"Abbiamo seri dubbi sul rispetto degli impegni presi da parte di Israele e siamo pronti a una risposta decisa", ha dichiarato il capo di Stato Maggiore delle forze armate Mousavi. L'Idf ha emesso un ordine di evacuazione per il nord della Striscia di Gaza. Raid israeliano su un'abitazione ad Al-Tuffah, a Gaza City: cinque morti e diversi feriti. Colpiti anche il mercato di Al-Zawiya e il centro di Khan Younis. Nuovo appello di Trump: “Fate accordo a Gaza, riportate indietro gli ostaggi”. Netanyahu ringrazia Trump per aver definito il suo processo una "caccia alle streghe": “Insieme, renderemo di nuovo grande il Medio Oriente”
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L'Iran ha dichiarato di nutrire "seri dubbi" sul rispetto del cessate il fuoco da parte di Israele, in vigore da martedì dopo 12 giorni di guerra tra i due Paesi."Abbiamo seri dubbi sul rispetto degli impegni presi, incluso il cessate il fuoco, e siamo pronti a una risposta decisa", ha dichiarato il nuovo capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Abdolrahim Mousavi, secondo quanto riportato dalla televisione di Stato.
L'esercito israeliano ha emesso un ordine di evacuazione per il nord della Striscia di Gaza, avvertendo i palestinesi in alcune zone di Gaza City e delle aree limitrofe di un'imminente azione, a più di 20 mesi dall'inizio della guerra con Hamas. "Le operazioni militari si espanderanno", ha detto il portavoce militare, intimando ai residenti di "evacuare immediatamente a sud verso Al-Mawasi" per motivi di sicurezza. Un raid israeliano su un’abitazione nel quartiere Al-Tuffah, a Gaza City, ha causato cinque morti e diversi feriti, secondo fonti mediche dell’ospedale Al-Ahli. Colpiti anche il mercato di Al-Zawiya, sempre a Gaza City, e il centro di Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia. In 24 ore, secondo le stime della Protezione civile di Gaza, l'esercito israeliano ha ucciso almeno 63 palestinesi, tra cui 19 bambini e sette donne negli attacchi condotti in tutta la Striscia.
Trump è tornato a chiedere la pace a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani, scrivendo su Truth: “Fate l'accordo, riportate indietro gli ostaggi!!!”. In precedenza aveva chiesto l’annullamento del processo contro Netanyahu, definendolo un danno per “la nostra vittoria”. Ieri Trump ha affermato che un accordo tra Hamas e Israele su Gaza è "vicino". Netanyahu ha ringraziato Trump: “Insieme, renderemo di nuovo grande il Medio Oriente”. Mentre, i politici dell'opposizione israeliana accusano Netanyahu di "svendere" la sicurezza nazionale di Israele per i propri interessi personali. Secondo un alto funzionario di Hamas, Netanyahu sta proponendo condizioni impossibili per vanificare la possibilità di raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo riporta Haaretz.
L'attacco israeliano contro il carcere di Evin a Teheran, compiuto lunedì, ha ucciso 71 persone. Il bilancio ufficiale viene diffuso dalla magistratura iraniana domenica, mentre vige un fragile cessate il fuoco tra i due paesi nemici. "Fino all'ultima goccia di sangue, la potente e resiliente nazione iraniana resisterà a chiunque tenti di decidere il nostro destino", ha dichiarato il ministro degli Esteri Abbas Araghchi su X.
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha condannato “le richieste in Iran di arrestare e giustiziare il direttore generale dell'Aiea, Grossi” definendole “inaccettabili”. Intanto Teheran ha sospeso la collaborazione con l’Aiea, vietando le ispezioni e l’accesso di Grossi ai siti nucleari.
Ieri, migliaia di israeliani in piazza a Tel Aviv per chiedere il rilascio dei restanti 49 ostaggi nella Striscia di Gaza, detenuti dal movimento islamista palestinese Hamas. A Teheran ieri i funerali di Stato per circa 60 persone, tra cui comandanti militari e scienziati nucleari, uccisi nella guerra con Israele.
Su Sky TG24 Insider:
- Nella testa di Trump: cosa può averlo spinto alla guerra con l’Iran (leggi l'articolo)
- Trump attacca l’Iran, e ora cosa succede? I possibili scenari (leggi l'articolo)
- Perché parte della diaspora iraniana supporta gli attacchi a Teheran (leggi l'articolo)
Gli altri approfondimenti:
- Il discorso di Trump: video
- Netanyahu ringrazia Trump: "Decisione coraggiosa"
- Trump nella situation room durante l'attacco: le foto
- Missili su Israele dall'Iran: le foto
- Attacco Usa all'Iran, da Guterres a Starmer: le reazioni internazionali
- Medio Oriente: dove si trovano le basi Usa e cosa rischiano dopo l’attacco all’Iran
- Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
- Come è stato colpito il programma nucleare iraniano: il punto
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Egitto, ogni accordo cessate fuoco deve contenere garanzie
Qualsiasi accordo su una fine delle ostilità a Gaza "deve includere garanzie che preservino il cessate il fuoco". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, secondo quanto riporta Ynet. Abdelatty ha sottolineato che questa posizione è condivisa dagli Stati Uniti e che l'obiettivo della mediazione in corso resta una tregua di 60 giorni.
Basi Usa in Italia ed Europa, dove sono e che ruolo hanno
Gli Stati Uniti, con l'operazione "Midnight Hammer", hanno bombardato i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan. Una mossa che inserisce in prima linea anche gli Usa nel conflitto tra Israele e Iran. Teheran ha promesso "conseguenze eterne", minacciando ritorsioni. "Ridurremo in cenere le basi Usa in Medio Oriente", hanno affermato i pasdaran. Ma l'attenzione e le preoccupazioni si estendono anche alla presenza militare statunitense in Europa (e in Italia). Quante (e dove) sono le basi sparse nel Vecchio Continente?

Basi Usa in Italia ed Europa, dove sono e che ruolo hanno
Vai al contenutoGuerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy
I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.
Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy
Vai al contenutoGuerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano
Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano
Vai al contenutoBilancio attacchi israeliani a Gaza sale a 34 morti
Sono 34, tra cui diversi bambini, i palestinesi uccisi nelle operazioni dell'esercito israeliano avvenute oggi a Gaza. Lo riferisce il portavoce della Protezione Civile del territorio, Mahmud Basal. Interpellato da Afp, un portavoce dell'esercito israeliano non ha commentato queste informazioni ma ha sottolineato che le Idf stanno lottando per "smantellare le capacita' militari di Hamas".
