Dopo la visita a sorpresa al Santuario Madre del buon consiglio a Genazzano, Papa Leone XIV è andato a Santa Maria Maggiore per pregare in forma privata sulla tomba di Francesco. Il Pontefice ha dichiarato di aver scelto il nome "perché Leone XIII affrontò questione sociale". Il Pontefice presiederà domenica 18 maggio la messa di inizio Pontificato, per la quale sono attesi fino a 250mila fedeli e leader da tutto il mondo. Domani il primo Regina Coeli dalla Loggia centrale di San Pietro
in evidenza
Papa Leone XIV (CHI È IL NUOVO PAPA - IL DISCORSO) si è recato oggi a Santa Maria Maggiore per pregare in forma privata sulla tomba del suo predecessore Francesco, dopo la visita a sorpresa al Santuario Madre del buon consiglio a Genazzano,
Il Pontefice ha incontrato oggi nell'Aula del Sinodo i cardinali e spiegato loro la scelta del nome pontificale: un riferimento a Leone XIII che con la Rerum Novarum affrontò la questione sociale nella prima rivoluzione industriale.
Il pontefice presiederà domenica 18 maggio la messa di inizio Pontificato, per la quale sono attesi fino a 250mila fedeli e leader da tutto il mondo. Per gli Usa potrebbe esserci il vicepresidente Vance. Domenica è in programma il primo Regina Coeli dalla Loggia centrale di San Pietro. Ieri mattina Prevost ha celebrato la prima messa nella Cappella Sistina: “Voi mi avete chiamato a portare quella croce, so di poter contare su voi nel camminare con me. Bisogna farsi piccoli perché Cristo sia conosciuto” ha detto il Pontefice rivolto ai cardinali presenti. Il Pontefice ha confermato provvisoriamente tutti gli incarichi di Curia e resterà per ora nel suo appartamento al Sant'Uffizio, in attesa dei lavori al Palazzo Apostolico. La sala stampa della Santa Sede ha riferito che il Pontefice non ha ancora preso una decisione definitiva sulla sua nuova residenza.
Secondo quanto riferito dal cardinale del Madagascar Désiré Tsarahazana, arcivescovo metropolita di Toamasina, il nuovo pontefice “ha avuto molto più di 100 voti".
Pesanti bordate dall'ultradestra americana contro Leone XIV: “L'elezione di Prevost è un voto anti-Trump da parte dei globalisti della Curia e la scelta peggiore per i cattolici Maga”, tuona l'ex stratega del tycoon Steve Bannon. La portavoce della Casa Bianca assicura che non c'è alcun rancore tra Trump e il nuovo Pontefice. Tra gli attacchi al Papa anche le accuse di aver insabbiato casi di abusi sessuali commessi da sacerdoti quando era in Perù e a Chicago.
Gli approfondimenti:
- Eletto Papa Leone XIV, lo speciale di Sky TG24
- Le origini italiane, francesi e spagnole di Papa Leone XIV: cosa sappiamo della famiglia
- Dai selfie alla cena con i cardinali, ecco cosa ha fatto Papa Leone XIV dopo l'elezione
- Papa Leone XIV, dalla rottura dei sigilli al Regina Coeli: gli appuntamenti in calendario
- Tutti i numeri del Conclave
- Come avviene l'elezione del Papa: la consegna delle schede, il voto, la fumata
- Dopo quante fumate sono stati eletti gli ultimi 5 Papi
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog finisce qui
Continua a seguire tutti gli aggiornamenti sul liveblog di domenica 11 maggio
Per ricevere le notizie di Sky TG24
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
La prima omelia di Papa Leone XIV durante la messa con i cardinali
Nella Cappella Sistina il nuovo Pontefice ha iniziato parlando a braccio nella sua lingua d’origine, l’inglese, e si è rivolto ai suoi “fratelli cardinali”: “Voi mi avete chiamato a portare quella croce e ad essere benedetto con quella missione. E so di poter contare su ognuno di voi per camminare con me mentre continuiamo come Chiesa”. Poi in italiano il commento al Vangelo di Matteo: “Ridurre Gesù a leader o superman è ateismo di fatto”. GUARDA IL VIDEO
Papa Leone XIV, Parolin: "Capisco il 'tifo' per me ma serve logica di Chiesa"
"Di lui - scrive il Segretario di Stato Vaticano in una lettera scritta al Giornale di Vicenza - mi ha colpito soprattutto la serenità che traspariva dal suo volto in momenti così intensi e, in un certo senso, drammatici, perché cambiano totalmente la vita di un uomo". LEGGI QUI
Video su Il Romanista, il 'Forza Roma' di Papa Leone
Papa Leone XIV dal finestino dell'auto stringe la mano ad un fedele tifoso, mentre si sente dire "Forza Roma". Questa scena viene mostrata in un video, della durata di cinque secondi, pubblicato sul profilo X del quotidiano 'Il Romanista', con il titolo "Il Forza Roma di Papa Leone XIV".
Papa Leone XIV, per l’insediamento scatta un nuovo piano sicurezza con 5mila agenti
Forze dell’ordine mobilitate per l’intronizzazione del nuovo pontefice, in programma il 18 maggio. A supporto del piano 2mila volontari e 500 steward. Previsti dispositivi anti-drone, tiratori scelti, artificieri e unità cinofile. Rafforzati anche i trasporti. IL PIANO
Papa Leone XIV, il 18 maggio la messa di inizio pontificato. I simboli e la storia
La messa di inizio Pontificato a San Pietro di Papa Leone XIV è prevista per il 18 maggio 2025. Una giornata che rappresenta una delle più importanti per il nuovo Pontefice, a causa del suo valore e dei riti che l’accompagnano. L'APPROFONDIMENTO
Papa Leone XIV, virali sui social le foto del Pontefice da giovane
Appena eletto Pontefice, dal web e dagli archivi sono riemerse alcune immagini che ritraggono Robert Prevost nella sua "vita precedente", quando era un missionario in Perù e si dedicava al servizio dei poveri. Diverse le strette di mano con Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, colui che lo ha creato cardinale. LE FOTO
Papa Leone XIV a sorpresa visita santuario di Genazzano: "Grande emozione essere qui"
Prevost si è recato al santuario Madre del Buon Consiglio di Genazzano, ai Castelli Romani. Non è la prima volta: lo ha sempre fatto ad ogni nomina importante. Al suo arrivo il Pontefice ha salutato i fedeli e la folla. Papa Leone XIV è arrivato a bordo di una berlina scura. LE PAROLE DEL PONTEFICE
Leone XIV, visita a sorpresa del Papa al santuario di Genazzano. FOTO
Due giorni dopo l’elezione, il Pontefice ha sceto di recarsi in preghiera alla Madonna del Buon Consiglio. Una visita discreta, accolta con gioia dai fedeli del piccolo borgo. Per Prevost è un ritorno: ogni tappa della sua vita ecclesiastica lo ha riportato a in questo luogo. E oggi ha rinnovato quel legame davanti all’icona della Vergine. LE IMMAGINI
Chiclayo in fermento per la messa di Ringraziamento
La piazza centrale di Chiclayo, la cittadina peruviana dove il nuovo papa e' stato vescovo per otto anni, è piena di attività. Gli operai stanno ultimando i lavori sui maxi schermi che stasera trasmetteranno la grande messa del Ringraziamento, mentre la polizia sta ultimando le misure di sicurezza. "E' una cosa bellissima per noi, la gente di Chiclayo. Rappresenta l'identita' locale, dato che papa Prevost è stato molto attivo con noi, supportandoci durante l'El Nino e la pandemia. Questa è una vittoria per noi", dice Cristian Quevedo a pochi passi dalla cattedrale. Assicura che, come lui e la sua famiglia, migliaia di persone parteciperanno alla messa di ringraziamento, officiata dal vescovo Edinson Farfan, successore nella diocesi e anche lui agostiniano. Gli agenti di polizia parlano con il personale comunale per definire un piano di sicurezza, in quanto si prevede un grande assembramento a partire dalle 18 locali (la mezzanotte in Italia) per assicurarsi un buon posto per la messa, che inizierà alle 20. Mentre il coro femminile di un gruppo parrocchiale canta "Alleluia, lunga vita al popolo peruviano", gli operai montano le impalcature su cui saranno posizionati tre maxi schermi che consentiranno di seguire la celebrazione da tutti i punti della piazza. Gli abitanti di questa cittadina dovrebbero essere grati per l'elezione del nuovo pontefice, perché, grazie a Leone XIV, "Chiclayo e il Perù sono sotto gli occhi del mondo" aggiunge Cristian. Gli abitanti osservano con curiosità mentre decine di giornalisti arrivano in questa città di 800mila abitanti dagli Stati Uniti, dal Brasile, dall'Italia e da altre parti della regione per conoscere la città nominata dall'americano sul balcone del Vaticano.
