Netanyahu: "Iran aspetti nervosamente nostra risposta". Difese aeree di Teheran in allerta

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Israele risponderà all'attacco dell'Iran. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi. Intanto aumentano gli appelli a uno stop immediato delle ostilità. L'Iran avverte: "Se Israele intraprenderà una nuova azione contro l'Iran, dovrà sicuramente affrontare una risposta molto forte". Gli Stati Uniti "non sono coinvolti nell'eventuale risposta" israeliana, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby

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Israele risponderà all'attacco dell'Iran. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi parlando nella base dell'aviazione di Nevatim, uno degli obiettivi dei droni e dei missili di Teheran sabato scorso. "Il lancio di così tanti droni e missili nel territorio israeliano - ha detto - avrà la sua risposta". In serata le difese aeree dell'Iran sono state poste in stato di massima allerta, in previsione di un possibile attacco israeliano che potrebbe essere "imminente". 


"Qualsiasi aggressione da parte di Israele o dei suoi sostenitori incontrerà una risposta più forte di prima". Lo ha detto, a quanto riporta Iran Observer, il portavoce delle forze armate iraniane, che, rivolgendosi ai leader occidentali, ha aggiunto che Teheran non cerca di ampliare il conflitto ma che "taglierà ogni mano" che oltrepassi i limiti. 



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Iran, 'ogni aggressione da Israele troverà risposta più dura e immediata

"Qualsiasi aggressione da parte di Israele o dei suoi sostenitori incontrerà una risposta più forte di prima". Lo ha detto, a quanto riporta Iran Observer, il portavoce delle forze armate iraniane, che, rivolgendosi ai leader occidentali, ha aggiunto che Teheran non cerca di ampliare il conflitto ma che "taglierà ogni mano" che oltrepassi i limiti. 

A quanto riferisce l'agenzia Irna, il vice ministro degli Esteri iraniano per gli affari politici Ali Bagheri Kani in un'intervista ha osservato che Israele ha commesso un errore strategico con l'attacco alla sezione consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco, aggiungendo che “se il regime sionista sarà sufficientemente razionale, non ripeterà un simile errore perché l’Iran darà una risposta più dura, più rapida e più urgente”. La risposta che riceveranno, ha aggiunto, "non sarà misurata in giorni e ore, ma in secondi

Israele, dall'Iron Dome alla Fionda di David: come è costruita la difesa antiaerea

L'Idf ha fatto sapere di aver intercettato il 99% dei missili, droni e  proiettili lanciati dall'Iran verso il territorio israeliano nella notte  tra il 13 e il 14 aprile: l’esercito può contare su diversi sistemi  pensati per bloccare le varie minacce, dai missili balistici a quelli da  crociera e i razzi a bassa quota. L'APPROFONDIMENTO


Guerra in Medioriente, l’attacco dell’Iran a Israele: cosa è successo

Il raid lanciato sabato notte dall’Iran su Israele apre una nuova fase   nel conflitto. Ecco quali erano gli obiettivi dell'attacco iraniano,   quali i missili impiegati, in che modo la difesa israeliana è riuscita a   intercettarli e cosa è successo durante l'offensiva di Teheran. VIDEO E MAPPE


Netanyahu ha mostrato un atteggiamento più prudente, chiedendo alla comunità internazionale un appoggio unitario contro l’Iran

Guerra in Medio Oriente, cosa sappiamo sul potenziale nucleare dell’Iran

Dopo il raid lanciato sabato notte su Israele, torna lo spettro dell'arsenale atomico di Teheran. Nel 2015 l’accordo di Vienna aveva abolito le sanzioni in cambio di maggiori controlli ma, con l’uscita degli Stati Uniti dal patto, la Repubblica Islamica è tornata a intensificare il programma. Secondo l’intelligence americana, tuttavia, al momento non sarebbero in atto le attività chiave per finalizzare la costruzione di una bomba. COSA SAPPIAMO

Iran, l’arsenale degli Ayatollah: droni, missili e lo spettro nucleare

Durante l’attacco a Israele, Teheran avrebbe lanciato nel complesso centinaia di proiettili, di cui almeno 100-150 droni e 40-60 missili. Si tratta dei droni kamikaze del tipo Shahed 137, missili balistici ipersonici modello Kheibar e missili da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane, oltre che le più numerose in un solo attacco, ma di certo non sono le più potenti nel temibile e variegato arsenale iraniano. GUARDA LA GALLERY

Netanyahu, Iran dovrà aspetta nervosamente nostra risposta

 L'Iran dovrà aspettare "nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l'attacco, proprio come ha fatto fare lo stesso a Israele". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu ad una riunione dei ministri del Likud. Poi ha aggiunto - secondo la stesse fonti - "Israele risponderà all'attacco dell'Iran ma lo farà in maniera saggia e non di pancia". 