La riunione di governo in Israele termina senza una decisione
I media israeliani riportano che la riunione del governo per discutere della guerra a Gaza e tentare di raggiungere un accordo sulla presa degli ostaggi si è conclusa senza una decisione. Stando a quanto riportato, da The Times of Israel, un'altra discussione è stata programmata per domani
Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola
Da un paio di settimane la Cooperativa - attiva in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata - ha aderito alla campagna Coop 4 Refugees. "Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenze in corso nella Striscia".

Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola
Vai al contenutoMedia: "Massicci attacchi a Gaza City da parte di Israele"
I media di Gaza hanno riferito che l'aeronautica militare israeliana sta effettuando massicci attacchi a Gaza City. Anche al Jazeera riporta di intensi raid dell'Idf.
Nucleare Iran, Trump: 'Siti distrutti”. Nyt: programma solo ritardato
Dopo il bombardamento statunitense contro tre impianti iraniani, è scontro tra la versione ufficiale dell’amministrazione Usa e le valutazioni dell’intelligence riportate dai media americani. Il presidente parla di "distruzione totale", mentre un rapporto segreto sostiene che il programma nucleare iraniano è stato solo rallentato perché parte del materiale nucleare sarebbe stato spostato prima dell’attacco. L’inviato speciale Witkoff ribadisce: "Obiettivo raggiunto".

Nucleare Iran, Trump: 'Siti distrutti”. Nyt: programma solo ritardato
Vai al contenutoIran, Grossi: "In pochi mesi potrà di nuovo arricchire uranio"
Il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha affermato in un'intervista alla Cbs che l'Iran potrebbe tornare ad arricchire l'uranio nel giro di pochi mesi. Queste affermazioni contraddicono la valutazione degli Stati Uniti, secondo i quali il bombardamento effettuato lo scorso 22 giugno dei siti nucleari di Fordow, Isfahan e Natanz avrebbe riportato il programma nucleare iraniano indietro di anni.
Larijani: "Israele aveva pianificato raid contro Khamenei ma non lo ha eseguito"
Le Forze di difesa israeliane (Idf) avevano pianificato un raid aereo per colpire i massimi rappresentanti della leadership iraniana, compresa la Guida suprema Ali Khamenei, ma poi non lo hanno eseguito. Lo ha dichiarato il consigliere di Khamenei Ali Larijani nel corso di una intervista con i media iraniani.
"Gli israeliani avevano individuato dove era in corso una riunione del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale dell'Iran e avevano pianificato di attaccarlo per uccidere i capi dei tre rami del potere, poi assassinare il leader supremo e porre fine all'Iran, ma ciò non è accaduto", ha affermato Larijani.
Larijani ha inoltre detto che il 12 giugno ha ricevuto la minaccia di lasciare l'Iran entro 12 ore, altrimenti avrebbe condiviso la sorte di altri alti funzionari uccisi da Israele.
Macron sente Pezeshkian: "Torni al tavolo negoziale"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha riferito su X di aver avuto una conversazione telefonica con l'omologo iraniano, Masoud Pezeshkian, e di avergli chiesto di "tornare al tavolo del negoziato per affrontare le questioni" legate ai programmi "balistico e nucleare" di Teheran. Macron ha inoltre domandato a Teheran di "onorare il quadro del Trattato di Non Proliferazione Nucleare" nonche' "una rapida ripresa del lavoro dell'Aeia in Iran per assicurare la piena trasparenza". Il presidente francese ha inoltre fatto appello per la liberazione dei cittadini francesi Cecile Kohler e Jacques Paris.
Consiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca
Bruxelles ospita il Consiglio europeo tra i leader dei 27, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La due giorni di vertice segue il World Forum Nato a L'Aja“dominato” dalla presenza di Donald Trump. Al centro due dossier chiave delle relazioni transatlantiche, i dazi e la difesa, ma anche la complicata situazione geopolitica internazionale. Nelle conclusioni di rito, i capi di Stato e di governo esortano a trovare una soluzione negoziale "alla questione nucleare iraniana" e chiedono un "immediato" cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Sull'Ucraina - con l'impegno a proseguire con gli aiuti militari - le conclusioni sono state adottate a 26, senza il sostegno di Budapest che continua a opporsi all'avanzamento di Kiev nel percorso di adesione all'Ue.

Consiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca
Vai al contenutoNuova telefonata Macron-Pazeshkian: "Collabori con l'Aiea"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha reso noto stasera di aver "nuovamente parlato per telefono" con il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, al quale ha trasmesso i suoi "messaggi". Le richieste del capo dell'Eliseo all'omologo iraniano riguardano "la liberazione dei nostri compatrioti Cécile Kohler e Jacques Paris, "la protezione dei cittadini francesi e delle nostre imprese in Iran, che non devono ricevere alcuna minaccia". E ancora, "il rispetto della tregua per contribuire a riportare la pace nella regione", il "ritorno al tavolo del negoziato per risolvere le questioni delle attività balistiche e nucleari", il "mantenimento del quadro del Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari, con la ripresa del lavoro dell'Aiea al più presto possibile in Iran per assicurare tutta la trasparenza necessaria".
Macron sente Pezeshkian: "Liberare detenuti francesi e rispetto tregua"
Il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Su 'X', il capo dell'Eliseo ha detto di aver chiesto la ''liberazione dei nostri compatrioti Cécile Kohler e Jacques Paris'', in carcere da circa tre anni in Iran. Macron ha poi chiesto ''protezione per i nostri cittadini e le nostre strutture in Iran, che non devono essere soggetti ad alcuna minaccia''.
Il presidente francese ha quindi parlato con Pezeshkian della necessità del ''rispetto del cessate il fuoco per contribuire al ripristino della pace nella regione'' e del ''ritorno al tavolo dei negoziati per affrontare le questioni relative alle attività balistiche e nucleari''.
Israele-Iran, le tappe della “guerra dei 12 giorni'
Il conflitto era iniziato lo scorso 13 giugno, quando lo Stato ebraico aveva lanciato l'operazione "Leone Nascente" contro la Repubblica islamica, accusata di essersi avvicinata "a un punto di non ritorno" nello sviluppo di un'arma nucleare. Immediata la risposta di Teheran, con il lancio di razzi verso le città israeliane. Poi la discesa in campo degli Usa, il 22 giugno, con un attacco a tre siti nucleari in Iran e la successiva rappresaglia iraniana sulla base Usa di Al Udeid in Qatar. Dopo una difficile tregua, la fine della guerra.

Israele-Iran, le tappe della “guerra dei 12 giorni'
Vai al contenutoTeheran assicura: nessuna minaccia per Grossi
L'Iran ha negato di rappresentare una minaccia per il capo dell'agenzia Onu per l'energia nucleare (Aiea), Rafael Grossi, dopo che un quotidiano iraniano ultraconservatore ha invocato una sua esecuzione capitale. "Non c'e' alcuna minaccia" contro gli ispettori o il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, ha dichiarato l'ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite, Amir Saeid Iravani, in un'intervista alla rete statunitense Cbs.
