Giorgia Meloni partecipa da remoto al vertice dei leader europei che chiedono, insieme agli Usa, un cessate il fuoco totale di 30 giorni per favorire i colloqui di pace. La proposta, se rifiutata, porterebbe a nuove sanzioni congiunte alla Russia. Il Cremlino ha annunciato che "valuterà" la proposta di cessate il fuoco in Ucraina. Intanto è scaduto il cessate il fuoco dichiarato dalla Russia per l'80esimo anniversario della Vittoria
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Il presidente francese, Macron, il primo ministro britannico, Starmer e il cancelliere tedesco, Merz, si sono incontrati a Kiev, dove, insieme al premier polacco Tusk, hanno incontrato il presidente Zelensky, per un vertice dei volenterosi. I leader si sono detti pronti a sostenere i colloqui "per una pace giusta e duratura" e "insieme agli Stati Uniti - si legge in una nota congiunta - chiediamo alla Russia di concordare un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni". "In caso di violazione di questo cessate il fuoco, abbiamo concordato che saranno preparate e coordinate sanzioni massicce tra europei e americani", ha dichiarato Macron in una conferenza stampa a Kiev. "Gli Stati Uniti monitoreranno il cessate il fuoco", ha aggiunto.
Il Cremlino ha dichiarato che "valuterà" la proposta di cessate il fuoco in Ucraina, affermando al contempo che è "inutile" "fare pressione su Mosca". "Dobbiamo rifletterci. È un nuovo sviluppo", ha dichiarato alla Cnn il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. "Ma cercare di farci pressione è del tutto inutile", ha precisato.
La premier Meloni ha partecipato da remoto al vertice. "La riunione ha permesso di rinnovare l'urgenza di un cessate il fuoco totale e incondizionato di 30 giorni, rinnovando l'aspettativa che la Russia risponda positivamente all'appello fatto dal Presidente Trump e dimostri concretamente, come già fatto dall'Ucraina, la volontà di costruire la pace", si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Intanto è scaduto il cessate il fuoco russo di 72 ore in Ucraina, che Kiev ha dichiarato essere stato violato centinaia di volte da Mosca. Il presidente Vladimir Putin aveva annunciato il cessate il fuoco in concomitanza con la grande parata militare di Mosca del 9 maggio per celebrare gli 80 anni dalla vittoria nella Seconda Guerra Mondiale
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Ucraina, i missili russi su Sumy: strage nella domenica delle Palme. Morti e feriti. FOTO
Decine di persone sono morte in un attacco missilistico sferrato domenica 13 aprile da Mosca su Sumy, nel nord-est dell'Ucraina, 50 chilometri dal confine con la Russia. Tra le vittime ci sono anche due bambini. LE IMMAGINI
Attesa una dichiarazione di Putin, concluso cessate il fuoco di tre giorni
Attesa una dichiarazione di Vladimir Putin. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Intanto è scaduto il cessate il fuoco di tre giorni in Ucraina proclamato unilateralmente dalla Russia in occasione dei festeggiamenti per l'80mo anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale
Ucraina divisa come Berlino dopo il 1945? L'ipotesi e la marcia indietro. Cosa sappiamo
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Guerra Ucraina, incontro Trump-Zelensky “costruttivo” prima dei funerali di Papa Francesco
I due leader hanno avuto un faccia a faccia nella basilica di San Pietro prima delle esequie di Bergoglio. Il momento è stato immortalato da una foto che li vede seduti di fronte, su due sedie tra le navate, chinati l'uno verso l'altro. Un altro scatto testimonia un colloquio allargato a Macron e Starmer. Lo scambio è stato definito "molto produttivo" dalla Casa Bianca, "costruttivo" da Kiev e “positivo” dall’Eliseo. Zelensky: “Ci auguriamo che tutto quanto detto abbia un risultato”. L'INCONTRO
Guerra in Ucraina, si intensifica la "russificazione" delle zone occupate. Cosa sappiamo
Mentre si continua a discutere su un possibile e complicato stop temporaneo dei combattimenti, Mosca sta sequestrando le case degli sfollati di Mariupol: chi vuole rientrare nel territorio deve accettare il passaporto russo. Inoltre sono iniziate attività di reclutamento nelle scuole. LEGGI QUI
Ucraina, dichiarazione congiunta leader Francia, Gb, Polonia e Germania e Zelensky
Ecco il testo della dichiarazione congiunta dei leader di Francia, Germania, Regno Unito e Polonia, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo il loro incontro a Kiev.
I leader "hanno concordato che a partire da lunedì 12 maggio dovrà esserci un cessate il fuoco completo e incondizionato per almeno 30 giorni, che un cessate il fuoco incondizionato, per definizione, non può essere soggetto ad alcuna condizione: se la Russia richiede tali condizioni, questo può essere visto solo come un tentativo di prolungare la guerra e minare la diplomazia".
I leader, prosegue il testo della dichiarazione congiunta, "hanno chiesto che il cessate il fuoco sia completo, in cielo, in mare e a terra, hanno sottolineato che questo cessate il fuoco richiede un monitoraggio efficace, che può essere attuato con successo in stretto coordinamento con gli Stati Uniti e hanno concordato che il cessate il fuoco dovrebbe durare almeno 30 giorni per dare tempo alla diplomazia e durante questo periodo, il lavoro diplomatico dovrebbe concentrarsi sulla definizione delle basi di sicurezza, politiche e umanitarie della pace".
Ucraina, quanto guadagnano i soldati russi? Gli stipendi e i risarcimenti
Fra le ragioni che inducono i russi ad arruolarsi e a partecipare alla guerra contro l’Ucraina iniziata da Mosca nel 2022 ci sono anche i soldi. Gli stipendi sono alti e sono stati aumentati nei mesi scorsi. In caso di morte le famiglie ricevono spesso una sorta di indennizzo. Moltissimi cittadini sono quindi indotti a seguire questa via, soprattutto se provenienti da regioni povere. I NUMERI
Cremlino: "E' inutile fare pressioni sulla Russia"
E' inutile fare pressione sulla Russia per portarla a sottoscrivere la tregua con l'craina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, alla Cnn, respingendo l'ipotesi che Mosca possa essere messa alle strette dalla minaccia di nuove sanzioni. Peskov ha sottolineato "l'approccio apertamente conflittuale" dell'Europa, "cui la Russia si è ormai abituata". "Se si guarda alla storia, si vede che la Russia è resistente alle pressioni. Siamo aperti al dialogo, ai tentativi di raggiungere un accordo. Accogliamo con favore gli sforzi di mediazione", ha detto Peskov "ma e' inutile farci pressioni".
Berlino non pubblicherà più dettagli su armi che fornisce a Kiev
Friedrich Merz è pronto ad aumentare il sostegno a Kiev e, sotto la sua guida, la Germania non pubblicherà più i dettagli sui sistemi di armi che rifornisce all'Ucraina. Lo riferiscono i media tedeschi. "Quella di oggi è stata la maggiore iniziativa diplomatica degli ultimi mesi se non degli ultimi anni, per mettere fine alla guerra in Ucraina", ha detto al Tagesthemen il cancelliere, che oggi è stato a Kiev. "Noi daremo sostegno all'Ucraina al punto che avrà la chance di continuare a difendersi da questa aggressione", ha continuato, spiegando che sia immaginabile che il governo finanzi l'Ucraina in modo che sia in grado di produrre più armi proprie. Il neocancelliere non ha chiarito se consegnerà i Taurus, sempre negati da Scholz in passato, ma ha spiegato che in futuro Berlino non renderà più pubblici i dettagli dei sistemi di armi che fornirà agli ucraini. "La Russia ha iniziato questa guerra e la Russia deve dare un segnale chiaro di volerla chiudere", ha concluso.
