Iran-Israele, G7: "Tutti evitino azioni che aumentano tensione". Biden: "No contrattacco"

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L'attacco iraniano preoccupa la comunità internazionale. Nel pomeriggio si è tenuto un vertice straordinario del G7, convocato dalla premier Meloni. "Teheran ha compiuto ulteriori passi verso la destabilizzazione della regione e rischia di provocare un'escalation regionale incontrollabile", si legge nella dichiarazione finale. Papa Francesco: "Si fermi la spirale di violenza"

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Arrivano reazioni da tutto il mondo dopo l’attacco iraniano lanciato in risposta al presunto coinvolgimento di Israele nell’uccisione di alcuni ufficiali di Teheran a Damasco, in Siria (GLI AGGIORNAMENTI LIVE). A cominciare dal G7: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato una videoconferenza fra i leader, durata poco meno di un'ora. Si è arrivati a una dichiarazione congiunta "che condanna fermamente il lancio di droni e missili dall'Iran, ribadendo pieno sostegno alla sicurezza di Israele", rende noto il comunicato finale della presidenza italiana. Per "evitare un'ulteriore escalation" in Medio Oriente si rafforza "la nostra cooperazione per porre fine alla crisi a Gaza, anche continuando a lavorare per un cessate il fuoco immediato e sostenibile e per il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas, e forniremo maggiore assistenza umanitaria ai palestinesi bisognosi". L'Iran, si sottolinea, "ha compiuto ulteriori passi verso la destabilizzazione della regione e rischia di provocare un'escalation regionale incontrollabile". I G7 continueranno quindi a "lavorare per stabilizzare la situazione ed evitare un'ulteriore escalation. In questo spirito, chiediamo che l'Iran e i suoi alleati cessino i loro attacchi, e siamo pronti ad adottare ulteriori misure ora e in risposta a ulteriori iniziative destabilizzanti".

Michel: "Porre fine alla crisi a Gaza il prima possibile"

"Insieme ai leader del G7, abbiamo condannato all'unanimità l'attacco senza precedenti dell'Iran contro Israele", ha scritto su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, precisando che "tutte le parti devono dar prova di moderazione”. E ha aggiunto: "Continueremo tutti i nostri sforzi per lavorare verso la riduzione della tensione. Porre fine alla crisi a Gaza il prima possibile, in particolare attraverso un cessate il fuoco immediato, farà la differenza”. Michel ha poi annunciato che "situazione in Medio Oriente, compreso il Libano, sarà discussa al Consiglio europeo della prossima settimana". 

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Stati Uniti: "Non sosterremo eventuale risposta da parte di Israele"

Dall’altra parte del mondo, gli Stati Uniti hanno fatto sapere che non sosteranno un eventuale contrattacco di Israele contro l'Iran. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden al premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo quanto riportato da Axios. Biden ha spiegato a Netanyahu che gli Usa non parteciperanno a nessuna azione offensiva contro Teheran e non sosterranno una tale operazione. Il premier israeliano, mette in evidenza Axios, avrebbe capito la posizione del presidente americano. Il sostegno dell'America alla sicurezza di Israele è però incrollabile, ha aggiunto Biden, e Washington condanna "nei termini più duri" l'attacco "senza precedenti" dell'Iran. "Non vogliamo un'escalation, né una guerra con l'Iran", ha rimarcato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, alla Nbc.

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Guterres: "Grave escalation"

Ferma condanna arriva anche dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, che chiede "la cessazione immediata di queste ostilità" e dice di essere "profondamente allarmato per il pericolo reale di una devastante escalation a livello regionale". Esorta quindi "tutte le parti a esercitare la massima moderazione per evitare qualsiasi azione che possa portare a scontri militari su più fronti in Medio Oriente. Né la regione né il mondo possono permettersi un'altra guerra".

Nato: "Usare moderazione"

La Nato condanna l'attacco come un'"escalation" dell'instabilità regionale, invitando con urgenza "moderazione" da tutte le parti. "Condanniamo l'escalation notturna iraniana, invitiamo alla moderazione, mentre monitoriamo gli eventi da vicino. È di vitale importanza che il conflitto in Medio Oriente non vada fuori controllo", ha dichiarato il portavoce dell'Alleanza atlantica Farah Dakhlallah.

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Von der Leyen e Metsola

Stessa preoccupazione da parte delle istituzioni europee. Su X, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha definito l’aggressione "palese e ingiustificabile" e ha invitato l’Iran e i suoi alleati "a cessare immediatamente questi attacchi. Tutti gli attori devono ora astenersi da ulteriori escalation e lavorare per ripristinare la stabilità nella regione". Le fa eco la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola: "L'attacco senza precedenti dell'Iran con droni e missili contro Israele è una grave escalation. Rischia di scatenare un ulteriore caos in tutto il Medio Oriente. L'Ue condanna l'attacco con la massima fermezza e continuerà ad adoperarsi per ridurre l'escalation e impedire che la situazione degeneri in un ulteriore spargimento di sangue". 