Trump: "Disposto a rimuovere sanzioni se sarà pacifico"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato di essere disposto a revocare le sanzioni all'Iran se la Repubblica Islamica "riuscirà a essere pacifica". "Abbiamo le sanzioni in vigore", ha detto Trump in un'intervista a Fox News, "e se faranno il loro lavoro e riusciranno a essere pacifici e a mostrarci che non faranno più danni, revocherò le sanzioni".
Teheran: "Nessuna minaccia per Grossi e ispettori Aiea"
L'Iran ha detto di ''non rappresentare alcuna minaccia'' il direttore generale dell'Aiea Rafael Mariano Grossi, che è stato bandito dal Paese, né per gli ispettori delll'Agenzia internazionale per l'energia atomica.
"No, non c'è alcuna minaccia" contro gli ispettori o Grossi, ha dichiarato l'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite, Amir Saeid Iravani, in un'intervista all'emittente statunitense Cbs. L'ambasciatore ha aggiunti che gli ispettori dell'Aiea in Iran erano "in condizioni di sicurezza".
Netanyahu: "Dopo l'Iran molte chance per liberazione ostaggi"
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che l'operazione di Israele contro l'Iran ha aperto molte opportunità, tra cui "ampie possibilità regionali" e ha inoltre creato l'opportunità di liberare gli ostaggi a Gaza. Lo riporta il Times of Israel, secondo una dichiarazione dell'ufficio del primo ministro. "Certo, dovremo anche risolvere la questione di Gaza, sconfiggere Hamas, ma credo che raggiungeremo entrambi gli obiettivi", afferma Netanyahu.
Netanyahu: "Aperte molte chance per liberare ostaggi"
La fine del conflitto con l'Iran e gli avvenimenti delle ultime settimane hanno aperto "molte possibilita'" per la liberazione degli ostaggi israeliani ancora prigionieri a Gaza. Lo ha dichiarato il primo ministro israleiano, Benjamin Netanyahu, in una sua visita all'ufficio dello Shin Bet nel Sud di Israele, dove ha ricevuto un resoconto delle attivita' del servizio segreto interno, scrive la stampa israeliana. "Abbiamo rimosso una minaccia immediata alla nostra esistenza, due minacce letali. Voglio informarvi che, come sicuramente saprete, molte opportunita' si sono aperte dopo questa vittoria. Prima di tutto, salvare gli ostaggi", ha dichiarato Netanyahu durante la visita, "certo, dovremo anche risolvere la questione di Gaza, sconfiggere Hamas, ma credo che porteremo a termine entrambe le missioni".
Netanyahu: "Numerose chance per liberare ostaggi e accordi regionali"
''Si stanno aprendo numerose opportunità per liberare i nostri ostaggi'' ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e per ''raggiungere accordi regionali più ampi''. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una visita a una struttura dello Shin Bet, affermando che ''abbiamo rimosso una minaccia esistenziale immediata''. Il premier israeliano ha poi aggiunto che "certo, dovremo anche risolvere la questione di Gaza e sconfiggere Hamas, ma credo che porteremo a termine entrambe le missioni".
Intanto un alto funzionario israeliano citato a condizione di anonimato dal Times of Israel ha detto che "sono in corso contatti tramite i paesi mediatori e siamo in contatto continuo con gli americani".
Iran, raffineria Haifa riapre dopo attacco missilistico
La raffineria di petrolio di Haifa nel sud di Israele ha riaperto e ripreso parzialmente le attività dopo la chiusura dovuta a un attacco missilistico iraniano due settimane fa. Lo hanno reso noto le raffinerie di petrolio israeliane, o Bazan, annunciando che probabilmente torneranno pienamente operative entro ottobre. I danni e le perdite di profitto causati dalla guerra ammontano fino a 250 milioni di dollari, hanno spiegato.
Iran, Berlino: "Le minacce contro l'Aiea devono cessare"
Berlino ha espresso il suo sostegno al direttore dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), Rafael Grossi, affermando che le "minacce" dell'Iran contro di lui sono "profondamente preoccupanti" e "devono cessare". "Elogio gli sforzi incrollabili e la professionalita' del direttore Rafael Grossi e del suo team", ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul a X-Ray, dopo che Teheran ha respinto la richiesta dell'AIEA di visitare gli impianti nucleari bombardati da Israele e Stati Uniti. "Le minacce dell'Iran contro di loro sono profondamente preoccupanti e devono cessare", ha aggiunto, senza specificarne la natura. Ha inoltre invitato le autorita' iraniane "a cooperare pienamente con l'AIEA e a garantire la sicurezza del suo personale".
Inviato Usa: "Servono accordi Israele con Siria e Libano"
Dopo la guerra tra Iran e Israele, e' necessario stabilire accordi di pace tra lo Stato ebraico, la Siria e il Libano, ha dichiarato l'inviato statunitense per la Siria, Tom Barrack, all'agenzia di stato turca Anadolu. "Al-Sharah ha dichiarato di non odiare Israele e di volere la pace su questo confine. Credo che cio' accadra' anche con il Libano. Un accordo con Israele e' necessario", ha affermato.
Iran, esplosione in raffineria petrolio Tabriz: feriti
Almeno otto persone sono rimaste ferite in seguito all'esplosione di un serbatoio d'azoto che si è verificata nella raffineria di petrolio di Tabriz, nel nordovest dell'Iran. Lo hanno dichiarato i Guardiani della Rivoluzione iraniana, i Pasdaran.
Un funzionario locale citato dai media iraniani ha affermato che le esplosioni sono avvenute durante le operazioni di smaltimento e neutralizzazione di ordigni israeliani inesplosi nella zona. I Pasdaran hanno invece affermato che l'esplosione è avvenuta durante la sostituzione del serbatoio di azoto della raffineria.
Inviato Usa: "Ora servono accordi di pace Israele-Siria-Libano"
Dopo la guerra tra Iran e Israele, è necessario stabilire accordi di pace tra lo Stato ebraico, la Siria e il Libano. Lo ha annunciato oggi l'inviato statunitense per la Siria, Tom Barrack, all'agenzia di stato turca Anadolu. "Il presidente Al-Shaara ha dichiarato di non odiare Israele e di volere la pace su questo confine. Credo che ciò accadrà anche con il Libano. Un accordo con Israele è necessario", ha affermato.
Iran, Germania: "Minacce ad Aiea estremamente preoccupanti"
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul su 'X' ha definito ''estremamente preoccupanti'' le ''minacce'' iraniane all'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, dopo che Teheran ha respinto la richiesta degli ispettori di visitare gli impianti nucleari bombardati da Israele e dagli Stati Uniti.
