Guerra Ucraina Russia, Zelensky: "Nostre truppe anche in regione russa di Belgorod"

Il presidente ucraino ha confermato ufficialmente per la prima volta la presenza delle truppe del Paese nella regione russa, sottolineando che le operazioni in quella zona - così come nel Kursk - sono una risposta giustificata all'invasione di Mosca. Il Pentagono sta valutando una proposta per il ritiro di 10mila militari americani dall'Europa orientale. Lo rivela Nbcnews

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato ufficialmente per la prima volta la presenza delle truppe del Paese nella regione russa di Belgorod, sottolineando che le operazioni in quella zona - così come nel Kursk - sono una risposta giustificata all'invasione di Mosca. "Il comandante in capo Oleksandr Syrsky ha presentato oggi un rapporto separato: il fronte, la nostra presenza nel Kursk e nella regione di Belgorod. Continuiamo a condurre operazioni attive nelle zone di confine in territorio nemico e questo è assolutamente giusto: la guerra deve tornare da dove è venuta", ha affermato il capo dello Stato ucraino. 

Kiev ha avviato la procedura per richiedere una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in seguito all'attacco missilistico russo sulla città di Kryvyi Rih in cui sono morte 20 persone. 

Il presidente ucraino Zelensky ha segnalato la presenza di cittadini cinesi tra le file delle forze russe attive nel Donetsk. Lo ha fatto diffondendo un video, attraverso i propri canali social, in cui si vedono due uomini catturati dalle forze ucraine e – secondo quanto dichiarato – trovati in possesso di documenti identificativi. Se confermato, si tratterebbe di un nuovo livello d'interferenza nel conflitto, dopo il flusso mai interrotto di componenti 'dual use' a Mosca. Ma fonti militari dei Paesi alleati invitano alla cautela: “Non vi sono indicazioni" che il governo cinese si celi dietro l'invio di soldati in Ucraina. 

Il Pentagono sta valutando una proposta per il ritiro di 10mila militari americani dall'Europa orientale. Lo rivela Nbcnews, citando sei diverse fonti americane e europee e sottolineando la preoccupazione suscitata dal fatto che questa possibile mossa possa rafforzare Vladimir Putin. Le unità che potrebbero essere ritirate infatti fanno parte del contingente di 22mila militari che l'amministrazione Biden inviò nel 2022 nei Paesi della Nato confinanti con l'Ucraina dopo l'invasione russa. 

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Usa: "inquietante "che i cinesi combattano per la Russia

Gli Usa affermano che è "inquietante" che i cinesi combattano per la Russia in Ucraina. "Pechino fornisce a Mosca l'82% della sue capacità offensive", ha detto la portavoce del dipartimento di Stato Tammy Bruce commentando la notizia dell'arresto di due cinesi da parte delle forze di Kiev.

Servizi bielorussi aumentano reclutamento agenti in Lituania

I servizi di intelligence bielorussi avrebbero aumentato considerevolmente l'arruolamento di nuovi agenti tra i membri della diaspora bielorussa in Lituania. Lo comunica il Dipartimento per la sicurezza dello Stato (Dss) lituano in un nuovo rapporto sulle minacce alla sicurezza nazionale.    Il documento indica che i servizi bielorussi starebbero arruolando nuovi agenti impiegando ricatti e minacce di ritorsione sui parenti rimasti in Bielorussia come strumenti di persuasione.    Il rapporto pone, inoltre, l'accento sulla modernizzazione dei servizi bielorussi e il potenziato impiego di strumenti tecnologici che rendono molto più agevole il mantenimento dei contatti con il personale di stanza all'estero e il loro costante controllo.    Al centro dell'attenzione dei servizi di Minsk sarebbero le attività dell'opposizione democratica bielorussa, che a Vilnius ha il suo quartier generale, e la supervisione delle istituzioni lituane.

Usa e Russia si incontreranno a Istanbul giovedì

Delegazioni di Usa e Russia si incontreranno giovedì 10 aprile a Istanbul. Lo ha detto la portavoce del dipartimento di Stato, Tammy Bruce, precisando che "non si parlerà della guerra in Ucraina". Gli Stati Uniti e la Russia terranno dei colloqui giovedì a Istanbul "per ripristinare alcune delle operazioni delle loro ambasciate che sono state drasticamente ridimensionate dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca". "Non ci sono questioni politiche o di sicurezza all'ordine del giorno, e non c'è assolutamente l'Ucraina. Questi colloqui sono incentrati esclusivamente sulle nostre operazioni di ambasciata", ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce.

