Medioriente, convocato comitato nazionale sicurezza. Piantedosi: “Allerta massima”

Cronaca
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L’escalation nel conflitto in Medioriente con l’attacco dell'Iran contro Israele è al centro del vertice che valuterà anche i riflessi sulla sicurezza. “L’allerta sugli obiettivi sensibili è massima”, ha riferito il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che presiederà la riunione

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Convocato per domani il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica. La riunione fissata alle 15 sarà presieduta dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e vedrà la partecipazione dei vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence. L’escalation nel conflitto in Medioriente con l’attacco dell'Iran contro Israele è al centro del vertice che valuterà anche i riflessi sulla sicurezza. "Grande attenzione per la situazione in Medio Oriente a seguito degli attacchi iraniani contro lo Stato di Israele". Lo ha scritto su X il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. "Sono in contatto con i prefetti delle città italiane e ho convocato, domani al Viminale, un comitato con i vertici delle Forze di Polizia e dell'intelligence per fare il punto sulla situazione. L'allerta sugli obiettivi sensibili è massima”, ha aggiunto (SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA SUL LIVEBLOG SUL CONFLITTO IN MEDIORIENTE).

Gli obiettivi sensibili ritenuti più a rischio 

Inevitabilmente, l’attacco scagliato durante la notte dall'Iran contro Israele ha avuto ripercussioni anche in Italia, con l'ennesimo “aggiornamento” degli obiettivi sensibili da tenere sotto il massimo controllo da parte delle autorità. E così, come già avvenuto dopo il 7 ottobre con strutture ed edifici riconducibili a Israele e Palestina, l'allerta è stata innalzata al massimo livello anche per le rappresentanze iraniane in Italia. Durante la riunione di domani il Viminale procederà a una ricognizione degli obiettivi ritenuti più a rischio (ce ne sarebbero almeno 250), dagli uffici diplomatici fino alle sedi di associazioni o comunità legate a Teheran. Contemporaneamente proseguiranno le azioni di intelligence e antiterrorismo, mantenendo aperti i canali di comunicazione con i Paesi arabi non allineati alla politica iraniana. Restano sotto stretta osservazione sinagoghe e moschee, ma anche le sedi delle comunità ebraiche, compreso il ghetto di Roma dove l'allerta è già ai massimi livelli da mesi. La zona è blindata, ma comunque affollata anche da tanti turisti, nonostante le tensioni in Medio Oriente. Attenzione particolare viene riposta anche all'area del Vaticano e agli aeroporti. Da ieri i voli da e per Teheran e Tel Aviv sono stati cancellati o rimandati, con i rispettivi scali a scartamento ridotto per via della chiusura degli spazi aerei. 

 

La Farnesina sconsiglia i viaggi in Iran 

 

La Farnesina, che ha tranquillizzato sulla situazione dei militari italiani impegnati nell'area di crisi, sconsiglia ufficialmente i viaggi "a qualsiasi titolo" in Iran, invitando invece a rinviare gli spostamenti in Israele se "non dettati da ragioni impellenti e non procrastinabili". 

 

Università: il 24 aprile convocato comitato sicurezza

 

Sotto i riflettori, infine, anche le università, dove la recrudescenza delle manifestazioni pro Palestina viene monitorata costantemente ormai da mesi. Proprio per questo il 24 aprile si terrà un comitato per l'ordine e la sicurezza ad hoc, anche per ascoltare le preoccupazioni di Rettori e Rettrici dei principali atenei italiani. "Non parlerei di allarme, ma piuttosto di un momento delicato”, ha comunque tranquillizzato la ministra dell'Università, Anna Maria Benini. “Un momento segnato da un crescendo di episodi di intolleranza, come riflesso anche delle tensioni internazionali". A preoccupare, inoltre, sono anche le manifestazioni che saranno organizzate in tutta Italia in occasione del 25 aprile. Da anni, ormai, i cortei sono terreno di scontro tra rappresentanti della Brigata Ebraica e attivisti pro-Palestina.

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Prefetto Roma: c'è massima attenzione

"C'è la massima attenzione". Così il prefetto di Roma Lamberto Giannini, al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in prefettura. "È stato un incontro per testare le misure di sicurezza che sono già molto alte - aggiunge -. I servizi da quando è iniziata la crisi sono già molto alti, però era bene fare il punto e ragionare sulla situazione. Nella città di Roma e in Italia c'è sempre tantissima attenzione". Giannini ha poi sottolineato: "Stiamo lavorando per fare bene, per garantire la sicurezza e la percezione di sicurezza. Con la comunità ebraica c'è uno scambio informativo e di impressione continuo".

 

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