Giornalista ucraina uccisa, sul corpo segni di torture e organi asportati
La salma della reporter Viktoriia Roshchyn restituita alla famiglia nel febbraio scorso dopo la cattura nei territori occpuati nel 2023 e la morte durante la prigionia russa. Sul cadavere i segni indelebili delle violenze a cui la giovane è stata sottoposta. LA STORIA DELLA REPORTER
Usa-Ucraina, intesa su uso risorse minerarie e fondo per la ricostruzione: cosa prevede
L’intesa siglata a Washington garantisce agli americani l’accesso alle risorse naturali nel territorio ucraino e sblocca investimenti per riparare i danni causati dal conflitto tra Ucraina e Russia. Zelensky: accordo “equo. Primo risultato dell'incontro in Vaticano”. Per il segretario al Tesoro Usa Bessent dimostra a Mosca l’impegno Usa nel processo di pace. “Kiev manterrà il pieno controllo sulle estrazioni”, sottolinea l’omologa Svyrydenko. Trump su Roma: "A Zelensky ho detto di firmare perché Mosca è più forte". L'ACCORDO
Haftar a Mosca, incontro con Putin
Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il comandante dell'Esercito Nazionale libico, Khalifa Haftar, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Tass. Haftar si trova in Russia in visita ufficiale. In precedenza, aveva incontrato il ministro della Difesa Andrej Belousov e il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Sergej Shojgu.
Giorno della Vittoria, Putin a Mosca: "Tutta la Russia sostiene l'offensiva in Ucraina"
Il presidente russo, in occasione della parata nella Piazza Rossa, ha sottolineato: "La Russia è stata e sarà un ostacolo invalicabile al nazismo, alla russofobia e all'antisemitismo e combatterà contro le atrocità commesse dai seguaci di queste convinzioni aggressive e distruttive. La verità e la giustizia sono dalla nostra parte". LEGGI QUI
Cremlino: "Valuteremo proposta cessate il fuoco in Ucraina" (2)
In particolare, il Cremlino afferma che "rifletterà" sulla proposta di cessate il fuoco per l'Ucraina avanzata dagli alleati occidentali di Kiev, affermando al contempo che è "inutile" "fare pressione su Mosca", secondo quanto riferiscono i media statali. "Dobbiamo rifletterci. È un nuovo sviluppo", ha dichiarato alla Cnn il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. "Ma cercare di farci pressione è del tutto inutile", ha precisato.
Cremlino: "Valuteremo proposta cessate il fuoco in Ucraina"
Il Cremlino afferma che "valuterà" la proposta di cessate il fuoco in Ucraina. Lo riferisce la tv di Stato russa.
Piantedosi: "Pace disarmata e disarmante? Obiettivo di tutti"
La pace disarmata e disarmante di cui ha parlato Leone XIV "credo che sia un obiettivo che coltivino tutti, le opinioni possono divergere rispetto alle modalità con cui si deve tendere alla pace. Ma l'obiettivo per tutti è la pace". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi a margine del suo intervento presso la 'Scuola di formazione politica' della Lega, ricordando come ci sia una "legittima" posizione "molto diffusa, anche nel contesto internazionale, che la pace passa anche attraverso una deterrenza creata dalla forza militare che l'Occidente, l'Europa e l'Italia devono avere".
Ucraina, Conte: "Meloni da remoto è il trionfo dell'ipocrisia"
"Il fatto che Meloni si colleghi da remoto" al summit sull'Ucraina "conferma ancora una volta come la strategia fallimentare che fin qui è stata seguita nel conflitto russo-ucraino è il trionfo dell'ipocrisia. Perché non sono stati capaci, Meloni per prima e gli altri governanti, di impostare una svolta negoziale. Ci siamo affidati a Trump e noi non tocchiamo palla". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, a margine di una iniziativa a Roma. Meloni "non partecipa neppure direttamente, per cercare di farci sentire presenti, ma di fatto abbiamo una strategia fallimentare che abbiamo alimentato con tre anni di guerra e non abbiamo nessuna diretta soluzione".
Putin: "Guardo con allarme all'inasprimento della crisi"
La Russia è allarmata dagli sviluppi del conflitto tra israeliani e palestinesi. Lo ha detto Vladimir Putin dopo un incontro con il presidente palestinese Abu Mazen. "E' con allarme e compassione che abbiamo assistito ai tragici eventi nelle zone di conflitto israelo-palestinese, che hanno causato oltre 51.000 vittime", ha detto il presidente russo, "e all'aumento delle tensioni anche in Cisgiordania". Putin si è detto preoccupato anche per il peggioramento del disastro umanitario a Gaza "soprattutto a causa delle decisioni di vietare l'assistenza umanitaria e di fornire alla Striscia beni essenziali ed elettricita'". "La Russia si è sempre impegnata a garantire l'accesso umanitario e la ripresa del processo di pace in Medio Oriente. Purtroppo, la situazione non ha fatto che peggiorare", ha detto "La situazione è aggravata dalle decisioni di vietare persino l'assistenza umanitaria, di fornire alla Striscia di Gaza beni essenziali ed elettricità, il che è particolarmente preoccupante. Purtroppo, l'accordo di tregua per Gaza raggiunto all'inizio dell'anno è fallito e la situazione continua a peggiorare". Putin si è impegnato a discutere con Abu Mazen "di tutte queste questioni e di cosa altro la Russia può fare per allentare le tensioni" nella convinzione "che il raggiungimento di una pace duratura sia possibile solo sulla base del diritto internazionale universalmente riconosciuto, che prevede la creazione di due stati per due popoli. Al presidente russo il leader dell'Anp ha ribadito il rifiuto dell'idea di Donald Trump di trasformare la Striscia di Gaza in una Riviera del Medio Oriente e di nominare un'amministrazione statunitense per il territorio. "Siamo contrari all'espulsione dei palestinesi dalla Palestina: è un piano inaccettabile e lo abbiamo respinto", ha detto Abu Mazen, "Abbiamo anche sentito parlare dell'idea di creare un'amministrazione statunitense a Gaza. Siamo fermamente contrari anche a questa e ne abbiamo informato gli Stati Uniti. Né gli americani né altri stranieri hanno il diritto di governare la Striscia di Gaza che dovrebbe essere gestita da un'amministrazione palestinese".
Guerra Ucraina, oggi a Kiev vertice "volenterosi"
Usa-Russia, Peskov: "Canale con Washington è sempre aperto"
Il canale di dialogo tra Mosca e Washington "è aperto e si stanno discutendo diverse questioni". Lo ha detti il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. "Abbiamo alcuni canali di dialogo con Washington che sosteniamo e che utilizziamo per discutere varie questioni", ha detto Peskov in un'intervista.
Cremlino: "Non abbiamo canali di dialogo con Macron"
Il Cremlino non ha canali di dialogo con il presidente francese Emmanuel Macron. Lo ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov in risposta alla minaccia di "sanzioni massicce" se Mosca dovesse violare la tregua di 30 giorni proposta dalla 'coalizione dei volenterosi' composta da Keir Starmer, Friedrich Merz, Donald Tusk e lo stesso presidente francese, che oggi ha incontrato Volodymyr Zelensky a Kiev. "Non abbiamo canali di dialogo con il Presidente della Francia", ha dichiarato Peskov in un'intervista a Channel One, commentando la proposta di cessate il fuoco.
