Guerra Israele-Hamas, Hezbollah: "L'Italia fa parte della coalizione del male"

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Hezbollah ha definito "coalizione del male" l'alleanza marittima occidentale guidata dagli Usa "creata per proteggere gli interessi di Israele nel Mar Rosso" e i traffici internazionali tra Mediterraneo e Oceano Indiano citando anche l'Italia tra i partecipanti. La Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito che 12 palestinesi sono stati uccisi in un bombardamento israeliano a sud della Striscia. La popolazione di Gaza è in "grave pericolo": lo ha detto il direttore generale dell'Oms, Ghebreyesus

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L'Italia nel Mar Rosso con la fregata Virginio Fasan contro gli Houthi

Gli Stati Uniti guideranno l'operazione Prosperity Guardian per contrastare la presenza dei ribelli yemeniti nelle acque della zona del Canale di Suez, dove in risposta alla guerra a Gaza stanno attaccando da tempo imbarcazioni occidentali. Roma ha deciso che invierà una sua fregata, ma il Ministero della Difesa precisa che la mossa è nell'ambito della già esistente missione Atalanta. LA GALLERY


E' morta l'ostaggio israeliano piu' anziano

Judith Weinstein Haggai, che a 70 anni era l'ostaggio più anziano ancora nelle mani di Hamas, è morta. Lo hanno reso noto fonti del Kibbutz Nir Oz citate dal Times of Israel, secondo cui la donna è stata uccisa durante l'attacco terroristico del 7 ottobre e il suo corpo è stato portato a Gaza dove di riteneva fino ad ora che fosse prigioniera, ma ancora viva. La notizia è arrivata meno di una settimana dopo che il kibbutz aveva annunciato che anche il marito di Judith, Gadi Haggai, inizialmente ritenuto in ostaggio, era stato ucciso il 7 ottobre. Anche il suo corpo è ancora nelle mani di Hamas. Haggai e Weinsteina avevano entrambi doppia cittadinanza israelo-americana. 

Gantz, prossima tappa guerra 'durerà molto tempo' e andrà 'più in profondità'

La prossima tappa della guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza "durerà molto tempo" e "sarà più profonda". A dichiararlo è stato oggi il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz. "Siamo pronti per la successiva fase dei combattimenti, che sarà continua, potente e più profonda di quanto Hamas non immagini" ha sottolineato il leader di Unità nazionale, parlando con la stampa. 

Colloquio Austin-Gallant sulla fase post combattimenti

Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, e il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, hanno avuto oggi un colloquio telefonico. I due hanno discusso dei "preparativi per la fase di stabilizzazione che seguirà le principali operazioni di combattimento", secondo il Pentagono. Austin ha ribadito la determinazione degli Stati Uniti a garantire che "Hamas non possa più minacciare la sicurezza di Israele e ha sottolineato l'importanza di proteggere i civili di Gaza e di accelerare l'assistenza umanitaria", ha affermato il Pentagono.

I 10 eserciti più potenti al mondo, la classifica

L'elenco è stilato come ogni anno da Global Firepower, che monitora oltre 50 voci. Al primo posto gli Stati Uniti, seguiti dalla Russia (nonostante le numerose perdite contro l'Ucraina) e la Cina. Il primo Paese dell’Unione europea è la Francia. L’Italia è decima. LA CLASSIFICA

Incoronazioni, guerre, summit: le notizie che hanno segnato il mondo nel 2023

I conflitti hanno segnato l'anno che si sta per concludere: la guerra in Ucraina è proseguita, senza soluzioni di pace, mentre il Medio Oriente è diventato il teatro dello scontro tra Hamas e Israele, dopo gli attacchi del 7 ottobre. E poi ancora: proteste, catastrofi naturali, riunioni tra leader mondiali e meeting per combattere il cambiamento climatico. Ecco gli eventi più importanti di questi ultimi 12 mesi

Hezbollah, 'l'Italia fa parte della coalizione del male'

Hezbollah ha definito "coalizione del male" l'alleanza marittima occidentale guidata dagli Usa "creata per proteggere gli interessi di Israele nel Mar Rosso" e i traffici internazionali tra Mediterraneo e Oceano Indiano citando anche l'Italia tra i partecipanti. Ad una folla di seguaci in Libano, il numero due del partito armato filo-iraniano, lo shaykh Naim Qassem, ha detto: "E' necessario fare fronte comune contro la coalizione del male rappresentata da America, Israele, Francia, Gran Bretagna, Italia e Germania con la coalizione del bene delle forze della resistenza anti-israeliana in Palestina, Libano, Iran, Yemen e Iraq". 

