Dazi, come difendere i risparmi? Dai Btp alle monete rifugio, i consigli degli esperti
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Dazi, Trump: non cambio idea, portano ricchezza
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Introduzione
La questione dazi spaventa i mercati: ogni categoria di investimento, infatti, è stata colpita dalla crisi innescata dalle tariffe di Donald Trump. Gli investitori si chiedono dunque quali siano le strategie da attuare per cercare di proteggere il più possibile i propri risparmi. Vediamo cosa consigliano gli esperti.
Quello che devi sapere
Non vendere quando i mercati crollano
- Un punto su cui gli analisti convergono è quello della calma. “In momenti come questi, come insegna l’esperienza, non bisogna agire d’impulso”, ha dichiarato al Messaggero Pietro Giuliani, presidente e fondatore di Azimut, società che da 35 anni opera nella gestione e nella consulenza dei patrimoni. “Quando i mercati attraversano fasi di turbolenza, è fondamentale attendere che la volatilità rientri prima di prendere decisioni. Agire spinti dall’emotività rischia di compromettere in modo permanente la strategia di investimento, portando a scelte difficilmente reversibili”. Lo ricorda anche il Corriere della Sera, che sottolinea come sia una “norma di buon senso, sempre valida” quella di non vendere quando i mercati crollano.
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Aspettare le prossime settimane
- “Nel breve è da accettare il nervosismo dei mercati per una recessione, saranno pochi gli asset che possono rappresentare un rifugio”, mette nero su bianco su Wall Street Italia Livio Spadaro, portfolio manager di Frame Asset Management. Gli fa eco Giuliani: “Se la turbolenza durerà a lungo dipenderà dalle negoziazioni dei prossimi giorni, le quali dovrebbero portare a un nuovo ordine meno punitivo e più stabile che elimini le incertezze”. Ancora più diretto nei consigli il Corriere, che spiega come “nelle prossime settimane” possa esserci “un rimbalzo delle quotazioni e quindi vendere adesso sull’onda dell’emotività può voler dire massimizzare le perdite”.
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Come difendere i propri risparmi
- Spadaro spiega che “nel contesto attuale, come menzionato nei report mensili, l’allocazione più promettente è sovrappesare Bond più hard assets (oro, argento, etc.) rispetto agli asset di rischio”. Con il termine “sovrappesare” si intende assegnare un peso maggiore a un’azione o un settore rispetto a come sarebbe rappresentato nell’indice di riferimento. In sostanza, l’investitore crede che tale azione o settore performerà meglio rispetto al mercato complessivo, e dunque si affida a esso. Ma ci sono titoli o settori che proteggono meglio il capitale? Per il Corriere sì e sono quelli “difensivi”, come gli alimentari, i farmaceutici e le utilities, che “offrono una tenuta migliore rispetto ai comparti più ciclici dell’economia, come l’industria e le banche”. In generale, spiega ancora il quotidiano, “le società ad alto dividendo hanno quotazioni più stabili”. Importante consiglio anche da Giuliani, ancora più valido in questi giorni di turbolenza: “La regola della diversificazione rimane uno dei principi fondamentali da seguire e la sua efficacia è già stata dimostrata più volte”
Il mercato obbligazionario e i Btp Italia
- Per Wall Street Italia, il mercato obbligazionario “potrebbe beneficiare temporaneamente delle preoccupazioni sulla crescita economica provocate dai dazi, portando a una diminuzione dei tassi”. Nell’attuale scenario, spiega Giuliani al Messaggero, i titoli di Stato “dovrebbero offrire una certa protezione”. Come ricorda il Corriere, anche in questa fase i Bund tedeschi “continuano a essere percepiti come un bene rifugio. Il rendimento del decennale ieri è sceso al 2,58% (i prezzi si muovono in direzione opposta ai rendimenti)” con un “leggero guadagno per i possessori”. Considerando il rischio di inflazione dopo la nuova tornata di dazi americani, gli esperti raccomandano l’investimento nei Btp Italia, che sono progettati proprio per proteggersi dai rischi inflazionistici. Come scrive Spadaro su Wall Street Italia, “i Btp Italia offrono una cedola indicizzata all’inflazione, permettendo agli investitori di difendere il proprio capitale in un contesto economico instabile. Si consiglia” pertanto “un orizzonte temporale di circa 5 anni per sfruttare al meglio questo strumento”. Gli fa eco Giuliani: “Considerando l'incertezza legata all’evoluzione della guerra dei dazi e al suo potenziale impatto sull’inflazione, è prudente mantenere un’esposizione su titoli con scadenze entro i 5 anni”. Resa stabile al 3,75% anche il rendimento del Btp decennale, senza perdite per i risparmiatori. Nessuno scossone, per ora, anche per i corporate bond
Meglio puntare sull’Europa
- “I fondi azionari tech, Usa, Europa e di altre categorie geografiche o settoriali subiscono perdite importanti. Mentre i fondi obbligazionari resistono”, scrive il Corriere. “Ad aprile, sia la Borsa americana che quella europea potrebbero subire penalizzazioni a causa della volatilità”, ricorda Wall Street Italia, che però puntualizza: “L’Europa sembra avere migliori prospettive di crescita, soprattutto grazie ai nuovi investimenti militari e industriali, in particolare in Germania. È consigliabile per gli investitori, quindi, mantenere una maggiore esposizione sull’Europa, mentre gli Usa potrebbero tornare interessanti solo più avanti, intorno a maggio-giugno”
Dollaro e monete rifugio
- Come scrive Wall Street Italia, “nel breve periodo il dollaro potrebbe temporaneamente rafforzarsi, vista la sua posizione di valuta rifugio”. Una posizione che, spiega il Corriere, sembra svanire. Gli analisti prevedono un indebolimento del dollaro nel medio-lungo termine, con il “biglietto verde” che potrebbe deprezzarsi specie in caso di recessione per l’economia americana. In tal caso, la Federal Reserve potrebbe intervenire con tagli dei tassi d'interesse e con il Quantitative Easing. Quali sono le altre monete rifugio? Per il Corriere, “le due divise tradizionalmente meno soggette a oscillazioni repentine si confermano il franco svizzero e lo yen giapponese”, che però “offrono rendimenti di poco superiori all’1%”.
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Il prezzo dell’oro
- Prima le guerre nella striscia di Gaza e in Ucraina, ora le tensioni legate alle mire cinesi su Taiwan e pure lo scossone dei dazi: nonostante tutto, l’oro resta comunque un bene ricercatissimo dagli investitori. Molti analisti, spiega il Corriere, “lo danno in ulteriore apprezzamento fino a 3.300 dollari/oncia”. Già, perché com’è noto in momenti di turbolenza l’oro tende ad apprezzarsi, essendo visto come un bene rifugio. Per questo Wall Street Italia, oltre a puntare sull’Europa e a proteggersi dall’inflazione con i Btp Italia, spiega che l’oro permette anche in questo momento di “navigare con sicurezza nella volatilità dei mercati”.
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