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Guerra Israele Medio Oriente, media: raid Idf a Damasco vicino sede Onu, 20 morti

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Medioriente, Iran attende Trump per decidere attacco Israele
NEWS
Medioriente, Iran attende Trump per decidere attacco Israele
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Il raid ha colpito l'elegante quartiere Mazzé di Damasco, che ospita la sede delle Nazioni Unite, oltre ad ambasciate e istituzioni di sicurezza siriane. Lettera minatoria a Tajanida gruppo pro Palestina: "Utilizzeremo la forza armata per colpire tutti gli interessi dello Stato terrorista di Israele". Intanto Elon Musk ha incontrato ambasciatore Iran all'Onu per discutere su come allentare la tensione tra quel paese e gli Stati Uniti

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L'agenzia di stampa siriana Sana ha riferito di un raid israeliano nell'elegante quartiere Mazzé di Damasco, che ospita la sede delle Nazioni Unite, oltre ad ambasciate e istituzioni di sicurezza siriane. Sono almeno 20 le persone rimaste uccise.

Una missiva dai toni minatori è stata recapitata per posta al vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo ufficio a Palazzo Chigi. Un sedicente Global movement against the nazi-zionist terrorist state of Israel for the liberation of Palestine mette in guardia: "Utilizzeremo la forza armata per colpire tutti gli interessi dello Stato terrorista di Israele, accusato a livello internazionale di crimini di guerra e genocidio, comprese le sue ambasciate, i suoi musei e tutte le attività e raduni in tutto il mondo".

Le forze armate israeliane hanno compiuto almeno un attacco aereo sulla periferia sud di Beirut, poco dopo aver lanciato un ordine di evacuazione immediata alla popolazione. Lo ha constatato l'Afp, citando l'AfpTv, che mostra immagini di una nuvola di fumo. Da martedì almeno 6 ondate di raid aerei hanno colpito, con le strutture Hezbollah nel mirino, la periferia sud della capitale libanese.


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Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE

Nyt, incontro Musk-ambasciatore Iran a Onu

Elon Musk, stretto sostenitore del presidente eletto Donald Trump e membro della sua futura amministrazione, ha incontrato lunedì a New York l'ambasciatore iraniano all'Onu in una sessione che due funzionari iraniani hanno descritto come una discussione su come disinnescare le tensioni tra Iran e Stati Uniti. Lo riferisce il New York Times. Gli iraniani hanno affermato che l'incontro tra Musk e l'ambasciatore Amir Saeid Iravani è durato più di un'ora e si è tenuto in un luogo segreto, descrivendolo come "positivo" e come una "buona notizia". 

Trump nomina inviato per il Medio Oriente Steven Witkoff

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump annuncia la nomina dell'investitore immobiliare Steven Witkoff come suo inviato speciale per il Medio Oriente. Inoltre ha nominato come capo della Cia John Ratcliffe, già direttore della National Intelligence. LEGGI L'ARTICOLO

Libano, sono 19 i morti nei vari raid israeliani oggi nel Paese

In Libano si contano complessivamente 19 morti nella sola giornata odierna a seguito di vari attacchi israeliani in diverse zone del Paese, che hanno preso di mira le roccaforti di Hezbollah in Libano.  Gli attacchi sono stati lanciati nella periferia meridionale di Beirut, vicino all'aeroporto internazionale, sulla città di Baalbeck (a est), dove secondo il ministero della Salute sono state uccise otto persone, tra cui cinque donne. Vicino a Baalbeck, cinque soccorritori della Protezione civile libanese sono morti in un altro raid israeliano contro il loro centro, ha riferito un funzionario dell'associazione. Nel sud del Paese, altre sei persone, tra cui quattro soccorritori affiliati a Hezbollah, sono state uccise in un attacco israeliano ad Arabsalim, sempre secondo il ministero. La diplomazia americana ha espresso la sua "preoccupazione" per gli attacchi israeliani a sud di Beirut. "(...) Non vogliamo vedere questo tipo di operazione (militare) a Beirut, in particolare nelle aree densamente popolate", ha affermato il Dipartimento di Stato.

Idf, 'da Hrw false dichiarazioni sulle accuse di crimini a Gaza'

L'esercito israeliano ha accusato oggi Human Rights Watch di "pregiudizi anti-israeliani e distorsioni dei fatti" dopo che l'Ong ha affermato che lo sfollamento forzato degli abitanti di Gaza da parte di Israele costituisce un "crimine contro l'umanità". "In questo rapporto, come in molti altri precedenti, sono presentate in modo palese delle dichiarazioni false", ha detto l'esercito israeliano in una dichiarazione.

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA

M.O.: Unifil, 13 attacchi aerei in 12 ore in Libano

Tredici attacchi aerei in dodici ore, dalla mezzanotte a mezzogiorno ora locale, sono stati registrati dalle forze Unifil nel sud del Libano, dove continuano gli scontri tra le forze di difesa israeliane e Hezbollah. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, nel corso dell'incontro quotidiano con i media. I caschi blu hanno segnalato che gli scontri si sono intensificati nell'area di Shama. "Ricordiamo a tutte le parti coinvolte - ha aggiunto il portavoce - il loro obbligo a garantire la sicurezza del personale Onu e a rispettare in ogni momento l'inviolabilità delle sedi delle Nazioni Unite". 

M.O.: Onu, Israele usa tattiche letali oltre gli standard

Le Nazioni Unite hanno segnalato che in Cisgiordania le forze israeliane "continuano a usare tattiche letali e di guerra che sembrano andare oltre gli standard delle misure di sicurezza". Lo ha detto il portavoce del segretario generale, citando l'Ufficio per il coordinamento degli aiuti umanitari. "Le demolizioni - ha aggiunto - continuano in tutta la Cisgiordania, ostacolando l'accesso della popolazione a

servizi vitali".