Kiev: "Colpiti con aerei depositi militari russi nel Kursk"

Aerei dell'aeronautica militare ucraina hanno colpito un complesso di magazzini militari russi a Ozerki, nella regione russa di Kursk, ancora parzialmente occupata dalle truppe ucraine: lo scrive Ukrinform, citando lo stato maggiore delle forze armate di Kiev.    L'attacco, scrive l'agenzia ucraina, è stato compiuto il 7 aprile. Alcuni hangar, diversi edifici militari e attrezzature tecniche sono stati distrutti, sono stati uccisi più di 30 militari russi, tra cui manovratori e addetti alla riparazione dei droni.    Secondo lo stato maggiore "la distruzione di questa struttura riduce significativamente la capacità della Russia di condurre operazioni di combattimento contro unità delle Forze di difesa dell'Ucraina nella regione di Sumy e di Kursk.    Inoltre, Ukrinform parla di un raid, sempre dall'aeronautica militare, che il 27 marzo ha colpito con successo il posto di blocco di frontiera di Pogar, nell'area di Sluchovsk, nella regione di Bryansk, da cui sono stati ripetutamente registrati lanci di droni nemici.

Bozza mozione c.destra,obiettivo tregua a Kiev e accordo di pace

"L'Italia, in linea con gli indirizzi espressi dal Parlamento, ha finora contribuito attivamente al sostegno della resistenza ucraina, fornendo assistenza militare, umanitaria e diplomatica; appare prioritario continuare a sostenere ogni sforzo, a livello internazionale, volto al raggiungimento di una tregua e alla successiva definizione di un accordo di pace stabile e duraturo". E' quanto si legge in un passaggio della bozza della mozione del centrodestra sul riarmo che sarà votata la prossima settimana    "Al prossimo vertice Nato - si legge nel testo - previsto all'Aja nel giugno 2025 sarà presumibilmente presentata da parte del Segretario Generale una nuova proposta sulla percentuale di spesa per la difesa, che dovrebbe superare l'attuale soglia minima del 2 per cento del Prodotto Interno Lordo. Nelle conclusioni della riunione straordinaria del 6 marzo 2025, il Consiglio Europeo aveva accolto con favore l'intenzione della Commissione di formulare una raccomandazione per l'attivazione della clausola di salvaguardia nazionale prevista dal Patto di Stabilità e Crescita, al fine di agevolare un aumento della spesa per la difesa a livello nazionale e di aprire uno spazio di spesa aggiuntiva potenziale di 650 miliardi di euro nell'intera Unione europea, lasciando alle singole Nazioni le decisioni sull'incremento da destinare. Il Consiglio europeo aveva, altresì, preso favorevolmente atto della proposta della Commissione relativa a un nuovo strumento - denominato SAFE (Security Action for Europe) - finalizzato a fornire agli Stati membri un importo fino a 150 miliardi di euro, in supporto al consolidamento industriale del comparto difesa e sicurezza".

Meloni il 17 a Washington da Trump

La premier Giorgia Meloni sarà a Washington giovedì 17 aprile per un colloquio con il presidente Usa Donald Trump. Lo ha annunciato la stessa premier nel corso dei tavoli con le categorie a Palazzo Chigi.

Fonti alleate: “Non si vede ingente offensiva russa d'estate”

L'intelligence non sta osservando "nuove concentrazioni di forze russe" in nessun quadrante particolare del fonte ucraino che lasci presagire "un'ingente offensiva nella primavera-estate del 2025". Lo affermano fonti militari alleate sentite dall'ANSA. Kiev in particolare è preoccupata per l'area di Kherson. La pressione russa si è allentata nei primi mesi del 2025 e la situazione appare meno critica a Pokrovsk, snodo logistico chiave del Donbass.

Fonti alleate: "Nessuna prova che Cina abbia inviato soldati"

Al momento "non vi sono indicazioni" che il governo cinese si celi dietro l'invio di soldati in Ucraina. Lo affermano fonti alleate in seguito alle informazioni diffuse dal presidente Volodymyr Zelensky, precisando come nel teatro ucraino vi siano ad esempio cittadini di Paesi occidentali senza che i rispettivi governi ne abbiano "sanzionato" la presenza. "Continuiamo a monitorare la situazione", aggiungono le fonti.