Papa Leone lascia Santa Maria Maggiore salutando folla da finestrino
Papa Leone XIV ha lasciato la basilica di Santa Maria maggiore dopo circa 30 minuti in preghiera sulla tomba di Papa Francesco. All'uscita dalla basilica ha salutato la folla che già dal mattino era in fila per entrare nella Basilica e che che subito si è radunata intorno. Il Papa ha abbassato il finestrino del van e con la mano ha salutato i fedeli.
Papa in preghiera davanti all'icona Salus Populi Romani
Sulla via del ritorno verso il Vaticano, Papa Leone XIV ha raggiunto Santa Maria Maggiore, dove si è fermato in preghiera davanti alla tomba di Papa Francesco e all'icona della Vergine, Salus Populi Romani. Lo rende noto la sala stampa vaticana.
Papa Leone XIV a Santa Maria Maggiore prega sulla tomba di Francesco
Papa Prevost, di ritorno dal santuario di Genazzano, è arrivato nella Basilica per rendere omaggio all'ex Pontefice. LEGGI L'ARTICOLO
Papa a Santa Maria Maggiore, preghiera su tomba Francesco (2)
Il convoglio di auto che ha accompagnato il Pontefice è entrato nella Basilica usando una entrata laterale, protetta da un cancello. Sul sagrato una banda musicale ha intonato l'inno pontificio.
Papa a Santa Maria Maggiore, preghiera su tomba Francesco
Papa Leone XIV, secondo quanto si apprende, a sorpresa, dopo la visita a Genazzano, è andato nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Prevost si è fermato nella Basilica, dopo essere rientrato dal Santuario della Madonna del Buon Consiglio, per una preghiera in forma privata sulla tomba del suo predecessore, Francesco.
Ex ambasciatore Usa: "Dalla Chicago dei migranti Leone XIV voce dell'America cares"
Dalla Chicago "città dell'inclusività, della diversità religiosa, razziale, città di migranti", Leone XIV, il primo "Papa americano e insieme latino americano", sarà il simbolo "dell'America cares", dell'America solidale. Così Miguel Diaz, il teologo della Loyla University di Chicago che è stato ambasciatore americano presso la Santa Sede della prima amministrazione di Barack Obama, racconta la "gioia enorme" con cui la città dell'Illinois, e in particolare la sua comunità cattolica, sta vivendo l'elezione a Pontefice di Robert Prevost, nato nella Windy City nel 1955.
"Qui è ben conosciuto", spiega Diaz all'Adnkronos, raccontando di aver avuto lo scorso anno "una bellissima cena e conversazione qui a Chicago" con l'allora cardinale Prevost, insieme agli altri 4 colleghi dell'ateneo gesuita per parlare del progetto "Costruire Ponti", avviato negli anni scorsi con incontri tra studenti del sud del mondo e Francesco, un progetto che l'ex ambasciatore ora spera di "continuare con Leone".
Per Diaz infatti, il concetto del ponte sarà centrale nel pontificato di Leone XIV: "Americano ma anche latino americano - spiega facendo riferimento agli anni trascorsi in Perù - per me è stato un simbolo il fatto che la sera dell'elezione abbia parlato spagnolo, non inglese, un ponte tra le Americhe. E' un simbolo importante in questo momento in cui negli Usa si ha l'ideologia dell'America first - aggiunge facendo riferimento al cardine della politica di Donald Trump - è un simbolo dell'America cares, l'America è solidale".
Fedeli e cittadini di Genazzano: "Grazie Leone XIV"
"Grazie Papa Leone XIV": i fedeli e la popolazione di Genazzano ringraziano il Pontefice per essersi recato in visita, sua prima uscita, al Santuario della Madre del Buon Consiglio di Genazzano, nel comune in provincia di Roma.
L'amministrazione comunale, appena eletto Papa Leone XIV, aveva ricordato, sull'account Facebook, la devozione del Pontefice alla Madre del Buon Consiglio. "Agostiniano, lo scorso anno era in preghiera davanti all'immagine sacra nella Basilica Santuario della Madre del Buon Consiglio a Genazzano in occasione della Festa della Venuta".
Papa Leone XIV a S.Maria Maggiore sulla tomba di Francesco
Dopo la visita a sorpresa al Santuario Madre del buon consiglio a Genazzano, papa Leone XIV è andato a Santa Maria Maggiore per pregare in forma privata sulla tomba del suo predecessore Francesco.
Fedeli Genazzano: "Madre Buon Consiglio dono così grande"
Al termine della visita al Santuario a Genazzano, Papa Leone XIV si è affacciato dal portale della Basilica e, salutando i presenti, ha rivolto loro alcune parole, esprimendo la gioia di essere potuto venire a pregare la Madre del Buon Consiglio, "un dono così grande" per il popolo di Genazzano, da cui deriva anche una grande responsabilità: "come la Madre mai abbandona i suoi figli, voi dovete essere anche fedeli alla Madre". Il Papa ha salutato i giovani, e i giovani di cuore - "Siamo tutti!", ha detto - e ha evocato lo spirito di entusiasmo con cui seguire Gesù, secondo l'esempio di Maria. Infine, prima di lasciare il Santuario, ha benedetto i presenti.
Papa si affaccia da Basilica Genazzano e alla gente: "Siate fedeli alla Madre, grande dono"
Papa Prevost, durante la visita a sorpresa al santuario di Genazzano, si è affacciato dal portale della Basilica e, salutando i presenti, ha rivolto loro alcune parole, esprimendo la gioia di essere potuto venire a pregare la Madre del Buon Consiglio, “un dono così grande” per il popolo di Genazzano, da cui deriva anche una grande responsabilità: “Come la Madre mai abbandona i suoi figli, voi dovete essere anche fedeli alla Madre”.
“Il Papa ha salutato i giovani, e ha evocato lo spirito di entusiasmo con cui seguire Gesù, secondo l’esempio di Maria. Infine, prima di lasciare il Santuario, ha benedetto i presenti”, fa sapere il Vaticano.
Barista di Genazzano: "Una sorpresa e un'emozione poter salutare Leone"
"Stavo venendo ad aprire il bar nel primo pomeriggio e ho trovato il paese sbarrato. Vigili e carabinieri mi hanno detto: 'Sta venendo il Papa', io non ci potevo credere". Sono le parole all'Adnkronos di Teresa Schiavella del Bar Lucci di Genazzano, paese dove nel pomeriggio di oggi si è recato Papa Leone XIV. "Non riuscivo a credere che, appena eletto, potesse venire qui a visitare la nostra città. Siamo rimasti contenti e un po' scioccati", racconta emozionata.
Il Pontefice, spiega Schiavella, "è arrivato verso le 16 ed è andato via alle 17:40 circa. Lui è venuto a visitare il santuario perché è devoto alla Madonna del Buon Consiglio. Siamo riusciti a vederlo, a salutarlo e a fargli qualche video: Leone ci ha salutato, ci ha benedetti e ha anche benedetto tanti bambini che erano in prima fila. È stata una bellissima emozione", conclude.
Papa ai cittadini di Genazzano: "Avete un dono così grande qui"
"È una grande emozione tornare qui, in questo posto che ho da molti anni nel mio cuore. Avete un dono così grande, quello della presenza della Madonna, ma vuol dire che avete anche una grande responsabilità, come quella di una mamma con i propri figli, dovete essere anche fedeli". Lo ha detto Papa Leone XIV nel suo breve discorso per salutare la folla che si era radunata all'esterno del santuario della Madre del Buon Consiglio, a Genazzano.
Leone XIV, visita a sorpresa del Papa al santuario di Genazzano. FOTO
Due giorni dopo l’elezione, il Pontefice ha sceto di recarsi in preghiera alla Madonna del Buon Consiglio. Una visita discreta, accolta con gioia dai fedeli del piccolo borgo. Per Prevost è un ritorno: ogni tappa della sua vita ecclesiastica lo ha riportato a in questo luogo. E oggi ha rinnovato quel legame davanti all’icona della Vergine. LE IMMAGINI
Piantedosi: "Mi piace molto il nuovo Papa"
"Come prima sensazione, mi piace molto il nuovo Papa. Mi piace questo modo con cui si è presentato. Questo suo sapiente dosaggio di messaggi che richiamano la tradizione agostiniana, è un Papa che è stato in mezzo alla gente e continuerà l'opera di Francesco, che è stato il Papa dei poveri". Lo ha detto il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, intervistato da Franco Bechis alla Scuola di Formazione Politica della Lega.
Papa a Genazzano: "Ho voluto tanto venire qui nei primi giorni"
"Ho voluto tanto venire qui in questi primi giorni del nuovo Ministero che la Chiesa mi ha consegnato, per portare avanti questa missione come Successore di Pietro". Cosi' Papa Leone XIV ai fedeli che erano nella Chiesa Santuario Madre del Buon Consiglio, con i quali ha recitato la preghiera di Giovanni Paolo II alla Madre del Buon Consiglio, davanti all'immagine della Vergine. Prima si era raccolto in preghiera davanti all'altare. Ai fedeli dentro la chiesa e al popolo di Genazzano che si era intanto riunito festoso nella piazza antistante, Prevost, ricordando la visita fatta dopo l'elezione a Priore generale dell'Ordine di Sant'Agostino, e la scelta di "offrire la vita alla Chiesa", ha ribadito la sua "fiducia nella Madre del Buon Consiglio", compagnia di "luce, saggezza" con le parole rivolte da Maria ai servitori nel giorno delle Nozze di Cana, riferite nel Vangelo di Giovanni: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela". Insieme alla comunita' il Papa ha poi raggiunto una sala interna per un incontro privato.