Fischiato l'inno israeliano alla partita allo Stade de France

L'inno israeliano è stato fischiato questa sera dal pubblico dello Stade de France a nord di Parigi, prima della partita di Nations League dei Bleus contro Israele. Lo riporta la stampa israeliana, ricordando che la partita si svolge una settimana dopo gli scontri avvenuti ad Amsterdam in occasione di una partita di Europa League con il Maccabi Tel Aviv.

Unifil: 13 attacchi aerei in 12 ore in Libano

Tredici  attacchi aerei in dodici ore, dalla mezzanotte a mezzogiorno ora locale,  sono stati registrati dalle forze Unifil nel sud del Libano, dove  continuano gli scontri tra le forze di difesa israeliane e Hezbollah. Lo  ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, nel corso dell’incontro  quotidiano con i media. I caschi blu hanno segnalato che gli scontri si  sono intensificati nell’area di Shama. “Ricordiamo a tutte le parti  coinvolte - ha aggiunto il portavoce - il loro obbligo a garantire la  sicurezza del personale Onu e a rispettare in ogni momento  l’inviolabilità delle sedi delle Nazioni Unite”.

Onu: Israele usa tattiche letali oltre gli standard

Le  Nazioni Unite hanno segnalato che in Cisgiordania le forze israeliane  “continuano a usare tattiche letali e di guerra che sembrano andare  oltre gli standard delle misure di sicurezza”. Lo ha detto il portavoce  del segretario generale, citando l’Ufficio per il coordinamento degli  aiuti umanitari. “Le demolizioni - ha aggiunto - continuano in tutta la  Cisgiordania, ostacolando l’accesso della popolazione a servizi vitali”.

Fischiato a Parigi inno nazionale Israele

L'inno  nazionale israeliano è stato fischiato dalla folla sugli spalti dello  Stade de France a Parigi prima della partita di Nations League dei Bleus  contro Israele.

Tafferugli allo stadio per Francia Israele, coinvolti una cinquantina di tifosi

Tafferugli sono scoppiati sugli spalti a nord dello Stade de France a Parigi in cui si disputa la partita di calcio Francia Israele, vicino al punto in cui si riuniscono gli "Irresistibles", sostenitori dei 'bleus'. Una cinquantina di persone sono rimaste coinvolte negli scontri, scrive Bfmtv. Sono intervenuti alcuni steward per riportare la calma e formare un cordone. La polizia, pronta a muoversi, non è comunque intervenuta. 

Libano: in due raid israeliani 11 morti, fra cui 9 soccorritori

Il ministero della Sanità libanese ha affermato che almeno sei persone, fra cui quattro soccorritori affiliati a Hezbollah sono morti in un attacco israeliano avvenuto oggi in Libano che ha colpito la loro base operativa nel sud del Paese. In un altro raid condotto dallo Stato ebraico nell'est del Paese dei cedri hanno invece perso la vita altri cinque soccorritori.

Raid Israele contro Centro Protezione Civile in Libano

Un attacco aereo israeliano ha preso di mira il  Centro di protezione civile nei pressi della città di Baalbek, nel  governatorato di Baalbek-Hermel. Lo ha affermato il Ministero della  Salute in una nota.    Il governatore di Baalbek-Hermel ha pubblicato su X che 12 corpi sono  stati recuperati dal sito, ma il processo di rimozione delle macerie è  tuttora in corso.

Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO

Pentagono: il team per la transizione di Trump non è arrivato

Il team per la transizione di Donald Trump non si è ancora presentato al Pentagono. Lo ha detto la vice portavoce del dipartimento alla Difesa Usa, Sabrina Singh, in un briefing con la stampa. "Per ora non c'è stata nessuna conversazione", ha aggiunto.

Pentagono: Israele non ha ancora fatto abbastanza a Gaza

"Ancora molto deve essere fatto in termini di aiuti umanitari a Gaza". Lo ha detto la vice portavoce del dipartimento alla Difesa Usa, Sabrina Singh, in un briefing con la stampa. "Grazie alla pressione degli Stati Uniti alcuni valichi sono stati aperti, più camion di aiuti sono entrati ma Israele deve fare di più", ha sottolineato.

Usa respingono report Onu, no genocidio a Gaza

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano,  Vedant Patel, respinge la conclusione di un rapporto presentato da una  commissione speciale delle Nazioni Unite secondo cui Israele starebbe  portando avanti un genocidio contro i palestinesi a Gaza. "È qualcosa con cui saremmo inequivocabilmente in disaccordo.  Pensiamo che quel tipo di formulazione e quel tipo di accuse siano  certamente infondati, in quanto correlati alla situazione umanitaria",  afferma Patel durante una conferenza stampa. Patel critica inoltre le organizzazioni umanitarie per alcuni dei  loro resoconti sulla situazione umanitaria a Gaza, che secondo lui non  sono fondati sui fatti

Ong: salgono a 20 i morti in Siria per un raid israeliano

L'Osservatorio siriano per i diritti umani, una Ong che ha sede nel Regno Unito, ha reso noto che sono saliti a 20 i morti, tra cui miliziani palestinesi e combattenti sostenuti dall'Iran, in un attacco israeliano vicino Damasco. Gli attacchi hanno coinciso con una visita ufficiale nella capitale siriana di Ali Larijani, consigliere senior del leader supremo iraniano, l'Ayatollah Ali Khamenei, che ha incontrato il presidente siriano Bashar al-Assad. Recentemente Israele ha intensificato gli attacchi contro la Siria, anche nelle aree vicine al confine libanese, prendendo di mira principalmente le roccaforti del movimento libanese Hezbollah.

M.O.: drone dal Libano colpisce nord Israele, 2 feriti

L'esercito israeliano ha reso noto che un drone proveniente dal Libano ha colpito la zona della città settentrionale di Eliakim, a circa 50 km dal confine, dopo che le sirene avevano suonato in diverse città del centro e del nord di Israele. Sebbene l'esercito non abbia segnalato vittime, i media israeliani hanno riferito che due persone sono rimaste ferite, secondo quanto riferito dai primi soccorritori.

