"Penso che Putin non voglia che la guerra finisca, non voglia un cessate il fuoco, non voglia negoziati", ha dichiarato il presidente ucraino. Intanto la Russia, tramite il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, ha fatto sapere che nei negoziati bisognerà discutere "l'entrata nella Federazione russa" dei "nuovi territori" russi. Putin ha detto che intende pianificare sanzioni contro chi "vuole male" alla Russia, riferendosi alle minacce della coalizione dei "Volenterosi" di inasprire le sanzioni contro Mosca
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Sale la pressione su Putin affinchè vada in prima persona all'incontro di giovedì a Istanbul. Zelensky ha esortato gli Stati Uniti a imporre le sanzioni più dure a Mosca se Putin rifiuterà l'incontro in Turchia. "Io sarò in Turchia. Ci sarà anche il presidente Erdogan. Tutti sono pronti a incontrare il leader russo. Farò di tutto per incontrarlo, ovunque in Turchia", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev, come riportano i media ucraini. Ma, ha aggiunto, "penso che Putin non voglia che la guerra finisca, non voglia un cessate il fuoco, non voglia negoziati". Donald Trump ha annunciato che il segretario di Stato Marco Rubio sarà in Turchia per i colloqui sulla pace in Ucraina. "Da colloqui in Turchia mi aspetto buoni risultati", ha detto Trump.
Intanto, la Russia, attraverso il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, ha riferito che nei negoziati per la fine del conflitto in Ucraina bisognerà discutere "l'entrata nella Federazione russa" dei "nuovi territori", vale a dire delle regioni ucraine che attualmente sono parzialmente occupate dalle forze russe.
Putin ha detto che intende pianificare sanzioni contro chi "vuole male" alla Russia, riferendosi alle minacce della coalizione dei "Volenterosi" di inasprire le sanzioni contro Mosca. “Potrebbero fare ciò di cui parlano pubblicamente, e, naturalmente, dobbiamo ridurre al minimo gli effetti negativi su di noi”, ha dichiarato in una conferenza sull'economia. Lo “fanno a loro discapito" perché sono "deficienti”. “Oh, chiedo scusa", ha aggiunto il presidente. "Da parte della Commissione siamo pronti a lavorare per continuare a fare pressione contro l'aggressore Russia, sia in termini di nuove sanzioni", ha detto il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis.
Parlando ai giornalisti, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che domenica "probabilmente" vedrà Papa Leone XIV, aggiungendo che ciò dipenderà dagli sviluppi diplomatici con la Russia.
Gli approfondimenti:
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Ucraina divisa come Berlino dopo il 1945? L'ipotesi e la marcia indietro. Cosa sappiamo
L'inviato speciale americano Keith Kellogg ha ipotizzato, in una intervista al Times, la spartizione dell'Ucraina in tre zone: una occidentale a guida francese e britannica, una orientale sotto il controllo russo e, in mezzo, una zona cuscinetto profonda circa 29 chilometri per scongiurare futuri conflitti a fuoco. Una proposta che ha fatto il giro del mondo e che ha prima fatto storcere il naso agli analisti internazionali, poi ha incontrato il niet della Russia. Kellogg ha infine fatto marcia indietro, sostenendo di essere stato travisato. L'IPOTESI
Guerra Ucraina, incontro Trump-Zelensky “costruttivo” prima dei funerali di Papa Francesco
I due leader hanno avuto un faccia a faccia nella basilica di San Pietro prima delle esequie di Bergoglio. Il momento è stato immortalato da una foto che li vede seduti di fronte, su due sedie tra le navate, chinati l'uno verso l'altro. Un altro scatto testimonia un colloquio allargato a Macron e Starmer. Lo scambio è stato definito "molto produttivo" dalla Casa Bianca, "costruttivo" da Kiev e “positivo” dall’Eliseo. Zelensky: “Ci auguriamo che tutto quanto detto abbia un risultato”. L'INCONTRO
Guerra in Ucraina, si intensifica la "russificazione" delle zone occupate. Cosa sappiamo
Mentre si continua a discutere su un possibile e complicato stop temporaneo dei combattimenti, Mosca sta sequestrando le case degli sfollati di Mariupol: chi vuole rientrare nel territorio deve accettare il passaporto russo. Inoltre sono iniziate attività di reclutamento nelle scuole. LEGGI QUI
Ucraina, quanto guadagnano i soldati russi? Gli stipendi e i risarcimenti
Fra le ragioni che inducono i russi ad arruolarsi e a partecipare alla guerra contro l’Ucraina iniziata da Mosca nel 2022 ci sono anche i soldi. Gli stipendi sono alti e sono stati aumentati nei mesi scorsi. In caso di morte le famiglie ricevono spesso una sorta di indennizzo. Moltissimi cittadini sono quindi indotti a seguire questa via, soprattutto se provenienti da regioni povere. I NUMERI
Zelensky: "Probabilmente domenica vedrò papa Leone XIV"
Parlando ai giornalisti, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che domenica "probabilmente" vedrà Papa Leone XIV, aggiungendo che ciò dipenderà dagli sviluppi diplomatici con la Russia. "Probabilmente domenica, se funziona. Ma non sappiamo ancora come finirà questa settimana", ha detto Zelensky in un'intervista rilasciata a cinque testate giornalistiche.Papa Leone XIV celebrerà domenica la sua messa inaugurale in Piazza San Pietro e si prevede la partecipazione di numerosi leader stranieri. Zelensky ha sfidato Vladimir Putin a incontralo di persona in Turchia giovedì, ma il capo del Cremlino non ha risposto. Dalla tenuta e dall'esito di questi colloqui dipenderà il programma di Zelensky, che dovrebbe incontrare il presidente turco Erdogan ad Ankara mercoledì o giovedì. "Siamo arrivati ;;a un punto in cui non sappiamo cosa accadrà domani", ha detto il leader ucraino in un'intervista rilasciata a diversi organi di stampa. Lunedì il leader ucraino e il nuovo pontefice si sono sentiti telefonicamente: Zelensky ha invitato papa Prevost in Ucraina, e questi da parte sua ha fatto appello alle "grandi potenze mondiali" perché fermino la guerra, invocando una pace "giusta" e "duratura" in Ucraina.