Zelensky: "Accogliamo sostegno a diplomazia da Europa e Usa"
Cremlino: "Putin aperto a contatti con leader stranieri"
Il presidente russo Vladimir Putin e' aperto a contatti con qualsiasi leader straniero, purche' questi siano disposti a farlo. Lo ha fatto notare ai giornalisti il portavoce del capo dello Stato russo, Dmitrij Peskov, secondo quanto riporta la Tass. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz non aveva escluso la possibilità di un colloquio telefonico con Putin. A Peskov e' stato chiesto se il presidente russo fosse pronto per un simile scambio. "Vladimir Putin ha ripetutamente affermato di essere pronto a contatti con qualsiasi leader. E' aperto all'interazione, al dialogo con qualsiasi leader, nella misura in cui i leader stessi siano pronti".
Medvedev: "Autori proposta tregua possono ficcarsela in loro c... pangender"
Negativa la prima risposta di Mosca sulla tregua di 30 giorni in Ucraina. Gli autori della proposta - Friedrich Merz, Emmanuel Macron, Donald Turk, Keir Starmer - possono "ficcarsi questi piani di pace nei loro c...pangender", ha scritto su X l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora addetto alla propaganda con la carica di numero due del Consiglio di sicurezza nazionale. "Macron, Merz, Starmer e Tusk avrebbero dovuto discutere di pace a Kiev. Invece sputano fuori minacce contro la Russia. O una tregua per far riposare le orda di banderiti o nuove sanzioni. Pensate di essere furbi?", ha scritto anche in inglese.
Cremlino: "Putin aperto al dialogo ma l'Europa è aggressiva" (2)
"Indubbiamente gli europei si sono innervositi per quanto accaduto a Mosca il 9 maggio. Gli europei sono irritati da questa importante concentrazione internazionale attorno al Giorno della Vittoria, da quell'orgoglio per la vittoria sul nazismo. Questa è l'ideologia condivisa dai paesi rappresentati in Piazza Rossa. Questo continua a infastidire gli europei", ha dichiarato Peskov, riferendosi alla partecipazione di leader stranieri alla parata del 9 maggio.
Cremlino: "Putin aperto al dialogo ma l'Europa è aggressiva"
"Stiamo ricevendo molte dichiarazioni contraddittorie dall'Europa. Sono in gran parte di natura conflittuale, piuttosto che orientate a tentativi di rilanciare le nostre relazioni". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov parlando con i giornalisti dopo la riunione a Kiev del gruppo dei volenterosi, che ha chiesto a Mosca una tregua di 30 giorni in Ucraina. Lo riportano le agenzie russe. Putin, ha aggiunto Peskov, ha ripetutamente detto di essere aperto a contatti con i leader stranieri. Allo stesso tempo il portavoce ha avvertito che "è molto difficile isolare la Russia, che rappresenta una parte molto ampia del mondo".
Cremlino: "Da europei atteggiamento conflittuale con la Russia"
Il Cremlino denuncia l'atteggiamento "conflittuale " degli europei nei confronti della Russia. E non risponde alla richiesta formulata dagli alleati di Kiev per costringere Mosca ad accettare un cessate il fuoco di 30 giorni. "Sentiamo dichiarazioni contraddittorie da parte dell'Europa. Sono generalmente incentrate sul confronto piuttosto che su tentativi con l'obiettivo di resuscitare le nostre relazioni in un modo o nell'altro", ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov.
Zelensky: "Piano d'azione in 4 punti, Trump è d'accordo"
"Al termine dell'incontro abbiamo parlato tutti insieme con il presidente Trump e abbiamo concordato la nostra visione comune". Lo fa sapere Volodymyr Zelensky delineando un piano d'azione in 4 punti. Per prima cosa la Russia deve accettare il cessate il fuoco incondizionato per 30 giorni. Poi deve proseguire il rafforzamento delle forze di difesa dell'Ucraina (un elemento chiave delle garanzie di sicurezza dovrebbe essere anche il contingente di supporto). Se la Russia rifiuta si dovranno applicare sanzioni più severe al settore energetico e bancario. Infine continuerà il lavoro sull'uso efficace dei beni russi congelati.
Merz: "Decisioni su Taurus non sono materia da discutere in pubblico"
Silenzio del Cancelliere tedesco Friedrich Merz sul possibile via libera, da parte del suo governo, dell'invio dei missili Taurus all'Ucraina. "Le misure che prendiamo insieme per porre fine a questa guerra e quali decisioni congiunte prendiamo per garantirci una possibile pace in Ucraina non sono materia principale per una discussione pubblica", ha affermato Merz. In primo luogo le questioni vengono discusse fra alleati, inclusi gli Stati Uniti. In una intervista alla Bild, Merz aveva dichiarato che se la Russia non avesse accettato la proposta per un cessate il fuoco di 30 giorni ci sarebbero state conseguenze importanti.
Starmer: "Vertice Kiev dimostra forza nostra unita"
"E' un incontro simbolico molto importante che dimostra la forza della nostra unita'". Lo ha detto il primo ministro britannico Keir Starmer durante la conferenza stampa seguita al vertice di Kiev. Starmer ha aggiunto che "questo terribile conflitto dura ormai da oltre tre anni, e questa settimana celebriamo gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale". "Quello che contava in quella guerra erano i valori della liberta' e della democrazia e il diritto dei paesi a prendere le proprie decisioni, il loro diritto sovrano di farlo. Sono gli stessi valori di cui stiamo parlando oggi qui", ha aggiunto.
Kiev: "Diversi 'volenterosi' pronti a inviare dei contingenti"
"Ci auguriamo vivamente che le garanzie di sicurezza vengano fornite sia dagli Stati Uniti che dai paesi membri della Coalizione dei volenterosi: diversi Stati membri della Coalizione sono pronti a inviare un contingente di sicurezza in Ucraina per garantire garanzie di sicurezza affidabili. Tuttavia, sono ancora in corso discussioni in merito alla forma e alle modalità di tale dispiegamento". Lo ha dichiarato il viceministro degli Affari esteri dell'Ucraina Mariana Betsa in un'intervista a Ukrinform. Betsa ha sottolineato che "in ogni caso, si tratta di una questione da affrontare nella fase successiva, dopo l'istituzione di un cessate il fuoco completo e incondizionato".
Zelensky: "E' possibile ottenere il backstop degli Usa"
"Dobbiamo continuare a lavorare a stretto contatto con gli Usa e assicurare un sostegno di sicurezza a lungo termine da parte loro (il cosiddetto backstop, ndr) ed è assolutamente fattibile". Lo ha detto Volodymyr Zelensky nel corso del punto stampa a Kiev con i leader europei ringraziando "chi ci sta aiutando a procedere su questo punto". "Vi ringrazio per aiutarci a rendere possibile una nuova architettura di sicurezza", ha aggiunto. "Non dobbiamo rallentare gli sforzi per rafforzare la nostra sicurezza e la nostra difesa, non dobbiamo lasciare spazi scoperti".
Zelensky: "Concordato con leader cessate fuoco da lunedì"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader di Francia, Germania, Gran Bretagna e Polonia in visita a Kiev "hanno concordato lunedì 12 maggio l'avvio di un cessate il fuoco incondizionato". Lo ha detto lo stesso Zelensky durante la conferenza stampa al termine dei colloqui. Il cessate il fuoco dovrebbe riguardare aria, mare e terra, ha aggiunto. Se Mosca si rifiutasse, incorrerebbe in nuove sanzioni, tra cui il rafforzamento delle misure punitive nei settori energetico e bancario.