Iran: Usa chiedono "azioni e non parole" su nucleare

Gli Stati Uniti chiedono all'Iran "azioni e non parole" sul suo programma nucleare, dopo che il presidente Masoud Pezeshkian ha promesso di risolvere i "dubbi e le ambiguita'" prima del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. "In definitiva, ciò che vogliamo vedere dall'Iran è un effettivo cambiamento comportamentale e un'azione, non solo segnali di qualcosa o indicazioni di qualcosa", ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel, dell'amministrazione uscente del presidente Joe Biden.

Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar

Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI

Usa: "Infondate le accuse Onu contro Israele di genocidio"

Le accuse ad Israele di aver utilizzato metodi da genocidio a Gaza da parte di una commissione speciale dell'Onu sono "infondate" per gli Stati Uniti. Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato americano Vedant Patel in un briefing con la stampa. "Crediamo che questo tipo di frasi e questo tipo di accuse siano certamente infondate", ha aggiunto.

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI

Ex ostaggi a Roma: "Papa con noi per quelli ancora a Gaza"

"Una grande emozione. Ci ha ascoltato e può diffondere un messaggio: riportare a casa tutti quelli che sono ancora a Gaza". Così Norberto Louis Har, 71 anni, sequestrato da Hamas e poi rilasciato, racconta l'incontro avuto oggi con il Papa nel corso della visita di una delegazione di ostaggi israeliani liberati nei mesi scorsi. A fargli eco Sharon Lifschitz, il cui padre è ancora nelle mani dei "terroristi": "Francesco è stato molto gentile, ci ha promesso di pregare per loro". "Farà tutto il possibile per farli ritornare a casa", ha detto l'ambasciatore di Israele presso la Santa Sede Yaron Sideman, che ha accompagnato il gruppo.

Comitato Onu: "I metodi di Israele a Gaza da genocidio"

I metodi di guerra utilizzati da Israele nella Striscia di Gaza "corrispondono alle caratteristiche di un genocidio". Lo sostiene un Comitato speciale delle Nazioni Unite incaricato di indagare sulle pratiche israeliane. Il Comitato evidenzia le "massicce vittime civili e le condizioni imposte ai palestinesi che mettono intenzionalmente a rischio la loro vita" in un rapporto che sarà presentato lunedì all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

Media: nove morti in raid israeliano a Baalbeck in Libano

A Baalbeck in Libano nove persone sono state uccise durante l'attacco israeliano nel quartiere di Al-Shaab e altre cinque sono rimaste ferite: lo riferisce L'Orient Le Jour. Le squadre della Protezione Civile sono ancora al lavoro per rimuovere le macerie.

Israele, colpiti edifici Jihad Islamica a Damasco

L'obiettivo dei raid aerei israeliani a Damaso, in Siria, sono stati due edifici della Jihad islamica palestinese nei quartieri di Al-Mazzeh e Qudsaya. Lo riferisce la radio dell'esercito israeliano spiegando che gli obiettivi sono stati colpiti.

Il ministero della Difesa siriano ha accusato in una nota ''il nemico israeliano di aver condotto una aggressione aerea dal Golan siriano occupato, colpendo immobili residenziali''. Tra le vittime, aggiunge il ministero, ci sono ''donne e bambini''.

Mo, Tajani: 'non mi farò intimidire da minacce, preoccupa clima d'odio'

"Non mi farò intimidire dalle minacce. Ma considero preoccupante il clima d'odio, anche personale, frutto di calunnie e falsità da parte di presunti intellettuali. Basta cattivi maestri che fomentano la violenza indicando obiettivi da colpire. Continueremo a lavorare per la pace". Lo ha dichiarato sul social X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando le minacce ricevute in una lettera minatoria per il sostegno italiano a Israele.

Iran all'Aiea, 'non costruiremo mai la bomba atomica'

Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha affermato che l'Iran non costruirà mai la bomba atomica, in base alla fatwa espressa nel 2003 dalla Guida suprema Ali Khamenei che ha proibito la produzione e l'uso di armi di distruzione di massa, tra cui quelle nucleari. "Come abbiamo affermato molte volte, sulla base dell'esplicita fatwa della Guida Suprema della Rivoluzione Islamica, non abbiamo cercato e non cercheremo di costruire armi nucleari in alcun modo", ha detto Pezeshkian durante un incontro con il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) Rafael Grossi a Teheran, riferisce Isna. 

Unicef, in Libano 203 bambini uccisi da ottobre 2023

"Oltre 203 bambini sono stati uccisi e 1.282 feriti in Libano da ottobre 2023, la fase più letale finora. Queste giovani vite sono esposte a un rischio inimmaginabile". Lo scrive l'Unicef Libano su X. L'Unicef "reitera la sua richiesta a tutte le parti per porre fine alle gravi violazioni contro i bambini e porre fine agli attacchi sui civili e alle infrastrutture civili in linea con il diritto internazionale". 

Siria, '15 i morti nel raid isrealiano su Damasco'

Sono 15 i morti nei raid israeliani che hanno preso di mira Damasco e la sua periferia. Lo riferisce il ministero della Difesa siriano. 

