Guerra Medio Oriente, media: Iran rinvia attacco a Israele, prima negoziati con Trump

Fonti iraniane lo hanno riferito a Sky News. La Russia chiede a Tel Aviv di cessare gli attacchi aerei vicino alla sua base aerea in Siria. Gli Houthi annunciano di aver attaccato tre navi da guerra americane. "Ci saranno conseguenze", avverte il Pentagono. Le forze armate israeliane (Idf) hanno annunciato che "sei soldati sono rimasti uccisi in uno scontro con i terroristi nel sud del Libano"

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Media: 'Iran rinvia attacco a Israele, prima negoziati con Trump'

Fonti iraniane hanno riferito a Sky News che l'Iran sta rimandando il suo attacco a Israele in attesa di avviare negoziati con il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Intanto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che "i canali di comunicazione con gli Stati Uniti sono ancora aperti, una settimana dopo l'elezione di Donald Trump a presidente", come riferiscono i media israeliani.

Medio Oriente, Erdogan: "Spero in approccio diverso di Trump, ma alcuni messaggi preoccupano"

Il presidente turco Tayyip Erdogan ha detto di sperare che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump adotti un approccio diverso sul Medio Oriente durante il suo mandato, anche se alcuni dei suoi messaggi sono preoccupanti. Lo ha riferito l'emittente televisiva Ntv. "Mi sembra troppo presto per fare osservazioni in merito", ha dichiarato Erdogan ai giornalisti durante il volo di ritorno da Baku, dove ha partecipato al Cop29. "La nostra speranza è che Trump adotti misure molto diverse nei confronti della regione durante il suo mandato, perché i messaggi che vengono dati di tanto in tanto ci preoccupano". 

Interrogato sulla decisione della Turchia di sospendere tutti gli scambi commerciali con Israele a maggio, Erdogan ha affermato che al momento Ankara non ha legami commerciali con Israele e non ha alcuna intenzione di svilupparli.

No del tribunale al rinvio della testimonianza di Netanyahu al processo

La Corte di Gerusalemme ha respinto la richiesta dei legali del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di rinviare di oltre due mesi la sua testimonianza, fissata per il 2 dicembre, nel processo per corruzione in corso aperto da più di quattro anni. Il rappresentante della Procura, Yeshudit Tirosh, ha sostenuto davanti alla Corte che non si puo' permettere al presidente israeliano di "dettare il calendario" del suo processo, cosa che violerebbe il principio di uguaglianza davanti alla legge, e ha ricordato che dallo scorso luglio la giustizia gli ha già dato cinque mesi per prepararsi. "Eravamo in guerra a luglio a Gaza e con gli attacchi dal nord, e siamo in guerra adesso. Inoltre non sappiamo cosa accadrà tra altre 10 settimane", ha criticato Tirosh. L'avvocato difensore di Netanyahu, Amit Hadad, da parte sua, insiste sul fatto che il primo ministro israeliano non può ora preparare adeguatamente la sua testimonianza perchè è concentrato sull'affrontare i bisogni del paese a causa dei conflitti a Gaza e in Libano in pieno svolgimento. 

Netanyahu

©Ansa

Teheran: "Gestire le divergenze con gli Usa per ridurne i costi"

L'Iran deve implementare delle strategie per ridurre "il costo" politico ed economico delle "divergenze" con gli Usa, alcune delle quali "non sono risolvibili". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi, sottolineando che i canali di comunicazione tra i due Paesi "ancora esistono".

"Ci sono delle divergenze con gli americani, che a volte sono fondamentali e centrali e potrebbero non essere risolte, ma dobbiamo gestirle per ridurre i costi e diminuire le tensioni", ha spiegato Araghchi a margine di una riunione del governo a Teheran, secondo quanto riferiscono i media iraniani.

Fonti iraniane: "Rinviata la risposta a Israele per negoziare con Trump"

L'Iran avrebbe deciso di rinviare l'operazione 'Vera Promessa 3', la controrisposta a Israele per il raid del 26 ottobre, per aprire un negoziato con Donald Trump, dopo la sua vittoria elettorale. Lo hanno indicato fonti iraniane a Sky News Arabia, secondo le quali la decisione sarebbe scaturita a seguito di un "avvertimento" che l'Iran avrebbe ricevuto dall'Iraq. Nei giorni scorsi a Teheran il consigliere per la Sicurezza nazionale dell'Iraq, Qasim al-Araji, ha incontrato - tra gli altri - il comandante dei Guardiani della Rivoluzione, Hassan Salami, il capo della Forza Quds, Esmail Ghaani, ed il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi.

