinistra dei diritti che poi decide chi può fare cose. Sono gli stessi che vanno a sfilare in corteo a Tel Aviv beneficiando di quei valori di libertà e democrazia su cui Israele fonda la propria esistenza e poi attaccano non il governo israeliano, ma l'esistenza stessa dello Stato di Israele e il suo popolo, non manifestano a Teheran o dai loro amici di Hamas?", osserva ancora Bignami. 

Sala: "C'è rischio antisemitismo, a Milano dobbiamo star attenti"

"Mi dispiace" per l'assenza al Milano Pride della comunità ebraica e "li capisco, capisco che c'è paura ed è un peccato enorme. C'è il rischio di antisemitismo" dopodiché "sostengo che il governo Netanyahu sia una iattura ma sostengo anche che a Milano bisogna restare molto attenti". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala parlando con i giornalisti al Pride.  Sala ha parlato anche dei cartelli 'Israeli not welcome' comparsi qualche giorno fa a Milano: "Alle 9.30 - ha spiegato il sindaco - i cartelli li avevamo già tolti tutti. Quindi ho preferito agire con tempestività e immediatezza. È un po' nel mio stile. Poi su questa tematica si stanno sprecando tante parole. Contano di più i fatti e noi i fatti li abbiamo fatti. Io sono stato avvisato un minuto dopo che i cartelli sono apparsi".

Media: "Siria chiede in negoziati indiretti la cessazione degli attacchi israeliani"

Il quotidiano arabo londinese Asharq Al-Awsat ha riferito, da fonti a Damasco vicine al governo siriano, che, nell'ambito di negoziati indiretti con Israele, la Siria chiede la cessazione degli attacchi e delle incursioni israeliane in territorio siriano e il ritorno all'accordo firmato nel 1974, mentre Israele è interessato a istituire una zona cuscinetto. Le fonti non hanno escluso la possibilità di raggiungere un accordo attraverso negoziati che aprano la strada a un accordo permanente.

Media: “Idf tentano di eliminare agente di Hamas che pianificò 7/10”

Le Idf hanno tentato di eliminare un agente dell'ala militare di Hamas coinvolto nella pianificazione del massacro del 7 ottobre e nella creazione del sistema di addestramento di Hamas. Lo riporta Ynet News, aggiungendo che Hakam al-Issa è apparentemente rimasto ferito insieme a diversi familiari in un attacco aereo, ma le autorità di sicurezza stanno ancora verificando se sia stato eliminato. Secondo i media di Gaza l'uomo è stato ucciso. Notizia riportata anche da Israel Hayom, che cita fonti vicine alla stessa organizzazione terroristica palestinese. Hakim al-Issa è stato coinvolto nella pianificazione del massacro del 7 ottobre e ha partecipato alla creazione del sistema di addestramento di Hamas. Secondo l'Idf, che ha fatto sapere di averlo colpito nell'attacco aereo di ieri insieme a diversi membri della sua famiglia, non ci sarebbero conferme della sua morte.

"No alla guerra", corteo davanti alla base Usa di Sigonella

Arrivano alla spicciolata, cappellino in testa per proteggersi dal sole e una bottiglietta d'acqua in borsa per affrontare i 35 gradi all'ombra. Qualcuno porta uno striscione, altri le bandiere. Soprattutto della Cgil, ma anche della Pace, della Palestina. Alle 9.30 in punto, sono oltre duecento, forse anche trecento, a partecipare al corteo a poche decine di metri dall'ingresso della base militare Usa di Sigonella, tra Catania e Siracusa. Una manifestazione, presidiata da decine di poliziotti, voluta fortemente dalla Cgil siciliana, guidata da Alfio Mannino. "Questa mattina siamo qui perché vogliamo affermare che la Sicilia deve essere terra di pace, ma gli scenari degli ultimi giorni fanno sì che la Sicilia possa diventare avamposto di guerra", ammonisce Mannino mentre sistema un gazebo per creare un po' d'ombra in questo lembo di terra, nella piana catanese, senza ombra. Oltre alla Cgil la manifestazione è stata organizzata da Emergency, Libera, Comunità Sant'Egidio, Anpi, Legambiente, Zerowaste, Forum Acqua pubblica. Hanno aderito anche Sinistra Futura, Rete catanese Restiamo umani, Incontriamoci, Pd, M5S, Federconsumatori, Auser, Udi, Udu, Nun si parti, Sunia, Centro Arrupe, centro Pio La Torre, Avs e Pax Christi. "La Sicilia rischia di pagare un prezzo altissimo, con l'aumento delle spese militari al 5 per cento si rischia di avere tagli per risorse fondamentali. Dentro questo scenario ci preoccupa che la politica regionale non dice una parola. Siamo a Sigonella perché il Presidente del Consiglio non ha escluso un ruolo diretto da parte del nostro paese", dice ancora Mannino all'Adnkronos. Intanto gli striscioni vengono srotolati, pronti per il corteo.  "L'Italia ripudia la guerra", si legge. Oppure: "Sicilia, terra di pace". "Qui abbiamo una base militare. Non ci risulta in queste settimane un coinvolgimento diretto, ma c'è stato un aumento del traffico dello spazio aereo del 40 per cento da e per Sigonella e questo ci preoccupa molto", aggiunge Mannino. A corteo iniziato arriva anche Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd e deputato nazionale, arrivato con una delegazione del partito. "La Sicilia non può essere un avamposto dello scontro atomico. Siamo molto preoccupati per l'atteggiamento del centrodestra e in particolare della premier Meloni che in aula ha detto 'Se vuoi la pace prepara la guerra'. E' una dichiarazione che ci preoccupa e di fronte alla logica trumpiana del riarmo indiscriminato oggi arriva una risposta ferma da parte della nostra terra", dice. "Noi siamo contro il riarmo", conclude.

Moni Ovadia: "Sono antisemita se vuol dire stare con palestinesi"

"Mi hanno accusato, oramai centinaia di volte, di essere antisemita, io che sono nato ebreo. Allora rispondo e vi offro questa mia risposta: se essere antisemita" vuol dire "essere a fianco del popolo palestinese, io sono volentieri antisemita". Così Moni Ovadia, dal palco della manifestazione 'Non in mio nome, dalla parte del popolo palestinese', organizzata a Porta San Paolo a Roma per raccogliere fondi a favore delle attività di Medici senza frontiere nella Striscia di Gaza.   "È l'ideologia sionista ad aver prodotto il genocidio - ha aggiunto - Un'ideologia criminale, di sopraffazione, e di morte". "Free Palestine", questo l'urlo, accompagnato da un lungo applauso, partito dalla piazza quando Moni Ovadia ha poi chiamato sul palco Maya Issa, presidente degli studenti palestinesi italiani.