Hamas, 'no a rilascio nuovi ostaggi senza completo stop ad aggressione al nostro popolo'

"Hamas non rilascerà altri ostaggi israeliani senza una completa cessazione dell'aggressione al nostro popolo". Ad affermarlo è il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan nel corso di una conferenza stampa sottolineando che "Israele non è riuscito a dimostrare di poter salvare gli ostaggi con la pressione militare". L'obiettivo di Tel Aviv di eliminare Hamas "scomparirà di fronte alla fermezza del nostro popolo e alla coraggiosa resistenza", aggiunge Hamdan secondo quanto riferisce 'Al Jazeera'.

Gantz: "Si avvicina il ritorno di alcune comunità lungo il confine con Gaza"

Israele "si avvicina al giorno in cui potremo consentire il ritorno di alcune comunità" lungo il confine con Gaza. Ad annunciarlo, incontrando i rappresentanti di diversi consigli regionali della parte sud di Israele, è stato il ministro Benny Gantz, che siede nel gabinetto di guerra. A riferirne è il Times of Israel. 

Gantz ha reso noto di aver parlato di un parziale ritorno di residenti nelle città evacuate con i vertici dell'Amministrazione Tekuma, incaricata di ricostruire le comunità al confine con Gaza. "Ci stiamo tutti preparando a questo", ha aggiunto. 

“Lavorerò per fare in modo che la questione venga discussa nel gabinetto di guerra nel prossimo futuro", ha aggiunto. "Quando diventerà possibile, e il processo di rientro sarà guidato dal ministero della Difesa, verrà svolto in pieno coordinamento con i vertici delle autorità, in modo che ad ogni località, comunità ed individuo siano garantite le soluzioni adatte alle necessità con un aiuto massiccio dello stato".

Idf: "Colpite strutture Hezbollah nel sud del Libano in risposta ad attacchi"

L'esercito israeliano ha effettuato diversi attacchi su Ayta ash Shab e Ramyeh, nel sud del Libano, così come in altre aree, in risposta agli attacchi di Hezbollah sul nord di Israele. L'Idf, riferisce 'The Times of Israel',  afferma che gli attacchi effettuati da aerei da combattimento, carri armati e artiglieria hanno preso di mira delle strutture di Hezbollah utilizzate per effettuare attacchi contro Israele. Un altro complesso militare di Hezbollah è stato colpito da aerei da combattimento in risposta agli attacchi di oggi, ha detto l'Idf.

Inoltre, Tsahal afferma che una cellula di Hezbollah che si preparava a effettuare un attacco con un razzo anticarro e un'altra cellula in un edificio utilizzato per sparare razzi contro Israele in precedenza, sono state entrambe colpite. Hezbollah ha lanciato oggi circa 50 razzi e missili, oltre a due droni, contro Israele.

Soldati Israele

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Israele: "Dal 7 ottobre uccisi più di 500 soldati"

"Più di 500 soldati israeliani sono stati uccisi dall'inizio della guerra contro Hamas il 7 ottobre scorso. Lo hanno riferito le forze armate israeliane", scrive la Bbc. "L'esercito israeliano ha poi però precisato che da quando è iniziata l'offensiva di terra all'interno di Gaza alla fine di ottobre, più di 160 soldati dell'Idf sono stati uccisi - prosegue l'emittente britannica -. Circa 900 soldati sono invece rimasti feriti dall'inizio dell'operazione".

Mo: media, Gabinetto di guerra discuterà nuova iniziativa del Qatar per liberare ostaggi

Questa sera, il Gabinetto di Guerra israeliano discuterà una nuova iniziativa del Qatar in vista di un possibile rilascio degli ostaggi. Lo riferisce il canale televisivo israeliano 'Channel 12'. La proposta del Qatar sarebbe giunta questa mattina a Israele e potrebbe indicare progressi nei colloqui.

Alla discussione parteciperanno le parti incaricate dei negoziati, il capo del Mossad Dadi Barnea e il maggiore generale (in pensione) Nitzan Alon, che aggiorneranno i membri del gabinetto sull'iniziativa del Qatar.

