Guerra Russia Ucraina, Zelensky: "L'incontro in Turchia può far finire la guerra"

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Il presidente ucraino ha sentito al telefono Erdogan per discutere "dettagli chiave" dei negoziati in Turchia che "potrebbero contribuire a porre fine alla guerra". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito l'impegno di Mosca "per raggiungere una soluzione pacifica di lungo periodo". Zelensky ha detto di aver invitato il Papa in Ucraina durante la loro prima telefonata. Trump potrebbe andare a Istanbul per colloqui Kiev-Mosca 

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una  conversazione telefonica con quello turco Recep Tayyip Erdogan per discutere i "dettagli chiave" dei negoziati in Turchia che "potrebbero contribuire a porre fine alla guerra". Lo scrive lo stesso Zelensky su Telegram. "Riteniamo altrettanto necessaria una tregua", aggiunge il presidente ucraino.

La Russia respinge ogni "ultimatum" su un cessate il fuoco in Ucraina. Lo ha affermato il portavoce Dmitry Peskov che, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha ribadito le parole del presidente Vladimir Putin quando ha pesentato la proposta di negoziati diretti tra Mosca e Kiev, secondo le quali la Russia punta a raggiungere "una soluzione pacifica di lungo periodo". Zelensky: "Aspetterò Putin in Turchia giovedì". Anche Trump potrebbe andare a Istanbul per i colloqui.

Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha affermato su Telegram di aver invitato il Papa in Ucraina durante la loro prima telefonata. Zelensky spiega di aver discusso con il pontefice delle "migliaia di bambini ucraini deportati dalla Russia". Il Vaticano ha confermato la chiamata, senza aggiungere altri particolari del colloquio. 

Il Segretario di Stato americano ha avuto ieri una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri britannico David Lammy, durante la quale ha ribadito che la "massima priorità" degli Stati Uniti sulla guerra tra Russia e Ucraina "rimane la fine dei combattimenti e un cessate il fuoco immediato". 

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Rubio chiama ministro turco in vista dei negoziati sull'Ucraina

Marco Rubio ha parlato oggi con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan e ha ringraziato la Turchia per avere facilitato i negoziati diretti tra Russia e Ucraina che ospiterà giovedì prossimo. Lo riferisce il dipartimento di Stato in una nota. Il segretario di Stato americano e il ministro turco hanno inoltre discusso della prossima riunione ministeriale informale della Nato ad Antalya e dell'importanza di rafforzare i legami commerciali e di difesa tra Stati Uniti e Turchia. 

Ucraina, Zelensky: 'Da Mosca strano silenzio, Trump venga in Turchia'

"L'Ucraina ha sempre sostenuto la diplomazia. Sono pronto a venire in Turchia. Purtroppo, il mondo non ha ancora ricevuto una risposta chiara dalla Russia alle numerose proposte di cessate il fuoco. I bombardamenti e gli attacchi russi continuano. Mosca è rimasta in silenzio per tutto il giorno riguardo alla proposta di un incontro diretto. Un silenzio davvero strano". Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "In un modo o nell'altro, la Russia dovrà porre fine a questa guerra, e prima lo farà, meglio sarà. Non ha senso continuare a massacrare - ha aggiunto - Il Presidente Erdoğan si è dichiarato pienamente disponibile a ospitare l'incontro. È importante che il Presidente Trump sostenga pienamente l'incontro e vorremmo che trovasse l'opportunità di venire in Turchia".

Ucraina divisa come Berlino dopo il 1945? L'ipotesi e la marcia indietro. Cosa sappiamo

L'inviato speciale americano Keith Kellogg ha ipotizzato, in una intervista al Times, la spartizione dell'Ucraina in tre zone: una occidentale a guida francese e britannica, una orientale sotto il controllo russo e, in mezzo, una zona cuscinetto profonda circa 29 chilometri per scongiurare futuri conflitti a fuoco. Una proposta che ha fatto il giro del mondo e che ha prima fatto storcere il naso agli analisti internazionali, poi ha incontrato il niet della Russia. Kellogg ha infine fatto marcia indietro, sostenendo di essere stato travisato. L'IPOTESI

Guerra Ucraina, incontro Trump-Zelensky “costruttivo” prima dei funerali di Papa Francesco

I due leader hanno avuto un faccia a faccia nella basilica di San Pietro prima delle esequie di Bergoglio. Il momento è stato immortalato da una foto che li vede seduti di fronte, su due sedie tra le navate, chinati l'uno verso l'altro. Un altro scatto testimonia un colloquio allargato a Macron e Starmer. Lo scambio è stato definito "molto produttivo" dalla Casa Bianca, "costruttivo" da Kiev e “positivo” dall’Eliseo. Zelensky: “Ci auguriamo che tutto quanto detto abbia un risultato”. L'INCONTRO

Guerra in Ucraina, si intensifica la "russificazione" delle zone occupate. Cosa sappiamo

Mentre si continua a discutere su un possibile e complicato stop temporaneo dei combattimenti, Mosca sta sequestrando le case degli sfollati di Mariupol: chi vuole rientrare nel territorio deve accettare il passaporto russo. Inoltre sono iniziate attività di reclutamento nelle scuole. LEGGI QUI

Ucraina, quanto guadagnano i soldati russi? Gli stipendi e i risarcimenti

Fra le ragioni che inducono i russi ad arruolarsi e a partecipare alla guerra contro l’Ucraina iniziata da Mosca nel 2022 ci sono anche i soldi. Gli stipendi sono alti e sono stati aumentati nei mesi scorsi. In caso di morte le famiglie ricevono spesso una sorta di indennizzo. Moltissimi cittadini sono quindi indotti a seguire questa via, soprattutto se provenienti da regioni povere. I NUMERI

Colloquio telefonico tra ministri Esteri di Turchia e Russia (2)

"I due responsabili degli affari esteri hanno discusso le questioni relative all'iniziativa del presidente russo Vladimir Putin di avviare negoziati diretti sulla questione ucraina il 15 maggio a Istanbul", ha affermato il Ministero degli Esteri russo in una nota. Sempre oggi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante la quale sono stati discussi "dettagli chiave" dell'incontro previsto per giovedì

Lavrov e Fidan al telefono su vertice del 15 maggio

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il ninistro degli Esteri turco Hakan Fidan hanno discusso telefonicamente di questioni relative all'iniziativa del Presidente russo Vladimir Putin di avviare negoziati diretti sulla soluzione ucraina a Istanbul il 15 maggio. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo in una nota citata dall'agenzia di stampa russa Tass. "I responsabili dei dipartimenti di politica estera hanno discusso questioni relative all'iniziativa del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin di avviare il 15 maggio a Istanbul negoziati diretti sulla soluzione ucraina", ha riferito il ministero. Putin, parlando ai giornalisti al Cremlino la notte dell'11 maggio, ha proposto alle autorita' di Kiev di riprendere i negoziati diretti, interrotti nel 2022, senza precondizioni. Si propone di iniziare il dialogo il 15 maggio a Istanbul. Il leader russo ha anche osservato che la Federazione Russa aveva precedentemente dichiarato cessate il fuoco in numerose occasioni, sistematicamente violate dal regime di Kiev, tra cui il piu' recente cessate il fuoco di tre giorni introdotto durante la celebrazione dell'80  anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica.

Colloquio telefonico tra ministri Esteri di Turchia e Russia

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in cui hanno discusso dei più recenti sforzi messi in atto per arrivare al raggiungimento della pace tra Russia e Ucraina. Lo rende noto Anadolu.

Taiwan donerà 2 milioni per lo sminamento dell'Ucraina

La rappresentanza commerciale di Taiwan in Lituania ha espresso l'intenzione di stanziare due milioni di euro a sostegno delle attività di sminamento dell'Ucraina nell'ambito della coalizione internazionale guidata dalla Lituania. Lo ha comunicato, durante una conferenza stampa tenutasi a Vilnius, l'ex presidente taiwanese Tsai Ing-wen. La rappresentanza ha sottolineato che, con il proprio contributo, Taipei intende contribuire al ristabilimento della normalità in Ucraina e inviare, al contempo, a Mosca un chiaro segnale che Taiwan sostiene Kiev e contribuisce concretamente alla sua sicurezza. Taiwan ha già sostenuto, in cooperazione con la Lituania, progetti di cooperazione volti alla ricostruzione delle scuole e degli asili ucraini colpiti dal conflitto. 

Telefonata Mosca-Ankara su negoziati di pace con Kiev

Il Ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha avuto una telefonata con il suo omologo russo Serghei Lavrov. Lo riporta l'agenzia turca Anadolu. Fidan e Lavrov hanno discusso degli ultimi sforzi per raggiungere la pace tra Russia e Ucraina, secondo fonti del ministero degli Esteri turco citate dall'agenzia. La telefonata arriva alla vigilia di un incontro tra le parti russa e ucraina a Istanbul questo giovedì per i primi colloqui di pace tra i due Paesi in oltre tre anni. 

Giornalista ucraina uccisa, sul corpo segni di torture e organi asportati

La salma della reporter Viktoriia Roshchyn restituita alla famiglia nel febbraio scorso dopo la cattura nei territori occpuati nel 2023 e la morte durante la prigionia russa. Sul cadavere i segni indelebili delle violenze a cui la giovane è stata sottoposta. LA STORIA DELLA REPORTER

Simion: 'Inaccettabile l'invasione russa dell'Ucraina'

Parlando di Putin e della Russia a Quarta Repubblica su Retequattro il candidato di destra alle elezioni romene Goerge Simion ha detto di avere una opinione "la più dura possibile". Putin - ha detto - ha rotto ogni accordo internazionale e ha aggredito un altro Paese. Con i carri armati e le bombe hanno occupato parti di un paese sovrano. Questo è assolutamente inaccettabile. Questa guerra deve finire. Sotto la guida dell'amministrazione Trump - ha aggiunto - si deve giungere a una tregua e a un cessate il fuoco, e quindi ai negoziati di pace".