Il Papa lascia il santuario e benedice la piazza a Genazzano
Papa Leone XIV ha lasciato il santuario della Madre del Buon Consiglio di Genazzano e ha benedetto i fedeli raccolti nella piazzetta. Dopo essersi fermato sul sagrato per un breve discorso, Leone XIV è salito a bordo del van scuro e ha lasciato la città dei Castelli Romani.
Piantedosi: "Mi piace Leone XIV, colpito da sua commozione"
Il Papa americano? "Non facevo pronostici, ma non me lo aspettavo, leggendo il suo profilo direi che mi piace molto, determinante averlo visto commosso al primo impatto ". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ospite a Palazzo Rospigliosi, a Roma, della scuola politica della Lega, intervistato in Sala. "La capacità di commozione per me è un pregio", sottolinea. "Ho visto un sapiente dosaggio di messaggi che alludono alla tradizione, ma è anche un pastore che è stato in mezzo alla gente e continua l'opera di Francesco di essere il Papa dei poveri", conclude.
Il Papa in visita a sorpresa a Genazzano
Alla manifestazione pro vita a Roma il coro "Papa Leone"
"Papa Leone", il coro scandito dalla folla durante la manifestazione Scegliamo la vita in corso a Roma, dove, dopo un corteo, i partecipanti hanno raggiunto via dei Fori lmperiali. "La piazza saluta Papa Leone perché siamo certi che alzerà forte la voce contro tutte le forme di offesa della dignità umana", ha sottolineato la portavoce di Pro Vita & Famiglia Maria Rachele Ruiu. Poco dopo, il portavoce Massimo Gandolfini ha ricordato il messaggio di Papa Francesco inviato lo scorso anno. Bergoglio "ha creduto nella vita, contro l'aborto e l'eutanasia", ha detto.
Papa a sorpresa al santuario Madonna Buon Consiglio a Genazzano (3)
La visita “in forma privata “di papa Prevost alla Madonna del Buon Consiglio a Genazzano - informa il Vaticano- si è svolta poco dopo le 16. Il santuario, retto dai religiosi dell’Ordine di Sant’Agostino, custodisce un’antica immagine della Vergine, cara all’Ordine e alla memoria di Leone XIII.
Leone XIV al santuario, prega davanti a icona della Madonna
Papa Prevost, in talare e zucchetto bianchi e con la stola bianca a bordi gialli avvolta alla vita, giunto a Genazzano, paese in provincia di Roma al confine con la provincia di Frosinone a bordo di un Suv di colore scuro scortato dai gendarmi vaticani, è stato accolto davanti al santuario da una folla festante e si è fermato anche a salutare e stringere la mano ad alcune persone. Al suo ingresso il Pontefice si è fermato in un momento di preghiera di fronte all'icona della Madonna. Prevost ha sempre mostrato una profonda devozione alla Madonna del Buon Consiglio, già in occasione della visita compiuta un anno fa. Allora si era raccolto in preghiera dinanzi all'immagine sacra della Madre del Buon Consiglio, custodita nella Basilica Santuario a Lei dedicata, testimoniando così pubblicamente il suo legame spirituale con questa antica devozione mariana. Una scelta quindi non casuale, quella di questo pomeriggio, per la prima uscita pubblica del nuovo Papa, solo due giorni dopo l'elezione.
I fedeli a Genazzano, grande emozione incontrare il Papa
"È stata una grande emozione". Queste le parole con cui i fedeli hanno accolto la visita a sorpresa di Papa Leone XIV al santuario Madre del Buon Consiglio di Genazzano, ai Castelli Romani. "Avevo saputo che sarebbe venuto già un paio d'ore fa, il paese è piccolo e la gente mormora - scherza una signora a Tv2000 -, sono stata la prima a incontrarlo ma non sono riuscita a dirgli nulla. È davvero un bel Papa".
La visita a sorpresa di Leone XIV al santuario della Madonna del Buon Consiglio a Genazzano
Giornalisti da Gaza: "Ci aspettiamo molto da Leone XIV"
"Ci aspettiamo molto dal nuovo Papa, Leone XIV: può fare tanto, la sua voce e il suo intervento possono avere un effetto molto forte sui governi di tutto il mondo, per influire con passi concreti e mettere fine alla guerra e ai bombardamenti". Lo ha detto oggi a Udine Wael Al-Dahdouh, giornalista palestinese che ha vinto il Premio Terzani 2025, insieme al collega Safwat Al-Kahlout, "per il loro coraggio - spiegano gli organizzatori - nel raccontare la guerra a Gaza per Al Jazeera". I due reporter hanno incontrato la stampa prima della cerimonia di consegna del riconoscimento, in programma questa sera a Udine nell'ambito del festival vicino/lontano. "Potrebbe essere un primo passo - ha continuato Al-Dahdouh - gli altri seguiranno dopo la fine della guerra". Durante la conferenza stampa, Al-Dahdouh ha ricordato la sua tragedia personale. "Mi sento responsabile per quello che è successo alla mia famiglia, trucidata in modo orrendo - ha raccontato -, ma ho trovato in me una forza oltre l'ordinario, quasi soprannaturale, per continuare a fare il mio lavoro". A sottolineare il significato del riconoscimento, le parole della presidente di giuria Angela Terzani Staude. "Mai, nella storia, il tributo pagato dal giornalismo è stato così pesante - ha evidenziato -: giornalisti, fotoreporter e operatori della comunicazione a Gaza scontano ogni giorno con la loro vita, e spesso anche con quella dei loro cari, l'impegno a testimoniare i fatti dall'interno e impedire una narrazione unilaterale e controllata". Il premio 2025 è stato assegnato simbolicamente a tutti i giornalisti caduti nella Striscia. "Crediamo che il premio più grande - ha concluso Al-Kahlout - sia arrivare alla fine delle uccisioni dei giornalisti e di tutti i cittadini a Gaza".
Papa a sorpresa al santuario Madonna Buon Consiglio a Genazzano (2)
Prevost - da cardinale- si era recato alla Madonna del Buon Consiglio già un anno fa raccogliendosi in preghiera davanti all’immagine della Madre custodita nel santuario dedicato a lei. Per la prima uscita, Papa Prevost ha così scelto un luogo simbolico di profonda devozione.
L'ex segretario degli agostiniani: "Leone XIV un conciliatore"
Papa Leone XIV "è un uomo molto religioso. Credo sia un Papa appropriato per questo momento storico: è un uomo molto conciliatore, integratore, non è una persona che stabilisce linee rosse. Al contrario, è un uomo autenticamente di dialogo". A parlare è Miguel Angel Martin Suarez, già segretario generale dell'Ordine di Sant'Agostino e che ha condiviso la missione con Robert Francis Prevost durante 12 anni, quando l'attuale pontefice fu nominato Priore generale nel 1999 e rieletto nel 2007. "Vivevamo in comunità nella Curia generale" a Roma, ha ricordato, "stavamo assieme 24 ore al giorno ed è stata una esperienza stupenda, mai avuto nessun problema", ha rilevato l'agostiniano in un'intervista alla radio Cope della Conferenza episcopale spagnola (Cee). Martin Suarez ha assicurato di aver vissuto l'elezione di Prevost al soglio di Pietro "con un'emozione e una gioia tremende, è stata una grandissima notizia". E ha definito gli anni trascorsi accanto all'attuale Papa "molto gradevoli", perché Prevost "è una persona molto normale, naturale, serena, tranquilla. Ascolta molto, ed è aperto ai consigli", ha osservato. Martin Suarez ha definito ancora il pontefice "un uomo simpatico, che fa sentire gli altri sempre a proprio agio, oltre a essere intelligente e molto preparato. E credo che questo aspetto possa essere quello più importante", ha aggiunto. Quanto alla spiritualità Martin Suarez afferma che il pontefice "non è un uomo da etichette, progressista o conservatore": "E' profondamente religioso. Non è uno studioso di Sant'Agostino in senso accademico ma è imbevuto dei suoi insegnamenti.
