La sentenza che avrebbe stabilito la pena era stata programmata per il 26 novembre. Due giorni fa i legali di Trump avevano chiesto al giudice l'archiviazione del caso in virtù del Presidential Transition Act del 1963
La sentenza per comminare la pena a Donald Trump nel caso dei pagamenti in nero alla pornostar Stormy Daniels è stata rinviata "a tempo indefinito". Lo ha annunciato il giudice Juan Merchan.
La sentenza che avrebbe stabilito la pena era stata programmata per il 26 novembre. Due giorni fa i legali di Trump avevano chiesto al giudice l'archiviazione del caso in virtù del Presidential Transition Act del 1963 e avevano fino al 20 dicembre per presentare gli argomenti a favore dell'archiviazione. Il giudice ha invece imposto loro di presentare i documenti entro il 2 dicembre e alla procura di rispondere entro il 9.
Chiesto annullamento della condanna
Dopo la vittoria elettorale del 5 novembre era considerato altamente improbabile che il giudice Merchan procedesse con la sentenza per il presidente eletto che nei mesi scorsi è stato ritenuto colpevole di 34 capi di imputazione per reati finanziari commessi per coprire i soldi pagati alla pornostar Stormy Daniels per pagare il suo silenzio.
Gli avvocati di Trump, che già prima della vittoria elettorale, avevano chiesto l'annullamento della condanna alla luce della sentenza della Corte Suprema che ha riconosciuto una parziale immunità all'ex presidente, nei giorni scorsi hanno presentato una mozione affermando che ora l'annullamento della condanna "è necessario sulla base della Costituzione e della legge federale per facilitare un'ordinata transizione del potere esecutivo".
Da parte sua il procuratore distrettuale Alvin Bragg ha chiesto a Merchan di congelare il procedimento a carico di Trump per tutto il tempo che sarà presidente, rinviando quindi la sentenza almeno al 2029 senza annullare la condanna. Bragg potrà rispondere alla nuova mozione dei legali di Trump entro il 9 dicembre. Poi il giudice dovrà decidere come procedere, se annullare la condanna o congelarla, rendendo così Trump il primo presidente della storia che arriva alla Casa Bianca con una condanna penale.