
"I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un'azione militare contro Teheran, siamo pronti a usare un'arma che non abbiamo mai usato prima". Così il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento, Abolfazl Amouei. "Israele risponderà all'attacco dell'Iran, ma lo farà in maniera saggia e non di pancia", ha detto Netanyahu. Scontri a La Sapienza di Roma, due arresti: "Fuori la guerra dagli atenei"
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"I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un'azione militare contro Teheran in risposta all'attacco dell'Iran contro Israele, siamo pronti a usare un'arma che non abbiamo mai usato prima". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento Abolfazl Amouei.
Il premier israeliano Netanyahu: "C'e' l'Iran dietro Hamas, dietro Hezbollah, dietro gli altri, ma siamo determinati a vincere lì e a difenderci in tutte le arene. Gli obiettivi sono tre: eliminare Hamas, riavere i rapiti e garantirci che Gaza non costituisca più una minaccia per Israele". Il governo della Giordania preoccupato per un nuovo scontro Iran-Israele: "Non vogliamo diventare un terreno di guerra, Netanyahu non alimenti l'escalation". Usa starebbero studiando sanzioni verso l'Iran.
Il ministro dell Difesa Guido Crosetto a Sky TG24 esprime le preoccupazioni del governo italiano sul rischio di una ulteriore escalation nello scontro tra Iran e Stato ebraico: "Ci sarà una reazione di Israele, ma mi auguro sia contenuta", dice. "Siamo a quelle che potremmo chiamare ancora scaramucce, anche se quello che è stato l'attacco iraniano, che è il primo nella Storia del complicato rapporto tra Israele e Iran di una tale portata, è stato un attacco che in qualunque altra nazione al mondo avrebbe avuto un effetto disastroso". Poi aggiunge: "Israele teme lo sviluppo della bomba atomica da parte dell'Iran", ma spero che non si arrivi ad attaccare i siti per l'arricchimento dell'uranio nel Paese.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. LEGGI
Papa: "Angoscia per il Medioriente, a Gaza catastrofe umanitaria. Pensate ai bimbi"
È l'appello per la pace di Francesco nel messaggio inviato al Network Alarabiya. "Chi crede in Dio non può che ripudiare la guerra, la quale non risolve, ma aumenta i conflitti. Fate cessare il rumore delle armi e pensate ai bambini" LE PAROLE DEL PAPA
Attacco Iran a Israele, cosa sono i droni Shahed lanciati da Teheran
Tra i droni usati contro lo Stato ebraico, c'è lo Shahed 136. Si tratta di un velivolo lungo circa 3,5 metri, mentre la sua apertura alare arriva a 2,5 metri nella parte posteriore. Pesante circa 200 chili, di cui 50 costituiti dall'esplosivo trasportato, è in grado di volare per 2500 chilometri a una velocita' massima di 185 chilometri orari. LEGGI L'ARTICOLO
Israele, 'uccisi in un raid altri due Hezbollah nel sud Libano'
L'Idf ha annunciato di aver "colpito ed eliminato" in un raid aereo nella zona di Kfar Dounine, nel sud del Libano, altri due combattenti di Hezbollah. Si tratta, rende noto l'esercito, di Muhammad Hussein Mustafa Shechory, comandante dell'unità missilistica delle forze Radwan di Hezbollah, che "ha pianificato e promosso lanci di razzi e missili verso il territorio israeliano dalle aree delle regioni centrali e occidentali del Libano". Nell'attacco, aggiunge l'Idf, "è stato eliminato anche Mahmoud Ibrahim Fadel-Allah, un terrorista operativo dell'Unità missilistica e missilistica di Hezbollah". In precedenza l'esercito aveva annunciato di aver eliminato un altro comandante di Hezbollah, Ismail Yusaf Baz, nell'area di Ain Ebel. I miliziani del Partito di Dio libanese hanno confermato la morte di tre loro combattenti, tra cui Yusaf Baz.
Israele, lasciamo l'Iran nell'ansia su nostra risposta
Il gabinetto di guerra ridotto si è riunito oggi, ha detto una fonte israeliana al Times of Israel, per discutere una risposta all'attacco missilistico e di droni iraniano. Per ora, l'opinione di Israele è che non vi sia alcun danno nel mantenere l'Iran nel dubbio ritardando una potenziale risposta. "Lasciateli essere ansiosi", dice la fonte israeliana. La risposta potrebbe essere "all'interno dell'Iran o all'esterno dell'Iran", continua la fonte. La posizione della maggioranza nel governo è che Israele dovrebbe rispondere con forza all'attacco senza precedenti dell'Iran.
Tajani, nessuno pensi di cancellare Israele da carta
"Stiamo lavorando a 360 gradi per impedire che ci sia una esplosione del conflitto" fra Iran e Israele. "Non è facile, ma siamo determinati nella nostra azione a favore della pace, fermo restando che nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica". Così il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani a 'Cinque minuti', su Raiuno.
Scontri a La Sapienza di Roma, due arresti: "Fuori la guerra dagli atenei"
Tensioni all'università della Capitale dove da giorni era attesa la riunione del Cda e del Senato accademico sulla questione degli accordi di ricerca con Israele. Due persone sono state fermate dopo il tentativo di irruzione prima al Senato accademico e poi al commissariato sotto al quale si erano radunati dei manifestanti LEGGI
Tajani: domani vedo Blinken, siamo impegnati per pace
"Domani incontrerò il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, prima del vertice dei ministri degli esteri del G7" a Capri. "Anche lui invita sempre alla prudenza. Proprio perché siamo amici di Israele vogliamo impedire che ci sia una escalation, una guerra che coinvolga piu' paesi. Siamo tutti impegnati per la pace, gli sforzi diplomatici sono tesi a impedire un peggioramento" della situazione. Cosi' il ministro degli esteri e vice premier Antonio Tajani a 'Cinque minuti', su Raiuno.
Tensione alla Sapienza: due arrestati
Sono due gli arresti per i disordini alla Sapienza. Tutto è nato, si apprende dalla Questura, quando un gruppo di circa 300 manifestanti ha tentato di fare irruzione nel Rettorato dell'Università La Sapienza dove era in corso il Senato Accademico e sono stati respinti dagli agenti in servizio di ordine pubblico. I manifestanti si sono quindi mossi in corteo all'interno dell'Università. Uno degli arrestati è saltato su un'auto della polizia danneggiandola. Successivamente molti manifestanti hanno tentato di fare irruzione nel Commissariato Università senza riuscirvi. Sono stati fronteggiati dagli agenti in servizio e un dirigente della Polizia di Stato è stato aggredito da un manifestante che è stato tratto in arresto.