Papa, Gasparri: "Sedicenti esperti spiegano ciò che non capiscono"
"Leggendo le cronache sull'elezione del Pontefice riflettevo - da giornalista professionista dal 1985 - sulla presunzione della categoria, che oggi pretende di spiegare sui giornali cio' che in realta' non comprende. Per giorni ci hanno propinato previsioni sbagliate. Ho letto centinaia di articoli in cui si tentava di anticipare chi sarebbe stato eletto. Faro' nomi e cognomi di questi presunti sedicenti esperti. Ora sto facendo raccogliere quegli articoli, firmati da vaniloquenti che ora si cimentano nello spiegare la natura e il programma del nuovo Pontefice. A questi colleghi, che si atteggiano a maestri del nulla e si fanno promotori di ignoranza, dico: fatevi un weekend al mare. E lo dico con rammarico. Su un quotidiano poi un teologo-giornalista ha offerto un'analisi di questo tipo. Chi non ha capito nulla eviti di confondere ulteriormente l'opinione pubblica. Questo e' un appello, perche' c'e' un limite a tutto, anche all'impudenza di qualche giornalista". Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ai microfoni dei giornalisti a margine di un incontro a Matera.
Papa a sorpresa al santuario Madonna Buon Consiglio a Genazzano
Il Papa, a quanto si apprende, a sorpresa è andato al santuario della Madonna del Buon Consiglio a Genazzano, fuori Roma. Si tratta di un santuario degli agostiniani. Papa Prevost ha una grande devozione per la Madre del Buon Consiglio. Ad accoglierlo, vescovo, sindaco e la banda.
Giglio e cuore sacro, ecco lo stemma papale di Leone XIV
Un giglio argentato e il cuore sacro adagiato su di un libro chiuso, con le chiavi di San Pietro sullo sfondo e la mitra a sovrastare lo scudo. Questo lo stemma ufficiale di Papa Leone XIV presentato ufficialmente oggi. L'immagine ricalca quella scelta da Robert Francis Prevost quando fu nominato vescovo, compreso il motto "In Illo Uno Unum", (in latino, "Nell'unico Cristo, siamo uno"). Una frase pronunciata da Sant'Agostino nel sermone Esposizione sul Salmo 127. Un altro richiamo al santo sono il cuore sacro ed il libro, simboli dell'Ordine di Sant'Agostino. Anche Leone XIV, come i suoi predecessori da Ratzinger in poi, ha deciso di sostituire la tradizionale tiara con la mitra, così come decise di fare, per primo proprio Benedetto XVI.
Il vescovo di Chicalayo difende il Papa: "Bugia che coprì abusi"
Coloro che affermano che il neoeletto Papa Leone XIV non ha ascoltato le vittime di abusi sessuali all'interno della Chiesa stanno "mentendo": lo ha detto Edinson Farfán, vescovo di Chiclayo, la diocesi nella quale Robert Prevost ha svolto gran parte della sua missione pastorale in Perù. "Lui (Prevost) ha ascoltato, ha rispettato il procedimento, e questo processo è ancora in corso. E credetemi, sono io quello più interessato a che venga fatta giustizia e, soprattutto, a poter aiutare le vittime", ha detto Farfán in una conferenza stampa. "Ho chiesto loro perdono, abbiamo pianto insieme e c'è sicuramente un buon rapporto, una relazione stretta e spero che potremo raggiungere una conclusione positiva", ha aggiunto.
S.Romano(NM): non applicare a conclave la "politique politicienne"
"Trovo degradanti i retroscena sull'elezione del Pontefice e l'attribuzione di Sua Santità a una corrente in contrapposizione ad altre o a schemi di geopolitica. Applicare i criteri della politique politicienne al conclave e alle dinamiche, ben piu' alte, del Vaticano impegnato nella scelta del suo capo e' esercizio sterile che getta discredito su una istituzione millenaria. Leone XIV sara', come è ovvio, garante di tutti ed espressione del Conclave nella sua interezza oltre che voce del cattolicesimo nel mondo'.Lo afferma in una nota Saverio Romano coordinatore politico di Noi Moderati.
Papa Leone XIV, Padre Lombardi: comunicazione sarà rispettosa. VIDEO
Primo Regina Caeli del Papa, bonifiche e doppio step controlli
Scatteranno domani mattina all'alba le bonifiche in piazza San Pietro per il primo Regina Caeli di Papa Leone XIV. Per accedere alla piazza ci sarà un doppio step di controlli: prima ai prefiltraggi più esterni e poi ai 'checkpoint' dotati di metal detector. Si attende per domani un flusso di fedeli in linea con quello della fumata bianca quando sono confluite in piazza, in meno di un'ora, 150mila persone. Saranno istallati anche maxischermi. Domani è inoltre in programma il Giubileo delle Bande a cui sono previsti circa 60mila partecipanti.
Papa, al momento residenza ancora in Palazzo ex Sant'Uffizio
Papa Leone XIV al momento continua a risiedere nella sua abitazione dell'ex Sant'Uffizio. Lo ha confermato la sala stampa della Santa Sede sottolineando che il Pontefice non ha ancora preso una decisione definitiva sulla nuova residenza.
Papa, Missioni Don Bosco: Prevost missionario e pastore
Le Missioni Don Bosco salutano l'elezione di Leone XIV con le parole del loro presidente, don Daniel Antúnez, il quale manifesta anzitutto la "gioia enorme del cuore, per la Chiesa che è stata capace di sceglierlo sotto la guida dello Spirito Santo". Gioia che è diventata felicità quando ha visto Robert Francis Prevost nuovo Papa affacciarsi sul balcone di piazza San Pietro con un'emozione che stava per diventare pianto. Ancor prima di sentire pronunciare il suo saluto e la benedizione, "guardando la sua immagine mi sono detto: quello è il pastore che si commuove davanti al suo gregge. E questo mi è apparso come un segno bellissimo" afferma don Antúnez, "mi ha commosso come lo era lui". Si è trattato di un moto non solamente emotivo ma spirituale: "Si è manifestato il cuore di un pastore che dice quello di cui ha bisogno il nostro mondo: la pace. L'ho percepito insieme con tutti i fedeli che erano lì sulla piazza". Le qualità della pace - disarmata, disarmante, umile e perseverante - può guidare l'azione del pontificato di Leone XIV a fronte dell'umanità che vive una guerra mondiale a pezzi, come la definiva Francesco. "Per questo il desiderio del Papa di essere ponte" sottolinea d. Antúnez "è una premessa importante: ci fidiamo delle sue intenzioni e aspettiamo tutti che riesca ad esserlo". La garanzia che non si tratti di un semplice auspicio è il suo cuore di missionario, testimone di una Chiesa aperta a tutti. "Una Chiesa che accoglie è fondata sul dialogo e sul rispetto dei più deboli. La difesa dei poveri rimane anche nel programma del nuovo Papa perché è propriamente questo il messaggio del Vangelo".
Gasparri: "Da Papa e Trump massimo impegno per la pace"
"Dal Papa Leone XIV e dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump massimo impegno per la pace". Lo ha detto oggi a Matera Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, nel corso di una iniziativa del partito a sostegno del candidato sindaco di Matera per il centro destra Antonio Nicoletti. "Dobbiamo soltanto sperare - ha detto Gasparri - che l'avvento di un nuovo Papa consenta alla Chiesa, che pure si è cimentata molto attraverso Papa Francesco e la gerarchia vaticana, di continuare ad avere ascolto. Del resto proprio l'evento tragico della fine di Bergoglio ha fatto sì che Trump e Zelensky si riparlassero. Tutti ricordiamo quelle immagini all'interno della basilica vaticana di questo dialogo. Non ci sono stati grandi risultati finora. Anzi, si è moltiplicata la situazione di crisi. Proprio Papa Bergoglio parlava di una terza guerra mondiale a pezzi. India e Pakistan si sono scontrati. Sono potenze che hanno armi nucleari. Quindi il quadro si è complicato e credo che più si complica e più la comunità internazionale si debba muovere. Non è solo compito della Chiesa, ma di tutti. Speriamo che anche Trump ci si metta con dedizione e con meno cedevolezza alla recitazione. Quel primo incontro nella sala ovale della Casa Bianca fu una catastrofe, una lite in diretta televisiva mondiale. E' invece bene parlarsi, senza troppa evidenza. Però è urgente perchè la situazione sta peggiorando e quindi, credo, che serva una sola iniziativa non solo del Santo Padre ma anche della comunità internazionale. E l'Italia fa la sua parte, sta ospitando dei colloqui, dando un contributo importante, tra Iran e Stati Uniti. Io sono credente e speriamo che le parole di pace del Santo Padre abbiano effetto". Gasparri, "da giornalista", ha anche parlato di come le cronache hanno trattato la notizia dell'elezione del nuovo papa. "Lo inviterò a pregare per i giornalisti che hanno raccontato quello che non sapevano e adesso ci spiegano quello che non sanno", ha detto il senatore, sottolineando "la saccenza della mia categoria. Ci hanno ammannito per giorni di previsioni sbagliate. Ho letto 300.000 articoli che spiegavano che vinceva quello o quell'altro. Tutta questa pletora di esperti, di vaniloquenti e vaniscriventi, e potrei fare i nomi e cognomi e li farò, adesso ci spiegano la natura, il programma, il magistero del nuovo Pontefice. Vadano a farsi un week end al mare, questi colleghi giornalisti che sono maestri del nulla, diffusori di ignoranza e perdigiorno. Chi non ha capito nulla eviti di confondere la gente. Prego nostro Signore che illumini i giornalisti".