"Elogio il direttore generale Rafael Grossi e il suo team per i loro sforzi e la loro instancabile professionalità. Le minacce contro di loro provenienti dall'interno dell'Iran sono profondamente preoccupanti e devono cessare", ha dichiarato Wadephul.
Trump: "Programma nucleare annientato come non mai"
Il programma nucleare iraniano e' stato "annientato come nessuno aveva mai visto prima", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un'intervista a Fox News. "Cio' ha significato la fine delle loro ambizioni nucleari, almeno per un certo periodo", ha dichiarato Trump, una settimana dopo che gli aerei statunitensi hanno bombardato tre importanti impianti nucleari in Iran. "La bomba l'ha attraversato come se fosse burro, burro puro", ha detto riferendosi all'impianto sotterraneo di Fordow. "In quella stanza ci sono solo migliaia di tonnellate di roccia. L'intero posto e' stato semplicemente distrutto", ha affermato Trump. Il presidente insiste sul fatto che gli iraniani non abbiano spostato l'uranio altamente arricchito dal sito di Fordo prima dell'attacco. "Penso che all'inizio sia stato molto difficile. E' molto pericoloso. E' molto pesante, molto, molto pesante. E' una cosa molto difficile da fare. Inoltre, non abbiamo dato molto preavviso perche' non sapevano del nostro arrivo fino a quel momento". L'Iran era "a poche settimane" dal realizzare un'arma nucleare, ha affermato Trump. Teheran non ha intenzione di riavviare il suo programma nucleare, sostiene. "L'ultima cosa che vogliono fare ora e' pensare al nucleare. Devono rimettersi in sesto e in forma. "Trump afferma che altri paesi faranno la pace con Israele a seguito della campagna di Stati Uniti e Israele contro l'Iran. "Abbiamo alcuni paesi davvero importanti in questo momento", afferma, "e penso che inizieremo a riempirli perche' l'Iran era il problema principale. In realta' pensavo che l'Iran... in realta' pensavo che ci fosse un periodo in cui pensavo che l'Iran avrebbe aderito agli Accordi di Abramo insieme a tutti gli altri".
Inviato Usa: "La guerra Iran-Israele apre nuova strada"
La guerra Iran-Israele ha aperto la strada a una "nuova strada" per il Medio Oriente, in cui la Turchia avra' un ruolo chiave, ha dichiarato domenica l'inviato di Washington in Turchia. "Quello che e' appena successo tra Israele e Iran e' un'opportunita' per tutti noi di dire: Time out. Creiamo una nuova strada, e la Turchia e' fondamentale in questa nuova strada", ha dichiarato all'agenzia di stampa statale Anadolu l'ambasciatore Tom Barrack, che e' anche inviato speciale degli Stati Uniti in Siria.
Iran, Trump: "Revocherò sanzioni se restano pacifici"
Il presidente americano Donald Trump potrebbe ''revocare le sanzioni'' all'Iran ''se resteranno pacifici e dimostreranno che non faranno più danni''. Lo ha dichiarato Trump nel corso di una intervista a Fox News, sottolineando che la revoca delle sanzioni farebbe ''una grande differenza''.
Ok di Israele al rientro di 8 comunità al confine con Gaza
Il governo israeliano ha dato il via libera al rientro immediato di otto comunità al confine con Gaza. The Times of Israel precisa che d'ora in poi non esisterà più alcun divieto militare che impedisca ai residenti del confine con la Striscia di tornare a casa. Tuttavia, alcune comunità (Nahal Oz, Kissufim, Holit, Kfar Aza e Be'eri) dovranno continuare a vivere in alloggi temporanei finché i loro villaggi non saranno resi abitabili. La revoca del divieto militare, unita al completamento dei lavori edilizi essenziali, significa che a partire da oggi i residenti di Kerem Shalom, Re'im, Nirim, Ein Hashlosha, Sufa, Nir Yitzhak e Netiv Ha'asara potranno tornare a casa.
Netanyahu stasera riunisce i ministri sulla accordo di tregua
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu terrà un incontro in serata sulla guerra a Gaza e sui tentativi di raggiungere un accordo presso il quartier generale del Comando meridionale delle Idf a Beersheba. All'incontro parteciperanno il ministro della Difesa Israel Katz e altri ministri, i collaboratori di Netanyahu e alti ufficiali delle Idf. Lo scrive il Times of Israel.
Idf, inchiesta su possibili crimini guerra a Gaza
L'esercito israeliano ha avviato un'indagine su possibili crimini di guerra in seguito alle crescenti prove secondo cui le truppe di Israele hanno sparato deliberatamente contro civili palestinesi radunati a Gaza per ricevere aiuti. Centinaia di persone sono state uccise nelle ultime settimane dopo essere state sottoposte ad attacchi aerei, sparatorie e bombardamenti da parte delle Forze di difesa israeliane (IDF) mentre aspettavano che il cibo venisse distribuito o mentre si dirigevano verso i luoghi di distribuzione. Venerdi', il quotidiano israeliano Haaretz ha citato soldati israeliani anonimi che hanno dichiarato di aver ricevuto l'ordine di aprire il fuoco sulla folla vicino ai punti di distribuzione di cibo per tenerla lontana dalle postazioni militari israeliane. I soldati hanno affermato di essere preoccupati dall'uso non necessario di forza letale contro persone che apparentemente non rappresentano alcuna minaccia.
Trump: "Iran era vicino alla produzione della bomba atomica"
"L'Iran era vicino alla produzione della bomba atomica". Lo ha ribadito Donald Trump in un'intervista a Fox News.
Trump: "Onorerò alla Casa Bianca i piloti dei raid in Iran"
Donald Trump annuncia di voler rendere omaggio ai piloti dei jet che hanno sganciato le bombe sui siti nucleari iraniani. "Verranno alla Casa Bianca", ha detto il presidente in un'intervista a Fox News.
Trump insiste: "Abbiamo distrutto tre siti nucleari in Iran"
Donald Trump continua a sostenere che i tre siti iraniani colpiti nei raid americani di una settimana fa - Fordow, Isfahan e Natanz - sono stati distrutti. "Non li abbiamo solo colpiti, abbiamo provocato danni definitivi", ha detto il presidente in un'intervista che sarà tra poco nel programma 'Sunday Morning Futures' di Fox News.
Ministero Salute Gaza, almeno 85 morti in 24 ore
- Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani a Gaza raggiunge quota 56.500, afferma il Ministero della Salute. Almeno 56.500 palestinesi sono stati uccisi e altri 133.419 sono rimasti feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023, ha dichiarato oggi il Ministero della Salute di Gaza in una nota citata dal Guardian. Almeno 85 palestinesi sono stati uccisi e altri 365 sono rimasti feriti solo nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il Ministero. Aggiungendo che diverse vittime sono ancora sotto le macerie e per le strade e le ambulanze e il personale della protezione civile non riescono a raggiungerle.