Bozza mozione c.destra,forza multinazionale Onu in Ucraina

Il centrodestra deposita una mozione sul riarmo europeo ed il sostegno all'Ucraina che sarà votato la prossima settimana insieme ai testi depositati dalle opposizioni. Nella bozza di sei punti si legge: si impegna il governo a "favorire, successivamente alla tregua e alla firma di un accordo di pace tra la Federazione Russa e l'Ucraina, la costituzione di una forza multinazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite, subordinata a una deliberazione del Consiglio di Sicurezza, al fine di garantire un processo di pace stabile, condiviso ed irreversibile". La mozione del centrodestra - si legge ancora nel documento -  impegna inoltre il governo a "proseguire nell'opera di rafforzamento delle capacità di difesa e sicurezza nazionale al fine di garantire, alla luce delle minacce attuali, la piena efficacia dello strumento militare, secondo i compiti stabiliti dall'ordinamento, a salvaguardia delle libere istituzioni, della democrazia, dell'integrità e sicurezza dei cittadini e del territorio nazionale, come presupposto per l'esercizio universale dei diritti fondamentali. 2) A confermare gli impegni assunti dall'Italia negli ultimi dieci anni, nelle alleanze internazionali di cui fa parte e in particolare in ambito Nato, rispettando i requisiti di investimento e di sviluppo delle capacità necessarie a garantire all'Alleanza una postura credibile e una reale deterrenza; 3) a continuare, nel rispetto degli indirizzi del Parlamento, a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario, fermo restando l'auspicio di una rapida conclusione dei negoziati di pace; 4) ad operare, in ogni sede internazionale e con ogni strumento diplomatico, affinché si giunga nel più breve tempo possibile a un cessate il fuoco e a una pace duratura sul territorio ucraino;  5) a ribadire la necessità che ogni eventuale tregua includa, sin dalla fase iniziale, la protezione delle infrastrutture civili ucraine, non soltanto quelle energetiche, ma soprattutto scuole, ospedali e città".

Coalizione volenterosi, Starmer non in grado di dare dettagli

Il premier laburista britannico Keir Starmer continua per ora a non essere in grado di fornire dettagli concreti sulla missione della cosiddetta Coalizione dei Volenterosi, da lui promossa assieme al presidente francese Emmanuel Macron per sostenere l'invio di una possibile forza militare di garanzia da schierare in Ucraina dopo una cessazione delle ostilità con la Russia. Lo ha ammesso lui  stesso, incalzato vanamente al riguardo dal compagno di partito Tan Dhesi, presidente della commissione Difesa dei Comuni, durante un'audizione dinanzi al Liaison Committee, super comitato parlamentare di Westminster.      Starmer ha detto di non poter fornire al momento elementi specifici, né numeri, né scadenze sull'impegno di un contingente britannico da mandare in Ucraina nell'ambito di una tale missione. Mentre si è limitato a rivendicare di aver dato "impulso politico" all'iniziativa e di stare agendo con Macron per "mettere insieme" i Paesi disposti a contribuirvi; oltre ad evidenziare "il lavoro in corso" tra i vertici dello stato maggiore britannico e delle controparti a Kiev per definire i contenuti "tecnici di qualunque operazione" futura.

Fonti governo: "Def tecnico,niente indicazioni su dazi-difesa"

Il prossimo Def sarà un documento "tecnico" che non includerà il quadro programmatico e non conterrà indicazioni né sull'impatto dei dazi né sulle spese per la difesa. E' quanto fanno sapere fonti di governo alla vigilia del cdm. Il documento, che dopo un passaggio normativo cambierà nome in Dfp (Documento di finanza pubblica), rispetterà quanto previsto dal Regolamento Ue del 2024 sulle politiche economiche e la sorveglianza di bilancio e dalla legge di contabilità del 2009: sarà quindi articolato in 2 sole sezioni e non prevedrà previsioni programmatiche. Non una scelta, viene spiegato, ma appunto il rispetto delle norme europee e nazionali.

Crosetto: "Non mi sembra che Putin voglia la pace in Ucraina"

"Non mi pare che oggi Putin voglia veramente la pace in Ucraina. Al punto che anche lo stesso Trump, se è vero quello che dicono i giornali, si sta innervosendo. Perché anche lui ci aveva creduto, come ci avevamo creduto tutti. Come dice il Vangelo, dai frutti li riconoscerete". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al termine della visita all'Amerigo Vespucci e a nave Libra a Durazzo, in occasione della quinta tappa del tour Mediterraneo.