Usa-Ucraina, intesa su uso risorse minerarie e fondo per la ricostruzione: cosa prevede

L’intesa siglata a Washington garantisce agli americani l’accesso alle risorse naturali nel territorio ucraino e sblocca investimenti per riparare i danni causati dal conflitto tra Ucraina e Russia. Zelensky: accordo “equo. Primo risultato dell'incontro in Vaticano”. Per il segretario al Tesoro Usa Bessent dimostra a Mosca l’impegno Usa nel processo di pace. “Kiev manterrà il pieno controllo sulle estrazioni”, sottolinea l’omologa Svyrydenko. Trump su Roma: "A Zelensky ho detto di firmare perché Mosca è più forte". L'ACCORDO

Guerra Ucraina-Russia, da ipotesi tregua alle mosse di Putin. Cosa sapere

Sono ore cruciali per il futuro della guerra tra Russia e Ucraina: dopo la proposta dei Paesi volenterosi, appoggiata dagli Stati Uniti, la Russia ha risposto con l’invito a Kiev a una trattativa diretta tra le parti in Turchia a partire dal 15 maggio. "Non ha senso continuare a massacrare anche solo per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco completo, duraturo e affidabile a partire dal 12 maggio, e l'Ucraina allora sarà pronta a incontrarla", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Più tardi ha aggiunto: "Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire dal 12, per fornire la base necessaria alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni. E aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse". LEGGI QUI

Simion: "La guerra deve finire, si giunga a negoziati di pace"

Vladimir Putin "ha rotto ogni accordo internazionale e ha aggredito un altro Paese. Con i carri armati e le bombe hanno occupato parti di un paese sovrano. Questo è assolutamente inaccettabile. Questa guerra deve finire. Sotto la guida dell’amministrazione Trump si deve giungere a una tregua e a un cessate il fuoco, e quindi ai negoziati di pace". A dichiararlo, in un'intervista a "Quarta Repubblica", il programma condotto da Nicola Porro, in onda stasera, in prima serata su Retequattro, è George Simion, leader e fondatore dell'Alleanza per l'Unione dei Romeni (Aur), che ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali romene con il 40% dei voti e andrà al ballottaggio il 18 maggio contro l’attuale sindaco di Bucarest, il liberale Nicusor Dan.

Nell'intervista, Simion parla anche di Europa: "Sono europeo, non voglio certo uscire dall’Unione Europea o dalla Nato. Abbiamo fatto molti sacrifici per essere parte del mondo libero, e dico a tutti che siamo qui per restarci. Ho un messaggio per tutti i sostenitori di politiche autoritarie o totalitarie: non siamo schiavi, non sarete i nostri padroni, e non sarò mai d’accordo con chi vuole una rottura tra Unione Europea e Stati Uniti". 

Kiev: "Italia ci ha aiutato sin da prime ore di guerra, grazie"

"Grazie per il vostro sostegno. Nel nostro Paese si dice che l'aiuto è bello quando lo ricevi al momento giusto e ne hai bisogno. E l'Italia è uno dei Paesi che sin dai primi giorni, anzi dalle prime ore dell'aggressione su vasta scala" della Russia "ha aiutato il nostro Paese. Per questo voglio ringraziare ogni capo della comunità italiana, ogni rappresentante del mondo delle imprese e cittadino di questo Paese per quello che avete fatto e continuate a fare per il nostro Paese mentre c'è la guerra". Lo ha detto il vicepremier per la Ricostruzione e ministro per lo Sviluppo delle Comunità e dei Territori dell'Ucraina, Oleksii Kuleba, intervenendo a Verona con Antonio Tajani al quarto evento preparatorio della Conferenza sulla Ripresa dell'Ucraina in programma a Roma i prossimi 10 e 11 luglio 2025. 

Venerdì a Roma riunione ministri Difesa 'E5', Ucraina tra temi

La riunione "E5" dei ministri della Difesa si terrà a Roma, venerdì 16 maggio, presso il Palazzo dell'Aeronautica. All'evento parteciperanno i ministri di Francia, Germania, Italia, Polonia e Regno Unito per discutere delle principali questioni strategiche, delle sfide in materia di sicurezza, del rafforzamento della difesa europea e del sostegno coordinato all'Ucraina. Quella di Roma sarà la quarta riunione "E5" dopo quelle tenutesi a Berlino (25 novembre 2024), Varsavia (13 gennaio 2025) e Parigi (12 marzo 2025).

Guerra Ucraina-Russia, cosa si sa del possibile incontro tra Putin e Zelensky in Turchia

Se succedesse davvero, soprattutto con così poco preavviso, sarebbe un incontro storico. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accettato la sfida che gli aveva lanciato Vladimir Putin: aspetterà il capo del Cremlino in Turchia, giovedì 15 maggio, ha scritto su X, in risposta alla proposta a sorpresa per trattative dirette a Istanbul tra Mosca e Kiev che lo stesso Putin aveva avanzato in un incontro notturno con i giornalisti alle 2 del mattino di domenica 11 maggio. “Spero che questa volta i russi non cerchino scuse”, dice Zelensky, accogliendo anche l’invito di Donald Trump, che ha chiesto a Kiev di cercare di capire in prima persona quale carte vuole giocarsi la Russia per andare verso la fine di una guerra che dura ormai dal 24 febbraio 2022. L'APPROFONDIMENTO

Tajani incontra il vicepremier ucraino: "Sostegno a Kiev"

"A Verona ho incontrato il Vice Primo Ministro ucraino Oleksii Kuleba per confermare il forte sostegno all'Ucraina e l'impegno del Governo per arrivare, insieme ai nostri partner, ad una pace giusta e duratura. Lavoriamo insieme al Governo di Kiev per preparare al meglio la Conferenza sulla Ricostruzione dell'Ucraina che organizzeremo a Roma in luglio. Dal Veneto, uno dei motori di crescita dell'Italia, alla presenza di moltissime imprese, vogliamo essere protagonisti della ricostruzione economica del tessuto produttivo ucraino". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. 

Fvg: "Contributo Regioni strategico per ricostruire Ucraina"

"In vista della Conferenza internazionale per la ripresa dell'Ucraina che si terrà a Roma a luglio, il ruolo delle Regioni e delle autonomie locali emerge con sempre maggiore evidenza come elemento strategico. La ricostruzione dell'Ucraina deve essere un processo condiviso, multilivello e radicato nei territori, capace di promuovere non solo la ricostruzione infrastrutturale, ma anche coesione sociale, sostenibilità e crescita". Lo ha detto l'assessora regionale alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, che oggi ha partecipato a Verona all'evento "On the Road to Ukraine Recovery Conference 2025 Dimensione locale e regionale". A margine dei lavori, l'assessora ha incontrato il governatore della Regione di Odessa, Oleg Kiper: "Stiamo lavorando - ha annunciato Zilli - con la Regione di Odessa per poter sottoscrivere un Memorandum of Understanding, che sarà firmato nei prossimi mesi dal governatore Massimiliano Fedriga, per costruire un ponte stabile tra Fvg e l'Ucraina che rinasce, promuovendo la cooperazione commerciale, economica, tecnico scientifica e culturale". In Fvg, ha aggiunto, "abbiamo costruito un ecosistema virtuoso che lega strettamente pubblico e privato nell'erogazione dei servizi ai cittadini. In due settori in particolare le partnership pubblico-privato rappresentano esperienze con risultati di successo. Nella logistica e nella portualità, il porto di Trieste-Monfalcone è oggi il primo porto ferroviario italiano con una forte attenzione alla sostenibilità anche dal punto di vista ambientale". 

Zelensky: "Incontro in Turchia può far finire la guerra" (2)

Con Erdogan, sottolinea Zelensky scrivendo su X, "condividiamo l'opinione sulla necessità di un cessate il fuoco". "E' anche essenziale - prosegue - che i nostri partner assicurino il monitoraggio del cessate il fuoco". "E' cruciale che noi in Europa - insiste il presidente ucraino - continuiamo a lavorare insieme per ottenere garanzie di sicurezza a lungo termine. Rimarremo in costante contatto con gli Stati Uniti".

Ucraina, camionisti polacchi bloccano frontiera, stop camion

I camionisti polacchi hanno bloccato un importante valico di frontiera con l’Ucraina. Si riaccende così il conflitto con i vicini causato dalle tariffe di trasporto troppo basse, che starebbero uccidendo il settore. "Il confine è fermo", ha scritto su X l’organizzatore della protesta, Rafal Mekler, riferendosi al blocco presso il valico di Dorohusk, a est di Lublino. Un solo camion all’ora sarà autorizzato a transitare, mentre restano liberi i passaggi per trasporti umanitari e militari, autobus e veicoli che portano merci pericolose, prodotti freschi e animali. 

Prima dell'invasione russa, gran parte delle esportazioni ucraine avveniva via mare, ma dopo lo scoppio della guerra, molto del trasporto merci è passato su strada. L’Ue ha eliminato l’obbligo di permesso per il traffico merci ucraino nel suo territorio, ma i manifestanti chiedono ora di ripristinare il sistema precedente. “Non c'è alcuna base per continuare questo accordo, dato che ogni giorno 1.300 camion ucraini arrivano in Polonia vuoti e solo 300 carichi - ha dichiarato Mekler al quotidiano Rzeczpospolita - I veicoli vuoti vengono poi caricati in Polonia, distruggendo così l'attività delle aziende di trasporto locali".

Ministro Kiev a Tajani: "Grazie per sostegno, italiani nostri veri amici"

"Desidero ringraziare il governo italiano, nostro grande amico, per il costante e incrollabile sostegno, e in particolare Antonio Tajani: grazie di cuore per le parole espresse oggi. Credetemi, abbiamo ben chiaro chi sono stati i nostri veri amici in questi oltre tre anni. E tra questi, senza dubbio, ci sono il popolo italiano e il governo italiano. Sappiamo di poter contare su di voi. E vi ringraziamo sinceramente per questo evento". Lo afferma il ministro per le Comunità e i territori ucraino, Oleksiy Kuleba, a margine dell'evento preparatorio per la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina in corso a Verona.

