Guerra Medioriente, Tajani: "Colpita palestra base italiana Unifil a Shama. Inaccettabile"

Lo ha detto il ministro degli Esteri a margine della sua visita a Monaco. Tajani al telefono con il collega israeliano Gideon Saar: "Inaccettabili i recenti attacchi contro personale e infrastrutture Unifil". Saar ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto. Il piano per il cessate il fuoco è stato illustrato a Trump dal ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer a Mar-a-Lago. Nuovi attacchi alla periferia sud di Beirut dopo un ordine di evacuazione da parte dell'esercito israeliano
in evidenza
"Ho chiesto chiarimenti al nuovo ministro degli Esteri israeliano su quanto accaduto a Shama", in Libano, "dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la palestra della nostra base Unifil. Ho ribadito la richiesta di protezione ai soldati italiani, che sono lì per la pace e non sono terroristi. Lui è stato molto disponibile e ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della sua visita a Monaco.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un primo contatto telefonico con il collega israeliano, Gideon Saar, al quale ha innanzitutto reiterato le richieste di garantire la sicurezza dei militari impegnati nella missione Onu in Libano e l'inaccettabilità dei recenti attacchi contro il suo personale e infrastrutture, compreso il recente episodio dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la base italiana di Unifil. Saar ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto. Lo rende noto la Farnesina in un comunicato.
Donald Trump ha "approvato" la proposta di un piano di cessate il fuoco per il Libano dopo che il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer gli ha illustrato il piano a Mar-a-Lago. Lo riporta il Wall Street Journal, ripreso dai media israeliani. Secondo quanto riferito, il piano prevede il ritiro delle truppe e delle armi di Hezbollah dal confine con Israele a nord del fiume Litani, con l'esercito libanese e le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite incaricate di garantire che non facciano ritorno. Hamas si è detto "pronto" al cessate il fuoco e ha chiesto a Trump di "fare pressione" su Israele.
Nuovi attacchi sono stati registrati questa mattina alla periferia sud di Beirut dopo un ordine di evacuazione da parte dell'esercito israeliano. La AfpTv mostra una nuvola grigio scura nell'area. "A tutti i residenti della periferia sud, in particolare (...) nella zona di Ghobeiry (...) vi trovate vicino a installazioni e interessi affiliati ad Hezbollah, contro i quali le forze di difesa israeliane lavoreranno con forza a breve", l'avvertimento prima dell'attacco da parte di Avichay Adraee, il portavoce in lingua araba dell'Idf.
Gli approfondimenti:
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- Chi era Yahya Sinwar, leader e capo politico di Hamas
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- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA
Idf: quarta serie di attacchi nell'area di Dahieh contro obiettivi Hezbollah
Nelle ultime ore, l'Iaf, le forze aeronautiche israeliane, hanno condotto la quarta serie di attacchi basati sull'intelligence nell'area di Dahieh, una roccaforte chiave di Hezbollah a Beirut, in Libano. Tra gli obiettivi colpiti nel corso della giornata, riferisce l'Idf, ci sono stati centri di comando di Hezbollah, strutture di stoccaggio di armi e altri siti di infrastrutture terroristiche.
Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO
Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar
Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Guerra in Medio Oriente, colpita palestra di una base italiana in Libano. VIDEO

Blinken sente Sa'ar: "Accelerare l'assistenza umanitaria a Gaza"
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar e si è congratulato per la sua nomina. Blinken ha ribadito il sostegno incrollabile americano e ha spinto affinché Israele prenda ulteriori misure per "accelerare" la consegna di assistenza umanitaria a Gaza. Il segretario di Stato ha messo in evidenza l'importanza di mettere fine alla guerra a Gaza, portare a casa gli ostaggi e stabilire un pace e una sicurezza duratura per gli israeliani e i palestinesi.
Media: "Netanyahu crede che il destino degli ostaggi sia segnato"
Chi ha potuto parlare di recente con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, come i principali assistenti del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, avrebbe avuto l'impressione che il capo del governo di Tel Aviv ritenga che il destino degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas a Gaza sia ormai segnato. Lo ha indicato un alto funzionario israeliano, citato a condizione di anonimato dal quotidiano Yedioth Ahronoth. Netanyahu "enfatizza i morti più di coloro che sono vivi", ha dichiarato la fonte.

©Ansa
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO
Chi sono i Maccabi Fanatics, gli ultras israeliani di estrema destra gemellati con l'Ajax
Gli ultras del Maccabi Tel Aviv, finiti nel mirino degli attacchi ad Amsterdam, sono noti per le loro coreografie e la vicinanza all'estrema destra israeliana. Il club è stato fondato nel 1906 ed è il più antico della città: a tifarlo è per lo più la borghesia ed è tradizionalmente contrapposto all'Hapoel che raccoglie il tifo del proletariato e degli ambienti progressisti e pacifisti. DI CHI SI TRATTA
Gaza, il principe saudita Bin Salman ha accusato Israele di genocidio
Il principe ereditario saudita ha chiesto l'immediato cessate il fuoco nella Striscia e in Libano, durante il suo intervento al summit della Lega Araba e dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, ha poi invitato Israele a rispettare la sovranità dell'Iran e ad astenersi dall'attaccare il suo territorio. LEGGI L'ARTICOLO
Tenenti (Unifil): "Ordigno in base Shama fatto brillare da truppe italiane"
"L'ordigno non è esploso ed è stato fatto brillare dal contingente italiano subito dopo". Lo afferma all'Adnkronos il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, confermando che una granata ha colpito la palestra della base italiana a Shama, nel sud del Libano. "I soldati erano nei bunker in quel momento a causa del conflitto" e "non ci sono stati feriti", precisa Tenenti.