Stasera riprendono in Israele le manifestazioni per gli ostaggi

Si terranno in tutto Israele manifestazioni per chiedere il ritorno degli ostaggi e la fine della guerra a Gaza, dopo una pausa di due settimane dovuta alle misure di emergenza imposte durante la guerra con l'Iran. Si prevede che gli ostaggi liberati e le famiglie di coloro che sono ancora detenuti a Gaza prenderanno parte alle proteste. A Tel Aviv, le famiglie si raduneranno in Piazza degli Ostaggi, durante una manifestazione nei pressi del Ministero della Difesa israeliano. Si terrà anche una protesta silenziosa davanti alla sede del partito Likud, nel centro di Tel Aviv, dove i partecipanti esporranno immagini di bambini palestinesi uccisi in guerra. A Gerusalemme, i dimostranti marceranno nei pressi della residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu. 

Iran, Nyt: in raid Isfahan distrutte attrezzature per atomica

Gli attacchi aerei israeliani e americani contro il sito nucleare iraniano di Isfahan avrebbero distrutto le attrezzature fondamentali per la produzione di armi nucleari. Lo riporta il New York Times, contraddicendo in parte la Cnn secondo cui negli attacchi non sarebbero state sganciate bombe anti-bunker a profonda penetrazione. Secondo il Nyt nell'impianto sarbebero state colpite attrezzature utilizzate per un processo noto come metallizzazione, che converte l'uranio arricchito in metallo, uno dei passaggi finali per la produzione del nucleo esplosivo all'interno di una bomba nucleare. Gli analisti citati dal quotidiano statunitense affermano che Teheran ha intensificato le sue attivita' nucleari a Isfahan dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è ritirato dall'accordo sul nucleare iraniano nel 2018, aggiungendo che gli attacchi all'impianto di metallizzazione hanno impedito alla Repubblica Islamica di assemblare un'arma atomica nel prossimo futuro. 

Arrestati 6 coloni che hanno attaccato i soldati dell'Idf

L'esercito israeliano ha arrestato sei coloni nella Cisgiordania occupata durante la notte, dopo che le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato che i sospettati hanno attaccato le forze di sicurezza. Lo riporta la Cnn. L'Idf ha raccontato di aver avvistato civili israeliani dirigersi verso una zona militare chiusa nei pressi del villaggio palestinese di Kafr Malik, dove alcuni giorni prima i coloni avevano incendiato case e veicoli in un attacco in cui, secondo i funzionari palestinesi, sono morte tre persone. Quando le forze israeliane si sono avvicinate al gruppo i soldati sono stati aggrediti fisicamente e verbalmente. Inoltre, i sospettati hanno vandalizzato e danneggiato i veicoli delle forze di sicurezza e hanno tentato di speronarli. Sei sospettati sono stati arrestati e consegnati alla polizia, ha dichiarato l'Idf.

L'Iran amplia la riapertura dello spazio aereo dopo la tregua

L'Iran ha ampliato l'accesso al suo spazio aereo per i sorvoli internazionali a seguito del cessate il fuoco con Israele, sebbene le restrizioni ai voli rimangano in vigore in gran parte del Paese. "Oltre alla metà orientale dello spazio aereo del Paese disponibile per operazioni nazionali, internazionali e di sorvolo, anche lo spazio aereo sopra le zone centrali e occidentali del Paese è stato ora aperto solo per i sorvoli internazionali", ha dichiarato Majid Akhavan, portavoce del Ministero delle Strade e dello Sviluppo Urbano. Invece restano sospesi i voli da e per gli aeroporti del nord, del sud e dell'ovest, compresi gli aeroporti internazionali Mehrabad e Imam Khomeini di Teheran.    Teheran aveva riaperto in parte il suo spazio aereo mercoledì scorso, a seguito del cessate il fuoco con Israele dopo 12 giorni di conflitto. Tra gli aeroporti ora operativi ci sono Mashhad nell'Iran orientale - che Israele ha affermato di aver preso di mira durante il conflitto - e Chabahar nel sud-est. I voli in altre regioni rimangono sospesi fino a nuovo avviso.

"Non in mio nome", al via manifestazione a Roma per Gaza

"Non in mio nome", dalla parte del popolo palestinese. Con queste parole d'ordine al via la manifestazione a Roma organizzata dall'Associazione Schierarsi insieme ad artisti, tecnici, maestranze che si stringono intorno al popolo palestinese e chiedono al governo azioni in difesa dellla gente di Gaza e della Cisgiordania.    Già centinaia le persone in piazza a Porta San Paolo, Piramide, che sotto il sole si stanno radunando al presidio, sventolando in aria le bandiere con i colori della Palestina. L'iniziativa ha l'obiettivo di raccogliere fondi a favore delle attività di Medici senza frontiere nella Striscia. Prevista la partecipazione, tra gli altri, di Francesca Albanese, Alessandro Di Battista, Margherita Vicario, Alessandro Mannarino, Moni Ovadia, Rula Jebreal, Martina Martorano, che conduce assieme a Peter Gomez, Sigfrido Ranucci e Daniele Silvestri. "Free Palestine", l'urlo da sotto il palco all'inizio dell'evento.

Media: "62 le vittime dei raid a Gaza, anche 3 bimbi"

Gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 62 persone nella Striscia di Gaza durante la notte e fino a sabato: è l'aggiornamento fornito dagli operatori sanitari. Tre bambini e i loro genitori sono stati uccisi in un attacco israeliano su un campo tendato a Muwasi, vicino alla città meridionale di Khan Younis. Sono stati colpiti mentre dormivano, hanno riferito i parenti, secondo quanto riportato dall'AP.

Media: "Witkoff andrà al Cairo per colloqui su tregua e liberazione ostaggi"

L'inviato statunitense in Medio Oriente, Steve Witkoff, dovrebbe recarsi al Cairo nei prossimi giorni per una visita che dovrebbe essere "decisiva" per il raggiungimento di un cessate il fuoco e un accordo sul rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti al quotidiano libanese affiliato a Hezbollah, Al-Akhbar, secondo cui la visita avviene in un contesto di segnali positivi in vista di "notevoli progressi nei negoziati con un relativo cambiamento nel tono delle dichiarazioni rilasciate da Israele".

Fonti Hamas: "Prossimo round colloqui con Israele serio"

Fonti di Hamas hanno detto al quotidiano saudita Asharq Al-Awsat che il round di colloqui previsto per i prossimi giorni in Egitto e Qatar con Israele potrebbe essere molto serio. Secondo le stesse fonti l'accordo includerebbe una riformulazione del piano di Witkoff con la promessa che il cessate il fuoco sarebbe effettivamente attuato e che il "protocollo umanitario" sugli aiuti a Gaza verrebbe immediatamente rispettato.