Blinken: "Necessaria pressione su Hamas". VIDEO

Iran: canali comunicazione con Usa sono ancora aperti

I canali di comunicazione tra Iran e Stati Uniti sono ancora aperti. Lo ha  detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, una settimana  dopo la vittoria di Donald Trump, a margine di una riunione settimanale  del gabinetto. "I canali di comunicazione tra noi e gli americani  esistono ancora", ha affermato il ministro iraniano, "abbiamo delle  divergenze con gli americani, che a volte sono molto fondamentali e  centrali e potrebbero non essere risolte, ma dobbiamo gestirle per  ridurre i costi e diminuire le tensioni".  Araghchi aveva affermato il  mese scorso che non c'erano basi per colloqui nucleari indiretti con gli  Stati Uniti. "Non vediamo alcuna base per questi colloqui, finché non  saremo in grado di superare l'attuale crisi", aveva affermato Araghchi  il 14 ottobre durante una visita in Oman. Le osservazioni del capo della diplomazia  iraniana erano state anticipate dal presidente iraniano ieri: "Per  quanto riguarda l'America, che ci piaccia o no, prima o poi affronteremo  questo paese nell'arena regionale e internazionale, ed è meglio gestire  questa questione da soli", ha detto Masoud Pezeshkian. Gli sviluppi  giungono mentre il direttore generale dell'Agenzia internazionale per  l'energia atomica, Rafael Grossi, è atteso a Teheran in giornata per  tenere colloqui con i funzionari iraniani sul programma nucleare del  paese. "Ci sono problemi e disaccordi su come cooperare", con l'agenzia,  ha detto Araghchi auspicando che durante il viaggio di Grossi, le due  parti "possano raggiungere un accordo su alcune delle differenze  esistenti e su come cooperare in futuro".

Gaza: '43.712 persone uccise dal 7 ottobre'

Sono almeno 43.712 le persone che sono state uccise e 103.258 quelle ferite negli attacchi militari israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023. Lo rende noto il ministero della Salute della Striscia gestito da Hamas, precisando che 47 palestinesi sono stati uccisi e 182 feriti nelle ultime 24 ore.

Huckabee: 'Usa possono appoggiare annessione Israele della Cisgiordania'

E' possibile che l'Amministrazione Trump appoggi il governo israeliano nell'eventualità dia seguito al piano, annunciato dal ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, di annettere gli insediamenti in Cisgiordania. Lo ha indicato Mike Huckabee, scelto da Trump come futuro nuovo ambasciatore Usa in Israele, in un'intervista alla radio dell'esercito dello Stato ebraico. "Non darò la linea politica, ma attuerò quella del presidente. Ma lui ha già dimostrato nel suo primo mandato che non c'è mai stato un presidente americano che sia stato più utile nel garantire una comprensione della sovranità di Israele", ha affermato Huckabee, rispondendo alla domanda se l'Amministrazione Trump sosterrà quello che Smotrich ha definito "applicare la sovranità" in Cisgiordania. "Dallo spostamento dell'ambasciata, al riconoscimento delle Alture del Golan e di Gerusalemme come capitale. Nessuno ha fatto più del presidente Trump. E mi aspetto che ciò continuerà", ha aggiunto l'ex governatore repubblicano dell'Arkansas, che in passato ha affermato di credere che "non esiste una cosa come i palestinesi". Nell'intervista Huckabee ha quindi ricordato di essere stato "un assiduo visitatore della Giudea e della Samaria", termine che gli israeliani, ma non i palestinesi o il governo degli Stati Uniti, usano per riferirsi alla Cisgiordania.

Madre ostaggio: 'Molto preoccupata per quello che dice nel nuovo video'

La madre dell'ostaggio Sasha Trufanov, di cui stamattina la Jihad islamica ha diffuso un video, si è detta molto preoccupata per le parole del figlio. "Sono sollevata di vedere mio figlio vivo, ma sono molto preoccupata di sentire quello che sta dicendo", ha dichiarato Lena Trufanov, che fu presa in ostaggio dal kibbutz Nir Oz il 7 ottobre di un anno, ma che fu rilasciata il mese dopo. "Esorto a fare ogni sforzo per garantire il suo rilascio immediato e quello di tutti gli altri ostaggi. Non hanno più tempo", ha detto la donna. Nel video, Sasha Trufanov dice: "Sono in prigionia da un anno, mancano cibo, acqua, elettricità. Sono finiti i prodotti di base". Trufanov chiede inoltre ai cittadini israeliani di continuare a protestare per gli ostaggi, esprimendo preoccupazione per il fatto che il governo sia andato avanti e abbia "dimenticato" coloro che sono trattenuti a Gaza mentre combattono contro Hezbollah in Libano.

Famiglie ostaggi: 'Video terribile, dimostra necessità urgente di un accordo'

Secondo il Forum delle famiglie degli ostaggi, il video "terribile" dell'ostaggio Sasha Trufanov diffuso dalla Jihad islamica stamattina dimostra l'urgente necessità di un accordo. Il video "evidenzia l'urgenza di restituire i 101 ostaggi e ora, con l'avvicinarsi dell'inverno, questi ostaggi, sottoposti a condizioni orribili di abusi, fame e oscurità per oltre un anno, affrontano un rischio crescente di perdere la vita", afferma il Forum.