Crosetto: "Temo che Putin non insegua la pace"
Spero che Putin vada a Istanbul ma temo che non andrà, perché fino a oggi non l'ho visto inseguire la pace. Non l'ho visto cessare neanche per un minuto di bombardare obiettivi militari e civili. Non sta diminuendo il reclutamento, anzi sta arrivando a 1.600.000 soldati, arriverà a cinque milioni di riservisti. La produzione di materiale per la difesa è aumentata, ormai quella russa è un'economia totalmente di guerra: se guardo ciò che accade in Russia, non mi sembra che stia preparando la pace. Ciò detto io spero con tutto me stesso che vada e che si arrivi a una tregua". Lo ha detto Guido Crosetto, ministro della Difesa, incontrando i giornalisti all'ambasciata italiana di Berlino, aggiungendo che se Putin non dovesse andare, "anche gli Stati Uniti dovranno prendere atto che c'è qualcuno che non vuole la pace e lo sta dimostrando. E non si può lasciare da sola una nazione che non ha voluto una guerra".
Giornalista ucraina uccisa, sul corpo segni di torture e organi asportati
La salma della reporter Viktoriia Roshchyn restituita alla famiglia nel febbraio scorso dopo la cattura nei territori occpuati nel 2023 e la morte durante la prigionia russa. Sul cadavere i segni indelebili delle violenze a cui la giovane è stata sottoposta. LA STORIA DELLA REPORTER
Macron: 'Discuteremo schieramento aerei con bombe nucleari in Paesi europei'
La Francia è "pronta ad aprire" una discussione sullo schieramento di aerei francesi dotati di bombe nucleari in altri Paesi europei, in modo simile a quanto stanno facendo gli americani riguardo la loro politica di deterrenza nucleare. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron su TF1. "Definirò il quadro in modo molto ufficiale nelle prossime settimane e nei prossimi mesi", ha affermato il capo dello Stato, aggiungendo tre condizioni riguardo la deterrenza nucleare francese: "La Francia non pagherà per la sicurezza degli altri", "non avverrà a scapito di ciò di cui abbiamo bisogno per noi stessi" e, infine, "la decisione finale spetterà sempre al Presidente della Repubblica, capo delle forze armate".
Usa-Ucraina, intesa su uso risorse minerarie e fondo per la ricostruzione: cosa prevede
L’intesa siglata a Washington garantisce agli americani l’accesso alle risorse naturali nel territorio ucraino e sblocca investimenti per riparare i danni causati dal conflitto tra Ucraina e Russia. Zelensky: accordo “equo. Primo risultato dell'incontro in Vaticano”. Per il segretario al Tesoro Usa Bessent dimostra a Mosca l’impegno Usa nel processo di pace. “Kiev manterrà il pieno controllo sulle estrazioni”, sottolinea l’omologa Svyrydenko. Trump su Roma: "A Zelensky ho detto di firmare perché Mosca è più forte". L'ACCORDO
Macron: 'ucraini sanno non poter riavere tutti i territori'
Anche gli ucraini hanno la "lucidità per affermare" che non potranno riprendere tutti i loro territori alla fine del conflitto con la Russia: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, in diretta sulla tv TF1. Kiev deve "rientrare nelle discussioni" sulla fine della guerra ma "anche gli ucraini sono abbastanza lucidi per dire che non avranno la capacità di riprendere l'integralità di quello che è stato preso loro dal 2014" dalla Russia, ha detto.
Meloni sente Erdogan: "Mosca accetti il cessate il fuoco"
La premier Giorgia Meloni ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. "Alla luce della disponibilità turca a ospitare a Istanbul i negoziati di pace tra Ucraina e Russia - viene spiegato -, i due Leader hanno discusso delle prospettive diplomatiche e reiterato il loro sostegno per una pace giusta e duratura in Ucraina". Meloni "ha ringraziato il Presidente Erdoğan per l'impegno della Turchia a favore di una soluzione negoziata che ponga fine al conflitto e ribadito l'aspettativa che anche la Russia, così come fatto dall'Ucraina, risponda positivamente all'invito ai colloqui al più alto livello e che accetti un cessate il fuoco totale e incondizionato di 30 giorni, quale concreto segnale di disponibilità alla pace".
Macron: "Pronto a discutere su atomica francese in Polonia"
Emmanuel Macron si è detto questa sera pronto ad "aprire discussioni" sulla presenza della bomba nucleare francese in Polonia. Interrogato nella diretta tv su TF1 di questa sera, il presidente francese ha spiegato: "Gli Stati Uniti hanno bombe nucleari su degli aerei in Belgio, in Germania", Secondo lui, "da quando esiste la dottrina nucleare, c'è sempre una dimensione europea nel tener conto degli interessi vitali". Il capo dello stato francese ha lanciato un appello agli europei a "restare in una situazione di essere armati".
Macron: 'Non vogliamo far scoppiare 3/a guerra mondiale'
"Non vogliamo far scoppiare una terza guerra mondiale nel difendere una tregua" in Ucraina: lo ha detto questa sera, in diretta tv su TF1, il presidente francese Emmanuel Macron. "La guerra deve finire - ha aggiunto - e l'Ucraina deve essere nella situazione migliore possibile rientrare nelle trattative. Avere una tregua è ciò che consente la miglior situazione umanitaria e la possibilità di rientrare in discussioni che permetteranno di trattare sulle questioni territoriali".
