Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari rispondendo in conferenza stampa ad una domanda sulla volontà o meno di reagire all'attacco dell'Iran. Oltre 300 attacchi hanno colpito nella notte Israele, il 99% dei quali sono stati bloccati. Teheran all'Onu: "Atto di autodifesa dopo il raid in Siria". Netanyahu: "Li abbiamo intercettati". Terminato il meeting del G7 in videoconferenza convocato dalla presidenza italiana. Riunione emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu alle 22
La moral suasion degli Usa e dei principali partner frena per il momento la reazione di Israele che si riserva il diritto di rispondere "al momento giusto" all'attacco lanciato dall'Iran. Biden invita Netanyahu a considerare la nottata una "vittoria", perché l'attacco dell'Iran non ha avuto successo. E sottolinea che gli Usa non sosteranno un eventuale contrattacco contro Teheran, mentre il G7 chiede che per "evitare un'ulteriore escalation" le parti si astengano da "azioni volte ad acuire la tensione". Gantz, ministro del Gabinetto di guerra - riunitosi oggi per esaminare la situazione - dichiara che "costruiremo una coalizione regionale" e poi "esigeremo un prezzo nel modo e nel momento che ci conviene". "La questione può considerarsi chiusa così", ha detto la rappresentanza iraniana all'Onu. "Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura". Il ministro Piantedosi è in contatto con i prefetti delle città italiane e ha convocato per domani alle 15.00 il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica al Viminale, con i vertici delle forze di polizia e dell'intelligence. "C'è la massima attenzione", ha detto il prefetto di Roma Lamberto Giannini, al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in prefettura. Il Papa lancia un "accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
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Iran, "è stata autodifesa, sancita anche dall'Onu"
''Si è trattato di autodifesa come sancito della carta dell'Onu e riconosciuto anche dal diritto internazionale''. Così Amir-Saeid Iravani, rappresentante dell'Iran durante il suo intervento nella riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. ''Questa azione è stata necessaria, moderata, proporzionale, con soli bersagli militari e portata avanti attentamente per minimizzare il potenziale di escalation e per evitare di nuocere ai civili''.
Israele, "mondo si schieri la sola opzione è utilizzare tutti i mezzi per far pagare Iran"
''Il mondo deve schierarsi contro l''Iran, dobbiamo batterci e la sola opzione possibile è utilizzare tutti i mezzi che abbiamo perchè paghino per questi crimini e reati orribili il giusto prezzo''. Così Gilad Erdan rappresentante di Israele durante il suo intervento nella riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. ''L'Iran viola da anni la Carta dell'Onu è il primo sponsor del terrorismo e oggi ha gettato la maschera''.
Iran all'Onu invoca autodifesa: "Non avevamo scelta"
L'Iran ha invoca il proprio diritto all'autodifesa sostenendo all'Onu di "non avere avuto scelta".
Iran a Onu: "Non vogliamo la guerra con gli Stati Uniti"
"L'Iran non ha intenzione di impegnarsi in un conflitto con gli Stati Uniti nella regione. Tuttavia, se gli Stati Uniti avviassero operazioni militari contro l'Iran, i suoi cittadini, o la sua sicurezza e i suoi interessi, l'Iran utilizzerà il suo diritto intrinseco a rispondere in modo proporzionato". Lo ha detto l'ambasciatore iraniano all'Onu Saed Iravani al Consiglio di Sicurezza.
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Iran, "Israele deve rispondere delle sue atrocità, non vogliamo escalation"
"Israele deve rispondere delle sue azioni, dei crimini e delle atrocità commesse. Il Consiglio di sicurezza deve agire tempestivamente. Qui non c'e nessuna guerra per procura e noi non vogliamo un'escalation del conflitto''. Così Amir-Saeid Iravani, rappresentante dell'Iran durante il suo intervento nella riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. "Le cause alla radice dell'attuale situazione sono chiare a tutti", ha poi detto l'ambasciatore iraniano all'Onu, ricordando gli oltre 30 mila palestinesi uccisi a Gaza e le infrastrutture distrutte. "Il focus di Israele è commettere altri atroci crimini senza interesse per il rispetto delle leggi internazionali", ha continuato chiedendo al Consiglio di Sicurezza Onu di "adottare misure punitive immediate contro Israele".
Guerra in Medioriente, l’attacco dell’Iran a Israele: cosa è successo
Il raid lanciato sabato notte dall’Iran su Israele apre una nuova fase nel conflitto. Ecco quali erano gli obiettivi dell'attacco iraniano, quali i missili impiegati, in che modo la difesa israeliana è riuscita a intercettarli e cosa è successo durante l'offensiva di Teheran. VIDEO E MAPPE
Israele chiede a Onu "tutte sanzioni possibili" contro Iran
"Il regime iraniano non è diverso dal Terzo Reich e l'ayatollah Ali Khamanei non e' diverso da Hitler". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan al Consiglio di Sicurezza chiedendo "tutte le sanzioni possibili" contro l'Iran. "L'escalation senza precedenti di ieri sera mostra cosa succede quando gli avvertimenti non sono ascoltati - ha continuato - Il fatto che ieri Israele si sia mostrato superiore non toglie la brutalita' dell'attacco".