"Posso dire che tutti noi desideriamo ricostruire il nostro Paese. Il mio compito qui oggi non è solo parlare dei danni subiti, ma anche dimostrarvi che abbiamo un enorme potenziale per la ricostruzione dell’Ucraina, insieme ai nostri partner e con tutti i nostri amici", aggiunge il ministro.

Zelensky: "Grato a Erdogan per sostegno, pronti a negoziare con Putin"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di aver discusso con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan i dettagli di un possibile incontro in Turchia, che potrebbe contribuire a porre fine alla guerra con la Russia. "Siamo grati per il sostegno e la disponibilità a favorire la diplomazia al massimo livello", ha scritto Zelensky su Telegram, sottolineando la comune urgenza di un cessate il fuoco.

Il leader ucraino ha ribadito l’apertura a colloqui diretti con Vladimir Putin e ha sollecitato i partner internazionali a garantire un meccanismo di monitoraggio per il rispetto del cessate il fuoco. "È fondamentale che in Europa lavoriamo insieme per la sicurezza a lungo termine", ha aggiunto, assicurando che i contatti con gli Stati Uniti resteranno costanti. Con Erdogan, ha concluso Zelensky, c’è un’intesa per "proseguire il lavoro comune per la pace".

Zelensky: "Incontro in Turchia può far finire la guerra"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una  conversazione telefonica con quello turco Recep Tayyip Erdogan per discutere i "dettagli chiave" dei negoziati in Turchia che "potrebbero contribuire a porre fine alla guerra". Lo scrive lo stesso Zelensky su Telegram. "Riteniamo altrettanto necessaria una tregua", aggiunge il presidente ucraino. 

Erdogan: "Sentito Zelensky, faremo ogni sforzo con amico Trump"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito questa sera di condividere con il collega americano Donald Trump, definito "caro amico", la determinazione ad agire per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina e invita a non sprecare l'apertura al dialogo che le parti hanno manifestato negli ultimi giorni. "Ieri ho avuto un ampio colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron e con il presidente russo Vladimir Putin. Poco fa ho sentito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Con il mio caro amico Trump sosteniamo ogni sforzo per risolvere con la diplomazia i conflitti. Avevamo cercato senza successo una soluzione nel 2022. In questa nuova fase c'è un'intesa per dei colloqui che riguarda Russia, Ucraina, Usa ed Europa. Vogliamo fare la nostra parte e ho già detto che la Turchia è pronta ad ospitare i negoziati. Si è aperta una nuova finestra, spero che questa volta non vada sprecata", ha dichiarato il presidente turco.

Renzi: "Meloni fuori strada, a Kiev la Polonia al suo posto"

"Purtroppo l'Italia sta sbagliando strada, nel momento in cui l'Europa reagisce insieme su Ucraina, dazi e Terra Santa, Giorgia Meloni nella foto di gruppo non c'è. Tre anni fa con francesi e tedeschi c'era Draghi, sette anni fa a Ventotene c'eravamo noi, oggi nella foto al posto dell'Italia c'è la Polonia, allora il messaggio che diamo noi è: Meloni svegliati, l'Italia deve tornare protagonista in Europa". Lo ha detto l'ex premier Matteo Renzi parlando a margine della presentazione del suo libro "L'Influencer" a Bruxelles.   "Io penso che Giorgia Meloni abbia perso un grande opportunità, Meloni ha messo i sondaggi davanti all'interesse del Paese, se Meloni rimane un giorno con Trump e uno con l'Europa rischia di rimanere ne carne ne pesce e perdere entrambe le partite", ha aggiunto Renzi. 

Tajani: "Imprese italiane ed enti locali nella ricostruzione dell'Ucraina"

"Ricostruire l'Ucraina significa credere nell'Ucraina, aiutarla a far parte a pieno titolo dell'Unione Europea, significa garantire un futuro di prosperità e benessere all'Ucraina libera da altre minacce". E' il messaggio lanciato stasera dal ministro degli esteri, Antonio Tajani, ad uno degli eventi preparatori, a Verona, della Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina che si terrà a Roma a luglio, e che coinvolgerà imprese e amministratori pubblici. "Verona - ha sottolineato Tajani - è una città industriale ricca di imprese. Questa è una delle numerose tappe che abbiamo organizzato per preparare la grande conferenza internazionale per la ricostruzione dell'Ucraina che sarà anche un messaggio politico. Vogliamo coinvolgere nella conferenza le imprese, anche le più piccole e le amministrazioni locali, perché dovranno essere anche loro protagoniste della ricostruzione". 

Trump: "Potrei andare in Turchia per vertice Russia-Ucraina"

Regione Lombardia in campo per la ricostruzione dell'Ucraina

"Regione Lombardia crede nel valore della collaborazione tra pubblico e privato e lo dimostra l'esperienza maturata nei settori della sanità, dell'educazione e, più recentemente, nella cooperazione internazionale. In Ucraina ci sono ancora milioni di persone e a loro non possiamo offrire solo aiuti emergenziali, ma anche investimenti, partnership imprenditoriali e iniziative culturali". Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega alle Relazioni internazionali ed europee, Raffaele Cattaneo. Oggi Cattaneo ha partecipato all'evento 'On the road to URC 2025 - Dimensione Locale e Regionale', organizzato al Centro Congressi di VeronaFiere. "La pace - aggiunge Cattaneo - si costruisce anche attraverso il dialogo tra comunità locali. Per questo abbiamo avviato una cooperazione con la regione di Zaporizhzhia, formalizzata con la firma di un Memorandum of Understanding lo scorso novembre a Milano". Durante il suo intervento, Cattaneo ha ricordato il ruolo centrale avuto da Regione Lombardia nella promozione del coinvolgimento delle imprese italiane, a partire dal primo evento preparatorio alla URC 2025, svoltosi a Milano lo scorso marzo, che ha visto la partecipazione di oltre 700 rappresentanti e 400 aziende da 22 Paesi. 

Tajani: "Italia andrà avanti con sostegno militare"

L'Italia ha "deciso di andare avanti" nel sostegno militare all'Ucraina. Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della conferenza propedeutica a quella sulla ricostruzione dell'Ucraina, in corso a Verona. Roma "invierà l'undicesimo pacchetto di aiuti militari" a seguito della firma dei ministri Giancarlo Giorgetti e Guido Crosetto, aggiunge. 

"Finché non si arriva alla pace bisogna sostenere l'Ucraina, che non può cedere di fronte a un Paese più grande, più armato, perché questo Paese ha il capriccio di invadere parti dell'Ucraina. È una violazione del diritto internazionale, quindi noi difendiamo il principio di libertà", spiega Tajani, reiterando che un Paese più grande quale la Russia, "solo perché è più forte, non può arrogarsi il diritto di voler invadere un paese più piccolo che è meno forte militarmente".

Erdogan: "Spero finestra di opportunità che si è aperta non sia persa"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan - che si è offerto di accogliere trattative di pace tra Ucraina e Russia - auspica che "la finestra di opportunità" che si è aperta "non sia persa". "Voglio riaffermare che siamo pronti a contribuire a queste riunioni e che saremo felici di accoglierle. Una nuova finestra di opportunità si è aperta con i recenti contatti. Speriamo che questa opportunità non venga sprecata", ha dichiarato il presidente turco, annunciando di aver sentito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Tajani: "Europa deve avere voce unica su trattativa"

"L'Europa parla di parlare con una voce sola, ovviamente. La trattativa e' innanzitutto tra Ucraina e Russia, quindi vediamo che cosa accadra'. Non si sa ancora se e quando si fara' il vertice di Istanbul, noi siamo favorevoli che questo accada e continuiamo a spingere affinche' ci possa essere un accordo che deve partire per forza dal cessate il fuoco". Cosi' il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani a margine dell'evento preparatorio della Conferenza sulla Ripresa dell'Ucraina 2025 in corso a Verona.

Ucraina, Tajani: "Il suo ingresso nell'Ue è ritorno a casa madre"

"Siamo favorevoli all'adesione dell'Ucraina all'Europa, convinti che tutti i paesi geograficamente europei debbano essere parte dell'Europa. Ora stiamo riunificando l'Europa, non stiamo allargando un potere, ma permettiamo agli europei come gli ucraini di entrare dopo che gli è stato impedito dalla Russia. Cosi' come successo all'Estonia, alla Lituania, alla Lettonia o all'ex Jugoslavia di tornare a essere parte della loro casa madre". Così il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani nel corso del suo intervento alla Conferenza sulla Ripresa dell'Ucraina 2025 in corso a Verona.

Erdogan: "Saremo lieti di ospitare i colloqui Mosca-Kiev"

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che sarebbe lieto di ospitare colloqui di pace tra Russia e Ucraina. "Saremo felici di ospitare i colloqui. Speriamo che questa volta l'opportunità non verrà sprecata", ha detto Erdogan, mentre sono previsti giovedì in Turchia negoziati tra Mosca e Kiev. "Attualmente, Russia, Ucraina, Stati Uniti e Europa sono d'accordo rispetto ai colloqui", ha aggiunto il leader turco, durante un discorso dopo una riunione di gabinetto trasmesso dalla tv di Stato Trt. "Il mio amico (Donald) Trump vuole finire la guerra tramite la diplomazia e lo sosteniamo", ha detto Erdogan. 

Ucraina, Tajani: "Favorevoli ad adesione Ue, stiamo riunificando l'Europa"

"Siamo favorevoli all’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea, convinti che tutti i Paesi geograficamente europei debbano essere parte dell’Ue, come i Balcani occidentali. Ora stiamo riunificando l’Europa". Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il suo intervento all'evento preparatorio per la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina in corso a Verona. 

"Non stiamo allargando un potere, ma permettiamo agli europei come gli ucraini di entrare dopo che gli è stato impedito dalla Russia", continua Tajani. "Così come successo all’Estonia, alla Lituania, alla Lettonia o all’ex Jugoslavia: tornare a essere parte della loro casa madre".