Guerra Ucraina-Russia, da ipotesi tregua alle mosse di Putin. Cosa sapere
Sono ore cruciali per il futuro della guerra tra Russia e Ucraina: dopo la proposta dei Paesi volenterosi, appoggiata dagli Stati Uniti, la Russia ha risposto con l’invito a Kiev a una trattativa diretta tra le parti in Turchia a partire dal 15 maggio. "Non ha senso continuare a massacrare anche solo per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco completo, duraturo e affidabile a partire dal 12 maggio, e l'Ucraina allora sarà pronta a incontrarla", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Più tardi ha aggiunto: "Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire dal 12, per fornire la base necessaria alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni. E aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse". LEGGI QUI
La Lettonia aumenterà la spesa per difesa al 5% del Pil dal 2026
Il governo lettone ha concordato oggi di innalzare il budget della difesa al 5% del Pil a partire dal 2026 creando a tal fine un fondo per la Difesa e la Sicurezza. Secondo quanto comunicato, con l'innalzamento del budget Riga intende raggiungere in tempi più stretti gli obiettivi di potenziamento del confine orientale della Nato senza per questo indebolire il sostegno militre all'Ucraina. "Con questa decisione, il governo intende ribadire che la sicurezza dei nostri cittadini rappresenta il primo dei nostri interessi - ha affermato la prima ministra lettone, Evika Silina -. Terremo ben presenti sia il rafforzamento delle nostre misure per la sicurezza interna che l'implementazione del nostro sistema di protezione civile". La misura dovrà ora passare all'esame del Parlamento.
Metsola: "Ue padrona del proprio destino se sostiene Kiev"
"Investire di più in difesa e sicurezza è il primo passo. Ma investire denaro non risolverà il problema da solo. Unire le nostre industrie della difesa è la mossa intelligente da compiere. Naturalmente, ciò significa trovare sinergie tra le politiche di sicurezza nazionale, ma soprattutto significa resistere alla tentazione di guadagni a breve termine a favore di un approccio strategico a lungo termine". Lo ha detto la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, nel suo intervento all'evento "L'Europa al bivio" illustrando la sua visione per un'Europa "più intelligente, più forte e più sicura". "Ogni Stato membro ora comprende che, affinché l'Europa possa controllare il proprio destino, deve essere in grado di operare in un mondo più pericoloso e instabile di prima. Dobbiamo essere pronti a raddoppiare i nostri sforzi per la pace e il nostro continuo sostegno all'Ucraina. È stato il messaggio simboleggiato in modo così importante dalla visita in Ucraina del Presidente Macron, del Cancelliere Merz, del Primo Ministro Tusk e del Primo Ministro Starmer per la Festa dell'Europa".
L'Ucraina chiede aiuto a Lula per convincere Putin a trattare
Il governo dell'Ucraina ha chiesto aiuto al Brasile per cercare di garantire che il presidente russo Vladimir Putin partecipi all'incontro con il leader ucraino Volodymyr Zelensky previsto per questa settimana in Turchia. Lo rivela il portale G1. Dopo aver proposto il dialogo diretto con l'Ucraina per porre fine alla guerra tra i due Paesi che dura da oltre tre anni - e incassato il favore di Zelensky - il Cremlino ha dichiarato di non poter confermare la presenza di Putin a Istambul. Per questo Kiev ha chiesto l'intervento del presidente Luiz Inacio Lula da Silva per usare la sua "voce competente" e convincere il leader russo a sederti fisicamente al tavolo delle trattative. La sollecitazione è giunta nel corso di un incontro tra il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha e l'omologo brasiliano Mauro Vieira. La richiesta arriva mesi dopo lo sferzante rifiuto di Zelensky al contributo offerto più volte dal Brasile per mediare la fine del confitto e a poche ore da un nuovo incontro di Lula con Putin in cui il leader brasiliano avrebbe chiesto nuovamente al capo del Cremlino di dichiarare un cessate il fuoco prolungato in Ucraina.
Onu: Russia responsabile abbattimento volo MH17. VIDEO
Zelensky ha intenzione di partecipare a insediamento Papa
Volodymyr Zelensky ha intenzione di partecipare alla messa di inizio Pontificato di Papa Leone XIV, prevista per domenica 18 maggio. Lo ha confermato in una intervista a Reuters, Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino.
Usa: Trump prima era frustrato con Kiev ora con Mosca
"Sapete che il presidente Trump ha espresso la sua frustrazione con la Russia. Prima era frustrato con l'Ucraina. Al momento penso che siamo più vicini che mai alla fine della guerra e dei combattimenti". Lo ha affermato l'ambasciatore Usa alla Nato Matthew G. Whitaker alla vigilia della riunione informale dei ministri degli Esteri ad Antalya, in Turchia. "Penso che sia un grande passo ma dobbiamo vedere come si evolverà la situazione giovedì e procedere un passo alla volta. E' difficile prevedere cosa succederà dopo", ha aggiunto, facendo riferimento all'incontro a Istanbul al quale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accettato di prendere parte mentre il presidente russo Vladimir Putin sembra che non parteciperà, lasciando la guida della delegazione al ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov. Per Whitaker, "questo incontro che potrebbe aver luogo giovedì è davvero la cosa più incoraggiante che abbiamo avuto negli ultimi tre anni di questa guerra infinita e davvero inutile".
Tajani: Meloni non a Kiev? "Chiedetelo a lei"
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, non ha accolto favorevolmente la notizia che il Segretario di Stato americano Marco Rubio abbia discusso sull'Ucraina con l'alta rappresentante della politica estera di Bruxelles, Kaja Kallas, e con i ministri degli Esteri di Ucraina (Sybiha), Regno Unito (Lammy), Francia (Barrot), Germania (Wadephul) e Polonia (Sikorski). "La notizia è di ieri" si è limitato a commentare Tajani, conversando con i giornalisti a margine di un convegno su De Gasperi e Schuman. Alla domanda se la premier Meloni abbia fatto bene a non andare personalmente a Kiev, Tajani si limita a rispondere: "Questo chiedetelo a lei".
