Guerra Medio Oriente, Media: "Trump riceverà Netanyahu alla Casa Bianca il 7 luglio"

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Il presidente Trump riceverà alla Casa Bianca il premier israeliano Netanyahu il 7 luglio. La Marina israeliana ha ucciso almeno 21 palestinesi e ne ha feriti altri 30 in un attacco al porto di Gaza City, per lo piu' donne e bambini. Lo ha riferito Haaretz, citando fonti mediche. Trumo preme per un accordo di tregua entro una settimana, ma una riunione di gabinetto in Israele è terminata senza una decisione ed è stata aggiornata ad oggi

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump riceverà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca lunedì 7 luglio. Lo hanno riferito fonti israeliane ad Axios, come riporta Barak Ravid su  X. 

Trump preme per un accordo di tregua a Gaza entro una settimana, ma una riunione di gabinetto in Israele è terminata senza una decisione ed è stata aggiornata ad oggi. Intanto i raid si intensificano con un ultimo bilancio di 85 morti in 24 ore Una continua strage che stando ai dati forniti dal ministero della Salute di Hamas ha causato dal 7 ottobre del 2023 oltre 56.500 vittime. Hamas dice che Netanyahu pone 'condizioni impossibili' ma i suoi capi hanno accolto uno sforzo di mediazione offerto dall'intelligence turca finalizzato in primis alla fornitura di aiuti nel Paese devastato.

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  • Nella testa di Trump: cosa può averlo spinto alla guerra con l’Iran (leggi l'articolo)
  • Trump attacca l’Iran, e ora cosa succede? I possibili scenari (leggi l'articolo)
  • Perché parte della diaspora iraniana supporta gli attacchi a Teheran (leggi l'articolo)

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Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy

I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci  maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.

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Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano

Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

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Netanyahu riunirà nuovamente i ministri su Gaza giovedì

Benjamin Netanyahu riunirà il Consiglio dei Ministri giovedì per decidere sulla prossima fase della guerra contro Hamas a Gaza, secondo quanto riferito dall'ufficio di uno dei ministri al Times of Israel. Netanyahu ha tenuto una discussione questa sera con un gruppo ristretto di alti funzionari e ministri presso il quartier generale dell'Idf a Tel Aviv, che non ha portato a una decisione sul futuro dell'operazione militare "Carri di Gedeone". Secondo il quotidiano Maariv, si vuole concedere qualche giorno in più affinché i tentativi di progredire verso un accordo per il rilascio degli ostaggi con Hamas diano i loro frutti. 

Consiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca

Bruxelles ospita il Consiglio europeo tra i leader dei 27, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La due giorni di vertice segue il World Forum Nato a L'Aja“dominato” dalla presenza di Donald Trump. Al centro due dossier chiave delle relazioni transatlantiche, i dazi e la difesa, ma anche la complicata situazione geopolitica internazionale. Nelle conclusioni di rito, i capi di Stato e di governo esortano a trovare una soluzione negoziale "alla questione nucleare iraniana" e chiedono un "immediato" cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Sull'Ucraina - con l'impegno a proseguire con gli aiuti militari - le conclusioni sono state adottate a 26, senza il sostegno di Budapest che continua a opporsi all'avanzamento di Kiev nel percorso di adesione all'Ue.

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Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola

Da un paio di settimane la Cooperativa - attiva in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata - ha aderito alla campagna Coop 4 Refugees. "Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenze in corso nella Striscia".

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Onu: "Con ordini evacuazione palestinesi stipati in aree ridotte, non attrezzate"

Le Nazioni Unite condannano i recenti ordini di evacuazione israeliani che coprono la parte settentrionale e centrale di Gaza, denunciando il fatto che la popolazione palestinese viene stipata in aree sempre più ridotte, non attrezzate per una popolazione così numerosa, già sfollata innumerevoli volte durante la guerra.

Circa 150mila persone sono state colpite dal solo ordine di evacuazione dell'IDF di ieri, comprese le famiglie che alloggiano in rifugi per civili già sfollati, ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric durante un briefing.

"Le persone vengono spinte in aree sovraffollate dove già si trovano migliaia di altre persone. Questi spazi sono privi di ripari, acqua e sistemi fognari, per non parlare delle strutture mediche", ha affermato.