Crosetto: "Ue saprà sostituire soldati Usa con i propri"

"Io penso che l'Europa sarà in grado tranquillamente di sostituire queste persone con contingenti europei". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha commentato l'ipotesi del Pentagono di ritirare 10 mila soldati in Europa. Quella del governo americano - ha sottolineato a margine della visita a bordo dell'Amerigo Vespucci a Durazzo - "era una decisione già preannunciata dall'amministrazione Biden, ma non è una cosa inaspettata, è una cosa alla quale ci stiamo preparando da tempo, ora bisognerà capire con quale tempistica verrà fatta".

La Finlandia attrezza vigili del fuoco per eventualità di guerra

La Finlandia sta imparando dalle esperienze dei soccorritori in Ucraina e ha deciso di acquistare equipaggiamenti protettivi, quali elmi e giubbotti antiproiettile, per i propri vigili del fuoco.     "Purtroppo in Ucraina è frequente che prima ci sia un'esplosione e che, quando arrivano i soccorritori sul posto, ci sia una seconda esplosione", ha spiegato Petri Strandberg, capo dei vigili del fuoco presso il dipartimento di Helsinki.     L'esperienza dall'Ucraina mostra che la minaccia può venire da bombardamenti ma anche da droni: "Ci auguriamo chiaramente di non averne bisogno qua in Finlandia. Ma sappiamo che dobbiamo essere pronti. Si tratta di una nuova iniziativa per preparare i nostri soccorritori in caso di episodi violenti", ha aggiunto Strandberg, intervistato dall'emittente di servizio pubblico finlandese, Yle.     L'equipaggiamento sarà distribuito a sezioni in tutto il Paese, una presa di coscienza da parte delle autorità finlandesi che il conflitto armato non si svolge più soltanto lungo la linea del fronte.

Zelensky mostra un video del combattente cinese catturato

"Il coinvolgimento della Cina, direttamente o indirettamente, in questa guerra in Europa è un chiaro segnale che Putin farà di tutto tranne che porre fine alla guerra. Sta cercando modi per continuare a combattere. Questo richiede sicuramente una reazione. Una reazione da parte degli Stati Uniti, dell'Europa e di chiunque nel mondo voglia la pace". Lo ha detto Volodymyr Zelensky dopo la cattura di due cittadini cinesi accusati di combattere al fianco dei russi, come riporta Unian.     "Questo è un altro paese che sostiene militarmente l'invasione russa dell'Ucraina dalla parte della Russia. Questo è un altro (paese) dopo l'Iran, la Siria, l'esercito nordcoreano. Ma c'è una differenza: i nordcoreani hanno combattuto contro di noi sul saliente di Kursk. I cinesi stanno combattendo sul territorio dell'Ucraina", ha spiegato il presidente, affermando che questa è una questione importante da discutere urgentemente con i partner.     Zelensky nel suo messaggio su Telegram ha postato anche il video di uno dei due combattenti cinesi catturato dall'ucraina, con le fascette ai polsi ed in tenuta militare.

Lollobrigida: "È necessario che l'Europa si riformi"

"E' una riforma necessaria. Fratelli D'Italia, con Giorgia Meloni, lo diceva da anni. Dopo la pandemia e dopo il conflitto Russia-Ucraina, e adesso con la crisi del mercato regolato tutti hanno capito che l'Europa deve riformarsi. Ripartire dagli obiettivi strategici dei trattati di Roma, che dovevano garantire pace e prospettive di mercato all'interno dell'Unione europea. Alcuni di questi obiettivi sono stati indeboliti, dobbiamo rivedere questo quadro per mettere l'Europa in grado di competere con avversari molto dinamici e molto pratici, sia a est che, in termini commerciali, a ovest. Bisogna cercare di essere un'Europa diversa, rivedere sia le regole di natura finanziaria, che una prospettiva di crescita economica, con sostegno alle imprese e garanzie di semplificazione tali che continuare a lavorare e produrre in questo continente sia conveniente" Lo ha detto questa mattina a Ping Pong, Rai Radio1, Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, rispondendo alla domanda di Annalisa Chirico se il patto di stabilità, dopo la richiesta della premier Giorgia Meloni di rivederlo, e dopo la modifica della costituzione in Germania per tornare a fare debito, avesse ancora una validità sostanziale.

