Israele, dall'Iron Dome alla Fionda di David: come è costruita la difesa antiaerea
L'Idf ha fatto sapere di aver intercettato il 99% dei missili, droni e proiettili lanciati dall'Iran verso il territorio israeliano nella notte tra il 13 e il 14 aprile: l’esercito può contare su diversi sistemi pensati per bloccare le varie minacce, dai missili balistici a quelli da crociera e i razzi a bassa quota
- Centinaia di droni e missili sono stati lanciati tra il 13 e il 14 aprile dall’Iran su Israele in risposta alla presunta responsabilità israeliana dell'attacco all’ambasciata di Teheran a Damasco dello scorso 1° aprile. Le difese aeree sono però riuscite a intercettare e abbattere il 99% di quanto lanciato, ha fatto sapere il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari
- Israele negli anni ha messo in piedi un apparato di difesa aerea articolato: l’esercito utilizza diversi sistemi costruiti per bloccare i più svariati attacchi, da quelli con i missili balistici ai missili da crociera e dai razzi a bassa quota ai droni
- Tra i fiori all’occhiello della difesa israeliana spicca l’Iron Dome, sistema antimissilistico inaugurato nel 2011 pensato per intercettare soprattutto razzi e colpi di mortaio a corto raggio
- Ci sono almeno 10 batterie della "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi utilizzando un sistema di comando e controllo capace di calcolare rapidamente se quello che sta arrivando dal cielo rappresenta una minaccia o se è probabile che colpisca un'area disabitata. Se viene considerato un pericolo, l'Iron Dome risponde lanciando a sua volta razzi da terra per distruggere i bersagli nemici quando sono ancora in aria
- Si stima che ogni batteria dell'Iron Dome possa contare su 60-80 missili, con un raggio d'azione che va dai 4 ai 70 chilometri. Si copre così circa l'8% della superficie nazionale. Ogni missile costa all'incirca 50 mila dollari
- Sui 1.469 razzi lanciati da Gaza verso Israele negli scontri di maggio 2023, Iron Dome ne ha intercettati 437, mentre 682 non sono stati ritenuti pericolosi (330 non sono arrivati sul suolo israeliano e 20 non sono stati intercettati)
- Il gradino successivo nella scala della difesa missilistica protegge dalle minacce a corto e medio raggio. È la Fionda di David (David’s Sling), progetto congiunto del Rafael Advanced Defense System israeliano e del gigante della difesa statunitense Raytheon
- Hanno un'autonomia di 90 chilometri e un'altitudine massima di una cinquantina di chilometri. La Missile Defense Advocacy Alliance ha definito l'Arrow 2 come un aggiornamento delle difese missilistiche Patriot statunitensi che Israele una volta utilizzava in questo ruolo
- Anche l’Arrow 3 utilizza la tecnologia hit-to-kill per intercettare i missili balistici in arrivo nello spazio, prima che rientrino nell'atmosfera, mentre si dirigono verso i bersagli
- Ci sono poi gli aerei da combattimento all'avanguardia, compresi i jet stealth F-35I, già utilizzati per abbattere droni e missili da crociera. A questi si aggiunge una flotta di F15 e F16 aggiornati