
I Mercati europei in recupero, trovano il rimbalzo anche i listini di Asia e Pacifico: in chiusura Tokyo +6,03%, Seul +0,28%, Sidney +2,27%, Shanghai +1,58%, Hong Kong +1,51%. Wall Street apre positiva, ma da Washington arriva l'annuncio di tariffe al 104% per Pechino e i listini vanno in rosso
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Dopo i crolli seguiti ai dazi introdotti dal presidente Usa Donald Trump, le Borse europee hanno recuperato. I listini europei hanno aperto in positivo e poi accelerato la corsa in territorio positivo. Milano ha poi chiuso a +2,4%. Trovano il rimbalzo anche i listini di Asia e Pacifico: in chiusura Tokyo ha guadagnato il 6,03%, Seul lo 0,28%, Sidney il 2,27%, Shanghai l'1,58%, Hong Kong +1,51%. Mentre Wall Street ha chiuso in perdita.
Intanto, Trump ha scritto su Truth che “la Cina vuole l'accordo sui dazi ma non sa come farlo partire. Aspetto la loro telefonata”, dopo aver annunciato di aver parlato con il presidente eletto della Corea del Sud. Mentre da Pechino il premier cinese ha replicato che gli Stati Uniti hanno annunciato "l'abuso di dazi su tutti i loro partner commerciali, tra cui Cina ed Europa, con varie scuse. Si tratta di un tipico atto di unilateralismo, protezionismo e di prepotenza economica". E nel pomeriggio italiano la Casa Bianca ha annunciato che domani, 9 aprile, scatteranno tariffe al 104% per la Cina.
Invece i controdazi dell'Ue per rispondere all'offensiva commerciale di Donald Trump scatteranno, invece, in tre fasi: il 15 aprile, il 16 maggio e il primo dicembre.È quanto si legge nella bozza del documento che sarà al voto domani dai Paesi membri in sede di comitato tecnico in seno alla Commissione europea. A seguito del voto dei Ventisette, Bruxelles notificherà entro il 15 aprile la decisione al Consiglio per gli scambi di merci dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. Mentre La premier Giorgia Meloni, che ieri ha avuto una riunione con la task force ministeriale sui dazi, valuta aiuti alle imprese italiane se necessario ma nel frattempo cerca il dialogo con gli Usa: è pronta a volare da Trump, il 17 aprile.
Per approfondire:
- Sondaggio, italiani bocciano dazi di Trump. Incertezza su come dovrebbe reagire il governo
- Perché i dazi e le politiche di Trump potrebbero causare una fuga dei cervelli dagli Usa
- iPhone, perché i dazi americani fanno volare il prezzo degli smartphone di Apple
- Dazi, come difendere i risparmi? Dai Btp alle monete rifugio, i consigli degli esperti
- Dazi, pronta la risposta Ue alle tariffe di Trump. Colpite le Harley, salvo il whisky
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Segui il liveblog sui dazi del 9 aprile
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Trump: Usa incassano 2 miliardi al giorno dai dazi
Donald Trump, parlando ad un evento alla Casa Bianca, ha detto che gli Usa stanno incassando 2 miliardi al giorno grazie ai dazi.
Lo scontro tra Stati Uniti e Cina
Donald Trump apre a negoziati "su misura" sui dazi con "quasi 70 Paesi" in coda per parlare, a partire da Corea del Sud e Giappone. Una mossa che rianima le Borse di tutto il mondo, ma con Wall Street che chiude in sensibile calo per l'escalation dello scontro frontale con Pechino, che respinge il "bullismo" economico degli Usa, attacca il vicepresidente JD Vance e risponde colpo su colpo. Pesano anche la conferma della Casa Bianca che le tariffe resteranno in vigore durante le trattative - quindi per settimane o mesi, ad essere ottimisti - e la risposta del Canada, che ha annunciato dal 9 aprile dazi al 25% sulle auto americane che non rispettano l'accordo Usmca. "Anche la Cina vuole fare un accordo, ma non sa come farlo partire. Stiamo aspettando la loro chiamata. Accadrà!", ha scritto su Truth il tycoon, che ha fatto scattare il 50% di dazi in più al Dragone come aveva minacciato di fare se Pechino non avesse revocato le sue misure ritorsive al primo round di tariffe Usa del 34%.
Dazi, Meloni a da Trump il 17/4. Per aziende italiane 25 miliardi

New York, le quotazioni del dollaro
Al termine delle contrattazioni di Wall Street il dollaro è scambiato a 146,36 yen, 0,7827 sterline e 0,8480 franchi svizzeri.
L'euro a 1,0958 dollari dopo la chiusura di Wall Street
L'euro è scambiato a 1,0958 dollari dopo la chiusura di Wall Street. La moneta unica sale dello 0,47% verso il biglietto verde.
Wall Street chiude in calo: Dj -0,84%, Nasdaq -2,15%
Wall Street chiude in calo con i dazi al 104% alla Cina che scatteranno alla mezzanotte del 9 aprile. Il Dow Jones perde lo 0,84% a 37.645,84 punti, il Nasdaq cede il 2,15% a 15.267,91 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,57% a 4.982,78 punti. È la prima volta da un anno che lo S&P 500 chiude sotto i 5.000 punti.
Wall Street accentua le perdite, Dj -1,72%, Nasdaq -3,10%
Wall Street accentua le perdite. Il Dow Jones perde l'1,72% a 37.300,47 punti, il Nasdaq cede il 3,10% a 15.118,08 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,63% a 4.930,38 punti.
Apple in calo a Wall Street, perde il 5%
Apple è in calo a Wall Street, dove i titoli arrivano a perdere il 5% con i dazi reciproci di Donald Trump che scatteranno alla mezzanotte del 9 aprile. Apple paga le tariffe sulla Cina, nei confronti della quale scatteranno dazi al 104% il 9 aprile.
Wall Street peggiora: Dj -1,01%, Nasdaq -2,35%
Wall Street accentua le perdite. Il Dow Jones perde l'1,01% a a 37.572,44 punti, il Nasdaq cede il 2,35% a 15.233,53 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,77% a 4.969,03 punti.
Canada: domani dazi del 25% sulle auto Usa
Il Canada ha annunciato che dal 9 aprile applicherà dazi del 25% sulle auto americane.
Dazi, Cgil: non saccheggiare i fondi di coesione e del Pnrr
"Non è con il saccheggio del Pnrr e dei fondi per le politiche di coesione, sottraendoli ai soggetti e ai territori più deboli per distribuirli a pioggia alle imprese, che si affronta la 'guerra dei dazi'". Così il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari. "Decisione peraltro annunciata - sottolinea il dirigente sindacale - dopo un incontro con le sole parti datoriali e senza alcun coinvolgimento delle organizzazioni sindacali". "Ancora una volta - aggiunge Ferrari - la Presidente del Consiglio dimostra di non avere alcuna strategia per far uscire il Paese dalla crisi economica e sociale in corso, destinata ad aggravarsi ulteriormente". "Quello che serve davvero è aumentare i salari, rinnovando tutti i contratti pubblici e privati, tutelare il lavoro, bloccare le delocalizzazioni e accelerare gli investimenti del Pnrr", conclude Ferrari.
L'Ue a Trump: “Nostro bazooka pronto, non ci costringa”
In una situazione di perdurante stallo al tavolo dei negoziati il messaggio dell'Europa a Trump, pur restando quello dell'apertura al dialogo e dell'ostinata ricerca ad una soluzione negoziale, rischia di cambiare sfumatura. E perfino la prudente Unione europea può sensibilmente mutare tono. Così, all'indomani del via libera politico dei 27 ai primi controdazi europei, la Commissione ha voluto dare un messaggio chiaro all'amministrazione americana: Bruxelles si attende che Washington cooperi, nel frattempo "tutte le opzioni sono sul tavolo". Incluse quelle che andrebbe a colpire le Big Tech d'Oltreoceano. "Sia chiaro, il bazooka è ancora sul tavolo, ma speriamo di non doverlo usare, agli Usa diciamo che vogliamo parlare", è linea tracciata da Palazzo Berlaymont.
Meloni propone alle categorie tavoli di lavoro sui dazi
Nel corso degli incontri a Palazzo Chigi con le categorie sui dazi "ampio spazio è stato riservato all'ascolto delle proposte avanzate dai rappresentanti delle imprese, nella consapevolezza condivisa che ci si trova di fronte a una sfida complessa, che richiede la partecipazione attiva e responsabile di tutti gli attori coinvolti" e "a tal scopo" la presidente del Consiglio Giorgia Meloni "ha proposto alle categorie produttive un patto per far fronte comune rispetto alla delicata congiuntura economica e l'attivazione di tavoli di lavoro per individuare una serie di misure utili a sostenere la competitività del tessuto imprenditoriale italiano, da affiancare alle iniziative che il governo intende portare avanti in ambito europeo". È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi al termine degli incontri.