Spagnolo Feijoo (Pp) domani vede von der Leyen a Bruxelles

Il leader dei conservatori spagnoli del Partito Popolare (Pp), Alberto Nuñez Feijóo,  domani sarà a Bruxelles per incontrare la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e con il commissario della Difesa, Andrius Kubilius, per "affrontare le due sfide più importanti che ha davanti l'Unione europea: la nuova politica commerciale degli Stati Uniti e l'incremento degli investimenti per la difesa", segnalano fonti del Pp.     Feijóo "esprimerà l'appoggio del Paritito Popolare a von der Leyen, nel disegno di una risposta ferma ma decisi nella guerra commerciale iniziata dagli Stati Uniti, che in Spagna pregiudica aziende e lavoratori", segnalano le fonti.     Il Pp spagnolo, pur appartenendo alla stessa famiglia politica del Ppe, nel novembre scorso votò contro la Commissione presieduta dalla von der Leyen.     Dall'inizio della crisi dei dazi, il leader dei Popolari si è aperto a votare a favore dell'"ombrello" di misure varato dal governo socialista e favore di aziende e lavoratori, pur reputando "insufficienti" le modifiche apportate dall'esecutivo al decreto legge, su proposta del Pp. Mentre, si allontana la possibilità che i popolari votino a favore dell'aumento delle spese in Difesa cui si è impegnato il premier Pedro Sanchez con Ue e Nato, nel Congresso spagnolo, per non offrire un assist all'esecutivo progressista, diviso nei confronti degli alleati di sinistra sulla spesa militare.

Tajani: "Ue ci difende meglio di come possiamo difenderci da soli, in qualsiasi settore"

"L'Europa ci protegge meglio di come possiamo difenderci da soli, in qualsiasi settore". Lo ha detto il ministro degli Esteri,  Antonio Tajani, intervenendo a Caserta. Parlando anche delle sfide economiche che attendono l'Europa, Tajani ha aggiunto: "Se siamo tutti uniti possiamo competere, essere protagonisti".

Kiev convoca il rappresentante diplomatico di Pechino

Il governo ucraino ha reso noto di aver convocato l'incaricato d'affari di Pechino a Kiev per chiedere conto dei due cittadini cinesi catturati al fronte nel Donetsk, accusati di combattere al fianco dell'esercito russo. "Abbiamo convocato l'incaricato d'affari cinese in Ucraina presso il Ministero degli Affari Esteri per condannare questo atto e chiedere spiegazioni", ha detto il ministro degli Esteri Andriy Sybiga.

Zelensky: "Catturati due cinesi che combattevano con i russi"

"I nostri militari hanno catturato due cittadini cinesi che combattevano nell'esercito russo nella regione di Donetsk". Lo ha reso noto Volodymyr Zelensky su Telegram, dicendo di avere i loro documenti. "Abbiamo informazioni secondo cui nelle unità dell'occupante ci sono significativamente più di due cittadini cinesi", ha aggiunto. "Ho incaricato il Ministro degli Affari Esteri di contattare immediatamente Pechino e di scoprire come la Cina intende rispondere a questa situazione".

Il Pentagono licenzia la rappresentante Usa presso la Nato

Il Pentagono ha confermato il licenziamento della rappresentante degli Usa presso la Nato, l'ultimo di una serie di alti ufficiali militari rimossi dall'amministrazione del presidente Donald Trump. Il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, "ha rimosso il vice ammiraglio della Marina statunitense, Shoshana Chatfield, dal suo incarico di rappresentante degli Stati Uniti presso il comitato militare della Nato a causa della perdita di fiducia nella sua capacità di comando", ha affermato in una nota il portavoce del Pentagono, Sean Parnell.

Il generale De Gennaro: "Congelati i beni russi per 2 miliardi di euro"

Dall'invasione russa in Ucraina a oggi, la Guardia di finanza "ha eseguito accertamenti su 2.400 soggetti" inseriti nelle black list Ue e "congelato beni per 2 miliardi di euro riconducibili a 24 persone fisiche e 4 entità". Lo ha reso noto il comandante generale della Guardia di finanza, generale Andrea De Gennaro, nel corso di un'audizione davanti alla commissione Difesa della Camera dei deputati. 

