Incoronazioni, guerre, summit: le notizie che hanno segnato il mondo nel 2023
I conflitti hanno segnato l'anno che si sta per concludere: la guerra in Ucraina è proseguita, senza soluzioni di pace, mentre il Medio Oriente è diventato il teatro dello scontro tra Hamas e Israele, dopo gli attacchi del 7 ottobre. E poi ancora: proteste, catastrofi naturali, riunioni tra leader mondiali e meeting per combattere il cambiamento climatico. Ecco gli eventi più importanti di questi ultimi 12 mesi
- I conflitti, dal perdurare di quello tra Russia e Ucraina, allo scoppio di quello tra Hamas e Israele. Ma anche gli eventi internazionali, dal G7 in Giappone alla Cop28. E poi ancora, la consacrazione di nuovi leader sulla scena mondiale. Il 2023 è stato un anno di grandi tensioni a livello internazionale, ma anche di momenti di cooperazione: ecco gli eventi che più hanno segnato l'anno che si sta per concludere
- Il 2023 si è aperto con lo stesso spettro che ha chiuso il 2022: la guerra in Ucraina. Non si è arrivati a un compromesso e la pace sembra lontana. A tratti Kiev ha intensificato la sua controffensiva, e così ha fatto Mosca. Il presidente russo Putin, intanto, a dicembre ha firmato un decreto con cui ha aumentato le dimensioni massime dell’esercito di circa il 15%, aggiungendo 170mila soldati
- Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina la Finlandia aveva chiesto un'accelerazione del processo di adesione alla Nato. E il 4 aprile 2023 il Paese ha celebrato lo storico ingresso nell'organizzazione. Immediata la reazione di Mosca: "Rafforzeremo il nostro potenziale militare a Ovest e Nordovest", ha detto il vice ministro degli Esteri Alexander Grushko. "Se le forze e le risorse di altri membri Nato verranno dispiegate in Finlandia, adotteremo misure aggiuntive per garantire la sicurezza militare della Russia"
- Sempre nel contesto del conflitto russo-ucraino un evento che ha sicuramente segnato il 2023 è stata la morte del capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. Il 23 agosto un aereo, con a bordo 10 persone, tra cui proprio Prigozhin (e altri importanti membri della Wagner), si è schiantato tra Mosca e San Pietroburgo. Lo schianto è avvenuto due mesi dopo l’ammutinamento che aveva portato le truppe di Prigozhin a pochi chilometri da Mosca
- Spostandosi in Francia, il 2023 nel Paese è stato sicuramente segnato dalle numerose proteste contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Macron. Le manifestazioni hanno coinvolto soprattutto la capitale, Parigi, ma anche moltissime altre città francesi. Ad aprile, nonostante le proteste, Macron ha promulgato la legge che comprende -tra gli altri aspetti- il rinvio dell'età pensionabile legale a 64 anni
- Negli Usa, il 2023 è stato l'anno del "ritorno" di Donald Trump. L'ex presidente, a marzo, è stato incriminato per il pagamento di 130.000 dollari alla pornostar Stormy Daniels per farla tacere sulla loro relazione
- Poi a giugno è arrivata anche l'incriminazione per le carte segrete a Mar-a-Lago
- Ad agosto l’ex presidente è stato incriminato per l’assalto al Congresso
- Poi è arrivata la quarta incriminazione per aver tentato di sovvertire l’esito del voto in Georgia nel 2020
- Ma questo, negli Usa, è stato anche l'anno in cui ha preso slancio la campagna per le elezioni del 2024. I due probabili principali contendenti saranno ancora loro: Trump e Biden. Accuse e controaccuse hanno acceso la corsa alla Casa Bianca soprattutto a dicembre 2023. Intanto è “fuga” di Trump nei sondaggi. Con Biden che però avverte: "Credo che sia in gioco il futuro della democrazia americana”
- Nel Regno Unito, il 6 maggio è stato il "grande giorno" di re Carlo III che è stato ufficialmente incoronato come sovrano a Westminster, in una cerimonia durata circa due ore
- Restando in tema "Royal Family" un altro evento che ha segnato l'anno dei reali inglesi è stato sicuramente quello legato alla pubblicazione del libro Spare (tradotto: riserva) di Harry, secondogenito di re Carlo III. Si tratta di un'autobiografia, pubblicata a gennaio 2023, in cui il principe confessa scottanti verità sulla sua vita e sulla sua famiglia
- A maggio, dal 19 al 21, si è tenuto il G7 in Giappone, al Parco del memoriale della pace di Hiroshima. In questa occasione, il presidente americano Biden ha garantito: “Libereremo per sempre il mondo dalle armi nucleari”. Presente anche la premier Giorgia Meloni
- A fine maggio, i cittadini turchi hanno scelto nuovamente Erdogan come guida del Paese. Chiamati a votare per il ballottaggio tra l'attuale presidente e Kemal Kilicdaroglu, la maggioranza ha preferito il "Sultano" con il 52,1% dei voti. Si è aperto quindi il terzo mandato di Erdogan che rimarrà in carica fino al 2028
- A giugno la vicenda del sommergibile Titan ha tenuto il mondo con il fiato sospeso: quella che era partita come un’esplorazione negli abissi è finita in tragedia, con la morte di 5 persone per una “implosione catastrofica”. Il Titan si era immerso per osservare i relitti del Titanic, ma non ha fatto ritorno. A bordo il milionario britannico Hamish Harding, il pakistano Shahzada Dawood con il figlio Suleman, l'esploratore francese Paul-Henri Nargeolet e Stockton Rush, patron di OceanGate, azienda proprietaria del sommergibile