Appello di Nobel e attivisti: "Teheran fermi la repressione"

Una ventina di attivisti iraniani per i diritti civili e umani, tra cui i premi Nobel Shirin Ebadi e Narges Mohammadi e i registi Jafar Panahi e Mohammad Rasoulov, hanno rilasciato una dichiarazione in cui condannano l'intensificazione della repressione da parte del governo di Teheran, dopo la guerra di 12 giorni con Israele. Ed janno chiesto la fine immediata delle esecuzioni e il rilascio incondizionato di tutti i prigionieri politici e ideologici.    "Diverse persone sono state arrestate per 'spionaggio' a favore di Israele, mentre le prove hanno sempre indicato che, più che la gente comune, gli strati della struttura di potere in Iran sono stati infiltrati dai servizi segreti stranieri", si legge nella dichiarazione, citata da Iran International.    "I governi dispotici reprimono sempre le persone dopo le guerre. Le guerre portano violazione dei diritti umani e distruzione", aggiungono gli attivisti, esprimendo preoccupazione per il trasferimento dei prigionieri da Evin ad altre prigioni intorno a Teheran, dopo l'attacco israeliano al famigerato carcere. "Sono trattenuti in una situazione difficile e disumana", è la denuncia.    Le organizzazioni per i diritti umani hanno riferito che solo nelle ultime due settimane almeno 1.596 persone sono state arrestate in diverse città iraniane. Diversi ebrei e bahai sono stati convocati, interrogati o arrestati, così come alcuni cittadini afghani. Le accuse includono spionaggio a favore di Israele, sostegno a Israele sui social media, attentato alla sicurezza nazionale e all'opinione pubblica, pubblicazione di immagini di attacchi israeliani, espressioni di speranza per la fine della guerra. Diverse persone sono state anche giustiziate per spionaggio a favore di Israele durante lo stesso periodo.

Iran: "Capo Aiea Grossi bandito dai nostri siti nucleari"

L'Iran non permetterà più a Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), di visitare i suoi impianti nucleari, né permetterà l'installazione di telecamere di sorveglianza nelle strutture. Lo ha annunciato Hamid Reza Haji Babaei, vicepresidente del Parlamento iraniano, citato dall'agenzia Mehr. La decisione giunge dopo che Teheran ha ripetutamente criticato Grossi nel corso della guerra con Israele, e a seguito della sospensione della collaborazione con l'Aiea.

Media: almeno 60 morti oggi a Gaza dopo attacchi Idf

Sono almeno 60 i morti oggi a Gaza dovuti agli attacchi israeliani. Lo riporta il Guardian riportando le dichiarazioni degli operatori sanitari palestinesi. 

Beirut: un morto in un attacco israeliano nel sud Libano

Un attacco israeliano nel Libano meridionale ha ucciso una persona oggi, ha dichiarato il ministero della Salute libanese che continua a denunciare raid nonostante il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. In una dichiarazione, il ministero ha affermato che un attacco di un drone "nemico israeliano" su un'auto a Kunin, nel sud del Paese, ha ucciso un uomo, secondo un bilancio preliminare. L'esercito israeliano non ha commentato immediatamente l'incidente.    L'attacco arriva il giorno dopo che Israele ha ucciso una donna e ferito altre 25 persone in attacchi nel sud del Libano. Anche in quel caso, l'agenzia di stampa statale libanese ha riferito che la donna è stata uccisa in un attacco di un drone, che ha colpito un appartamento nella città di Nabatiyeh. Il portavoce militare israeliano Avichay Adraee ha dichiarato sui social media che l'esercito "non ha preso di mira alcun edificio civile".

Media: l’Iran riapre spazio aereo centrale e occidentale

L'Iran ha riaperto il suo spazio aereo centrale e occidentale ai voli di transito internazionali. Lo riporta Nour News. 

Ceccardi (Lega): “Boicottaggio Israele in farmacie comunali inaccettabile”

“Quanto sta accadendo a Sesto Fiorentino è gravissimo. La decisione di boicottare i prodotti farmaceutici israeliani nelle farmacie comunali è una scelta ideologica, irresponsabile e pericolosa. Israele è un Paese democratico, alleato dell’Italia e dell’Europa, punto di riferimento nella ricerca scientifica e farmaceutica. Escludere le aziende israeliane per motivi ideologici è una forma di discriminazione che non possiamo accettare. La delibera di giunta che ha consentito questo sfregio va ritirata”. Lo dichiarano l’eurodeputata della Lega Susanna Ceccardi e il capogruppo Lega in Comune a Sesto Fiorentino Daniele Brunori.

“È il primo caso in Italia di boicottaggio istituzionalizzato contro uno Stato sovrano: un precedente inquietante che apre la porta a derive incompatibili con i principi del libero mercato, della sanità pubblica e della nostra politica estera – proseguono Ceccardi e Brunori –. Questa amministrazione di estrema sinistra, che espone le bandiere palestinesi sui municipi mentre toglie farmaci efficaci dagli scaffali, dimostra ancora una volta di non saper distinguere tra legittima solidarietà e odio ideologico. Già in consiglio comunale la sinistra si è rifiutata di esprimere una condanna definitiva nei confronti di Hamas, e adesso arriva anche questo atto vergognoso”.

“Sulla questione dei farmaci – aggiungono – abbiamo chiesto la convocazione urgente per interrogare i vertici delle farmacie comunali, perché la vicenda è molto grave anche dal punto di vista normativo: secondo la legge italiana, un farmaco può essere venduto solo se autorizzato da EMA (Agenzia europea per i medicinali) e Aifa (Agenzia italiana del farmaco). Nessuna farmacia è legittimata a rifiutarsi di vendere un medicinale approvato da questi enti. Ci troviamo dunque di fronte non solo a una decisione ideologica in odore di antisemitismo, ma anche a un atto potenzialmente illegittimo e contrario alla normativa nazionale”.

Iran, media: “Israele aveva agenti sul terreno sin dal 2010”

A conferma che l'operazione contro i siti del programma nucleare dell'Iran ha avuto una preparazione durata anni, il Times of Israel oggi rivela che Israele aveva agenti sul terreno sin dal 2010. Citando una fonte dell'intelligence, e documenti riservati condivisi con Paesi occidentali, il giornale rivela che l'intelligence raccolta da questi agenti ha mostrato che dalla fine del 2024 l'Iran è passato dalla fase di ricerca per l'uso militare del materiale nucleare a quella di esperimenti per la costruzione di ordigni esplosivi nel giro di "settimane".  Secondo il documento citato, le spie israeliane sul terreno avevano fornito mappe dell'impianto di Natanz prima che fosse attaccato e distrutto. Strumenti di ricognizione si erano infiltrati in altri siti, compreso Isfahan. Inoltre, gli agenti israeliani erano riusciti ad infiltrarsi anche all'interno del quartier generale dei Guardiani della rivoluzione islamica, che anche sono stati colpiti durante i raid.