Crosetto: "Serve un'Onu più snella e veloce"
"Abbiamo bisogno di un'Onu più snella, più veloce più capace di cambiare a seconda della situazione. L'Onu deve riprendere in mano il suo ruolo: negli ultimi anni non si è più assunta le sue responsabilità, con un ruolo che viene giocato da tutte le nazioni ma soprattutto le più grandi. Più si è grandi e potenti, più responsabilità occorre assumere per ciò che succede nel mondo", lo ha detto Guido Crosetto, ministro della Difesa, in un confronto con la stampa all'Ambasciata italiana di Berlino. Il ministro ha anche espresso "grande soddisfazione" per un confronto con il segretario dell'Onu António Guterres con il quale ha condiviso la disponibilità a rivedere le regole d'ingaggio, un tema sul quale il ministro italiano chiede un impegno da anni, perché "ci permetterà di avere una maggiore capacità d'intervento, di prevenire meglio le crisi e di garantire la pace".
Crosetto: "Se ne parla ma in Ucraina la tregua non c'è"
"Purtroppo, dall'approvazione dell'ultimo pacchetto di aiuti alla logistica passano dei tempi molto lunghi. Io mi auguro che gli aiuti arrivino quando la guerra sarà finita, cioè quando non serviranno più. Noi continuiamo ad aiutare una nazione invasa, colpita ogni giorno. Non c'è stato nessun cambiamento negli ultimi mesi o nell'ultima settimana: nonostante si parli di tregua, noi non l'abbiamo vista. Ecco perché mi auguro che quando arriveranno gli aiuti italiani, non servano più", lo ha detto Guido Crosetto, ministro della Difesa, parlando con la stampa all'Ambasciata italiana di Berlino.
Trump: "Da colloqui in Turchia mi aspetto buoni risultati"
Donald Trump si aspetta "buoni risultati" dai colloqui di giovedì in Turchia sulla pace in Ucraina. "L'Occidente non si faccia trascinare in una guerra infinita in Europa", ha aggiunto il presidente americano a Riad.
Trump: "Rubio in Turchia per i colloqui sull'Ucraina"
Donald Trump ha annunciato che il segretario di Stato Marco Rubio sarà in Turchia per i colloqui sulla pace in Ucraina
Crosetto: "Guerra ibrida russa già in corso in Africa"
"Le guerre ibride non sono mai finite e certamente non le compie solo la Russia ma è il paese che la fa meglio in Occidente. Anche in Africa la Russia sta costruendo le condizioni per cui l'Occidente si troverà due miliardi e mezzo di persone che crescono con un odio antioccidentale radicatissimo". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto ad un confronto con la stampa all'ambasciata italiana di Berlino a margine dell'incontro sulle missioni di pace dell'Onu.
Crosetto: "Italia prima per radicamento disinformazione russa"
"Credo che l'Italia sia il luogo in cui è più radicata la disinformazione russa, in cui l'abbiano esercitata meglio, basta leggere i social per rendersi conto del peso che ha avuto la disinformazione". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a proposito della differenza di percezione del pericolo russo tra Italia e Germania, nel corso di un confronto con la stampa all'ambasciata italiana di Berlino. Il ministro ha definito "bucolica" l'idea italiana di una "Russia amica, anche perché i russi sono sempre stati nostri clienti, venivano in vacanza in Italia, ci vendevano il gas fino allo scorso anno".
Ucraina, D'Alema: "Dialogo innescato da Trump per un deficit Ue"
"Io spero che questo dialogo" fra Russia e Ucraina "si apra su basi serie e che si possa trovare una soluzione equa, sostenibile di questo conflitto, in grado di lasciare un quadro di sicurezza in Europa. Con molta fatica ci si incammina su questa strada, però credo che la speranza di tutti è che la guerra finisca". Lo ha detto Massimo D'Alema, parlando con la trasmissione di Rete 4, 4 di sera, a margine del convegno "L'opera politica di Pietro Ingrao", alla Camera. "L'accordo deve essere trovato tra i russi e gli ucraini. Ora non c'è dubbio che chi ha innescato questo processo è stato il presidente americano, secondo me anche per un deficit di iniziativa europea. Però poi alla fine l'accordo dovranno trovarlo i russi e gli ucraini, non l'arbitro". Poi, rispondendo a una domanda sull'incontro a Kiev fra i volenterosi: "Meloni si trova in una posizione difficile, perché da una parte ha delle ragioni di solidarietà politica e ideologica con il presidente americano, dall'altra parte le politiche del presidente americano non di rado confliggono con gli interessi europei. Questo è il difetto del sovranismo, che i sovranisti tirano l'acqua al mulino della propria sovranità, spesso calpestando quella degli altri. La posizione di Meloni non è facile, ha un amico alla Casa Bianca che però non è amico dell'Europa".
Witkoff: "Fatto molto per colmare distanze tra Mosca e Kiev"
L'inviato speciale americano Steve Witkoff ha affermato che con la mediazione Usa è stato "fatto molto per colmare le distanze" tra la Russia e l'Ucraina, ma che rimangono aperte le questioni territoriali, insieme con la gestione della centrale atomica di Zaporizhzhia - attualmente sotto il controllo russo - e l'accesso ucraino al fiume Dnipro e al Mar Nero. "Stiamo avendo colloqui informalmente con entrambe le parti", ha dichiarato Witkoff in un'intervista con Breitbart News. E non solo. L'inviato ha riferito di aver "parlato con tutti i consiglieri per la sicurezza nazionale coinvolti in questo, dalla Gran Bretagna, dalla Francia, dalla Germania, dall'Italia". "Penso che abbiamo fatto molto per colmare le distanze", ha detto ancora Witkoff, ma "le soluzioni funzionano quando ci sono colloqui diretti". E quindi ora bisogna "far sedere ucraini e russi allo stesso tavolo".