Starmer: "Se Putin è serio sulla pace ora ha la possibilità di dimostrarlo"
"Tutti noi qui, insieme agli Stati Uniti, ci rivolgiamo a Putin, se è serio sulla pace, ora ha la possibilità di dimostralo". Lo ha detto Keir Starmer nella conferenza stampa a Kiev, spiegando che i leader chiedono "un cessate il fuoco incondizionato, rifiutano le condizioni di Putin" e affermano "con chiarezza che se volta le spalle alla pace, noi aumenteremo le sanzioni e il nostro aiuto militare alla difesa dell'Ucraina per spingere la Russia al tavolo".
Zelensky: "Raid russi al fronte continuano, tregua falsa"
"Putin ha creato una falsa tregua solo per il tempo della parata del 9 maggio. Perché falsa? Gli attacchi al fronte continuano. E gli assalti russi sono in corso. Non hanno smesso di usare bombe aeree contro le nostre posizioni al fronte e le comunità di confine. Ma non ci sono stati allarmi aerei, il che dimostra ancora una volta che quando Mosca vuole può fermarsi e non uccidere". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del punto stampa con i leader europei a Kiev.
Macron: "Sanzioni a Mosca se viola la tregua"
Macron: "Sanzioni massicce a Mosca se viola tregua"
Sanzioni "massicce" e "coordinate" da parte di Europa e Stati Uniti alla Russia se Mosca "violera'" il cessate il fuoco di 30 giorni proposto dagli alleati dell'Ucraina a partire da lunedi'. Lo dice il presidente francese, Emmanuel Macron. "In caso di violazione di questo cessate il fuoco, concordiamo che saranno predisposte e coordinate sanzioni massicce tra europei e americani", ha detto Macron durante una conferenza stampa congiunta a Kiev con i leader di Ucraina, Germania, Polonia e Regno Unito.
Macron: "Cessate il fuoco sarà monitorato da Usa con contributi europei"
Gli Stati Uniti si sono impegnati a monitorare il cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina proposto dagli alleati europei. Lo ha detto Emmanuel Macron nella conferenza stampa oggi a Kiev. La tregua "sarà monitorato nella maggior parte dagli Usa, con tutti gli europei che contribuiranno", ha detto il presidente francese aggiungendo che questa dovrebbe aprire la strada per "un lavoro immediato e negoziati tra le parti coinvolte per costruire una pace robusta e durevole".
Xi rientrato a Pechino dopo la visita di Stato in Russia
Il presidente cinese Xi Jinping è rientrato a Pechino dopo aver concluso la sua visita di Stato in Russia e aver partecipato alle celebrazioni per gli 80 anni della vittoria dell'Unione Sovietica nella Grande guerra patriottica contro la Germania nazista. Con l'aereo di Xi, ha riferito il network statale Cctv, hanno viaggiato anche Cai Qi, componente del Comitato permanente del Politburo e direttore dell'Ufficio generale del Comitato centrale del Partito comunista, e Wang Yi, il capo della diplomazia mandarina, nonché il resto della delegazione cinese.
Xi rientrato a Pechino dopo la visita di Stato in Russia
Il presidente cinese Xi Jinping è rientrato a Pechino dopo aver concluso la sua visita di Stato in Russia e aver partecipato alle celebrazioni per gli 80 anni della vittoria dell'Unione Sovietica nella Grande guerra patriottica contro la Germania nazista. Con l'aereo di Xi, ha riferito il network statale Cctv, hanno viaggiato anche Cai Qi, componente del Comitato permanente del Politburo e direttore dell'Ufficio generale del Comitato centrale del Partito comunista, e Wang Yi, il capo della diplomazia mandarina, nonché il resto della delegazione cinese.
Starmer: "Non prenderò fiato fino a una pace giusta per Kiev"
"Non prenderò fiato finché non avremo garantito una pace giusta e duratura al popolo ucraino". Lo ha scritto su X il premier britannico Keir Starmer dopo l'incontro a Kiev con Volodymyr Zelensky.
Zelensky: "Al lavoro per garanzie di sicurezza affidabili"
"Oggi abbiamo discusso di sicurezza. Siamo tutti d'accordo sulla necessità di un cessate il fuoco totale, incondizionato e sufficientemente duraturo da consentire un vero processo diplomatico. Siamo tutti d'accordo sul fatto che la guerra debba concludersi con una pace dignitosa: stiamo lavorando insieme per garanzie di sicurezza durature e affidabili". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Macron: "Sanzioni massicce di Usa-Ue se Mosca viola tregua"
Il presidente francese Emmanuel Macron ha avvertito che la Russia dovrà affrontare "massicce" sanzioni coordinate da Europa e Stati Uniti se violerà il cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina proposto dagli alleati occidentali di Kiev. "In caso di violazione di questo cessate il fuoco, abbiamo concordato che saranno preparate e coordinate sanzioni massicce tra europei e americani", ha dichiarato Macron in una conferenza stampa a Kiev. Gli Stati Uniti monitoreranno il cessate il fuoco, ha aggiunto.
Fitto: "Piano di riarmo è una possibilità data a Stati membri"
"Il piano di riarmo è una possibilità che viene dagli Stati membri per poter rafforzare la politica della difesa, della sicurezza, con formule di investimenti garantite a livello europeo o non conteggiati nel patto di stabilità". Lo ha dichiarato il vicepresidente esecutivo della commissione Europea Raffaele Fitto a Gioia del Colle, a margine all'inaugurazione del nuovo caseificio Perla del gruppo Granarolo. "Abbiamo presentato una riforma di medio termine della politica di Coesione partendo - ha aggiunto - da un assunto abbastanza chiaro: quello che questi programmi sono stati discussi tra la Commissione Europea e gli Stati membri dal 2019 al 2021 e sottoscritti nel 2022 e stanno partendo adesso. Il mondo è cambiato e c'è l'esigenza di adeguare questi programmi e le loro esigenze". "Da un confronto con tutti gli Stati membri con il comitato delle regioni, con molti sindaci, e presidenti di Regione è nata la proposta - ha continuato - che abbiamo messo in campo, con cinque priorità sulle quali gli Stati membri possono volontariamente scegliere una, due, tutti e cinque, nessuna delle cinque. Le cinque priorità sono difesa, competitività per il sistema delle imprese, energia, casa e acqua". "Tutti temi di grandissima e stringente attualità sui quali stiamo lavorando e non appena si completerà il procedimento legislativo con legislatori, con Parlamento e con il Consiglio ci saranno due mesi perché gli Stati membri possano presentare queste nuove riformulazioni e due mesi perché la commissione le accolga". Fitto ha evidenziato che c'è "un'Europa diversa. Ci sono aree interne al confine con la Russia, l'Ucraina, la Bielorussia che hanno esigenze completamente differenti rispetto ad altri Paesi, penso a quelli del sud Europa. Ed è per questo - ha aggiunto - che la scelta è su base volontaria e sarà valutata dai singoli Stati membri".
Ucraina, Rutte: 'Con Coalizione volenterosi sempre al fianco di Kiev'
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, si è "unito stamani agli oltre 20 leader della Coalizione dei volenterosi per promuovere il lavoro volto a garantire una pace giusta e duratura per l'Ucraina". "Inizia - scrive Rutte in un post su X - da un cessate il fuoco senza condizioni di 30 giorni, che deve essere sostenuto da un supporto continuo e concreto. E' emerso chiaramente il nostro impegno dalla riunione odierna e continueremo a stare dalla parte dell'Ucraina".