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La condanna di Berlino

"L'attacco aereo sul territorio israeliano lanciato dall'Iran è irresponsabile e ingiustificabile", afferma anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz aggiungendo che così Teheran rischia di causare "una conflagrazione" nella regione. "Siamo a stretto contatto con Israele e discuteremo con i nostri alleati", scrive Scholz in un post pubblicato sul suo account X. Anche la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha condannato fermamente l'invio dei droni, "che ha il potenziale di far precipitare un'intera regione nel caos". L'Iran "deve fermare tutto questo immediatamente", ha dichiarato Baerbock aggiungendo che "tutta la solidarietà" del governo tedesco "va in queste ore a Israele".

Macron: "A rischio la stabilità"

"Condanno con la più grande fermezza l'attacco senza precedenti lanciato dall'Iran contro Israele, che minaccia di destabilizzare la regione", scrive in un messaggio pubblicato su X anche il presidente francese, Emmanuel Macron, esprimendo ''solidarietà al popolo israeliano" e sottolineando "il legame della Francia alla sicurezza di Israele, dei nostri partner e alla stabilità regionale''. "La Francia lavora per la de-escalation con i propri partner e chiede moderazione'', conclude.

Sanchez: "Condanno l'attacco iraniano come ogni forma di violenza"

"Dopo una lunga notte in cui è stato confermato il livello dell'attacco perpetrato dall'Iran, il governo di Spagna lo condanna, come ha condannato e condannerà sempre ogni forma di violenza che attenti alla sicurezza e al benessere di civili innocenti", scrive il premier spagnolo Pedro Sanchez in un messaggio su X, esortando "responsabilità e moderazione" da parte dei leader internazionali per "evitare a ogni costo un'escalation". "Dobbiamo imparare dalla storia e trovare un modo di risolvere i conflitti per via diplomatica, evitando a ogni costo escalation ancora maggiore", insiste Sanchez.

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Mosca invita alla moderazione

Il ministero degli Esteri russo, in un comunicato, invita alla "moderazione" dopo gli attacchi iraniani contro Israele: "Esortiamo tutte le parti coinvolte a mostrare moderazione. Contiamo sul fatto che gli Stati regionali risolvano i problemi esistenti con mezzi politici e diplomatici".

Il Papa: "Si fermi la spirale di violenza"

Un appello arriva anche da Papa Francesco al Regina Caeli: "Seguo nella preghiera e con preoccupazione, anche dolore, le notizie giunte nelle ultime ore sull'aggravamento della situazione in Israele a causa dell'intervento da parte dell'Iran". "Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande - aggiunge il Pontefice - Nessuno deve minacciare l'esistenza altrui. Tutte le nazioni si schierino invece dalla parte della pace e aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza è un loro profondo e lecito desiderio, ed è un loro diritto". "Si giunga presto a un cessate il fuoco a Gaza e si percorrano le vie del negoziato, con determinazione - prosegue - Si aiuti quella popolazione precipitata in una catastrofe umanitaria. Si liberino subito gli ostaggi rapiti mesi fa. Quanta sofferenza!". "Preghiamo per la pace - conclude Bergoglio -: basta con la guerra! Basta con gli attacchi! Basta con la violenza! Sì al dialogo e sì alla pace".

Turchia: "Gli eventi possono trasformarsi in conflitti a livello globale"

La Turchia esorta "i funzionari iraniani" e i "Paesi occidentali che hanno un'influenza su Israele" a porre fine all'escalation. Lo si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara: "La ritorsione dell'Iran per l'attacco (di Israele contro l'ambasciata iraniana a Damasco) e i successivi sviluppi hanno dimostrato ancora una volta che gli eventi possono rapidamente trasformarsi in una guerra regionale", avverte Ankara. "Continueremo i nostri sforzi per prevenire un processo che danneggerà permanentemente la stabilità della nostra regione e causerà maggiori conflitti a livello globale".

Chi appoggia l'Iran

C'è chi appoggia l'Iran. Così la Siria: Teheran ha esercitato il suo "diritto all'autodifesa" nell'attacco. "Consideriamo l'operazione militare dell'Iran contro l'occupante sionista come un diritto naturale e una risposta meritata al crimine di aver preso di mira il consolato iraniano a Damasco e di aver assassinato lì diversi leader delle Guardie Rivoluzionarie", ha detto Hamas su Telegram, facendo appello "alle nazioni arabe e islamiche, ai popoli liberi del mondo e alle forze della resistenza nella regione di continuare l'appoggio alla nostra operazione 'Inondazione di Al Aqsa".

 

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