Scontri Sapienza, arrestato manifestante che ha aggredito dirigente Ps
E' stato arrestato il manifestante che questo pomeriggio ha aggredito un dirigente della polizia di Stato in un tentativo di assalto al Commissariato Università durante gli scontri avvenuti alla Sapienza con i collettivi degli studenti pro-Palestina. Secondo la ricostruzione della Questura di Roma, un gruppo di circa 300 manifestanti ha tentato di fare irruzione nel Rettorato dell’Università La Sapienza dove era in corso il Senato Accademico e sono stati respinti dal personale impegnato in servizio di ordine pubblico. I manifestanti si sono quindi mossi in corteo all'interno dell'Università. Uno dei partecipanti al corteo è saltato su un auto di servizio della Polizia di Stato, danneggiandola, e per tale motivo è stato arrestato. I manifestanti inoltre hanno danneggiato anche due autovetture del personale di vigilanza interna dell’Università al di fuori del Rettorato.
Zelensky: "Israele ha alleati nei cieli, non sulla carta"
La doppia guerra s'intreccia sul tavolo del vertice straordinario dei leader Ue. Che avrebbero dovuto parlare prettamente di economia e competitività, ma le crisi incombono e pretendono il loro spazio. L'obiettivo numero uno è disinnescare la possibile escalation in Medio Oriente, condannando certamente il massiccio attacco dell'Iran contro Israele ma chiedendo al tempo stesso "moderazione" a entrambe le parti. Il problema vero è che Volodymyr Zelensky non ha preso benissimo la dimostrazione di unità (e forza) degli alleati che hanno sostenuto lo Stato ebraico in modo molto pratico, abbattendo droni e missili iraniani: questo è quello che fanno "gli alleati, non sulla carta, ma nel cielo", ha tuonato. Allora perché non farlo anche in Ucraina? "I cieli europei avrebbero potuto ricevere lo stesso livello di protezione molto tempo fa se l'Ucraina avesse avuto un sostegno altrettanto completo dai suoi partner nell'intercettare droni e missili: il terrorismo deve essere sconfitto completamente e ovunque, non di più in alcuni luoghi e meno in altri", ha detto il presidente ucraino evocando "doppi standard".
Casa Bianca apre a piano Johnson per aiuti a Ucraina e Israele
La Casa Bianca apre alla proposta dello speaker della Camera Mike Johnson di mettere ai voti questa settimana con provvedimenti distinti gli aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan, ma vuole "piu' dettagli". "Sembra a prima vista che la proposta dello speaker ci aiuterà effettivamente a fornire aiuti all'Ucraina e a Israele", ha detto il portavoce del consiglio per sicurezza nazionale John Kirby ai giornalisti in viaggio con Joe Biden in Pennsylvania. "Ma stiamo aspettando di avere qualche dettaglio in più prima di pronunciarci", ha aggiunto, auspicando comunque che la Camera proceda questa settimana.
Sunak esorta Netanyahu a mantenere 'il sangue freddo' con l'Iran
Il premier britannico Rishi Sunak ha ribadito oggi in una telefonata al collega israeliano Benyamin Netanyahu il "saldo sostegno" del Regno Unito "alla sicurezza d'Israele" alla luce della recente rappresaglia dell'Iran: un'azione "mal calcolata" e fallimentare nelle sue parole, che "ha isolato ulteriormente" Teheran nella comunità internazionale, oltre a suscitare "la risposta coordinata" promessa dal G7. Lo riporta Downing Street, aggiungendo che Sunak ha tuttavia sollecitato nello stesso tempo Netanyahu alla moderazione, insistendo che "questo è il tempo di mantenere il sangue freddo" e ripetendo che "un'escalation non serve a nessuno". Sunak ha inoltre espresso "grave preoccupazione" per il peggioramento "della crisi umanitaria" nella Striscia di Gaza palestinese, intimando a Israele di consentire un incremento "massiccio" nell'accesso degli aiuti. Non senza condannare parallelamente Hamas per "il rifiuto" di un ultima proposta di "un accordo che avrebbe salvato vite palestinesi" assicurando in cambio "il rilascio di ostaggi" israeliani.
Gallant discute con Idf i preparativi per l'operazione a Rafah
Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha discusso, in accordo con le decisioni del Gabinetto di guerra, "una serie di misure da prendere in preparazione con le attività programmate dell'Idf a Rafah". L'enfasi - è stato sottolineato - è stata messa "sull'evacuazione dei civili e l'espansione delle attività collegate alla consegna del cibo e dell'equipaggiamento medico a Gaza".
Crosetto a Gallant, non alimentare spirale violenza
"Oggi, nel manifestare al ministro Gallant la mia amicizia ho ribadito anche le mie preoccupazioni per la possibile evoluzione nella regione medio orientale, già duramente provata. Il superamento di una precisa linea rossa, con l'attacco diretto a Israele, sul suo territorio, inquieta. Cionondimeno proprio ora occorre maturità e agire secondo le regole del diritto internazionale per evitare di alimentare la spirale di violenza che ci vedrebbe tutti sconfitti". Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che oggi ha sentito il collega israeliano Yoav Gallant.
Borrell, al lavoro per ampliare sanzioni contro Iran
"Alcuni Stati membri hanno proposto l'estensione delle sanzioni contro l'Iran. Inoltrerò al Servizio di azione esterna la richiesta di avviare il lavoro necessario per queste sanzioni. L'idea è espandere il regime esistente contro i droni iraniani forniti alla Russia in due direzioni: sul tipo di armi, per includere la possibilità di sanzionare la fornitura di missili non solo droni, ma al momento non ci sono prove che l'Iran stiano fornendo missili alla Russia per attaccare l'Ucraina. Ma possiamo espandere il regime per includere questa possibilità. La seconda direzione è ampliare il quadro per rendere il regime valido anche contro la fornitura delle armi per i proxy nel Medio Oriente, non solo per la
Russia". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la
Politica estera, Josep Borrell, al termine della videoconferenza
dei ministri degli Esteri Ue.