Unifil: "Muore casco blu francese per incidente stradale"
Un casco blu francese dell'Unifil è morto in un incidente stradale mentre viaggiava in un convoglio verso il quartier generale della missione dell'ONU a Naqoura, nel sud del Libano. Secondo un breve comunicato dell'UNIFIL, che non fornisce dettagli sulle circostanze dell'incidente, altri tre membri delle forze di pace gallesi "hanno subito ferite lievi". "Questa mattina, un convoglio dell'UNIFIL che si dirigeva verso la sede dell'UNIFIL a Naqoura e' stato coinvolto in un incidente stradale sulla strada costiera vicino al villaggio di Shama", afferma la nota. Le vittime sono state accolte dal personale della missione di pace e della Croce Rossa sul posto, secondo l'UNIFIL, che ha trasmesso le sue condoglianze alla famiglia del defunto casco blu ed espresso il desiderio che i feriti si riprendano presto.
Libano: "Esaminiamo piano Usa per tregua Israele-Hezbollah"
Il governo libanese sta esaminando una proposta di tregua degli Stati Uniti per il conflitto tra Israele ed Hezbollah. Lo ha dichiarato all'Afp un funzionario di Beirut.
Un alto funzionario del governo di Beirut, rimasto anonimo, ha riferito che l'ambasciatrice statunitense Lisa Johnson ha discusso con il governo una proposta in 13 punti che include una tregua di 60 giorni, durante la quale il Libano dislocherà le truppe al confine. Il funzionario ha specificato che Israele non ha ancora risposto al piano.
Wafa: "13 morti in un bombardamento israeliano a Gaza"
Tredici civili sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti questa sera in un bombardamento aereo e di artiglieria israeliano sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa, secondo cui dall'alba di oggi il numero dei civili uccisi è salito ad almeno 39, secondo fonti mediche. Quattro civili, secondo la stessa fonte, sono stati uccisi nel bombardamento del quartiere di al-Karama a nord di Gaza City. Altri due sono morti nel raid contro una casa nel quartiere di Zeitoun a sud-est della città. Le forze israeliane hanno inoltre ucciso a colpi di arma da fuoco un giovane mentre tentava di fuggire dal nord di Gaza verso il centro della Striscia. Nel sud della Striscia, civili e squadre di soccorso e ambulanze hanno recuperato i corpi di quattro civili uccisi negli attacchi dell'occupazione su aree sparse a est della città di Rafah. Le forze di occupazione hanno inoltre fatto saltare in aria diversi edifici residenziali a ovest del campo profughi di Jabalia nel nord della Striscia, conclude l'agenzia palestinese.
Tajani sente Saar: "Inaccettabili gli attacchi all'Unifil" (2)
"Sul Libano, ho anche espresso a Saar il vivo auspicio per il raggiungimento di un cessate il fuoco, sottolineando il ruolo che può svolgere la missione Unifl per dare piena attuazione della risoluzione 1701", ha indicato il titolare della Farnesina nella telefonata con il ministro degli Esteri israeliano Saar da poco insediato. Il colloquio si è quindi incentrato sulla situazione di sicurezza in Medio Oriente. Tajani ha ribadito "il convinto sostegno italiano verso Israele e la sua popolazione a seguito del barbaro attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas e dei continui lanci di razzi da parte di Hezbollah". I due ministri hanno quindi discusso dei rischi di una ulteriore escalation di violenza nella regione, in particolare nel caso di un aggravarsi del confronto tra Israele ed Iran. Sulle prospettive di pace, Tajani ha auspicato che possa essere raggiunta una intesa per la cessazione delle violenze nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi, alla luce della scomparsa del leader di Hamas Sinwar.
Tajani a Saar: "Il governo italiano impegnato contro antisemitismo"
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un primo contatto telefonico con il collega israeliano, Gideon Saar, al quale ha espresso la più ferma condanna contro ogni forma di antisemitismo. "Siamo tutti ancora colpiti dalle immagini della inaccettabile violenza nei confronti dei tifosi israeliani ad Amsterdam. Ho garantito al ministro Saar il pieno impegno del governo italiano a lottare contro ogni forma di odio ed antisemitismo", ha indicato il titolare della Farnesina.
Il Libano studia la proposta americana per un cessate il fuoco
Il Libano sta studiando una proposta americana per il cessate il fuoco. Lo hanno riferito oggi all'Afp due funzionari del governo libanese, quasi due mesi dopo l'inizio della guerra tra l'esercito israeliano e Hezbollah. Un alto funzionario libanese ha precisato che l'ambasciatrice americana a Beirut Lisa Johnson aveva presentato un piano in 13 punti al primo ministro Mikati e al presidente del Parlamento Nabih Berri. In caso di accordo su questa "proposta americana", "ci sarà un cessate il fuoco di 60 giorni", ha detto il funzionario, sottolineando che Israele non ha ancora fornito una risposta.
Presidente Parlamento Libano: "Inaccettabile piano Usa"
Il Presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, ha confermato che è in fase di valutazione una proposta di cessate il fuoco inviata dagli Stati Uniti, ma che il testo, così com'è, è inaccettabile per il Libano. Lo riporta l'agenzia di stampa nazionale (NNA). Berri ha affermato che la proposta include la formazione di un comitato per supervisionare l'attuazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, che impone il disarmo di Hezbollah e il suo ritiro dal confine con Israele oltre il fiume Litani. Berri ha affermato che questo meccanismo è discutibile, ma che le discussioni si stanno comunque svolgendo in un'"atmosfera positiva". Berri ha anche respinto le voci secondo cui la proposta includerebbe lo spiegamento di forze NATO o di altre forze in Libano o qualsiasi tipo di libertà di movimento per l'esercito israeliano in Libano.
