Guerra Ucraina Russia, Zelensky: "Aspetto Putin in Turchia giovedì, basta scuse"

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Il presidente ucraino ha dichiarato di aspettarsi che Mosca si impegni per un cessate il fuoco "duraturo" a partire da lunedì e che Kiev è "pronta" per colloqui diretti. Il presidente russo aveva chiesto all'omologo turco di organizzare il 15 maggio a Istanbul negoziati diretti tra Mosca e Kiev. Trump prima dell'ok di Zelensky: “Kiev dovrebbe accettare l'incontro in Turchia”. Ieri a Kiev il vertice dei "Volenterosi" con Zelensky, ultimatum a Putin: accetti il cessate il fuoco o nuove sanzioni

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Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato di aspettarsi che Mosca si impegni per un cessate il fuoco "duraturo" a partire da lunedì e che Kiev è "pronta" per colloqui diretti con la Russia. "Aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse”, ha scritto su X.  Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin dicendosi pronto ad ospitare i negoziati per la pace in Ucraina. La notizia arriva dopo che il presidente russo aveva annunciato che avrebbe chiesto all'omologo turco di organizzare il 15 maggio a Istanbul negoziati diretti tra Mosca e Kiev, non escludendo che questo possa portare ad un cessate il fuoco esteso. Ma per il cancelliere tedesco Merz l'apertura di Mosca è insufficiente e il cessate il fuoco "è la premessa indispensabile per l'inizio dei colloqui".

"Il presidente Putin non vuole avere un cessate il fuoco con l'Ucraina ma vuole vedersi giovedì in Turchia per negoziare una possibile fine di questo bagno di sangue. L'Ucraina dovrebbe accettare immediatamente", ha scritto Trump sul suo social Truth, prima dell'ok di Kiev, sottolineando che accettando Kiev avrebbe modo di determinare "se un accordo è possibile.

Ieri a Kiev il vertice dei "Volenterosi" con il presidente ucraino Zelensky, al termine della quale è stato inviato a Putin un ultimatum: la Russia accetti il cessate il fuoco di 30 giorni o subirà nuove sanzioni da Ue e Usa. Esplosioni a Kiev questa mattina.

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Salvini: "Ascoltare il Papa su Kiev, in Ue o Parigi non ostacolino"

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Il presidente della repubblica francese "ha insistito sulla necessità di una tregua che consenta lo svolgimento, giovedì prossimo, di un incontro russo-ucraino al massimo livello". Lo riferiscono fonti dell'Eliseo.    Macron "ha parlato questo pomeriggio con il cancelliere tedesco e i primi ministri britannico e polacco per proseguire il lavoro di coordinamento sulla vicenda ucraina". Quini "ha successivamente contattato il presidente Zelensky, poi il presidente Trump per precisare il cammino da seguire nei prossimi giorni", prosegue la fonte.

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Guerra in Ucraina, Meloni: Ora cessate il fuoco di 30 giorni

Zelensky pronto a colloqui con Mosca giovedì in Turchia

M5s: "Nel Pd minoranza bellicista e guerrapiattista"

"La reazione corale e stizzita della minoranza bellicista dem dimostra che abbiamo toccato il nervo scoperto di chi, pur stando nel campo progressista, si sente in difficoltà quando qualcuno parla di dialogo e negoziato invece che di armi e di ultimatum". Lo affermano le vicecapigruppo M5S Camera, Carmela Auriemma e Ilaria Fontana. "Criticare l'ambigua strategia dei cosiddetti volenterosi europei non significa certo giustificare Putin; al contrario, stiamo dicendo - come diciamo da quasi tre anni - che se vogliamo fermare lui e fermare la guerra, dobbiamo intraprendere la via del dialogo e non della minaccia a mano armata. Ai guerrapiattisti dem non chiediamo tanto rispetto per il M5S, quanto per il popolo della pace di cui difendiamo con coraggio e coerenza le idee, quel popolo che crede nella forza disarmante della pace, come ha detto Papa Leone XIV".