Sybiha: 'Noi e nostri alleati pronti a cessate il fuoco incondizionato da lunedì'
"L'Ucraina e tutti i nostri alleati sono pronti ad un cessate il fuoco incondizionato di terra, aereo e navale per almeno 30 giorni a partire già da lunedì". E' quanto annuncia il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, in una dichiarazione pubblicata su X, spiegando che se la Russia accetta e viene assicurato un effettivo sistema di controllo, un cessate il fuoco durevole e misure di 'confidence-building', possono aprire la strada a negoziati di pace", ha poi aggiunto il ministro ucraino.
Sybiha: 'Leader a Kiev hanno avuto fruttuosa telefonata con Trump'
"Dopo l'incontro della coalizione dei volenterosi qui a Kiev, tutti e cinque i leader hanno avuto una fruttuosa chiamata con il presidente Usa concentrata sugli sforzi di pace". E' quanto scrive il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, nel post su X in cui afferma che Kiev "e tutti i nostri alleati" sono pronti al cessate il fuoco incondizionato già da lunedì.
Kiev: 'Durante il vertice telefonata con Trump'
"A seguito della riunione della Coalizione dei Volontari a Kiev, tutti e cinque i leader hanno avuto una proficua conversazione telefonica con il presidente degli Usa incentrata sugli sforzi di pace". Lo fa sapere su X il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha.
Kiev: pronti alla tregua da lunedì, ci sia monitoraggio
"L'Ucraina e tutti i suoi alleati sono pronti a un cessate il fuoco totale e incondizionato su terra, aria e mare per almeno 30 giorni a partire già da lunedì. Se la Russia acconsentirà e sarà garantito un monitoraggio efficace, un cessate il fuoco duraturo e misure volte a rafforzare la fiducia potranno aprire la strada a negoziati di pace". Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sibiha.
Xi chiude la visita di Stato in Russia, lascia Mosca
Il presidente Xi Jinping è ripartito da Mosca dopo aver effettuato una visita di Stato in Russia e aver partecipato alle celebrazioni per l'80/o anniversario della vittoria dell'Unione Sovietica contro la Germania nazista. Lo riferiscono i media statali di Pechino.
Ucraina, Calenda: incomprensibile l'assenza di Meloni dal vertice
"E' francamente incomprensibile la decisione di Giorgia Meloni di non essere fisicamente presente. C'è un rischio di spostamento dell'asse portante dell'Europa da Italia-Francia-Germania a Germania-Francia e Polonia. Un'eventualità che dobbiamo assolutamente scongiurare". Lo scrive sui social il segretario di Azione, Carlo Calenda, sul vertice sull'Ucraina.
Von der Leyen: "Ora sanzionare i consorzi del Nord Stream 2"
"Penso che sia giunto il momento di sanzionare anche i consorzi del Nord Stream 2: l'era dei combustibili fossili russi in Europa deve finire". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen intervenendo in remoto al vertice dei volenterosi a Kiev.
Meloni al vertice su Kiev: "Grande importanza del summit in Italia"
"Nel corso della discussione", alla riunione dei leader sul sostegno all'Ucraina a cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato in videocollegamento, "si è anche ribadita l'importanza del grande appuntamento a sostegno di Kiev, che verrà ospitato dall'Italia a luglio con la Conferenza a livello capi di stato e di Governo per la ricostruzione dell'Ucraina". Lo rende noto Palazzo Chigi.
Kim: "Non esiteremo uso della forza se Usa provocano Mosca"
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha assicurato che non esiterà a utilizzare la forza militare del Paese eremita "se gli Stati Uniti e i suoi stati vassalli cercheranno di organizzare" un altro attacco contro la Russia. "Se si permette loro di continuare a non mascherare le loro azioni militari contro il territorio della potenza nucleare, i burattini ucraini diventeranno naturalmente abbastanza sfacciati da compiere tentativi ancora più oltraggiosi e audaci, e le truppe di Seul, che sono i più fedeli lacchè degli Stati Uniti, diventeranno allo stesso modo sempre più sconsiderate", ha affermato Kim, nel resoconto della Kcna. Kim, durante la sua visita all'ambasciata russa a Pyongyang fatta ieri per gli 80 anni della sconfitta della Germania nazista da parte dell'Urss nella Seconda guerra mondiale, ha affermato che l'invio di truppe nordcoreane in Russia a supporto della guerra contro l'Ucraina è "giustificabile", definendolo un esercizio di diritti sovrani ai sensi di un trattato di mutua difesa con Mosca, ha precisato il dispaccio della Kcna diffuso oggi. Citando il trattato di mutua difesa firmato lo scorso anno con la Russia, Kim ha detto di aver impartito l'ordine di inviare le sue truppe per "liberare" la regione del fronte di Kursk, essendo determinato a rispettarlo fedelmente. "Il nostro coinvolgimento nella guerra è giustificabile, e questo rientra nei nostri diritti sovrani", ha dichiarato Kim nel discorso di congratulazioni, definendo "eroi" le truppe nordcoreane impegnate in combattimento contro l'Ucraina. Il mese scorso, la Corea del Nord ha ammesso per la prima volta di aver inviato truppe per sostenere Mosca contro Kiev. L'agenzia di spionaggio di Seul ha affermato che il Nord ha dispiegato finora circa 15.000 soldati, stimando oltre 4.700 perdite, tra cui circa 600 morti. Il nuovo trattato di partenariato e sicurezza, siglato tra le due nazioni a giugno del 2024, prevede la fornitura di assistenza militare "senza indugio" qualora una delle parti subisca un attacco. La Russia ha celebrato venerdì a Mosca l'80/mo anniversario del Giorno della Vittoria con una parata militare, alla quale hanno partecipato leader stranieri, tra cui il presidente cinese Xi Jinping. Ci si aspettava che Kim fosse invitato alle celebrazioni, ma non si è recato a Mosca. Secondo l'intelligence sudcoreara, il diniego sarebbe da collegare a motivi di sicurezza e logistici.
Meloni al vertice sull'Ucraina: "Cessate il fuoco urgente"
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, "ha partecipato oggi, in videocollegamento, a una riunione dei Leader sul sostegno all'Ucraina e agli sforzi in corso per raggiungere una pace giusta e duratura, che ne assicuri la sovranità e la sicurezza". Lo rende noto Palazzo Chigi. "La riunione ha permesso di rinnovare l'urgenza di un cessate il fuoco totale e incondizionato di 30 giorni, rinnovando l'aspettativa che la Russia risponda positivamente all'appello fatto dal Presidente Trump e dimostri concretamente, come già fatto dall'Ucraina, la volontà di costruire la pace".
Costa: "Il nostro impegno a sostenere l'Ucraina resta fermo"
"Dalla Nuova Zelanda e dall'Australia al Canada, insieme alle nazioni europee, una coalizione di Paesi volenterosi si è unita per aiutare l'Ucraina a difendersi e a perseguire la pace. Oggi non ci siamo riuniti per riflettere sul passato, ma per lavorare a una pace giusta e duratura nel presente. Sosteniamo con forza la proposta incondizionata di cessate il fuoco di 30 giorni avanzata dagli Stati Uniti e dall'Ucraina, che potrebbe aprire la strada a negoziati di pace significativi. Siamo pronti a imporre ulteriori sanzioni se la Russia non rispetterà il cessate il fuoco. Il nostro impegno a sostenere l'Ucraina rimane fermo e continueremo a sfruttare gli strumenti dell'Ue per garantire la sicurezza e l'assistenza militare in futuro". Lo afferma il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa.