Iran, M5S a presidio Sigonella. Di Paola: “Non possiamo assistere inerti a escalation guerra”

Anche il M5S ha partecipato oggi al presidio di Sigonella promosso dalla Rete siciliana contro la guerra e per il disarmo. Erano presenti in rappresentanza del Movimento il coordinatore siciliano Nuccio Di Paola, le deputate regionali Lidia Adorno e Jose Marano e il deputato alla Camera Luciano Cantone, oltre a vari consiglieri comunali e di circoscrizione, componenti del network giovani, attivisti e simpatizzanti. “Non possiamo assistere inerti – dice Di Paola – alla preoccupante escalation delle azioni di guerra che rischia di seppellire definitivamente la strada della diplomazia per precipitarci in uno scenario a dir poco tragico, di cui la Sicilia, da dove partono droni e aerei diretti al fronte di guerra, potrebbe pagare un prezzo caro. E per questo il silenzio di Schifani, che a riguardo non ha detto nulla, è inaccettabile. Se avessimo avuto un presidente libero, non succube ai diktat romani, sicuramente si sarebbe levata una voce autorevole a difesa dei diritti della Sicilia. Da piazze come questa e dall'aggregazione delle forze che hanno a cuore la Sicilia, deve partire la costruzione dell'alternativa a questo governo regionale incapace e dannoso che, come Re Mida al contrario, tramuta in cenere tutto quello che tocca”.

MO: riconoscimento a Misericordie per la mobilitazione umanitaria per Gaza

Il vice ministro cipriota per la Migrazione e la Protezione Internazionale, Nicholas Ioannides, ha  espresso  “un sentito ringraziamento alle Misericordie d’Italia per l’eccezionale impegno dimostrato nella raccolta e organizzazione della spedizione di oltre 80 tonnellate di beni di prima necessità destinati alla popolazione civile di Gaza. Un carico che, pur essendo già stato trasferito a Cipro nell’ambito delle operazioni umanitarie internazionali, non ha ancora potuto raggiungere la destinazione finale a causa delle restrizioni all’accesso nella Striscia”.   Il trasferimento a Cipro è avvenuto nell’ambito del meccanismo internazionale “Amalthea”, promosso dai Paesi aderenti all’iniziativa “Mechanism For Gaza”, in sinergia con la Repubblica di Cipro e l’UNOPS delle Nazioni Unite, del Ministero degli Affari Esteri, del Crisis Cabinet per Gaza. “Questa operazione è il frutto di una rete solidale che ha coinvolto istituzioni, volontari, imprese e cittadini, e dimostra come la diplomazia umanitaria possa costruire ponti autentici proteggendo i più vulnerabili”,   ha dichiarato il Presidente delle Misericordie d’Italia, Domenico Giani. 

Media: "Salgono a 49 i morti nei raid israeliani su Gaza"

Almeno 49 persone sono state uccise a Gaza dagli attacchi israeliani da venerdì sera, secondo quanto riportato dal personale sanitario citato dal Guardian. Gli attacchi sono iniziati nella tarda serata di ieri e sono proseguiti oggi, uccidendo, tra gli altri, 12 persone vicino allo Stadio Palestinese di Gaza City, che ospitava sfollati, e altre otto che vivevano in appartamenti, secondo quanto riportato dal personale dell'ospedale Shifa. Più di 20 corpi sono stati trasportati all'ospedale Nasser, secondo quanto riportato da fonti sanitarie.

Iran, residenti stranieri "denuncino i collaboratori di Israele"

I cittadini stranieri che risiedono in Iran "devono denunciare chiunque sia sospettato di collaborare con Israele". Lo ha dichiarato il procuratore generale Mohammad Movahedi Azad, il quale ha anche esortato i residenti stranieri privi di documenti a lasciare prontamente il paese. "Coloro che rimangono illegalmente dovranno affrontare un'azione legale", ha detto Azad.

Al-Jazeera,, Nuovo bilancio, almeno 47 morti dall'alba nella Striscia di Gaza

Sono almeno 47 i palestinesi rimasti uccisi dall'alba di oggi nella Striscia di Gaza. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, citando fonti mediche dell'enclave palestinese. La Striscia, finita nel 2007 in mano a Hamas, è teatro delle operazioni militari delle forze israeliane dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Da allora, secondo il ministero della Salute di Gaza, nella Striscia si conterebbero 56.412 morti e 133.054 feriti.

M.O., 6 israeliani arrestati per attacco a soldati in Cisgiordaia

Sei israeliani sono stati arrestati per aver aggredito i soldati in Cisgiordania, teatro di duri scontri tra coloni e palestinesi dall'inizio di questa settimana. I soldati aggrediti erano stati inviati per disperdere un raduno di israeliani vicino alla città di Kafr Malik, nella Cisgiordania centrale. "All'arrivo delle forze di sicurezza - fa sapere l'esercito decine di civili israeliani hanno lanciato pietre e aggredito fisicamente e verbalmente i soldati, compreso il comandante del battaglione". Dopo l'aggressione, le forze di sicurezza hanno disperso il raduno e hanno arrestato sei civili israeliani.

Medioriente, Cipro riconoscimento per Misericordie per aiuti per Gaza

In occasione della festa di San Giovanni Battista, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, svoltasi a Nicosia, il viceministro cipriota per la Migrazione e la Protezione Internazionale, Nicholas A. Ioannides, ha voluto esprimere un sentito ringraziamento alle Misericordie d'Italia per "l'eccezionale impegno" dimostrato nella raccolta e organizzazione della spedizione di oltre 80 tonnellate di beni di prima necessità destinati alla popolazione civile di Gaza. Un carico che, pur essendo già stato trasferito a Cipro nell'ambito delle operazioni umanitarie internazionali, non ha ancora potuto raggiungere la destinazione finale a causa delle restrizioni all'accesso nella Striscia. A questo proposito, il Nunzio Apostolico a Cipro, monsignor Giampietro Dal Toso, durante l'omelia ha richiamato le parole di Papa Leone XIV, "servire i poveri con lo stesso amore che Dio ha per noi significa testimoniare che Dio è amore". Si tratta di un'operazione resa possibile grazie alla collaborazione tra le Misericordie d'Italia e l'Ambasciata del Sovrano Militare Ordine di Malta a Cipro, alla quale hanno preso parte numerose aziende, cooperative e associazioni - tra cui Unicoop Firenze - con il fondamentale sostegno del ministero della Difesa e Comando Operativo di Vertice Interforze (Covi) e di molte istituzioni locali e nazionali del nostro Paese. Il trasferimento a Cipro è avvenuto nell'ambito del meccanismo internazionale "Amalthea", promosso dai Paesi aderenti all'iniziativa "Mechanism For Gaza", in stretta sinergia con la Repubblica di Cipro e l'Unops delle Nazioni Unite, del ministero degli Affari Esteri, del Crisis Cabinet per Gaza. "Questa operazione è il frutto di una rete solidale che ha coinvolto istituzioni, volontari, imprese e cittadini, e dimostra come la diplomazia umanitaria possa costruire ponti autentici proteggendo i più vulnerabili", ha dichiarato il presidente delle Misericordie d'Italia, Domenico Giani. Il riconoscimento ricevuto, ha proseguito, "ci incoraggia a continuare a seguire con grande attenzione l'iter di queste 80 tonnellate di aiuti, anche direttamente in loco, affinché possano finalmente giungere alla popolazione di Gaza, e a proseguire il nostro impegno anche a Betlemme, in Palestina e nelle missioni internazionali, oltre che nelle opere quotidiane accanto ai più bisognosi dove le nostre Misericordie si spendono da 8 secoli al servizio della Persona, nella ricerca di una pace 'disarmata e disarmante' come ci ha chiesto Papa Leone XIV".