Casa Bianca: “Lite Navarro-Musk? Sono ragazzi”
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha minimizzato la lite con scambio di insulti tra Elon Musk e il consigliere per il commercio di Donald Trump e architetto dei dazi Peter Navarro. "Sono ragazzi, li lasciamo fare", ha detto la funzionaria precisando che i due "hanno ovviamente opinioni molto diversi su molti argomenti".
Casa Bianca: un errore la ritorsione della Cina ai dazi Usa
"Un errore da parte della Cina fare ritorsioni" sui dazi Usa: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
Casa Bianca: dazi resteranno durante negoziati per gli accordi
I dazi continueranno a restare in vigore durante i negoziati per gli accordi: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, dopo che ieri Donald Trump aveva escluso pause delle tariffe.
Trump ordina accordi commerciali su misura con ogni Paese
Donald Trump si è incontrato stamane col suo team per il commercio e ha ordinato di fare "accordi commerciali su misura" con ogni Paese. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, sottolineando che tutte le opzioni restano sul tavolo per ciascun Paese.
Casa Bianca: quasi 70 Paesi chiedono di negoziare sui dazi
"Quasi 70 Paesi ci hanno contattato per iniziare negoziati sui dazi”, ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
La Casa Bianca conferma la visita di Meloni il 17 aprile
La Casa Bianca ha confermato la visita della premier Giorgia Meloni a Washington il prossimo 17 aprile.
Casa Bianca: da domani tariffe del 104% alla Cina
Da domani i dazi contro la Cina saliranno al 104%. Lo annuncia la Casa Bianca.
Meloni: da Trump decisione assolutamente sbagliata sui dazi
"Ho già detto quello che penso: penso sia una decisione assolutamente sbagliata da parte dell'amministrazione Trump. Le economie delle nazioni occidentali sono fortemente interconnesse, politiche protezionistiche così incisive finiranno per danneggiare l'Europa quanto gli Stati Uniti". Così, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al tavolo con le categorie sui dazi, sottolineando che sono tariffe "da quello che sappiamo, che rischiano di avere un impatto su filiere che per l'Italia sono particolarmente strategiche come macchinari, automotive, agroalimentare e tessile, mentre sul chimico-farmaceutico sono ancora in corso approfondimenti specifici relativamente al nuovo scenario".
Dazi, Meloni: a Trump proporrò formula "zero per zero"
Meloni a parti sociali: “Nuovo patto davanti a questa crisi”
Nel corso degli incontri con le categorie sui dazi, la premier Giorgia Meloni ha detto: “Forti della nostra ritrovata credibilità, forti di una politica di bilancio che è stata estremamente seria e che diciamo non ha gettato soldi dalla finestra, e chiaramente con questo quadro di riferimento, quello che io vorrei fare è sottoporre alle categorie produttive, al mondo del Made in Italy e a tutte le organizzazioni datoriali e sindacali, un nuovo patto per fare fronte comune rispetto alla nuova delicata congiuntura economica che stiamo affrontando". La presidente del Consiglio ha aggiunto che “il nostro obiettivo è utilizzare la crisi per rendere il nostro sistema economico più produttivo e competitivo. Le crisi, ricordiamocelo, sono sempre un'occasione, la parola crisi, io lo ricordo sempre viene dal greco "krisis" che significa scelta, decisione, la crisi impone di stabilire le priorità di scelta".
Meloni il 17 aprile a Washington da Trump
La premier Giorgia Meloni sarà a Washington giovedì 17 aprile per un colloquio con il presidente Usa Donald Trump. Lo ha annunciato la stessa premier nel corso dei tavoli con le categorie a Palazzo Chigi.
Repubblicani al Senato Usa sollecitano accordi e stop dazi
I repubblicani al Senato hanno esortato il rappresentante per il commercio Usa Jamieson Greer a negoziare accordi con i leader mondiali, in un'udienza a Capitol Hill, auspicando che la guerra commerciale scatenata dal presidente Donald Trump abbia una fine. Il presidente della commissione Finanze del Senato, Mike Crapo, ha aperto l'udienza incalzando Greer sull'"obiettivo" dell'amministrazione per le sue ampie "tariffe reciproche" e ha affermato di sperare che l'obiettivo sia espandere il commercio e aprire i mercati per gli esportatori americani Il senatore James Lankford è stato ancora più diretto. "Tutti quelli con cui parlo sono grati che stiamo effettivamente affrontando la questione del deficit commerciale e cercando di abbattere le barriere al commercio", ha detto Lankford a Greer. Ma, ha aggiunto, "vogliono anche avere una tempistica" su quando le tariffe saranno revocate. E ha espresso dubbi su uno degli obiettivi principali di Trump per i nuovi dazi: cancellare i deficit commerciali degli Stati Uniti con i Paesi stranieri. "La maggior parte dei Paesi al mondo non acquisterà mai tanto quanto stiamo acquistando noi", ha detto Lankford.
Tajani: continuare a lavorare per un accordo con gli Usa
Sulla vicenda dei dazi "bisogna lavorare per trovare un accordo con gli Stati Uniti. Ed ecco perché io avevo chiesto un rinvio delle liste dei dazi da aumentare su alcuni prodotti di importazione americana". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con I giornalisti a Caserta a margine di un vertice con il suo omologo olandese. "Anche la missione del presidente Meloni in America sarà finalizzata a favorire il dialogo per evitare una guerra commerciale. Lo ripeto: noi dobbiamo arrivare a tassi zero/zero e creare un grande mercato unico Stati Uniti-Europa".
Macron: “Trump faccia marcia indietro sui dazi”
Il presidente francese, Emmanuel Macron, a margine della visita di Stato in Egitto, esorta il presidente Usa Donald Trump a “rivedere la sua decisione” sui dazi. “L’Europa non ha mai voluto il caos”, ricorda il presidente francese, secondo dichiarazioni riportate dal giornale Le Parisien. “Il presidente Trump deve tornare sulla sua decisione”, sottolinea Macron, aggiungendo che “la Commissione Ue sta lavorando alle risposte”.
Borsa: rally in Europa, le banche spingono gli indici
Dopo quattro giorni di vendite fuori controllo le Borse trovano la spinta giusta, tra le banche e i titoli della difesa, per rimbalzare. Londra chiude in rialzo del 2,7%, Parigi del 2,5%, Francoforte del 2,48 per cento. Tra i migliori del listino Santander (+6,5%), Commerzbank (+6,27%), Fineco (+5,2%).
Borsa Milano rimbalza, chiude a +2,4%
La Borsa di Milano porta a termine il suo rimbalzo con un +2,44% e l'indice Ftse Mib si riporta a 33.657 punti. Sul listino in evidenza i titoli della difesa (Leonardo +7,4%) e le assicurazioni (Unipol +7,2%). Scivola Eni in calo dell'1,28 per cento.
Ungheria: “Deplorevole che l'Ue non abbia agito sui dazi Usa”
"È deplorevole che l'Ue non sia riuscita ad agire sui dazi", ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, in un'intervista a Bloomberg Television, spiegando che l'Ungheria aveva proposto di abbassare i dazi sulle importazioni delle auto americane in Ue dal 10% al 2,5% per allinearsi ai livelli statunitensi ed evitare una guerra commerciale. "Saremmo stati su un piano di parità e credo che questo avrebbe significato una buona piattaforma da cui iniziare i negoziati. Avremmo dovuto provarci e mi rammarico che non lo abbiamo fatto", ha detto il capo della diplomazia magiara. "Questi tempi difficili dimostrano molto chiaramente che le istituzioni di Bruxelles non sono in grado di fare da guida", ha aggiunto, criticando quello che ha definito il "ripetuto fallimento dell'Ue nel gestire le crisi", dal Covid all'immigrazione alla guerra in Ucraina.
Cna: “Scongiurare guerra dei dazi e tutelare pmi”
"È essenziale scongiurare un conflitto commerciale che spalancherebbe le porte a una fase recessiva per l'economia globale e in particolare per quei paesi come l'Italia che sono tra i principali partner commerciali degli Stati Uniti". Il presidente della Cna, Dario Costantini, lo ha sottolineato nel corso dell'incontro a Palazzo Chigi convocato dalla presidente del Consiglio. Il fatturato diretto e quello indiretto verso il mercato americano valgono circa 90 miliardi di euro con una quota significativa realizzata dalle imprese fino a 49 dipendenti, pari al 14% del totale, segnala la confederazione di artigiani e piccole imprese. Ed in alcuni settori il ruolo delle piccole imprese è ancora più rilevante, come nel legno con una quota del 38% sull'export, il 30% nel tessile, 25% mobili e 21% abbigliamento.