Mo: Libano, 'nuovi raid aerei sulla periferia sud di Beirut'

Raid aerei israeliani sono tornati a colpire i sobborghi meridionali di Beirut, storica roccaforte degli Hezbollah libanesi. Un giornalista della Dpa sul posto ha riferito di almeno quattro raid. L'agenzia libanese Nna parla di sei attacchi aerei. Dopo un ordine di sgombero di alcune aree arrivato dai militari israeliani prima delle operazioni, alcuni abitanti delle zone interessate dalle disposizioni hanno esploso colpi d'arma da fuoco in aria per avvertire gli altri residenti degli attacchi imminenti e in molti si sono messi in fuga. "Vi trovate nei pressi di strutture e interessi di Hezbollah", avevano avvertito le forze israeliane (Idf), chiedendo agli abitanti di allontanarsi di almeno 500 metri da edifici indicati dai militari. Le Idf hanno confermato di aver attaccato magazzini di armi e centri di comando di Hezbollah nella zona di Dahiyeh. 

Francia: stasera la partita con Israele in una Parigi blindata, Macron atteso in tribuna

Parigi si prepara ad ospitare l'attesa (e temuta) partita di Uefa Nations League tra Francia e Israele, che andrà in scena allo Stade de France alle  20.45 di stasera.  Al dispiegamento record di forze di polizia nei dintorni dello stadio faranno da contraltare i pochissimi tagliandi staccati a poche ore dall'evento, che vedrà la presenza di circa 20mila spettatori su una capienza potenziale di oltre 80mila. Sono circa 200 i tifosi israeliani attesi nel settore ospiti, mentre in tribuna autorità siederà il presidente francese Emmanuel Macron. 

La partita di Uefa Nations League è diventata da bollino rosso dopo le violenze di giovedì scorso fuori dalla Johan Crujiff Arena di Amsterdam, quando i tifosi ospiti del Maccabi Tel Aviv sono stati assaliti da militanti filopalestinesi dopo la partita con l'Ajax. Il capo della polizia di Parigi, Laurent Nuñez, ha reso noto che in occasione della partita di stasera saranno dispiegati 4.000 agenti di pattuglia, di cui 2.500 intorno allo Stade de France, nella quartiere di Saint-Denis, e il resto sui trasporti pubblici e per le vie della capitale. Inoltre, circa 1.600 guardie di sicurezza private saranno in servizio allo stadio e un'unità d'élite della polizia antiterrorismo seguirà la squadra israeliana.  

'Responsabili genocidio', hotel rifiuta clienti Israele

Il gestore di una struttura ricettiva di Selva di Cadore (Belluno), l'Hotel Garni Ongaro, avrebbe risposto a un gruppo di turisti israeliani che, "in quanto responsabili di genocidio, non sono clienti ben accetti. Pertanto - viene aggiunto - qualora vogliate cancellare la vostra prenotazione, sarete felici di farlo, e altrettanto lo saremo noi di offrirvi una cancellazione gratuita". Contattata dall'ANSA, la struttura non ha voluto dare spiegazioni né dichiarazioni.

La vicenda è stata resa nota dal sito della comunità ebraica di Milano "Bet Magazine Mosaico", che l'attribuisce a un gruppo di turisti israeliani intenzionati a compiere una vacanza sulle Dolomiti all'inizio di novembre. E' stato inoltre diffuso un presunto messaggio del gestore dell'albergo, Patrick Ongaro, su un proprio profilo social - che tuttavia risulta privato - nel quale conferma il suo rifiuto ad accogliere clienti israeliani. Il sito della comunità milanese ricorda che in aprile si era verificato un caso simile con Paolo Maddaloni, titolare dell'Hotel "Le Funi" di Bergamo. 

Attacco a Damasco contro due edifici residenziali

Secondo l'Osdh, che dispone di una vasta rete di fonti in Siria, un raid israeliano ha preso di mira anche la città di Qoudsaya, a nord-ovest della capitale Damasco. Da parte sua, l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana ha riferito di un "attacco israeliano" contro "due edifici residenziali" a Mazzé e Qoudsaya. 

Media, raid israeliano a Damasco vicino sede Onu, 4 morti

L'agenzia di stampa siriana Sana ha riferito di un raid israeliano nell'elegante quartiere Mazzé di Damasco, che ospita la sede delle Nazioni Unite, oltre ad ambasciate e istituzioni di sicurezza siriane. Secondo l'ong Osdh, quattro persone sono state uccise. "Un attacco israeliano ha preso di mira l'area di Mazzé a Damasco", ha dichiarato l'agenzia di stampa Sana, citando informazioni preliminari e pubblicando un video di una strada che si riempie di fumo grigio. Nelle ultime settimane, questo quartiere è già stato colpito da bombardamenti imputati a Israele. 

Media Siria, raid Israele in quartiere Onu e ambasciate Damasco

L'agenzia di stampa siriana Sana ha riferito di un raid israeliano effettuato giovedì nel lussuoso quartiere Mazzeh a Damasco, sede del quartier generale delle Nazioni Unite, delle ambasciate e delle istituzioni di sicurezza siriane. "Un'attacco israeliano ha preso di mira il quartiere Mazzeh a Damasco", ha riferito l'agenzia Sana, citando "informazioni preliminari" e pubblicando il video di una strada da cui si alza fumo grigio. Nelle ultime settimane il quartiere era già stato colpito da raid attribuiti a Israele. 

Gasparri (Fi): "Solidarietà a Tajani minacciato da folli antisemiti e antisraeliani"

“Piena solidarietà al Vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, minacciato da folli antisemiti e antisraeliani. L'attacco a Tajani fa seguito a quello che molti di noi hanno ricevuto, qualche tempo fa, da un sedicente partito comunista, dalle cosiddette Carc. Come ho denunciato in un esposto alle forze dell'ordine e alla magistratura quell'appello, che ha colpito molti di noi, appare frutto di organismi deviati e di qualche ambiente giornalistico che vediamo impegnato, sulle televisioni e non solo, a denigrare Israele ed a dar luogo alla propaganda antisemita". Lo dichiara il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri. "C'è un complesso di attacchi che viene da ambienti di militanza politica ed informativa, che adesso prende corpo anche in questa minaccia rivolta a Tajani. La cui azione ed il cui coraggio sono riferimenti interni ed internazionali. All'insegna della chiarezza e della lealtà verso tutti gli alleati dell'Occidente, a cominciare da Israele”, conclude.