- Il 7 giugno Papa Francesco si è sottoposto a un intervento chirurgico di 3 ore, al Policlinico Gemelli di Roma, per rimuovere un laparocele incarcerato in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati. Il Santo Padre ha reagito bene all'intervento chirurgico
- Il 2023 è stato un anno segnato anche da diverse catastrofi naturali. Il 6 febbraio un forte terremoto, di magnitudo 7.8, è stato registrato in Turchia e Siria. Devastanti i danni. Le vittime sono state oltre 50mila
- A metà settembre la tempesta Daniel si è abbattuta sulla Libia causando danni gravissimi e inondazioni senza precedenti. Particolarmente colpita Derna, cittadina di 100.000 abitanti, dove si è verificata la rottura di due dighe. Migliaia le vittime
- L'8 settembre una forte scossa di terremoto, di magnitudo 7 della scala Richter, ha colpito la regione di Marrakech, in Marocco: i morti sono stati oltre 3mila
- Il 7 ottobre un forte terremoto ha colpito anche l'Afghanistan, con un bilancio di quasi 2mila morti. Colpita soprattutto la parte occidentale del Paese, nella zona a 35 chilometri a Nord-Ovest di Herat. Il sisma ha registrato una magnitudo 6.3 ed è poi stato seguito da diverse scosse di assestamento
- Dal 2 al 9 ottobre sono stati assegnati i prestigiosi premi Nobel, in 6 categorie:
- Il Nobel per la Medicina è andato a Katalin Karikò e Drew Weissman;
- quello per la Fisica a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier;
- quello per la Chimica a Moungi Bawendi, Louis Brus e Alexei Ekimov;
- quello per la Letteratura è stato dato al norvegese Jon Fosse;
- quello per la Pace all’attivista iraniana Narges Mohammadi;
- infine il premio per l’Economia è stato attribuito a Claudia Goldin
- Il 7 ottobre è forse la data che più ha segnato questo 2023, a livello internazionale. Quella mattina, i terroristi di Hamas si sono infiltrati da Gaza nel Sud di Israele attaccando diverse zone del Paese, via mare, via terra e via aria. In contemporanea, sono stati lanciati verso i territori israeliani missili dalla Striscia di Gaza. I morti in Israele sono stati oltre 1.400
- Hamas ha assaltato città e kibbutz israeliani vicini al confine con la Striscia di Gaza, sparando sulle persone, entrando nelle case e tentando di far esplodere - e in alcuni casi riuscendoci - le camere di sicurezza. Tra le zone più colpite la città di Sderot e i kibbutz di Be’eri e Kfar Aza, dove sono stati uccisi molti bambini. L’attacco ha riguardato anche un rave party, Nova Music Festival, nel deserto del Negev, dove i terroristi hanno sparato contro i giovani che ballavano. Sono stati presi in ostaggio centinaia di israeliani
- Israele ha risposto subito e duramente agli attacchi: ha iniziato con massicci bombardamenti su Gaza e poi, alcune settimane dopo, ha dato il via a un’offensiva di terra. ''Siamo determinati a combattere fino alla vittoria", ha affermato più volte il premier israeliano Benyamin Netanyahu
- Da fine novembre ci sono stati dei giorni di tregua, mediati da altri Paesi, con uno scambio di alcuni ostaggi tra Hamas e Israele, ma poi i combattimenti sono ripresi. Nella Striscia si contano oltre 20mila morti dall’inizio delle ostilità. L’Onu a inizio dicembre ha detto che "la situazione si sta rapidamente trasformando in una catastrofe con implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro complesso e per la pace e la sicurezza nella regione”
- Il 16 ottobre un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco poco dopo le 19 nel centro di Bruxelles, in boulevard d’Ypres. Ha ucciso due persone (due cittadini svedesi) e ne ha ferita una. Dopo essere fuggito, l'attentatore è stato trovato e ucciso dalla Polizia belga. Si chiamava Abdesalem Lassoued e l'Isis ha rivendicato il suo gesto
- Il 2023 è stato anche un anno segnato dalle proteste delle donne in Iran. Nel Paese quelle che non indossano il velo rischiano di non avere accesso al posto di lavoro, a scuola, all'ospedale. Ma la potente protesta nata nel settembre 2022, dopo la morte di Mahasa Amini, non si è mai spenta, nonostante i pericoli e le restrizioni. E continua oggi a destabilizzare il regime, anche attraverso la sfida di una nuova generazione di donne e uomini che chiedono la piena libertà per le iraniane
- Javier Milei è diventato il nuovo presidente argentino, incarico che ha iniziato dal 10 dicembre 2023. Il 53enne, leader de La Libertad Avanza, rifiuta di appartenere ideologicamente all’ultradestra, ma ha aderito alla Carta di Madrid, documento promosso dal partito dell'estrema destra spagnola Vox. Poco dopo la sua elezione, ha dovuto misurarsi con le proteste nate contro il suo mega decreto sulla deregulation e le privatizzazioni
- Il 13 dicembre 2023 si è chiusa la Cop28, a Dubai. I 198 delegati hanno approvato il 'Global Stocktake', il bilancio degli impegni e che comprende le azioni per ridurre le emissioni di gas serra. "Abbiamo le basi per la trasformazione", ha detto il presidente della Cop28, Sultan Al Jaber. "Per la prima volta in assoluto" nella storia delle Cop "abbiamo scritto combustibili fossili nel testo"
- Il 21 dicembre 14 persone sono rimaste uccise in un massacro compiuto con armi automatiche alla Charles University di Praga dallo studente David Kozak, che poi si è suicidato. Il Paese, il 23 dicembre, ha dichiarato il lutto nazionale e si è fermato a mezzogiorno per un minuto di silenzio, accompagnato dal suono delle campane in ogni chiesa