Donald Trump a processo, cosa sapere sul caso Stormy Daniels e sulla condanna
Per la prima volta un ex presidente americano si è ritrovato sul banco degli imputati ed è stato giudicato colpevole. Il procedimento riguarda la falsa rendicontazione delle spese della campagna elettorale del 2016, in cui secondo la ricostruzione ha spacciato come consulenza legale fondi che in realtà servirono per pagare il silenzio della pornostar. A far da tramite tra i due fu Michael Cohen, ex avvocato dell’imprenditore, nel frattempo condannato a tre anni di reclusione, scontati tra il carcere e i domiciliari
- Una spesa per una consulenza che non c’è mai stata. È questa l’accusa al centro del processo a carico di Donald Trump a New York in cui il tycoon è stato giudicato colpevole. Un evento storico: nessun ex presidente americano ha mai affrontato un procedimento penale ed è stato condannato. E questo è soltanto il primo di quattro per lui, tirato in ballo dalle rivelazioni della ex pornostar Stormy Daniels sul loro affaire
- Trump è stato giudicato colpevole di tutti i 34 capi di imputazione. Secondo l'accusa nel 2016 l'allora candidato alla Casa Bianca per il Partito Repubblicano spese 130mila dollari per comprare il silenzio di Stephanie Clifford, pornostar nota con il nome di Stormy Daniels, e convincerla a non divulgare i dettagli sulla loro storia, risalente a 10 anni prima. Il pagamento fu effettuato attraverso l’avvocato dell’ex presidente Michael Cohen, sostenendo che fosse una spesa per una consulenza relativa alla campagna elettorale
- Il rapporto tra Clifford e Trump risalirebbe al 2006, quando i due si sarebbero incontrati durante un torneo di golf per celebrità in Nevada. L’ex presidente era già sposato con Melania ed era molto noto come imprenditore e conduttore del reality The Apprentice. Dopo l’incontro nella camera di Trump in Nevada i due si sarebbero visti più volte e il tycoon l’avrebbe chiamata “Honeybunch” (che in inglese significa “tesoro”), promettendole ripetutamente che l’avrebbe fatta partecipare al suo programma, cosa che non accadde mai
- Oltre a Daniels, l'altra testimonianza clou è stata quella Michael Cohen. Ex avvocato personale e faccendiere di Trump, ha materialmente staccato gli assegni per Stormy Daniels e la coniglietta di Playboy Karen McDougal e poi, secondo il procuratore Alvin Bragg, è stato rimborsato dalla compagnia del tycoon che ha fatto passare le rate come "spese legali". Accusato di uso di fondi illeciti durante la campagna, Cohen è stato condannato a tre anni di prigione, trascorsi in parte in carcere e in parte agli arresti domiciliari
- La storia relativa a Clifford infatti non è l’unica: sempre nel 2016, Cohen pagò 150mila dollari anche a un’altra donna, Karen McDougal, una ex modella della rivista per adulti Playboy che voleva vendere ai giornali la storia di una sua presunta relazione con Trump tra il 2006 e il 2007
- A differenza degli altri procedimenti contro l'ex presidente - quello per il tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni vinte da Joe Biden in Georgia, aver istigato l'attacco a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 e aver gestito in modo inappropriato carte classificate - questo è l'unico che potrebbe chiudersi entro novembre, ovvero prima delle elezioni, ed è quindi considerato il più significativo per il futuro dell'ex presidente
- La pena sarà comunicata in un’udienza fissata per l’11 luglio, alla vigilia della convention repubblicana che lo incoronerà candidato per la Casa Bianca. Trump ha già fatto sapere che ricorrerà in appello contro la decisione
- Sulla carta c’è la possibilità che il tycoon finisca in carcere. La pena potrebbe andare da un massimo di 4 anni in carcere per ogni capo di imputazione alla messa alla prova oppure a una multa. Che Trump finisca davvero in cella è però poco probabile. Probabilmente però non perderà nemmeno il suo diritto di voto
- La domanda che si pone la maggior parte degli americani è: "Se Trump è giudicato colpevole, potrà comunque candidarsi alle presidenziali?". E la risposta è che non solo il tycoon potrebbe comunque correre per la Casa Bianca ma anche che, per la Costituzione americana, potrebbe persino guidare gli Stati Uniti dal carcere
- L'anno scorso Stephanie Clifford, in un’intervista concessa al Times in occasione dell'incrimanzione di Trump, ha dichiarato come "l’ex presidente non sia più un intoccabile". Non c’è paura verso The Donald, dato che "l’ho visto nudo, non può intimorirmi con i suoi vestiti", ma non fanno piacere le tante minacce dei suoi sostenitori. "Sono molto espliciti, mi scrivono 'Ti ucciderò' e 'Stavolta è la tua fine'", ha dichiarato Clifford