Mo: Idf, eliminato comandante Hezbollah in raid nel sud Libano
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver eliminato un comandante di Hezbollah in un raid aereo che ha preso di mira un veicolo ad Ain Baal, nel sud del Libano. Ismail Yousef Baz, che era il comandante della 'regione costiera' e dentro Hezbollah aveva un grado equivalente a quello di generale di brigata, è stato ucciso in un attacco di un drone. "Nella sua posizione, è stato coinvolto nella pianificazione del lancio di razzi e missili anticarro verso lo Stato di Israele dalla zona costiera del Libano", hanno sostenuto le Idf.-
Onu, dall'inizio della guerra uccise a Gaza oltre 10 mila donne
"La guerra a Gaza, giunta al sesto mese, continua ad essere una guerra contro le donne", afferma UN Women, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne, nel suo ultimo rapporto, in cui riferisce che in base alla stime di cui dispone, fino ad oggi nella Striscia "sono state uccise più di 10.000 donne, e circa 6.000 di esse hanno lasciato 19.000 bambini orfani". D'altro canto, si legge nel rapporto, "le donne sopravvissute sono state sfollate, rimaste vedove e rischiano la fame. Più di un milione di donne e ragazze a Gaza non hanno quasi cibo, né accesso ad acqua potabile, latrine, servizi igienici o assorbenti, con malattie che crescono in condizioni di vita disumane". Dall'inizio della guerra, UN Women ha documentato le esperienze delle donne a Gaza e l'impatto che la guerra ha sulla loro vita quotidiana, con i connessi problemi di cibo, acqua, riparo, salute e protezione. In questo quadro, "UN Women si unisce alle richieste di una azione immediata e un cessate il fuoco sostenibile, come richiesto dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 25 marzo".
Unrwa: "Nessun cambiamento significativo per gli aiuti a Gaza"
L'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato oggi "non c'è stato alcun cambiamento significativo nel volume delle forniture umanitarie che entrano a Gaza o nel miglioramento dell'accesso al nord". Nel suo ultimo rapporto sulla situazione a Gaza, l'Unrwa scrive che "dall'inizio di aprile, una media di 181 camion umanitari al giorno sono entrati a Gaza attraverso i valichi di terra di Karem Abu Salem (Kerem Shalom) e Rafah. Ciò rimane ben al di sotto della capacità operativa di entrambi i valichi di frontiera e dell'obiettivo di 500 camion al giorno". Nel medesimo documento, l'agenzia dell'Onu rileva che "al 14 aprile, il numero totale dei colleghi dell'Unrwa uccisi dall'inizio delle ostilità ammonta a 178".
Israele: "Ucciso comandante Hezbollah, esperto nel lancio di razzi"
L'Idf ha annunciato di aver "colpito ed eliminato Ismail Yusaf Baz, comandante degli Hezbollah nell'area di Ain Ebel in Libano". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui Baz "serviva come ufficiale superiore e veterano in molte posizioni dell'ala militare di Hezbollah ed attualmente era Comandante di Brigata". Tra le sue attività "quella della promozione e della programmazione dei lanci dei razzi e dei missili anti tank dall'area costiera del Libano". Inoltre - secondo la stessa fonte - ha "organizzato e programmato diversi attacchi terroristici contro Israele".
Standard and Poor: "Rischio di una forte escalation, c'è lo spettro dell'errore tattico"
"Il recente attacco dell'Iran a Israele rappresenta una pericolosa espansione della guerra tra Israele e Hamas e aumenta il rischio di una forte escalation del conflitto". E' quanto avverte S&P in un'analisi intitolata 'Aumento dei rischi geopolitici per l'espansione del conflitto tra Iran e Israele nonostante la tregua immediata'.
"La segnalazione" dell'attacco iraniano e "il coordinamento" per la difesa "hanno minimizzato i danni" ed "evitato un conflitto regionale su larga scala", si osserva, aggiungendo che sotto il profilo economico "sebbene gli eventi dello scorso fine settimana segnalino un aumento significativo del rischio geopolitico, la narrativa centrale del nostro scenario di base rimane sostanzialmente invariata, comprese le nostre ipotesi macroeconomiche di base per le principali economie". Tuttavia, avverte l'agenzia di rating, "le nostre aspettative dipenderanno dalla natura e dall'entità della risposta israeliana nei prossimi giorni". "La traiettoria a medio termine rimane rischiosa, date le enormi sfide nel trovare un percorso di de-escalation. Ciò significa che i principali canali di trasmissione che risentono del conflitto e potrebbero influenzare le condizioni di credito continueranno a essere monitorati attentamente. Tra questi, i prezzi dell'energia, le interruzioni della catena di approvvigionamento, la volatilità dei mercati finanziari e la ripresa delle pressioni inflazionistiche, che potrebbero peggiorare se il conflitto raggiungesse un punto di svolta".
Da un punto di vista geopolitico comunque "sebbene l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele apra una nuova fase, la segnalazione e il coordinamento avanzati sostengono la nostra ipotesi di base che il conflitto non si trasformerà in una vera e propria guerra regionale". Ma "prevediamo piuttosto che la guerra tra Israele e Hamas continuerà senza soluzione fino al 2024, in gran parte circoscritta a Gaza, con una continua pressione su Israele da parte dell'Iran e i paesi vicini a Teheran". C'è però lo spettro dell'errore tattico. "La regione si trova in una situazione di vulnerabilità, incline a un'ulteriore escalation dei conflitti, e non si può escludere la possibilità di un errore di calcolo tattico. Di conseguenza, alla luce del deterioramento del contesto geopolitico, che si aggiunge alle crescenti sfide sul campo di battaglia dell'Ucraina, riteniamo che i rischi di ribasso siano aumentati, il che giustifica una modifica del trend di rischio globale per le tensioni geopolitiche, che passa da invariato a peggioramento", conclude S&P.

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Gantz: "Decideremo noi quando e dove rispondere all'Iran"
Israele sceglierà quando e dove rispondere all'attacco scenografico dell'Iran di sabato scorso. Lo ha sottolineato il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, durante un evento organizzato dal quotidiano Israel Hayom.
"L'Iran è un problema globale e regionale, ed anche una minaccia per Israele. Pertanto il mondo dovrebbe agire contro di esso militarmente e imporgli sanzioni per fermare la sua aggressione", ha affermato l'ex capo di Stato maggiore, precisando di averne discusso "con alti funzionari dell'Amministrazione americana".
Gantz ha quindi sottolineato che Israele risponderà all'Iran "con saggezza strategica nel luogo, nel momento e nel modo che sceglierà. E non è questa la sede per approfondire".