Tre film per l'Ucraina, dal festival di Cannes impegno politico

La vicinanza francese all'Ucraina invasa dalla Russia diventa motivo di impegno per il festival di Cannes (13-24 maggio) che ha annunciato per il giorno di apertura il 13 maggio un 'Ucraina day' con tre film. "È un promemoria dell'impegno di artisti, autori e giornalisti per raccontare la storia di questo conflitto nel cuore dell'Europa, che sta colpendo il popolo ucraino e il mondo da 3 anni. Ed al tempo stesso un programma che testimonia l'impegno del Festival di Cannes e della sua capacità di raccontare le sfide del mondo, che sono quelle del nostro futuro, attraverso le opere cinematografiche", sottolinea il festival, affermando il desiderio di dare voce a coloro che testimoniano le realtà contemporanee e si battono per la verità.    Il programma che si svolgerà dalla mattina nella sala Bazin prevede tre documentari: Zelensky di Yves Jeuland, Lisa Vapné e Ariane Chemin (Francia), Notre Guerre di Bernard-Henri Lévy e Marc Roussel (Francia - Ucraina) e 2000 metri da Andriivka di Mstyslav Chernov (Ucraina-Stati Uniti). Il primo è un documentario biografico su Volodymyr Zelensky dalla nascita nel 1978 a Kryvyï Rih, un importante centro siderurgico e minerario nella regione centro-orientale di lingua russa dell'Ucraina alla adolescenza, in gran parte non politicizzata, all'iniziale carriera di attore di stand-up comedy prima di diventare leader indiscusso e presidente della nazione.    Notre Guerre è il reportage che tra febbraio e aprile 2025 Bernard-Henri Lévy e il suo co-regista Marc Roussel hanno realizzato sui fronti di Pokrovsk e Soumy nell'Ucraina orientale, seguendo i combattenti della Brigata Anna di Kiev, armati dalla Francia, filmando la vita quotidiana degli abitanti, bombardati dalle forze russe che terrorizzano i civili alla vigilia di possibili negoziati. C'è anche un'intervista al presidente Zelensky, riluttante a recarsi a Washington, e poi guardano la ritrasmissione dell'incontro con i soldati ucraini in un bunker, perché i veri eroi del film sono i combattenti anonimi e i civili che tengono la testa alta di fronte alle avversità e alla sofferenza, e che vengono filmati quotidianamente. Il film, parte finale del "Quartetto ucraino" di Lévy, è un diario, costellato di flashback, in cui l'autore ricorda i momenti salienti di questa guerra iniziata nel 2014.    Terzo film è 2000 metri da Andriivka realizzato dal regista premio Oscar di 20 giorni a Mariupol. L'impegno di Mstyslav Chernov nel documentare la devastazione della sua patria e gli estenuanti sforzi delle forze ucraine per riconquistare i loro territori è di prim'ordine. Nonostante il rischio estremamente elevato, Chernov si unisce ai soldati in prima linea nell'Ucraina orientale mentre avanzano attraverso una stretta striscia di foresta carbonizzata fiancheggiata da campi minati nel tentativo di liberare il villaggio strategico di Andriivka.

Ucraina, Sensi (Pd): "Ancora tanto lavoro da fare nei progressisti"

"Che su quello che sta soffrendo l'Ucraina, invece di prendersela con Putin, si attacchino i volenterosi che si sono stretti attorno a Kyiv, la dice lunga su quanto lavoro, purtroppo, ci sia ancora da fare nel campo progressista. L'Ucraina è una linea di frontiera, dentro o fuori". Lo scrive sui social il senatore del Pd, Filippo Sensi.

Zelensky: "Incontrerò Putin in Turchia giovedì"

"Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire da domani, per fornire la base necessaria alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni. E aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse". Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky.

Ucraina, Putin propone colloqui diretti in Turchia. VIDEO

Baltici: "La Russia si sente pressata"

"Siamo giunti a un punto in cui la richiesta di un cessate il fuoco di trenta giorni formulata dagli Stati uniti assieme all'Europa e all'Ucraina sta creando una pressione reale sulla Russia. La proposta americana è, a sua volta, la riprova che l'amministrazione Usa si sta spazientendo per i giochi di Mosca". Lo ha dichiarato oggi il primo ministro estone, Kristen Michal.     Ugualmente soddisfatto si è detto anche il ministro degli Esteri lituano, Kestutis Budrys, che ha tuttavia invitato a considerare come, offrendosi disponibile per dei colloqui  diretti con l'Ucraina ad Istanbul il prossimo15 maggio,  Vladimir Putin non abbia presentato alcuna disponibilità a fermare le manovre russe in Ucraina.     "Parlare di pace quando le bombe russe continuano a cadere sui civili ucraini è una farsa. Le regole sono chiare: un cessate il fuoco incondizionato da lunedì o introdurremo nuove sanzioni più severe", ha scritto Budrys in un messaggio sul suo profilo X.

M5s: "Volenterosi-bellicosi testimoniano il fallimento dell'Ue"

"L'iniziativa dei volenterosi-bellicosi che minacciano Putin con ultimatum poco credibili, mentre continuano a promettere armi e truppe a Zelensky, testimonia il drammatico fallimento di un'Europa che non è in grado di intraprendere un'iniziativa diplomatica unitaria a livello Ue che sia una". Lo dichiarano i parlamentari M5S delle Commissioni Esteri e Politiche Ue di Camera e Senato. "Nemmeno il minimo sindacale, come la nomina di un inviato speciale da mandare a parlare anche con Putin, che così continua a parlare solo con l'inviato di Trump degli interessi russi e americani, non certo europei. Un inviato che vada a Mosca non per minacciare ma per dialogare e proporre una conferenza per la pace e la sicurezza, una Helsinki 2.0 che segni l'avvio di una nuova fase di distensione. Con questa leadership europea, l'Europa è destinata a essere tagliata fuori dalle scelte che riguardano il suo futuro".