Media: "Trump riceve Netanyahu a Casa Bianca il 7 luglio"

Il presidente Usa, Donald Trump, riceverà il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, alla Casa Bianca lunedì prossimo, 7 luglio. Lo ha reso noto un funzionario israeliano citato dal sito di informazione Axios e dal quotidiano Haaretz.

Nucleare Iran, Trump: 'Siti distrutti”. Nyt: programma solo ritardato

Dopo il bombardamento statunitense contro tre impianti iraniani, è scontro tra la versione ufficiale dell’amministrazione Usa e le valutazioni dell’intelligence riportate dai media americani. Il presidente parla di "distruzione totale", mentre un rapporto segreto sostiene che il programma nucleare iraniano è stato solo rallentato perché parte del materiale nucleare sarebbe stato spostato prima dell’attacco. L’inviato speciale Witkoff ribadisce: "Obiettivo raggiunto".

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Casa Bianca insiste: "Rimaniamo in contatto con Teheran"

La Casa Bianca ha dichiarato che Washington rimane in contatto con Teheran, nonostante quanto dichiarato dal presidente Donald Trump, secondo cui non avrebbe parlato con i rappresentanti iraniani dopo il bombardamento statunitense degli impianti nucleari iraniani più di una settimana fa. "Come vi ho detto la scorsa settimana, l'amministrazione, e in particolare il nostro inviato speciale (per il Medio Oriente), Steve Witkoff, sono stati in comunicazione, sia direttamente che indirettamente, con gli iraniani", ha spiegato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt in una conferenza stampa. "Questa comunicazione continua, ma il presidente stesso non ha parlato direttamente con l'Iran, come ha sottolineato nella sua dichiarazione su Truth", ha aggiunto Leavitt, riferendosi al post online del presidente pubblicato poco prima. "Non offro NULLA all'Iran, a differenza di Obama, che ha pagato miliardi di dollari nell'ambito dello stupido 'Piano d'azione congiunto globale (Jcpoa) per un'arma nucleare' (che sarebbe già scaduto!), non parlo nemmeno con loro, visto che abbiamo completamente DISTRUTTO i loro impianti nucleari", ha scritto oggi Trump. Firmato nel 2015 da Iran, Stati Uniti, Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Unione Europea (UE), il Jcpoa è stato firmato per controllare gli sviluppi nucleari dell'Iran, a favore della revoca delle sanzioni contro Teheran. Lo stesso Trump, durante il suo primo mandato (2017-2021), ha ritirato gli Usa dal patto perché riteneva che non indebolisse a sufficienza le capacità atomiche degli ayatollah o che favorisse il finanziamento di gruppi regionali allineati con l'Iran. D'altro canto, Leavitt si è rifiutata di rispondere alla domanda se i colloqui tra Washington e Teheran potessero concentrarsi su questioni che andassero oltre il programma nucleare, come lo sviluppo del programma missilistico balistico iraniano o la possibilità di riprendere le relazioni commerciali bilaterali.

Trump a Fox News: “L'Iran era vicino alla bomba atomica. Niente proroga sui dazi"

In un'intervista a Fox News, il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Teheran era "vicina alla bomba atomica", annunciando la possibilità di “revocare le sanzioni” all'Iran “se resterà pacifico e dimostrerà che non farà più danni”. Il tycoon ha poi affrontato anche la questione dazi, sottolineando che “non servirà prorogare la scadenza” sulle tariffe.

Trump: “Iran vicino a bomba atomica. Niente proroga sui dazi'

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Palestina, ricerca oggetti utili tra macerie di una scuola

A Gaza City i civili hanno ispezionato le macerie di una scuola dell’UNWRA colpita da un attacco israeliano. Gli aerei dell’esercito di Tel Aviv hanno bombardato almeno quattro scuole, mentre i carri armati israeliani sono avanzati nelle zone orientali del sobborgo di Zeitoun a Gaza City. Nel corso degli attacchi almeno 25 persone hanno perso la vita.