Foti: "Solidarietà a Tajani per vili minacce"

"Il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati esprime piena solidarietà al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per le ignobili minacce ricevute in una missiva firmata da un sedicente gruppo pro-Palestina. Siamo certi che queste vili intimidazioni non fermeranno il lavoro diplomatico del ministro, il cui obiettivo è il raggiungimento di una pace giusta e duratura, anche al fine di avere una stabilità internazionale nell’area mediorientale". Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. 

Msf, "Israele blocca evacuazione medica di 8 bambini da Gaza"

Le autorità israeliane hanno bloccato, senza alcuna spiegazione, l'evacuazione medica di 8 bambini e dei loro tutori da Gaza che necessitano di cure mediche, tra cui un bambino di 2 anni con amputazioni alle gambe, verso l'ospedale di Medici Senza Frontiere (Msf) in Giordania": lo denuncia in una nota la stessa Ong.  "È assolutamente scioccante e oltraggioso che Israele impedisca ai bambini che hanno bisogno di cure essenziali di lasciare Gaza. Il rifiuto di Israele di effettuare evacuazioni mediche urgenti va contro ogni ragione e umanità" afferma Moeen Mahmood, capomissione di Msf in Giordania. "Negli ultimi mesi - si legge ancora nella nota -, Msf ha richiesto l'evacuazione medica di 32 bambini e i loro tutori da Gaza alla Giordania. Solo 6 di loro sono stati autorizzati a lasciare la Striscia". Il sistema sanitario di Gaza è stato smantellato e chi ha bisogno di cure mediche specializzate non ha un posto dove andare. Secondo l'Oms, ci sono almeno 14.000 persone che necessitano di evacuazione medica nella Striscia", scrive ancora Medici senza frontiere. 

Moratti: "Massima solidarietà a Tajani, non si farà intimorire"

"Esprimo la mia massima solidarietà al ministro Antonio Tajani, destinatario oggi di una grave e inaccettabile lettera di minacce. Sono certa che non si farà intimorire e proseguirà con ancor più determinazione gli obiettivi politici e gli incarichi istituzionali". Così l'eurodeputata azzurra Letizia Moratti da Bruxelles, dove è in corso la seduta plenaria del Parlamento Ue. 

Capo Aiea in Iran: "Domani visiterò impianti nucleari di Fordo e Natanz"

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, si recherà domani in visita negli impianti nucleari iraniani di Fordo e Natanz. Lo ha annunciato lo stesso Grossi, durante un punto stampa congiunto con il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi. Secondo il capo dell'Aiea, la visita ai due impianti dove si arricchisce l'uranio lo aiuterà ad avere "un quadro completo" del programma atomico della Repubblica islamica. "Quello di domani sarà un passo molto importante della mia visita poiché visiterò importanti strutture a Fordo e Natanz, che mi aiuteranno anche ad avere un quadro completo dell'evoluzione del programma", ha affermato Grossi.

Media libanesi mostrano raid aerei vicino a aeroporto di Beirut

Immagini pubblicate dai media libanesi mostrano un attacco aereo israeliano nei pressi dell'aeroporto internazionale di Beirut, mentre sullo sfondo si vede un aereo passeggeri in fase di rullaggio. L'Idf, che aveva diramato un avviso di evacuazione prima dell'attacco, ha dichiarato di aver completato un'altra ondata di attacchi aerei contro le attività di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut. I raid hanno preso di mira i centri di comando di Hezbollah, depositi di armi e altre infrastrutture: secondo l'esercito, negli ultimi due giorni sono stati presi di mira oltre 30 siti di Hezbollah a Dahiyeh, quartiere sciita alla periferia di Beirut. 

Media, l'Idf sta attaccando il quartiere di Hezbollah a Beirut

Secondo i media libanesi, i caccia dell'aeronautica israeliana stanno attaccando il quartiere di Dahiyeh, baluardo di Hezbollah, nel sud di Beirut. 

Msf, Israele nega evacuazione medica bambini verso ospedale Giordania

Le autorità israeliane hanno bloccato, senza alcuna spiegazione, l'evacuazione medica di 8 bambini e dei loro tutori da Gaza che necessitano di cure mediche, tra cui un bambino di 2 anni con amputazioni alle gambe, verso l'ospedale di Medici Senza Frontiere (Msf) in Giordania. ''E' assolutamente scioccante e oltraggioso che Israele impedisca ai bambini che hanno bisogno di cure essenziali di lasciare Gaza. Il rifiuto di Israele di effettuare evacuazioni mediche urgenti va contro ogni ragione e umanità'', ha affermato Moeen Mahmood, capomissione di Msf in Giordania.

Negli ultimi mesi Msf ha richiesto l'evacuazione medica di 32 bambini e i loro tutori da Gaza alla Giordania. Solo 6 di loro sono stati autorizzati a lasciare la Striscia. Procedure lunghe e dinieghi inspiegabili bloccano la fornitura di cure mediche ai bambini gravemente feriti a Gaza. Msf chiede alle autorità israeliane di garantire l'evacuazione medica dei palestinesi che necessitano di cure mediche, compresi i loro tutori, assicurando al contempo che a tutti i pazienti e ai loro accompagnatori sia garantito un ritorno sicuro, volontario e dignitoso a Gaza.


Media, posizione libanese su tregua irrigidisce i negoziati

Mentre fonti israeliane fanno sapere che i colloqui per un cessate il fuoco in Libano sono "nella fase finale della stesura", a Beirut il quotidiano al Akhbar riferisce che le consultazioni del presidente Nabia Berri e del premier Najib Mikati insieme con la leadership dell'organizzazione islamista si sono concluse con una posizione ufficiale libanese che potrebbero rendere difficili i negoziati. Lo riporta Ynet.   Tra i punti decisi dal governo libanese con Hezbollah i principali riguardano un cessate il fuoco totale, il ritiro delle forze israeliane da tutto il territorio libanese, l'attuazione della risoluzione 1701 senza alcun cambiamento, nessuna concessione di sicurezza agli Stati Uniti o a Israele per le azioni del Libano.