L'Iran: "Risponderemo ad un attacco in modo più feroce"
Nella sua conversazione telefonica con il leader del Cremlino, Vladimir Putin, il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha ribadito che il suo Paese "risponderà fermamente e in modo più feroce, esteso e doloroso di prima a qualsiasi azione contro gli interessi nazionali". E' quanto si legge nella nota diffusa da Teheran sui contenuti del colloquio tra i due leader e diffusa dall'agenzia Irna. "Il ruolo distruttivo dell'America e di alcuni Paesi occidentali e l'inerzia e delle istituzioni internazionali, comprese le Nazioni Unite e il Consiglio di Sicurezza, nell'affrontare l'azione aggressiva del regime sionista contro il consolato iraniano in Siria hanno causato la risposta della Repubblica Islamica dell'Iran con l'esercizio del proprio diritto all'autodifesa", ha ribadito Raisi riferendosi all'attacco con missili e droni su Israele scattato in rappresaglia del raid sul consolato iraniano di Damasco.
"A quei Paesi che hanno un duplice approccio nell'affrontare i crimini del regime sionista e che sono preoccupati per l'aumento delle tensioni nella regione", ha concluso Raisi, "per mantenere la stabilità e la sicurezza della regione, raccomandiamo che smettano di sostenere il genocidio sionista e i crimini contro il popolo palestinese oppresso".
Yellen: "Ulteriori sanzioni all'Iran nei prossimi giorni"
"Mi attendo che prenderemo ulteriori azioni in senso di sanzioni nei confronti dell'Iran nei prossimi giorni". Lo afferma la segretaria al Tesoro Janet Yellen nel coso di una conferenza stampa a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale.

©Ansa
Nave sequestrata dai pasdaran, il Portogallo convoca l'ambasciatore dell'Iran
Il ministero degli Esteri portoghese ha convocato l'ambasciatore iraniano a Lisbona per ribadirgli la sua condanna dell'attacco lanciato contro Israele e rinnovare "la richiesta di rilascio immediato" della nave 'Msc Aries'. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Lusa, ricordando che la nave, battente bandiera portoghese e legata a Israele, è stata sequestrata sabato scorso dalle forze dei pasdaran nello Stretto di Hormuz.
Fonti Usa: "Israele porterà un attacco limitato in Iran, speriamo ci avverta"
Sarà ''ristretta e limitata'' la risposta militare di Israele al lancio di droni e missili dall'Iran, ma colpirà l'interno del territorio iraniano. Lo hanno dichiarato un funzionario autorevole dell'Amministrazione Usa e una fonte dell'intelligence americana alla Cnn, sottolineando che Israele ritiene di dover rispondere a quello che è un attacco senza precedenti da parte dell'Iran. In ogni caso, Israele non ha detto agli Stati Uniti ufficialmente quali potrebbero essere i suoi piani e quando potrebbe attaccare, ha detto l'alto funzionario dell'Amministrazione Usa citato dall'emittente.
"Speriamo che ci diano qualche avvertimento in modo da essere pronti a proteggere il nostro personale, non solo militare, ma diplomatico in tutta la regione", ha detto il funzionario citato a condizione di anonimato. "Non c'è alcuna garanzia che ci daranno un avvertimento e sanno che quando lo faranno probabilmente esprimeremo nuovamente la nostra obiezione'', ha aggiunto.
Ma se Israele non rispondesse, ha aggiunto il funzionario, gli Stati Uniti sono ''fiduciosi che ci sarà una riduzione della tensione'' e la situazione tornerebbe allo status quo. ''Ma ogni ulteriore mossa ora apre una serie di altre possibilità, alcune delle quali sono piuttosto spaventose'', ha aggiunto l'alto funzionario.
Hagari: "L'Iran non uscirà indenne dal suo attacco"
L'Iran non la passerà liscia per l'attacco di sabato scorso a Israele. Lo ha detto il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari. "Non possiamo restare fermi - ha aggiunto citato dai media - davanti a questo tipo di aggressione, l'Iran non ne uscirà impunemente". "Risponderemo - ha detto - al tempo e al posto giusto e nel modo che sceglieremo".
Crosetto a Sky TG24: "La reazione di Israele ci sarà ma spero sia contenuta". VIDEO
Sui social iraniani battute e ironie sull'attacco di Teheran
"Francamente se avessero lanciato i cetrioli, le vittime sarebbero state di più". Mentre il regime degli ayatollah rivendica il successo dell'operazione, sui social iraniani si sprecano battute e ironie sull'attacco di Teheran a Israele. Come evidenzia il media indipendente Iran International, negli ultimi 45 anni gli iraniani hanno fatto ricorso all'umorismo come stampella per affrontare le difficoltà, dalle conseguenze della rivoluzione islamica ai disagi economici. Come in altri regimi, in una società dove non esiste libertà di parola, di stampa o di riunione l'umorismo e le battute politiche diventano una forma vitale di resistenza. E così dopo la risposta di Teheran di sabato sera, sui social è un fioccare di prese in giro dell'azione militare iraniana tanto da spingere le stazioni televisive statali a provare a reagire per ristabilire la versione ufficiale. "Se aveste gettato i pannolini, almeno Israele sarebbe stato occupato a pulire", è una delle ironie che allude sarcasticamente all'età di molti religiosi sciiti che governano l'Iran. "Sarebbero arrivati ;;prima se avessero preso Snapp", è un'altra battuta che si riferisce ad una popolare app simile a Uber. E ancora: "I droni devono essersi fermati da qualche parte per pregare altrimenti non avrebbero impiegato così tanto tempo".
Teheran: "Se Israele reagisce, la nostra risposta nel giro di secondi"
Se Israele dovesse reagire al raid di sabato scorso, la risposta iraniana arriverà nel giro di "secondi". Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri iraniano, Ali Bagheri Kani, sottolineando che lo Stato ebraico riceverà una risposta "dura e risoluta" in caso di rappresaglia.
"Non passeranno più 12 o 13 giorni tra la mossa del regime sionista e la potente risposta dell'Iran. I sionisti dovranno contare in secondi, non in ore", ha detto il vice ministro, riferendosi al tempo passato tra il raid contro il consolato iraniano a Damasco e la risposta di sabato scorso.
Raid di Israele nel sud del Libano uccide esponente di Hezbollah
Un raid aereo israeliano compiuto nel sud del Libano ha ucciso oggi un esponente militare di Hezbollah, identificato come Abu Jaafar Baaz. Lo riferiscono media di Beirut, secondo cui l'attacco ha preso di mira l'autovettura su cui Baaz viaggiava nei pressi di Tiro, nella località di Ayn Baal.