Tajani: "Favorevoli a vertice Istanbul, accordo deve partire da cessate il fuoco"

"Non si sa ancora se, quando e come si farà il vertice di Istanbul. Noi siamo favorevoli" alla sua realizzazione "e continuiamo a spingere affinché ci possa essere un accordo, che deve partire per forza dal cessate il fuoco". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine dell'evento preparatorio per la Conferenza di ricostruzione dell'Ucraina, in corso a Verona, commentando un possibile incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky in Turchia, con Donald Trump che non ha escluso la sua presenza. "Vediamo. La trattativa è innanzitutto tra Ucraina e Russia, quindi vediamo che cosa accadrà", ha aggiunto, sottolineando che l'Europa "deve parlare con una voce sola, ovviamente".

Raggiungere un cessate il fuoco è "una condizione importante se si vuole avviare un dialogo serio e costruttivo", evidenzia il titolare della Farnesina. "Poi naturalmente dipende dall'Ucraina decidere" il formato e il modo con cui condurre una trattativa con la Russia. "Certamente la decisione dei russi di attaccare ancora una volta l'Ucraina la notte passata e non volere, apparentemente, il cessate il fuoco, non sono messaggi che vanno nella giusta direzione", aggiunge.

Tajani: "Su Ucraina-Russia l'Europa deve avere una voce sola"

Sulle trattative tra Ucraina e Russia "l'Europa deve  parlare con una voce sola. Ovviamente, la trattativa è innanzitutto tra ucraini e russi, e quindi vediamo che cosa accadrà. Vediamo se, quando e come si farà il vertice di Istanbul. Noi siamo favorevoli a che questo accada, e continuiamo a spingere affinché ci possa essere un accordo che deve partire per forza dal cessate il fuoco". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Verona. 

Tajani: "A breve 11° pacchetto di aiuti militari all'Ucraina"

"L'Italia invierà a breve l'undicesimo pacchetto di aiuti militari, abbiamo firmato pochi giorni fa la lettera col ministro Crosetto e il ministro Giorgetti". Lo ha ribadito a Verona il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Andiamo avanti - ha spiegato Tajani - perché finché non si arriva alla pace bisogna sostenere l'Ucraina, che non può cedere di fronte a un paese più grande e più armato, solo perché questo paese ha il capriccio di invadere parti dell'Ucraina. E' una violazione del diritto internazionale, quindi noi difendiamo un principio di libertà, che un Paese più grande solo perché è più forte non può arrogarsi il diritto di voler invadere un Paese più piccolo, che è meno forte militarmente", ha concluso. 

Zelensky: "Sarò in Turchia, bene se ci fosse anche Trump" (2)

"Ho appena sentito la dichiarazione del presidente Trump. Parole molto importanti. Ho sostenuto la sua idea di un cessate il fuoco completo e incondizionato, abbastanza lungo da gettare le basi per la diplomazia. E lo vogliamo, siamo pronti a mantenere una tregua da parte nostra", ha spiegato Zelensky. "Il presidente Recep Tayyip Erdogan può davvero ospitare un incontro di altissimo livello. Grazie a tutti coloro che stanno aiutando", ha concluso. 

Tajani: "A Londra convergenza totale sul sostegno all'Ucraina"

"A Londra è andata molto bene. C'è una convergenza totale di cinque grandi Paesi sul sostegno all'Ucraina. Lavoriamo tutti per la pace, una pace giusta, come ha detto papa Leone XIV". Lo ha detto a Verona il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Noi - ha proseguito - siamo impegnati per fare ciò. Se l'obiettivo è quello della pace, bisogna innanzitutto arrivare a un cessate il fuoco, credo che sia una condizione importante se si vuole avviare un dialogo serio e costruttivo. Poi naturalmente dipende dall'Ucraina decidere, perché quando devi fare una trattativa con la Federazione Russa saranno gli ucraini a decidere il formato, in che modo fare la trattativa", ha concluso Tajani. 

Zelensky: "Sarò in Turchia, bene se ci fosse anche Trump"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che sarà ai colloqui in Turchia giovedì e ha aggiunto di sperare che ci saranno "anche i russi" e Donald Trump. Lo scrive lo stesso Zelensky sul suo canale Telegram. "Ho sostenuto il presidente Trump nell'idea di colloqui diretti con Putin. Ho espresso apertamente la mia disponibilità a incontrarlo. Io sarò in Turchia. Spero che i russi non si sottraggano all'incontro. E naturalmente, tutti noi in Ucraina apprezzeremmo se il presidente Trump potesse essere presente a questo incontro in Turchia. È l'idea giusta", ha scritto. 

Tajani: "Se la Russia non vuole pace dall'Europa altre sanzioni"

"L'Europa dovrà essere comunque coinvolta nelle trattative" per la pace in Ucraina "perché avendo inflitto sanzioni alla Federazione Russa dovrà partecipare al round finale, per levare le sanzioni qualora si arrivi alla pace". Lo ha sottolineato a Verona il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Se la Russia - ha aggiunto - non vuole procedere verso la pace saremmo costretti a infliggere altre sanzioni. Io non voglio mai adottare una linea dura, però quando di fronte c'è un interlocutore che ha violato il diritto internazionale e non sembra voler accettare molte buone proposte, quelle americane ma anche le proposte che fanno gli europei, mi sembra che non voglia seguire un percorso che porti alla pace", ha concluso Tajani. 

Zelensky firma legge su accordo minerali con Usa

Il presidente Volodymyr Zelensky ha firmato la legge che ratifica l'accordo tra i governi dell'Ucraina e degli Stati Uniti sui metalli delle terre rare. Lo riporta RBC-Ucraina citando il sito web della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Il documento è stato approvato dalla Verkhovna Rada nella seduta di giovedì 8 maggio. Hanno votato a favore 338 deputati.

Tajani: "Russia ci dica cosa intende fare"

"Tutti chiediamo che si arrivi quanto prima ad un cessate il fuoco per permette di dare vita ad serio confronto e a concludere una guerra che dura ormai da troppo tempo. Plaudiamo all' impegno di Kiev per la pace, ora dipende da Mosca, che ci faccia capire cosa intende fare. Non soltanto ha aggredito l'Ucraina, ora perde tempo a cercare un confronto ma continuando a fare la guerra. E questo non va bene, questo non è certo il modo migliore per arrivare ad un accordo". L'ha detto il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani nel corso del suo intervento alla Conferenza sulla Ripresa dell'Ucraina 2025 in corso a Verona.

Trump: "non sottovalutate incontro Turchia, credo che ci saranno i due leader"

"Non sottovalutate l'incontro di giovedì in Turchia, il presidente Erdogan è il grande ospite". A dichiararlo, rispondendo a Washington ai giornalisti prima di partire per l'Arabia Saudita, è stato il presidente americano Donald Trump. "Io credo che si avrà...forse un buon incontro, c'è il potenziale per un buon incontro. Non doveva esserci un incontro e io ho insistito perché ci fosse. Potrebbe esserci un buon risultato dall'incontro di giovedì in Turchia - ha ribadito - e credo che i due leader ci saranno". 

Trump su cessate il fuoco: "Ho la sensazione che Mosca accetterà"

"Ho la senzazione che accetteranno". Così Donald Trump risponde, durante la conferenza stampa tenuta alla Casa Bianca prima di partire per l'Arabia Saudita, alle domande sulle pressioni esercitate sulla Russia  perché acconsenta ad un cessate il fuoco prolungato. Ad una specifica domanda sui piani europei per nuove sanzioni su Mosca in caso di rifiuto della tregua e su una sua disponibilità a fare altrettanto, Trump ha risposto: "Ho la senzazione che accetteranno. Ce l'ho. Ho questa senzazione. Vediamo cosa succederà". 

Ucraina, ministri Ue: "Impegno per solide garanzie di sicurezza"

I ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Polonia, Regno Unito e Spagna e l'Alta Rappresentante Ue per gli Affari Esteri si sono impegnati, nella loro riunione odierna a Londra, a "garantire solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina". Lo si legge in una nota congiunta. "Abbiamo discusso su come intensificare ulteriormente gli sforzi europei a sostegno dell'Ucraina nella sua continua difesa contro la guerra di aggressione russa", si legge nel comunicato, "l'Ucraina dovrebbe avere fiducia nella sua capacità di continuare a resistere con successo all'aggressione russa con il nostro supporto. Forze armate ucraine forti saranno vitali". "Abbiamo concordato di collaborare con l'Ucraina su iniziative volte a rafforzare le forze armate ucraine, rifornirle di munizioni e attrezzature e potenziare ulteriormente la capacita' industriale", recita ancora la nota, "ciò include la valutazione della creazione di una coalizione di forze di rassicurazione aeree, terrestri e marittime che possano contribuire a creare fiducia in una futura pace e sostenere la rigenerazione delle forze armate ucraine". "Lavoreremo inoltre a nuovi impegni per la ricostruzione e la ripresa, anche in occasione della Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina a Roma il 10 e 11 luglio, per garantire che la futura sicurezza dell'Ucraina sia sostenuta da un'economia dinamica", affermano ancora i ministri, "abbiamo concordato di adottare misure ambiziose per ridurre la capacità della Russia di condurre una guerra, limitando le entrate del Cremlino, smantellando la flotta ombra, inasprendo il tetto massimo del prezzo del petrolio e riducendo le nostre restanti importazioni di energia russa. Terremo immobilizzati i beni sovrani russi nelle nostre giurisdizioni finché la Russia non cesserà la sua aggressione e non pagherà i danni causati".

Trump: "Sto valutando di andare giovedì in Turchia"

Donald Trump potrebbe recarsi giovedì in Turchia, dove dovrebbero tenersi gli eventuali colloqui tra Ucraina e Russia, se lo ritenesse utile. Ad affermarlo è stato lo stesso presidente americano parlando con i giornalisti alla Casa Bianca prima di partire per l'Arabia Saudita. "Non so dove sarò giovedì. Ho talmente tante riunioni, ma ho pensato di prendere l'aereo per andarci. C'è una possibilità, credo, se penso che possa succedere qualcosa". 