Tajani: "Se la Russia non fa nulla metteremo nuove sanzioni"
"Noi l'abbiamo detto che serve arrivare ad un cessate il fuoco, serve raggiungere la pace. Ma la pace non può essere la sconfitta dell'Ucraina. Ora la responsabilità di tutto è nelle mani di Mosca. Gli americani hanno fatto delle proposte, gli ucraini hanno dimostrato una volontà di accettarle. È chiaro che se non si fa né un cessate il fuoco, né ci si siede attorno a un tavolo, saremo costretti ad infliggere altre sanzioni a livello europeo alla Federazione russa". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla 34esima assemblea dell'Italia-Giappone Business Group a Roma. "Il problema è il rispetto del diritto internazionale - ha aggiunto Tajani -. La Federazione russa ha violato il diritto internazionale e quindi noi lo difendiamo. Non siamo in guerra con la Russia, ma difendiamo il diritto dell'Ucraina ad esistere. È inaccettabile che la Russia continui ad aggredire questo paese".
Dombrovskis: "Pronti a pressioni sulla Russia con nuove sanzioni"
"Da parte della Commissione siamo pronti a lavorare per continuare a fare pressione contro l'aggressore Russia, sia in termini di nuove sanzioni". Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis, interpellato in conferenza stampa sull'ipotesi di nuovi pacchetti di sanzioni alla Russia per l'aggressione alla guerra in Ucraina, dopo il 17esimo in approvazione. "La ;;principale fonte di entrate della Russia sono le esportazioni di combustibili fossili, quindi probabilmente non è questo l'aspetto su cui concentrarsi, e abbiamo già da tempo vietato l'importazione di carbone russo - ha affermato -. Possiamo imporre, insieme ai partner del G7, un tetto massimo di prezzo per il petrolio russo e anche agire contro la Russia che aggira questo tetto massimo di prezzo con l'aiuto di una flotta ombra e così via. Come Commissione Europea, abbiamo presentato la strategia per l'Europa per eliminare gradualmente le forniture di gas naturale russo. Tagliando fuori la Russia da queste entrate. Naturalmente, notiamo anche che, mentre l'Ue ha gradualmente eliminato i combustibili fossili russi, la Russia ha trovato altri consumatori, ma vale anche la pena notare che questi consumatori stanno pagando sostanzialmente meno di quanto pagava l'Europa in passato, quindi è comunque importante mantenere questa pressione".
La Cina di Xi, ideologo: cautela su Trump e Ucraina. VIDEO
Ucraina, Conte: "Italia di nuovo in panchina, Meloni fa rafting"
"L'Italia di nuovo in panchina! Leggiamo da una nota ufficiale che il Segretario di Stato degli Stati Uniti ha chiamato i Ministri di Ucraina, Regno Unito, Francia, Germania e Polonia, oltre all'Alto rappresentante dell'UE, per discutere il percorso verso un accordo di pace in Ucraina. Meloni e soci di Governo sono ancora impegnati al telefono coi comici russi? Sono a fare rafting?". Lo scrive sui social il presidente del M5s, Giuseppe Conte. "Siamo fuori da tutto: dopo aver preso i baci in testa per inviare armi a oltranza, aver fallito la strategia e aver fatto pagare il prezzo ai cittadini, a partire dal carobollette, siamo anche seduti in panchina, ai margini dei vertici. Non abbiamo né un ruolo, né una voce".
Zelensky: "Se Putin rifiuta incontro, aspetto forti sanzioni"
l presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato gli Stati Uniti a imporre a Mosca il pacchetto di sanzioni più incisivo di sempre se il presidente russo Vladimir Putin respingerà la richiesta di un incontro in Turchia questa settimana. "Questo dovrebbe essere il pacchetto di sanzioni più forte", ha detto Zelensky ai giornalisti a Kiev, aggiungendo che il rifiuto di Putin all'incontro sarebbe un "chiaro segnale che non vogliono e non hanno intenzione di porre fine alla guerra".
Ucraina, Quartapelle: "Meloni ha perso occasione di esserci"
"L'Italia ci doveva essere perché in Ucraina è in corso una resistenza contro un'aggressione imperialista". A dirlo, durante la presentazione alla Camera del libro 'Guardando le donne che guardano la guerra' della giornalista attivista ucraina Victoria Amelina, è la deputata del Pd Lia Quartapelle. "L'Italia l'altro giorno non c'era" a Kiev insieme al presidente francese Emmanuel Macron, al premier britannico Keir Starmer, al cancelliere tedesco Friedrich Merz e al premier polacco Donald Tusk, "ed è un fatto grave". "Meloni ha perso l'occasione di esserci" alla visita congiunta in ucraina dei leader dei quattro Paesi europei all'indomani della parata della vittoria a Mosca per gli 80 anni dalla sconfitta del nazismo nella Seconda Guerra Mondiale. E "ha mancato un appuntamento importante" incalza la parlamentare. "Perché quello che sta avvenendo lì disegna il nostro futuro" e "sarei stata orgogliosa - aggiunge - di vedere che lì c'era anche l'Italia".
Usa: "Alleati non Ue non siano esclusi da iniziative difesa"
"I soldi da soli non bastano. Serve un'industria della difesa capace, altrimenti gli investimenti aumenteranno. Escludere i membri non Ue da iniziative sulla difesa danneggerà la Nato e l'interoperabilità: le aziende Usa devono essere trattate non in modo ingiusto". Lo ha detto l'Ambasciatore Usa alla Nato Matthew G. Whitaker alla vigilia della ministeriale esteri di Antalya.