Ex militare Gb presunta spia dell'Iran 'mise a rischio detenuta'

E' accusato anche di aver messo "in pericolo la vita di Nazanin Zaghari-Ratcliffe" - cittadina iraniano-britannica detenuta per circa 6 anni nel Paese d'origine prima di essere restituita al Regno Unito, al marito inglese e alle due figlie nel 2022 - l'ex soldato dell'esercito di sua maestà Daniel Khalife sotto processo a Londra per presunto spionaggio a favore dell'Iran. Riarrestato mesi fa dopo una rocambolesca fuga dalla prigione di Wandsworth, il 23enne Khalife, una sorta di Rambo già in servizio nelle forze speciali di Londra, è alla sbarra da un mese presso la Woolwich Crown Court. Dinanzi al presidente della corte e alla giuria popolare si è dichiarato nelle settimane scorse colpevole dell'evasione, ma innocente rispetto a imputazioni di spionaggio o tradimento, definendosi "un patriota" britannico. L'accusa sostiene tuttavia di avere prove, fra l'altro, di un dossier da lui compilato nel 2021 con informazioni "d'intelligence" destinate a Teheran. Dossier nel quale avrebbe inserito documenti - bollati come "fake" dalle autorità dell'isola - in base a cui si affermava che il governo britannico dell'epoca non avrebbe avuto intenzione di negoziare per ottenere il rilascio di prigionieri con doppia cittadinanza come Zaghari-Ratcliffe; e si lasciava intendere che la donna avesse in effetti avuto legami con l'intelligence del Regno. Nazanine Zaghari-Ratcliffe, 46 anni, già dipendente della fondazione Thompson-Reuters, venne arrestata a Teheran nel 2016, dopo un viaggio nel Paese e una visita ai genitori. Fu poi condannata dalla giustizia iraniana con l'accusa di spionaggio (da lei sempre negata) e liberata solo nel 2022 grazie a un accordo fra i governi sul pagamento di un debito britannico da 400 milioni di dollari per un contratto di fornitura militare non onorato da Londra negli anni '70 alla caduta del regime dello scià. 

Idf: in ultimo mese uccisi alcuni comandanti Hezbollah

Le forze armate israeliane hanno eliminato nelle  ultime settimane diversi comandanti di Hezbollah: è quanto si legge in  una nota pubblicata da Idf su Telegram, in cui si aggiunge che questo  "degrada ulteriormente la capacità di Hezbollah di portare a termine  attacchi terroristici dal Libano meridionale contro civili israeliani  sul confine settentrionale" dello stato ebraico. "All'inizio di ottobre - spiega Idf  - le IAF hanno colpito ed  eliminato il comandante di Hezbollah dell'area di Khiam, Muhammad Musa  Salah, responsabile di avere diretto molti attacchi terroristici contro  lo Stato di Israele e del lancio di oltre 2.500 razzi verso le aree  delle alture del Golan, dell'Alta Galilea e verso le truppe israeliane  che operavano nel Libano meridionale. Durante un ulteriore attacco  lanciato domenica scorsa nel Libano meridionale, è stato eliminato il  terrorista Ayman Muhammad Nabulsi, comandante della schiera di missili  anticarro dell'unità "Nasser" ad Hajir. In altri attacchi mirati, l'IDF  ha eliminato il comandante di Hezbollah dell'area di Ghajar, così come  il terrorista Hajj Ali Yussef Salah, che ha servito come comandante di  Hezbollah dell'area di Tebnit.

Blinken chiede pause umanitarie prolungate a Gaza

l segretario di Stato americano Anthony Blinken, rivolgendosi a Israele, ha sottolineato che è tempo "di pause umanitarie prolungate" nella Striscia di Gaza. "Israele ha raggiunto i suoi obiettivi a Gaza, è tempo di mettere fine al conflitto. L'amministrazione statunitense ha permesso questa guerra attraverso il suo sostegno diplomatico, finanziario e militare a Israele. Avrebbe potuto fermare Israele in qualsiasi momento, ma non l'ha fatto", ha sottolineato Blinken in un breve doorstep a margine della sua visita alla Nato a Bruxelles.

Trump nomina filo-israeliano Huckabee ambasciatore in Israele

Donald Trump  ha scelto l'ex governatore dell'Arkansas Mike Huckabee come prossimo  ambasciatore degli Stati Uniti in Israele. Huckabee, secondo il  Guardian, è considerato molto vicino alle posizioni di Israele è  contrario alla soluzione 'due popoli due Stati' e ha affermato in  passato che Israele ha una legittima rivendicazione sulla  Cisgiordania. Huckabee si è rifiutato di chiamare gli insediamenti con  quel nome, insistendo sul fatto che vengano chiamati "comunità" o  quartieri. Ha anche ripetutamente affermato il suo fermo sostegno al primo  ministro israeliano Benjamin Netanyahu e che gli Stati Uniti devono  sostenere fermamente Israele.