Dazi, Appendino: Governo non sa cosa fare, Meloni subito in aula
Forbes: i dazi impoveriscono Trump, ha perso 500 milioni
I dazi pesano direttamente anche su Donald Trump. Il presidente americano - secondo i calcoli di Forbes - valeva la scorsa settimana, prima di dare il via alla guerra commerciale, 4,7 miliardi di dollari. Ora ne vale 4,2 in seguito al calo dei titoli della Trump Media and Technology Company, che nelle ultime tre sedute ha perso l'8% scivolando ai minimi da ottobre. La sua quota nella società vale due miliardi di dollari rispetto ai 2,2 miliardi di sette giorni fa. Perdite simili hanno colpito l'impero immobiliare di Trump e i suoi campi da golf.
A P.Chigi proseguono incontri sui dazi
Intanto è iniziato nella Sala Verde di Palazzo Chigi il secondo incontro di Giorgia Meloni e i ministri competenti con le categorie economiche sul tema dei dazi. Sono presenti rappresentanti di Confapi, Cna, Confimi Industria, Confimprese Italia, Legacoop, Confartigianato, Conflavoro, Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani.
Il voto dei Paesi Ue sulla lista di controdazi domani alle 14:30
Il voto dei Paesi Ue sulla lista completa di controdazi da imporre agli Stati Uniti dovrebbe tenersi domani alle 14:30. La decisione si terrà nell'ambito di un comitato tecnico in seno alla Commissione europea, secondo il meccanismo denominato comitatologia: una sorta di cabina di regia dove i rappresentanti tecnici dei governi nazionali esaminano l'attuazione delle norme da parte dell'esecutivo Ue. La proposta di Bruxelles passerà automaticamente, a meno che il comitato non la bocci con una "maggioranza qualificata contraria": per bloccare l'iniziativa servirebbe dunque il no di almeno 15 Paesi su 27 che rappresentino il 65% della popolazione europea. A seguito del voto dei Ventisette, entro il 15 aprile l'Ue notificherà la decisione al Consiglio per gli scambi di merci dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto). I primi dazi con aliquote al 10 e 25% scatteranno poi il 15 aprile, seguiti da altre due tranche pronte a colpire i prodotti americani il 16 maggio e il primo dicembre.
Starmer: sbagliato lanciarsi a piè pari nei contro-dazi
Sarebbe sbagliato per il Regno Unito e il suo interesse nazionale "lanciarsi a piè pari" nelle ritorsioni commerciali dopo i dazi globali imposti dall'amministrazione Usa di Donald Trump. Lo ha ribadito il premier britannico Keir Starmer durante un'audizione sui maggiori temi di politica interna, economica e internazionale di fronte al Liaison Committee, super comitato parlamentare che riunisce tutti i presidenti di commissione della Camera dei Comuni. Starmer, pur dicendosi dispiaciuto per i dazi e definendoli non positivi "per l'economia britannica come per quella di altri Paesi", ha confermato che Londra punta in prima battuta a un accordo commerciale con Washington; anche se "tutte le opzioni devono restare sul tavolo" e vanno preparate, laddove una ritorsione "diventasse necessaria".
La posizione della Cina sui dazi
"Le misure risolute adottate dalla Cina mirano non solo a salvaguardare la propria sovranità, la propria sicurezza e i propri interessi di sviluppo, ma anche a tutelare regole del commercio internazionale, equità e giustizia su scala internazionale", ha aggiunto il premier cinese Li, riferendosi alle misure di ritorsione mandarine, tra cui i contro dazi, duramente criticati da Trump. "Nessun Paese può sopravvivere da solo. Non c'è via d'uscita al protezionismo se non con apertura e cooperazione. Cina ed Europa sono a favore di globalizzazione economica e liberalizzazione del commercio e convinti difensori e sostenitori del Wto", ha proseguito Li, insistendo su affidabilità e responsabilità del Dragone. Per questo, le parti "dovrebbero rafforzare la comunicazione e il coordinamento, ampliare l'apertura reciproca, salvaguardare congiuntamente il libero e aperto commercio e gli investimenti, mantenere la stabilità e il regolare funzionamento della catena industriale e di fornitura globali e iniettare maggiore stabilità e certezza in entrambe le parti e nell'economia mondiale".
Wall Street corre: Dj +3,77%, Nasdaq +4,47%
Wall Street procede positiva. Il Dow Jones del 3,77% a 39.405,56 punti, il Nasdaq avanza del 4,47% a 16.301,16 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso del 3,93% a 5.261,99 punti.
Cosa sappiamo sull’accordo tra India e Ue
L'India ha seguito questa modalità "a fasi" nei negoziati sui patti commerciali con l'Australia. Il metodo consente ai Paesi contraenti di trovare un primo accordo sui settori meno controversi e di rimandare a una seconda fase i temi più complessi. Dopo il decimo round delle trattative tenuto a Bruxelles il mese scorso, il prossimo incontro tra le due parti è previsto a Delhi in maggio. I colloqui tra le due parti sono ripresi nel giugno del 2022, dopo uno stallo di oltre otto anni. L'Europa è il primo partner commerciale dell'India: nell'anno finanziario 2023-2024 gli scambi bilaterali sono stati di 137.41 miliardi di dollari. Il mercato europeo vale il 17% del totale delle esportazioni indiane, mentre l'Ue esporta in India il 9% del suo export totale. La firma urgente dell'accordo ha assunto un significato particolare a seguito della necessità di un riassetto del commercio globale dopo l'annuncio dei dazi da parte dell'amministrazione Trump.
Fonti Ue: non iniziata discussione su stop Patto, è presto
"Sono ovviamente consapevole che la questione è stata sollevata, ma la discussione non è ancora iniziata". È stata questa la risposta di un alto funzionario Ue, interpellato sugli auspici di parte italiana circa l'attivazione della clausola generale per sospendere il Patto di stabilità. "Penso che sia un po' presto per iniziare a discutere la clausola di salvaguardia generale", ha aggiunto. Il nuovo Patto concentrato sulla spesa "rende non necessario rispondere alle fluttuazioni economiche", ha notato ancora. "C'è anche la considerazione che la clausola di salvaguardia generale consente più flessibilità nello spazio fiscale, non crea spazio fiscale che non c'è", ha concluso.
Premier Cina: “Da Usa prepotenza economica con i dazi”
Gli Stati Uniti hanno annunciato "l'abuso di dazi su tutti i loro partner commerciali, tra cui Cina ed Europa, con varie scuse. Si tratta di un tipico atto di unilateralismo, protezionismo e di prepotenza economica". È il duro attacco del premier cinese Li Qiang, il primo esplicito e pubblico da parte della leadership mandarina, contro le politiche di Donald Trump. Nella telefonata con la presidente del Consiglio Ue Ursula von der Leyen, Li ha assicurato che Pechino dispone "di sufficienti strumenti di politica di riserva per tutelarsi del tutto da influenze esterne avverse", nel resoconto diffuso in serata dalla diplomazia cinese.
Rally in Europa per le Borse, +3%
L'avvio in rialzo di Wall Street sostiene il rimbalzo degli indici in Europa che ora guadagnano oltre il 3%, cercando di recuperare dopo quattro giorni di panico. Londra guadagna il 3,48%, Parigi il 3,36%, Francoforte il 2,9%, Madrid il 3,04% e Milano il 3,2 per cento. Sul listino di Piazza Affari si evidenzia il calo di controcorrente di Eni (-0,12%) mentre sugli scudi, insieme ai titoli della difesa in Europa, ci sono Leonardo (+8,3%) e Fincantieri (+7,8%).
India e Ue verso accordo libero scambio “scandito per fasi”
L'India e l'Unione Europea stanno esplorando la possibilità di negoziare l'accordo di libero commercio scandendolo "a fasi". Lo riferisce l'agenzia di stampa indiana Pti, che attribuisce la notizia a un ufficiale di Delhi che chiede l'anonimato. Il funzionario ha aggiunto che i colloqui stanno avanzando positivamente dopo la visita a Delhi di fine febbraio della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e del Collegio dei Commissari europei, nel corso della quale la presidente Ue e il premier Modi hanno concordato di concludere l'atteso trattato di libero commercio entro la fine del 2025.
Bessent: la Cina ha commesso un grosso errore
Il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha dichiarato alla Cnbc che la Cina ha commesso un "grosso errore" e sta giocando "una mano perdente" dopo che Pechino ha annunciato tariffe di ritorsione del 34% contro Washington.
Wall Street positiva dopo giorni di agitazione: Dj +3,59%
Wall Street apre positiva dopo giorni di agitazione dei mercati dovuta ai dazi di Donald Trump. Il Dow Jones avanza del 3,59% a 39.330,16 punti, il Nasdaq guadagna il 3,72% a 16.183,39 punti e lo S&P 500 sale del 3,36% a 5.223,43 punti.