Putin: "Pianificano sanzioni per chi 'vuole male' alla Russia"
Coloro che "vogliono male" alla Russia sono pronti ad adottare nuove sanzioni contro Mosca anche "a loro discapito" perché sono "deficienti". Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin in una conferenza sull'economia, riferendosi alle minacce della coalizione dei cosiddetti Volenterosi di inasprire le sanzioni. "Quindi - ha detto ancora Putin - ovviamente dobbiamo tenerlo a mente, che potrebbero fare ciò di cui parlano pubblicamente, e, naturalmente, dobbiamo ridurre al minimo gli effetti negativi su di noi". È necessario capire cosa potrebbe accadere - ha detto Putin, citato dall'agenzia Interfax - ed è necessario essere preparati per qualsiasi azione dei nostri possibili futuri detrattori. Lo fanno a discapito di se stessi. Sembra che non potrebbero fare questo o altro, ma lo fanno, deficienti". "Oh, chiedo scusa", ha aggiunto il presidente.
Zelensky: “Farò di tutto per incontrare Putin in Turchia”
"Io sarò in Turchia. Ci sarà anche il presidente Erdogan. Tutti sono pronti a incontrare il leader russo. Farò di tutto per incontrarlo, ovunque in Turchia". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev, come riportano i media ucraini. Ma, ha aggiunto, "penso che Putin non voglia che la guerra finisca, non voglia un cessate il fuoco, non voglia negoziati".
Mosca: "Negoziati devono riconoscere 'nuovi territori' russi"
Nei negoziati per la fine del conflitto in Ucraina bisognerà discutere '"l'entrata nella Federazione russa" dei "nuovi territori", vale a dire delle regioni ucraine che attualmente sono parzialmente occupate dalle forze russe. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dall'agenzia Ria Novosti. Le trattative, ha sottolineato Ryabkov, devono "garantire il riconoscimento delle realtà che si sono create negli ultimi tempi".
Kallas: "Putin non oserà incontrare Zelensky a Istanbul"
"Penso che Volodymyr Zelensky abbia fatto bene a dire 'Ok, sono disposto a incontrare Putin', penso che sia una buona mossa se si siedono al tavolo". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas alla conferenza sulla democrazia a Copenaghen. "Ma non credo che Putin oserà farlo", ha aggiunto."Gli Usa hanno mantenuto la porta aperta per attirare Mosca al tavolo, lo capisco. Ma ora sono passati 60 giorni da quando l'Ucraina ha accettato una tregua incondizionata, serve fare qualcosa di più", ha sottolineato Kallas.
Media: "Inviati Usa Witkoff e Kellogg saranno giovedì a Istanbul"
In attesa di sapere se anche Donald Trump volerà a Istanbul, gli inviati Usa Steve Witkoff e Keith Kellogg, scrive la Cnn, saranno in Turchia per i colloqui tra russi e ucraini. "È tutto molto dinamico in questo momento", ha detto il funzionario alla Cnn sulla presenza del presidente Usa.
Camera, Mulè ha incontrato il deputato della Rada ucraina
"Il Vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè, ha incontrato questa mattina a Montecitorio il deputato ucraino Serhii Alieksieiev, co-presidente del Gruppo di Cooperazione Interparlamentare tra la Verkhovna Rada dell'Ucraina e la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana. Lo rende noto un comunicato. "Un incontro utilissimo nel percorso che porterà il parlamento italiano e quello ucraino a confrontarsi durante la conferenza per la ricostruzione, a Roma nel luglio prossimo - spiega Mulè -. I rapporti tra i due parlamenti sono eccellenti e testimoniati da un continuo e proficuo scambio, di tipo formativo e legislativo. Nelle prossime settimane sarà definita l'agenda della conferenza per la ricostruzione che porterà il parlamento italiano ad avere un ruolo centrale nella definizione dei prossimi passi sulle azioni da compiere per accompagnare la ricostruzione e l'adesione dell'Ucraina all'UE". "L'incontro si inserisce nel quadro della cooperazione interparlamentare tra Italia e Ucraina, rafforzata dopo l'invasione russa del 2022".
Erdogan a Rutte: "Aumentati gli sforzi per una pace giusta"
Durante un incontro ad Ankara con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che "la Turchia ha intensificato i suoi sforzi per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia con una pace duratura e giusta" e che lui ha avuto colloqui con il presidente russo Putin e il presidente ucraino Zelensky. "La Turchia sostiene fermamente l'istituzione di un cessate il fuoco completo e mantiene la sua posizione secondo cui la Nato non dovrebbe prendere parte a questa guerra e che non si dovrebbe perdere l'opportunità per la pace". Lo riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
Fratoianni: "Guerra si fermi e arrivi cessate il fuoco"
"Spero che la guerra si fermi e penso che tutti dovrebbero avere lo stesso sentimento: sperare, lavorare magari per chi ha delle responsabilità, perché ci sia un cessate il fuoco, affinché la guerra si fermi e si apra finalmente la via della diplomazia. Sono mesi anzi qualche anno che noi lo ripetiamo talvolta anche in solitudine. L'unica fuoriuscita dalla guerra possibile è quella della diplomazia, eppure ci hanno detto di tutto : che eravamo putiniani, pacifinti, pacitonti eppure la realtà oggi è davanti agli occhi del mondo questa semplice verità". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs parlando con i cronisti davanti a Montecitorio degli sviluppi della guerra Russia Ucraina. "Non c'è alternativa alla diplomazia, poi - prosegue il leader di SI - la diplomazia può essere buona o meno buona migliore o peggiore, il punto è che ruolo giocano anche i nostri governanti, a proposito qual è la posizione dell'Italia? Quale proposta avanzano? Qual è l'ipotesi di pace su cui concretamente si lavora sul terreno diplomatico? Su tutto questo siamo ancora di fronte a un grande vuoto, lo stesso vuoto che ha accompagnato questi quasi quattro anni di guerra, noi l'abbiamo denunciato continueremo a denunciarlo, perché pensiamo che l'unica strada sia quella della pace. La presidente del consiglio Meloni si barcamena molto, essendo amica di Trump e quindi è preoccupata di non indispettirlo. Quello che a noi preoccupa maggiormente - conclude Fratoianni - è ancora una volta la fragilità, l'assenza, il balbettio del governo della destra di fronte ad una questione cruciale, quella dalla fuoriuscita dalla guerra".