Tokyo: "Più cooperazione con la Nato e aiuti a Kiev"

Il Giappone vuole "partecipare" alla missione Nato Nsatu - ovvero il nuovo comando alleato creato per pianificare, coordinare e organizzare la fornitura di assistenza in materia di sicurezza all'Ucraina - e chiede al segretario generale della Nato di mettere a punto "le necessarie procedure". Lo ha detto il ministro della Difesa giapponese Gen Nakatani nel suo incontro con Mark Rutte. "Per noi è significativo apprende le lezioni da trarre dopo l'invasione della Russia in Ucraina", ha notato. "Non vedo l'ora di aumentare la cooperazione con la Nato, incluso il sostegno a Kiev", ha aggiunto. 

I russi riprendono il controllo di un altro villaggio nel Kursk

L'esercito russo ha ripreso il controllo di uno degli ultimi villaggi ancora in mano delle Forze ucraine nella regione di Kursk. Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri di Mosca, "unità del gruppo militare Sever hanno liberato l'insediamento di Guevo durante operazioni offensive". Ria Novosti riferisce che i russi hanno issato la bandiera sulla chiesa al centro del villaggio. 

Guerra in Ucraina, Zelensky: "Nostre truppe anche in regione di Belgorod". VIDEO

Il Pentagono valuta ritiro di 10.000 soldati da Europa dell'Est

Secondo sei funzionari statunitensi ed europei citati da Nbc News, alti funzionari del Dipartimento della Difesa stanno valutando una proposta per ritirare fino a 10.000 soldati dall'Europa orientale, suscitando preoccupazione in entrambi i continenti sul fatto che ciò potrebbe dare coraggio al presidente russo Vladimir Putin. Le unità in esame fanno parte dei 20.000 uomini che l'amministrazione Biden ha schierato nel 2022 per rafforzare le difese dei paesi confinanti con l'Ucraina dopo l'invasione russa. I numeri sono ancora in fase di discussione, ma la proposta potrebbe comportare la rimozione di fino a metà delle forze inviate da Biden. 

Il Cremlino favorevole a negoziati Usa-Iran sul nucleare

Il Cremlino accoglie con favore l'annuncio di negoziati in Oman tra gli Usa e l'Iran sul nucleare. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass. "Senza dubbio", ha risposto Peskov quando gli è stato chiesto se Mosca sostenga l'avvio di negoziati. "Sappiamo che alcuni contatti diretti e indiretti sono pianificati in Oman e ovviamente possiamo solo accoglierli con favore perché ciò può portare ad una de-escalation delle tensioni sull'Iran", ha aggiunto il portavoce. "Abbiamo detto ripetutamente che sosteniamo la soluzione del dossier iraniano attraverso mezzi politici e diplomatici", ha insistito Peskov. 

Russia, contenuti pro-Kiev e incitamento a proteste: tribunale multa Telegram

Un tribunale russo ha inflitto una multa di sette milioni di rubli (circa 74.850 euro) alla piattaforma Telegram per essersi rifiutata di rimuovere alcuni canali accusati d'incitamento a commettere "attacchi terroristici" e di promuovere proteste antigovernative. Stando a quanto riferito dalla Tass, tra i canali rimasti online figurerebbero alcuni che invitavano a compiere attacchi contro infrastrutture ferroviarie per "sostenere le Forze Armate ucraine" nel contesto del conflitto iniziato a febbraio 2022. 

Secondo il tribunale, Telegram avrebbe ignorato la richiesta del Servizio federale per la supervisione delle telecomunicazioni, delle tecnologie dell’informazione e dei mass media (Roskomnadzor), che aveva ordinato la rimozione di una serie di contenuti ritenuti di matrice estremista. I documenti del caso indicano che "Telegram Messenger Inc., in quanto proprietaria della fonte informativa, non ha rimosso una pagina web contenente appelli ad attività estremiste", nonostante le notifiche inviate dall’ente regolatore per segnalare la violazione delle normative vigenti e richiedere il blocco dell’accesso alle fonti incriminate.

Non si tratta del primo provvedimento contro Telegram: già nell’ottobre 2024, la piattaforma era stata sanzionata con una multa di quattro milioni di rubli (circa 42.770 euro) per fatti simili, in linea con una sentenza emessa nell’agosto dello stesso anno, anch’essa da quattro milioni di rubli.