Tajani sente Saar: "Inaccettabili gli attacchi all'Unifil"
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un primo contatto telefonico con il collega israeliano, Gideon Saar, al quale ha innanzitutto reiterato le richieste di garantire la sicurezza dei militari impegnati nella missione Onu in Libano e l'inaccettabilità dei recenti attacchi contro il suo personale e infrastrutture, compreso il recente episodio dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la base italiana di Unifil. Saar ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto. Lo rende noto la Farnesina in un comunicato.
In Libano altri raid Israele: 3.445 morti da 8/10/23 (2)
Prima dell'attacco a Beirut sud, un drone israeliano ha anche ucciso tre persone e ne ha ferite altre nove in un attacco aereo su un quartiere residenziale nella città meridionale di Tiro. L'agenzia di stampa ufficiale del Libano ha riferito che l'attacco è avvenuto nel distretto di al-Zira. L'attacco del drone ha causato danni significativi all'area presa di mira. Le squadre di soccorso, supportate dall'esercito, continuano a cercare le persone scomparse sulla scena. Tiro è un'antica città costiera del Libano, famosa per il suo sito patrimonio dell'umanità UNESCO. Prima che Hezbollah e Israele iniziassero a scambiarsi colpi di pistola oltre confine l'anno scorso, almeno 50.000 persone vivevano a Tiro, una città vivace che ospita cristiani e musulmani.
In Libano altri raid Israele: 3.445 morti da 8/10/23
Cinquantanove persone sono state uccise ieri negli attacchi israeliani in Libano, portando il totale delle vittime dall'ottobre dell'anno scorso ad almeno 3.445, con 14.599 feriti. Lo ha affermato il ministero della Salute libanese in una nota. I dati non fanno distinzioni tra civili e combattenti. Israele ha preso di mira il gruppo terroristico Hezbollah, che ha iniziato a lanciare attacchi transfrontalieri quasi quotidiani contro Israele a partire dall'8 ottobre 2023. Oggi l'agenzia di stampa nazionale libanese riporta la notizia di un violento attacco nel sobborgo meridionale di Ghobeiry a Beirut. Il raid aereo e' avvenuto poco dopo che l'esercito israeliano aveva diramato un avviso di evacuazione. In precedenza, diversi attacchi avevano colpito il quartiere di Burj al-Barajneh e la zona di Ghobeiry, nella periferia meridionale della capitale libanese.
Sondaggio: "Il 69% degli israeliani vuole accordo"
Un sondaggio trasmesso su Channel 12 mostra che il 69% dell'opinione pubblica è favorevole a un accordo sulla presa di ostaggi che porrebbe fine alla guerra a Gaza, rispetto al 20% che sostiene la continuazione della guerra. L'undici percento degli intervistati ha affermato di non sapere con certezza quale scenario preferire, lo scrive il Times of Israel. Anche tra gli elettori del Likud, una pluralità sostiene un accordo di ostaggi che ponga fine alla guerra, con il 46% a favore rispetto al 26% che preferisce continuare la guerra. Un altro 18% ha detto di essere incerto.
Attacco a contingente Unifil, Tajani chiama Saar (2)
Tajani ha poi espresso la più ferma condanna contro ogni forma di antisemitismo. "Siamo tutti ancora colpiti dalle immagini della inaccettabile violenza nei confronti dei tifosi israeliani ad Amsterdam. Ho garantito al ministro Saar il pieno impegno del Governo italiano a lottare contro ogni forma di odio ed antisemitismo" ha indicato il titolare della Farnesina.
Il colloquio si e' quindi incentrato sulla situazione di sicurezza in Medio Oriente. Il Vice Presidente Tajani ha così ribadito "il convinto sostegno italiano verso Israele e la sua popolazione a seguito del barbaro attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas e dei continui lanci di razzi da parte di Hezbollah". I due ministri hanno quindi discusso dei rischi di una ulteriore escalation di violenza nella regione, in particolare nel caso di un aggravarsi del confronto tra Israele ed Iran. Sulle prospettive di pace, Tajani ha auspicato che possa essere raggiunta una intesa per la cessazione delle violenze nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi, alla luce della scomparsa del leader di Hamas Sinwar.
Attacco a contingente Unifil, Tajani chiama Saar
Il vice presidente del consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha avuto un primo contatto telefonico con il nuovo ministro per gli Affari Esteri israeliano, Gideon Saar. Il ministro Tajani ha innanzitutto reiterato le richieste di garantire la sicurezza dei militari impegnati nella missione ONU in Libano e l'inaccettabilita' dei recenti attacchi contro il suo personale e infrastrutture, compreso il recente episodio dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la base italiana di Unifil. Il ministro Saar ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto. "Sul Libano, ho anche espresso a Saar il vivo auspicio per il raggiungimento di un cessate il fuoco, sottolineando il ruolo che può svolgere la missione Unifil per dare piena attuazione della risoluzione 1701" ha indicato il titolare della Farnesina.
Media: "Nuovo raid aereo israeliano su Beirut sud"
L'esercito israeliano ha lanciato questa sera una nuova ondata di attacchi aerei contro la periferia sud di Beirut, continuando così la serie di attacchi degli ultimi giorni. Questa sera è stato preso di mira il sobborgo meridionale di Ghobeiry, dopo che il portavoce dell'esercito israeliano Avichai Adraee aveva lanciato un avvertimento di evacuazione ai residenti della zona. Lo riferisce l'emittente tv Lbci nel suo sito web, aggiungendo che oggi sono stati sette gli attacchi aerei sulla periferia sud di Beirut.
Idf: "Completata terza ondata raid contro Hezbollah a Beirut sud"
Le forze armate israeliane (Idf) hanno annunciato di aver completato nelle ultime ore una terza ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut. Lo riporta The Times of Israel. Secondo l'esercito, tra gli obiettivi colpiti dai caccia nella roccaforte di Hezbollah di Dahiyeh figurano anche dei centri di comando. Prima che gli attacchi venissero effettuati, l'Idf aveva diramato avvisi di evacuazione ai civili nella zona.