Biennale Venezia, padiglione di Israele resterà chiuso fino alla liberazione degli ostaggi
L'annuncio in un cartello esposto stamattina. La decisione dell'artista, Ruth Patir, non è quella di cancellare l'esibizione, "ma è una scelta di solidarietà con le famiglie degli ostaggi e la grande comunità di Israele che chiede un cambiamento". LEGGI L'ARTICOLO
Raisi a Putin: "L'Iran non vuole l'escalation con Israele"
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha assicurato l'omologo russo, Vladimir Putin, che gli attacchi di Teheran contro Israele sono stati limitati e che la Repubblica islamica non è interessata a una escalation. Secondo la nota diffusa dal Cremlino dopo il colloquio, "Raisi ha sottolineato che le azioni dell'Iran sono state obbligate e di natura limitata, e allo stesso tempo ha sottolineato che Teheran non è interessata ad un'ulteriore escalation della tensione".
Usa, Yellen: "Non esiteremo ad inasprire le sanzioni all'Iran"
"Il Tesoro non esiterà a lavorare con i nostri alleati per utilizzare la nostra autorità in materia di sanzioni per continuare a interrompere le attività maligne e destabilizzanti del regime iraniano": è quanto si legge in alcuni estratti del discorso di Yanet Yellen, segretario al Tesoro Usa, in vista delle riunioni di primavera del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale che si terranno a Washington questa settimana.
Putin all'Iran: "Dall'escalation conseguenze catastrofiche"
In una telefonata con il suo omologo iraniano, Ebrahim Raisi, il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che un'ulteriore escalation in Medio Oriente tra Israele e Repubblica islamica potrebbe avere "conseguenze catastrofiche". "Vladimir Putin ha espresso la speranza che tutte le parti mostrino ragionevole moderazione e impediscano un nuovo round di scontro, carico di conseguenze catastrofiche per l'intera regione", si legge nella nota del Cremlino diffusa dopo il colloquio. "A questo proposito, sono stati confermati gli approcci di principio di Russia e Iran a favore di un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, che allevi la difficile situazione umanitaria e crei le condizioni per una soluzione politica e diplomatica della crisi", fa sapere la presidenza russa.
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Raid di Israele contro auto nel sud del Libano, un morto
Almeno una persona è morta in un raid attribuito a Israele che ha colpito un'auto a Ain Baal, nel sud del Libano. Lo ha riferito al-Jazeera, che parla anche di diversi feriti. I media israeliani hanno confermato il raid, precisando che si è trattato di un attacco mirato contro un veicolo. La notizia segue di pochi minuti quella dell'esplosione nel nord di Israele di due droni lanciati dal Libano che ha causato tre feriti.
Putin a Raisi: "Iran e Israele esercitino moderazione"
Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso in una telefonata con il presidente iraniano Raisi "la speranza che Iran e Israele esercitino la moderazione per evitare una nuova escalation". Lo rende noto il Cremlino, come riporta la Tass. Raisi, secondo il Cremlino, ha assicurato a Putin che Teheran non è interessata ad un'ulteriore escalation in Medio Oriente.
L'Onu: "A Damasco Israele ha violato il diritto internazionale"
Un gruppo di esperti delle Nazioni Unite che lavorano con l'ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha affermato che l'attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco dell'1 aprile ha violato il diritto internazionale. In un rapporto pubblicato dall'Ocha, riferisce il Guardian, si afferma che "a tutti i paesi è vietato privare arbitrariamente le persone del loro diritto alla vita nelle operazioni militari all'estero, anche nella lotta al terrorismo". Secondo gli esperti dell'Ocha, Israele non ha presentato alcuna prova che l'Iran stesse commettendo direttamente un "attacco armato" contro Israele o inviando gruppi armati non statali per attaccarlo. Inoltre, Israele non ha fornito alcuna giustificazione legale per l'attacco né lo ha segnalato al Consiglio di Sicurezza, come richiesto dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Pertanto, hanno affermato, "l'attacco di Israele ha di conseguenza violato il divieto sull'uso della forza armata contro un altro Stato ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 4, della Carta".
Hezbollah rivendica l'attacco con i droni su Israele
Gli Hezbollah hanno rivendicato l'attacco con droni esplosivi nel nord di Israele.

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"Due droni armati dal Libano esplosi in Israele"
Due droni armati sono arrivati dal Libano all'interno del territorio israeliano e sono esplosi nell'area di Beit Hillel. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Secondo i media, ci sono tre feriti lievi.
Iran: "Se Israele attacca pronti ad usare un'arma mai utilizzata"
"I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un'azione militare contro Teheran in risposta all'attacco dell'Iran contro Israele, siamo pronti a usare un'arma che non abbiamo mai usato prima": lo ha dichiarato il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento Abolfazl Amouei. "Abbiamo piani per tutti gli scenari e agiremo con coraggio. Il nostro messaggio è la pace e allo stesso tempo la preparazione militare dell'Iran", ha aggiunto, citato dall'Irna.
Israele: "Il capo di stato maggiore dell'Idf, Herzi Halevi, ha parlato lunedì con il capo di stato maggiore della difesa del Regno Unito, l'ammiraglio Sir Antony David Radakin. Halevi ringrazia l'Ammiraglio per l'assistenza delle forze armate britanniche nello sforzo difensivo congiunto per contrastare l'offensiva iraniana su vasta scala di sabato scorso"
Giordania: "Netanyahu non alimenti l'escalation"
"L'Iran ha risposto all' attacco all'ambasciata a Damasco. Adesso Netanyahu non alimenti l'escalation rispondendo, e non usi questa situazione per deviare la prospettiva da quello che sta succedendo nella Strisca di Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi, parlando a Berlino in conferenza stampa con Annalena Baerbock. Safedi ha anche sostenuto che "ci sono molti elementi estremisti nel governo di Netanyahu che devono essere fermati".
Giordania: "Non accetteremo di diventare terreno di guerra"
"L'escalation in corso è molto pericolosa per tutti noi" e "noi non accetteremo che si renda la Giordania un ulteriore terreno di guerra". Lo ha detto il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi oggi a Berlino. "Noi siamo per la pace e l'escalation attuale è molto pericolosa per tutti noi", ha aggiunto sottolineando di mandare "un messaggio molto chiaro sia all'Iran che a Israele".
Berlino vuole nuove sanzioni Ue per Iran su droni
La Germania vuole nuove sanzioni europee sui droni iraniani dopo l'attacco di Teheran contro Israele. Lo ha detto la ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock a Berlino, in conferenza stampa con il collega giordano Ayman Safadi.