Trump: "Kiev dovrebbe accettare l'incontro in Turchia"

"Il presidente Putin non vuole avere un cessate il fuoco con l'Ucraina ma vuole vedersi giovedì in Turchia per negoziare una possibile fine si questo bagno di sangue. L'Ucraina dovrebbe accettare immediatamente". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth sottolineando che accettando Kiev avrebbe modo di determinare "se un accordo è possibile. Se non lo è i leader europei e gli Stati Uniti sapranno come stanno le cose e potranno procedere. Inizio a dubitare che l'Ucraina farà un accordo un Putin, che è troppo impegnato a celebrare la vittoria della Secondo Guerra Mondiale, che non sarebbe stata vinta senza gli Stati Uniti".

Madrid in piazza in difesa dell'Europa sociale e pluralista

Roma chiama, Madrid risponde: sull'onda della mobilitazione dello scorso 17 marzo nella capitale italiana, un migliaio di persone - secondo la prefettura - si sono riunite oggi nella centrale Plaza de Callao della capitale iberica in difesa di un'Europa sociale e democratica, del "più grande progetto dell'umanità in termini politici, di unità e coesione, di diritti umani e di concordia". E per rispondere alle minacce che incombono sull'Unione Europea dall'esterno - la guerra di aggressione della Russia in Ucrainae la perdita di fiducia nel principale alleato, gli Stati Uniti - e dall'interno - con l'avanzata dell'estrema destra - con un solo grido: "Più Europa!".    Organizzato da intellettuali, giornalisti, organizzazioni giovanili, sociali e sindacati, il raduno ha visto alternarsi sul palco rappresentanti della società civile. Il corrispondente per gli affari globali de El Pais, l'italiano Andrea Rizzi, ha fatto appello a difendere il progetto comune di diritti e libertà, il welfare "minacciato da tank, menzogne e dazi". "Sottovalutare le minacce sarebbe un errore gravissimo", ha ammonito. "Vogliono dividerci e paralizzarci. Debilitarci. Farci perdere fiducia nei nostri valori", ha aggiunto. Esortando a "rafforzare il progetto europeo".     "Siamo qui perché pensiamo all'avvenire e a quelli che verranno", ha detto dal palco la scrittrice e opinionista Elvida Lindo: "Di fronte alla bruttezza del cinismo, la bellezza della giustizia. Di fronte a coloro che mettono in dubbio la sincerità dei nostri valori, la difesa senza complessi di ciò in cui crediamo. Di fronte a coloro che vogliono strapparci i diritti acquisiti, la nostra decisione unanime di non cedere". L'attivista Paula Jimenez, dell'associazione giovanile Equipo Europa, ha ricordato che "la causa dell'Ucraina è quella dell'Europa e la causa d'Europa deve essere Ucraina". Mentre Esther Lynch, segretaria generale della Confederazione Europea di sindacati, ha assicurato che "né l'odio né la paura entrano nel futuro che stiamo costruendo".    In chiusura, l'Inno alla gioia dell'Unione Europea interpretato dal cantante Miguel Rios con il coro degli europei che affollavano la piazza.

Inviato di Trump: "Tregua in Ucraina e poi le trattative"

"Prima un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni e poi, durante questo periodo, si passa a una discussione di pace globale. Non il contrario". Lo afferma Keith Kellogg, l'inviato speciale di Donald Trump per l'Ucraina, replicando indirettamente al presidente russo Vladimir Putin.

Le Pen: "Abietto cinismo commissione Ue, toglie poteri agli Stati"

"La commissione europea sfrutta con cinismo abietto ogni crisi per provare le nazioni sovrane di ulteriori poteri". Lo ha detto la leader del Rassemblement national (Rn) Marine Le Pen, alla scuola politica della Lega, a Roma. "La commissione europea approfitta di ogni crisi per strappare alle nazioni delle  competenze, al di là dei trattati. La crisi dei migranti, quella del covid. Oggi subiamo la crescente ingerenza della commissione nella difesa, dopo l'invasione russa dell'Ucraina. La Commissione si sente autorizzata a governare tutti gli ambiti della nostra vitate delle aziende". "Oggi l'atteggiamento della commissione europea è grave, vedo nelle derive della von der Leyen, incoraggiate da Francia e Germania, già del 2017, un peggioramento del destino riservato al principio della sovranità nazionale. E non solo per le questioni commerciali, uno dei padri fondatori della costituzione europea parlava della politica dei piccoli passi verso il federalismo, ma siamo entrati nella costruzione a marcie forzate di un vero e proprio stato centralizzato".

Salvini: "Si più spesa per difesa nazionale, non per carri armati"

"Siamo a favore di un aumento di spesa per la difesa nazionale, per carabinieri, poliziotti, sistemi di controllo, intelligenza artificiale. Altro paio di maniche è fare debito degli italiani per andare a comprare tre carri armati in Germania e due sommergibili in un altro paese, assolutamente no. L'Italia ha il dovere di difendersi e l'Europa di difendere i confini. L'emergenza è un'invasione clandestina che stiamo affrontando da soli perché l'Europa se n'è fregata". Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini alla scuola politica del partito, a Roma.