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Capo Idf, "affrontare violenza coloni ora o peggiorerà"

Il capo di Stato Maggiore delle forze armate israeliane, Eyal Zamir, ha condannato l'attacco di coloni contro soldati in Cisgiordania, avvertendo che il fenomeno potrebbe peggiorare senza un intervento rapido. "Se questi incidenti non vengono affrontati ora, si diffonderanno", ha dichiarato. "Il disastro e' imminente, ed e' per questo che - insieme alle forze di sicurezza - e' necessaria una risposta sistemica e immediata. Chiunque tenti di danneggiare le Idf sta danneggiando lo Stato di Israele e la sua sicurezza", ha aggiunto Zamir.

Casa Bianca: "Netanyahu perseguitato da giustizia come Trump"

La Casa Bianca ha difeso la presa di posizione di Donald Trump a favore del premier israeliano Benjamin Netanyahu, quando ha chiesto che il leader israeliano non venga processato nel suo Paese. "Il presidente - ha spiegato la portavoce - ha voluto mostrare la sua empatia verso Netanyahu, che e' coinvolto in un processo di pace ed e' un grande leader. Anche il presidente ha dovuto subire la persecuzione della giustizia". 

Usa in colloqui preliminari per un accordo Israele-Siria

L'amministrazione Trump sta tenendo "colloqui preliminari" con Israele e Siria per un potenziale accordo di sicurezza. Lo riporta Axios citando alcune fonti americane. I colloqui potrebbero gettare le basi per un negoziato più strutturato e rappresentare un successo diplomatico per l'amministrazione.

Capo Idf su ostaggi, "situazione molto difficile, abusi gravissimi"

E' ''una situazione molto difficile'' quella degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e ''gli abusi nei loro confronti sono ancora più gravi''. Lo ha detto il capo di Stato maggiore delle Idf, le Forze di difesa israeliane, il generale Eyal Zamir, durante la riunione di governo convocata ieri sera dal premier Benjamin Netanyahu e che si è conclusa con un nulla di fatto rispetto alla Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente N12.

Attacco a cafè Gaza, tra feriti reporter Bayan Abu Sultan

Tra i palestinesi rimasti feriti nell'attacco israeliano al caffè Al-Baqa a Gaza City c'è anche la giornalista Bayan Abu Sultan: la sua foto, con il viso e la spalla coperte di sangue dopo essere sopravvissuta al raid, è diventata virale, trasformandola nel volto degli attacchi israeliani alla stampa nella Striscia. Secondo l'ultimo bilancio delle autorita' mediche nell'enclave palestinese, almeno 33 persone sono morte e decine di altre sono rimaste ferite nell'attacco contro una struttura molto frequentata da studenti universitari che vi si riversavano per usufruire della connessione Internet. 

Usa revocano visto a band dopo cori anti Idf a Glastonbury

Gli Stati Uniti hanno deciso di revocare i visti ai membri della band punk-rap britannica Bob Vylan, dopo l'episodio accaduto al festival di Glastonbury durante il quale il gruppo ha invocato la morte per l'esercito israeliano. Il Vice Segretario di Stato Usa Christopher Landau ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno "revocato i visti statunitensi dei membri della band Bob Vylan alla luce della loro invettiva d'odio a Glastonbury, che ha guidato la folla in cori di morte". "Gli stranieri che glorificano la violenza e l'odio non sono visitatori benvenuti nel nostro Paese", ha aggiunto su X. 

Ambasciatore israeliano Peled: "Possibile tregua in una settimana, sono ottimista"

"Sono ottimista, si può arrivare in una settimana ad un accordo, a un cessate il fuoco, per liberare prima di tutto gli ostaggi, per fermare la guerra con Hamas, promuovere un futuro migliore per gli israeliani e per i palestinesi". Così all'AdnKronos Jonathan Peled, ambasciatore israeliano in Italia, a margine di un evento in Senato, rispondendo a una domanda sulla possibile tregua a Gaza.

Gaza, 21 morti in raid Israele in internet cafè sul mare

Il servizio di soccorso di Gaza ha riferito che un attacco israeliano ha ucciso 21 persone in un internet cafè sul lungomare dove, secondo testimoni, la gente si era radunata per rinfrescarsi e per accedere al wi-fi. Il portavoce dell'agenzia di difesa civile di Gaza, Mahmud Bassal, ha dichiarato all'AFP che le 21 persone "sono state uccise a seguito dell'attacco aereo israeliano all'area di sosta di Al-Baqa, sulla spiaggia di Gaza City". 