Trump: "Mi aspetto pure Putin a Istanbul, valuto di andarci"

"Sto pensando di volare all'incontro di Istanbul, c'e' una possibilita' se penso che accadranno delle cose": lo ha detto Donald Trump riferendosi ai colloqui previsti tra Ucraina e Russia in Turchia giovedì. Il tycoon ha detto che si aspetta la presenza sia di Vladimir Putin sia di Volodymyr Zelensky.

Trump: "Credo che Russia accetterà tregua di 30 giorni"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump crede che la Russia accetterà il cessate il fuoco di 30 giorni. Lo ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano se fosse pessimista o ottimista a riguardo. 

Trump potrebbe andare a Istanbul per il meeting Russia-Ucraina

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha escluso la sua presenza in Turchia per l'incontro tra i presidenti di Ucraina e Russia, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. "Credo - ha detto - che i due leader saranno lì, stavo pensando di andarci. Non so dove sarò giovedì. C'è una possibilità". 

Kiev: "Mosca ignora offerta di tregua e attacca al fronte"

"I russi stanno ignorando completamente l'offerta di un cessate il fuoco completo e duraturo a partire dal 12 maggio. Continuano ad attaccare le posizioni ucraine lungo tutta la linea del fronte. Mosca spreca un'altra opportunità per porre fine alle uccisioni. Ciò dimostra ancora una volta che l'unico obiettivo della Russia è prolungare la guerra". Così su X il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha. "Al contrario, l'Ucraina sta compiendo ogni sforzo per porre fine alla guerra e dare una possibilità alla diplomazia. Zelensky ha persino proposto un incontro personale con Putin giovedì, ma non c'è stata ancora alcuna risposta". 

Meloni: "Aspettiamo risposta russa su cessate il fuoco"

Vertice Italia-Grecia, Meloni: "Ribadiamo impegno per pace in Ucraina"

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato oggi il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis in occasione del vertice intergovernativo Italia-Grecia. La premier ha ribadito gli "ottimi" rapporti tra i due Paesi, affrontando anche la questione della pace in Ucraina. "Attendiamo una chiara risposta russa alla richiesta di un cessate il fuoco immediato e incondizionato", ha detto Meloni. LEGGI QUI

Trump: "Cose buone dall'incontro in Turchia sull'Ucraina"

"L'incontro in Turchia sull'Ucraina giovedì sarà molto importante e ne usciranno cose buone". Lo ha detto Donald Trump alla Casa Bianca. 

Macron: "Oggi nuovo colloquio con Zelensky e leader Ue"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto che tornerà a parlare oggi nel pomeriggio con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky e i suoi "colleghi europei" prima della scadenza - questa sera - della proposta di americani ed europei alla Russia di una tregua incondizionata di 30 giorni. "Parlerò questo pomeriggio a Volodymyr Zelensky e ai miei colleghi europei - ha detto Macron parlando con alcuni giornalisti - abbiamo fornito la cornice, le cose sono chiare. Adesso bisogna che tutti siano ragionevoli. O la Russia è seria e vuole la pace. Oppure non è seria e noi dobbiamo sanzionarla ulteriormente". 

Meloni: "Aspettiamo chiara risposta russa su cessate fuoco"

"Attendiamo una chiara risposta russa alla richiesta di un cessate il fuoco immediato e incondizionato, che l'Ucraina ha accettato". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa assieme al primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, al termine del vertice intergovernativo Italia-Grecia. 

Cremlino ribadisce: "Vogliamo soluzione pacifica lungo periodo"

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito oggi le parole del presidente Vladimir Putin quando ha pesentato la proposta di negoziati diretti tra Mosca e Kiev, secondo le quali la Russia punta a raggiungere "una soluzione pacifica di lungo periodo".  "In generale, siamo impegnati in una ricerca seria dei modi per raggiungere una soluzione pacifica di lungo periodo", ha affermato il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti. 

Cremlino: "Proposta di negoziati sostenuta dai Paesi Brics"

La proposta di Vladimir Putin per negoziati diretti russo-ucraini ha "il sostegno dei leader di molti Paesi" compresi quelli del Brics, di cui fa parte la Cina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha sottolineato che anche il presidente americano Donald Trump ha chiesto all'Ucraina di partecipare a colloqui diretti senza condizioni come proposto da Mosca. 

Guerra Ucraina-Russia, da ipotesi tregua alle mosse di Putin. Cosa sapere

Sono ore cruciali per il futuro della guerra tra Russia e Ucraina: dopo la proposta dei Paesi volenterosi, appoggiata dagli Stati Uniti, la Russia ha risposto con l’invito a Kiev a una trattativa diretta tra le parti in Turchia a partire dal 15 maggio. "Non ha senso continuare a massacrare anche solo per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco completo, duraturo e affidabile a partire dal 12 maggio, e l'Ucraina allora sarà pronta a incontrarla", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Più tardi ha aggiunto: "Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire dal 12, per fornire la base necessaria alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni. E aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse". L'APPROFONDIMENTO

Cremlino: "Non accettiamo ultimatum sulla tregua"

La Russia respinge ogni "ultimatum" su un cessate il fuoco in Ucraina. Lo ha affermato il portavoce Dmitry Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti. 

Guerra Ucraina-Russia, cosa si sa del possibile incontro tra Putin e Zelensky in Turchia

Se succedesse davvero, soprattutto con così poco preavviso, sarebbe un incontro storico. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accettato la sfida che gli aveva lanciato Vladimir Putin: aspetterà il capo del Cremlino in Turchia, giovedì 15 maggio, ha scritto su X, in risposta alla proposta a sorpresa per trattative dirette a Istanbul tra Mosca e Kiev che lo stesso Putin aveva avanzato in un incontro notturno con i giornalisti alle 2 del mattino di domenica 11 maggio. “Spero che questa volta i russi non cerchino scuse”, dice Zelensky, accogliendo anche l’invito di Donald Trump, che ha chiesto a Kiev di cercare di capire in prima persona quale carte vuole giocarsi la Russia per andare verso la fine di una guerra che dura ormai dal 24 febbraio 2022. COSA SAPPIAMO

Putin Zelensky

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Ankara: "Mosca e Kiev si siedano al tavolo negoziale"

Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha invitato Russia e Ucraina a sedersi al tavolo negoziale "il prima possibile" e a dichiarare un cessate il fuoco, mentre sono previsti giovedì in Turchia colloqui tra Mosca e Kiev. "Invitiamo le parti a incontrarsi il prima possibile e a dichiarare un cessate il fuoco. Ci auguriamo che ciò accada", ha affermato Fidan, dichiarandosi fiducioso sul fatto che "nei prossimi giorni le parti si siederanno al tavolo per trovare una soluzione", durante una conferenza stampa congiunta con gli omologhi di Siria e Giordania, Asaad Hassan Al-Shaibani e Ayman Safadi, ad Ankara, trasmessa da Trt. 

Mosca rivendica conquista di Kotlyarovka nel Donetsk

Le forze armate russe hanno conquistato l'insediamento di Kotlyarovka, nella regione ucraina del Donestk. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca. Una fonte militare ha sottolineato all'agenzia Tass che la conquista di Kotlyarovka "apre la strada per la regione di Dnipropetrovsk" dove le truppe russe, secondo altre fonti riportate da Tass, sarebbero già penetrate per un chilometro. 

Tajani: "Nuove sanzioni a Mosca? Inutili se dimostra di volere pace"

Per Antonio Tajani, la revoca delle sanzioni contro la Russia sarà possibile solo a fronte di garanzie concrete sulla fine del conflitto. "Dobbiamo avere la garanzia che ci sia la fine delle ostilità e non ci sia più da parte di Mosca l’intenzione d’invadere l’Ucraina", ha detto il ministro degli Esteri a margine della riunione Weimar+ a Londra. Quanto a nuove misure punitive da parte dell’Ue simili a quelle annunciate dal Regno Unito, Tajani ha spiegato che "se ne parlerà" ma "tutto dipende da come procedono le cose". "Se si va verso la pace è inutile fare nuove sanzioni, se la Russia continua a non volere la pace allora è chiaro che difenderemo l’Ucraina con tutti i mezzi che decideremo, comprese le sanzioni", ha avvertito. Tajani ha comunque segnalato un tenue spiraglio: "Sono un po’ meno pessimista rispetto al passato, mi pare ci sia qualche apertura in più dalla parte russa", seppur "non credibile al 100%".

Macron: "Nel pomeriggio sentirò Zelensky e colleghi europei"

"Parlerò questo pomeriggio con Volodymyr Zelensky e i colleghi europei. Abbiamo definito il quadro, le cose sono chiare". Lo riferisce ha detto il presidente francese Emmanuel Macron a margine di una visita in un laboratorio di EssilorLuxottica a Wissous. 

Tajani: "D'accordo con Leone XIV su pace giusta, non può essere sconfitta Kiev"

"La pace non può essere certamente la sconfitta dell’Ucraina, e mi riconosco in quello che ha detto ieri Papa Leone XIV sulla ‘pace giusta’". Con queste parole, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha rilanciato da Londra, a margine della riunione Weimar+, la necessità di un cessate il fuoco duraturo come base per avviare trattative credibili tra Kiev e Mosca. "Putin ha il dovere di rispondere positivamente se vuole veramente la pace", ha affermato. Secondo Tajani, "Putin ha un problema: ha convertito tutta l’economia in economia di guerra. Ha milioni di uomini d’armi che guadagnano più di quanto guadagna un operaio". 

Berlino, "il tempo stringe, Russia accetti tregua o nuove sanzioni"

La Germania avverte: "il tempo stringe" per la Russia. Deve accettare entro oggi un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni in Ucraina, altrimenti  "saranno messe in moto" strategie per imporre nuove sanzioni. Lo ha dichiarato Stefan Kornelius, portavoce del governo tedesco, rispondendo a una domanda sul cessate il fuoco in Ucraina.