M.O. Katz condanna aggressione coloni contro soldati Idf in Cisgiordania

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha condannato l'aggressione compiuta da decine di coloni contro soldati dell'Idf nei pressi del villaggio di Kafr Malik, in Cisgiordania. L'episodio è avvenuto nella notte, a pochi giorni da un attacco contro civili nella stessa zona. Lo riporta il Times of Israel. "Chiedo alle forze dell'ordine di individuare immediatamente i responsabili e assicurarli alla giustizia, come avviene ovunque", ha dichiarato Katz, lanciando un appello a rabbini e leader dei coloni affinché "condannino e prendano le distanze" da questi atti. Il ministro ha ribadito che "lo Stato di Israele non tollererà violenze né attacchi contro i propri soldati, impegnati a proteggere i coloni dal terrorismo palestinese". In passato Katz ha negato che la violenza dei coloni contro i palestinesi possa essere definita terrorismo, e ha interrotto la pratica della detenzione amministrativa per gli estremisti israeliani, mantenendola però per i palestinesi.

Araghchi: "Israele ha dovuto chiedere aiuto a papà Trump"

"Il grande e potente popolo iraniano, che ha mostrato al mondo che il regime israeliano non ha avuto alcuna scelta se non quella di correre da  papà per evitare di essere annientato dai nostri missili, non accetta con favore minacce e insulti. Se le illusioni portano a errori peggiori, l'Iran non esiterà a svelare le sue reali capacità, il che porrà sicuramente fine a qualsiasi illusione sul suo potere". Lo scrive su X il ministro degli esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi.

Usa: "Non usate bombe Mop a Isfahan perché sito troppo profondo"

L'esercito statunitense non ha utilizzato bombe anti-bunker nel raid della scorsa settimana su Isfahan, uno dei più grandi siti nucleari iraniani, perché l'impianto è così profondo che gli ordigni probabilmente non sarebbero state efficaci. Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore congiunto Usa, il generale Dan Caine, secondo quanto riportato da Cnn che cita tre persone che hanno ascoltato le sue osservazioni e da una quarta che ne è stata informata.   L'emittente sottolinea che si tratta della prima spiegazione nota sul perché l'esercito Usa non abbia utilizzato la bomba Massive Ordnance Penetrator (Mop) contro il sito di Isfahan, nell'Iran centrale. La scorsa settimana si sono moltiplicati i dubbi sull'entità dei danni a Isfahan e ad altri siti a seguito degli attacchi statunitensi contro tre degli impianti nucleari del Paese. I funzionari statunitensi ritengono che le strutture sotterranee di Isfahan ospitino quasi il 60% delle riserve di uranio arricchito dell'Iran, di cui l'Iran avrebbe bisogno per produrre un'arma nucleare. I bombardieri B2 statunitensi hanno sganciato oltre una dozzina di bombe bunker-buster sui siti nucleari iraniani di Fordow e Natanz, mentre Isfahan è stata colpita solo da missili Tomahawk lanciati da un sottomarino statunitense. 

Tajani: "Ora dialogo con Usa, noi lo favoriremo"

"Mi auguro che si possa finalmente arrivare a un dialogo tra Stati Uniti e Iran per risolvere la questione dell'atomica. L'Iran non può avere la bomba atomica. Per fortuna si è conclusa questa guerra che è durata 12 giorni e adesso noi faremo di tutto perché si possa favorire il dialogo. Abbiamo anche dato la disponibilità di far svolgere gli incontri a Roma, così come sono stati quelli svolti poco più di un mese fa con la mediazione dell'Oman. Ora credo che sia giunto il momento di un dialogo diretto, Stati Uniti e Iran". Lo ha detto il vice premier, ministro degli Esteri e segretario di FI, Antonio Tajani, a Budoni, in Sardegna.

Tajani: "Israele andato oltre limite rispetto diritti umani"

"Noi stiamo facendo pressioni su Israele. Naturalmente Hamas deve accettare delle condizioni. Fino adesso mi pare stia opponendo resistenza. Deve liberare tutti gli ostaggi. Israele non può più bombardare perché siamo andati oltre il limite del rispetto dei diritti umani". Lo ha detto il vice premier, ministro degli Esteri e segretario di FI, Antonio Tajani, a Budoni, in Sardegna.

Cnn, Usa non hanno sganciato bombe anti-bunker su Isfahan

Gli Stati Uniti non avrebbero sganciato bombe anti-bunker sull'impianto nucleare di Isfahan, nell'Iran centrale. Lo ha riferito la CNN dopo aver raccolto le testimonianze di tre fonti presenti a un briefing del presidente del Joint Chiefs of Staff, Dan Kaine. L'impianto di Isfahan è considerato l'impianto che contiene la maggior parte dell'uranio arricchito del paese.

Teheran non permetterà ingresso a Grossi negli impianti

L'Iran non consentirà più l'ingresso negli impianti nucleari a Rafael Grossi. Lo ha detto il vicepresidente del parlamento iraniano, aggiungendo che non verrà consentita nemmeno l'installazione di telecamere negli impianti nucleari. Lo dice il quotdiano israeliano Israel Hayom.

Emirates, voli cancellati da e per Teheran fino al 5/07

La compagnia aerea Emirates ha esteso la cancellazione dei voli da e per Teheran, fino al 5 luglio a causa della "situazione regionale". Lo riferisce Reuters. Allo stesso tempo, la compagnia aerea ha annunciato che riprenderà i voli per Baghdad il 1  luglio.

Funerali a Teheran: "A morte Israele,a morte l'America!"

Un fiume di persone, vestite di nero, che scandiscono slogan, sventolano bandiere iraniane e mostrano i ritratti delle vittime. Sono le immagini dei funerali in corso a Teheran, trasmesse dalla tv di Stato iraniana e rilanciate da alcuni network internazionali. "Morte a Israele", "morte all'America", sono alcuni degli slogan urlati lungo il corteo, stando a SkyNews e Cnn, secondo quest'ultima al funerale anche gli slogan "morte al Primo Ministro israeliano Benyamin Netanyahu" e "morte al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump" e manifestazioni di fedeltà alla Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, scandendo: "Oh nobile Leader, siamo pronti!".