L'Idf, 'un nostro soldato ucciso nel nord di Gaza'
L'esercito israeliano ha annunciato oggi che il sergente Yisrael Natan Rosenfeld, 20 anni, è stato ucciso da un ordigno esplosivo nel nord di Gaza. Rosenfeld, originario di Ra'anana, prestava servizio nel battaglione del Genio da combattimento. Lo riporta Haaretz.
Iran, Onu riconosca responsabilità Israele e Usa in guerra
Teheran ha chiesto all'Onu di riconoscere Israele e gli Stati Uniti come responsabili della guerra di 12 giorni contro l'Iran, conclusasi con un cessate il fuoco il 24 giugno, secondo una lettera pubblicata oggi e indirizzata al Segretario generale delle Nazioni Unite. "Con la presente chiediamo formalmente al Consiglio di Sicurezza di riconoscere il regime israeliano e gli Stati Uniti come iniziatori dell'atto di aggressione e di riconoscere la loro conseguente responsabilità, incluso il pagamento di indennizzi e riparazioni", ha scritto il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi nella lettera ad Antonio Guterres.
Idf: arrestati sospetti terroristi nel sud del Paese
Le truppe della 210 Divisione sono in stato di massima allerta e dispiegate nella Siria meridionale, con l'obiettivo di rimuovere le minacce per i residenti dello Stato di Israele, e in particolare per le alture del Golan; lo rende noto l'Idf. Le truppe sono schierate dalla cima del Monte Hermon fino al triangolo di confine tra Giordania, Siria e Israele. Nell'ambito delle operazioni difensive nella zona, questa settimana le forze della Terza Brigata hanno completato diverse incursioni nei depositi di armi e arrestato diversi sospettati coinvolti in attività terroristiche. Questi sospettati sono stati trasferiti in territorio israeliano per ulteriori
indagini.
Borrell: da Europa serve risposta decisa a catastrofe Gaza
L'Unione europea deve elaborare una risposta più decisa alla catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza e alle violazioni del diritto internazionale, ha affermato l'ex capo della diplomazia dell'Unione.In un articolo dai toni forti, Josep Borrell ha affermato che l'UE ha il "dovere" di intervenire e deve elaborare un proprio piano concertato per porre fine alla guerra, invece di affidarsi agli
Stati Uniti.
Famiglie ostaggi a Trump: "È ora di concludere accordo"
Il Collettivo per il ritorno degli ostaggi israeliani ha risposto all'ultimo post del presidente Usa, Donald Trump, sul necessario accordo a Gaza e la restituzione degli ostaggi detenuti. "Presidente Trump, è ora di concludere l'accordo dei patti e riportare a casa tutti i 50 ostaggi", ha scritto su Truth il gruppo dei famigliari degli ostaggi. Nelle scorse ore sono tornati a manifestare in Israele, facendo pressione sul governo Netanyahu per concludere un accordo con Hamas e far liberare gli ostaggi ancora detenuti dal gruppo terroristico palestinese.
Il Papa: "Dovunque tacciano le armi, pace attraverso il dialogo"
"Continuiamo a pregare perché dovunque tacciano le armi e si lavori per la pace attraverso il dialogo". Lo ha detto papa Leone XIV al termine dell'Angelus.
Teheran: "Seri dubbi sul rispetto della tregua da Israele"
L'Iran ha dichiarato di nutrire "seri dubbi" sul rispetto del cessate il fuoco da parte di Israele, in vigore da martedì dopo 12 giorni di guerra tra i due Paesi. "Non abbiamo iniziato la guerra, ma abbiamo risposto all'aggressore con tutte le nostre forze", ha dichiarato il nuovo capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Abdolrahim Mousavi, riferendosi a Israele. "Abbiamo seri dubbi sul rispetto degli impegni presi, incluso il cessate il fuoco, e siamo pronti a una risposta decisa", ha aggiunto Mousavi, secondo quanto riportato dalla televisione di Stato. "I regimi di Stati Uniti e Israele hanno attaccato l'Iran nel bel mezzo dei colloqui Teheran-Washington. Hanno dimostrato di non essere vincolati da alcuna norma o regola internazionale", ha aggiunto Mousavi, citato dalla televisione di stato, nel corso di un colloquio col ministro della Difesa saudita Khalid bin Salman. Quest'ultimo ha affermato, da parte sua, che Riad non solo ha condannato le aggressioni, ma ha anche tentato di porre fine alla guerra.
Media: "Violenza coloni in Cisgiordania aumentata del 30%"
Oltre al dramma di Gaza, a peggiorare e' anche la situazione nella Cisgiordania occupata, dove le azioni violenti dei coloni israeliani sono aumentate del 30% quest'anno. A riferirlo e' la radio dell'Esercito israeliano, fornendo i dati completi delle autorita' di sicurezza. Nel 2025, i coloni israeliani hanno commesso 414 "crimini nazionalisti" nella Cisgiordania occupata, in aumento rispetto ai 318 dello stesso periodo dell'anno scorso. I dati includono incendi dolosi, lancio di pietre, vandalismo, aggressioni e altre forme di "scontri violenti". Un alto ufficiale militare israeliano ha affermato all'emittente radiofonica che i crimini dei coloni "non solo stanno aumentando, ma stanno anche diventando piu' gravi".
Wafa: raid israeliani a Gaza City e Khan Yunis, 5 morti
Fonti mediche dell'ospedale battista Al-Ahli di Gaza City, citate da Wafa, hanno riferito che cinque corpi e diversi civili feriti sono stati trasportati in ospedale in seguito a un attacco aereo israeliano su un'abitazione nel quartiere di Al-Tuffah, a nord-est della città. Un attacco di droni israeliani ha preso di mira l'affollato mercato di Al-Zawiya nel quartiere di Al-Daraj, nel centro di Gaza City, provocando ulteriori vittime e feriti tra i civili. Contemporaneamente, l'artiglieria israeliana ha bombardato il centro di Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia.
Kallas: "Pieno sostegno all'Aiea e a Grossi"
"Pieno sostegno all'Aiea e al direttore generale Grossi nel suo compito di continuare a monitorare in modo imparziale il programma nucleare iraniano. Ciò sarà fondamentale per una soluzione diplomatica della questione". Lo dichiara l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas.