Le Pen: Macron ambiguo pare che voglia preparare la guerra

"Non è la prima volta che Macron cerca soluzioni ma sempre senza successo. Non dobbiamo lasciare solo a Trump e Putin il compito di cercare la pace. Credo che anche la Francia abbia un ruolo ma mi chiedo se Macron vuole veramente la pace, pare che voglia preparare la guerra, c'è ambiguità nel suo comportamento". Lo ha detto la fondatrice del Rn, Marine Le Pen, a margine della scuola di formazione politica della Lega. "Sono favorevole alla fine della guerra, dobbiamo dare uno stop a questo conflitto". 

Ucraina, Putin discute nei dettagli con Erdogan proposta colloqui Istanbul

Vladimir Putin ha discusso "nei dettagli" con la controparte Recep Tayyp Erdogan dell'iniziativa del Cremlino per la ripresa di colloqui diretti fra Mosca e Kiev a Istanbul il 15, ha reso noto il Cremlino. "Erdogan sostiene pienamente la proposta russa e ha sottolineato la sua disponibilità a mettere a disposizione Istanbul. La parte turca fornirà tutta l'assistenza possibile", ha scritto il Cremlino in una dichiarazione. 

Tusk: 'Mondo aspetta risposta Russia su cessate fuoco'

"In risposta al nostro appello, i russi hanno proposto colloqui di pace a partire dal 15 maggio. Il mondo, tuttavia, attende una decisione univoca su un cessate il fuoco immediato e incondizionato. L'Ucraina è pronta. Basta vittime!". Lo ha scritto su X il primo ministro polacco, Donald Tusk, che ieri era a Kiev per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, insieme ad altri leader europei.

Zakharova: "Kiev non ha letto bene dichiarazioni Putin"

"A giudicare dalla reazione", il governo di Kiev "non ha letto bene la trascrizione della dichiarazione di Putin": il presidente russo ha "parlato chiaramente della necessità di un processo di negoziazione sulle cause profonde" del conflitto in Ucraina, e "solo dopo sarà possibile parlare di un cessate il fuoco". Lo dice la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova riferendosi alle parole del presidente russo sull'avvio di un negoziato con Kiev, secondo quanto riportano le agenzie russe Ria Novosti e Tass. 

Erdogan a Putin: "Finestra opportunità per soluzione duratura"

"La Turchia è pronta ad ospitare negoziati" per raggiungere "una soluzione duratura" alla guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, nel corso di un colloquio telefonico con il leader russo, Vladimir Putin, il quale ha proposto di riprendere i negoziati con Kiev in Turchia a partire dal 15 maggio. "Si è aperta una finestra di opportunità per raggiungere la pace", ha affermato Erdogan, secondo cui "un cessate il fuoco globale creerà il contesto necessario per i colloqui di pace". 

Colloquio Erdogan-Putin: focus su negoziato Mosca-Kiev

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. Al centro del dialogo la possibilità di imbastire un negoziato che porti alla fine del conflitto in Ucraina. Ieri il leader russo aveva aperto a un possibile negoziato a Istanbul a partire dal 15 maggio. Erdogan ha ribadito a Putin la disponibilità della Turchia a mediare per trovare una soluzione al conflitto tra Mosca e Kiev.

Merz: "Apertura Mosca insufficiente, serve cessate il fuoco"

"Ieri a Kiev abbiamo chiesto ai nostri partner un cessate il fuoco di 30 giorni per creare uno spazio per i negoziati. L'Ucraina ha accettato senza se e senza ma. Se la parte russa sta ora segnalando la volontà di parlare, questo è inizialmente un buon segno. Ma non è affatto sufficiente". Lo dice il cancelliere tedesco Friedrich Merz, in una nota diramata dalla cancelleria. "Ci aspettiamo che Mosca accetti subito un cessate il fuoco, che renderebbe possibile un vero e proprio negoziato. Prima devono tacere le armi, poi possono iniziare i colloqui", ha aggiunto. 

Erdogan a Putin: "Turchia pronta a ospitare colloqui di pace"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin dicendosi pronto ad ospitare i negoziati per la pace in Ucraina. Secondo una dichiarazione della presidenza turca, Erdogan ha detto a Putin che "i colloqui di pace tra Russia e Ucraina proseguiranno a Istanbul da dove si erano interrotti (nel 2022, ndr) e che la Turchia è pronta a ospitare negoziati che porterebbero a una soluzione permanente" al conflitto. 