Rutte: "La tregua sia sostenuta da aiuti continui a Kiev"
"Ho partecipato questa mattina alla riunione della Coalizione dei Volenterosi insieme a più di 20 leader per promuovere gli sforzi volti a garantire una pace giusta e duratura in Ucraina. Il primo passo è un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, che deve essere sostenuto da un aiuto concreto e continuativo. Dalla riunione odierna è emerso chiaramente il nostro impegno e la nostra volontà di continuare a sostenere l'Ucraina". Lo afferma il segretario generale della Nato, Mark Rutte.
Ucraina, Conte: "Meloni resta a guardare le scelte degli altri"
"Questo decreto bollette non va bene, il costo dell'energia ammazza le imprese". Questo è il "nuovo grido di allarme delle imprese per l'inadeguatezza di un Governo che sull'energia è rimasto a guardare, mentre le aziende italiane affogavano per gli aumenti collegati causati soprattutto dalla strategia fallimentare sulla guerra in Ucraina, con Meloni che prima ha sbagliato tutto e ora resta a guardare le scelte degli altri o li ascolta da remoto, collegata da Chigi in videoconferenza". Lo scrive sui social il presidente del M5s, Giuseppe Conte. "Hanno ignorato le nostre proposte, non hanno neanche tassato gli extraprofitti delle società energetiche per sostenere le filiere in difficoltà. L'altro giorno, parlando di Transizione 4.0, Meloni ha riconosciuto la bontà delle nostre misure per le imprese. Ma allora perché le ha distrutte? Piacerebbe anche a noi riconoscerle qualcosa di buono ma finora il suo Governo ha proposto alle aziende solo una montagna di burocrazia, più tasse con addirittura obblighi sulle assicurazioni. Un disastro fotografato da 26 mesi di crollo della produzione industriale: è codice rosso".
Von der Leyen: "Mosca accetti tregua senza precondizioni"
"Oggi si è riunita la Coalizione dei volenterosi. Sosteniamo la proposta di un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni, deve essere attuato senza precondizioni per aprire la strada a negoziati di pace significativi. La palla è ora nel campo della Russia. Siamo pronti a mantenere una forte pressione sulla Russia e a imporre ulteriori sanzioni severe in caso di violazione del cessate il fuoco. Il nostro obiettivo è chiaro: una pace giusta e duratura per l'Ucraina, fondamentale per la sicurezza e la stabilità in tutto il nostro continente". Lo scrive la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
I leader europei a Kiev con Zelensky
©Ansa
Renzi: "Con Meloni non siamo più nel gruppo di testa"
"2016 Francia, Germania e Italia guidano l'Europa dopo la Brexit. 2022 Francia, Germania e Italia guidano l'Europa dopo l'invasione russa in Ucraina. 2025 Francia, Germania e… Polonia guidano l'Europa. Con la Meloni l'Italia si è persa: non siamo più nel gruppo di testa. I sovranisti fanno male al Paese". Lo scrive sui social il presidente di Iv, Matteo Renzi.
Quartapelle (Pd): "L'Italia non è più al centro della politica Ue"
"È molto più che una foto sulla strada verso Kyiv. L'invasione russa contro l'Ucraina sta ridisegnando l'Europa e accelerando l'integrazione europea. Fa male da italiana constatare che tre anni fa l'Italia era al centro di questo impegno, e che oggi non c'è". Lo scrive sui social la vicepresidente della commissione Esteri della Camera, Lia Quartapelle (Pd), che posta la foto di Draghi, Macron e Scholz in treno verso l'Ucraina a confronto con quella della recente visita a Kiev di Macron, Merz, Starmer e Tusk sulla quale, per la democratica, pesa l'assenza dell'Italia.
Scalfarotto (Iv): "Io a Kyiv, ma Meloni non c'è"
"Giorgia Meloni è a Roma e dunque oggi sarò io l'unico parlamentare italiano presente in città con tutti i principali leader europei presenti a Kyiv a significare il sostegno dell'Europa all'Ucraina che resiste all'invasione russa". Lo scrive sui social il senatore Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia Viva, da diversi giorni in missione sul territorio ucraino. "Un onore essere qui, in questa terra che combatte a difesa dei valori democratici su cui abbiamo costruito l'Unione europea, ma un'occasione perduta per l'Italia. Il sindaco di Irpin ha raccontato del famoso viaggio in treno di Draghi, Macron e Scholz, quando ancora il nostro paese non era ai margini delle grandi dinamiche internazionali. In tutti gli incontri avvenuti con la delegazione di Europa Radicale, tutti ci hanno per prima cosa ringraziati per essere venuti qui. Il ruolo dell'Italia libera e democratica non può che essere accanto all'Ucraina nella sua lotta per quella libertà e quella democrazia. 'Accanto' significa qui: essendoci anche fisicamente, con il proprio corpo, di persona. Non in teleconferenza, Presidente Meloni".
Cremlino: "Siamo abituati alle sanzioni, sappiamo come fare"
Il Cremlino replica ai leader europei riuniti a Kiev dopo che il cancelliere tedesco Merz ha minacciato nuove sanzioni contro Mosca se Vladimir Putin non accetterà la proposta di un cessate il fuoco di 30 giorni: "Siamo abituati alle sanzioni, sappiamo già come fare e come evitare ridurre i loro effetti", ha detto il portavoce dello zar, Dimitry Peskov, ai media russi.
In due giorni di "cessate il fuoco" da Mosca 200 raid su Sumy
In due giorni le forze russe hanno lanciato quasi 200 raid, con bombe guidate, lanciarazzi multipli Smerch, mortai, artiglieria, droni e missili, contro la regione ucraina di Sumy malgrado il cessate il fuoco unilaterale promosso dal Cremlino in coincidenza con le celebrazioni dell'anniversario della vittoria sulla Germania nazista. Il governatore di Sumy Oleh Hryhorov ha denunciato che nei bombardamenti di giovedì e venerdì tre civili sono rimasti uccisi, sette feriti. Sono state danneggiate anche una quarantina di abitazioni private, un condominio di tre piani, una scuola. "A Sumy non c'è stato nessun cessate il fuoco. La Russia ha continuato i suoi attacchi entrambi i giorni, lanciando circa 200 raid contro diverse comunità.
Cremlino: "Niente tregua senza lo stop delle armi a Kiev"
La precondizione per un accordo che porti alla tregua di 30 giorni tra Russia e Ucraina è lo stop al rifornimento armi a Kiev: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, in una intervista alla Abc. Peskov afferma quindi che è Kiev a non essere pronta per un negoziato, negando che sia Vladimir Putin a frenare: il presidente - sostiene - sta facendo tutto il possibile per risolvere il problema e per raggiungere un accordo di pace".
Macron: “Insieme a Kiev”
Sui social la foto dei 4 leader in viaggio verso Kiev
Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Keir Starmer e Donald Tusk. I 'fantastici 4' dell'Europa vengono ritratti in una fotografia - diffusa sui profili social dei leader - mentre si trovano in una saletta dell'aeroporto di Rzeszów, in Polonia, prima di salire a bordo del treno che li porterà a Kiev. Tavolo bianco, bottiglie d'acqua minerale e bandiere dei rispettivi Paesi sullo sfondo (più una cartina della Polonia orientale, dove sta sorgendo lo scudo terrestre anti Russia East Shield). "In viaggio verso Kiev: per l'Ucraina, per l'Europa", commenta Macron.