Iran: "Risponderemo a risoluzioni dell'Aiea contro di noi"

L'Iran risponderà a qualunque risoluzione da parte dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) che vada contro gli interessi del Paese. "Qualunque risoluzione riguardo agli affari nucleari dell'Iran provocherà una risposta immediata. Hanno ripetutamente sperimentato che l'Iran non si lascerà influenzare dalle pressioni e perseguirà il suo programma in base ai suoi interessi nazionali", ha affermato il capo dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, Mohammad Eslami, durante una conferenza stampa congiunta con il direttore dell'Aiea, Rafael Grossi, a Teheran. "Se scelgono la strada dell'impegno, l'Iran è disposto a collaborare; ma se prendono un'altra strada, l'Iran prenderà le decisioni necessarie", ha aggiunto Elsami, riferisce Irna, parlando di possibili misure reciproche mentre, secondo indiscrezioni dell'agenzia di stampa iraniana, i Paesi europei starebbero facendo pressione affinché la prossima settimana venga pubblicata dal Consiglio dei governatori dell'Aiea una risoluzione contro l'Iran. 

Parigi in allerta, stasera Francia-Israele ad alto rischio

Partita ad alto rischio quella di stasera per i gironi di Nations League tra Francia e Israele allo Stade de France di Saint-Denis, a nord di Parigi: stato di allerta in tutta la capitale e 4.000 poliziotti schierati per evitare disordini dopo quelli molto gravi di una settimana fa ad Amsterdam dopo Ajax-Maccabi Tel Aviv di Europa League, legati alla guerra in Medio Oriente. Oltre che nelle strade, un buon numero di poliziotti e gendarmi saranno schierati - come non avviene quasi mai - anche all'interno dello stadio, oltre che nelle metropolitane. Ad Amsterdam, a scontrarsi sono stati tifosi israeliani, che prima del match avevano intonato cori anti-arabi, e giovani filopalestinesi che si sono abbandonati nelle strade, fino a tarda notte, a quella che il governo israeliano ha definito una vera "caccia all'ebreo". Le autorità francesi, confermando lo svolgimento del match nonostante le tensioni, hanno escluso anche di spostare o rinviare la partita, una decisione che - secondo il ministro dell'Interno Bruno Retailleau avrebbe significato "abdicare di fronte alle minacce di violenza e all'antisemitismo". Oltre alle forze dell'ordine, saranno schierati anche 1.600 agenti di sicurezza attorno allo Stade de France. Impegnato direttamente nella protezione della squadra israeliana, il RAID, l'unità di elite della polizia francese, teste di cuoio utilizzate nelle operazioni antiterrorismo.  Saranno autorizzate, all'interno dello stadio, soltanto le bandiere di Francia e Israele, vietati i simboli palestinesi e i "messaggi a carattere politico", ha precisato il prefetto Laurent Nunez. Israele ha lanciato un appello ai propri tifosi ad evitare di recarsi allo Stade de France, dove saranno presenti "un centinaio di tifosi israeliani". Ieri sera, migliaia di persone hanno manifestato a Parigi contro una serata di gala a sostengo di Israele organizzata da personalità franco-israeliane di estrema destra, e più in generale controla politica del governo israeliano a Gaza e in Cisgiordania. Per il match ad alta tensione di questa sera, nel grande stadio costruito per i Mondiali di calcio del 1998 con una capacità di 80.000 posti, dovrebbero essere presenti non più di 25.000 spettatori, probabilmente qualche migliaio in meno. Fra i presenti, il capo dello stato Emmanuel Macron e due dei suoi predecessori all'Eliseo, Nicolas Sarkozy e François Hollande. 

Ministero, a Gaza 43.736 morti e 103.370 feriti

Nel suo bilancio aggiornato, il ministero della Salute nella Striscia di Gaza, gestita da Hamas, ha dichiarato che almeno 43.736 persone sono state uccise in più di 13 mesi di guerra. Il bilancio include 24 morti nelle 24 ore precedenti, secondo il ministero, che ha affermato che 103.370 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre 2023.

Il Papa ha ricevuto alcuni ostaggi rapiti da Hamas

"Papa Francesco ha ricevuto oggi una delegazione di ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. L'incontro è stato toccante e ha mostrato la vicinanza del Papa alle vittime di quella giornata orribile e il suo impegno per la loro liberazione". Lo riferisce l'Ambasciata di Israele presso la Santa Sede su X. 

Attacco droni israeliani a sud di Homs, uno abbattuto

I media arabi riferiscono di esplosioni a sud di Homs, in Siria, causati da un attacco di droni identificati come israeliani. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha sottolineato che le difese aeree siriane hanno abbattuto un drone, ritenuto israeliano, a sud della città di Homs. A seguito di questo incidente, nella zona è stata udita una terribile esplosione e il fumo si è alzato dallo schianto del drone nei terreni agricoli circostanti, ma non ci sono state segnalazioni di vittime. Ieri sera, l'agenzia di stampa statale siriana ha riferito di un attacco aereo israeliano sulla città di al-Qusayr, a ovest della città siriana di Homs, vicino al confine settentrionale con il Libano. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha aggiunto che 15 membri delle forze armate siriane e dei gruppi alleati sono stati feriti nell'attacco. 

Aiea, impianti nucleari Iran non dovrebbero essere attaccati

"Dico questo riguardo all'Iran... gli impianti nucleari non dovrebbero essere attaccati". Lo ha detto il capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, Rafael Grossi in una conferenza stampa a Teheran. Nei giorni scorsi il ministro della Difesa israeliano Israel Katz aveva detto che l'Iran era "più esposto che mai agli attacchi ai suoi impianti nucleari".