Parigi minaccia sanzioni se Mosca non accetta tregua

Rinnovate pressioni del governo francese sulla Russia, che rischia sanzioni rafforzate e mirate ai settori finanziario e petrolifero se il presidente Vladimir Putin non dovesse accettare il cessate il fuoco di un mese con l'Ucraina. "Quello che e' stato detto ieri dai leader europei (che partecipavano a un vertice in Ucraina) e' che se Putin non accetta un cessate il fuoco, dovremo fare di piu' di questo nuovo pacchetto di sanzioni e colpire i settori finanziario e petrolifero, come si stanno preparando a fare gli americani", ha dichiarato il capo della diplomazia francese Jean-Noel Barrot in un'intervista congiunta a France Info/Le Monde. L'Ucraina e i suoi alleati europei, insieme agli Stati Uniti, hanno lanciato ieri un ultimatum a Mosca per accettare un cessate il fuoco "completo e incondizionato" di 30 giorni a partire da domani. In caso contrario, quindi, Mosca si troverebbe ad affrontare nuove "sanzioni massicce e mirate" ai settori finanziario e petrolifero. "Vladimir Putin è sempre più alle strette e dovrà fare passi avanti verso la pace perché la pressione continuerà ad aumentare", ha avvertito il ministro Barrot. "La Russia è pronta per i negoziati senza precondizioni (...). Proponiamo di iniziare giovedì prossimo, 15 maggio, a Istanbul", ha dichiarato Putin a tarda notte al Cremlino, escludendo qualsiasi possibilita' di stabilire il cessate il fuoco richiesto dagli alleati di Kiev. Il leader del Cremlino ha specificato che incontrerà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nelle prossime ore.

Erdogan a Macron: "Svolta storica, pronti a ospitare negoziati"

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha parlato di "svolta storica" negli sforzi per mettere fine alla guerra in Ucraina durante un colloquio telefonico con il presidente francese, Emmanuel Macron.

Durante la telefonata, riferendosi alla proposta di Vladimir Putin di tenere colloqui diretti con Kiev in Turchia dal 15 maggio, Erdogan - secondo quanto riferito dalla presidenza turca - ha sottolineato che "questa opportunità deve essere colta e che la Turchia è pronta a fornire tutto il sostegno possibile, anche ospitando i negoziati, al fine di raggiungere un cessate il fuoco e una pace duratura".

Mosca: "Presidenza Kiev non ha capito bene parole di Putin"

"A giudicare dalla reazione", la presidenza ucraina "non ha letto bene la trascrizione della dichiarazione del presidente russo, né le centinaia e centinaia di commenti di personaggi politici e pubblicazioni dei media mondiali a suo sostegno". Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo il tweet in cui il presidente Ucraino, Volodymyr Zelensky, si è detto pronto a negoziare con la Russia a condizione di un cessate il fuoco a partire da "domani".

Putin, secondo Zakharova - citata dall'agenzia Tass- si è espresso in modo molto chiaro: "prima negoziati sulle cause profonde e poi potremo parlare di un cessate il fuoco".

Papa: "In Ucraina fare il possibile per pace giusta e duratura"

"Porto nel mio cuore le sofferenze dell'amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura. Siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie". Così Papa Leone XVI dopo la recita del Regina Caeli.

Difesa russa: "Da Kiev 14 mila violazioni tregua"

Secondo il ministero della Difesa russo, le forze armate dell'Ucraina hanno violato il cessate il fuoco oltre 14.000 volte, durante la tregua di tre giorni decretata unilateralmente da Mosca per le celebrazioni del 9 maggio per la vittoria nella Seconda guerra mondiale. Lo riferisce l'agenzia russa Interfax, mentre il ministro degli Esteri, Dmitry Peskov, ha accusato Kiev di "aver tentato di interrompere le festivita' di maggio a Mosca". "Lungo l'intera linea di contatto, le truppe ucraine hanno lanciato 4.011 attacchi con cannoni, carri armati e mortai contro le posizioni delle nostre forze, inclusi 62 attacchi con sistemi di lancio multipli di razzi. Inoltre, ci sono stati 9.918 attacchi e lanci di munizioni da velivoli senza pilota", ha dichiarato il ministero in una nota. "Sono state registrate 14.043 violazioni del cessate il fuoco", sottolinea la nota ufficiale, deplorando il tentativo di irruzione delle forze ucraine nella regione di Kursk e Belgorod ben cinque volte durante il cessate il fuoco. Sempre secondo la stessa fonte, nelle ultime 24 ore, i sistemi di difesa aerea della Russia hanno abbattuto 143 droni ucraini, di cui otto fuori dalla zona di operazioni militari speciali. Dopo la conclusione della tregua di tre giorni, "le Forze Armate della Federazione Russa hanno ripreso l'operazione militare speciale", recita una nota del ministero, affermando che "i gruppi di forze orientali e centrali hanno migliorato le loro posizioni". Questi ultimi aggiornamenti militari da Mosca sono giunti dopo che Kiev ha riferito di una pioggia di attacchi del "nemico con 108 droni Shahed e altri tipi di droni". Nelle scorse ore il presidente russo Vladimir Putin ha proposto a Kiev negoziati diretti giovedi' prossimo a Istanbul. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si e' detto "pronto", ma ha chiesto al rivale di accettare prima un cessate il fuoco totale e incondizionato di 30 giorni.