Tajani: "Prossima riunione ministeriale Weimar+ a giugno a Roma"

La prossima riunione ministeriale in formato “Weimar+” (Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Regno Unito e Ue), si svolgerà il prossimo giugno a Roma. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani da Londra. 

Tajani: "Responsabilità della pace è nelle mani di Putin"

A margine della riunione ministeriale del formato Weimar+ a Londra, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito il sostegno italiano all’Ucraina e ha lanciato un appello diretto al Cremlino. "Mi auguro che Mosca riconosca la disponibilità di Zelensky e l'impegno di tutti quanti noi per arrivare alla fine della guerra", ha dichiarato. Tajani ha sottolineato che "tutta la responsabilità oggi è nelle mani di Putin" e ha giudicato "non rassicuranti" i segnali giunti da Mosca, pur accogliendo con cautela l’apertura a un possibile incontro con Zelensky in Turchia, mediato da Erdogan. "Dev’esserci un cessate il fuoco duraturo, almeno di 30 giorni, altrimenti diventa inutile", ha avvertito, sottolineando che "non si possono fare trattative serie mentre si combatte e mentre Putin cerca di utilizzare il periodo della trattativa per occupare altri territori". Tajani ha inoltre rimarcato il valore politico e giuridico del sostegno a Kiev: "Difendiamo il diritto internazionale, è una questione di principio".

Santa Sede conferma telefonata Papa-Zelensky

La Santa Sede ha confermato la telefonata intercorsa tra Papa Leone XIV e il presidente ucraino Volodymir Zelensky. Ma al tempo stesso non ha aggiunto particolari del colloquio, ne' ha specificato se la chiamata sia partita dal Vaticano o da Zelensky. 

Mosca: "Almeno 4 morti in attacco contro regione Kherson"

Almeno quattro civili sono rimasti uccisi e altri otto sono rimasti feriti in bombardamenti ucraini contro la porzione della regione ucraina di Kherson occupata dai russi. Lo ha riferito su Telegram il governatore filorusso del territorio, Vladimir Saldo

Vaticano conferma colloquio Papa-Zelensky

Il Vaticano conferma la chiamata intercorsa tra il presidente ucraino Volodymir Zelensky con papa Leone XIV senza aggiungere altri particolari del colloquio, nè specificare se la chiamata sia partita dal Vaticano o da Zelensky.

Ue: "Da Zelensky passi verso la pace, vediamo il Cremlino"

"Vediamo ancora una volta che il presidente Volodymyr Zelensky compie passi verso la pace, ma al momento non ci sono azioni reciproche da parte della Russia, resta da vedere cosa farà il Cremlino". Lo ha detto la portavoce della Commissione Europea commentando l'apertura di Zelensky a incontrare Vladimir Putin giovedì in Turchia. "La nostra posizione, ribadita dall'alto rappresentante Ue Kaja Kallas a Londra, è che non ci possono essere negoziati se l'Ucraina viene bombardata ogni giorno e serve una tregua ma è il presidente Zelensky a scegliere la linea", ha aggiunto un'altra portavoce.

Tajani: "Ha ragione papa Leone, in Ucraina serve pace giusta"

"Mi riconosco in quello che ha detto ieri Papa Leone XIV": in Ucraina ci vuole "una pace giusta". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della riunione ministeriale dei 6 big europei, radunatisi nel formato Weimer+, allargato a Kiev alla Lancaster House di Londra.     "La pace non può essere una sconfitta dell'Ucraina", ha quindi sottolineato Tajani, aggiungendo di essere presente al meeting con i colleghi europei per ribadire a nome del governo italiano che "noi sosteniamo con forza" Kiev. Se Vladimir Putin si rifiuterà di arrivare a una pace equa e duratura, ha quindi precisato incalzato dai giornalisti sul dossier sanzioni, "noi continueremo a sostenere l'Ucraina con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione: anche con nuove sanzioni".

Carfagna: "A Kiev compattezza occidente, bene non parlare di truppe"

"Il possibile incontro tra Zelensky e Putin giovedì a Istanbul rappresenta uno spiraglio importante, ed è frutto anche della compattezza occidentale, della resistenza Ucraina e delle pressioni da parte degli Stati Uniti d'America. A Kiev si è vista infatti la ricomposizione del fronte occidentale, perché si sono rinsaldati molto i rapporti tra Ue e Gran Bretagna e gli Stati Uniti e l'Europa si sono uniti nel richiedere a Putin una tregua di 30 giorni". Lo ha detto Mara Carfagna, segretario di Noi Moderati, a L'Aria che tira, su La7.    "L'altro dato positivo emerso a Kiev - ha aggiunto - è che la cosiddetta coalizione dei volenterosi ha parlato meno di invio di truppe, al quale noi italiani siamo contrari, e più di garanzie di sicurezza, pensando anche all'articolo 5 della Nato, da estendere pure senza l'adesione dell'Ucraina all'Alleanza, che è poi la proposta italiana. L'assenza di Meloni a Kiev? La presidente Meloni ha partecipato al vertice in videoconferenza, e non di persona, perché sin dal primo giorno in cui si e costituita questa coalizione dei volenterosi ha marcato una distanza, in particolare sulla volontà di mandare truppe sul terreno. Il governo italiano è contrario - ha concluso Carfagna - e lo ha detto fin dall'inizio".

Tajani: "La responsabilità della pace è nelle mani di Putin"

"Mi auguro che Mosca riconosca la disponibilità di Zelensky" a un negoziato diretto "e l'impegno di tutti noi per arrivare alla pace" in Ucraina, ma "tutta la responsabilità oggi è nelle mani di Putin". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della riunione ministeriale di Londra dei big europei, radunatisi nel formato Weimer+, allargato a Kiev. "La pace dipende solo dalla volontà della Federazione Russa", ha insistito, evocando segnali "non rassicuranti" alla luce anche degli attacchi di stanotte e avvertendo comunque che un cessate il fuoco 30 giorni resta una condizione cruciale per "una trattativa seria". Tajani si è detto "un po' meno pessimista del passato" ma ha sottolineato che "ci deve essere un cessate il fuoco di almeno 30 giorni come quello che abbiamo richiesto".     Un cessate il fuoco su cui i ministri del gruppo di Weimar insistono, dopo l'ultimatum - scaduto sulla carta oggi, e peraltro finora rigettato da Mosca - emerso a Kiev nel weekend da parte dei leader europei, perché "non si possono fare trattative serie mentre si combatte o mentre Putin cerca di utilizzarle per occupare nuovi territori", ha proseguito il ministro italiano.     "Noi sosteniamo l'Ucraina non solo perché è candidata all'Ue, ma anche perché difendiamo il diritto internazionale",  ha poi rimarcato il titolare della Farnesina, non senza ricordare di avere in programma di essere "nel pomeriggio a Verona per un evento preparatorio della grande conferenza di luglio sulla ricostruzione": evento nel quale il governo intende coinvolgere in particolare oggi "imprese ed enti locali".

Media: "Zelensky giovedì a Istanbul anche senza ok Mosca a tregua"

Un funzionario ucraino ha dichiarato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà in Turchia giovedì anche se la Russia non accetterà di iniziare un cessate il fuoco lunedì. E' quanto scrive Axios.

Barrot: "Enormi sanzioni se Mosca non accetta la tregua"

Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha chiesto "enormi sanzioni" nei confronti di Mosca se il Cremlino non accetterà il cessate il fuoco di 30 giorni chiesto dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. La posizione della Francia "è molto chiara", ha detto Barrot ai cronisti, dopo essere giunto a Londra per il vertice del gruppo Weimar Plus, "vogliamo la pace, vogliamo i negoziati". Barrot, riportano i media britannici, ha chiesto come precondizione per le trattative "una tregua incondizionata di 30 giorni". "Il presidente Zelensky ha mostrato ancora una volta che è aperto ai negoziati, che vuole la diplomazia, che vuole la pace", ha proseguito il ministro degli Esteri francese, "intanto, l'unica risposta di Putin è stata più bombardamenti". Barrot ha quindi chiesto "enormi sanzioni se la Russia ancora una volta si rifiuterà di impegnarsi seriamente nella diplomazia e continuerà la sua aggressione contro il popolo ucraino". 

Madrid: "Negoziato di pace in Ucraina non serio senza la fine delle ostilità"

"Trattative di pace sull'Ucraina senza un cessate il fuoco preliminare non sono negoziati seri": lo ha affermato il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, al suo arrivo alla riunione ministeriale del gruppo Weimar+, allargata a Kiev, oggi a Londra.  Albares, ripreso dalla tv pubblica Tve, ha ricordato che "c'è una proposta concreta, un cessate il fuoco senza condizioni di 30 giorni". "Noi europei vogliamo la pace. Ucraina vuole la pace. E' il momento in cui Putin deve rispondere se accetta questo cessate il fuoco senza condizioni di 30 giorni. Se vuole la pace duratura che tutti chiediamo", ha segnalato il capo della diplomazia iberica, che partecipa con i suoi omologhi di Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Polonia e all'alta rappresentante per la politica estera della Ue alla riunione di Londra, che valuterà nuove sanzioni contro il presidente russo Vladimir Putin. 

Prima telefonata di Zelensky con il Papa, il leader ucraino lo invita a Kiev

Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky afferma su Telegram di aver invitato il Papa in Ucraina durante la loro prima telefonata. Zelensky spiega di aver discusso con il pontefice delle "migliaia di bambini ucraini deportati dalla Russia". "L'Ucraina conta sull'aiuto del Vaticano per farli tornare a casa dalle loro famiglie", ha aggiunto il presidente ucraino, che spiega di aver informato il Papa "dell'accordo tra l'Ucraina e i nostri partner, secondo cui oggi dovrebbe iniziare un cessate il fuoco completo e incondizionato per almeno 30 giorni, e ho anche confermato la nostra disponibilità a ulteriori negoziati in qualsiasi formato, compresi i negoziati diretti, come abbiamo ripetutamente sottolineato". "L'Ucraina vuole porre fine a questa guerra e sta facendo tutto il possibile per questo. Aspettiamo che la Russia adotti misure adeguate", aggiunge Zelensky, che ha "invitato Sua Santità a compiere una visita apostolica in Ucraina". "Una visita del genere porterebbe vera speranza a tutti i credenti, a tutto il nostro popolo", conclude il presidente ucraino, "abbiamo concordato di rimanere in contatto e di organizzare un incontro personale nel prossimo futuro". 