I dazi Ue in tre fasi: 15 aprile, 16 maggio e 1 dicembre
I controdazi dell'Ue per rispondere all'offensiva commerciale di Donald Trump scatteranno in tre fasi: il 15 aprile, il 16 maggio e il primo dicembre.Si legge nella bozza del documento che sarà al voto domani dai Paesi membri in sede di comitato tecnico in seno alla Commissione europea (in gergo, comitatologia). A seguito del voto dei Ventisette, Bruxelles notificherà entro il 15 aprile la decisione al Consiglio per gli scambi di merci dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto).
Trump: Cina vuole l'accordo sui dazi, aspetto una chiamata
"La Cina vuole l'accordo sui dazi ma non sa come farlo partire. Aspetto la loro telefonata”: lo ha scritto Donald Trump su Truth, dopo aver annunciato di aver parlato con il presidente eletto della Corea del Sud.
Il petrolio apre positivo a New York 61,14 dollari al barile
Il petrolio apre positivo a New York, dove le quotazioni guadagnano lo 0,72% a 61,14 dollari al barile.
Opposizioni: Meloni riferisca in Aula su dazi
Le opposizioni hanno chiesto, in apertura di seduta alla Camera, che la premier Giorgia Meloni riferisca in Aula su come il governo intenda affrontare i problemi creati all'economia italiana dai dazi imposti dall'amministrazione Usa di Donald Trump. "Siamo stanchi dell'atteggiamento della presidente Meloni - ha detto Ubaldo Pagano del Pd - che è presidente del Consiglio sempre, anche quando le cose si mettono male, non solo quando c'è da tagliare un nastro. Non capiamo quale sia la posizione del governo; è il nulla cosmico dello stiamo calmi di Salvini o il silenzio prelude a trattative?". Maria Elena Boschi, capogruppo di Iv, ha riferito di aver già inviato una lettera al presidente Lorenzo Fontana per sollecitare una informativa urgente di Meloni: "Di fronte al dramma che non è alle porte ma è già iniziato la presidente del Consiglio non può continuare a far finta di nulla. Se il governo non se ne è accordo, non ce ne è uno che non sia preoccupato. L'unico a non esserlo, anzi a essere entusiasta dei dazi, è Matteo Salvini". Analoghe richieste sono state avanzate da Chiara Appendino di M5s, Marco Grimaldi di Avs e Benedetto Della Vedova, di +Europa.
Salvini: contro-dazi fanno male a Italia, Ue si svegli
"No a guerre commerciali: chi pensa di rispondere ai dazi con contro-dazi fa il male dell'Italia, dei lavoratori e degli imprenditori italiani. Stiamo lavorando per proteggere, come Lega e governo, i confini dal punto di vista della sicurezza, ma anche per proteggere i risparmi degli italiani. Con sistemi per accompagnare le imprese esportatrici a fare sempre di più e meglio. A tutela delle eccellenze italiane, tra cui il mobile, il tessile, il vino, l'agroalimentare: dobbiamo aiutare ancora di più le aziende che esportano con l'obiettivo di difendere i risparmi degli italiani. Il governo fa tutto ciò che è in suo potere in Italia, ma è fondamentale che a Bruxelles qualcuno si svegli". È questo il post del leader della Lega Matteo Salvini su Facebook.
"Dazi peseranno soprattutto su aziende alcolici e lusso"
I dazi statunitensi colpiranno più duramente l'alcol e i beni di lusso in Europa e nel Medio Oriente e Africa. È quanto prevede Standard and Poor's Global Rating, che ritiene vi sia comunque un alto grado di imprevedibilità circa l'attuazione delle politiche da parte dell'amministrazione Usa e le possibili risposte, in particolare per quanto riguarda le tariffe e il potenziale effetto sulle economie, sulle catene di approvvigionamento e sulle condizioni di credito In tutto il mondo. Tra le società di beni di consumo e di vendita al dettaglio valutate in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea), si legge in un report di S&P, “le aziende di bevande alcoliche e beni di lusso personali sono maggiormente a rischio a causa delle tariffe doganali negli Usa”.
Il fratello di Musk contro i dazi: “Una tassa sui consumatori”
Kimbal Musk, il fratello più giovane di Elon Musk, ha criticato su X l'offensiva di Donald Trump sui dazi, definendo quest'ultimi come "una tassa permanente sui consumatori americani". Per Kimbal Musk un'impennata dei costi per gli imprenditori e dei prezzi per gli americani porterà a una riduzione dei consumi e a una contrazione dei posti di lavoro. "Anche se potrebbe essere un successo portare posti di lavoro in America attraverso l'imposizione di dazi - scrive - i prezzi rimarranno elevati e le tasse sui consumi li renderanno ancora più elevati, semplicemente perché noi non siamo così bravi a produrre cose". Kimbal Musk è proprietario di una catena di ristoranti chiamata The Kitchen e siede nel board di Tesla. In passato ha rivestito un ruolo manageriale anche in Space X.
Quanto hanno perso i miliardari che hanno sostenuto Trump. Video
Banca Spagna: “Incertezza e vigilanza massima” su impatto dazi
La Banca di Spagna ha messo oggi in guardia sull'incertezza suscitata dai dazi annunciati dal presidente statunitense Donald Trump e l'impatto che potrebbero avere sul sistema finanziario europeo. "Incertezza massima e vigilanza massima per tutti i supervisori. Stiamo monitorando continuamente quale potrebbero essere i diversi impatti che possono avere le tariffe" imposte dagli Usa sul sistema finanziario, ha detto oggi Mercedes Olano, direttrice generale di supervisione della Banca di Spagna, nella presentazione della Memoria relativa al 2024. Olano ha spiegato che, nell'attuale contesto, l'Authority centrale sta chiedendo agli istituti di credito spagnoli di includere una serie di scenari avversi, che tengano conto dei rischi geopolitici e indichino quale parte del portafoglio è più influenzato dai diversi tipi di misure. La direttrice della supervisione della banca centrale, presieduta da José Luis Escrivà, ha ricordato che, per ora, i dazi non riguardano i servizi finanziari, per il quali gli effetti sarebbero "di secondo round", colpendo in prima istanza i clienti. In ogni caso ha assicurato che i nuovi rischi geopolitichi saranno uno degli elementi chiave dei test di stress che saranno realizzati quest'anno dall'Autorità Bancaria Europea (Eba).
Bessent: tutto è sul tavolo, Trump coinvolto in negoziati
Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha dichiarato alla Cnbc che "tutto è sul tavolo", aggiungendo che circa 70 Paesi hanno contattato la Casa Bianca per avviare i colloqui. Il presidente Donald Trump sarà personalmente coinvolto nei negoziati, ha aggiunto Bessent.
Bessent: “Cina ha commesso un grosso errore”
Il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent ha dichiarato alla Cnbc che la Cina ha commesso un "grosso errore" e sta giocando "una mano perdente", dopo che Pechino ha annunciato tariffe di ritorsione del 34% contro Washington.
Guerra dei dazi, le diverse reazioni dei Paesi. Video
Borsa: Milano accelera (+2,3%) in attesa di Wall Street
Piazza Affari accelera in attesa dell'avvio degli scambi Usa. L'indice Ftse Mib guadagna il 2,3% a 33.610 punti spinto da Leonardo (+7,98%%), Unipol (+6,37%), Mediolanum (+5,78%), Azimut (+4,89%) e Fineco (+4,69%). Rialzi anche per Buzzi (+4,44%), Saipem (+3,49%), Nexi (+3,41%), Moncler (+3,2%) e Generali (+3,07%), mentre cedono solo Stellantis (-1%) con la produzione in calo di quasi il 65% a Melfi nel 1/o trimestre secondo i sindacati ed Eni (-0,18%) , frenata dal greggio sui minimi da dicembre del 2021.
Ministra Uk Reeves vedrà presto il collega Usa Bassent
"La decisione degli Usa d'imporre dazi ha avuto e continuerà ad avere implicazioni enormi sull'economia mondiale": lo ha detto Rachel Reeves, cancelliera dello Scacchiere e titolare delle Finanze nel governo britannico di Keir Starmer, aggiornando oggi la Camera dei Comuni sull'emergenza in atto. Reeves ha annunciato che incontrerà "a breve" il suo omologo americano, il segretario al Tesoro Scott Bessent, sullo sfondo della linea di Londra che al momento mira a evitare a ritorsioni e punta a cercare di chiudere un accordo commerciale bilaterale risolutivo con Washington. Reeves ha anche informato il Parlamento d'aver sentito stamane il governatore della Bank of England (BoE) Andrew Bailey, che l'ha rassicurata sul "funzionamento efficiente dei mercati" malgrado la bufera e sulla "resilienza del nostro sistema bancario".