Renzi: "Papa capace fa riflettere in un quadro politico difficile"
"Il discorso con cui stamattina Leone XIV ha spiegato la scelta del suo nome, legandolo alla questione sociale in relazione al futuro dell'intelligenza artificiale, è molto significativo. Un messaggio per i credenti, certo. Ma in questo caso un faro di speranza per tutte le donne e gli uomini di buona volontà. È il capo della Chiesa cattolica, certo. Ma è anche un leader capace di far riflettere in un quadro politico sempre più difficile. Bello!". Lo scrive sui social il presidente di Iv, Matteo Renzi.
Il Papa ai cardinali: "Riprendo il cammino da Francesco". VIDEO
Papa, Paul: "Stupendo che sia americano, sono molto emozionato"
"Avere un papa americano è fantastico, è la prima volta che succede in un periodo di tempo così lungo. Se ci pensi è una cosa stupenda, non è mai successo in così tanto tempo che esiste la Chiesa ed è una cosa molto emozionante". Così Tommy Paul, tennista americano, commenta l'elezione di Papa Leone XIV, il primo Pontefice statunitense nella storia della Chiesa, dagli Internazionali di Roma. Poi, parlando delle nuove generazioni del tennis, Paul sottolinea di "essere stato ispirato, ci sono ragazzi più giovani di me o anche della mia età e tra questi Sinner e Alcaraz sono i più professionali in circolazione", conclude.
Papa cita Paolo VI: 'Passi su tutto il mondo come grande fiamma di fede'
Papa Prevost, incontrando i cardinali in Vaticano, ha citato il messaggio di Paolo VI all'intera famiglia umana del 22 giugno 1963: "Fratelli carissimi, vorrei concludere questa prima parte del il nostro incontro facendo mio – e proponendo anche a voi – l’auspicio che San Paolo VI, nel 1963, pose all’inizio del suo Ministero petrino: 'Passi su tutto il mondo come una grande fiamma di fede e di amore che accenda tutti gli uomini di buona volontà, ne rischiari le vie della collaborazione reciproca, e attiri sull’umanità, ancora e sempre, l’abbondanza delle divine compiacenze, la forza stessa di Dio, senza l’aiuto del Quale, nulla è valido, nulla è santo'".
Giornalisti Gaza: Papa può fare molto per fermare guerra
Papa Leone XIV “può fare tanto per Gaza”, può assumere una posizione “a difesa della giustizia per le vittime di questa catastrofe” e da leader religioso “può influenzare in modo significativo popoli e governo di tutto il mondo, affinché si prendano misure almeno per mettere fine ai bombardamenti israeliani". E’ l’auspicio espresso dal noto giornalista palestinese Wael al-Dahdouh, capo dell’ufficio di corrispondenza di Al Jazeera a Gaza, dove nella guerra in corso tra Hamas e Israele ha visto uccisi sua moglie, tre figli e altri 10 membri della sua famiglia. Insieme al collega Safwat al-Kahlout, originario nel Nord della Striscia e anche lui giornalista per l’emittente qatariota, questa sera ritireranno simbolicamente il premio Tiziano Terzani, nell’ambito del Festival Vicino/Lontano a Udine, a nome di tutti i 214 giornalisti e le giornaliste palestinesi uccisi a Gaza. Sulla scia di una "auspicabile forte presa di posizione" del nuovo Papa, al-Dahdoudh spera che si compiano passi soprattutto da parte delle “istituzioni europee, ma anche di sindaci, associazioni umanitarie, sindacati e organizzazioni a difesa della libertà di stampa” per difendere la popolazione di Gaza e i giornalisti palestinesi ancora sul campo. “Ho dato il mio sangue, il mio sudore, il mio tempo per trasmettere al mondo quello che succede a Gaza, per me è una missione umanitaria, ma il mondo cosa ci sta dando indietro?”, si chiede il reporter diventato famoso anche per aver appreso in diretta della morte della sua famiglia sotto i bombardamenti israeliani. “Si possono fare progetti, manifestazioni, usare mezzi di pressione sull’Ue, perché cerchi di fermare Israele, perché vengano rispettate le convenzioni e le leggi sulla protezione dei giornalisti”, prosegue al-Dahdoudh, “il silenzio che abbiamo sentito intorno a noi sulla nostra condizione ci uccideva proprio come i raid israeliani, nessuno deve convincersi in Europa che non si può fare nulla e rassegnarsi quindi a guardare impotente quanto succede sotto gli occhi di tutti”. “Quando è scoppiata la guerra in Ucraina, ero in Italia”, racconta il collega al-Kahlout, che ha collaborato da producer con numerose testate internazionali, “e mi è sembrato molto bello vedere che l’Europa apriva le porte ai profughi ucraini, mi dicevo che la Ue stava rispettando i diritti umani su cui si fondava”. Ma oggi, denuncia, “davanti alla guerra a Gaza tutti questi valori, le convenzioni, il diritto internazionale sembra siano stati congelati, nessun passo serio come quello fatto con l’Ucraina è stato fatto per Gaza, anzi l’Occidente continua a inviare a Israele le armi che uccidono i nostri bambini”. “La Striscia di Gaza, tanto più adesso davanti ai piani di deportazione del governo di Netanyahu che ci terrorizzano, rappresenta una sfida morale per l’Europa come civiltà”, conclude al-Dahdoudh, “può fallire con gli effetti che ne conseguiranno oppure può compiere passi avanti verso la giustizia umana”.
Papa: a cardinali, rinnoviamo piena adesione al Concilio
"Vorrei che insieme, oggi, rinnovassimo la nostra piena adesione, in tale cammino, alla via che ormai da decenni la Chiesa universale sta percorrendo sulla scia del Concilio Vaticano II". Così Papa Leone XIV incontrando i cardinali.
Papa: "Oggi sfida Chiesa è "Rerum novarum" per IA"
"Diverse sono le ragioni" che hanno fatto sì che Prevost scegliesse il nome di Leone XIV. E' lui stesso a spiegarlo nell'incontro con i membri del Collegio cardinalizio. "Principalmente perché il Papa Leone XIII con la storica Enciclica Rerum novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro", ha sottolineato il Pontefice.
Ambasciata Perù Santa Sede: 'Elezioni papa grande gioia in tutto il Paese'
"L’elezione di Papa Leone XIV ha acceso l’entusiasmo in tutto il mondo, e in particolare in Perù, dove il popolo ha accolto la notizia con grande gioia". Lo conferma, in esclusiva per Giustizia News 24, il Ministro incaricato agli affari dell’Ambasciata peruviana presso la Santa Sede, Manuel Carrasco. “È una grande notizia non solo per il Perù e per il popolo peruviano – ha dichiarato Carrasco – ma per tutti i paesi del mondo. È stato eletto un pastore, un sommo pontefice con una lunga traiettoria di servizio agli altri e alle loro necessità”. Carrasco ha raccontato l’atmosfera che si è vissuta a Roma, presso l’ambasciata, al momento della fumata bianca: “Abbiamo assistito alla reazione di gioia che ha investito vari punti della città e piazza San Pietro. Anche dalle reazioni sui social si percepisce chiaramente che stiamo vivendo un momento straordinario. La nostra presidente Dina Boluarte ha commentato con entusiasmo la notizia, auspicando che questo pontificato sia un’occasione per costruire ponti. L’elezione di Papa Leone XIV alimenta la speranza in tempi difficili: potrà ispirare coloro che prendono decisioni e lanciare un messaggio di unità per una società migliore”. Il Ministro ha anche sottolineato l’impatto simbolico delle prime parole pronunciate dal Papa: “La sua prima parola è stata pace. È americano, ma non troppo. È più latinoamericano, e quando si è rivolto al popolo in spagnolo è stato un momento carico di emozione. Siamo pieni di fiducia nel futuro - ha concluso Carrasco - perché sappiamo che avremo una guida eccellente: ed è proprio ciò di cui tutti abbiamo bisogno”
Papa: abbiamo visto grandezza della Chiesa, forza comunitaria
"Nei giorni scorsi, abbiamo potuto vedere la bellezza e sentire la forza di questa immensa comunità, che con tanto affetto e devozione ha salutato e pianto il suo Pastore, accompagnandolo con la fede e con la preghiera nel momento del suo definitivo incontro con il Signore". Così Papa Leone XIV incontrando i membri del Collegio cardinalizio. Dopo il discorso il Pontefice ha voluto con i cardinali conversare riprendendo alcuni temi e proposte emersi negli interventi delle Congregazioni Generali. "Abbiamo visto qual è la vera grandezza della Chiesa, che vive nella varietà delle sue membra unite all’unico Capo, Cristo, 'pastore e custode' delle nostre anime", ha sottolineato il Papa che più volte ha ricordato il suo predecessore Francesco.