Lettera minatoria a Tajani, attacchi a attività Israele

"Lettera di avvertimento". Si intitola così, a quanto si apprende, una missiva dai toni minatori recapitata oggi per posta al vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo ufficio a Palazzo Chigi, intestata a un sedicente 'Global movement against the nazi-zionist terrorist state of Israel for the liberation of Palestine'. Sulla busta, dove si indica il mittente, c'è un nome, A.F., e un indirizzo di Bologna. Da domani, si legge nella lettera, già segnalata alle forze di sicurezza, "utilizzeremo la forza armata per colpire tutti gli interessi dello Stato terrorista di Israele, accusato a livello internazionale di crimini di guerra e genocidio, comprese le sue ambasciate, i suoi musei e tutte le attività e raduni in tutto il mondo".

Iran: "Su nucleare negoziamo ma non sotto intimidazioni"

L'Iran è ''pronto a negoziare sul nucleare'', ma ''non sotto pressione e intimidazione'', piuttosto ''nel rispetto del nostro interesse nazionale e ai nostri diritti inalienabili''. Lo ha scritto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi su 'X' nel giorno della visita a Teheran del segretario generale dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Mariano Grossi.

"Come membro del Trattato di non proliferazione nucleare continuiamo la nostra piena cooperazione con l'Aiea. Le divergenze possono essere risolte attraverso la cooperazione e il dialogo. Abbiamo concordato di procedere con coraggio e buona volontà", ha aggiunto Araghchi.

Mohammad Eslami, capo dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran, ha definito i colloqui con Grossi "costruttivi ed efficaci" durante una conferenza stampa. "Il nostro programma nucleare continuerà nel quadro degli interessi nazionali e intraprenderemo azioni reciproche in risposta alle risoluzioni", ha aggiunto.

Grossi in Iran: "Risultati su nucleare essenziali per evitare guerra"

Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha invitato giovedì l'Iran a raggiungere "risultati" con l'AIEA in merito al controllo del suo programma nucleare per evitare "la guerra". "E' essenziale ottenere risultati concreti, tangibili e visibili che dimostrino che lavorare insieme migliora la situazione (...) e in generale ci allontana dal conflitto e, in ultima analisi, dalla guerra", ha dichiarato Grossi a Teheran, alla presenza del capo del nucleare iraniano. 

Eslami, risposta immediata se pressioni sul nucleare

L'Iran risponderà "immediatamente" in caso di pressioni straniere sul programma nucleare del suo Paese. Lo ha detto il capo dell'Organizzazione per l'energia atomica iraniana (Aeoi), Mohammad Eslami, durante una conferenza stampa a Teheran con il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. "Qualsiasi risoluzione interventista (da parte dell'Aiea) negli affari nucleari della Repubblica islamica dell'Iran sarà soggetta a contromisure immediate", ha avvertito Eslami.

Oggi l'interrogatorio del capo staff di Netanyahu

Tzachi Braverman, capo dello staff del primo ministro Benjamin Netanyahu, sarà interrogato oggi dall'unità reati gravi Lahav 443 della polizia, secondo quanto riportato dai media ebraici, scrive il Times of Israel. Domenica Braverman è stato segnalato come il funzionario sospettato di aver ricattato un ufficiale dell'IDF per presumibilmente alterare i verbali di riunioni in tempo di guerra, minacciandolo in merito a una registrazione video sensibile dell'ufficiale. Il caso, uno dei tanti scandali che stanno sconvolgendo l'ufficio del Primo Ministro, è in gran parte sotto un ordine di bavaglio del tribunale. I resoconti affermano che la polizia chiederà di revocare l'ordine dopo che avrà completato l'interrogatorio. Il nome di Braverman è stato riportato per primo dall'emittente pubblica di Kan, che ha anche dichiarato che il video in questione era stato ottenuto dalle telecamere di sicurezza dell'ufficio del primo ministro e che ad altri dipendenti dell'ufficio era stato consentito di guardare la registrazione. In una dichiarazione, Braverman ha negato qualsiasi attività del genere, definendo il rapporto "falso" e "diffamatorio" e affermando di non aver raccolto alcun video del genere né di aver tentato di utilizzarlo a fini di ricatto: "Questa è una bugia dall'inizio alla fine, il cui scopo è quello di danneggiare me e l'ufficio del Primo Ministro nel mezzo di una guerra". 

Afp, raid Israele su Beirut sud dopo ordine evacuazione

Le forze armate israeliane hanno compiuto almeno un attacco aereo sulla periferia sud di Beirut, poco dopo aver lanciato un ordine di evacuazione immediata alla popolazione. Lo ha constatato l'Afp, citando l'AfpTv, che mostra immagini di una nuvola di fumo. Da martedì almeno 6 ondate di raid aerei hanno colpito, con le strutture Hezbollah nel mirino, la periferia sud della capitale libanese.

Idf, "intercettati due droni sui cieli della Siria"

L'aeronautica militare israeliana ha intercettato nella notte due droni nei cieli della Siria. Lo ha reso noto l'Idf, secondo cui i velivoli senza pilota si dirigevano verso il territorio israeliano.

Iran, "non vogliamo pressioni politiche da parte dell'Aiea"

L'Iran non vuole "pressioni politiche" da parte dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea). Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Ismail Baghaei, mentre il direttore generale dell'agenzia atomica dell'Onu, Rafael Grossi, si trova in visita a Teheran per incontri con le autorità. "La Repubblica islamica dell'Iran, in quanto Paese responsabile e impegnato nel Trattato di non proliferazione nucleare, che ha un programma nucleare pacifico, si aspetta che l'agenzia adotti un approccio indipendente e professionale, libero da pressioni politiche e considerazioni riguardanti l'Iran", ha detto Baghaei in un'intervista all'agenzia Irna. "Ospitare il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica è un chiaro segnale dell'approccio della Repubblica islamica dell'Iran per continuare la cooperazione con l'agenzia sulla base degli impegni e degli obblighi delineati nelle normative e nelle convenzioni internazionali pertinenti", ha aggiunto il portavoce.