Ue: “Su salute e cibo nessun compromesso con gli Usa”
"Non faremo compromessi sui nostri standard di protezione della salute e della qualità del cibo, né con gli Usa né con nessun altro". Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea commentando la strategia negoziale per evitare i dazi con gli Usa. "La strategia resta la stessa, negoziamo con gli Stati Uniti, non vogliamo i dazi e la nostra risposta è in fasi, calma, calibrata e siamo in costante contatto con gli Stati membri", ha aggiunto.
Dazi, Urso: Chiederemo misura shock su Green deal a Ue. Video
Ue: sui dazi il bazooka è sul tavolo, ma vogliamo evitarlo
"Sia chiaro, il bazooka è ancora sul tavolo, ma speriamo di non doverlo usare, agli Usa diciamo che vogliamo parlare". Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea a proposito dello strumento di anti coercizione economica, che darebbe all'Ue un ventaglio più ampio e rapido di misure di risposta ai dazi di Donald Trump (e per questo viene anche soprannominato l'opzione nucleare). In generale, la Commissione ha indicato che illustrerà agli Stati membri la possibile risposta ai "dazi reciproci" Usa "la prossima settimana".
Salvini sui dazi: “Sono ottimista e fiducioso”
"Sono ottimista e fiducioso, abbiamo aziende eccellenti e una qualità dei prodotti che non temono sovrattasse, ma solo l'eccesso di regolamentazione che non ci permette di competere con altri". Sono queste le parole di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, riguardo ai dazi imposti dagli Stati Uniti. "Alla fine - ha proseguito Salvini - avremo due blocchi contrapposti, che non saranno Europa e Usa, ma il mondo libero e occidentale che rispetta i diritti e coloro che invece fanno una concorrenza evidentemente sleale".
Borsa: Milano sale. Balzo di Leonardo, debole Stellantis
Piazza Affari si conferma positiva al traguardo di metà seduta, con l'indice Ftse Mib sotto ai massimi ma ben posizionato (+1,1%). Confermato il minirimbalzo dopo i giorni di turbolenze dovute all'introduzione dei dazi Usa. Stabile a 122 punti il differenziale tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 2,9 punti al 3,83% e quello tedesco in rialzo di 0,7 punti al 2,61%. Prosegue la corsa di Leonardo (+6,71%) e Unipol (+5,48%), seguite da Fineco (+3,93%), Buzzi (+3,8%), Mediolanum (+3,5%), Azimut (+2,88%) e Nexi (+2,46%). Acquisti su Generali (+1,98%), Moncler (+1,81%), Prysmian (+1,75%), A2a (+1,73%) e Saipem (+1,66%) a differenza di Eni (-1%). In calo anche Stellantis (-1,57%), che in Italia, secondo la Fim-Cisl, ha perso quasi il 65% di produzione nell'impianto di Melfi (Potenza), chiudendo il peggior trimestre dal 1956. In controtendenza invece Ferrari (+0,97%). Più caute le banche. Popolare Sondrio guadagna l'1,24%, Intesa l'1,1%, Unicredit lo 0,75%, Bper lo 0,68%, Mps lo 0,67% e Mediobanca lo 0,6%. Tra i titoli a minor capitalizzazione sprint di Seri (+17%), sotto pressione Met.Extra Group (-8,61%).
Il gas scende sotto quota 36 euro al Mwh al Ttf di Amsterdam
Scende sotto quota 36 euro al Mwh il gas naturale sulla piazza Ttf di Amsterdam. I contratti future sul mese di maggio cedono il 2,95% a 35,91 euro al Mwh, portandosi per la prima volta al livello dello scorso 25 settembre.
Urso: “Prodotti Made in Italy difficili da sostituire”
"Le incertezze globali, inclusi i dazi imposti dagli Stati Uniti, non consentono di farci adagiare sugli allori; tuttavia, siamo forti della consapevolezza che i nostri prodotti sono difficili da sostituire per le loro caratteristiche intrinseche", ha detto Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy. "Unendo le forze, continueremo a posizionare il Paese tra i leader del commercio internazionale che sempre è attratto dall'impareggiabile bellezza e qualità offerta dai prodotti toscani", ha proseguito Urso.
L'Ue all'automotive: “Impegno su soluzione negoziata con Usa”
"Forti preoccupazioni" per le conseguenze dei dazi statunitensi sono quelle che ieri hanno spinto i rappresentanti dell'industria automotive a chiedere a Bruxelles una riduzione dei dazi da entrambe le parti come parte di una soluzione negoziata. È quanto riferisce la Commissione europea in una nota all'indomani dei colloqui con i rappresentanti del settore, assicurando che si tratta di un percorso a cui l'esecutivo Ue "rimane impegnato". I partecipanti hanno anche condiviso le loro opinioni sulla possibilità che l'Europa e gli Stati Uniti riducano le barriere non tariffarie in modo reciprocamente vantaggioso, incoraggiando la Commissione europea a proseguire "nell'attuazione del suo programma di competitività, in particolare accelerando le azioni previste dal piano d'azione per l'automotive", si legge nella nota. Dopo il confronto di ieri con i rappresentanti dell'acciaio e dell'alluminio e dell'automotive, oggi la presidente Ursula von der Leyen incontra in videoconferenza gli industriali del pharma.
Dazi, Durigon: trovare soluzioni attraverso il dialogo. Video
Metsola: sfide economiche richiedono una risposta coesa
La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha inviato un video messaggio per l'apertura del Salone del Mobile alla Fiera di Milano a Rho e ha parlato anche dei dazi. "Viviamo in un contesto geopolitico complesso, in cui le sfide economiche e industriali richiedono una risposta forte e coesa", ha detto. "L'Europa è e continuerà a essere dalla parte delle imprese sostenendo la crescita, l'internazionalizzazione e la transizione ecologica. La sostenibilità non è solo un valore, ma un'opportunità per rafforzare il nostro vantaggio competitivo. E in questo percorso nessuno deve essere lasciato indietro", ha aggiunto. Ancora: "L'innovazione e la sostenibilità sono le chiavi per affrontare le trasformazioni economiche e tecnologiche nel nostro tempo. Il successo del Salone del Mobile ne è la dimostrazione".
Dazi, Misiani: da Palazzo Chigi una fiera di banalità. Video
Urso: “A Ue chiederemo misura shock su regole green deal”
"L'Unione europea deve liberare la forza creativa delle imprese soffocata dal sistema regolatorio: chiederemo all'Ue una misura shock anche per sospendere alcune delle regole folli del 'green deal' che ha condannato alla decadenza il sistema delle imprese", ha detto ancora il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. "L'Italia presenterà le sue proposte e per quanto si possa anche a livello bilaterale, cosa che tutti chiedono non a caso alla presidente del Consiglio Meloni di svolgere un ruolo di ponte, che non deve mai mancare soprattutto nei momenti più difficili", ha aggiunto.
Foti: Meloni andrà Washington per confronto chiaro con Trump
"Non so se andrà il 16, ma Giorgia Meloni andrà a Washington". Ma in che ruolo? "Va da leader in un'Europa senza leader. Va conscia del fatto che la politica dei dazi riguarda l'Ue ma anche a cercare una modalità di confronto chiaro con Trump". E l'assunto da cui partirà è: "I dazi sono un errore". Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr Tommaso Foti, rispondendo alle domande di Nicola Porro su Rete4. La Germania e l'Italia faranno fronte comune? "L'attuale ministro tedesco tiene alto il livello dello scontro ma poi le posizioni coincideranno". Si potranno usare a difesa delle imprese i fondi del Pnrr? "I fondi possono essere programmati ma bisogna farlo con la Commissione europea". Più in generale, commentando la situazione dei mercati Foti spiega: "Le crisi di panico non fanno altro che danni. Bisogna affrontare la situazione nella visione che possa essere transitoria. Pensiamo che l'Europa debba trovare una modalità per trattare con Trump. In alcuni settori qualcosa da dire potrebbe avere Trump: ad esempio sui dazi europei che colpiscono le auto Usa. Dobbiamo evitare una guerra commerciale. Facciamo a meno dei controdazi, non vogliamo aprire una guerra commerciale. Il governo Meloni ad esempio si è battuto affinché non fosse colpito il whisky Usa" perché questo avrebbe determinato ritorsioni sui vini italiani.
Urso: “Prepariamo risposta condivisa di Italia ed Europa”
Con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni "stiamo preparando il confronto con le imprese nel primo pomeriggio, per realizzare insieme in maniera condivisa la nostra risposta" alla situazione creata dai dazi Usa "sul piano europeo, internazionale e sicuramente sul piano italiano, nel quale anche la Borsa di Milano è coinvolta", ha spiegato il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. "Un sistema di dazi zero tra le due sponde dell'Atlantico è difficile pensarlo oggi, ma quella deve essere la nostra visione strategica: non dividere l'Occidente ma riunirlo", ha aggiunto.