Libano: "59 morti solo ieri per i raid israeliani"
Cinquantanove persone sono state uccise nella sola giornata di ieri negli attacchi israeliani in Libano, portando il totale delle vittime dall'ottobre dell'anno scorso ad almeno 3.445, con 14.599 feriti. Lo ha affermato oggi il ministero della Salute libanese in una nota, citato dai media libanesi.
Post su Gaza di Sardos pro Israele indigna i pro Palestina
Un post su Facebook sulla guerra in Medio Oriente del presidente dell'associazione Chenàbura Sardos pro Israele, Mario Carboni, ha scatenato le proteste dei pro Palestina. Nell'ultima frase sul social si legge: "Sino a quando non libereranno prima di tutto quei bambini e si arrenderanno, Gaza merita di essere rasa al suolo come i sovietici fecero con la Berlino di Hitler, rendendo possibile una ricostruzione e una auspicvcabile riorganizzazione amministrativa e sociale". Il primo a reagire, stigamizzando le dichiarazioni, è stato il comitato sardo Fermare la Guerra, che si rende disponibile a presentare denuncia formale in Procura, ritenendo che "ci siano gli estremi per verificare se le parole di Carboni sono istigazione all'odio", spiega il portavoce Simone Spiga. Prende posizione anche il Movimento Indipendenza: "Chiediamo alla presidente della Regione Todde la revoca dei contributi all'associazione di Carboni, che quest'anno ammontano a circa 100.000 euro", è l'appello della portavoce Lucia Manca. Per Raimondo Schiavone, presidente del Centro Italo Arabo, "le parole di Carboni sono parole di terrore, pronunciate da un filo sionista che legittima e giustifica quello che di fatto è il genocidio del popolo Palestinese. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la politica che tanto si scandalizza dagli eventi culturali del nostro Centro Italo Arabo. Ma la politica quella perbenista che si occupa solo dei 'bianchi' europei, come sempre starà in silenzio".
Berri: "Il piano Usa non prevede libertà movimento Idf né dispiegamento Nato"
"Ho ricevuto" la proposta americana per un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah e "non prevede libertà di movimento per l'esercito israeliano (Idf) in Libano" perché "non possiamo accettare alcuna violazione della nostra sovranità". Lo ha dichiarato il presidente del Parlamento libanese, lo sciita Nabih Berri, in un'intervista al quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat, secondo il quale il Libano risponderà molto presto agli Usa con un documento scritto che conterrà anche le osservazioni del Paese dei cedri.
Secondo il quotidiano edito a Londra, Berri ha inoltre sottolineato che la proposta "non prevede il dispiegamento della Nato o di altre forze occidentali in Libano" a garanzia del cessate il fuoco. Il presidente del Parlamento ha anche sostenuto, riferendosi alla proposta di accordo, che la discussione è "in corso" sui dettagli e che "il lavoro procede" in un "clima positivo", ma tutto dipende "dallo sviluppo e dall'avanzamento dei negoziati".
La base italiana a Shama colpita da una granata calibro 155
E' una granata calibro 155 - a quanto si apprende - quella caduta e non esplosa sulla palestra della base italiana Unifil a Shama, in Libano. Un proiettile che, in caso di esplosione, avrebbe potuto fare danni importanti vista la sua letalità. Gli artificieri lavorano alla messa in sicurezza dell'ordigno, mentre l'ipotesi sulla dinamica converge per ora sull'errore. La granata era probabilmente diretta verso un obiettivo più a nord, ma per ragioni da accertare è caduta prima colpendo la base italiana.
Blinken sollecita Israele: "Più aiuti umanitari per Gaza" (2)
Il mese scorso, gli Stati Uniti hanno concesso a Israele 30 giorni di tempo per adottare una serie di misure volte ad alleviare la crisi umanitaria di Gaza, al fine di evitare di violare la legge statunitense, che impedisce agli Stati Uniti di trasferire armi offensive a paesi che bloccano gli aiuti ai civili. Sebbene Israele non sia riuscito a soddisfare molte delle richieste elencate, gli Stati Uniti sembrano aver lasciato passare Gerusalemme dopo che l'amministrazione ha visto la sua influenza svanire a causa della vittoria elettorale di Donald Trump, dato che il presidente eletto avrebbe sicuramente fatto marcia indietro su qualsiasi decisione di trattenere le armi da Israele una volta tornato alla Casa Bianca. Durante la telefonata di ieri, i due hanno discusso anche degli sforzi per garantire un cessate il fuoco a Gaza e in Libano.
Blinken sollecita Israele: "Più aiuti umanitari per Gaza"
Il Dipartimento di Stato americano conferma la telefonata avvenuta ieri tra il Segretario di Stato Antony Blinken e il nuovo Ministro degli Esteri Gideon Sa'ar, lo scrive il Times of Israel. Secondo quanto riportato dagli Stati Uniti, Blinken ha sollevato la necessità di espandere gli aiuti umanitari a Gaza dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato all'inizio di questa settimana che Israele ha compiuto progressi sufficienti su questo tema per continuare a rispettare la legge statunitense.
Hotel rifiuta clienti Israele, scuse titolare: "Pronto accoglierli"
Fa un passo indietro e si scusa Patrik Ongaro, il titolare dell'albergo di Selva di Cadore (Belluno) che aveva rifiutato la prenotazione di una coppia di israeliani, apostrofandoli come "responsabili di genocidio". In una dichiarazione inviata all'ANSA, Ongaro, di fronte alle numerose critiche ricevute, ha voluto chiarire la sua posizione, spiegando di essere "contrario a ogni forma di violenza e di non avere intenzioni razziste o antisemite". Scusandosi per il messaggio diffuso, l'albergatore bellunese si è detto "disponibile a ospitare la coppia israeliana" di cui aveva cancellato la prenotazione.