Papa ai cardinali: 'Il mio nome perché Leone XIII affrontò questione sociale'
Leone XIV oggi nell'Aula del Sinodo ha incontrato i cardinali. "Nella prima parte di questo incontro - ha spiegato dopo la recita di una Ave Marioa in latino - c’è un piccolo discorso con le riflessioni che vorrei condividere con voi. Ma poi ci sarà una seconda parte, un po’ come l’esperienza che molti di voi avete chiesto, di una specie di condivisione con il Collegio Cardinalizio per poter sentire quali consigli, suggerimenti, proposte, cose molto concrete, di cui si è già parlato un po’ nei giorni prima del Conclave". Nel discorso introduttivo, papa Prevost ha ringraziato i cardinali: "Ringrazio tutti voi per questo incontro e per i giorni che lo hanno preceduto, dolorosi per la perdita del Santo Padre Francesco, impegnativi per le responsabilità affrontate insieme e al tempo stesso, secondo la promessa che Gesù stesso ci ha fatto, ricchi di grazia e di consolazione nello Spirito. Voi, cari Cardinali, siete i più stretti collaboratori del Papa, e ciò mi è di grande conforto nell'accettare un giogo chiaramente di gran lunga superiore alle mie forze, come a quelle di chiunque. La vostra presenza mi ricorda che il Signore, che mi ha affidato questa missione, non mi lascia solo nel portarne la responsabilità. So prima di tutto di poter contare sempre, sempre sul suo aiuto, l’aiuto del Signore, e, per sua Grazia e Provvidenza, sulla vicinanza vostra e di tanti fratelli e sorelle che in tutto il mondo credono in Dio, amano la Chiesa e sostengono con la preghiera e con le buone opere il Vicario di Cristo".
Il Papa ai cardinali: 'Riprendo il cammino da Francesco'
"Il Papa, a cominciare da San Pietro e fino a me, suo indegno successore, è un umile servitore di Dio e dei fratelli, non altro che questo. Bene lo hanno mostrato gli esempi di tanti miei predecessori, da ultimo quello di Papa Francesco stesso, con il suo stile di piena dedizione nel servizio e sobria essenzialità nella vita, di abbandono in Dio nel tempo della missione e di serena fiducia nel momento del ritorno alla Casa del Padre". Così Leone XIV nel suo incontro di oggi con i cardinali. "Raccogliamo questa preziosa eredità e riprendiamo il cammino, animati dalla stessa speranza che viene dalla fede", ha aggiunto papa Prevost.
Papa a cardinali: mi aiutate in ruolo superiore a mie forze
"Voi, cari Cardinali, siete i più stretti collaboratori del Papa, e ciò mi è di grande conforto nell'accettare un giogo chiaramente di gran lunga superiore alle mie forze, come a quelle di chiunque". Lo ha detto Leone XIV all'inizio del suo incontro di oggi con i cardinali. "La vostra presenza mi ricorda che il Signore, che mi ha affidato questa missione, non mi lascia solo nel portarne la responsabilità - ha aggiunto -. So prima di tutto di poter contare sempre, sempre sul suo aiuto, l'aiuto del Signore, e, per sua grazia e provvidenza, sulla vicinanza vostra e di tanti fratelli e sorelle che in tutto il mondo credono in Dio, amano la Chiesa e sostengono con la preghiera e con le buone opere il Vicario di Cristo".
Cardinali: 'Ottimo incontro con Leone, parlato di fraternità'
"Fraternità", "sinodo", "ottimo clima". Sono queste alcune delle parole chiave e dei commenti a caldo da parte dei cardinali membri del Collegio cardinalizio che hanno partecipato questa mattina al primo incontro con Papa Leone XIV, a loro riservato. Alcuni cardinali come il cileno Fernando Chomali, il croato Pulijc, il malgascio, Désiré Tsarahazana, hanno rilasciato qualche commento ai giornalisti all'uscita, anche qualche battuta ad esempio su quanto siano "stanchi" dopo tutti questi giorni di congregazioni ed infine di conclave. Con Papa Leone hanno avuto stamattina, un dialogo, hanno spiegato in diversi. Prima ha parlato lui, quindi ha voluto sentire i loro interventi. E sarebbero stati molti, toccando tanti temi, dal sinodo al ruolo delle donne. All'uscita, anche scene di colore. Il cardinale uruguayano, Daniel Fernando Sturla, arcivescovo Metropolita di Montevideo, è stato fermato da diversi fedeli in piazza San Pietro per avere benedizioni o fare foto con lui.
L'Iran al Papa, vogliamo rafforzare rapporti col Vaticano
"La Repubblica Islamica dell'Iran, in linea con il proprio approccio fondamentale basato sulla promozione dell'etica e sulla difesa dei diritti umani e della dignità umana nel mondo attraverso l'insegnamento religioso, continuerà - come in passato - a impegnarsi nel rafforzamento dei rapporti con il Vaticano e non risparmierà alcuno sforzo per incoraggiare il dialogo interreligioso, promuovere la pace e la sicurezza globali, e contrastare la violenza, l'oppressione, l'ingiustizia e l'arroganza". E' quanto afferma, in un messaggio a papa Leone XIV, Seyed Abbas Araghchi, ministro degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran. "Siamo pronti ad ogni forma di confronto, sinergia e cooperazione con il Vaticano in questi ambiti", sottolinea.
Cardinali: "Al Conclave per Prevost molto più di 100 voti"
"L'incontro di questa mattina è andato molto bene. Abbiamo parlato anche della necessità di rendere la chiesa più collegiale. È un ottimo Papa e ha avuto molto più di 100 voti". Lo dice il cardinale del Madagascar Désiré Tsarahazana, arcivescovo metropolita di Toamasina, all'uscita dal primo incontro del nuovo Papa con i cardinali convenuti a Roma per il conclave.
Parroco Tor Bella Monaca: "È Papa delle periferie, lo invito"
"Aspettiamo il Papa a Tor Bella Monaca. Io spero che venga e lo invito. Da pontefice attento alle periferie, potrebbe venire qui per la sua prima visita. Peraltro è già venuto lo scorso anno in occasione del quarantesimo anniversario della consacrazione della chiesa di Santa Rita". Lo dice all'ANSA padre Francesco Maria Giuliani, responsabile della parrocchia di Tor Bella Monaca quartiere alla periferia di Roma. Giuliani conosce personalmente il nuovo pontefice, essendo anche lui un agostiniano.
Hollerich: "Da noi un voto anti-Trump? Leone XIV durerà di più"
"Non abbiamo eletto un Papa anti-Trump. Abbiamo scelto un uomo di preghiera, un discepolo di Gesù, un timoniere che sappia guidare la Chiesa fra le onde della storia. Il fatto che sia un cittadino americano è una coincidenza. Anche perché Donald Trump passerà, mentre il pontificato di Leone durerà a lungo". Risponde così, in un'intervista ad Avvenire, il cardinale lussemburghese Jean-Claude Hollerich, gesuita e tra i fedelissimi di papa Francesco, alla domanda se il Papa americano che chiede di costruire ponti lancia un segnale anche all'amministrazione Usa che deporta i migranti. "Sarà un pontificato in continuità con il magistero di papa Francesco. E di ciò sono molto felice. È quello che la maggioranza dei cardinali ha voluto", sottolinea Hollerich che è stato relatore generale al Sinodo dei vescovi sulla sinodalità. "Papa Leone - spiega - ha parlato di 'Chiesa sinodale' nel suo primo messaggio. Avendo partecipato ai lavori del Sinodo, abbiamo un Pontefice che conosce la sinodalità, che capisce la sinodalità, che osa la sinodalità. Non ci sarà alcuna rivoluzione che nella Chiesa nessuno vuole, ma un'evoluzione sì. Ed è la migliore via di cambiamento". Hollerich racconta che "sono state giornate intense" e "in realtà abbiamo impiegato ventiquattro ore per scegliere il nuovo Papa". E su cosa aspettarsi da Prevost, "non una copia di papa Francesco, perché una copia è di per sé debole e non è mai bella come l'originale - risponde -. Dunque Leone XIV avrà il suo stile e le sue caratteristiche, ma sulla scia di Francesco. Certo, non lo abbiamo scelto perché sembra meno appariscente del predecessore". E anche la brevità del Conclave è stato un segnale "dell'unità della Chiesa - aggiunge -. La grande maggioranza dei cardinali ritiene che la Chiesa debba guardare avanti e non tornare dietro".