Media: Yellen sta preparando nuove sanzioni contro l'Iran
Il segretario al Tesoro Janet Yellen sta preparando nuove sanzioni contro l'Iran, assicurando che gli Stati Uniti "non esiteranno" a infliggere sanzioni economiche in risposta all'attacco senza precedenti della Repubblica Islamica contro Israele. Lo riporta Axios.
Draghi: l'Europa deve agire insieme come mai prima
"Credo che la coesione politica della nostra Unione richieda che agiamo insieme, possibilmente sempre. Dobbiamo essere coscienti che la coesione politica è minacciata dai cambiamenti del resto del mondo". Lo ha detto Mario Draghi parlando a La Hulpe alla conferenza di alto livello sul pilastro europeo dei diritti sociali organizzata dalla presidenza di turno Ue del Belgio. "Ripristinare la nostra competitività non è qualcosa che possiamo ottenere da soli o gareggiando a vicenda. Ci impone di agire come Unione europea in un modo che non abbiamo mai fatto prima", ha sottolineato.
Netanyahu: "Vinceremo a Gaza e ci difenderemo altrove"
Gaza "fa parte di un sistema più grande. C'e' l'Iran dietro Hamas, dietro Hezbollah, dietro gli altri, ma siamo determinati a vincere lì e a difenderci in tutte le arene". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu incontrando le nuove reclute dell'Idf. "Gli obiettivi - ha detto secondo il suo ufficio sottolineando "lo spirito" di Israele - sono tre: eliminare Hamas, riavere i rapiti e garantirci che Gaza non costituisca più una minaccia per Israele".
Zelensky polemico: Israele ha alleati in cielo non su carta
Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky polemizza con gli alleati paragonando l'efficienza della contraerea alzatisi in volo in difesa di Israele con la carenza di missili a Kiev. "E' davvero una dimostrazione di ciò che sono gli alleati, non sulla carta, ma nel cielo", ha detto Zelensky aggiungendo che l'Ucraina difende i cieli da sola. Lo riporta Ukrainska Pravda. Gli alleati danno all'Ucraina armi e difese ma "ne abbiamo carenza"."Vi faccio un esempio, molto semplice: alla centrale di Trypilska abbiamo distrutto i primi 7 missili russi ma 4 l'hanno distrutta perché abbiamo esaurito tutti i missili che difendevano la centrale".
Attacco dell'Iran, Crosetto a Sky TG24: "Ci sarà reazione di Israele, mi auguro contenuta"
Il momento, ha sottolineato il ministro della Difesa, "siamo a quelle che potremmo chiamare ancora scaramucce, anche se quello che è stato l'attacco iraniano, che è il primo nella Storia del complicato rapporto tra Israele e Iran di una tale portata, è stato un attacco che in qualunque altra nazione al mondo avrebbe avuto un effetto disastroso". LEGGI L'ARTICOLO
Crosetto a Sky TG24: "Conflitti dimostrano Occidente impreparato come capacità produttiva militare"
"Una delle cose che hanno rivelato con chiarezza questi conflitti è che la capacità produttiva militare della Russia, dell'Iran, della Corea del Nord è superiore a quella occidentale. Siamo impreparati anche come capacità produttiva". Lo afferma a SkyTg24 il ministro della Difesa Guido Crosetto sottolineando che "l'Occidente che sta aiutando l'Ucraina ha raschiato il barile e non riesce a mandare gli aiuti che necessiterebbero. L'unico Paese che avrebbe la possibilità di farlo, gli Stati Uniti, sono bloccati da problemi politici. L'Ucraina sta patendo questa cosa".
Tajani: pronti a invio truppe se nascesse Stato palestinese
"Il nostro compito è scongiurare e tranquillizzare le nostre opinioni pubbliche: il governo italiano è fortemente impegnato per la pace, siamo amici di Israele ma vogliamo lavorare per la pace, compreso l'invio eventuale di truppe qualora si volesse creare uno Stato palestinese con forze di altri paesi". Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un forum all'ANSA.
Tajani: G7 a guida italiana opportunità di pace per tutti
"Siamo impegnati alla difesa dei nostri valori, sempre, per raggiungere la pace nella giustizia: l'obiettivo pace sarà quello principale del G7. L'importante è l'unità: quando si vuole raggiungere un obiettivo tutti i Paesi devono avere una visione comune. Sono partiti già dei messaggi importanti in tal senso. Lavoreremo a Capri su questo percorso come lo farà la premier. L'Italia per la sua tradizione pur radicata nell'occidente potrà essere protagonista. Avere l'Italia alla guida del G7 è un' opportunità per tutti per avere la pace". Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un forum all'ANSA.
Crosetto a Sky TG24: "grande paura Israele è bomba atomica"
"Una delle preoccupazioni principali di Israele è l'arricchimento dell'uranio che sta facendo l'Iran per arrivare alla bomba atomica. Israele sa e teme che qualora l'Iran arrivasse alla bomba atomica potrebbe anche usarla e questa è la grande paura di Israele nel confronto con l'Iran". Lo afferma a SkyTg24 il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Crosetto a Sky TG24: ci sarà reazione Israele ma spero contenuta
"Sono abbastanza convinto che ci dovra' essere una reazione di Israele ma non penso voglia aprire un ennesimo fronte di conflitto. Penso ci sara' una reazione ma mi auguro sara' contenuta, piu' tattica": e' l'auspicio del ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato su SkyTg24.
Crosetto a Sky TG24: Usa non appoggeranno offensiva contro Iran
"Gli Stati Uniti non appoggeranno un'offensiva nei confronti dell'Iran, su questo sono stati chiari": lo ha sottolineato l ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato su SkyTg24, a proposito di un possibile attacco israeliano contro la repubblica islamica.
Crosetto a Sky TG24: "Onu spaccata, va ricostruita sua credibilità e forza"
"La spaccatura che esiste anche nell'Onu ha privato il mondo di un'entità capace di affermare quale sia la cosa giusta da fare e quale è il diritto internazionale". Lo afferma a SkyTg24 il ministro della Difesa Guido Crosetto sulla situazione in Mo. "Non riusciamo ad avviare percorsi di pace per l'incapacità dell'Onu di guardare i fatti oggettivamente", osserva Crosetto secondo il quale bisogna "ricostruire la credibilità e la forza dell'Onu che adesso è bloccata per i veti di Russia, Cina, Usa a seconda dei conflitti e la parzialità con cui ogni Stato affronta qualsiasi conflitto sta paralizzando il mondo e portandolo sull'orlo di un precipizio".