Francia, rinforzata sicurezza per partita con Israele

La partita di calcio di stasera della UEFA Nations League tra Francia e Israele si giocherà in un clima di stretta sicurezza a Parigi con uno spiegamento di 4.000 fra agenti di polizia e gendarmi, una settimana dopo gli incidenti violenti avvenuti ad Amsterdam durante la visita del Maccabi Tel Aviv. Il conflitto in Medio Oriente e la geopolitica mettono in secondo piano la dimensione calcistica dello scontro allo Stade de France, in un contesto di aumento degli atti di razzismo e antisemitismo in Europa dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas a Gaza nell'ottobre 2023.


raid su beirut

©Getty

Nuovi raid israeliani nel sud di Beirut dopo avvisi di evacuazione

Medio Oriente, incontro tra il capo Aiea Rafael Grossi e il ministro degli Esteri iraniano

Il colloquio tra il numero uno dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica e Abbas Araghchi (capo negoziatore per la parte iraniana nei colloqui sul nucleare nel 2015) è avvenuto a Teheran. Previsti anche gli incontri con il capo dell'Organizzazione dell'energia atomica iraniana (AEOI), Mohammad Eslami, e con il presidente iraniano Massoud Pezeshkian. LEGGI QUI

Idf emette nuovi ordini di evacuazione nel sud dei Beirut

L'esercito israeliano ha emesso nuovi ordini di evacuazione per i civili libanesi nelle vicinanze di due edifici nella periferia meridionale di Beirut. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell'Idf, ha pubblica delle mappe insieme all'annuncio in cui invita i civili a tenersi ad almeno 500 metri di distanza dai siti, affermando che si tratta di strutture di Hezbollah.

Washington Post, "sforzi Israele per cessate il fuoco in Libano regalo a Trump"

Israele sta portando avanti sforzi per raggiungere un cessate il fuoco in Libano come primo "regalo" della sua politica estera per la nuova amministrazione Trump. Lo riporta il Washington Post , citando funzionari israeliani. "C'è un accordo sul fatto che Israele regalerà qualcosa a Trump... che a gennaio ci sarà un'intesa sul Libano", ha detto al giornale statunitense un funzionario israeliano. La notizia è stata diffusa dopo che domenica il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer ha incontrato il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump nel suo resort Mar-a-Lago in Florida.

Media, "Grossi (Aiea) ha incontrato ministro esteri iraniano"

Il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, ha incontrato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Lo riporta l'agenzia di stampa statale Irna, precisando che il capo dell'Aiea è "arrivato ieri sera a Teheran con la sua delegazione per negoziare con i massimi funzionari nucleari e politici del Paese".

Proteste a Parigi per gala estrema destra a sostegno Israele

A Parigi sono scoppiate delle proteste contro un controverso gala organizzato da personaggi di estrema destra a sostegno di Israele. All'evento "Israele è per sempre", finalizzato a raccogliere fondi per l'esercito israeliano, avrebbe dovuto partecipare anche il ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich. Le manifestazioni sono avvenute alla vigilia di una partita di calcio ad alto rischio allo stadio nazionale francese contro la nazionale israeliana, offuscata dalle tensioni legate alle guerre in Medio Oriente. Le autorità di Parigi hanno annunciato che saranno schierati per la partita più di 4.000 poliziotti e 1.600 membri dello staff dello stadio. L'invito a Smotrich ha suscitato aspre critiche da parte di associazioni locali, sindacati e partiti politici di sinistra, provocando due proteste nella capitale francese. Il ministro è stato accusato di infiammare le tensioni in Cisgiordania e ha attirato condanne internazionali questa settimana affermando di sperare che l'elezione di Donald Trump spiani la strada all'annessione israeliana della Cisgiordania, un passo che spegnerebbe i sogni di uno stato palestinese. Il Ministero degli Esteri francese ha definito le dichiarazioni di Smotrich "contrarie al diritto internazionale" e controproducenti rispetto agli sforzi volti a ridurre le tensioni regionali.

Ong Human Rights Watch (Hrw) accusa Israele di trasferimenti e crimini guerra a Gaza

L'Ong Human Rights Watch (Hrw) ritiene, in un rapporto pubblicato oggi, che i ripetuti ordini di evacuazione dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza portino allo sfollamento forzato della popolazione, il che equivale a un "crimine di guerra". "Human Rights Watch ha raccolto prove che i funzionari israeliani (...) commettere il crimine di guerra del trasferimento forzato" di civili, ha scritto Hrw. Il rapporto ha aggiunto che "le azioni di Israele sembrano anche corrispondere alla definizione di pulizia etnica" nelle aree in cui l'esercito ha ordinato ai palestinesi di andarsene e dove non saranno in grado di tornare.

Consiglio sicurezza Onu condanna attacchi a Unifil: "Rispettare sicurezza peacekeeper"

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato gli attacchi delle ultime settimane alla missione di pace delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), invitando “tutte le parti” a rispettare la sicurezza dei peacekeeper. “Le forze di pace delle Nazioni Unite non devono mai essere oggetto di attacchi”, si legge in una dichiarazione.

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI

Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar

Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA

Trump nomina inviato per il Medio Oriente Steven Witkoff

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump annuncia la nomina dell'investitore immobiliare Steven Witkoff come suo inviato speciale per il Medio Oriente. Inoltre ha nominato come capo della Cia John Ratcliffe, già direttore della National Intelligence. LEGGI L'ARTICOLO

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