Israele, dall'Iron Dome alla Fionda di David: come è costruita la difesa antiaerea
La sera del 1° ottobre l'Iran ha lanciato un massiccio attacco con missili su Israele: 180 razzi che, secondo quanto riferito dall'Idf, sono stati in gran parte intercettati. L'esercito israeliano può infatti contare su diversi sistemi pensati per bloccare le varie minacce, dai missili balistici a quelli da crociera e i razzi a bassa quota. Uno tra tutti l'Iron Dome, un sistema di difesa terrestre che intercetta razzi e colpi di mortaio a corto raggio
- Israele negli anni ha messo in piedi un apparato di difesa aerea articolato: l’esercito utilizza diversi sistemi costruiti per bloccare i più svariati attacchi, da quelli con i missili balistici ai missili da crociera e dai razzi a bassa quota ai droni
- Tra i fiori all’occhiello della difesa israeliana spicca l’Iron Dome, sistema antimissilistico inaugurato nel 2011 pensato per intercettare soprattutto razzi e colpi di mortaio a corto raggio
- Ci sono almeno 10 batterie della "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi utilizzando un sistema di comando e controllo capace di calcolare rapidamente se quello che sta arrivando dal cielo rappresenta una minaccia o se è probabile che colpisca un'area disabitata. Se viene considerato un pericolo, l'Iron Dome risponde lanciando a sua volta razzi da terra per distruggere i bersagli nemici quando sono ancora in aria
- Si stima che ogni batteria dell'Iron Dome possa contare su 60-80 missili, con un raggio d'azione che va dai 4 ai 70 chilometri. Si copre così circa l'8% della superficie nazionale. Ogni missile costa all'incirca 50 mila dollari
- Sui 1.469 razzi lanciati da Gaza verso Israele negli scontri di maggio 2023, Iron Dome ne ha intercettati 437, mentre 682 non sono stati ritenuti pericolosi (330 non sono arrivati sul suolo israeliano e 20 non sono stati intercettati)
- A produrre lo scudo aereo è la Rafael advanced defense systems, azienda militare israeliana nata nel 1948 come corpo delle scienze militari delle Idf. L'Iron dome è uno strumento altamente tecnologico, tanto che nel 2019 è rientrato nella classifica di Forbes delle dodici armi più innovative del decennio
- Il gradino successivo nella scala della difesa missilistica protegge dalle minacce a corto e medio raggio. È la Fionda di David (David’s Sling), progetto congiunto del Rafael Advanced Defense System israeliano e del gigante della difesa statunitense Raytheon
- La Fionda, spiega il CSIS (Centro per gli studi strategici e internazionali), funziona tramite intercettatori cinetici hit-to-kill Stunner e Skyceptor, capaci di eliminare obiettivi fino a 186 miglia di distanza
- Altri sistemi sviluppati insieme agli Stati Uniti sono quelli dei missili Arrow 2 e Arrow 3. I primi utilizzano testate a frammentazione per distruggere i missili balistici in arrivo nella loro fase terminale – mentre si tuffano verso i loro obiettivi - nell'alta atmosfera
- Hanno un'autonomia di 90 chilometri e un'altitudine massima di una cinquantina di chilometri. La Missile Defense Advocacy Alliance ha definito l'Arrow 2 come un aggiornamento delle difese missilistiche Patriot statunitensi che Israele una volta utilizzava in questo ruolo
- Anche l’Arrow 3 utilizza la tecnologia hit-to-kill per intercettare i missili balistici in arrivo nello spazio, prima che rientrino nell'atmosfera, mentre si dirigono verso i bersagli
- Ci sono poi gli aerei da combattimento all'avanguardia, compresi i jet stealth F-35I, già utilizzati per abbattere droni e missili da crociera. A questi si aggiunge una flotta di F15 e F16 aggiornati