Tajani: "Colpita palestra della base italiana Unifil a Shama"
Ho chiesto chiarimenti al nuovo ministro degli Esteri israeliano su quanto accaduto a Shama", in Libano, "dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la palestra della nostra base Unifil. Ho ribadito la richiesta di protezione ai soldati italiani, che sono lì per la pace e non sono terroristi. Lui è stato molto disponibile e ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della sua visita a Monaco.
Onu, "preoccupante aumento vittime raid israeliani in Libano"
L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) in Libano ha reso noto su X che si sta verificando un preoccupante aumento delle vittime degli attacchi aerei israeliani nelle aree densamente popolate del Paese.
Nuovo monito israeliano di evacuazione in sobborgo di Beirut sud
Il portavoce dell'esercito israeliano Avichai Adraee ha lanciato un avvertimento di evacuazione ai residenti del sobborgo meridionale di Beirut Ghobeiry. Il monito è contenuto in un post su X in cui viene specificato in particolare un edificio indicato in una mappa allegata, così come gli edifici adiacenti. "Vi trovate vicino a strutture e interessi appartenenti a Hezbollah, che l'esercito israeliano prenderà di mira nel prossimo futuro", ha affermato il portavoce nel post. "Per la tua sicurezza e quella dei tuoi familiari, devi evacuare immediatamente questo edificio e quelli adiacenti ad esso e stare lontano da loro per una distanza non inferiore più di 500 metri", ha aggiunto.
Capo gabinetto Netanyahu indagato, avrebbe alterato documenti 7/10
Il capo di gabinetto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Tzachi Braverman, è indagato con l'accusa di aver alterato documenti relativi al massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre dello scorso anno. Interrogato dall'unità della polizia israeliana che si occupa di reati gravi per oltre cinque ore, Braverman è accusato di aver modificato i documenti a vantaggio di Netanyahu, per trasmettere una immagine più positiva del primo ministro. L'accusa si concentra su due telefonate che Netanyahu ricevette il 7 ottobre 2023. Braverman è sospettato di aver cambiato la trascrizione dell'orario in cui Netanyahu ricevette per la prima volta un aggiornamento sull'attacco tramite una telefonata dal suo segretario militare dell'epoca, il maggiore generale Avi Gil. Il capo di gabinetto avrebbe scritto che il colloquio telefonico fu alle 6 e 40, mentre avvenne in realtà alle 6 e 29, quando è iniziato l'attacco.
Brigate Qassam rivendicano uccisione 3 soldati israeliani a Gaza
Le Brigate Qassam, l'ala armata di Hamas, hanno reso noto che i suoi combattenti hanno attaccato i soldati israeliani nel nord di Gaza e ne hanno uccisi tre nei pressi della città assediata di Beit Lahiya. "I combattenti Qassam sono riusciti a uccidere tre soldati sionisti a bruciapelo nei pressi della rotonda di Abbas Kilani, a nord della città di Beit Lahiya", ha dichiarato il gruppo armato in una dichiarazione su Telegram.
Sette morti in attacco israeliano a Damasco
Sette persone sono state uccise durante gli attacchi israeliani di oggi nel sobborgo di Mazzeh a Damasco. Media siriani hanno riferito che l'attacco è avvenuto nei pressi di una base aerea militare. Invece, l'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo che si oppone al regime di Assad in Siria, ha affermato che gli attacchi avevano come obiettivo il complesso residenziale di Al-Zahariyat, che sembra fosse utilizzato per alloggi militari.
Wall Street Journal, Iran mette per iscritto di non voler uccidere Trump
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il mese scorso l'Iran ha fornito all'amministrazione Biden una garanzia scritta in merito al fatto che non avrebbe cercato di assassinare l'allora candidato repubblicano Donald Trump. Il messaggio del 14 ottobre aveva lo scopo di allentare le tensioni tra Teheran e Washington in vista del possibile ritorno di Trump. Il messaggio era una risposta a un avvertimento scritto inviato dagli Stati Uniti all'Iran a settembre, secondo cui Washington avrebbe considerato un attentato alla vita di Trump come un atto di guerra.
Bild, "possibili attacchi ad ambasciata Israele in Germania"
Il quotidiano tedesco Bild ha riferito che la polizia tedesca ha diramato un avviso circa possibili attacchi all'ambasciata israeliana nel Paese nei prossimi giorni.
Fonti Ue, "prove di costruzione droni russi in Cina"
"Abbiamo ricevuto segnalazioni da fonti di intelligence sull'esistenza di una fabbrica all'interno della Cina che produce droni che sono spediti in Russia e utilizzati nella guerra contro l'Ucraina. Ma non abbiamo altro. Non abbiamo prove chiare su cosa stia succedendo esattamente. Quindi dobbiamo continuare a lavorare in merito". Lo ha dichiarato un alto funzionario dell'Ue in vista della riunione dei ministri degli Esteri che si terra' lunedi'. "E' difficile credere che questo stia accadendo senza la conoscenza o con la completa mancanza di conoscenza da parte delle autorita'. Ma ancora una volta, non abbiamo informazioni indipendenti su cosa stia succedendo esattamente. Stiamo ponendo la questione alle autorita' cinesi", ha evidenziato.
Borrell: "Vietare import da colonie, sospendere dialogo con Israele"
fosse successo niente. Per questo motivo ho proposto agli Stati membri dell’Ue di vietare le importazioni dagli insediamenti illegali e di sospendere il dialogo politico con Israele. Discuteremo queste misure al Consiglio Affari Esteri la prossima settimana". Lo annuncia l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, in un post sul suo blog.