Putin propone colloqui diretti con l’Ucraina a Istanbul

Ucraina, Tajani domani a Londra per incontro in formato Weimar+ (2)

La seconda sessione della riunione, dedicata alla sicurezza euro-atlantica, sarà l'occasione per affrontare i temi del rafforzamento del legame transatlantico e del potenziamento del pilastro europeo della Nato, anche in vista del Vertice dell'Alleanza che si terrà a L'Aja a giugno.

L'assistenza a Kiev sarà anche al centro della missione a Verona, ove Tajani presiederà un evento preparatorio della Conferenza sulla Ricostruzione dell'Ucraina, dedicato alla dimensione locale e regionale. L'incontro, organizzato dalla Farnesina e dal Ministero per lo Sviluppo delle Comunità e dei Territori dell'Ucraina, in collaborazione con Ice Agenzia, si articolerà in una serie di sessioni di lavoro sul ruolo delle autonomie locali e delle amministrazioni regionali nella ripresa dell’Ucraina.

Ucraina, Tajani domani a Londra per incontro in formato Weimar+

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sarà domattina a Londra, dove parteciperà a una riunione ministeriale in formato "Weimar+" (Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Regno Unito e UE) e nel pomeriggio a Verona, per presiedere il quarto evento preparatorio dedicato alla "dimensione territoriale" in vista della Conferenza sulla Ricostruzione dell'Ucraina, in programma a Roma il 10-11 luglio. Ne dà notizia la Farnesina. 

Cremlino: "Proposta Putin seria, vuole trovare soluzione pacifica"

La proposta del presidente russo, Vladimir Putin, di avviare negoziati diretti con le autorità di Kiev conferma la sua "reale intenzione di trovare una soluzione pacifica". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, russo Dmitry Peskov, ai media statali russi. "Si tratta di una proposta molto seria che conferma la reale intenzione di trovare una soluzione pacifica", ha dichiarato Peskov, commentando l'iniziativa di Putin. "Una pace duratura può essere raggiunta solo attraverso negoziati seri, e la disponibilità a questi negoziati è stata ora dimostrata dal presidente", ha aggiunto.

Zelensky, da Mosca segnale positivo: Kiev "pronta"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene che la Russia stia iniziando a considerare la fine della guerra in Ucraina, ribadendo che prima deve tuttavia impegnarsi a raggiungere un cessate il fuoco. "E' un segnale positivo che i russi stiano finalmente iniziando a considerare la fine della guerra", ha dichiarato Zelensky sui social media. "Il mondo intero lo aspettava da molto tempo. E il primo passo per porre fine a una guerra è un cessate il fuoco", ha aggiunto il presidente ucraino. Le sue dichiarazioni sono giunte poche ore dopo che rivale russo, Vladimir Putin, ha proposto colloqui diretti con Kiev. "Non ha senso continuare a massacrare anche solo per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco - completo, duraturo e affidabile - a partire da domani, 12 maggio, mentre l'Ucraina è pronta" per colloqui diretti con Mosca, ha proseguito Zelensky.

Zelensky: "Bene che Mosca consideri di porre fine alla guerra"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato di ritenere che Mosca abbia iniziato a considerare la fine della guerra in Ucraina, ma che prima dovrà impegnarsi a raggiungere un cessate il fuoco. "È un segnale positivo che i russi abbiano finalmente iniziato a considerare la fine della guerra", ha dichiarato Zelensky sui social media. "Il mondo intero lo aspettava da molto tempo. E il primo passo per porre fine a qualsiasi guerra è un cessate il fuoco". 

Unicef: "19 bambini uccisi a aprile, record da giugno 2022"

"Almeno 19 bambini sono stati uccisi e 78 feriti in Ucraina nell'aprile 2025. Si tratta del più alto numero accertato di vittime di bambini in un mese dal giugno 2022. Gli attacchi che colpiscono le aree civili devono finire. I bambini devono essere sempre protetti". E' quanto denuncia l'Unicef in una nota.

Zelensky: "Pronto al dialogo ma Mosca si impegni per tregua"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato di aspettarsi che Mosca si impegni per un cessate il fuoco di 30 giorni a partire da lunedì e che Kiev è "pronta" per colloqui diretti con la Russia. "Non ha senso continuare a massacrare anche solo per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco completo, duraturo e affidabile a partire da domani 12 maggio, e l'Ucraina allora sarà pronta a incontrarla", ha dichiarato Zelensky sui social media, dopo che il leader russo, Vladimir Putin, aveva proposto colloqui solo poche ore prima. 

Macron: "Ci aspettiamo risposta chiara da Russia su cessate il fuoco"

"A Kiev e con il presidente Trump abbiamo avanzato una proposta chiara: un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni a partire da lunedì. Il presidente Zelensky ha preso un impegno senza porre alcuna condizione. Ci aspettiamo una risposta altrettanto chiara dalla Russia". Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, in un post su X all'indomani della visita in Ucraina.