Raid Iran su Israele, la frattura nella comunità internazionale sul rischio escalation

L'attacco missilistico sferrato sabato notte da Teheran ha allargato le distanze tra i Paesi sulla crisi in Medioriente. Usa e alleati occidentali si ricompattano sul sostegno allo Stato ebraico. Più prudenti Russia, Cina e Turchia che hanno rinsaldato i rapporti con la Repubblica Islamica. Egitto "preoccupato" sulla tenuta della frontiera. LEGGI QUI

Perché l'Iran ha attaccato Israele? I motivi dietro la ritorsione di Teheran

L'attacco iraniano del 13 aprile è un’azione senza precedenti: mai Teheran aveva colpito direttamente all'interno dei confini israeliani. Si tratta di una risposta all'offensiva contro l'ambasciata iraniana a Damasco - attribuita a Israele - in cui sono stati uccisi diversi alti ufficiali dei Pasdaran. Ma non va dimenticato che le tensioni tra i due Paesi hanno radici profonde. COSA SAPPIAMO

Crosetto: "Attacco dimostra importanza sistema difesa aerea e missilistica integrato"

"Quanto avvenuto con l’attacco a Israele dimostra due cose: in primo luogo, l’importanza di possedere un sistema di difesa aerea e missilistica integrato ed efficace, adeguato in termini quantitativi e qualitativi, quale strumento di deterrenza e sicurezza per la Nazione". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell'informativa alle commissioni riunite di Camera e Senato sui recenti sviluppi della crisi in Medio Oriente

Crosetto: "Con allargamento conflitto rischio aumenti, a partire da benzina e beni primari"

"Potrebbero esserci aumenti generalizzati, a partire da quello della benzina e di altri beni primari, già rallentati o impediti dalla guerra ibrida degli Houti nel mar Rosso. Anche per prevenire che ciò accada noi continueremo a fornire aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza, a fare pressioni in ogni modo su Israele, affinché eviti una risposta militare troppo dura, a lavorare per una de-escalation nell’intera regione. Lo facciamo, e lo faccio, in silenzio e con discrezione, come è mio costume, ma in modo costante, pressante e quotidiano". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell'informativa alle commissioni riunite di Camera e Senato sui recenti sviluppi della crisi in Medio Oriente.

Crosetto: "Militari italiani no target ma rischi ci sono"

"I nostri militari non sono obiettivi deliberati ma c'è il rischio di un loro coinvolgimento anche se non intenzionale nello scambio di fuoco tra le parti". Lo ha detto il ministro della difesa, Guido Crosetto, nell'informativa davanti alla commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera sul Medioriente. "I nostri contingenti - ha spiegato - sono stati avvisati per tempo del possibile attacco e ciò ha consentito loro di prendere le contromisure necessarie, procedure di sicurezza note e ben rodate che non hanno colto di sorpresa i militari italiani". 

Ambasciatore israeliano Alon Bar a Sky TG24: "Troppo presto per una de-escalation"

L'attacco dell'Iran contro Israele del 13 aprile ha allargato la guerra in Medioriente. Il diplomatico israeliano in Italia ha parlato dell'attacco, attribuito a Israele, dell'1 aprile contro l'ambasciata iraniana a Damasco. "La Guardia iraniana - ha detto - deve essere trattata come organizzazione terroristica". E ha aggiunto: "Non è una buona idea dire al nemico cosa faremo, ma finché non troveremo un modo di fermare l'Iran il rischio di escalation continuerà ad esistere". LEGGI L'ARTICOLO

Usa, fiduciosi che Netanyahu sia consapevole di timori Biden

"Il presidente non vuole che ci sia una escalation del conflitto in Medio Oriente e sono fiducioso che Netanyahu, con cui ha parlato diverse volte, sia consapevole delle sue preoccupazioni": lo ha detto il portavoce della Casa Bianca John Kirby.

Media, le difese aeree iraniane in massima allerta

Le difese aeree dell'Iran sono state poste in stato di massima allerta, in previsione di un possibile attacco israeliano che potrebbe essere "imminente". Lo riferiscono alcuni media iraniani rilanciati su X da analisti e osservatori. 

media, Netanyahu ha rifiutato colloqui con diversi leader occidentali

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha respinto la richiesta di colloquio di diversi leader stranieri che volevano convincerlo a non reagire all'attacco dell'Iran. Lo riferiscono i media locali.

Tajani, al lavoro contro escalation dopo attacco Iran

"Quello di sabato notte è il primo attacco che l'Iran sferra direttamente contro lo stato di Israele", ha spiegato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani alle commissioni riunite di Camera e Senato. Il ministro ha sottolineato che l'attacco "rischia di innescare nuove reazioni: lavoriamo per scongiurare una nuova escalation".

Usa, non siamo coinvolti nell'eventuale risposta d'Israele

"Il governo israeliano deciderà da solo se ci sarà una risposta" all'attacco iraniano "e quale sarà la risposta".  Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, sottolineando che gli Stati Uniti "non sono coinvolti nell'eventuale risposta" israeliana. 

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