La nuova iniziativa potrebbe riguardare la riposta di Hamas alla precedente proposta israeliana: il rilascio degli ostaggi feriti, malati, donne e bambini, in numero di 40, in cambio di un rilascio più massiccio di prigionieri palestinesi e una tregua prolungata di due settimane.

Esercito Israele: "Rammarico per danno a persone non coinvolte in raid 24 dicembre"

L'esercito israeliano ha espresso rammarico per il "danno a persone non coinvolte" causato da un recente attacco al campo profughi di al-Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. L'attacco del 24 dicembre ha causato decine di morti, 70 secondo il ministero della Salute a Gaza, che ha parlato di bambini tra le vittime, 86 secondo funzionari Onu. Nel campo vivono 33mila persone. 

Secondo un portavoce dell'Idf, i caccia israeliani hanno "colpito due bersagli adiacenti al luogo in cui i miliziani di Hamas si trovavano il 24 dicembre". Prima dei raid "sono state adottate misure da parte dell'Idf volte a mitigare possibili danni a civili presenti nell'area e non coinvolti". "Un'inchiesta preliminare ha rivelato che altri edifici situati vicini ai bersagli sono a loro volta stati colpiti durante l'attacco, che verosimilmente ha causato danni non intenzionali ad altri civili non coinvolti". 

L'incidente viene gestito da una speciale commissione interna dell'esercito, che ha il compito di indagare "su incidenti eccezionali che possono avvenire in combattimento". Secondo l'emttente israeliana Kan, che cita un ufficiale militare che ha chiesto di restare anonimo, l'inchiesta avrebbe rivelato che nell'attacco non sono state usate le munizioni appropriate, e questo ha comportato danni estesi. "Si sarebbe potuto evitare se si fossero usate le munizioni giuste", ha aggiunto.

Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"

"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. L'ARTICOLO

Jerusalem Post: "Katz ministro degli Esteri al posto di Cohen"

Il governo israeliano ha confermato oggi l'intenzione di attuare la rotazione prevista nei ministeri degli Esteri e dell'Energia, che sarà approvata domenica nella riunione di gabinetto a Gerusalemme. Come parte dell'accordo di rotazione, il Ministro degli Esteri Eli Cohen passerà al Ministero dell'Energia, con il Ministro dell'Energia Israel Katz che prenderà il suo posto come massimo diplomatico israeliano. 

Tel Aviv stanzia 4,4 mln di dollari per preservare antichità in Cisgiordania: polemiche

Il governo israeliano stanzia 4,4 milioni di dollari (16 mln di shekel) per preservare le antichità della Cisgiordania durante il conflitto scoppiato dopo l'attacco di Hamas in Israele. Lo stanziamento rientra in un'iniziativa del ministero del Patrimonio che ha suscitato critiche in Israele. C'è chi contesta che il Governo dia priorità a spese a favore di gruppi religiosi e ultra ortodossi piuttosto che a spese per far fronte allo sforzo bellico.

Donne e bambini nudi detenuti dalle forze israeliane in uno stadio a Gaza: video della Cnn

Le immagini che circolano sui social mostrano file di uomini spogliati, alcuni seduti a terra con le mani legate dietro la schiena e gli occhi bendati. La bandiera israeliana è appesa alla porta del campo da calcio. Il video è stato pubblicato dalla Cnn che però, specifica, non è riuscita a verificare quando il video sia stato girato. LEGGI QUI

Egitto, 'a Gaza entrati 92 camion di aiuti in un giorno'

Sono 92 i camion carichi di aiuti umanitari e di merci entrati in un giorno nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah, al confine con l'Egitto. Lo ha confermato oggi un funzionario egiziano citato dalla Cnn precisando che il convoglio entrato ieri comprendeva 80 camion di aiuti, quattro autocisterne per il trasporto di gas e 12 camion di altre merci. Secondo dati Onu, prima del conflitto esploso dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele a Gaza entravano in media 455 camion al giorno. Sempre ieri hanno lasciato l'enclave palestinese 264 stranieri. 

Non solo Ucraina e Medio Oriente, dal Sudan al Myanmar le crisi che minacciano il 2024

Le elezioni di gennaio a Taiwan  rischiano di  alimentare le tensioni tra Cina e Stati Uniti mentre in  America Latina  il referendum venezuelano per l'annessione della Guyana  Esequiba ha  già innescato la risposta del Brasile. In Africa guerre e  povertà  flagellano soprattutto i tre Paesi della "cintura golpista"  Mali, Niger  e Burkina Faso. L'APPROFONDIMENTO


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