Russia attacca: "Onu è ipocrita, ha doppi standard"
"Oggi nel Consiglio di Sicurezza ciò a cui stiamo assistendo è una dimostrazione di ipocrisia e di doppi standard che è quasi imbarazzante da guardare". Lo ha detto l'ambasciatore russo all'Onu Vassily Nebenzia, osservando che al Consiglio di sicurezza è stato precedentemente impedito di condannare l'attacco di Israele al consolato iraniano a Damasco. "Prendiamo atto del segnale inviato da Teheran secondo cui non cercano un'ulteriore escalation militare contro Israele - ha aggiunto - e invitiamo Gerusalemme Ovest a seguire l'esempio e a respingere la pratica dell'uso provocatorio della forza in Medio Oriente poiché è irta di rischi e conseguenze estremamente pericolosi per l'intera regione".
Intercettato drone a sud Israele, "lanciato dallo Yemen"
La società britannica di sicurezza marittima Ambrey ha affermato che l'esercito israeliano ha intercettato un drone vicino a Eilat, nel sud diIsraele, sottolineando che sulla base delle sue valutazioni il velivolo è stato lanciato dallo Yemen. Lo riferisce il Guardian citando Reuters. Contestualmente le forse Israeliane hanno comunicato di aver abbattutoquesta sera un drone che si avvicinava a Israele da sud-est, rende noto Sky News.
Attacco Iran a Israele, Gantz: “Esigeremo un prezzo nel modo e nel momento adatto”
"Costruiremo una coalizione regionale contro la minaccia dell'Iran”, ha riferito il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz. "L'incidente non è finito, l’alleanza strategica e il sistema di cooperazione regionale che abbiamo costruito devono essere rafforzati”, ha aggiunto. LEGGI L'ARTICOLO
Londra a Onu: "Intento dell'Iran è scatenare caos nella regione"
L'ambasciatrice britannica all'Onu Barbara Woodward ha avvertito che le azioni dell'Iran pongono un "grave rischio" di escalation nella regione e Teheran svolge un ruolo "inaccettabile" nel destabilizzare la regione. "Con questo attacco l'Iran ha dimostrato ancora una volta l'intento di scatenare il caos nella regione, e il Regno Unito continuerà a difendere la sicurezza di Israele così come quella di Giordania e Iraq", ha aggiunto, avvertendo tuttavia che "nessuno vuol vedere ulteriori spargimenti di sangue".
In nuova bozza accordo Hamas chiede tregua di 6 settimane
Hamas ha presentato ai mediatori un accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi in cui chiede a Israele di osservare una tregua di sei settimane prima di avviare uno scambio con i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. Secondo quanto riferisce il quotidiano ebraico Haaretz, la proposta e' stata presentata dopo che il gruppo terroristico ha rifiutato l'accordo mediato dagli Stati Uniti nella tarda serata di ieri.
Israele, dall'Iron Dome alla Fionda di David: come è costruita la difesa antiaerea
L'Idf ha fatto sapere di aver intercettato il 99% dei missili, droni e proiettili lanciati dall'Iran verso il territorio israeliano nella notte tra il 13 e il 14 aprile: l’esercito può contare su diversi sistemi pensati per bloccare le varie minacce, dai missili balistici a quelli da crociera e i razzi a bassa quota. L'APPROFONDIMENTO
Ebrei in Brasile criticano presa di posizione di Lula su Israele
La nota ufficiale del governo di Luiz Inacio Lula da Silva che esprime una generica "preoccupazione" per l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele è stata duramente criticata dall'Istituto Brasil-Israel. In un comunicato, la principale associazione della comunità israelita nel paese sudamericano, afferma che il governo di Lula "ha perso l'opportunità di condannare un aggressione illegale che può portare l'instabilità nella regione a livelli imprevedibili". La nota di Brasilia attribuisce inoltre l'aggravamento della crisi regionale al conflitto in corso nella Striscia di Gaza e ricorda di aver "messo in guardia sul potenziale distruttivo della diffusione delle ostilità" nella regione. In precedenza anche l'ambasciatore israeliano a Brasilia, Daniel Zonshine, aveva espresso il suo disappunto. "Ho cercato, ma purtroppo non ho trovato alcun tipo di condanna nel comunicato del governo. Sono rimasto molto deluso", ha detto.
Iran, "pronti a colpire anche basi Usa"
L'Iran hanno minacciato una rappresaglia ancora piu' violenta se Israele decidesse di reagire all'attacco della notte scorsa e ha aggiunto di essere pronto a colpire anche le basi Usa nella regione. "La nostra risposta sara' molto piu' ampia dell'azione militare della notte scorsa se Israele reagira' contro l'Iran", ha detto alla TV di stato il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, il maggior generale Mohammad Bagheri, aggiungendo che Teheran ha avvertito Washington che qualsiasi sostegno alla ritorsione israeliana avrebbe come risultato che anche le basi statunitensi verrebbero prese di mira.
Usa, "discuteremo nuove misure punitive contro l'Iran all'Onu"
"Nei prossimi giorni discuteremo con i nostri partner nuove misure punitive per rendere l'Iran responsabile in accordo con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e per ora vogliamo la condanna dell'attacco dell'Iran a Israele". Lo ha detto l'ambasciatore americano all'Onu Robert Wood durante la riunione del Cds, alludendo alla possibilità di presentare un progetto di risoluzione con nuove sanzioni contro Teheran. "Gli Usa non vogliono una escalation - ha aggiunto - ma il modo migliore per evitarla è condannare le azioni sconsiderate dell'Iran".