Argentina, chi è il nuovo presidente Javier Milei che si definisce anarco-capitalista
Il 53enne, leader de La Libertad Avanza, si è fatto conoscere inizialmente in tv dove ha espresso le sue idee con particolare veemenza. Rifiuta di appartenere ideologicamente all’ultradestra, ma ha aderito alla Carta di Madrid, documento promosso dal partito dell'estrema destra spagnola Vox
- "Rimetteremo in piedi l'Argentina e tra 25 anni saremo una potenza mondiale, la faremo finita col modello peronista che ha impoverito il Paese”. Con queste parole Javier Milei ha commentato la sua vittoria al ballottaggio che l'ha eletto nuovo presidente argentino, incarico che ha inizio dal 10 dicembre 2023
- Javier Milei ha 53 anni ed è il leader di La Libertad Avanza. Si è fatto conoscere prima come un veemente e sagace polemista televisivo che assicurava altissimi ascolti con i suoi feroci improperi contro "la casta politica corrotta" e i suoi discorsi antisistema, concetti che hanno infuso speranza in molti argentini
- Nato a Buenos Aires, è stato capo economista presso la Maxima Administradora de Fondos de Jubilaciones y Pensiones (AFJP), capo economista presso lo Studio Broda e consulente governativo presso il Centro Internazionale per il regolamento delle controversie in materia d’investimenti (ICSID). È stato anche economista senior presso la HSBC. È membro di B20, il Gruppo di politica economica della Camera di Commercio Internazionale, e del World Economic Forum
- Specialista in crescita economica, Milei è stato anche professore di diverse materie economiche nelle università argentine e all’estero e autore di 9 libri. Dal 2014 ha iniziato a prendere parte a vari programmi televisivi e radiofonici per fornire un’analisi economica del Paese. La sua personalità e le sue interazioni lo hanno reso noto e hanno portato molti a considerarlo il principale responsabile della rinascita del liberalismo nella politica argentina
- Nel 2019 è stato classificato dalla rivista Noticias tra le persone più influenti in Argentina. Dalla tv, il passaggio alla politica è quasi inevitabile. Nell’agosto 2020 ha lanciato la sua candidatura alle presidenziali 2023. Milei si distingue per il suo modo spesso aggressivo di discutere e per l'uso ricorrente di un linguaggio scurrile. Ultraliberale, ha scalato in pochi anni i vertici della politica cavalcando lo scontento e la rabbia per la grave crisi economica del Paese
- Milei si definisce come un economista anarco-capitalista che si rifà alle teorie più radicali del laissez-faire dei primi anni del '900. Un radicalismo libertario che lo ha portato nel corso del tempo a manifestarsi a favore, tra le altre cose, della compravendita di organi e della creazione di un mercato delle adozioni, così come della liberalizzazione della vendita di armi e della distruzione della Banca Centrale
- Milei rifiuta di appartenere ideologicamente all'ultradestra. Ma per la sua avventura politica ha scelto come vice un'avvocata conosciuta per aver difeso molti dei militari condannati per crimini compiuti durante la dittatura, Victoria Villaruel. Il leader di Lla ha aderito inoltre alla Carta di Madrid, documento promosso dal partito dell'estrema destra spagnola Vox che si propone frenare l'espansione del comunismo nella regione iberoamericana
- Restando ferme le ricette che puntano a una drastica e rapida riduzione del deficit e del debito pubblico attraverso drastici tagli alla spesa così come la vendita delle principali imprese statali, Milei ha fatto dietrofront sulla privatizzazione di sanità ed educazione promettendo un piano di riduzione degli ammortizzatori sociali graduale
- Tra i motti di Milei c’è “Non sono venuto per guidare gli agnelli, sono venuto per risvegliare i leoni”
- Ha cinque cani che considera come figli, quattro dei quali si chiamano come i suoi economisti preferiti: Milton (Friedman), Murray (Rothbard), Robert (Lucas) e Lucas (sempre da Rovert Lucas). Ha una relazione con la comica e imitatrice argentina Fátima Florez
- In un'intervista ha detto di essere "professore di sesso tantrico". Sembra che Al Capone, il gangster statunitense, sia uno dei suoi eroi, definito un "benefattore sociale". In alcuni talk Tv si è travestito da General Ancap (contrazione di "anarcocapitalista"), un supereroe da lui inventato. “La mia missione – dichiarava agitando un bastone da mago – è quella di prendere a calci nel culo keynesiani e collettivisti"
- Durante un comizio elettorale si è presentato in mezzo alla folla con una motosega accesa in mano a simboleggiare il taglio della spesa pubblica, una delle sue principali battaglie durante la campagna elettorale. Sempre prima di essere eletto ha detto che, se fosse diventato presidente, sua sorella Karina sarebbe stata first lady. Milei definisce Karina "il capo" ed è la sua ombra e principale sostegno emotivo