"Quando parlano le armi non si negozia. Non si discute se, allo stesso tempo, le popolazioni vengano bombardate", ha proseguito, riferendosi alla proposta russa di tenere negoziati diretti con Kiev a partire dal 15 maggio in Turchia. "Per dare inizio alle discussioni è necessario un cessate il fuoco. Per la pace", ha aggiunto.

Zelensky chiede cessate il fuoco da domani: "Pronti a incontrare Russia"

"Non ha senso continuare a uccidere nemmeno per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco - totale, duraturo e credibile – a partire da domani, 12 maggio, allora l'Ucraina sarà pronta a incontrarsi". Lo ha dichiarato su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando la proposta del leader russo, Vladimir Putin, di tenere negoziati diretti dal 15 maggio in Turchia. "È un segnale positivo che i russi abbiano finalmente iniziato a considerare la fine della guerra. Il mondo intero lo aspettava da molto tempo. E il primo passo per mettere fine a qualsiasi guerra è un cessate il fuoco", ha spiegato Zelensky.

Esercito Kiev: "Russia ha lanciato oltre 100 droni nella notte"

La Russia ha lanciato oltre 100 droni contro l'Ucraina nella notte, segnando la fine dei tre giorni di tregua proclamata unilateralmente dall'8 al 10 maggio da Mosca in occasione della Giornata della Vittoria sul nazifascismo. Lo ha riferito l'Aeronautica ucraina, sottolineando di aver abbattuto 60 droni su 108 droni Shahed con i quali la Russia ha attaccato.

Kiev, finita tregua, abbattuti nella notte 60 droni russi su 108

Finita alla mezzanotte locale la tregua di tre giorni concessa da Mosca, dalle 2 di notte locali (l'una in Italia) sono ripresi i bombardamenti russi sull'Ucraina: le forze di difesa ucraine hanno registrato il lancio di 108 droni, almeno 60 dei quali, di tipo Shahed di fabbricazione iraniana, abbattuti, e una quarantina, per lo più classificati come 'esche', caduti in zone aperte senza conseguenze. Lo scrive Ukrinform, citando il canale Telegram dell'aeronautica militare. Gli attacchi sono stati diretti sull'est, sul sud e sul centro dell'Ucraina, in particolare sulla regione settentrionale di Sumy e su quella di Kiev, dove c'è stato almeno un ferito. e alcuni danni materiali. 

Giorno della Vittoria, Putin a Mosca: "Tutta la Russia sostiene l'offensiva in Ucraina"

Il presidente russo, in occasione della parata nella Piazza Rossa, ha sottolineato: "La Russia è stata e sarà un ostacolo invalicabile al nazismo, alla russofobia e all'antisemitismo e combatterà contro le atrocità commesse dai seguaci di queste convinzioni aggressive e distruttive. La verità e la giustizia sono dalla nostra parte". LEGGI L'ARTICOLO

Le Pen: "Coalizione Volenterosi? Mi chiedo quale sia il senso"

La 'Coalizione dei Volenterosi'? "Io mi chiedo quale sia il senso. Vuole raggiungere un'intesa per la pace oppure finirà per fomentare la guerra? Direi che Macron si è messo nei panni del guerriero mentre io penso che la Francia dovrebbe fare esattamente il contrario: dedicare tutti i suoi sforzi per porsi come mediatrice nella direzione della pace". Lo ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera Marine Le Pen, commentando la visita a Kiev del cancelliere tedesco Friedrich Merz, dei presidenti Macron e Tusk e del primo ministro britannico, Keir Starmer.

A proposito del piano europeo Readiness 2030, Le Pen ha affermato che "anche in questo caso" le appare "un preciso disegno dell'Unione europea. Ogni volta che c'è una crisi, Bruxelles ne approfitta per cercare di inventarsi politiche integrate per sovrastare le sovranità nazionale. Oggi lo fa con l'Ucraina e tenta di costruire un armamento europeo. Lo fa in modo assolutamente cinico, per imporre la propria agenda ideologica ai popoli europei".

Iran respinge accuse di aver inviato lanciamissili alla Russia

La missione diplomatica iraniana presso le Nazioni Unite ha respinto le accuse dei media secondo cui l'Iran invierebbe lanciamissili Fateh alla Russia, da utilizzare nel conflitto tra Mosca e l'Ucraina. "Questo è assolutamente assurdo. Ci rammarichiamo che Reuters persista nella sua abitudine di diffondere accuse infondate contro la Repubblica Islamica dell'Iran. Finché persisterà il conflitto tra le parti, l'Iran si asterrà dal fornire qualsiasi forma di assistenza militare a entrambe le parti", ha dichiarato, citata dall'Irna, sabato sera. 

Unicef: "Almeno 19 bimbi uccisi e 78 feriti in un mese"

Almeno 19 bambini sono stati uccisi e 78 feriti in Ucraina in aprile. Lo afferma Unicef. Si tratta, spiega, del più alto numero accertato di vittime di bambini in un mese dal giugno 2022. "Gli attacchi che colpiscono le aree civili devono finire. I bambini devono essere sempre protetti", è il monito.