Idf emette nuovo ordine di evacuazione per centro di Gaza

Il portavoce dell'Idf in arabo, il colonnello Avichai Edrei, ha emesso un avviso di evacuazione ai residenti della Striscia di Gaza centrale dopo quello ordinato a mezzanotte in vista dell'attivita' dell'esercito nell'area. "A tutti i residenti di Gaza nelle aree di Nuseirat, a-Zahraa e al-Mughraqa nei quartieri della costa settentrionale, a-Nuzaha, al-Badi, al-Busma, a-Zahraa, al-Bustanim, Badr, Abu Hurayra, a-Ruda e a-Safa: l'IDF sta agendo con forza nella vostra zona per distruggere le capacita' delle organizzazioni terroristiche", si legge nell'avviso. Edrei ha inoltre aggiunto: "Per la vostra sicurezza, girate immediatamente a sud verso l'area di Al-Mawasi e non tornate nelle zone di combattimento pericolose".

Doha: "Pace Iran-Israele apre finestra d'opportunità per tregua a Gaza"

Il Qatar, attore chiave nei negoziati tra Israele e Hamas, ha dichiarato che il recente cessate il fuoco tra Israele e Iran potrebbe aprire una "finestra di opportunità" per raggiungere una tregua nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Doha, Majed al-Ansari, in un’intervista rilasciata all’Afp.

"Se non approfittiamo di questo momento e di questo slancio, sarà un’occasione persa come tante altre nel recente passato. E non vogliamo che accada di nuovo", ha dichiarato al-Ansari, esortando le parti coinvolte a non lasciar sfumare l’opportunità di una soluzione diplomatica.

Idf: "Via da aree centrali Gaza, interveniamo con forza contro terroristi"

Nuovo avvertimento delle forze israeliane (Idf) agli abitanti della parte centrale della Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane avviate in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. "A tutti gli abitanti di Gaza che si trovano nelle zone di Nuseirat, Al-Zahraa e Al-Mughraka, Al-Nuzha, Al-Badi, Al-Busma, Al-Zahraa, Al-Bustanim, Badr, Abu Harira, Al-Ruda and Al-Safa, le Idf stanno operando con grande forza per distruggere le capacità delle organizzazioni terroristiche in quelle aree", si legge in un post su X del portavoce, Avichay Adraee, che insiste affinché i gazawi, per la loro "sicurezza", si spostino "immediatamente verso sud, verso la zona di al-Mawasi" con l'invito a "non tornare nelle zone pericolose di combattimento". Istruzioni analoghe erano già state diffuse nelle scorse ore.

Almeno 34 morti a Gaza nei raid israeliani da ieri sera

Almeno 34 persone sono state uccise a Gaza negli attacchi israeliani dalla tarda serata di venerdì fino a stamattina. Lo scrive l'Associated Press sul suo sito web citando il personale sanitario della Striscia. Tra le vittime, ci sono 12 persone uccise allo Stadio Palestine di Gaza City che ospita gli sfollati, e altre otto in appartamenti, secondo il personale dell'ospedale Shifa dove sono stati trasportati i corpi. Altre sei persone sono state uccise nel sud di Gaza quando un attacco ha colpito la loro tenda ad al Mawasi. 

Al Jazeera, salgono a 21 i morti a Gaza nei raid dall'alba

Il numero di palestinesi uccisi negli attacchi israeliani a Gaza dall'alba di oggi è salito a 21. Lo scrive Al Jazeera citando fonti mediche, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli. 

Araghchi: "Popolo ha dato il sangue resistendo a pioggia di bombe"

"Gli iraniani hanno dato il loro sangue, non la loro terra; hanno dato i loro cari, non il loro onore". Lo ha dichiarato su Instagram il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, che ha partecipato alla cerimonia funebre in onore delle vittime della guerra contro Israele. Araghchi ha celebrato la popolazione che ha resistito a "una pioggia di bombe da mille tonnellate" e ha ribadito che l’Iran "non conosce la parola resa". 

Iran, Araghchi: "I caduti hanno donato loro sangue, non loro onore"

I caduti iraniani hanno donato "il loro sangue" durante la guerra di 12 giorni contro Israele ma "non il loro onore". Lo scrive su Instagram il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, mentre sono in corso a Teheran i funerali di Stato di 60 tra alti ufficiali militari e scienziati morti durante il conflitto. "Gli iraniani hanno donato il loro sangue, non la loro terra; hanno donato i loro cari, non il loro onore; hanno resistito a una grandinata di bombe da mille tonnellate, ma non si sono arresi", ha affermato Araghchi, aggiungendo che il suo Paese non conosce la parola "resa".

Iran: "Minacce Usa e Israele a Khamenei terrorismo di Stato"

"Gli Stati Uniti e il regime sionista hanno apertamente minacciato di assassinare la Guida Suprema dell'Iran (Ali Khamenei). Questo atto criminale costituisce un manifesto esempio di terrorismo di Stato; e la gravità stessa di tale minaccia non deve essere in alcun modo sminuita o normalizzata", ha dichiarato la missione iraniana presso le Nazioni Unite questa mattina. La missione ha aggiunto di aver portato "questa flagrante violazione del diritto internazionale e della Carta" all'attenzione del segretario generale, del presidente del Consiglio di Sicurezza e del presidente dell'Assemblea Generale dell'Onu, esortandoli "ad assolvere le proprie responsabilità legali contro tale retorica criminale e provocatoria". 

Houthi rivendicano lancio missile balistico contro Israele

I ribelli Houthi in Yemen, alleati dell'Iran, hanno affermato di aver lanciato un missile balistico verso il territorio israeliano in risposta ai "crimini" israeliani contro la popolazione palestinese a Gaza. L'esercito israeliano ha confermato il lancio e ha dichiarato che "il missile e' stato molto probabilmente intercettato con successo". In una dichiarazione, il portavoce militare dei ribelli, Yahya Saree, ha affermato che gli Houthi hanno "lanciato un missile balistico contro un obiettivo sensibile del nemico israeliano a Beersheba, a sostegno del popolo palestinese oppresso".

Doha: "Pace Iran-Israele apre finestra d'opportunità per tregua a Gaza"

Il Qatar, attore chiave nei negoziati tra Israele e Hamas, ha dichiarato che il recente cessate il fuoco tra Israele e Iran potrebbe aprire una "finestra di opportunità" per raggiungere una tregua nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Doha, Majed al-Ansari, in un’intervista rilasciata all’Afp.

"Se non approfittiamo di questo momento e di questo slancio, sarà un’occasione persa come tante altre nel recente passato. E non vogliamo che accada di nuovo", ha dichiarato al-Ansari, esortando le parti coinvolte a non lasciar sfumare l’opportunità di una soluzione diplomatica.

Houthi rivendicano l'attacco missilistico contro Israele

Gli Houthi hanno rivendicato l'attacco missilistico balistico di questa mattina contro il sud di Israele. In una dichiarazione, il gruppo yemenita afferma di aver preso di mira un "obiettivo nemico israeliano sensibile" a Beer Sheva, dove erano suonate le sirene. "L'operazione ha raggiunto con successo il suo obiettivo, grazie ad Allah", affermano gli Houthi. L'Idf ha dichiarato che il missile è stato "probabilmente" intercettato. Non ci sono state segnalazioni di impatti. 