Parolin: "Capisco il 'tifo' per me ma serve logica di Chiesa"
La "'tifoseria' dei vicentini in mio favore (umanamente comprensibile, penso)", "alla fine va superata secondo una logica diversa, di fede e di Chiesa". Lo ha scritto il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nel messaggio che accompagna la lettera al Giornale di Vicenza dopo l'elezione di papa Leone XIV, di fatto la sua prima dichiarazione pubblica dopo il Conclave. "Sappiamo che è molto legato a questo territorio - scrive il giornale berico - e non gli abbiamo nascosto che tutti i vicentini hanno 'tifato' per la sua elezione". LEGGI L'ARTICOLO
Papa, Becciu: "L'ho abbracciato e condiviso la gioia di tutti"
"Dopo l'elezione ho abbracciato il Papa nella Cappella Sistina e ho condiviso la gioia di tutti". Così il cardinale Angelo Becciu in un passaggio dell'intervista pubblicata oggi sul quotidiano L'Unione Sarda, nella quale racconta la sua emozione e la sua contentezza seguita all'elezione di Leone XIV, ma anche i suoi ricordi legati al nuovo Pontefice. "Una volta ci siamo incontrati per caso in piazza San Pietro. Fu lui ad avvicinarsi per dirmi: 'noi ci conosciamo. Si ricorda quando, in qualità di Superiore generale degli agostiniani, sono venuto a Cuba nella Nunziatura apostolica che lei guidava, per visitare i padri agostiniani a L'Avana?' Ma l'ho incontrato altre volte - precisa - per il suo ruolo all'interno della Curia". Becciu si è soffermato anche sulla sua vicenda giudiziaria: "Non nego la sofferenza, ma questo soffrire, per me prete e cardinale, voglio offrirlo a Dio per il bene della Chiesa. Le nostre sofferenze sono momenti difficili, ma nella prospettiva della Chiesa diventano piccole cose che hanno valore perché poi ottengono la grazia di Dio". E sulla sua esclusione dal Conclave dice: "Non ho partecipato, ma mi sono sentito quasi un piccolo Mosè che eleva le mani al cielo perché Dio possa inviare lo Spirito Santo per illuminare i cardinali. È stata un'esperienza speciale".
Papa Leone XIV, virali sui social le foto del Pontefice da giovane
Appena eletto Pontefice, dal web e dagli archivi sono riemerse alcune immagini che ritraggono Robert Prevost nella sua "vita precedente", quando era un missionario in Perù e si dedicava al servizio dei poveri. Diverse le strette di mano con Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, colui che lo ha creato cardinale. LA FOTOGALLERY
Auguri dall'Iran a Leone XIV: "Rafforzi ruolo religioni nel mondo"
Il ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha espresso le sue congratulazioni al neoeletto Papa Leone XIV e ha espresso la speranza che il nuovo papa rafforzi il ruolo dei valori religiosi nel promuovere giustizia, pace e dialogo in un mondo sempre più travagliato. "In un momento in cui il mondo è afflitto come raramente prima da ingiustizia e crudeltà, povertà e disuguaglianza, guerra e spargimento di sangue - afferma Araghchi in un messaggio inviato al Papa - l'attenzione globale per l'elezione di un nuovo Papa riflette una speranza condivisa che la religione e gli insegnamenti religiosi salvaguardino elevati valori morali e umani e impediscano il predominio dei vizi morali sull'umanità". Il sito iraniano Mehr evidenzia che l'Iran sarebbe disponibile a rafforzare le relazioni e la cooperazione con il Vaticano.
Delpini: "Leone XIV ci ha indicato la via della pace per tutti"
"Mi pare che il Papa abbia detto che noi riprendiamo il cammino con la certezza di Gesù risorto e che la prima parola di Gesù è 'sia pace tra voi'. Il Papa ha detto sia pace, sia pace per noi, sia pace per tutti". Così Mario Delpini, arcivescovo di Milano, a margine di un evento su 'Comunicazione e Chiesa' all'Università Cattolica. Una "pace disarmata e disarmante che richiede un investimento di pensiero e di riflessione e un'autocritica - ha aggiunto -. Mi pare un percorso promettente anche se impegnativo, quindi io confido che la Chiesa si unisca in questo cammino per seminare speranza di pace. "Mi pare che il Signore abbia detto a questo Papa una parola come quella che ha detto ai suoi discepoli: 'ecco, alzate, levate il capo, guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura' - ha aggiunto poco dopo l'arcivescovo -. Perciò l'augurio che vogliamo fare a Papa Leone XIV è proprio quello di vedere i campi che già biondeggiano per la mietitura e quindi che la scena del mondo non è dominata dallo spavento e dall'angoscia ma dall'avvicinarsi del regno di Dio".
Delpini: "Leone XIV non è propriamente un Papa statunitense"
"Non è proprio un Papa statunitense nel senso che un agostiniano è sempre al di sopra dei confini del Paese dove nato". Così l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini ha risposto, a margine di un appuntamento all'Università Cattolica, a chi gli ha chiesto che tipo di rapporto con Donald Trump ci si possa aspettare da un Papa nato negli Stati Uniti. "Non è un Papa solo statunitense perché credo che sia stato più a lungo in giro nel mondo che negli Stati Uniti - ha aggiunto -. E quindi non so proprio che tipo di rapporto può avere con Stati Uniti e con il loro governo".
Cardinale Dolan: "Profilo Prevost cresciuto durante Congregazioni"
Il cardinale di New York, Timothy Dolan, racconta alla giornalista della Cnn, Erin Burnett, come è avvenuta la scelta di Robert Francis Prevost come Papa. La giornalista, ricapitolando i colloqui quotidiani con Dolan dal momento della sede vacante, chiede: "All'inizio eravamo qui e dicevamo, sarà Parolin, sarà Tagle ma non abbiamo mai parlato di un Papa americano perchè nessuno prendeva sul serio questa eventualità. A che punto ha realizzato che sarebbe accaduto?". "Non mi stupisce quello che dici - risponde il card. Dolan - perchè ho provato lo stesso. Sapevo ovviamente qualcosa di Prevost ma lo ritenevo uno dei periferici. Ero aperto a tutti, sai che c'è l'assioma, chi entra Papa esce cardinale. Finchè mercoledì (30 aprile,ndr) alle Congregazioni generali dopo il funerale del Papa, quando sono arrivato, immediatamente le persone, hanno cominciato a chiedermi, Eminenza, conosci questo Roberto? E io dicevo, mi spiace, mi piacerebbe essere d'aiuto. Perchè il pensiero naturale della gente era che siccome lui è nato negli Stati Uniti, allora dovevamo avere familiarità". "Così - continua - mi sono reso conto che quello che sapevo di lui era abbastanza stellare ma molto poco, che non lo conoscevo bene e questo pensiero è continuato per 2,3 giorni finchè mi sono detto, Dolan, devi conoscere questa persona". "Io sono andato da diversi cardinali - ha aggiunto - e molti sono venuti da me, ci si voleva conoscere meglio, indovinare il pensiero gli uni degli altri, e così ho cominciato a conoscerlo ed ogni giorno di più". Un profilo quindi, quello del nuovo Papa, che a detta di Dolan, sarebbe cresciuto in pochissmi giorni durante le Congregazioni generali.
Parolin: "Per Leone XIV un lunghissimo applauso dei cardinali"
"Credo di non rivelare nessun segreto, se scrivo che un lunghissimo e caloroso applauso è seguito a quell''accetto' che lo rendeva il 267mo Papa della Chiesa Cattolica. Di lui mi ha colpito soprattutto la serenità che traspariva dal suo volto in momenti così intensi e, in un certo senso, 'drammatici', perché cambiano totalmente la vita di un uomo". Lo scrive il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, in una lettera scritta al Giornale di Vicenza "ancora 'fresco' - nota - della forte e coinvolgente esperienza del Conclave". Parolin esprime la "gioia che in così breve tempo la Chiesa universale abbia ritrovato il suo Pastore, il Successore di Pietro, il Vescovo di Roma, dopo la malattia e la morte di Papa Francesco, che ha avuto la pazienza di tenermi come suo Segretario di Stato per quasi 12 anni". "Il nuovo Papa - prosegue - ha ben presenti i problemi del mondo d'oggi, come ha dimostrato fin dalle sue prime parole sulla Loggia di San Pietro, riferendosi immediatamente alla pace 'disarmata e disarmante'". La serenità del nuovo Pontefice "io l'ho sempre sperimentata nel Card. Prevost - ricorda Parolin - che ebbi modo di conoscere all'inizio del mio servizio come Segretario di Stato per una questione spinosa che riguardava la Chiesa in Perù, dove egli era Vescovo della Diocesi di Chiclayo. Ho avuto poi la possibilità di collaborare direttamente con lui in questi due ultimi anni, dopo che Papa Francesco l'ha chiamato a Roma e l'ha messo a capo del Dicastero per i Vescovi. Ho potuto sperimentare in lui conoscenza delle situazioni e delle persone, pacatezza nell'argomentazione, equilibrio nella proposta delle soluzioni, rispetto, attenzione e amore per tutti. Credo che Papa Leone XIV, oltre ovviamente che nella grazia del Signore, troverà nella sua grande esperienza di religioso e di pastore, come pure nell'esempio, nell'insegnamento e della spiritualità del grande padre Agostino - che egli ha citato nelle sue prime parole - le risorse per lo svolgimento efficace del ministero che il Signore gli ha affidato, a bene della Chiesa e dell'umanità intera. Noi gli siamo vicini con il nostro affetto, la nostra obbedienza e la nostra preghiera", conclude.