Merz: "Nessuno accetta in Ue che confini si cambino con la forza"
"Nessuno di noi è disposto ad accettare che i confini vengano cambiati con la violenza militare, la nostra determinazione non va sottovalutata". Lo ha detto il cancelliere Friedrich Merz, a Berlino in conferenza stampa, ricordando che il problema principale è che "la guerra deve finire". "Sono della linea che si debbano tirare le conseguenze", nel caso in cui Mosca non si muovesse, ha spiegato. "Non possiamo farlo da soli, ma cecheremo di convincere i Paesi che ancora esitano", ha concluso.
Conte: "Italia ha scelto fallimentare strategia bellicista"
"L'Italia ha scelto un'unica strategia bellicista di scommettere sulla vittoria militare contro la Russia, una scommessa fallita in 3 anni di falsità che ci sono state raccontate. La realtà è che è un fallimento, oggi Putin ha un potere negoziale maggiore di quello che invece aveva all'indomani dell'aggressione, che rimane ingiustificata e assolutamente in violazione qualsiasi diritto internazionale". Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, parlando alla stampa a Bruxelles. "Quello che è evidente è che ormai tutti stanno comprendendo chi più e chi meno che solo la soluzione negoziale è l'unica possibile. Se l'avessero compresa a Washington, a Londra, i volenterosi e non volenterosi, questa verità prima ci saremmo risparmiati sicuramente centinaia di migliaia di morti", ha aggiunto Conte.
Salvini: "Sono d'accordo col Santo Padre, mai più la guerra"
"Sono d'accordo col Santo Padre, che penso mette d'accordo tutti: mai più la guerra, mi interessa meno di Macron". Lo ha detto a Verona, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti sugli sviluppi del conflitto in Ucraina. Per Salvini "fornire armi e minacciare sanzioni non sono il modo migliore per avviare un dialogo, storicamente, e quindi spero che nessuno intralci un percorso difficile che però c'è e in questi tre anni non c'è mai stato. Che Zelensky e Putin si parlino sotto la regia americana, mettiamola così, è un'ottima notizia"
Conte: "Putin non a Istanbul? Negoziato si fa anche in remoto"
A parte che il negoziato lo fai anche se non in presenza, io adesso non so se Putin andrà o non andrà, se si è sentito convocato e non accetta, ovviamente, essendo vittorioso sul campo, la convocazione. Però dico non iniziamo in questi giochini. Se vogliamo lavorare a un negoziato in modo serio non ci mettiamo a fare valutazioni su singoli passaggi, singoli gesti". Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, parlando alla stampa a Bruxelles rispondendo a una domanda sul mancato annuncio di partecipazione di Vladimir Putin al negoziato a Istanbul. "Serve abbracciare seriamente, un percorso dove ogni sforzo, ogni iniziativa viene concentrata, finalizzata a ottenere un risultato. Anche se ci sono grandissime difficoltà, anche se oggi Putin ha un maggior potere contrattuale rispetto al passato", ha aggiunto Conte.
Merz: "Se Mosca non fa un passo, l'Ue inasprirà le sanzioni"
Se Mosca non dovesse essere pronta a fare un passo nell'ambito di questa settimana, l'Europa è pronta a inasprire le sanzioni. Lo ha detto detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz a Berlino, in conferenza stampa con il premier greco.
Merz: "Putin accetti proposta, la palla è solo nel suo campo"
È bene che Zelenksy sia disposto giovedì a incontrare Putin e ad approvare una tregua, "ora davvero tocca a Putin accettare la proposta. La palla si trova esclusivamente nel campo della Russia". Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz, in conferenza stampa a Berlino con il premier greco, la prima a margine di un incontro bilaterale del neokanzler.
Vucic: 'Mi aspetto critiche per viaggio Mosca a vertice Tirana'
Il presidente serbo Aleksandar Vucic, parlando in conferenza stampa oggi a Belgrado con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, ha detto di aspettarsi critiche per il suo recente viaggio a Mosca al vertice della Comunità politica europea, in programma il 16 maggio a Tirana e al quale lui parteciperà. "Se mi aspetto reazioni e attacchi? Ma certo che me li aspetto. Sono un veterano della politica che sa come vanno queste cose", ha detto Vucic rispondendo ai giornalisti. E' importante, ha osservato, che si parli e che ognuno abbia la possibilità di dire quello che pensa. "Ritengo che ciò faccia parte dei valori europei, avere un colloquio aperto e sincero, con il dialogo e un approccio democratico. Io baderò a non danneggiare gli interessi strategici della Serbia, qualche volta ho risposto forse in maniera più brusca, ma io sono il presidente della Serbia, devo badare al percorso del nostro Paese". Il presidente, che con Costa ha più volte ribadito la determinazione di Belgrado a proseguire sulla strada dell'adesione alla Ue, ha lanciato un appello al nuovo governo serbo e al parlamento a lavorare con impegno in tale direzione, sottolineando al tempo stesso le buone performance della Serbia in campo economico, le migliori della regione, un risultato ottenuto anche grazie al sostegno dell'Unione europea. "Ciò è importante per i nostri cittadini, per un migliore livello di vita, ma quando parliamo di economia devo dire che senza l'Unione europea e il suo appoggio, difficilmente la nostra economia avrebbe avuto un tale successo, con un tale indice di crescita", ha affermato Vucic.