Idf, due ondate di raid contro siti Hezbollah nel sud di Beirut
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere di aver portato a termine due ondate di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut, dopo che ieri sera hanno lanciato un raid al confine tra Libano e Siria. Secondo l'esercito, tra gli obiettivi a Beirut c'erano depositi di armi, centri di comando e altre infrastrutture utilizzate da Hezbollah. Prima che gli attacchi fossero effettuati, l'Idf ha diramato avvisi di evacuazione ai civili nella zona. Ieri sera i caccia israeliani hanno colpito diverse strade di attraversamento in Siria, che venivano utilizzate da Hezbollah per introdurre armi in Libano dall'Iran.
Nuovo raid Israele su Damasco
Nuovo attacco israeliano contro Damasco: nel mirino il quartiere di lusso di Mazzeh nella capitale siriana dove si trovano ambasciate, quartier generali della sicurezza e uffici delle Nazioni Unite. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana. E' il secondo attacco del genere in due giorni.
Garanzia scritta dell'Iran, "non cercheremo di uccidere Trump"
L'Iran non cercherà di uccidere Donald Trump. E lo ha messo per iscritto, il mese scorso, dopo che l'Amministrazione Biden aveva messo in guardia Teheran dai tentativi di eliminare l'allora candidato repubblicano alla Casa Bianca e ora presidente eletto. Lo hanno detto in esclusiva al Wall Street Journal funzionari statunitensi informati dello scambio segreto tra Washington e Teheran volto ad allentare le tensioni tra Iran e Stati Uniti. La garanzia scritta fornita da Teheran lo scorso 14 ottobre, e mai resa nota prima d'ora, è arrivata in risposta a un avvertimento privato inviato da Washington a settembre. Le minacce contro Trump sono infatti state considerate dall'Amministrazione Biden una questione di sicurezza nazionale di primo piano e qualsiasi attentato alla sua vita, aveva chiarito, sarebbe stato trattato come un atto di guerra.
Siria, raid aereo israeliano su Damasco, il secondo in 24 ore
Un nuovo raid aereo attribuito a Israele ha colpito la zona di Mezzeh della capitale siriana Damasco. Lo denunciano i media ufficiali siriani dopo le notizie analoghe di ieri. L'agenzia siriana Sana parla di una "aggressione israeliana contro la zona di Mezzeh a Damasco".
Media, secondo attacco israeliano su Damasco in due giorni
Un secondo attacco israeliano in due giorni ha colpito Damasco, lo affermano i media statali siriani.
Hamas, "noi pronti a cessate il fuoco, Trump faccia pressione su Israele"
Hamas è “pronta per un cessate il fuoco” a Gaza. Lo ha dichiarato ad Afp Bassem Naim, membro dell'ufficio politico dell'organizzazione, esortando il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump a “fare pressione” su Israele per “porre fine all'aggressione”. “Hamas è pronta a raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza se viene presentata una proposta di cessate il fuoco e a condizione che venga rispettata da Israele - ha detto Naim - Chiediamo all'amministrazione statunitense e a Trump di fare pressione sul governo israeliano per porre fine all'aggressione”.
Media, Idf ha distrutto centro armi nucleari in Iran a ottobre
Secondo funzionari Usa e israeliani, durante l'attacco dell'Idf all'Iran del 26 ottobre è stato distrutto un centro di ricerca sulle armi nucleari top secret nella base di Parchin, vicino Teheran. Lo riferisce Axios.
Wafa, cinque civili uccisi a Gaza durante attacchi israeliani
L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che cinque civili palestinesi sono stati uccisi in seguito ad attacchi aerei e bombardamenti in tutta Gaza. Secondo fonti locali, due palestinesi sono stati uccisi in un attacco di artiglieria israeliano che ha preso di mira la zona della rotonda occidentale di Beit Lahiya, situata nella Striscia di Gaza settentrionale. Nel frattempo, altri tre palestinesi sono stati uccisi in un altro attacco nella parte occidentale di Gaza City.
Si è concluso a Torino corteo studenti Pro Palestina
È terminata senza ulteriori tensioni la manifestazione degli studenti di Torino contro le politiche del governo e a favore della Palestina. Il corteo si è concluso davanti a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell'università torinese. Nei paraggi sono stati imbrattati i muri di due fast food, con scritte che invitavano al boicottaggio. Il Museo del Cinema, alla Mole Antonelliana, è stato riaperto al pubblico, dopo che era stato chiuso, quando gli studenti erano entrati dentro. Nell'occasione era stata sfilata e danneggiata una bandiera italiana e issata quella palestinese. Durante le tensioni in piazza Castello contro le forze dell'ordine, oltre alle uova, erano stati tirati anche dei grossi petardi.
Media, Hezbollah esaminerà proposta e risponderà a Berri
Hezbollah esaminerà i punti chiave della bozza della proposta di cessate il fuoco volta a porre fine alla guerra in Libano e sottoporrà ai suoi commenti al presidente del Parlamento libanese Nabih Berri. Lo riporta Al Jazeera. A Beirut oggi e' arrivato Ali Larijani, alto consigliere della Guida suprema della Repubblica islamica Ali Khamenei.