Veltroni: "Scelto un pastore gentile"
Quella di eleggere a Papa Robert Francis Prevost "probabilmente è la scelta più responsabile e matura che in questo momento di grande caos, di esasperazione e radicalizzazione, la Chiesa potesse compiere. Hanno scelto un pastore con un'esperienza missionaria, un teologo che si è formato studiando matematica. Mi sembra un uomo gentile, che di questi tempi è un tratto rivoluzionario. Un uomo che non ha mascherato la sua commozione quando è comparso davanti alla folla, non ha cercato la frase a effetto, e ha usato la parola che in questo momento è più giusto usare: pace. Mi sembra abbia quel tratto inclusivo e rassicurante, un sorriso e un'autorevolezza che sono quanto di meglio possa aspettarsi dalla Chiesa chi crede e chi non crede". Lo ha detto l'ex segretario del Pd Walter Veltroni, intervistato da La Repubblica. "Anche chi non crede, è come sentisse il bisogno di un leader, di un pastore, di qualcuno che fornisca luce e speranza in tempi così bui e violenti", afferma Veltroni, secondo cui "non è più il tempo dell'indifferenza". Sulle aspettative di continuità con papa Francesco, l'ex segretario Dem auspica: "Mi auguro si vada ancora più avanti sul piano delle acquisite libertà della società", riferendosi "a quella condizione di libertà di scelta nella quale oggi per fortuna si trovano tanti esseri umani e che non può essere trattata senza considerare che Dio non fa graduatorie". Veltroni sottolinea: "Credo che questo Papa possa riuscire a realizzare quelle riforme che nella Chiesa non arrivano a strappi, ma facendo ogni giorno un passo in più".
Mamberti: "Mi ha sorpreso la scelta di chiamarsi Leone XIV"
La scelta di Robert Francis Prevost di chiamarsi Leone XIV "mi ha sorpreso. Sono andato indietro ai predecessori, ho immaginato che da agostiniano volesse agganciarsi ai grandi padri della Chiesa, a Leone Magno. E poi sicuramente a Leone XIII e all'impulso che ha dato alla dottrina e quindi all'impegno sociale della Chiesa". Lo ha detto, in un'intervista a La Repubblica, il cardinale protodiacono Dominique Lamberti, che ha pronunciato la formula di rito Habemus Papam introducendo l'annuncio del nuovo pontefice. Mentre si concretizzata l'elezione, racconta Mamberti, Prevost "era commosso. È naturale: si stava realizzando un cambiamento totale nella sua vita. Ma era sereno quando ha pronunciato la formula con cui accettava l'elezione". Il pontefice ha detto che i cardinali gli hanno messo una croce sulle spalle: "Ne siamo consapevoli, sentiamo la responsabilità personale di aver caricato un nostro fratello e per questo gli saremo accanto, anche lui ci ha invitati a camminare insieme".
Conte: "Sarà un Papa scomodo com'era Bergoglio"
"Penso che saprà farsi sentire e parlare con logiche che non sono proprie di nessuna fazione politica e mi auguro che sarà anche lui 'scomodo', a suo modo, come lo è stato Bergoglio. Sono certo che diventerà un grande punto di riferimento spirituale e morale anche negli Stati Uniti e che la sua solida figura farà sfigurare le intemperanze non solo di Trump ma di tutti i politici che, negli Usa, in Italia e dappertutto, fingono di risolvere i problemi a colpi di annunci e di azioni dimostrative". Così, in un'intervista a La Stampa, il leader del M5s Giuseppe Conte, commenta l'elezione a Papa di Robert Francis Prevost. "Non lo inquadrerei come un Papa americano tout court. Gli anni missionari nelle diocesi povere del Perù credo gli abbiano garantito 'l'odore delle pecore' e la propensione a stare 'in mezzo al gregge', non rinserrato nei palazzi apostolici", afferma Conte. Secondo l'ex premier "in un mondo lacerato da guerre, competizioni economiche e fondamentalismi, frammentato da ingiustizie e diseguaglianze, la parola 'pace' che è risuonata più volte nel suo primo discorso, non è neutra. Su di essa si misurerà primariamente il ruolo della Chiesa nel mondo: costruire ponti, avvicinare i popoli in conflitto con l'ascolto e il dialogo, per dirla con Papa Francesco: 'disarmare le parole, le menti, la terra'". Per quanto riguarda i possibili cambiamenti nella politica su Ucraina e Medio Oriente con Leone XIV, Conte afferma: "Oggi credo che la Chiesa, con la sua rete diplomatica e le sue riconosciute qualità di saggezza, possa essere il più grande promotore di pace e di negoziati al mondo. Questo compito dovrebbe svolgerlo, laicamente, l'Onu, che però versa da anni in grave crisi senza che ci sia la volontà politica di riformarla e rilanciarla".
Dolan: "Il Papa costruirà ponti anche con Trump"
"Il Papa costruirà ponti con i leader di ogni nazione. Anche con il presidente Trump. È proprio questo che significa la parola latina 'pontefice': colui che costruisce ponti. Non ci sarà un leader che Papa Leone considererà più o meno importante di un altro. Nei prossimi giorni comincerà a incontrare quotidianamente capi di Stato e rappresentanti di tutto il mondo, con la stessa volontà di dialogo". Lo ha detto il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York e leader della galassia conservatrice cattolica, intervistato da La Stampa. "Leone XIV è un uomo di profonda fede, radicato nella preghiera e capace di ascoltare. Non cerca il potere, ma il servizio", ha detto Dolan. Secondo il cardinale americano il fatto che Leone XIV sia il primo Papa nato negli Stati Uniti "è motivo di orgoglio e gratitudine per noi. Ma va detto che Leone XIV è anche cittadino peruviano. Ha vissuto in missione in Perù per decenni, si è legato moltissimo alla gente del posto, e ha preso la cittadinanza. È davvero un cittadino del mondo". Rispetto ai predecessori, Leone XIV "potrebbe essere una combinazione di Benedetto XVI e Francesco. Come sant'Agostino, papa Prevost ha un'intelligenza profonda, e sa anche che la fede deve toccare il cuore, deve potersi esprimere in modo credibile, coinvolgente e concreto. Ha un fervore missionario, e una mente teologica solida. Una bellissima combinazione".
Vance potrebbe partecipare a messa insediamento
Potrebbe essere presente anche il vicepresidente americano alla cerimonia di di intronizzazione di papa Leone XIV. Secondo quanto si apprende, JD Vance forse sarà a Roma per la cerimonia in programma il 18 maggio. Al momento non si escludebbe neanche la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che è stato a San Pietro in occasione delle esequie di papa Francesco.
Papa Leone XIV e l'eredità di Bergoglio, i tanti dossier aperti
Dopo la morte di Papa Francesco e alla vigilia del Conclave, l'idea di dover raccogliere l'eredità del Pontefice scomparso era un pensiero che poteva preoccupare chiunque. I tanti fronti di riforma, compiuti o ancora in corso, i tanti cantieri aperti lasciati da Francesco, i "processi avviati" come li chiamava lui, sono altrettanti capitoli di cui scrivere un futuro e su cui, se possibile, non fermarsi, né tanto meno tornare indietro. Il nuovo Papa, Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV, già al momento della sua elezione, ha davanti a sé una serie di dossier su cui intraprendere valutazioni dirette, adottare decisioni, metter già in atto il suo 'munus' di pastore universale della Chiesa. L'APPROFONDIMENTO
Chi è Robert Prevost che ha scelto il nome Leone XIV
È stato eletto il nuovo Papa: è Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV. È nato il 14 settembre 1955 a Chicago, negli Stati Uniti. La sua elezione rappresenta la prima volta di un Papa nordamericano. Finora era prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l'America Latina. IL PROFILO
Chi era Papa Leone XIII, l'autore dell'enciclica "Rerum Novarum"
Originario del paese laziale di Carpineto Romano, restò in carica dal 1878 al 1903. Scrisse 86 encicliche, tra cui la "Rerum Novarum", promulgata il 15 maggio 1891, che gli valse il nome di "Papa dei lavoratori". Lì scrisse: "Se con il lavoro eccessivo o non conveniente al sesso e all'età, si reca danno alla sanità dei lavoratori, in questi casi si deve adoperare, entro i debiti confini, la forza e l'autorità delle leggi". L'APPROFONDIMENTO
Papa Leone XIV negli anni ’70 alla “Minitalia”, la foto inedita davanti a San Pietro
Una rara fotografia degli anni ’70 mostra il neoeletto Papa Leone XIV in visita alla Minitalia, il cuore storico di quello che oggi è Leolandia, parco divertimenti nella Bergamasca. Il Pontefice è ritratto davanti alla riproduzione di Piazza San Pietro insieme a Padre Giovanni Lenzi, suo amico di lunga data e agostiniano di Capriate San Gervasio. L’immagine, condivisa dal sindaco della cittadina lombarda, Cristiano Esposito, è il ricordo di una giornata trascorsa in amicizia pochi anni dopo l'apertura del parco a tema. LEGGI L’ARTICOLO