Media: "Almeno 4 morti in attacco israeliano a Gaza"

Almeno quattro palestinesi sono rimasti uccisi e altri sei sono rimasti feriti in un attacco israeliano che ha colpito alcune tende di profughi ad Al-Mawasi, l'area costiera nei pressi di Khan Younis. Lo riferisce Al Jazeera.

Corteo contro la guerra davanti alla base militare di Sigonella

Sono centinaia le persone che stanno partecipando al corteo davanti alla base militare Usa di Sigonella, organizzato dalla Cgil Sicilia. Tra i promotori Emergency, Libera, Comunità Sant'Egidio, Anpi, Legambiente, Zerowaste, Forum Acqua pubblica. Hanno aderito anche Sinistra Futura, Rete catanese Restiamo umani, Incontriamoci, Pd, M5S, Federconsumatori, Auser, Udi, Udu, Nun si parti, Sunia, Centro Arrupe, centro Pio La Torre, Avs e Pax Cristi. Ad aprire il corteo doversi striscioni in cui si ribadisce il no alla guerra. "Siamo a Sigonella perché come ci ha insegnato Pio La Torre 40 anni lo sviluppo della terra passa proprio dalla pace", ha detto il segretario regionale Cgil Sicilia Alfio Mannino. 

Al Jazeera, almeno 14 uccisi dai raid su Gaza dall'alba

Almeno 14 persone sono state uccise negli attacchi israeliani su Gaza dall'alba. Lo scrive Al Jazeera citando fonti ospedaliere della Striscia. Secondo l'emittente, almeno otto persone sono state uccise nella zona di as-Saftawi, nel nord di Gaza, in un attacco aereo israeliano contro la scuola Osama bin Zaid, dove molti sfollati avevano cercato rifugio. Tra le vittime ci sono due bambini e una donna. In un altro attacco, almeno sei persone sono state uccise in un attacco israeliano contro le tende che ospitavano sfollati palestinesi nella zona di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis nel sud dell'enclave. 

Rubio incontra famiglie ostaggi, 'vera vittoria sarà ritorno a casa di tutti'

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha incontrato a Washington i familiari degli ostaggi israeliani ancora detenuti da Hamas a Gaza, ribadendo che "la vera vittoria sarà raggiunta solo quando tutti gli ostaggi saranno tornati a casa". Lo ha riferito, in un comunicato, il Forum delle Famiglie degli Ostaggi e dei Dispersi. 

Rubio ha assicurato che l'amministrazione Trump resta "fermamente impegnata" per ottenere il rilascio dei 50 ostaggi ancora prigionieri, e ha sottolineato la capacità degli Stati Uniti di guidare iniziative decisive in Medio Oriente, citando i successi israeliani in Iran e Libano, e affermando che Washington è pronta anche a contribuire alla sconfitta di Hamas.  Durante l'incontro, i familiari hanno chiesto con forza un accordo di cessate il fuoco totale e immediato che consenta la liberazione simultanea di tutti i prigionieri. "Abbiamo aspettato abbastanza. È il momento di decisioni coraggiose", hanno dichiarato. 

Qatar vede "finestra di opportunità'" per tregua

I mediatori hanno ripreso i contatti con Israele e Hamas per portarli a un cessate il fuoco, sulla base della "finestra di opportunita'" aperta dalla tregua tra Israele e Iran. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, in un'intervista a France Presse. "Se non utilizziamo questa finestra di opportunita' e questo impulso, e' un'opportunita' persa tra le tante nel recente passato", ha affermato Al-Ansari, "non vogliamo che accada di nuovo".

Iran: media, in migliaia a Teheran per ultimo saluto a 'martiri' guerra 12 giorni (3)

Alla cerimonia, secondo l'agenzia Mehr, hanno partecipato anche il capo della Forza Quds dei Guardiani della Rivoluzione, Esmail Qaani, il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi, e il capo del Parlamento, Mohammad Bagher Ghalibaf.

L'agenzia ha pubblicato anche una foto che mostra Ali Shamkhani, ex potente capo del Consiglio supremo di sicurezza nazionale della Repubblica Islamica e consigliere della Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei. Lo scorso 13 giugno, all'inizio dell'escalation militare tra Israele e Iran, i media della Repubblica Islamica avevano dato notizia del ferimento di Shamkhani.

Immagini diffuse dai media iraniani durante la cerimonia mostrano anche 'modelli' di missili balistici. 

Iran: media, in migliaia a Teheran per ultimo saluto a 'martiri' guerra 12 giorni (2)

Secondo l'agenzia iraniana Tasnim, non mancano slogan contro Usa e Israele. Tra le persone radunate c'è anche chi espone immagini della Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei. L'agenzia Mehr ha diffuso immagini che mostrano il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, tra la folla. 

La cerimonia si tiene dopo che nelle scorse ore Iran International ha riferito - sulla base di testimonianze - di "esplosioni" che sarebbero state udite nella zona di Eslamshahr, a ovest di Teheran, e della "attivazione della contraerea".

Trump: "Una bufala i 30 miliardi a Iran per nucleare civile"

"Chi tra i media fake news è quel mascalzone che dice che 'il presidente Trump vuole dare all'Iran 30 miliardi di dollari per costruire impianti nucleari civili?'. Mai sentito parlare di questa idea assurda. È solo un'altra bufala diffusa dalle Fake News per squalificarci. Questa gente è MALATA!!!". Così su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump commenta le indiscrezioni secondo cui gli Usa avrebbero preparato un piano da miliardi di dollari per lanciare un programma nucleare civile iraniano. 

Media: "Verso nuovi colloqui a Doha, presto piano pace Usa"

Gli Stati Uniti stanno cercando di organizzare nuovi colloqui tra Israele e Hamas a Doha e "a giorni" presenteranno un piano di pace. Lo riferiscono fonti egiziane ad Al Arabiya. "I mediatori", Usa, Egitto e Qatar, "hanno chiesto una finestra per un cessate il fuoco". La settimana prossima si prevede che Egitto e Qatar riprendano i contatti diplomatici con Hamas, che terrebbe prigionieri a Gaza circa venti ostaggi israeliani ancora in vita, e gli Stati Uniti "presentino a giorni il loro piano per finire la guerra". I mediatori, concludono le fonti, chiedono un cessate il fuoco di due settimane che consenta di fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza".