Stasera nuova riunione gabinetto Netanyahu su Gaza

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu convochera' il suo gabinetto stasera per una seconda riunione, dopo che i ministri non sono riusciti a trovare una linea comune da seguire a Gaza ieri. Il ministro degli Affari Strategici, Ron Dermer, e' in volo verso Washington per "cercare di fare pressione sugli americani affinche' facciano pressione sui qatarioti affinche' facciano pressione su Hamas", ha affermato un funzionario al Times of Israel.

Al-Jazeera, "228 giornalisti uccisi a Gaza da inizio guerra"

E' salito a 228 il numero dei giornalisti uccisi nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza dall'inizio della guerra innescata dall'attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo ha riferito l'emittente al-Jazeera, citando l'ufficio stampa delle autorità di Gaza, secondo cui l'ultimo giornalista ad essere ucciso è stato Ismail Abu Hatab. Il fotoreporter freelance lavorava per diverse testate a Gaza e aveva anche organizzato diverse mostre fotografiche all'estero per documentare la tragica realtà dell'enclave palestinese. Le autorità di Gaza su Telegram hanno condannato "nei termini più forti l'uccisione sistematica di giornalisti palestinesi da parte dell'occupazione israeliana".

Ben Gvir: "Ostaggi devono essere rilasciati con la forza, Israele sta annaspando"

Israele non deve accettare che Hamas mantenga il controllo di Gaza in cambio dell'estensione degli Accordi di Abramo. Gli ostaggi devono essere rilasciati con l'uso della forza. Lo ha dichiarato il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben Gvir in un messaggio al primo ministro Benjamin Netanyahu. "Voglio parlare di ciò che sta accadendo a Gaza, dei negoziati attualmente in corso e presentare la mia posizione", ha detto Ben Gvir in una conferenza stampa. "Mi oppongo fermamente a un altro accordo parziale - ha aggiunto - che garantirebbe ad Hamas un cessate il fuoco, che gli darebbe rifornimenti illimitati, legittimità internazionale e, cosa più importante: tempo per riprendersi, armarsi per colpire i soldati dell'Idf e continuare a tenere alcuni degli ostaggi per ricattarci ulteriormente in futuro. Dobbiamo far sì che gli ostaggi siano rilasciati, ma senza trascurare la sicurezza dei cittadini israeliani. Devono essere rilasciati con la forza".

Gantz: "Sì ad accordo ostaggi anche a costo lunga tregua"

Il leader di Unita' Nazionale, Benny Gantz, ha chiesto al premier israeliano Benjamin Netanyahu di raggiungere un accordo per liberare tutti gli ostaggi "anche a costo di un lungo cessate il fuoco". "Il nostro interesse è riportare a casa tutti gli ostaggi il piu' rapidamente possibile, e non dilazionare la questione in un altro accordo a fasi che lascerebbe alcuni degli ostaggi come merce di scambio per Hamas", ha affermato uno dei leader dell'opposizione, dicendosi disposto a pagare "anche se il prezzo fosse un lungo cessate il fuoco". 

Netanyahu: "Intollerabili gli attacchi dei coloni all'Idf"

"Nessun Paese civile può tollerare atti violenti e anarchici come l'incendio di un'installazione militare, il danneggiamento di proprietà dell'Idf e le aggressioni al personale di sicurezza da parte di cittadini dello Stato". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel condannare le ultime violenze dei coloni contro l'esercito israeliano, invitando le forze dell'ordine a indagare sull'incidente e a perseguire i "rivoltosi" ma sottolineando tuttavia che si tratta di una minoranza marginale: "La comunità dei coloni è un modello" e "non permetteremo a pochi violenti e fanatici di macchiare un'intera comunità". 

Katz convoca riunione urgente su attacchi coloni all'Idf

Il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che terrà oggi una "riunione urgente" con i responsabili della sicurezza per discutere degli attacchi dei coloni contro l'Idf in Cisgiordania. "Questo fenomeno deve essere fermato immediatamente. Adotteremo tutte le misure necessarie e sradicheremo completamente questa violenza. Nessuno oserà alzare le mani contro i soldati dell'Idf e i membri delle forze di sicurezza", ha dichiarato Katz in una nota. 