Iran: le sanzioni ci bloccano nella transizione energetica

"Le sanzioni illegali e unilaterali impediscono alla Repubblica islamica dell'Iran di sviluppare le tecnologie per la transizione energetica. Chiedo a tutti gli stati della Cop29 di condannare queste misure e di agire per eliminarle". Lo ha detto alla Cop29 la vicepresidente dell'Iran, Shina Ansari Hamedani. La vicepresidente ha anche condannato "il doppio standard dei paesi occidentali" verso "i 43mila morti e il disastro ambientale di Gaza".

Bbc: arrestato agente polizia;sospetto fiancheggiatore Hamas

Un agente  di polizia britannico è stato arrestato perché sospettato di sostenere  il gruppo terroristico Hamas. Lo riporta la BBC. L'ufficiale, sui 30  anni, il cui nome non è stato reso noto è stato arrestato per sospetto  sostegno ad Hamas "legato ad attività online". Arman Mathieson, vice  capo della polizia del Gloucestershire, afferma che nell'ambito delle  indagini sono stati perquisiti due immobili e un veicolo, allo scopo di  trovare dispositivi digitali da utilizzare per le indagini.

Capo staff Netanyahu sarà interrogato su ricatto a ufficiale Idf

Il capo dello staff del primo ministro israeliano Tzachi Braverman sarà interrogato dalla polizia questa settimana in relazione alle accuse secondo cui avrebbe cercato di ricattare un ufficiale dell'Idf per modificare i verbali ufficiali delle discussioni del gabinetto all'inizio della guerra. Lo riferiscono i media israeliani. L'indagine della polizia è stata approvata dal procuratore generale Gali Baharav-Miara e dal Pprocuratore di Stato Amit Aisman. La polizia potrebbe chiedere che venga tolta la secretazione sui dettagli del caso dopo l'interrogatorio. Braverman ha negato fermamente le accuse, definendole "grave calunnia" e "selvaggio incitamento", e ha minacciato di citare in giudizio la tv Kan, che non ha ritirato il suo report.

Onu: Gaza un campo di rovine e carestia imminente

Nella Striscia di Gaza, "che non è altro che un campo di rovine, uomini, donne, ragazzi e ragazze stanno morendo di fame". E' quanto ha dichiarato davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, Joyce Msuya, coordinatrice ad interim degli aiuti di emergenza dell'Onu. "Nell'enclave - ha aggiunto la rappresentante Onu - è facile vedere sulle braccia dei bambini feriti la scritta 'bambino ferito, nessuna famiglia sopravvissuta'". I servizi commerciali essenziali, compresa l'elettricità, sono stati in gran parte tagliati, e "la fame aumenta" ha detto ancora. Il mondo sta "assistendo ad atti che ricordano i più gravi crimini internazionali", ha avvertito Msuya che ha parlato di una situazione "catastrofica" dei diritti umani Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per i diritti umani, Ilze Brands Kehris, ha sottolineato che "gli attacchi israeliani contro rifugi ed edifici residenziali continuano a uccidere un numero inaccettabile di civili: donne, uomini, giovani e anziani", e ciò dimostra "che nessun posto a Gaza è sicuro". Il Direttore dell'Ufficio per le Emergenze e la Resilienza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao), Rein Paulsen, ha descritto al Consiglio di Sicurezza la terribile situazione alimentare nel nord di Gaza. "Il Comitato di Studio sulla Carestia ha riscontrato un'alta probabilità che la carestia si verifichi o sia imminente in alcune aree della Striscia di Gaza settentrionale", ha detto. "I sistemi agroalimentari sono collassati" e "quasi il 70% dei terreni coltivati, che contribuivano fino a un terzo del consumo giornaliero, è stato danneggiato o distrutto dall'inizio dell'escalation delle ostilità lo scorso anno", ha sottolineato, chiedendo un cessate il fuoco. La Fao che è pronta a intensificare i suoi sforzi per rispondere e alleviare la carestia, ha ribadito: "non possiamo dimenticare che la pace è un prerequisito per la sicurezza alimentare e che il diritto al cibo è un diritto umano fondamentale".

Jihad islamica pubblica video dell'ostaggio Sasha Trupanov

La Jihad islamica ha pubblicato un video di diversi minuti che mostra l'ostaggio Sasha Trupanov, che ha la cittadinanza russa, prigioniero a Gaza da 404 giorni. Questa settimana è stato il 29mo compleanno di Trupanov, il secondo trascorso in prigionia.

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