Crosetto a Sky TG24: attacco Iran non può non avere conseguenze
"Penso che l'attacco dell'Iran non possa non avere conseguenze anche dal punto di vista internazionale": lo ha sottolineato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a SkyTg24 parlando delle possibili reazioni al lancio di doni e missili contro Israele. "Sara' una decisione della comunita' internazionale", ha osservato il ministro.
Crosetto a Sky TG24: "Israele contro siti arricchimento uranio? Lo escludo, sarebbe punto non ritorno"
"Quella sarebbe l'ipotesi estrema, il superamento di un confine da cui non penso ci sarebbe un punto di ritorno ma la escludo categoricamente. Non è interesse di nessuno, nemmeno di Israele, superare un punto che scatenerebbe una guerra globale". Lo afferma a SkyTg24 il ministro della Difesa Guido Crosetto rispondendo alla domanda su una possibile reazione di Israele contro l'Iran attaccando i siti di arricchimento dell'uranio.
Crosetto a Sky TG24: inviti a cautela a Israele sono buon senso
Gli appelli a Israele dalla comunita' internazionale per "non aprire un fronte di guerra ancora piu' vasto" esponendosi alla rappresaglia dell'Iran si basa su "un ragionamento di buonsenso fatto anche nell'interesse di Israele": a sottolinearlo e' stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato a Start su Sky Tg24. "Washington e' stata molto precisa: mentre lo speaker della Camera annunciava un pacchetto di aiuti economico rilevantissimo a Israele, diceva che gli Stati Uniti non entreranno mai in una guerra o in un attacco all'Iran", ha ricordato Crosetto. Il ministro ha ricordato il supporto "significativo
Katz: "Mondo deve sanzionare Iran e dichiarare l'Ircg organizzazione terroristica"
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha inviato lettere a 32 paesi chiedendo di sanzionare ulteriormente l'Iran e di dichiarare il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica un'organizzazione terroristica. Lo ha scritto il ministro su X, invitando i suoi omologhi a "frenare e indebolire l'Iran. L'Iran deve essere fermato adesso, prima che sia troppo tardi".
Israele chiusa alla Biennale "fino a liberazione ostaggi"
Il padiglione di Israele alla 60/A Biennale di Venezia, che doveva aprire oggi, resterà chiuso "sino a che non sarà pattuito un cessate il fuoco e non saranno liberati gli ostaggi" nelle mani di Hamas. E' l'annuncio comparso stamane in un cartello esposto all'esterno del padiglione israeliano alla Biennale Arte. La decisione del curatore e dell'artista, Ruth Patir, non è quella di cancellare l'esibizione, "ma è una scelta di solidarietà con le famiglie degli ostaggi e la grande comunità di Israele che chiede un cambiamento".
Ambasciatore Israele, per fermare l'escalation bisogna agire
"Ora i nostri amici ci chiedono moderazione ma cosa faranno per fermare il programma missilistico iraniano? Quegli stessi missili vengono utilizzati dalla Russia contro l'Ucraina. La Guardia Rivoluzionaria è attivamente impegnata nella promozione del terrorismo ovunque. Per evitare un'escalation bisogna agire, non solo parlare". Lo dichiara l'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar, intervistato dal Corriere della sera. "Nel momento della verità hanno tutti lavorato per fermare Teheran. Penso sia importante. Detto questo non possiamo celebrare il fatto che centinaia di droni, missili da crociera e missili balistici siano stati lanciati contro Israele", aggiunge Bar. "Noi rispondiamo per difenderci - aggiunge guardando agli scontri con Hezbollah sul confine col libano -. La situazione è complessa e quindi dobbiamo ascoltare posizioni diverse. Ma c'è un gabinetto di guerra e un gabinetto per la sicurezza. Saranno loro a decidere".
Iran minaccia risposta "dolorosa" in caso di attacco a suoi interessi
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha affermato che il suo Paese risponderebbe in modo ampio e doloroso al minimo attacco agli interessi iraniani. In una telefonata con l'emiro del Qatar, Raisi ha aggiunto che "il sostegno che parte dell'Occidente dà a Israele costituisce motivo di tensione regionale".
Israele: "Idf colpisce Hamas nel centro della Striscia"
L'esercito israeliano ha attaccato "decine di infrastrutture terroristiche di Hamas" nel centro della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui in raid aerei sono centrati "edifici militari, tunnel e postazioni di lancio" della fazione islamica. Secondo la stessa fonte la 162ma Divisione corazzata ha "attaccato e ucciso numerosi terroristi che stavano avanzando verso i soldati"
Iran: "Non avevamo altra scelta che punire Israele"
L'inefficacia del Consiglio di Sicurezza dell'Onu nel fermare le azioni israeliane non ha lasciato altra scelta all'Iran se non quella di ricorrere a un'operazione difensiva e punire Israele, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian. Lo riporta Mehr. Parlando con il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres durante una conversazione telefonica ieri sera, ha aggiunto che l'Iran era in grado di portare a termine l'attacco in un ambito più ampio, ma ha preso di mira solo alcune postazioni militari israeliane, da dove hanno attaccato il consolato iraniano a Damasco. Secondo Mehr, Guterres, da parte sua, ha chiesto alle parti coinvolte nei conflitti regionali una continua moderazione.
Aiea, chiusi impianti nucleari per timore raid Israele
L'Iran ha temporaneamente chiuso i suoi impianti nucleari per "ragioni di sicurezza" in seguito al massiccio attacco lanciato contro Israele lo scorso sabato notte. Lo ha riferito Rafael Grossi, a capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) precisando che gli ispettori non riprenderanno il lavoro "finché non avremo visto che la situazione è completamente calma".