Giakarta: importeremo maggiori quantità di gas e soia dagli Usa
Il ministro dell'economia indonesiano, Airlangga Hartarto, ha dichiarato che saranno importate maggiori quantità di gas e soia dagli Stati Uniti. Giakarta cerca così la riconciliazione con gli Usa, dopo che Trump ha annunciato dazi del 32% sul Paese del sudest asiatico. L'Indonesia aveva già dichiarato che non prevedeva ritorsioni. Questo, afferma Sky news, ha aperto la strada ai negoziati e ora sembra che l'Indonesia sia disposta ad accogliere le richieste commerciali di Trump.
Urso: “Evitare escalation di misure daziali e ritorsioni”
"Bisogna assolutamente evitare escalation di misure daziali e ritorsioni una sull'altra, perché tutti ne pagheremmo il costo e sicuramente noi europei più di altri", ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. Dobbiamo puntare al fatto che "tra le due sponde dell'Atlantico vi sia un sistema di dazi zero in modo anche di riunificare l'Occidente, quando come oggi deve affrontare una sfida competitiva globale", ha aggiunto Urso all'inaugurazione del Salone del Mobile a Milano.
Wp: “Musk ha chiesto a Trump di revocare i dazi”
Nel fine settimana Elon Musk ha cercato personalmente di convincere Donald Trump a revocare i dazi, anche quelli sulla Cina. Ma il tentativo non ha finora avuto successo. È quanto scrive il Washington Post, citando proprie fonti anonime. La rottura di Musk con Trump sulle tariffe, priorità dell'amministrazione americana, rappresenta il disaccordo più importante tra il presidente e uno dei suoi principali consiglieri. Tesla ha visto le vendite trimestrali crollare drasticamente a causa delle reazioni negative al suo ruolo di consigliere di Trump: le sue azioni erano scambiate a 233,29 dollari, in calo di oltre il 42% da inizio anno.
Borsa, Europa nervosa
Le Borse europee si mostrano nervose rispetto a un avvio tonico. I mercati vedono confusione nelle mosse di Donald Trump sul fronte della politica commerciale. Le notizie della vigilia sui dazi, successivamente smentite dalla Casa Bianca, e le minacce alla Cina, creano, secondo gli analisti, un clima di incertezza. Sul fronte valutario il dollaro torna a indebolirsi sulle principali valute. L'euro sale a 1,0944 sul biglietto verde. L'indice stoxx 600 guadagna lo 0,9%. In luce Londra (+1,4%). Positive anche Parigi e Milano (+0,7%), Francoforte (+0,8%), Madrid (+0,4%). I principali listini sono sostenuti dalle assicurazioni (+1,6%) e dalle banche (+0,7%). Bene anche l'industria (+2%). Acquisti sul settore tecnologico (+0,8%). Bene l'energia (+0,6%), con il petrolio in ripresa. Il Wti guadagna lo 0,3% a 60,90 dollari al barile. Il Brent sale a 64,32 dollari (+0,2%). A Piazza Affari scivolano Stellantis e Tim (-1,4%). Male anche Amplifon (-1%). Volano Leonardo (+5%) e Unipol (+4%). Bene le banche con Unicredit (+0,9%), Intesa e Mediobanca (+0,7%), Banco Bpm e Mps (+0,3%), Popolare Sondrio (+0,1%). In controtendenza Bper (-0,1%).
Bankitalia: imprese pessimiste, incertezza da dazi Usa
Nel primo trimestre 2025 per le imprese italiane continuano a prevalere le valutazioni di peggioramento sia della situazione economica generale corrente sia delle proprie condizioni operative a breve termine. E sulle prospettive delle aziende per l'anno corrente gravano l'incertezza e le preoccupazioni derivanti dagli effetti diretti o indiretti delle politiche commerciali degli Stati Uniti. è quanto emerge dall'indagine sulle aspettative di inflazione e crescita della Banca d'Italia, secondo cui le aspettative delle imprese sull'inflazione sono salite su tutti gli orizzonti di previsione, pur rimanendo su valori inferiori al 2%.
Pronta la risposta Ue: colpite le Harley, salvo il whisky
L’Unione europea è pronta a colpire nelle roccaforti repubblicane in risposta ai dazi lanciati da Donald Trump. Una rappresaglia "ben calibrata" che, nel solco della guerra commerciale già andata in scena durante il primo mandato del tycoon, tornerà a far tremare le icone del made in Usa: nella lista dei contro-dazi europei fino al 25% che Bruxelles metterà in campo a partire dal prossimo 15 aprile spiccano Harley-Davidson e Levi's. Ecco cosa aspettarsi
Borsa: Hong Kong trova un mini-rimbalzo, chiude a +1,51%
La Borsa di Hong Kong trova un mini-rimbalzo all'indomani del crollo del 13,22%, che è la peggiore perdita dalla crisi delle tigri asiatiche del 1997: a dispetto dei nuovi venti di guerra commerciale tra Cina e Usa e dei rischi di recessione globale, l'indice Hang Seng segna un rialzo dell'1,51%, a 20.127,68 punti.
Von der Leyen a premier Cina: “Su dazi evitare escalation”
La presidente della Commissione europea, durante il colloquio telefonico con il premier cinese Li Qiang, "ha chiesto una risoluzione negoziata della situazione attuale" creata dai dazi dell'amministrazione Trump, "sottolineando la necessità di evitare un'ulteriore escalation". Lo riferisce l'esecutivo Ue in una nota.
Von der Leyen a premier Cina: “Impegno su commercio equo”
Colloquio telefonico tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il premier cinese Li Qiang. "I due leader hanno avuto un dibattito costruttivo durante il quale hanno fatto il punto sulle questioni bilaterali e globali", ha fatto sapere l'esecutivo Ue, indicando che "la presidente ha sottolineato l'importanza vitale della stabilità e della prevedibilità per l'economia globale" e, "in risposta alla diffusa interruzione causata dai dazi Usa, ha sottolineato la responsabilità dell'Europa e della Cina, in quanto due dei più grandi mercati del mondo, di sostenere un forte sistema commerciale riformato, libero, equo".
Borsa: Milano gira in calo con le banche
La Borsa di Milano gira in calo dopo un avvio tonico (-0,5%). A Piazza Affari pesano le banche. Male Stellantis che cede il 2%. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 122 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%. Seduta in negativo per Amplifon e Tim (-1,6%). Tra gli istituti di credito in calo Mps e Bper (-1,5%), Popolare Sondrio, Intesa e Unicredit (-1,4%). Mediobanca (-1,1%) e Banco Bpm (-0,9%). Vendite su Stm (-0,6%), Enel e Ferrari (-0,4%). Corrono Leonardo (+3,3%) e Unipol (+3,1%). In deciso rialzo anche Mediolanum e Fineco (+1,1%), con i dati sulla raccolta. Bene Recordati (+0,5%) e Campari (+0,4%).
Cina a Trump: “Mostri rispetto se interessato al dialogo”
Gli Stati Uniti dovrebbero mostrare "rispetto" se interessati a colloqui con la Cina dopo che il presidente Donald Trump ha scatenato una guerra commerciale a base di dazi. "Se gli Usa vogliono davvero parlare, dovrebbero allora adottare un atteggiamento di uguaglianza, rispetto e reciproco beneficio", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, nel briefing quotidiano.
Borsa: l'Europa rialza la testa, ma rallenta Milano
Rialzano la testa le Borse europee dopo 4 sedute di panico, con oltre 1.900 miliardi di valore andati in fumo a causa della guerra commerciale scatenata dal presidente Usa Donald Trump. La migliore è Francoforte (+1,2%), seguita da Parigi e Londra (+1,1% entrambe) e Milano (+0,7%), che lima il rialzo con le banche, mentre Madrid si porta in territorio negativo (-0,31%). Positivi i future Usa. Atteso nella mattinata l'intervento del vicepresidente della Bce Luis De Guindos, che potrebbe aprire a nuovi tagli dei tassi. Scende a 122,1 punti lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 6,2 punti al 3,8% e quello tedesco di 2,9 punti al 2,58%. Debole il dollaro a 0,91 euro e 0,78 sterline mentre il greggio appare poco mosso (+0,23% a 60,84 dollari al barile) e scivola il gas naturale (-1,47% a 36,46 euro al MWh). Debole l'oro (-0,94%). Positivi i titoli della difesa da Saab (+5,81%) a Rolls-Royce (+4,69%), Rheinmetall (+4,42%) e Leonardo (+3,66%). In luce anche i produttori di semiconduttori Asml (+3,96%), Be (+2,93%) ed Stm (+1,49%). Girano in negativo le banche in Piazza Affari dopo un avvio brillante. Unicredit si porta in parità, Intesa cede lo 0,12%, Mps lo 0,25%, Bper lo 0,65% e Popolare Sondrio l'1,22%. Tiene Banco Bpm (+0,3%).