Teheran, 935 uccisi in Iran nella guerra dei 12 giorni

"Almeno 935 martiri sono stati identificati in Iran durante la guerra israeliana di 12 giorni contro l'Iran, tra cui 38 bambini e 132 donne, alcune delle quali incinte". Lo ha affermato oggi il portavoce della magistratura iraniana Asghar Jahangir, citato dall'Irna. 

Il Papa: "Sconcerta l'uso della fame come arma di guerra"

"Oggi assistiamo, sgomenti, all'uso iniquo della fame come arma di guerra. Affamare una popolazione è un modo molto economico per fare la guerra". Lo afferma Papa Leone XIV in un messaggio alla Fao sottolineando che "in questi tipi di conflitti, i primi obiettivi militari diventano le reti di approvvigionamento idrico e le vie di comunicazione". "E' tempo che il mondo adotti limiti chiari, riconoscibili e concordati per punire questi abusi e perseguire i responsabili e gli autori. Rinviare la soluzione a questa situazione devastante non aiuterà; al contrario, l'angoscia e le difficoltà dei bisognosi continueranno ad accumularsi".

Corte Gb respinge ricorso delle ong su stop armi a Israele

L'Alta Corte di Londra ha respinto l'azione legale presentata dalle maggiori associazioni occidentali impegnate sul fronte dei diritti umani per cercare d'imporre un congelamento alle forniture da parte del Regno Unito di armi cruciali a Israele nella guerra a Gaza. Il ricorso è stato sostenuto fra le diverse organizzazioni anche da Amnesty International, Human Rights Watch e Oxfam, oltre che dalla palestinese Al-Haq. I ricorrenti chiedevano ai giudici d'imporre al governo di Keir Starmer in particolare lo stop delle forniture di componenti britanniche dei caccia F-35 americani, utilizzati nei raid israeliani nella Striscia. 

Almeno 25 persone uccise in raid aerei a Gaza oggi

Almeno 25 persone sono state uccise nei raid aerei israeliani oggi, secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie locali in un bilancio aggiornato, tra cui 10 persone uccise a Zeitoun, nel sud di Gaza City. Lo scrive il Guardian. Due persone in attesa di aiuti sono state colpite dal fuoco israeliano vicino a un centro di distribuzione di aiuti nel sud di Rafah, secondo quanto riferito ad Al Jazeera da fonti del complesso medico Nasser, scrive ancora il Guardian.

Israele interessato ad accordi pace con Libano e Siria

Israele e' "interessato" a stipulare accordi di "pace e normalizzazione" con i suoi vicini Libano e Siria. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Gideon Saar

Trump: "Non sto offrendo nulla all'Iran, non ci sto parlando"

"Dite a quel falso del senatore democratico Chris Coons che non sto offrendo NULLA all'Iran, a differenza di Obama, che ha pagato loro miliardi di dollari nell'ambito dello stupido 'Jcpoa della strada verso l'arma nucleare' (che ora sarebbe scaduto!), e che non sto nemmeno parlando con loro dal momento che abbiamo COMPLETAMENTE DISTRUTTO i loro impianti nucleari". Lo scrive su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Parigi: 'ferma condanna' di minacce dell'Iran all'Aiea

La Francia ha condannato "in modo fermo" questa mattina le minacce dell'Iran contro il capo dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, sottolineando "la responsabilità del governo iraniano nel garantire la sicurezza del personale" dell'organizzazione in Iran". Parigi - in un comunicato del ministero degli Esteri - ha inoltre espresso la "sua grande preoccupazione" per qualsiasi affermazione che "rimette in discussione la cooperazione" di Teheran con l'Aiea, lanciando un appello alle autorità iraniane "alla piena, intera ed immediata applicazione dei loro obblighi internazionali".

Iran, Trump: 'abbiamo distrutto completamente siti nucleari'

Donald Trump insiste: "Abbiamo completamente DISTRUTTO le strutture nucleari" iraniane. In un post su Truth social, rivolto al "falso" senatore democratico Chris Coons, il presidente ha scritto: Non sto offrendo all'Iran NULLA, a differenza di Obama, che ha pagato loro miliardi di dollari nell'ambito dello stupido 'percorso verso l'arma nucleare JCPOA (che ora sarebbe scaduto!), e non sto nemmeno parlando con loro da quando abbiamo completamente OBLITERATO le loro strutture nucleari".