Tajani: "L'Ue dev'essere più protagonista di pace nel mondo"
Un'Europa "più centrale" e "protagonista di pace nel mondo" è quanto auspicato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un messaggio inviato agli studenti del Ventotene Europa Festival 2025, nel quale prefigura una "Rivoluzione pacifica, con una serie di modiciche all'assetto politico dell'Ue, compresi l'elezione diretta del presidente e l'abbandono dell'unanimità nelle decisioni. "Il primo messaggio al mondo di Papa Leone XIV, 'La pace sia con voi!' - scrive Tajani -, è un richiamo alla responsabilità di tutti, da chi ha ruoli di Governo a ogni cittadino, credente o meno, a impegnarsi costantemente per la pace. L'Unione europea è nata con questo obiettivo che ne rappresenta l'essenza profonda. In un momento così delicato nello scenario mondiale, l'unico modo per guardare al futuro con fiducia è sapersi parte di questa grande Casa comune chiamata Europa e non c'è luogo più simbolico che Ventotene per ricordare il ruolo chiave che l'Italia e gli italiani hanno avuto e avranno per il successo dell'Unione Europea. L'edizione di quest'anno del Ventotene Europa Festival, scrive ancora, "è opportunamente dedicata a un tema urgente oggi per tutti i partner europei, scossi dalla guerra in Ucraina e dalle politiche di riarmo decise da Bruxelles: si andrà verso una maggiore integrazione o verso una disintegrazione dell'Unione? Personalmente - aggiunge Tajani - auspico per l'Europa una visione di lungo periodo unitaria, pragmatica, realistica. Serve una 'rivoluzione pacifica' che permetta all'Europa di essere più centrale, a partire dalle riforme istituzionali sempre più urgenti: un solo presidente eletto direttamente i cittadini, che sia Presidente della Commissione e presidente del Consiglio, oltre a dare più potere al Parlamento europeo, che deve avere finalmente l'iniziativa legislativa. E poi il progressivo allontanamento dalle decisioni all'unanimità, per essere più efficaci di fronte alle sfide globali e una vera difesa europea, che non significa essere guerrafondai ma garantire più sicurezza ai nostri confini e nelle nostre strade, oltre a poter essere protagonisti di pace nel mondo", conclude Tajani.
Merz: "Sanzioni più dure a Mosca se rifiuta cessate il fuoco"
Il neo cancelliere tedesco Friedrich Merz, a Kiev per il vertice dei volenterosi con il presidente ucraino Voldymyr Zelenzky, ha proposto un inasprimento delle sanzioni contro la Russia se Vladimir Putin rifiuterà il cessate il fuoco. "Se il presidente Putin non sarà d'accordo con una tregua - ha detto Merz in una intervista alla Bild - ci sarà un duro inasprimento delle sanzioni e l'enorme sostegno all'Ucraina proseguirà, sia politicamente sia finanziariamente e militarmente".
Viceministro Cirielli ieri a Leopoli a incontro su Ucraina
Il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, ha partecipato ieri, su delega del Vice Presidente del Consiglio e Ministro Antonio Tajani, al Consiglio Affari Esteri straordinario convocato dall'Alta Rappresentante dell'Unione Europea per la Politica Estera Kaja Kallas a Leopoli in Ucraina. Alla riunione hanno partecipato anche il Primo Ministro ucraino, Denys Shmyhal e il Ministro degli Esteri, Andrij Sybiha. Il dialogo a Leopoli - afferma una nota della Farnesina - si è incentrato sulla necessità di raggiungere una pace giusta e duratura tra Ucraina e Russia e, in questo contesto, garantire sostegno militare Kiev per rafforzare la sua posizione negoziale e garantire la sua sicurezza e ripresa nella prospettiva della conclusione del conflitto. Successivamente, il Vice Ministro Cirielli ha partecipato per l'Italia, insieme a Danimarca, Francia, Paesi Bassi e all'Alta Rappresentante Kallas, al lancio di una misura di assistenza militare da 1 miliardo di euro destinata all'industria della difesa ucraina nell'ambito dello Strumento Europeo per la Pace, finanziata con i profitti straordinari dei fondi russi congelati in virtù delle sanzioni europee. Il Vice Ministro ha infine preso parte alla Riunione ministeriale del Core Group di Paesi del Consiglio d'Europa sull'istituzione del Tribunale speciale sul crimine di aggressione contro l'Ucraina.
Gozi: "L'Europa che conta oggi a Kiev, assenza Meloni è errore"
"Oggi l'Europa che conta è a Kiev. Insieme a Volodymyr Zelensky ci sono Emmanuel Macron, Donald Tusk, Friedrich Merz, Keir Starmer. C'è chi guida, chi costruisce alleanze, chi prende rischi. E poi c'è Giorgia Meloni: che si collega da remoto, lontana fisicamente e politicamente dal cuore delle decisioni. L'assenza della presidente del Consiglio non è solo una questione logistica: è un errore strategico che isola l'Italia e ne indebolisce il ruolo internazionale". Lo afferma Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito Democratico Europeo. "Davanti alla guerra - prosegue Gozi - ci vuole coraggio. E oggi il coraggio sta a Kiev, non a Roma. Chi si riempie la bocca di sovranità dovrebbe almeno avere la forza di difenderla dove conta davvero: nei luoghi dove si scrive il futuro dell'Europa. Meloni parla di sovranità, ma quando si tratta di esserci davvero, sparisce; si autoesclude dai vertici in cui l'Europa si muove; promette protagonismo, ma consegna all'Italia solo marginalità". "Così facendo, Meloni non rafforza il ruolo dell'Italia: la mette ai margini della nuova Europa che si sta scrivendo oggi, a Kiev", conclude Gozi.
Kiev: "3 civili uccisi in 24 ore da raid russi nel Sumy"
Nella regione di Sumy nelle ultime 24 ore 3 persone sono state uccise e altre 4 sono rimaste ferite a causa di bombardamenti russi, secondo quanto riferisce l'amministrazione regionale citata da Ukrinform. Nel corso della giornata, dalla mattina del 9 maggio alla mattina del 10 maggio, le truppe russe hanno compiuto più di 150 bombardamenti con razzi e droni contro 32 insediamenti in 15 comunità territoriali della regione, con una particolare concentrazione sui distretti di Sumy, Shostka e Konotop.
Macron sollecita "colloqui diretti fra Russia e Ucraina"
In un'intervista rilasciata ai canali francesi Tf1 e Lci, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha chiesto "colloqui diretti" tra Ucraina e Russia nel contesto del cessate il fuoco di 30 giorni richiesto a Mosca da europei, americani e Ucraina. Se si arrivasse a una tregua di 30 giorni, "avvieremo colloqui diretti tra Ucraina e Russia. Siamo pronti ad aiutare", ha dichiarato il presidente francese in questa intervista condotta sul treno che dalla Polonia lo portava a Kiev, dove si trova in visita insieme al premier britannico, Keir Starmer, al cancelliere tedesco, Friedrich Merz, e al premier polacco, Donald Tusk. Se Mosca non accetterà il cessate il fuoco, "ci saranno ulteriori sanzioni", che saranno "molto più dure", ha avvertito.