Wsj: Emirati e Riad hanno dato informazioni a Usa su attacco Iran
Secondo il Wall Street Journal, l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sebbene non abbiano risposto a tutte le richieste degli Stati Uniti nell'organizzazione della risposta all'attacco iraniano di sabato notte, come l'apertura del loro spazio aereo, hanno accettato di trasferire informazioni sia di intelligence che relative ai radar. Alti funzionari statunitensi hanno fatto pressioni sui governi arabi affinché condividessero informazioni sui piani dell'Iran di attaccare Israele, e per assistere nell'intercettazione di droni e missili. Secondo il report, la reazione di alcuni governi arabi è stata cauta per paura che l'aiuto a Israele li coinvolgesse direttamente nel conflitto e li portasse a rischiare ritorsioni da parte di Teheran. Dopo ulteriori colloqui con gli Stati Uniti, gli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita hanno concordato segretamente di condividere l'intelligence, mentre la Giordania ha annunciato che avrebbe consentito l'uso del suo spazio aereo per operazioni di aerei da combattimento statunitensi e di altri Paesi sul suo territorio. Due giorni prima dell'attacco, dicono le fonti, i funzionari iraniani hanno informato Arabia Saudita e di altri stati del Golfo sullo schema e sui tempi dell'attacco, in modo che potessero proteggere il loro spazio aereo.
Minardo, molto dipenderà da intensità risposta Israele
"Le eventuali conseguenze di una reazione israeliana all'attacco iraniano dipenderanno soprattutto da quanto sarà intensa la risposta". Lo dice Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa della Camera, in un'intervista a L'Identita. "L'obiettivo primario - aggiunge - è una de escalation, dobbiamo in tutti i modi evitare che il Medio Oriente sia il teatro di un nuovo disastroso conflitto".
Israele, nessun pericolo per Paesi arabi in risposta a Iran
La risposta all'Iran non metterà in pericolo i Paesi arabi della regione. Questa l'assicurazione - secondo la tv Kan - che Israele ha dato a Egitto, Giordania e agli Stati del Golfo informandoli che la sua azione contro l'Iran sarà effettuata in modo da non coinvolgere loro in una eventuale contro risposta da parte di Teheran. La mossa di Israele è arrivata dopo che i comandanti iraniani hanno minacciato lo Stato ebraico e i suoi alleati di un attacco maggiore se ci fosse stata una reazione armata israeliana ai 300 e passa droni e missili lanciati da Teheran.
Manifestanti bloccano camion aiuti Gaza a valico Allenby
Nella notte manifestanti israeliani hanno impedito per ore il passaggio dei camion di aiuti provenienti dalla Giordania e diretti verso la Striscia di Gaza. Lo ha riferito il movimento Order 9, affermato che suoi attivisti hanno bloccato per sei ore il valico di Allenby, ora dichiarato area militare chiusa, prima che le forze di sicurezza riuscissero a respingerli e a far passare i camion intorno alle 4 del mattino.
Tre palestinesi uccisi in raid dell'Idf a Rafah
L'Idf ha colpito un edificio nel quartiere di Tal as-Sultan, a ovest della città di Rafah. Lo riferiscono i media palestinesi, secondo cui nell'attacco sono stati uccisi tre palestinesi.
Iran: "Pronti a utilizzare armi mai usate prima se Israele attaccasse"
Il Comitato per la Sicurezza Nazionale del Parlamento iraniano, Abolfazl Amouei, ha dichiarato che se Israele dovesse rispondere all'attacco di droni e missili dell'Iran, Teheran è "pronto a usare un'arma che non abbiamo mai usato". Lo ha scritto l'Iran International. Nella stessa dichiarazione, Amouei ha affermato che Israele dovrebbe considerare i suoi prossimi passi e "agire con saggezza".
Nbc, per Usa Israele non colpirà direttamente Iran
Gli Stati Uniti ritengono che la risposta di Israele all'attacco iraniano sarà probabilmente limitata e non si concentrerà direttamente sul territorio della Repubblica islamica ma su uno dei suoi gruppi alleati in Siria o Libano. Lo ha riferito l'emittente Nbc citando quattro funzionari americani. Secondo questi ultimi, la mancanza di gravi danni causati da Teheran potrebbe indurre lo Stato ebraico a cercare una risposta meno aggressiva. Ieri il gabinetto di guerra israeliano avrebbe deciso di rispondere "chiaramente e con forza" all'attacco iraniano senza però scatenare una guerra regionale, o che distrugga la coalizione internazionale che ha aiutato lo Stato ebraico a difendersi.
Usa: "Israele potrebbe colpire obiettivi al di fuori dall'Iran"
Gli Stati Uniti ritengono che la risposta di Israele all'attacco senza precedenti dell'Iran di sabato sarà probabilmente limitata e potrebbe concentrarsi su obiettivi chiave al di fuori dell'Iran. Lo hanno detto alla Nbc quattro funzionari statunitensi, secondo i quali la mancanza di gravi danni causati da Teheran potrebbe indurre Gerusalemme a cercare una risposta meno aggressiva. Invece di colpire direttamente l’Iran in risposta – cosa che, gli alleati di Israele hanno avvertito, metterebbe la regione in una spirale di guerra totale – i funzionari dicono alla Nbc che Israele potrebbe colpire i rappresentanti dell’Iran, come le sue milizie in Siria o il gruppo terroristico Hezbollah in Libano.
Cisgiordania, due palestinesi uccisi da coloni israeliani
Due uomini palestinesi di 21 e 30 anni sono stati uccisi e altri tre feriti a colpi d'arma da fuoco da coloni israeliani ad Aqraba, a sud di Nablus, in Cisgiordania: lo rendono noto le autorità locali, citate dai media internazionali.
Austin a Gallant: "Continuiamo a sostenere difesa Israele"
Il Segretario alla Difesa Usas, Lloyd J. Austin, ha parlato al telefono con la controparte israeliana Yoav Gallant per discutere del massiccio attacco iraniano e delle sue conseguenze. Austin, ha riferito il Pentagono in una nota citata dal Times of Israel, "ha ribadito il fermo sostegno degli Stati Uniti alla difesa di Israele e ha riaffermato l'obiettivo strategico della stabilità regionale".
Pentagono: "Rinforzi Usa restano nella regione"
Il Pentagono afferma che gli ulteriori squadroni di aerei da caccia americani trasferiti in Medio Oriente per proteggere Israele dall'attacco di domenica da parte dell'Iran rimangono nella regione. Lo riportano i media Usa, citando il portavoce della Difesa americana Pat Ryder. L'ufficiale ha spiegato che alle operazioni hanno partecipato anche i cacciatorpediniere Uss Carney e Uss Arleigh Burke, abbattendo missili dal mare.
Netanyahu: "Iran dovrà aspetta nervosamente nostra risposta"
L'Iran dovrà aspettare "nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l'attacco, proprio come ha fatto fare lo stesso a Israele". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu ad una riunione dei ministri del Likud. Poi ha aggiunto - secondo la stesse fonti - "Israele risponderà all'attacco dell'Iran ma lo farà in maniera saggia e non di pancia".