Borsa: Milano in rialzo (+1,7%), sprint di Leonardo e Unipol
Piazza Affari si conferma positiva nella prima mezz'ora di scambi dopo un rimbalzo registrato in apertura per archiviare le ultime 4 sedute di passione per i dazi Usa. L'indice Ftse Mib guadagna l'1,7% a 33.412 punti spinto da Leonardo (+5,79%), Unipol (+4,79%), Azimut (+3,62%), Buzzi (+3,59%) e Mediolanum (+3,52%). Acquisti anche su Fineco (+3,06%), Iveco (+3,04%), Tenaris (+2,67%), Stellantis (+2,56%) e Poste (+2,45%). Giuioda i rialzi delle banche Unicredit (+2,18%), seguita da Mps (+2%), Bpm e Popolare Sondrio (+1,3% entrambe) e Bper (+0,82%). Positive Prysmian (+1,8%), Ferrari (+1,55%), Eni (+1,48%) e Saipem (+1,45%),. Pochi i segni meno, limitati a Cucinelli (-0,4%), Nexi (-0,41%) e Inwit (-0,33%).
Borsa: Shanghai chiude a +1,58%, Shenzhen a +0,81%
Le Borse cinesi trovano un rimbalzo minimo all'indomani delle pesanti perdite in scia ai dazi di Donald Trump e ai timori di recessione globale: l'indice Composite di Shanghai sale dell'1,58%, a 3.145,55 punti, mentre quello di Shenzhen segna un progresso dello 0,81%, a quota 1.791,83. I listini hanno anche beneficiato della sostanziale ripresa delle Borse asiatiche e della mobilitazione della Banca centrale cinese (Pboc) che ha promesso "di sostenere con decisione" il grande fondo statale Central Huijin Investment nella stabilizzazione del mercato con "l'aumento del le sue partecipazioni in fondi indicizzati del mercato azionario", anche fornendo "un sufficiente supporto di prestito quando necessario" al servizio del "regolare funzionamento del mercato dei capitali". Con la guerra tariffaria che si intensifica, Pechino ha annunciato dazi del 34% sui beni Usa in vigore da giovedì. Central Huijin, in particolare, ha chiarito oggi che continuerà a svolgere il suo ruolo di "stabilizzatore" nel mercato dei capitali, frenando le fluttuazioni anomale e adottando "misure decisive quando necessario". Il fondo sovrano intensificherà gli acquisti di Etf su diversi stili di mercato e aumenterà la portata delle sue partecipazioni, avendo "sufficiente fiducia e capacità" per dare stabilità al mercato dei capitali.
Ripartono le banche a Piazza Affari
Sono le banche a ridare smalto a Piazza Affari dopo una tempesta di 4 sedute a seguito dei dazi annunciati dal presidente Usa Donald Trump. Con l'indice Ftse Mib in rialzo dell'1,75% a 33.428 punti, Unicredit guadagna il 2,5%, Mps il 2,2%, Popolare Sondrio l'1,88%, Bper l'1,54%, Banco Bpm l'1,42% e Intesa l'1,32%.
“Bessent ha convinto Trump a cambiare messaggio sui dazi”
Secondo fonti informate a Politico, il segretario al Tesoro Scott Bessent è volato in Florida domenica per convincere Donald Trump a cambiare il messaggio sui dazi focalizzandolo sulla possibilità di raggiungere accordi commerciali favorevoli al fine di evitare di rischiare un ulteriore crollo del mercato azionario. Secondo la ricostruzione Bessent, che è atterrato con il presidente alla Casa Bianca domenica sera, ha detto al tycoon che le Borse sarebbero rimaste in pericolo a meno che non avesse iniziato a porre maggiore enfasi sulla conclusione di accordi con altri Paesi. Il messaggio del segretario al Tesoro, secondo le fonti, è stato: “I Mercati continueranno ad affondare se non provi a ricalibrare, non bisogna abbandonare il piano ma devi parlare di negoziati e di quale sia il risultato finale che vuoi raggiungere".
Borsa: l'Asia punta al rimbalzo
Puntano al rimbalzo i listini di borsa di Asia e Pacifico dopo 4 sedute di tempesta, con la scommessa degli investitori su un possibile taglio dei tassi da parte della Bce. Una mossa che potrebbe arginare l'effetto domino della guerra sui dazi scatenata mercoledì scorso dal presidente Usa Donald Trump. Tokyo ha guadagnato il 6,03%, Seul lo 0,28% e Sidney il 2,27%. Ancora sotto pressione Taiwan (-4,02%), per l'elevata esposizione nel settore tecnologico, ancora aperte Hong Kong (-0,03%), Shanghai (+1,1%), Mumbai (+0,89%) e Singapore (-1,44%). Rimbalzano sulla piazza di Tokyo i produttori di semiconduttori Disco (12,18%), Advantest ( +11,82%) e Sumco (+11,66%),. Sulla graticola invece a Taiwan i produttori di apparecchiature tecnologiche a partire da Hon Hai (-9,75%), il maggior fornitore di Apple, per cui produce anche gli iPhone.
Borsa: Europa positiva in apertura
Borse europee positive in apertura, dopo 4 sedute di grandi turbolenze. Parigi guadagna l'1,57% a 7.036 punti, Francoforte l'1,26% a 20.039 punti, Londra l'1,18% a 7.792 punti e Madrid l'1% a 11.913 punti.
Borsa: Milano apre in rialzo
Apertura in rialzo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib guadagna l'1,54% a 33.361 punti.
Ft: account X anonimo dietro al giallo della sospensione dei dazi
Ieri una notizia che poi si è rivelata falsa ha mandato nel caos i Mercati: si era sparsa la voce che Donald Trump stesse considerando una pausa di 90 giorni sui dazi. L’origine, come ricostruisce il Financial Times, è da rintracciarsi su un anonimo account di X. Il quotidiano britannico ricorda che "il mercato azionario statunitense è effettivamente impazzito, grazie a un titolo che affermava falsamente che il consigliere della Casa Bianca Kevin Hassett aveva detto che il presidente Donald Trump stava considerando una pausa di 90 giorni sui dazi". A quel punto "i presentatori della Cnbc hanno letto il titolo in onda, mentre cercavano di spiegare perché i Mercati avevano iniziato a salire, con l'S&P 500 cresciuto di quasi il 6% dopo la comparsa di quel titolo misterioso". Poi però, "nel giro di un'ora la Casa Bianca ha affermato che nessuno era a conoscenza di questo presunto piano e ha parlato di fake news". Provocando una nuova turbolenza in senso contrario in Borsa. Secondo il Ft, "l'origine del contagio è stato l'account Walter Bloomberg, che non è una persona, né qualcuno che scrive per l'agenzia Bloomberg, ma è semplicemente un aggregatore di notizie finanziarie", che ha fatto da moltiplicatore su X con i suoi oltre 800mila follower. Quanto poi alla notizia falsa che è girata in rete, il Ft ipotizza un "prodotto sperimentale di scrittura di titoli (o un abbonamento economico di un'agenzia) che abbia pubblicato un titolo scadente e che è stato poi ripreso dall'account Walter Bloomberg". Oppure, potrebbe essersi semplicemente trattato di una cattiva interpretazione di un "titolista troppo zelante" alle parole di Hassett. Il consigliere di Trump, in un'intervista a Fox, rispondendo a una domanda sulla possibile sospensione dei dazi, si è preso la briga di dire "sì" prima di aggiungere: "Il presidente deciderà cosa deciderà il presidente". E quindi quel primo sì potrebbe essere stato equivocato. In ogni caso, precisa il Ft, "chiunque gestisca l'account non sta aiutando a risolvere il mistero".
Cina a Trump: “Misure forti a tutela nostri interessi”
Se gli Usa dovessero ignorare "gli interessi di entrambi i Paesi e della comunità internazionale e insistere nell'iniziare una guerra tariffaria o commerciale, la Cina combatterà fino alla fine". Il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, sulla minaccia del presidente americano Donald Trump di imporre dazi aggiuntivi del 50% nel caso in cui la Cina non abbandoni le sue contromisure, ha assicurato che "i nostri legittimi diritti non consentono privazioni. La sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina non consentono violazioni. Adotteremo misure risolute e forti a tutela dei nostri diritti e interessi legittimi".