Mosca, conquistato un altro villaggio nell'est ucraino

Il ministero della Difesa russo ha annunciato la conquista di un altro villaggio nell'est dell'Ucraina nelle operazioni delle ultime 24 ore. "Le azioni decisive delle unità del gruppo di forze Centro hanno liberato l'insediamento di Kotlyarovka", nella regione di Donetsk, riferisce il dicastero in un comunicato postato sul suo canale Telegram. 

Kiev, drone su auto a Sumy: un morto e 3 feriti

Un drone russo ha colpito un'auto di proprietà di alcuni lavoratori del settore energetico nella regione di Sumy, uccidendo l'autista e ferendo altre tre persone. Lo denuncia il capo della regione di Sumy Oleg Hrygorov su Facebook, come riporta Ukrainska Pravda. 

Wadephul: "Mi aspetto che Mosca sia pronta a negoziare"

Il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, al suo arrivo a Londra per il vertice del gruppo Weimar Plus, ha dichiarato ai cronisti di aspettarsi che "la Russia concordi un cessate il fuoco e quindi sia preparata a negoziare". Lo riportano i media britannici. Se i colloqui dovessero fallire, la Germania e' pronta a offrire ulteriori aiuti militari e imporre nuove sanzioni alla Russia, ha aggiunto Wadephul. 

Kallas: "No ai colloqui con Mosca senza cessate il fuoco"

La Russia deve accettare un cessate il fuoco prima di sedersi al tavolo delle trattative con l'Ucraina. Lo ha dichiarato l'Alto Rappresentante Ue per gli Affari Esteri, Kaja Kallas, a Londra per la riunione ministeriale nel formato Weimar Plus, secondo quanto riporta il 'Guardian'. "Dobbiamo mettere pressione sulla Russia perchè voglia davvero la pace e si seda a trattare con l'Ucraina", ha detto Kallas, accusando il Cremlino di "prendere in giro" gli interlocutori. "Se continuano a bombardare l'Ucraina tutto il tempo, se non c'è una tregua, non ci possono essere colloqui sotto il fuoco", ha detto Kallas ai cronisti prima della riunone

Kallas

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Fonti, possibile accordo mercoledì su nuove sanzioni Ue a Mosca

Al Comitato dei rappresentanti permanenti presso l'Ue - Coreper - si è svolta, a quanto si apprende, una discussione "molto rapida e positiva" questa mattina sul 17esimo pacchetto sanzioni. Alcuni Stati membri mantengono ancora "una riserva" per approfondire lo studio delle misure ma, se tutto va bene, si potrebbe arrivare ad un accordo al prossimo Coreper, previsto per mercoledì, e l'adozione vera e propria nel quadro del Consiglio Affari esteri a Bruxelles del 20 maggio.

Mosca, missile su regione Sumy distrugge sistema di lancio ucraino

Mosca ha affermato di avere distrutto con un missile Iskander-M un sistema di lancio ucraino Himars di fabbricazione americana nella regione di Sumy, da cui era partito poco prima un attacco contro la regione russa di Kursk. Le forze di ricognizione russe, riferisce il ministero della Difesa in un comunicato citato dall'agenzia Ria Novosti, hanno individuato nell'area del villaggio di Nagornovka il lanciatore che aveva appena effettuato l'attacco contro il centro abitato di Rylsk, nel Kursk. Immediatamente dopo, aggiunge il dicastero, il lanciatore è stato distrutto con l'impiego di un missile Iskander-M. Il ministero russo ha diffuso un video su quello che afferma essere gli effetti distruttivi della risposta missilistica. 

L'Eliseo plaude all'incontro a Kiev: "Unità europea"

''L'unità europea'': in un messaggio pubblicato stamattina su X, l'Eliseo plaude all'incontro a Kiev tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader dei paesi cosiddetti "volenterosi" per una pace giusta e duratura in Ucraina. A corredo del messaggio, una foto in cui si vede Zelensky insieme al presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco, Friederich Merz, il premier polacco, Donald Tusk e il premier britannico Keith Starmer.

Kallas a Londra: "La tregua in Ucraina non c'è"

Il cessate il fuoco "in Ucraina ancora non c'è", come dimostrano "gli attacchi di questa notte". Lo ha detto Kaja Kallas, responsabile della politica estera UE, a margine della riunione ministeriale odierna di Londra dei 6 big europei del gruppo di Weimar + allargata a Kiev.   Kallas ha aggiunto che occorre rafforzare "le pressioni sulla Russia" che "continua a fare giochetti". Kallas si è mostrata scettica sulle intenzioni di Mosca nei negoziati in Turchia, pur elogiando la disponibilità a trattare del presidente Zelensky, e ha affermato che "bisogna essere in due per fare la pace, mentre basta uno per fare la guerra". Quanto alla minaccia di nuove sanzioni, Kallas si è limitata a evocare un "settimo pacchetto" che l'Ue discuterà la prossima settimana, ipotizzando che possano riguardare anche petrolio e gas. Mentre ha lodato il senatore repubblicano americano Graham per aver proposto a sua volta al Congresso ulteriori sanzioni anti-russe. 

Mosca: "Risponderemo alla chiusura del consolato russo a Cracovia"

Mosca risponderà in modo "appropriato" alla decisione di Varsavia di chiudere il consolato russo a Cracovia, accusandolo di coinvolgimento in un incendio di un centro commerciale a Varsavia. Lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. "Varsavia cerca deliberatamente di rovinare le relazioni agendo contro i suoi cittadini", ha affermato la portavoce, citata dall'agenzia Tass. "Una risposta appropriata a questi passi inadeguati arriverà presto", ha aggiunto. 

Media: "Zelensky in Turchia per vedere Putin anche senza la tregua richiesta"

Volodymyr Zelensky sarà in Turchia per il possibile incontro con la Russia anche se Mosca risponderà negativamente alla richiesta di Kiev di aderire prima a un cessate il fuoco, ha anticipato il sito di notizie Usa Axios, citando una fonte ucraina. Ieri Volodymir Zelensky ha scritto della sua disponibilità a incontrare Vladimir Putin in persona a Istanbul giovedì, precisando la sua richiesta per un cessate il fuoco "completo e senza condizioni" da oggi, giornata che si è aperta invece con più di cento droni russi che hanno attaccato obiettivi a Kiev.  "Dalle 23 dell'11 maggio il nemico ha attaccato con 108 droni Shahed e altri tipi di droni", rende noto via Telegram l'Aeronautica militare ucraina, confermando che almeno "55 droni stati abbattuti". 

Nasce task force Ue-Ucraina per integrare l'industria della difesa

"Oggi annunciamo la creazione della task force interistituzionale Ue-Ucraina. E oggi gli esperti ucraini ed europei si riuniranno per la prima volta. Per assistere l'integrazione delle nostre industrie della difesa, per facilitare lo sviluppo di progetti comuni o processi di appalto congiunti. Mi auguro che questa task force congiunta dia nuovo slancio alla nostra cooperazione e ci aiuti ad attuare importanti disposizioni del Libro bianco". Lo ha annunciato il commissario alla Difesa Andrius Kubilius, allo Eu-Ukraine Defence Industry Forum. 

Kubilius: "L'Europa ha molto da imparare da Kiev sulla difesa"

"L'industria ucraina è veloce. È moderna. È in grado di realizzare prodotti unici. Ecco perché anche l'Ue trarrà enormi vantaggi dall'integrazione. In primo luogo grazie ai costi di produzione più bassi. L'Ucraina produce armi moderne eccellenti. Rapidamente, a metà del prezzo che costano qui". Lo ha detto il commissario alla Difesa Ue Andrius Kubilius partecipando al secondo forum Ue-Ucraina sulla difesa. "L'industria della difesa ucraina è giovane, dinamica e la più innovativa d'Europa. Forse anche del mondo. E i successi dell'industria della difesa ucraina sono spettacolari. La settimana scorsa in Ucraina ho potuto constatarlo di persona. Il lavoro spettacolare sui droni. E l'intelligenza artificiale. Appreso a caro prezzo sul campo di battaglia. Un costo che non può essere espresso in denaro. Teniamolo a mente quando discutiamo della necessità di integrare l'industria della difesa ucraina con quella europea. Chi si integrerà con chi? Chi ha più bisogno di questa integrazione: l'Ucraina o l'Europa? La mia risposta è: l'Europa!", ha detto Kubilius ricordando che la Russia potrebbe nei prossimi anni attaccare un Paese Ue. 

Lammy: "Adesso Putin sia serio su tregua e pace"

"Voglio rendere omaggio al presidente Zelensky per aver deciso di impegnarsi giovedì in colloqui diretti" con la Russia in Turchia. Così il ministro degli Esteri britannico a margine della riunione dei capi delle diplomazie dei 6 big europeo del gruppo di Weimar - allargata all'Ucraina e all'Ue - al via oggi a Londra alla Lancaster House: riunione a cui per l'Italia partecipa il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Lammy ha tuttavia aggiunto che tocca a Vladimir Putin mostrarsi ora "serio sulla pace e sul cessate il fuoco", affermando che l'ultimo mese "è stato il più mortale dell'orrenda guerra" in Ucraina. Ha inoltre spiegato che il meeting di oggi serve a mostrare l'unità degli alleati europei sul dossier ucraino e sulla sicurezza del continente, in un contesto in cui l'Europa vuole "essere pronta" a svolgere un ruolo di garante nel dopoguerra in Ucraina. 