Studenti con bandiera Palestina davanti a consolato Usa a Milano
Arrivati in via Turati, a pochi passi dal consolato degli Stati Uniti, gli studenti milanesi del corteo 'No Meloni day', al quale hanno partecipato circa 500 persone, hanno organizzato un flashmob esponendo una grossa bandiera della Palestina. Alcuni attivisti hanno indossato maschere di Donald Trump, Putin, Netanyahu, Elon Musk, Giorgia Meloni e altri esponenti politici internazionali, imbracciando fucili di cartone. Sotto alla bandiera hanno imbrattato l'asfalto di vernice rossa. "La polizia - hanno detto, riferendosi agli agenti in tenuta antisommossa schierati per impedire agli studenti di raggiungere il Consolato - difende gli uffici di chi è complice del genocidio in Palestina. Come è possibile che la democrazia ce la voglia insegnare uno Stato costruito su terre rubate dal colonialismo? Un paese che ha bombardato mezzo mondo, un Paese costruito dagli schiavi". Durante il flashmob sono stati accesi fumogeni. Prima di sciogliere il corteo, durante il quale è stata fatta anche un'azione con i fumogeni davanti ai giardini "decoloniali" di Porta Venezia, gli studenti hanno ricordato Licia Pinelli, la vedova del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, morta lunedì scorso: "A questa donna va tutta la nostra riconoscenza".
Hamas, bilancio vittime nella Striscia di Gaza sale 43,764
Secondo il ministero della Sanità di Hamas, il bilancio delle vittime della guerra nella Striscia di Gaza è salito a 43,764.
Hamas: "Pronti al cessate il fuoco, Trump pressi Israele"
Hamas è "pronto" al cessate il fuoco e chiede a Donald Trump di "fare pressione" su Israele: lo dice un alto funzionario del movimento islamista palestinese Hamas alla France Presse.
Larijani, Iran sostiene il Libano nei colloqui per cessate fuoco
L'Iran sosterrà qualsiasi decisione presa dal governo libanese e dalla "resistenza" del Libano negli attuali colloqui per un cessate il fuoco nel conflitto tra Israele e Hezbollah: lo ha affermato Ali Larijani, consigliere senior della Guida suprema Ali Khamenei, oggi in visita a Beirut, come riporta Haaretz.
media, nuovo pesante raid dell'Idf colpisce il sud di Beirut
L'agenzia di stampa nazionale libanese ha riferito di un nuovo "attacco pesante" condotto con due missili sparati da un "aereo nemico" nel quartiere di Bourj al-Barajneh, nella periferia meridionale di Beirut. L'esercito israeliano ha comunicato di aver identificato diversi edifici nella periferia di Ghobeiry e Bourj al-Barajneh che l'esercito intende colpire poiché -afferma - vi si troverebbero obiettivi di Hezbollah.
"Per la vostra sicurezza e quella dei vostri familiari, dovete evacuare immediatamente questi edifici e quelli adiacenti e tenervi lontani da essi per una distanza non inferiore a 500 metri", ha scritto il portavoce dell'esercito israeliano Avichay Adraee in un post su X.
Wsj, messaggio Iran a Biden, nessun tentativo di uccidere Trump
Secondo un report del Wall Street Journal, Teheran ha inviato un messaggio segreto all'amministrazione Biden per smentire che l'Iran abbia tentato di assassinare Donald Trump.
Wafa, coloni salgono su minareto e urlano slogan in Cisgiordania
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, un gruppo di coloni israeliani ha profanato una moschea e molestato i residenti nella Cisgiordania meridionale. Fonti locali hanno riferito che un folto gruppo di coloni ha preso d'assalto la zona di Marah al-Baqar nella città di Dura, vicino a Hebron. I coloni sono saliti sul minareto di una moschea nella regione, dove hanno urlato slogan in ebraico, ballato e cantato in modo provocatorio. Un altro gruppo di coloni si è infiltrato nell'area di Al-Alqa, tra le città di Dura e Al-Dhahiriya.
Jihad islamica diffonde nuovo video ostaggio russo-israeliano Troufanov
La Jihad islamica ha diffuso un nuovo video in cui l'ostaggio russo-israeliano Sasha Troufanov parla delle condizioni di detenzione. Troufanov era stato rapito insieme alla fidanzata e alla madre Lena il 7 ottobre dello scorso anno dal kibbutz Nir Oz mentre il padre era stato ucciso quello stesso giorno. Il video diffuso oggi è il quarto di Sasha Troufanov dal rapimento ed è stato trasmesso pochi giorni dopo che il giovane uomo ha compiuto 29 anni.
Ieri la madre di Sasha, Lena Troufanov, ha incontrato in Vaticano Papa Francesco, insieme ad altri ex ostaggi e loro familiari. Durante un incontro con la stampa la donna, che è stata tenuta in ostaggio a Gaza per 54 giorni, ha rivolto un appello ''con tutto il cuore'' perché venga fatto ''tutto il possibile per liberare il mio unico figlio e gli altri ostaggi'' ancora nell'enclave palestinese. Elena Troufanov si era detta ''molto preoccupata per come ho visto cambiato mio figlio. Sta male non solo fisicamente, ma anche mentalmente''.
Media, allarme polizia tedesca su attacco a ambasciata Israele
Il quotidiano tedesco Bild, ripreso da Haaretz, ha riferito che la polizia tedesca ha diramato un avviso circa possibili attacchi all'ambasciata israeliana nel paese nei prossimi giorni. Le minacce provengono da Hamas e sono state diffuse tramite il canale Telegram del gruppo terroristico, in cui si afferma che si sarebbe dovuto procedere a un "assedio delle ambasciate dell'entità sionista e dei paesi che la sostengono".
Arrivato a Beirut Larijani, consigliere di Khamenei
E' arrivato a Beirut da Damasco l'iraniano Ali Larijiani, consigliere della guida suprema della rivoluzione iraniana Ali Khamenei. Lo riferisce l'ufficio del premier uscente Najib Miqati che ha ricevuto al Gran Serraglio di Beirut l'alto rappresentante iraniano. Larijani aveva ieri incontrato a Damasco il presidente siriano Bashar al Assad. E in concomitanza con quell'incontro Israele aveva compiuto un pesante attacco proprio sulla capitale siriana. n coincidenza con l'arrivo di Larijani a Beirut, lo Stato ebraico ha condotto diversi raid aerei sulla capitale libanese, in particolare contro i quartieri di Tayyoune, Ghobeiri e Burj al Barajne, non lontano dall'aeroporto internazionale di Beirut.