Idf: coloni incendiano installazione sicurezza Cisgiordania

I coloni israeliani hanno incendiato un'installazione di sicurezza del valore di diversi milioni di shekel, utilizzata per "sventare attacchi terroristici e mantenere la sicurezza" nell'area di Ramallah, in Cisgiordania. Lo riportano le Idf, secondo Times of Israel. L'esercito afferma che i danni al sito "rappresentano un pericolo per la sicurezza dei residenti". L'incidente e' avvenuto dopo una rivolta dei coloni all'esterno di una vicina base militare in Cisgiordania. "Le Forze di Difesa Israeliane condannano qualsiasi atto di violenza contro le forze di sicurezza e si aspettano che queste assicurino alla giustizia i civili israeliani che danneggiano il personale di sicurezza impegnato nello svolgimento del proprio dovere di proteggere i cittadini israeliani", afferma l'esercito in una dichiarazione, aggiungendo che "continuerà a concentrarsi sulla protezione dei civili, applicando al contempo la legge e prevenendo qualsiasi attività illegale, ovunque si verifichi".

Iran, Cia: 'uranio arricchito sotto macerie e programma atomico fermo per anni'

La maggior parte dell’uranio arricchito accumulato dall’Iran sarebbe sepolta sotto le macerie dei siti nucleari di Isfahan e Fordow, colpiti nei recenti attacchi statunitensi. Lo ha assicurato il direttore della Cia John Ratcliffe durante un’audizione classificata con i membri del Congresso, secondo quanto rivelato ad Associated Press da un alto funzionario americano, citato da media americani e israeliani. Ratcliffe ha spiegato che, anche se il materiale radioattivo fosse in parte recuperabile, la distruzione dell’unica struttura per la conversione metallurgica dell’uranio rappresenta un colpo "monumentale" al programma nucleare iraniano. Secondo l’intelligence statunitense, la perdita di questa struttura ha di fatto privato Teheran della capacità tecnica necessaria a realizzare una bomba atomica, almeno per diversi anni. Ratcliffe ha insistito sull’importanza strategica dell’operazione, illustrando ai parlamentari come i raid abbiano compromesso una delle fasi chiave del ciclo nucleare iraniano. I tre impianti colpiti dai raid – Isfahan, Fordow e un terzo sito non specificato – costituivano i principali centri del programma, e la loro distruzione, secondo Washington, ha imposto all’Iran un ritardo significativo difficilmente colmabile nel breve termine.

Israele, riunione governo su Gaza termina con un nulla di fatto

E' terminata con un nulla di fatto, ovvero senza una decisione in merito alla guerra nella Striscia di Gaza e ai tentativi per arrivare a un accordo sugli ostaggi, la riunione del governo israeliano convocata dal premier Benjamin Netanyahu ieri sera. Lo riferisce il Times of Israel. Stando a quanto riportato, è stata programmata per oggi un'altra riunione.

Iran: "Niente dialogo con Usa se non escludono nuovi attacchi"

L'Iran chiede agli Stati Uniti di escludere categoricamente nuovi attacchi militari come condizione preliminare alla ripresa dei negoziati diplomatici. In un'intervista alla Bbc, il vice ministro degli Esteri Majid Takht-Ravanchi ha dichiarato che l'amministrazione Trump, tramite mediatori, avrebbe espresso l'intenzione di tornare al tavolo del dialogo, ma senza chiarire la propria posizione su "una questione molto importante" come quella delle operazioni militari: "Devono essere molto chiari su cosa intendono offrirci per creare la fiducia necessaria per un dialogo". 

Takht-Ravanchi ha criticato il raid americano contro tre siti nucleari iraniani, che ha portato all'annullamento del sesto round di colloqui indiretti previsto a Muscat. Interrogata sulla possibilità che Teheran possa rivedere il proprio programma nucleare in cambio della revoca delle sanzioni e di investimenti, ha risposto: "Perché dovremmo accettare una proposta del genere?", ribadendo che l'arricchimento dell'uranio al 60% serve a "scopi pacifici". Ha poi condannato come "ridicolo" il sostegno europeo agli attacchi statunitensi e israeliani: "Chi accusa dovrebbe prima criticare il modo in cui siamo trattati. E se non hanno il coraggio di criticare l'America, allora dovrebbero tacere". 

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