Premier belga a Kiev, previsto incontro con Zelensky

Zelensky aveva invitato De Wever a Kiev durante il loro incontro a Bruxelles il mese scorso. Stando ai media belgi De Wever coglierà anche l'occasione per annunciare un ulteriore miliardo di euro in aiuti militari. Ciò coprirebbe, tra le altre cose, la fornitura di munizioni, sistemi antiaerei e F-16. I primi jet da combattimento infatti dovrebbero essere consegnati entro la fine di quest'anno, dopo che il Belgio avrà ricevuto i suoi primi F-35. Prima dell'incontro con Zelensky, la delegazione belga si recherà a Bucha. 

Von der Leyen: "La Cina aumenti gli sforzi per la pace in Ucraina"

Nel corso del colloquio telefonico con il premier cinese Li Qiang, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, "ha ribadito il fermo sostegno dell'Ue a una pace giusta e duratura in Ucraina, sottolineando che qualsiasi condizione per la pace deve essere determinata dall'Ucraina" e "ha invitato la Cina a intensificare i suoi sforzi per contribuire in modo significativo al processo di pace". Lo riferisce l'esecutivo Ue in una nota. 

Von der Leyen

©IPA/Fotogramma

Kiev conferma sede militare in Germania: "Nostra arma segreta"

L'ex comandante in capo delle forze armate ucraine, l'ambasciatore di Kiev nel Regno Unito Valeriy Zaluzhny, ha alzato il velo sulla creazione di un quartier generale militare a Wiesbaden, in Germania, nel 2022, che è diventato un'"arma segreta" nella pianificazione delle operazioni e nella definizione delle esigenze per la loro attuazione: lo riportano i media ucraini. In precedenza, ricorda Ukrainska Pravda, il New York Times aveva scritto che nel quartier generale di Wiesbaden il personale militare americano e ucraino identificava ogni giorno obiettivi prioritari, mentre gli ufficiali dell'intelligence studiavano le immagini satellitari e intercettavano messaggi per individuare le posizioni russe, le cui coordinate venivano poi trasmesse all'Esercito. Parlando su Facebook delle varie fasi della creazione del quartier generale, Zaluzhny ha affermato che dopo l'inizio dell'invasione, l'assistenza militare dei partner di Kiev aumentò in modo significativo. "Ecco perché nell'aprile 2022 abbiamo creato un centro per il coordinamento della fornitura di assistenza militare all'Ucraina - ha ricordato -. Aveva sede nel quartier generale del Comando europeo degli Stati Uniti a Stoccarda, in Germania. Dopo un po' di tempo, questo quartier generale ha continuato il suo lavoro a Wiesbaden". 

Media russi: mercenari colombiani nel Kursk

Le forze armate ucraine hanno portato mercenari dalla Colombia nell'area del tratto di Glubokoye, al confine tra le regioni di Sumy e Kursk. A riferirlo a Ria Novosti è una fonte del gruppo "Nord" delle truppe russe, che cita dati acquisiti dai servizi di intelligence.

Mosca: abbattuti 23 droni nel Kursk e Belgorod

Ventitrè droni ucraini sono stati abbattuti sopra le regioni di Belgorod e Kursk. Lo riferisce l'agenzia Interfax citando un comunicato del ministero della Difesa russo. "Le unità di difesa aerea in servizio hanno distrutto 23 droni ucraini ad ala fissa la scorsa notte, di cui 19 sopra la regione di Kursk e quattro sopra la regione di Belgorod", afferma la nota ufficiale.

Kiev: un missile balistico e 46 droni russi sull'Ucraina

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con un missile balistico Iskander-M e 46 droni di vario tipo, inclusi i Kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che nove velivoli senza pilota sono stati abbattuti e 31 droni-esca sono caduti in zone aperte. I droni distrutti sono stati intercettati nell'est e nel nord del Paese. Nell'attacco sono state colpite le regioni di Kharkiv, Dnipropetrovsk e Donetsk.

Zelensky: "Nostre truppe anche in regione russa di Belgorod"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato ufficialmente per la prima volta la presenza delle truppe del Paese nella regione russa di Belgorod, sottolineando che le operazioni in quella zona - così come nel Kursk - sono una risposta giustificata all'invasione di Mosca. "Il comandante in capo Oleksandr Syrsky ha presentato oggi un rapporto separato: il fronte, la nostra presenza nel Kursk e nella regione di Belgorod. Continuiamo a condurre operazioni attive nelle zone di confine in territorio nemico, e questo è assolutamente giusto: la guerra deve tornare da dove è venuta", ha affermato il capo dello Stato ieri sera. 

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