Macron: "Proposta Putin non è sufficiente"

La proposta del presidente Vladimir Putin di tenere negoziati diretti tra Russia e Ucraina a partire dal 15 maggio in Turchia, dopo che Kiev e i suoi alleati europei hanno chiesto un cessate il fuoco di 30 giorni, "non è sufficiente". Lo ha dichiarato ai giornalisti il presidente francese Emmanuel Macron, scendendo dal treno nella città polacca di Przemysl al ritorno dalla missione in Ucraina. "Un cessate il fuoco incondizionato non è preceduto da negoziati, per definizione", ha detto Macron, aggiungendo che Putin sta "cercando una via d'uscita, ma vuole comunque guadagnare tempo".

Ucraina, Trump: "Voglio mettere fine a bagno di sangue"

"Un giorno potenzialmente grandioso per Russia e Ucraina! Pensate alle centinaia di migliaia di vite che saranno salvate quando questo 'bagno di sangue' senza fine, si spera, si concluderà. Sarà un mondo completamente nuovo, e molto migliore. Continuerò a lavorare con entrambe le parti per garantire che ciò accada. Gli Stati Uniti vogliono concentrarsi, invece, sulla ricostruzione e sul commercio. Una grande settimana in arrivo!". Lo scrive su Truth il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alcune ore dopo la proposta del leader russo, Vladimir Putin, di riprendere i negoziati con l'Ucraina a Istanbul dal 15 maggio.

Ucraina, Trump: "Lavorerò con entrambe le parti"

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha scritto che "continuera' a lavorare con entrambe le parti" per porre fine al conflitto in Ucraina, commentando la proposta del Presidente russo, Vladimir Putin, di colloqui diretti con Kiev e gli appelli dei leader europei per un cessate il fuoco. "Un giorno potenzialmente grande per la Russia e l'Ucraina!" Trump ha scritto su 'Truth', senza specificare a cosa si riferisse. "Pensate alle centinaia di migliaia di vite che saranno salvate mentre questo 'bagno di sangue' senza fine si spera finisca... Continuerò a lavorare con entrambe le parti per assicurarmi che ciò accada".

Governatore russo: "Drone ucraino nel Belgorod, un ferito"

Il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha affermato che un uomo è rimasto ferito questa matta in seguito a un attacco ucraino con un drone contro un veicolo in movimento: lo riporta la Tass. "Nella città di Valuiki, un uomo è rimasto ferito nell'attacco di un drone a un'auto in movimento. L'uomo è stato trasportato d'urgenza in ospedale con numerose ferite da schegge alla schiena", si legge nel messaggio pubblicato su Telegram. Due veicoli sono stati danneggiati nell'attacco, ha aggiunto il governatore. 

Macron: "La proposta di Putin è primo passo ma non sufficiente"

La proposta del presidente russo Vladimir Putin di negoziati diretti tra Russia e Ucraina è "un primo passo, ma non sufficiente": lo ha detto oggi il presidente francese Emmanuel Macron. "Un cessate il fuoco incondizionato non è preceduto da negoziati", ha affermato Macron ai giornalisti scendendo da un treno nella città polacca di Przemysl, tornando dalla sua visita in Ucraina di ieri. Putin sta "cercando una via d'uscita, ma vuole comunque guadagnare tempo", ha aggiunto. 

Sindaco: "Esplosioni e Kiev, attivata difesa aerea"

Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco con droni su Kiev, poche ore dopo la fine della 'tregua' di 72 ore dichiarata dal presidente Vladimir Putin, e la difesa aerea ucraina è stata attivata: lo ha reso noto il sindaco della capitale,  Vitaliy Klitschko. come riporta Rbc-Ucraina. "Le forze di difesa aerea sono attive nella capitale. Restate nei rifugi", ha scritto Klitschko su Telegram. Successivamente, l'Amministrazione militare della città ha confermato l'attacco, precisando che la difesa aerea è impegnata alla periferia di Kiev.

Putin: "Chi vuole la pace non può rifiutare nostra offerta"

"La nostra proposta è sul tavolo e la decisione spetta ora alle autorità ucraine e ai loro curatori", ma "chi vuole la pace non può fare a meno di sostenerla". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato da Ria Novosti, proponendo negoziati diretti con Kiev a Istanbul dal 15 maggio. "Ci impegniamo a condurre negoziati seri con l'Ucraina con lo scopo di eliminare le cause profonde del conflitto e di stabilire una pace duratura", ha aggiunto Putin. 

Putin propone negoziati diretti con Kiev il 15/5 a Istanbul

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che domani chiederà a quello turco Recep Tayyip Erdogan di organizzare il 15 maggio a Istanbul negoziati diretti tra Mosca e Kiev, non escludendo che questo possa portare ad un cessate il fuoco esteso.

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