Idf: nei giorni scorsi condotte incursioni in Siria
Durante la scorsa settimana, le truppe israeliane hanno condotto diverse incursioni nella Siria meridionale, afferma l'Idf secondo cui i riservisti della Brigata Alexandroni hanno arrestato diversi sospetti terroristi e li hanno portati in Israele per interrogarli, e hanno fatto irruzione in depositi di armi. Lo riporta il Times of Israel. Dalla caduta del regime di Assad a dicembre, l'Idf è stata dispiegata in nove postazioni all'interno della Siria meridionale, principalmente all'interno di una zona cuscinetto pattugliata dalle Nazioni Unite al confine tra i due Paesi. Le truppe hanno operato in aree fino a circa 15 chilometri all'interno della Siria, con l'obiettivo di catturare armi che, secondo lo Stato ebraico, potrebbero rappresentare una minaccia per il Paese se cadessero nelle mani di "forze ostili".
Hamas: "Netanyahu chiede condizioni impossibili, non vuole accordo"
Un alto esponente di Hamas, Mahmoud Mardawi, ha accusato il premier israeliano Benjamin Netanyahu di ostacolare deliberatamente il raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Secondo Mardawi, Netanyahu avrebbe introdotto "condizioni impossibili" e si rifiuterebbe di rispettare punti già approvati in passato. Sul suo canale Telegram, citato da Haaretz, Mardawi ha scritto che Netanyahu "insiste nel voler liberare solo dieci ostaggi, invece di rilasciarli tutti in un’unica fase". Ha poi aggiunto: "Netanyahu mente quando afferma di non essere coinvolto nella scelta dei nomi degli ostaggi da liberare. Non vuole un accordo".
Opposizione Israele: "Netanyahu baratta tregua con fine processo"
I politici dell'opposizione israeliana accusano il primo ministro Benyamin Netanyahu di "svendere" la sicurezza nazionale di Israele per i propri interessi personali, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto per la seconda volta l'annullamento del processo a suo carico: per la parlamentare dei Democratici Naama Lazimi, "scambiando la sua incriminazione in cambio di un accordo politico e della fine della guerra" Netanyahu ha dimostrato la sua inadeguatezza alla carica, accusando il premier di "condizionare il futuro di Israele e dei nostri figli al suo processo". "I responsabili del tweet del Presidente Trump sono Netanyahu e la sua banda corrotta", ha concordato il collega Gilad Kariv - citato dal Times of Israel - che condanna la "disponibilità di Netanyahu e della sua cerchia a 'giocare' con la sicurezza nazionale dello Stato di Israele e la questione degli ostaggi per evitare che Netanyahu venga condannato in tribunale". Netanyahu sta "agendo contro l'interesse pubblico israeliano" collegando i suoi problemi legali alla questione degli ostaggi e agli accordi di normalizzazione regionali, ha twittato Karine Elharrar, parlamentare di Yesh Atid, accusando Trump di aver condizionato il sostegno americano al processo del primo ministro.
Israele: ex direttore carcere licenziato denuncia Ben Gvir
Pressioni per un regime carcerario più morbido per i detenuti ebrei estremisti e licenziamento ingiusto: a denunciare il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e' l'ex vice direttore del carcere di Ayalon, Shai Fransa. I fatti emergono da una denuncia presentata all'Alta Corte di Giustizia, che include corrispondenza WhatsApp e documentazione di vario genere. Fransa sostiene di essere stato sottoposto a pressioni da Ben Gvir e da altri alti funzionari affinche' concedessero sussidi impropri ai prigionieri di sicurezza ebrei oltre ad allentare le loro condizioni di detenzione, annullare le punizioni o evitare di imporre loro sanzioni, anche per il colono Amiram Ben-Uliel in Cisgiordania. L'ex vice direttore del carcere ha affermato, inoltre, che a causa del suo rifiuto di collaborare, e' stato "fabbricato" un caso di molestie sessuali contro di lui, successivamente archiviato per "innocenza". Nonostante cio', e' stato rimosso dal suo incarico e ha concluso il suo servizio.
Berlino: "Sostegno totale a Israele contro minaccia nucleare"
In visita ufficiale a Tel Aviv, il ministro dell’Interno tedesco Alexander Dobrindt ha espresso pieno sostegno all’attacco israeliano contro il programma nucleare dell’Iran, definendolo una minaccia diretta non solo all’esistenza di Israele ma anche alla sicurezza dell’Europa. "L’Iran destabilizza questa regione da anni, anzi, da decenni, con il suo sostegno a gruppi terroristici a nord, sud ed est di Israele", ha dichiarato Dobrindt, il primo alto rappresentante tedesco a recarsi in Israele dopo la "Guerra dei 12 giorni" con Teheran. Secondo Dobrindt, il programma nucleare iraniano rappresenta "una minaccia reale al diritto all’esistenza di Israele, e una minaccia che va ben oltre, una minaccia anche per l’Europa". Ha sottolineato che è stato inviato a Teheran un segnale chiaro: "Israele, gli Stati Uniti e sostenitori come la Germania non possono accettare la costruzione o la ricerca su un’arma nucleare". L’Iran insiste che il suo programma nucleare ha fini esclusivamente civili. Durante una visita al sito di un attacco missilistico iraniano nella città di Holon, Dobrindt ha condannato l’azione come "una guerra contro la popolazione civile" e ha affermato di essere convinto che Teheran farebbe uso di un’eventuale bomba nucleare contro Israele. Il ministro ha ribadito che la Germania continuerà a fare "tutto il possibile per garantire l’esistenza di Israele".
Riunione gabinetto sicurezza israeliano incentrata su Gaza
In Israele, il gabinetto di sicurezza si riunirà a breve presso il quartier generale del Comando Sud per discutere della guerra in corso a Gaza, dei contatti per un accordo sulla presa di ostaggi e della questione degli aiuti umanitari. Lo riferisce il sito di informazione Ynet. Il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno incaricato le Forze di difesa israeliane (Idf) di presentare un piano che impedisca ad Hamas di prendere il controllo dei convogli di aiuti umanitari, sullo sfondo dell'ultimatum imposto dal ministro delle Finanze e membro del ministero della Difesa, Bezalel Smotrich, che ha dichiarato che si dimettera' dal governo se gli aiuti umanitari raggiungeranno l'organizzazione terroristica.
Iran condanna sostegno dell'Australia a raid Usa e Israele
Gli attacchi di Israele e degli Stati Uniti costituiscono una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Lo ha affermato il direttore generale del Dipartimento Asia-Oceania del ministero degli Esteri iraniano, Ali-Asghar Mohammadi, aggiungendo: "Il governo australiano si è trovato di fronte a una sfida tra il rispetto della verità e dello stato di diritto, da un lato, e il sostegno all'aggressione e alla violazione del diritto, dall'altro, e ha fallito questa prova sostenendo l'aggressione". "Un simile approccio non fa che incoraggiare gli aggressori a proseguire le loro azioni e ad aumentare le tensioni a livello regionale e internazionale. Se questi Paesi non hanno il coraggio morale di condannare le palesi aggressioni, dovrebbero quantomeno rimanere in silenzio", ha aggiunto Mohammadi, citato dal sito web del ministero degli Esteri.