Pezeshkian ai funerali a Teheran per le vittime della guerra

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian partecipa al funerale, iniziato oggi a Teheran, di oltre 60 iraniani, principalmente comandanti militari, scienziati nucleari, nonché di quattro donne e quattro bambini, morti durante la guerra di 12 giorni con Israele. Il corteo funebre è partito dall'Università di Teheran, vicino a piazza Enghelab, e proseguirà fino a piazza Azadi. Le immagini della televisione di Stato mostrano le bare, coperte dalla bandiera iraniana, e le foto dei defunti durante la cerimonia organizzata dallo Stato. Anche il comandante delle Forze Qods delle Guardie Rivoluzionarie, Esmail Qaani, è tra le migliaia di persone presenti al corteo. Hossein Salami delle Guardie Rivoluzionarie, il capo di stato maggiore delle forze armate Mohammad Bagheri, insieme alla moglie e alla figlia giornalista, lo scienziato nucleare Mohammad Mehdi Tehranchi e sua moglie, e il comandante delle Forze Aerospaziali delle Guardie Rivoluzionarie Amirali Hajizadeh sono tra le personalità militari il cui funerale si terrà oggi. In occasione dell'evento, il governo ha annunciato oggi la chiusura di tutti gli enti pubblici, ad eccezione di banche e centri sanitari. Il Ministero della Salute ha annunciato che almeno 627 civili sono stati uccisi durante gli attacchi israeliani. 

Il comandante delle forze Quds Qaani in corteo in Iran

Anche il comandante delle Forze Quds delle Guardie Rivoluzionarie, Esmail Qaani, è tra le migliaia di persone presenti al corteo che sfila a Teheran per i funerali dei comandanti militari morti durante la guerra di 12 giorni con Israele. Qaani era stato dato per morto nell'attacco israeliano all'Iran del 13 giugno scorso, tuttavia un video rilanciato sui social il 24 giugno apparentemente mostrava il generale vivo a Teheran, senza tuttavia conferme ufficiali. Qaani era stato dato per morto anche lo scorso ottobre, quando si ipotizzò che fosse rimasto ucciso in un raid dell'Idf su Beirut. 

Iniziati a Teheran i funerali di Stato per le vittime della guerra dei 12 giorni

Sono iniziati a Teheran i funerali di Stato per circa 60 persone, tra cui comandanti militari e scienziati nucleari, uccisi nella guerra con Israele, secondo quanto riportato dai media statali.

"La cerimonia in onore dei martiri è ufficialmente iniziata", ha dichiarato la TV di Stato, mostrando filmati di persone in abiti neri che sventolavano bandiere iraniane e tenevano in mano le foto dei comandanti militari uccisi.

Houthi: "Aggressione a Gaza non è finita, sirene in Israele non devono tacere"

"L'aggressione contro la Striscia di Gaza non si è fermata, non finiscono le sofferenze per gli abitanti di Gaza, anzi peggiorano" e "le sirene non devono essere zittite". E' la minaccia contenuta in un post su X di Nasruddin Amer, numero due per l'informazione degli Houthi dello Yemen, segnalato anche dal sito di notizie Ynet dopo che stamani in Israele le sirene dell'allarme antiaereo sono tornate a suonare per un missile lanciato dallo Yemen.

Idf: "Missile Houthi probabilmente abbattuto, nessun ferito"

Il missile balistico lanciato contro Israele dagli Houthi yemeniti è stato "probabilmente" intercettato dalle difese aeree, secondo quanto dichiarato dall'esercito israeliano e riportato dal Times of Israel. Le Idf affermano che sono stati effettuati tentativi di abbattere il missile, apparentemente con successo. Non si segnalano feriti o impatti. Le sirene hanno suonato a Beer Sheva, Dimona, Arad e nelle aree circostanti nel sud di Israele. Quattro minuti prima del suono delle sirene, è stato diramato un avviso ai residenti dell'attacco missilistico a lungo raggio tramite una notifica push sui loro telefoni.

Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola

Da un paio di settimane la Cooperativa - attiva in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata - ha aderito alla campagna Coop 4 Refugees. "Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenze in corso nella Striscia".

Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola

Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola

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Al-Jazeera: "Almeno 14 morti dall'alba nella Striscia di Gaza"

Almeno 14 persone sono rimaste uccise dalle prime ore di oggi nella Striscia di Gaza. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, che cita fonti mediche dell'enclave palestinese che nel 2007 finì in mano a Hamas e che è teatro di operazioni militari delle forze israeliane dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.

Tra le vittime ci sono sei persone morte nel sud della Striscia. Qui, secondo le notizie della tv, le forze israeliane avrebbero colpito tende di sfollati nella zona di al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis.

Stando ai reporter dell'emittente, almeno altre otto persone - tra le quali ci sarebbero una donna e due minori - sono morte a Saftawi, a nord di Gaza City, in un raid israeliano che ha colpito la Osama Bin Zaid School, dove hanno trovato rifugio molti sfollati. 

Mo: suonano le sirene nel sud di Israele, lanciato missile dallo Yemen

Le sirene dell'allarme antiaereo sono tornate a suonare stamani nel sud di Israele, anche a Be'er Sheva e Dimona, per un missile lanciato dallo Yemen. Lo riportano i media locali. Le forze israeliane (Idf) hanno reso noto che è stato effettuato "un tentativo di intercettare" il missile, che "sembra sia stato intercettato con successo".

Iran: media, in migliaia a Teheran per ultimo saluto a 'martiri' guerra 12 giorni

In Iran è il giorno dell'ultimo saluto ai "martiri" dei 12 giorni di conflitto iniziati con l'operazione israeliana contro obiettivi militari nella Repubblica Islamica avviata il 13 giugno e a cui Teheran non ha mancato di rispondere. Secondo l'agenzia iraniana Mehr, sono "migliaia" le persone radunate nel centro di Teheran, nella zona di piazza Enghelab e dell'Università di Teheran, per l'addio anche agli ufficiali di alto grado e agli scienziati morti. I media iraniani hanno diffuso immagini della folla armata di bandiere iraniane e delle bare avvolte nella bandiera.

Idf: attivata contraerea per missile dallo Yemen

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno detto di avere individuato il lancio di un missile proveniente dallo Yemen e diretto su Israele. "I sistemi di difesa aerea sono stati attivati per intercettare la minaccia", afferma l'Idf su Telegram. Le sirene hanno suonato in varie aree di Israele e la popolazione è stata invitata a seguire il protocollo indicato dal Comando interno. 

Media: Netanyahu negli Usa per accordo con Siria

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu intende andare a Washington per promuovere un accordo sugli ostaggi e la normalizzazione con la vicina Siria. Lo ha riferito Canale 12. Secondo l'emittente israeliana, e' ormai convinzione diffusa in Israele che la normalizzazione con i paesi dell'area arriverà solo attraverso un impegno con il presidente americano Donald Trump per mettere fine alla guerra a Gaza. Netanyahu sarebbe interessato a un'intesa non solo con la Siria, ma a un pacchetto che includa anche Arabia Saudita, Libano, Indonesia e Malesia negli Accordi di Abramo.

Media, esplosioni udite a Teheran, attivata contraerea

Secondo Iran International, esplosioni sono state udite a Eslamshahr, nella parte occidentale di Teheran, ed è stasata attivata la contraerea. Iran International cita post di testimoni oculari sui social media. L'area di Bidganeh, nella parte occidentale di Teheran, ospita un complesso militare e un sito missilistico oggetto di attacchi israeliani durante la guerra dei 12 giorni, aggiunge il media iraniano.

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