Libano, almeno 9 gli attacchi aerei su Beirut oggi
L'aviazione israeliana ha condotto stamani almeno nove attacchi aerei su due quartieri di Beirut, nella periferia meridionale della capitale libanese secondo quanto riferisce il Ministero dell'Informazione libanese. Alcuni edifici nel quartiere di Ghobeiri sono crollati dopo gli attacchi, come testimoniano diversi filmati ripresi stamani dagli abitanti della zona. Un altro raid aereo ha preso di mira invece un edificio nella zona più centrale di Horsh Beirut, di fronte alla storica pineta e non lontano dall'Ippodromo della città.
Raid Israele su Beirut Sud, crolla edificio
Un edificio nel quartiere meridionale di Beirut è crollato dopo essere stato centrato da un missile israeliano. La scena è stata ripresa da un fotografo dell'Afp. L'Agenzia nazionale libanese di informazione (Ani) ha riferito di un "secondo violento raid effettuato da aerei nemici israeliani" contro il settore di Ghobeiri, vicino alla rotatoria di Tayounè e di fronte a Horch Beirut, il più grande parco della capitale libanese.
Idf, in raid su Gaza City ucciso alto comandante Jihad Islamica
Diversi miliziani della Jihad islamica palestinese sono stati uccisi, tra loro un alto comandante, in un recente attacco aereo israeliano su Gaza City. Ad annunciarlo è l'Idf: secondo l'esercito e lo Shin Bet, il raid ha ucciso Alkaman Abd as-Salam Khalil Anbar, responsabile dei lanci di razzi della Jihad islamica a Gaza City. Anbar rivestiva inoltre un ruolo "significativo" nella catena di approvvigionamento di armi. Altri membri della Jihad islamica, coinvolti negli attacchi a Israele e alle truppe a Gaza, sono stati uccisi nell'attacco, secondo le stesse fonti, citate dal Times of Israel.
Media: Trump ha approvato proposta cessate il fuoco in Libano
Donald Trump ha "approvato" la proposta di un piano di cessate il fuoco per il Libano dopo che il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer gli ha illustrato il piano a Mar-a-Lago. Lo riporta il Wall Street Journal, ripreso dai media israeliani. Trump ha anche "espresso la speranza che ciò venga fatto prima del suo ingresso nello Studio Ovale" il 20 gennaio. Secondo quanto riferito, il piano prevede il ritiro delle truppe e delle armi di Hezbollah dal confine con Israele a nord del fiume Litani, con l'esercito libanese e le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite incaricate di garantire che non facciano ritorno.
Ok Katz a invio 7 mila richiami leva a ultraortodossi
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dato il via libera all'invio di 7.000 ordini di coscrizione rivolti ai giovani ultra-ortodossi, in linea con quanto fatto dal sua predecessore Yoav Gallant. Il richiamo alla leva sarà inviato "gradualmente a partire da domenica prossima, in conformità con le considerazioni delle Idf. Il ministro intende tenere un dialogo approfondito con tutte le parti per cercare di promuovere una soluzione concordata, che consentirà una vera integrazione degli ultra-ortodossi nelle forze armate al fine di alleggerire il carico".
Mosca a palestinesi: "Liberate tutti ostaggi, a partire da russi"
Mosca ha lanciato oggi un appello per "il rilascio immediato e incondizionato di tutti" gli ostaggi nelle mani dei gruppi palestinesi, "prima di tutto" dei due che hanno anche cittadinanza russa: Alexander Trufanov e Maxim Kharkin. "La cattura e la detenzione forzata a lungo termine di persone innocenti non possono essere giustificate in alcun modo", ha affermato la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, aggiungendo che "i metodi politici e diplomatici si sono rivelati i più efficaci per risolvere il problema degli ostaggi". A questo proposito, la portavoce sottolinea che la Russia, attraverso trattative, ha finora ottenuto la liberazione di tre ostaggi con cittadinanza russa: Elena Trufanova e Irina Tatti (madre e nonna di Alexander Trufanov) e Ron Krivoy. Alexander (Sasha) Trufanov è apparso in un video diffuso il 13 novembre dalla Jihad Islamica, che lo tiene prigioniero.
Idf, cinque razzi su zona Haifa, un ferito lieve
Cinque razzi sono stati lanciati dal Libano verso la zona di Haifa: alcuni sono stati intercettati e uno ha colpito un cantiere, ferendo leggermente un uomo. Lo hanno riferito le forze armate israeliane e i soccorritori.
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Idf, colpiti obiettivi forza d'elite Radwan a Nabatieh
Le forze armate israeliane hanno riferito di aver colpito nella notte diversi edifici e centri di comando appartenenti alla forza d'elite Radwan di Hezbollah a Nabatieh, nel Libano meridionale. In tutto nelle ultime 24 ore, sono stati presi di mira oltre 120 obiettivi del gruppo sciita filo-iraniano, tra cui depositi di armi, centri di comando, cellule e numerosi lanciarazzi, tra cui quelli utilizzati in un attacco ad Haifa ieri.
Israele, intercettati due missili lanciati da Libano
Le forze aeree israeliane hanno intercettato due missili che dal Libano stavano attraversando il confine verso il territorio israeliano. Lo ha annunciato l'Idf sul proprio canale Telegram.
Nuovi attacchi Israele a Beirut dopo ordine evacuazione
I media locali libanesi riferiscono che Israele ha attaccato l'area meridionale di Ghobeiry a Beirut, poco dopo aver emanato l'ordine di evacuazione forzata. Lo riporta Al Jazeera aggiungendo che l'entità dell'attacco e i danni inflitti non sono ancora noti.