Dazi Usa: dalla Svizzera a Lesotho, i casi particolari
Il presidente americano Trump non torna indietro sui dazi: “Non stiamo esaminando una moratoria, i dazi sono una medicina amara ma necessaria”, ha dichiarato. Ecco i Paesi più colpiti e i casi più particolari: LEGGI DI PIÙ
Borsa: l'Europa e Wall Street verso il rimbalzo, future positivi
Le Borse europee si avviano verso il rimbalzo dopo i tonfi delle sedute precedenti. I future dei principali listini del Vecchio continente e quelli di Wall Street sono positivi, in scia con l'andamento dei mercati asiatici. Gli investitori intravedono spiragli di una tregua sul fronte dei dazi dopo che Donald Trump ha minacciato tariffe aggiuntive del 50%, pur facendo balenare la prospettiva di negoziati con gli altri Paesi. È troppo presto per dire che "abbiamo girato pagina, in particolare con Trump che continua a ventilare l'idea di ulteriori tariffe sulla Cina", ha detto a Bloomberg Tim Waterer, capo analista di mercato di Kcm Trade. "Ci sono – ha aggiunto – ancora molte cose da valutare e una recessione rimane una delle possibilità. Questo mentre gli Stati Uniti continuano a giocare duro con i dazi".
Criptovalute in rialzo: il Bitcoin sale oltre 79.000 dollari
Le criptovalute sono in rialzo, mentre si valutano le ipotesi di trattative per i dazi decisi da Donald Trump. Il Bitcoin guadagna l'1% a 79.714 dollari, dopo aver toccato ieri il minimo a 77.000 dollari. In rialzo anche le altre criptovalute con Ethereum (+0,9%), Binance (+1,3%), Solana (+2,5%) e Dogecoin (+0,1%).
Tokyo, chiusura in netto rialzo a +6,03
La Borsa di Tokyo tenta un recupero dopo la terza flessione giornaliera di sempre registrata ieri, con gli investitori che si mostrano ottimisti su un imminente negoziato tra Tokyo e Washington per attenuare l'impatto dei dazi voluti dall'amministrazione Trump. Il listino di riferimento Nikkei segna un progresso del 6,03% a quota 33.012.58, e un guadagno di 1.876 punti. Sul fronte dei cambi lo yen si svaluta sul dollaro, a 147,50, e sull'euro a 161,80.
Gas: al Ttf apre in rialzo a 36,33 euro/Mwh (+1,25%)
Il prezzo del gas sul Ttf di Amsterdam apre in rialzo e rimbalza dopo le perdite di ieri, sulla scia dei timori che l'attuale guerra commerciale globale possa ridurre l'attività industriale e far calare la domanda. I future vengono scambiati a 36,33 euro per megawattora (+1,25%).
Cambi, euro apre in lieve rialzo sotto quota 1,10 dollari
L'euro apre in lieve rialzo sotto quota 1,10 dollari. La moneta unica viaggia a 1,0970 dollari (+0,16%). Euro in rialzo sullo yen a 161,86 (+0,60%). Il cambio dollaro/yen si attesta a 147,46 (+0,39%). Lo yen e il franco svizzero, beni rifugio, si sono mantenuti vicino ai massimi da sei mesi, mentre il dollaro americano è rimasto fragile sulla scia delle crescenti preoccupazioni di recessione per i dazi imposti dal presidente Donald Trump.
Wp: Musk ha provato a convincere Trump a ritirare dazi
Elon Musk ha cercato di convincere personalmente il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a ritirare l'ondata di dazi doganali che stanno sconvolgendo i mercati finanziari. Lo hanno riferito al Washington Post fonti ben informate. Musk ha reso esplicita sulle reti sociali la sua opposizione alla politica dei dazi. I suoi tentativi di influenzare personalmente le scelte di Trump sono però falliti, riporta il Washington Post.
Media: capo intelligence Houthi ucciso in raid Usa
Il capo dell'intelligence degli Houthi, Abdul Nasser al-Kamali, sarebbe stato ucciso in un raid aereo americano. Lo scrive il sito di informazione saudita al-Hadath. Intanto su Telegram un portavoce del gruppo yemenita afferma che nella notte i caccia statunitensi hanno effettuato undici attacchi contro la capitale Sana'a e nelle aree circostanti. Segnalati anche altri nove attacchi aerei nella vicina regione di Mar'ib. Gli Houthi non danno informazioni sulla morte di al-Kamali. Al momento non ci sono commenti nemmeno da parte del Comando Centrale degli Stati Uniti.
Dazi, ecco perché l'Italia non vuole tariffe sul bourbon statunitense
L'Unione europea rimuoverà il bourbon dalla lista dei dazi ritorsivi contro gli Stati Uniti che sta girando fra le capitali per l'approvazione. Lo si apprende dal Financial Times, che cita un alto funzionario europeo ed evidenzia le "intense pressioni da parte di Francia, Italia e Irlanda". L'ARTICOLO COMPLETO
Dazi Usa, cosa importa l’Italia dagli Stati Uniti?
La nostra bilancia commerciale con gli usa è in positivo di 42 miliardi, un segnale che le nostre esportazioni valgono più delle importazioni. Ma quali sono i prodotti che importiamo? Tra le voci principali si segnalano i prodotti di cave e miniere, i prodotti farmaceutici e i macchinari. L'ARTICOLO COMPLETO
Borse asiatiche tentano il rimbalzo, Nikkei +5,6%
Dopo le pesanti perdite di ieri le Borse asiatiche tentanto il rimbalzo. Male ancora Taiwan e Jakarta. A Tokyo il Nikkei avanza del 5,6%, bene le piazze cinesi con Shanghai che sale dello 0,44%, Hong Kong guadagna lo 0,3%.
La Borsa indonesiana sospesa per 30 minuti dopo il crollo del 9,19%
Le azioni indonesiane sono crollate di oltre il 9% all'avvio delle negoziazioni dopo una lunga pausa per festività pubbliche, innescando la sospensione degli scambi a causa dell'incertezza sulle politiche tariffarie globali del presidente americano Donald Trump. L'indice Jakarta Composite è sceso del 9,19%, a 5.912,06 punti, quando la Borsa della più grande economia del sudest asiatico ha riaperto dopo lo stop festivo iniziato il 28 marzo. Le contrattazioni sono state sospese per circa 30 minuti, ha riferito la società di gestione, prima della loro ripresa.
Cina: gli Usa dialoghino e rimuovano i dazi unilaterali
Pechino invita Washington a impegnarsi con il dialogo per risolvere le varie questioni pendenti bilaterali sul commercio. "La Cina sollecita gli Stati Uniti a cancellare tutti i dazi unilaterali contro la Cina, a fermare la soppressione economica e commerciale contro la Cina e a risolvere in modo adeguato le differenze con la Cina attraverso il dialogo con rispetto reciproco e su un piano di parità", ha affermato un portavoce del ministero del Commercio in una nota. Il presidente americano Donald Trump ha detto ieri che imporrà ulteriori tariffe del 50% se Pechino non ritirerà i suoi dazi del 34% di ritorsione contro gli Usa.
Dazi, bozza documento Ue con contromisure: lista con tariffe dal 10 al 25% su prodotti Usa
L’Unione europea è pronta a replicare ai nuovi dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump. Ier i ministri degli Esteri e del Commercio dei Paesi Ue si sono incontrati a Lussemburgo e hanno dato il via libera politico alla lista integrale di controdazi messa a punto dalla Commissione europea. LEGGI DI PIU'
Borsa di Singapore crolla del 8,5%, mai così male dal 2008
Lo Straits Times Index (Sti) della Borsa di Singapore ha subito un marcato ribasso oggi, con un calo intraday dell'8,5% all'apertura delle contrattazioni. Si tratta della maggiore perdita registrata dall'indice blue-chip di riferimento dallo storico -8,9% del 24 ottobre 2008, durante la crisi finanziaria globale. Innescato dai timori di una potenziale recessione globale alimentati dalle politiche tariffarie del presidente statunitense Donald Trump, il calo odierno supera anche la contrazione dell'8,4% osservata durante la svendita dei mercati causata dalla pandemia di Covid-19 del 23 marzo 2020.
Cina: non accetteremo ricatti Usa, lotta fino alla fine
La Cina non accetterà mai la "natura ricattatoria" degli Stati Uniti e considera le ultime minacce di dazi avanzate dal presidente americano Donald Trump "un errore su un altro errore". Un portavoce del ministero del Commercio cinese, in una nota, assicura che se Washington vorrà continuare su questa strada allora Pechino "lotterà fino alla fine". Trump ha detto ieri che imporrà ulteriori tariffe del 50% se la Cina non ritirerà i suoi dazi del 34% di ritorsione contro gli Stati Uniti.
Trump: "Cina subirà ulteriore imposta 50% se non annullerà tariffe reciproche"
La Cina subirà un'ulteriore imposta del 50% se il Paese non annullerà i dazi reciproci. Lo ha detto il presidente americano, ribadendo la dichiarazione già espressa oggi sulla sua piattaforma Truth Social. "Molti, molti paesi stanno venendo a negoziare accordi con noi" sui dazi appena annunciati", ha aggiunto Trump, citando il Giappone come esempio.