Rubio condanna le minacce iraniane contro Grossi: "Inaccettabili"
"Le richieste in Iran di arrestare e giustiziare il direttore generale dell'Aiea, Grossi, sono inaccettabili e devono essere condannate". Lo ha scritto su X il segretario di Stato Usa Marco Rubio. "Sosteniamo gli sforzi critici di verifica e monitoraggio dell'Aiea in Iran e lodiamo il direttore generale e l'agenzia per la loro dedizione e professionalità. Invitiamo l'Iran a garantire la sicurezza e l'incolumità del personale dell'Aiea", continua il messaggio. Ieri, il vicepresidente del Parlamento iraniano ha annunciato che la Repubblica islamica non permetterà più a Rafael Grossi di visitare i suoi impianti nucleari, né consentirà l'installazione di telecamere di sorveglianza nelle strutture, a seguito della sospensione della collaborazione con l'Aiea.
Netanyahu ringrazia Trump: "Insieme M.O. di nuovo grande"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato nuovamente il presidente Donald Trump, questa volta per il suo sostegno in merito ai procedimenti giudiziari a suo carico. "Grazie ancora, Presidente Trump. Insieme, renderemo di nuovo grande il Medio Oriente", ha scritto Netanyahu sul suo account X. Il messaggio del controverso leader israeliano e' una risposta al post pubblicato nella notte da Trump sul suo social media Truth, in cui ha descritto il processo a carico di Netanyahu come una "caccia alle streghe politica", affermando che "i procuratori sono andati fuori controllo. Non lo tollereremo. Cio' danneggia gravemente la nostra vittoria".
Iran, Araghchi: "Non nascondiamo i nostri caduti come Israele"
"Fino all'ultima goccia di sangue, la potente e resiliente nazione iraniana resisterà a chiunque tenti di decidere il nostro destino". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Abbas Araghchi su X. "L'ondata di patrioti che è scesa in piazza in Iran sabato per onorare comandanti militari, scienziati, ricercatori e civili, tra cui donne e bambini assassinati a sangue freddo dal vile regime israeliano, dà un messaggio: a differenza del debole regime israeliano, noi non nascondiamo le nostre perdite; siamo orgogliosi dei nostri martiri, che sono i nostri modelli", ha sottolineato. "Per ogni ufficiale o scienziato caduto, state certi che altri 100 sono in fila per prendere il loro posto", ha aggiunto.
Iran, Ebadi: "Cambio regime per volontà popolo, inutili inviti Trump e Netanyahu"
Il cambio di regime deve assolutamente avvenire per volontà della popolazione dell'Iran. Il popolo non ascolta gli inviti di Donald Trump o di Benjamin Netanyahu: darà la spallata finale quando sarà pronto". Ne è convinta Shirin Ebadi, giurista e attivista iraniana, premio Nobel per la Pace del 2003 che - in un'intervista al Corriere della Sera - si dice "felice" per il cessate il fuoco che ha messo fine alle 'Guerra dei 12 giorni', e aggiunge: "Le bombe non hanno ucciso solo gli uomini del regime, ma hanno colpito le infrastrutture delle città e causato vittime civili". Sulla "vittoria" rivendicata dall'ayatollah Ali Khamenei, Ebadi ammette: "Ho riso. È ridicolo annunciare la vittoria dopo che ti hanno distrutto le milizie all'estero, il programma nucleare e missilistico. L'economia è ai minimi termini. Il dissenso alle stelle. Fanno ridere". Intanto, la repressione da parte del regime è aumentata "notevolmente", ha denunciato la premio Nobel, e "la situazione delle carceri è infernale. Per esempio, dopo il bombardamento di Evin, si sono rotti vetri, mura e finestre. Con questo pretesto le autorità carcerarie hanno trasferito moltissimi prigionieri politici in altri istituti penitenziari, in situazioni peggiori".
Trump: "Fate l'accordo a Gaza. Riportate gli ostaggi"
Nel giro di poche ore giunge un nuovo appello pressante da parte del presidente Donald Trump a fare la pace a Gaza e a riportare indietro gli ostaggi israeliani. "Fate l'accordo, riportate indietro gli ostaggi!!!", ha scritto Trump in un post su Truth. Nelle scorse ore, l'inquilino della Casa Bianca ha twittato chiedendo l'annullamento del processo al premier israeliano Benjamin Netanyahu, scrivendo che "non lo tollereremo, stanno danneggiando la nostra vittoria". Ieri il presidente Trump ha affermato che un accordo tra Hamas e Israele su Gaza e' "vicino".
Iran, media: "vicedirettore Faraja ucciso in raid israeliani"
I media iraniani riferiscono di un'altra vittima eccellente dei bombardamenti israeliani durante i giorni del conflitto. Secondo l'agenzia Isna, in un attacco delle Idf e' stato ucciso Mehdi Nemati, vicedirettore Comando di Polizia della Repubblica Islamica dell'Iran, abbreviato in Faraja, la forza di polizia in uniforme. Secondo quanto riportato ai media statali dal Comando generale della polizia, Nemati aveva combattuto al fianco di Qassem Soleimani in Siria e Iraq. Le stesse fonti ricordano, inoltre, che Nemati era impegnato in attivita' artistiche e mediatiche, tra cui la "produzione di contenuti".
Rubio in visita in Giappone a inizio luglio: focus su instabilità Medio Oriente
Le tariffe doganali imposte dagli Stati Uniti e la situazione geopolitica in Medio Oriente saranno al centro dei colloqui a Tokyo per la prima visita del Segretario di Stato americano Marco Rubio in Giappone, prevista a inizio luglio. Lo anticipa una fonte governativa all'Agenzia Kyodo, riferendo che il viaggio è stato organizzato come parte del tour di Rubio in Asia per partecipare a una serie di incontri dei ministri degli Esteri legati all'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (Asean) in Malesia dall'8 all'11 luglio, e successivamente in Corea del Sud. Con ogni probabilità Rubio terrà incontri con il premier nipponico Shigeru Ishiba e il ministro degli Esteri Takeshi Iwaya, spiega la fonte, in vista della scadenza il 9 luglio della tregua di 90 giorni da quelle che Washington definisce tariffe "reciproche". Il Giappone, in particolare, è interessato da questa sospensione, poiché affronta dazi aggiuntivi del 14% che, a causa della pausa, vengono ridotti al 10%.