Macron: “Qui si gioca la sicurezza del nostro continente”
“Di ritorno a Kiev, il mio primo pensiero va agli ucraini. Da oltre tre anni resistete con coraggio ammirevole. Per la vostra terra. Per la vostra libertà. Per l'Europa. Perché sì, qui si gioca la sicurezza del nostro continente. Di fronte all'aggressione della Russia, la nostra risposta deve essere collettiva”. Così in un lungo post su X il presidente francese, Emmanuel Macron, nel giorno della missione a Kiev con “Germania, Polonia e Regno Unito”. “Ho tre messaggi - prosegue - Innanzitutto, la pace. Una pace giusta e duratura comincia da un cessate il fuoco completo e senza condizioni. E' la proposta che sosteniamo con gli Usa. L'Ucraina l'ha accettata dall'11 marzo. La Russia tergiversa, pone condizioni, prende tempo e prosegue la guerra d'invasione. Se Mosca continuerà a ostacolare, noi rafforzeremo la pressione, come europei e in stretto coordinamento con gli Usa. Elogiamo l'appello del Presidente Trump a fare questo passo”. “La nostra unità è la nostra forza. E' anche il senso di questa missione: tutti noi vogliamo la pace! Poi, la sovranità. L'accordo di pace dovrà garantire la sicurezza. E' su questo che abbiamo lavorato durante le riunioni di Parigi, Londra e oggi a Kiev. Andiamo avanti insieme. Infine -conclude - il futuro. L'Ucraina si batte per la sua popolazione, ma anche per l'ideale europeo in cui crediamo. Un'Ucraina libera, forte, prospera ed europea: è il nostro orizzonte. La storia ci guarda”.
Media: "L'Iran si prepara a consegnare lanciatori alla Russia"
L'Iran si prepara a consegnare alla Russia lanciatori Fath-360 per missili balistici a corto raggio che, secondo gli Stati Uniti, Teheran aveva già inviato a Mosca l'anno scorso per essere utilizzati contro l'Ucraina: lo scrive l'agenzia di stampa Reuters, che cita due funzionari della sicurezza occidentali e un funzionario regionale. Con una gittata di 120 km, i Fath-360 fornirebbero alle forze armate di Mosca una nuova arma da usare contro le truppe ucraine in prima linea, gli obiettivi militari nelle vicinanze e i centri abitati vicino al confine con la Russia, secondo gli analisti.
Macron, Starmer, Merz e Tusk: "Mosca accetti tregua 30 giorni"
"Insieme agli Stati Uniti, chiediamo alla Russia di concordare un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni per creare lo spazio per i colloqui su una pace giusta e duratura": lo hanno detto quattro leader europei (Emmanuel Macron, Keir Starmer, Friedrich Merz e Donald Tusk) in una dichiarazione congiunta prima della visita a Kiev, dove sono arrivati stamani per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Siamo pronti a sostenere i colloqui di pace il prima possibile, a discutere l'attuazione tecnica del cessate il fuoco e a preparare un accordo di pace completo", hanno aggiunto. "Vogliamo essere chiari: lo spargimento di sangue deve cessare, la Russia deve fermare la sua invasione illegale e l'Ucraina deve poter prosperare come nazione sicura, protetta e sovrana all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale per le generazioni future". I quattro leader hanno aggiunto: "Continueremo ad aumentare il nostro sostegno all'Ucraina. Finché la Russia non accetterà un cessate il fuoco duraturo, aumenteremo la pressione sulla macchina da guerra russa". In un'intervista rilasciata sabato al canale di notizie ABC, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha affermato che le forniture di armi dagli alleati dell'Ucraina devono cessare prima che la Russia accetti un cessate il fuoco. Una tregua sarebbe altrimenti un "vantaggio per l'Ucraina" in un momento in cui "le truppe russe stanno avanzando... con una certa sicurezza" sul fronte, ha detto Peskov, aggiungendo che l'Ucraina "non è pronta per negoziati immediati". È la prima volta che i leader delle quattro nazioni europee effettuano una visita congiunta in Ucraina. A più di tre anni dall'invasione russa, questa dimostrazione di unità europea di valore simbolico, arriva il giorno dopo che il presidente Vladimir Putin ha assunto un tono di sfida durante una parata a Mosca per celebrare gli 80 anni dalla vittoria nella Seconda Guerra Mondiale. Il presidente Usa, Donald Trump, ha proposto un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni come passo per porre fine al conflitto. Ma Putin finora ha opposto resistenza.
Macron, Starmer e Merz arrivati a Kiev per visita con Tusk
Il presidente francese, Emmanuel Macron, il primo ministro britannico, Keir Starmer, e il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, sono arrivati a Kiev, dove si riuniranno con il premier polacco, Donald Tusk, per una visita congiunta al leader ucraino, Volodymyr Zelensky.
Quanto guadagnano i soldati russi? Gli stipendi e i risarcimenti
Fra le ragioni che inducono i russi ad arruolarsi e a partecipare alla guerra contro l’Ucraina iniziata da Mosca nel 2022 ci sono anche i soldi. Gli stipendi sono alti e sono stati aumentati nei mesi scorsi. In caso di morte le famiglie ricevono spesso una sorta di indennizzo. Moltissimi cittadini sono quindi indotti a seguire questa via, soprattutto se provenienti da regioni povere. I NUMERI
Guerra in Ucraina, si intensifica la "russificazione" delle zone occupate. Cosa sappiamo
Mentre si continua a discutere su un possibile e complicato stop temporaneo dei combattimenti, Mosca sta sequestrando le case degli sfollati di Mariupol: chi vuole rientrare nel territorio deve accettare il passaporto russo. Inoltre sono iniziate attività di reclutamento nelle scuole. LEGGI QUI
Ucraina divisa come Berlino dopo il 1945? L'ipotesi e la marcia indietro. Cosa sappiamo
L'inviato speciale americano Keith Kellogg ha ipotizzato, in una intervista al Times, la spartizione dell'Ucraina in tre zone: una occidentale a guida francese e britannica, una orientale sotto il controllo russo e, in mezzo, una zona cuscinetto profonda circa 29 chilometri per scongiurare futuri conflitti a fuoco. Una proposta che ha fatto il giro del mondo e che ha prima fatto storcere il naso agli analisti internazionali, poi ha incontrato il niet della Russia. Kellogg ha infine fatto marcia indietro, sostenendo di essere stato travisato. L'IPOTESI
Macron, Merz, Starmer e Tusk oggi a Kiev
E' la prima volta che i leader dei quattro paesi si recano insieme in Ucraina ed è la prima visita del cancelliere Merz in Ucraina come nuovo cancelliere tedesco. La visita arriva mentre i 4 leader e il presidente Trump chiedono alla Russia di accettare un cessate il fuoco di 30 giorni per consentire colloqui di pace senza restrizioni. In una dichiarazione congiunta, i leader hanno dichiarato: "Noi, i leader di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, saremo a Kiev in solidarietà con l'Ucraina contro la barbara e illegale invasione su vasta scala della Russia. Ribadiamo il nostro sostegno alle richieste del presidente Trump per un accordo di pace e chiediamo alla Russia di smettere di ostacolare gli sforzi per garantire una pace duratura. Insieme agli Stati Uniti, chiediamo alla Russia di concordare un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni per creare lo spazio per i colloqui su una pace giusta e duratura. Siamo pronti a sostenere i colloqui di pace il prima possibile, a discutere l'attuazione tecnica del cessate il fuoco e a prepararci per un accordo di pace completo".