Hezbollah, chi è Safi al Din: vice di Nasrallah e suo probabile successore

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Introduzione

La conferma dell'uccisione di Hassan Nasrallah, storico segretario generale di Hezbollah per oltre tre decenni, apre un vuoto di potere all'interno del movimento sciita libanese e accende i riflettori sul suo possibile successore. Secondo i media arabi, tra cui al-Sharq al-Awsat, Hashem Safi al Din, cugino di Nasrallah e figura di spicco all'interno del movimento, si profila come uno dei principali candidati alla successione. Capo del consiglio esecutivo del gruppo sciita libanese, sembra essere destinato a guidare Hezbollah in uno dei momenti più critici della sua storia, segnato dai pesanti bombardamenti israeliani che hanno devastato i suoi feudi in Libano e portato via molti dei suoi alti funzionari. Ecco chi è Safi al Din,
(Hashem Safieddine), che come scrive Reuters citando fonti a lui vicine, sarebbe scampato ai raid di venerdì.  

Quello che devi sapere

Il profilo di Safi al Din

Safi al Din, capo del consiglio esecutivo del gruppo sciita libanese Hezbollah, è considerato il secondo nella catena di comando dell'organizzazione, dove ha anche ricoperto il ruolo di capo del Consiglio della Jihad per supervisionarne le operazioni militari. Nato nel 1964 nella città di Deir Qanun a Nahr, nel sud del Libano, ha rapidamente scalato le gerarchie del movimento.
Divenuto membro del Consiglio della Shura della formazione (organo consultivo) nel 1995, è a capo del consiglio esecutivo di Hezbollah dal 2001. Questo organo non solo supervisiona le attività quotidiane del partito, ma gestisce anche un'ampia rete di investimenti economici che assicura all'organizzazione un'indipendenza finanziaria. Questi investimenti, distribuiti a livello globale, sono fondamentali per sostenere la struttura operativa e militare di Hezbollah, che va ben oltre i confini del Libano.
Si stima che le risorse sotto il controllo di Hezbollah siano di enorme entità, con interessi economici presenti in Medio Oriente, Africa, Europa e Americhe

Il profilo di Safi al Din

Formazione religiosa

Safi al Din, come molti esponenti religiosi sciiti e alti funzionari di Hezbollah, fino al 1994 ha svolto i suoi studi islamici con il cugino Nasrallah nelle città sacre di Najaf (Iraq) e Qom (Iran), dove si trovano le principali scuole per chi aspira a diventare Grande Ayatollah

Carriera militare al servizio del movimento

Safi al Din ha ricoperto numerose posizioni di responsabilità all'interno di Hezbollah. Oltre ad essere capo del consiglio esecutivo del movimento, nel 2010 è stato anche nominato dall'organizzazione comandante militare nel Libano meridionale, una posizione chiave per guidare le operazioni contro Israele

Carriera militare al servizio del movimento

La visione politica

La visione politica di Safi al Din è fortemente influenzata dagli anni trascorsi in Iran, dove ha abbracciato il principio del “Wilayat al-Faqih” (il governo del giurista), dottrina teocratica che guida il sistema politico iraniano e che è stata promossa dall'ayatollah Khomeini. Sebbene questa ideologia non sia seguita da tutti gli sciiti libanesi, Safi al Din è uno dei suoi maggiori sostenitori all'interno di Hezbollah

Il legame con l'Iran

L'influenza di Safi al Din non si limita al Libano, ma si estende anche all'Iran, dove ha trascorso anni studiando a Qom, centro nevralgico dell'istruzione religiosa sciita. Suo fratello Abdullah è rappresentante e portavoce di Hezbollah in Iran, principale alleato del movimento politico e delle sue milizie armate. Il suo legame con la Repubblica islamica ha assunto una svolta più personale dopo che suo figlio Reza ha sposato nel giugno 2020 Zeinab Soleimani, la figlia del potente comandante della Forza Quds della Guardia rivoluzionaria iraniana Qasem Soleimani, assassinato nel gennaio dello stesso anno da parte degli Stati Uniti in un bombardamento selettivo a Baghdad. Questi legami consolidano la sua posizione come successore naturale di Nasrallah, poiché garantiscono la continuità dei rapporti stretti tra Hezbollah e l'Iran

L'inserimento nella lista dei terroristi di Washington

Nel 2017, come la maggior parte degli alti funzionari di Hezbollah, Safi al Din è stato designato terrorista da Washington per essere "un membro chiave" dell’organizzazione, considerata terroristica da Israele e dagli Stati Uniti, ma non dall'Unione Europea, che considera terrorista solo il suo braccio armato

Possibile successore di Nasrallah dal 2006

Considerata la sua carriera, è considerato il possibile successore di Nasrallah dal 2006, quando Israele e Hezbollah combatterono una breve guerra durata circa un mese

Possibile successore di Nasrallah dal 2006

Le ultime apparizioni pubbliche

Proprio come Nasrallah, Safi al Din ha fatto poche apparizioni pubbliche dall'inizio degli scontri al confine con lo Stato ebraico, poco meno di un anno fa. Uno dei suoi ultimi interventi pubblici risale a metà settembre, quando condannò l'assassinio da parte di Israele del comandante in capo delle milizie Hezbollah, Fuad Shukr, in un bombardamento selettivo nei quartieri meridionali di Beirut conosciuti come Dahye, la stessa zona dove Israele sostiene di aver ucciso Nasrallah. "L'esercito, una volta considerato leggendario, non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi nonostante le continue distruzioni di massa, omicidi, carestie e assedi", disse allora, definendo un fallimento le avventure militari di Israele sia nella Striscia di Gaza che in Libano

Un altro possibile successore

Sebbene Safi al Din sia il principale candidato alla successione, un altro nome circola negli ambienti di potere. Si tratta di Naim Qassem, attuale vice segretario generale di Hezbollah. Tuttavia, molti analisti lo considerano più una figura simbolica che un leader operativo, limitando così le sue reali possibilità di sostituire Nasrallah. Nonostante la sua posizione di rilievo nel partito, Qassem manca del carisma e dell'influenza politica che contraddistinguono Safi al Din