Iran, magistratura: 71 morti in attacco israeliano a Evin
L'attacco israeliano contro il carcere di Evin a Teheran, compiuto lunedì, ha ucciso 71 persone. Il bilancio ufficiale viene diffuso dalla magistratura iraniana domenica, mentre vige un fragile cessate il fuoco tra i due paesi nemici. "Secondo le statistiche ufficiali, 71 persone sono state uccise nell'attacco al carcere di Evin", ha dichiarato il portavoce della magistratura Asghar Jahangir. Al momento degli attacchi israeliani, esponenti dell'opposizione e prigionieri stranieri o con doppia cittadinanza, compresi cittadini francesi, erano detenuti nel carcere. Secondo il portavoce, citato da Mehr, tra le vittime figurano personale amministrativo del carcere, soldati di leva, detenuti, familiari di detenuti che erano in visita o si erano recati per seguire questioni legali e residenti locali che vivono nelle vicinanze del carcere. "Tragicamente, tra quei vicini, alcuni sono stati martirizzati", ha aggiunto.
Da Idf ordine evacuazione ai residenti di Gaza e Jabaliya
Un nuovo ordine di evacuazione delle Forze di difesa israeliane (Idf) e' stato rivolto ai residenti di Gaza e Jabaliya. "Trasferitevi immediatamente ad Al-Mawasi, Hamas vi sta portando al disastro", ha detto il portavoce in lingua araba delle Idf, il tenente colonnello Avichay Adraee, che ha diramato un avviso di evacuazione per i residenti di Gaza City e Jabaliya, compresi i quartieri Zeitoun, la Citta' Vecchia, Turkman, Jadida, Tuffah, Al-Daraj, Sabra, il campo di Jabaliya, Al-Rawda, Al-Nahda, Al-Zuhur, Al-Nour, Al-Salam e Tel Al-Zaatar. "Per la vostra sicurezza, trasferitevi immediatamente a sud, nella zona di Al-Mawasi. Le Idf stanno operando con una forza tremenda in queste aree e l'operazione militare si intensifichera', si espandera' e raggiungera' il centro citta', con l'obiettivo di distruggere le infrastrutture dell'organizzazione terroristica. Hamas vi sta mettendo in pericolo e vi sta portando al disastro", recita ancora la dichiarazione. Poco prima l'agenzia di stampa palestinese "Shahab" ha riferito di un attacco israeliano nel quartiere di Zeitoun a Gaza City e un fuoco di artiglieria nella periferia di Rafah.
Iran: folla a funerale vertici Irgc: “Orgogliosi nostri martiri"
In Iran è un'altra giornata di funerale di Stato per il comandante dell'Aeronautica delle Guardie Rivoluzionarie (Irgc), Amir Ali Hajizadeh, e il capo della squadra missilistica, Mahmoud Bagheri, uccisi dagli attacchi israeliani. "Ancora una volta il popolo iraniano ha mostrato la sua forza al mondo. I patrioti sono scesi in piazza per onorare coloro che sono stati assassinati da Israele. A differenza del regime israeliano, non nascondiamo le nostre perdite. Siamo orgogliosi dei nostri martiri, sono modelli di riferimento", ha scritto su X il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi. "Per ogni ufficiale o scienziato ucciso, 100 sono in fila per prendere il loro posto", ha avvertito il capo della diplomazia iraniana.
Trump avverte: "Gli Usa non tollereranno il processo a Netanyahu"
Donald Trump torna a parlare del processo a carico del premier isareliano. "È terribile ciò che stanno facendo in Israele a Bibi Netanyahu. È un eroe di guerra e un primo ministro che ha fatto un lavoro favoloso collaborando con gli Stati Uniti per ottenere un grande successo nell'eliminazione della pericolosa minaccia nucleare in Iran", scrive in un lungo post Truth il presidente americano. "È importante sottolineare che in questo momento sta negoziando un accordo con Hamas, che includerà la restituzione degli ostaggi. Com'è possibile che il primo ministro di Israelepossa essere costretto a sedere in un'aula di tribunale tutto il giorno, per nulla? E' una caccia alle streghe politica, molto simile a quella che sono stato costretto a sopportare", attacca il tycoon, "Questa parodia della giustizia interferirà con i negoziati sia con l'Iran che con Hamas. In altre parole, è una follia fare ciò che i procuratori fuori controllo stanno facendo a Bibi Netanyahu". "Gli Usa spendono miliardi di dollari all'anno, molto più che in qualsiasi altra nazione, per proteggere e sostenere Israele. Non tollereremo questo. abbiamo appena ottenuto una grande vittoria con il primo ministro al timone, e questo offusca notevolmente la nostra vittoria. lasciate andare Bibi, ha un gran lavoro da fare!", avverte Trump.
Iran, Grossi: potrebbe riprendere arricchimento in qualche mese
L'Iran ha le capacita' tecniche per riprendere l'arricchimento dell'uranio entro "qualche mese", ha affermato Rafael Grossi, capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), in un'intervista all'emittente americana CBS. A quasi una settimana dai bombardamenti statunitensi sui siti nucleari di Fordo, Natanz e Isfahan, tutti concordano, persino Teheran, sul fatto che questi impianti abbiano subito danni significativi, ma permangono dubbi sull'effettiva efficacia di questi attacchi.
Hamas, 'almeno 63 morti nei raid a Gaza, fra loro 19 bambini'
La Protezione civile di Gaza, gestita da Hamas, ha annunciato che l'esercito israeliano ha ucciso almeno 63 palestinesi, tra cui 19 bambini e sette donne negli attacchi condotti in tutta la Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo scrive l'agenzia turca Anadolu. Mahmoud Basal, portavoce della Protezione civile, ha affermato che gli attacchi aerei hanno causato anche centinaia di feriti di vario grado. "L'esercito di occupazione ha distrutto circa 23 edifici residenziali, principalmente a Jabalia (nord), Al-Tuffah e nel campo profughi di Shati a Gaza City, nelle ultime 24 ore", ha dichiarato. Basal, precisando inoltre che Jabalia, a nord, e Khan Younis, a sud, stanno subendo ingenti distruzioni, con ampi isolati residenziali rasi al suolo.
IDF: eliminato agente Hamas a Gaza,'ebbe ruolo in 7 ottobre'
Le IDF e il servizio di sicurezza dello Shin Bet hanno "colpito ed eliminato il terrorista Hakham Muhammad Issa Al-Issa nella zona di Sabra, a Gaza City". Lo rendono noto le stesse Idf, secondo cui Issa "ha svolto un ruolo significativo nella pianificazione e nell'esecuzione del brutale massacro del 7 ottobre" ed è stato "una fonte chiave di informazioni e uno degli ultimi terroristi di Hamas di alto rango rimasti nella Striscia di Gaza, a ricoprire posizioni di alto rango prima del 7 ottobre 2023".