Putin

©Ansa

La Polonia chiude il consolato russo: "Da Mosca atto di sabotaggio"

La Polonia chiuderà il consolato russo a Cracovia in risposta alle prove di un coinvolgimento di Mosca nell'incendio, lo scorso anno, del più grande centro commerciale a Varsavia. Lo rende noto il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski. "A causa delle prove che i servizi speciali russi hanno commesso un riprovevole atto di sabotaggio contro il centro commerciale di via Marywilska, ho deciso di revocare il mio consenso all'attività del Consolato della Federazione Russa a Cracovia", ha fatto sapere il capo della diplomazia polacca via social. Secondo quanto affermato ieri dal premier Donald Tusk, l'incendio sarebbe di natura dolosa "ordinato dai servizi segreti russi". Il primo ministro ha spiegato che "alcuni degli autori sono già stati arrestati", mentre "tutti gli altri sono stati identificati e ricercati". 

Ucraina, Pechino chiede "accordo di pace vincolante"

La Cina ha chiesto un "accordo di pace vincolante" per porre fine alla guerra in Ucraina, dopo che Kiev e i suoi alleati hanno esortato Mosca a iniziare un cessate il fuoco di 30 giorni e il presidente russo Vladimir Putin ha proposto negoziati diretti. "Sosteniamo tutti gli sforzi che favoriscono la pace e speriamo che le parti interessate continuino a risolvere la questione attraverso il dialogo e il negoziato", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian in un briefing, chiedendo un "accordo di pace vincolante che sia accettabile per tutte le parti". 

Kiev: "Odessa colpita da un attacco di droni russi"

La Russia ha attaccato con droni nella notte la regione di Odessa. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Kiper, aggiungendo che il raid ha causato il ferimento di una persona. "A seguito dell'attacco a Bilhorod-Dnistrovsk, si sono verificati danni alle infrastrutture civili, in particolare a edifici residenziali, un edificio amministrativo e una stazione dei vigili del fuoco. Un uomo è rimasto ferito in una delle abitazioni private danneggiate, ha scritto su Telegram.

Kiev: "Mosca ha lanciato 108 droni durante la notte"

L'Ucraina ha dichiarato che la Russia ha lanciato oltre un centinaio di droni durante la notte, nonostante i tentativi degli alleati di Kiev di convincere Mosca a iniziare un cessate il fuoco di 30 giorni da oggi. "Dalle 23:00 dell'11 maggio, il nemico ha attaccato con 108 Shahed e altri tipi di droni", ha dichiarato l'aeronautica militare, aggiungendo che "alle 08:30, 55 droni sono stati confermati abbattuti".

Drone russo contro treno merci nel Donetsk, un ferito

Un drone russo ha attaccato un treno merci civile nella regione orientale di Donetsk, nell'Ucraina orientale, ferendo il macchinista. L'operatore ferroviario statale ucraino Ukrzaliznytsia lo riferisce su Telegram, scrive Ukrinform. "Le richieste di cessate il fuoco continuano a essere ignorate e gli attacchi nemici alle infrastrutture ferroviarie. Oggi, un drone russo ha nuovamente preso di mira un treno merci civile nella regione di Donetsk", si legge. A seguito dell'impatto sulla locomotiva, il macchinista ha riportato una ferita da scheggia alla gamba. Le sue condizioni sono stabili, ha ricevuto pronta assistenza medica ed è stato ricoverato in ospedale. 

Valensise: "Possibile spiraglio di pace dopo 3 anni terribili di guerra"

"Tutto induce a sperare che, dopo questi tre terribili anni di guerra scatenata dalla Russia, si apra finalmente uno spiraglio di pace". Lo dice al Messaggero l'ambasciatore Michele Valensise, presidente dell'Istituto affari internazionali ed ex segretario generale del Ministero degli Esteri, convinto che "questa tragedia non si possa risolvere militarmente e sia venuto il momento di un negoziato serio. Solo così si potranno affrontare i nodi reali: sistemazione territoriale, garanzie, sicurezza dell'Ucraina in chiave europea e forse anche atlantica". Quanto a un negoziato senza tregua proposto da Putin, dichiara che "finché si spara, è davvero molto difficile. E purtroppo non vedo ancora segnali concreti di disponibilità da parte russa".

Riguardo al possibile incontro giovedì a Istanbul fra Putin e Zelensky ha rilanciato la sua linea: pronto a trattare, anche a incontrare Putin, ma, Valensise commenta che quest'ultimo "ha rilanciato la sua linea: pronto a trattare, anche a incontrare Putin, ma solo dopo la tregua. È un modo per rimettere la palla nel campo russo. Vedremo se ci sarà un allentamento della tensione, un cessate il fuoco che permetta questo primo passo". E sulla richiesta del presidente russo affinché cessino gli aiuti militari a Kiev, dichiara: "Non mi sembra una posizione costruttiva. Al momento i russi sono in vantaggio sul campo di battaglia e sostengono che per loro non è conveniente fermarsi. Stanno avanzando, anche se lentamente, sanno di avere in qualche misura il vento in poppa, specie in vista della bella stagione. Gli ucraini resistono come possono. È un equilibrio instabile, anche la tregua diventa parte della strategia". 

"La nuova amministrazione americana - prosegue Valensise - ha fatto e proposto concessioni alla Russia, sperando che bastassero a ottenere una tregua o un dialogo. Ma non ha funzionato. Le ostilità si sono intensificate, i russi non hanno mostrato alcuna reale apertura. Sono già passati quasi quattro mesi dall'insediamento di Trump e Washington potrebbe riflettere su un cambio di rotta. In assenza di progressi, può crescere la sintonia con gli europei sull'idea di intensificare la pressione diplomatica ed economica su Mosca". L'ipotesi nuove sanzioni "è necessario valutarla. L'alternativa, cioè mostrarsi più accondiscendenti con la Russia, si è rivelata fallimentare. Gli europei, in questo quadro hanno tenuto ferma la bussola. Purtroppo, si continua a combattere. L'unico segnale positivo è che il discorso pubblico su tregua e trattative si fa più presente. Dobbiamo sperare che si arrivi almeno a un primo punto di equilibrio, se non a una pace vera e propria: un raffreddamento del conflitto e l'avvio di negoziati realistici, che tengono conto delle esigenze fondamentali dell'Ucraina".

Tajani: "Positivo incontro Putin-Zelensky, necessaria tregua duratura"

"Che Putin e Zelensky siano pronti a incontrarsi è un passo avanti decisivo, dobbiamo favorirlo in ogni modo. Ma le trattative si fanno con un cessate il fuoco che non può essere di tre giorni. Serve una vera tregua. Se confermato, questo è il primo passo nella direzione di un negoziato e di un obiettivo a cui lavoriamo da mesi, una pace giusta e duratura per l'Ucraina e per l'Europa". Lo ha detto al Corriere della Sera il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando dell'incontro fra il presidente russo e quello ucraino a Istanbul giovedì prossimo e aggiungendo che "stiamo organizzando la grande conferenza internazionale per la ricostruzione dell'Ucraina, in programma a Roma il 10 e 11 luglio". 

"A Kiev l'Italia c'era e in Europa l'Italia c'è", sottolinea Tajani. "La Polonia è un grande Paese. E lo è l'Italia. Prova ne sia la riunione di domattina (oggi, ndr ) a Londra con i vertici della Ue, tra i ministeri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito. Il gruppo Weimar discuterà degli scenari di crisi e farà il punto sugli sforzi per il cessate il fuoco tra Mosca e Kiev. La sostanza è che noi contribuiamo. Il sostegno italiano all'Ucraina ammonta a circa 2,5 miliardi, al netto degli aiuti militari e dei contributi europei. Noi stiamo dalla parte dell'Ucraina, però riteniamo che inviare truppe dei Paesi Nato al confine con la Russia non sia il modo migliore per garantire la sicurezza dopo la pace. Per noi è meglio avere una zona cuscinetto con una presenza dell'Onu". 

Giorno della Vittoria, Putin a Mosca: "Tutta la Russia sostiene l'offensiva in Ucraina"

Il presidente russo, in occasione della parata nella Piazza Rossa, ha sottolineato: "La Russia è stata e sarà un ostacolo invalicabile al nazismo, alla russofobia e all'antisemitismo e combatterà contro le atrocità commesse dai seguaci di queste convinzioni aggressive e distruttive. La verità e la giustizia sono dalla nostra parte". LEGGI L'ARTICOLO

Guerra in Ucraina, Meloni: "Ora cessate il fuoco di 30 giorni". VIDEO

Kiev: "Attacco russo a treno merci, proposte di tregua ignorate"

Un attacco di droni russi avvenuto stamattina contro l'infrastruttura ferroviaria ucraina nella regione di Donetsk ha ferito un macchinista di un treno merci civile. Lo hanno riferito le ferrovie ucraine. "Le proposte di tregua vengono ignorate, gli attacchi ostili alle infrastrutture ferroviarie continuano", ha aggiunto la società ferroviaria ucraina Ukrzaliznytsia in un post su Telegram.

Rubio: "Cessate il fuoco immediato in Ucraina"

Il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha avuto ieri una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri britannico David Lammy, durante la quale ha ribadito che la "massima priorità" degli Stati Uniti sulla guerra tra Russia e Ucraina "rimane la fine dei combattimenti e un cessate il fuoco immediato": lo ha reso noto in un comunicato la portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce. 

Guerra Ucraina-Russia, da ipotesi tregua alle mosse di Putin

Sono ore cruciali per il futuro della guerra tra Russia e Ucraina: dopo la proposta dei Paesi volenterosi, appoggiata dagli Stati Uniti, la Russia ha risposto con l’invito a Kiev a una trattativa diretta tra le parti in Turchia a partire dal 15 maggio. "Non ha senso continuare a massacrare anche solo per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco completo, duraturo e affidabile a partire dal 12 maggio, e l'Ucraina allora sarà pronta a incontrarla", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Più tardi ha aggiunto: "Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire dal 12, per fornire la base necessaria alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni. E aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse". COSA SAPERE

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