Stefanini (Ispi): 'Zelensky molto abile, Putin davanti a decisione più difficile'
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "è stato molto abile e molto intelligente'', dimostrando di essersi ''adattato alla nuova dinamica politica e diplomatica'' in cui siamo entrati e che rappresenta ''una svolta per l'Ucraina''. D'altro lato il presidente russo Vladimir Putin "è in difficoltà'' e ''si trova davanti a una delle decisioni più difficile da prendere da quando è iniziata la guerra'', di fatto messo alle strette da Zelensky che lo ha invitato a Istanbul dicendosi ''pronto a negoziare anche a guerra in corso'' e ''dimostrando a Trump che non è lui il vero ostacolo, ma chi non vuole davvero la pace è Putin''. Lo spiega ad Adnkronos Stefano Stefanini, senior advisor dell'Ispi ed ex ambasciatore alla Nato, secondo cui vale il principio che ''essere assenti è peggio che essere presenti'' e ''chi è assente ha sempre torto''.
Ma c'è qualcosa che va anche oltre la guerra in Ucraina. ''Se il vero obiettivo di Putin è quello di creare una spaccatura tra l'Europa e gli Stati Uniti, che è quello che Mosca ha sempre voluto dai tempi della Guerra Fredda, non andando a Istanbul di fatto riavvicina le posizioni di Trump a quelle dei leader europei'', spiega Stefanini. Un riavvicinamento che sta già avvenendo perché, ricorda Stefanini, ''la prima proposta dei 30 giorni di tregua sostenuta dagli Stati Uniti e presentata a Gedda agli ucraini era stata portata la prima volta a Washington dal premier britannico Starmer e dal presidente francese Macron''. Perché se ''permangono difficoltà tra Ue e Usa in campo commerciale, sull'Ucraina le posizioni di Trump e dei leader di Francia, Germania e Regno Unito si sono già avvicinate'', spiega.
Andando a Istanbul, però, ''Putin riconoscerebbe Zelensky come interlocutore, cosa che si era sempre rifiutato di fare, e rinuncerebbe a uno dei punti fermi delle sue richieste'', ovvero che avrebbe ''negoziato solo dopo un cambio alla presidenza dell'Ucraina'', afferma Stefanini. La verità, prosegue, è che ''Putin non vuole finire la guerra se non a una serie di condizioni inaccettabili per l'Ucraina, per l'Europa e anche per Trump. Ora è messo di fronte a una scelta, se dice di 'no' si mette nettamente dalla parte del torto anche nei confronti di Trump, con il quale è in corso un disgelo da mesi''.
Salvini: "Washington ha portato Putin e Zelensky al tavolo"
"Probabilmente è più Washington che ha portato Putin e Zelensky a sedersi intorno al tavolo, perché qualcuno ancora oggi in Europa parla di armi, di guerra, di missili". Lo ha detto a Verona Matteo Salvini, a proposito delle trattative Russia-Ucraina. "Questi tre anni di guerra sanguinaria - ha aggiunto Salvini - mi dicono che l'Europa ha delegato a qualche ultrà trattative di pace che non sono mai partite, c'è Trump da cento giorni, e se si vedono Putin e Zelensky il merito arriva da là, anche perché non si vedono a Bruxelles o a Parigi o a Berlino ma si vedono a Istanbul o nei paesi arabi. Diciamo che l'Europa è la grande assente da questo scenario, come dallo scenario nordafricano, come dallo scenario mediorientale. Quindi Trump potrà avere mille difetti, però sicuramente se c'è un tavolo di negoziato il merito è suo", ha concluso.
Cremlino: "L'approccio dell'Europa punta a continuare guerra"
L'approccio dell'Europa alla questione ucraina è volto a proseguire la guerra e contrasta con l'approccio di Mosca e Washington. Lo dice il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riportano le agenzie russe. "Il suo approccio (dell'Europa ndr) non è equilibrato. E' piuttosto a favore della guerra, mirato a continuarla. Ed è in netto contrasto con l'approccio che viene dimostrato, ad esempio, a Mosca o a Washington", ha detto Peskov , rispondendo alla domanda se ci sia un posto per i leader europei al tavolo dei negoziati in Turchia.
Mosca: "Non accettiamo conclusioni Onu su tragedia Mh17" (2)
"La nostra posizione è ben nota: la Russia non è un Paese che ha preso parte alle indagini su questo incidente, quindi non accettiamo conclusioni di parte", ha affermato il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, in risposta alla richiesta di commentare la decisione dell'Icao. Il Boeing della Malaysian Airlines (volo Mh17) era in viaggio da Amsterdam a Kuala Lumpur e si ritiene che sia stato abbattuto in Ucraina da un missile russo all'inizio del conflitto tra le truppe ucraine e i miliziani separatisti del Donbass sostenuti da Mosca. Il gruppo investigativo congiunto di Australia, Belgio, Malesia, Paesi Bassi e Ucraina ha concluso che l'aereo sia stato abbattuto utilizzando un sistema missilistico terra-aria Buk di fabbricazione russa portato dalla Russia nel territorio ucraino controllato dai separatisti. Nel novembre del 2022, un tribunale olandese ha condannato in contumacia al carcere a vita il cittadino russo Igor Girkin (noto anche come Igor "Strelkov"), uno degli ex leader dei separatisti filorussi, e altri due imputati.
Think tank: da indicatori possibile crisi banche Russia
"I dati fiscali della Russia non corrispondono realmente a ciò che pensiamo stiano destinando allo sforzo bellico. Questo perché gran parte del finanziamento della macchina da guerra avviene attraverso il sistema bancario, sotto forma di prestiti al complesso militare-industriale. Se si aggiungesse questo ai dati fiscali ufficiali, il disavanzo fiscale sarebbe all'incirca il doppio rispetto a quanto mostrato nelle statistiche ufficiali. Questo sta ora generando rischi finanziari all'interno del sistema bancario. La Russia ha registrato una forte crescita del credito, anche a causa degli alti tassi di interesse, e la crescita dei depositi è molto robusta. Questi sono tutti indicatori che solitamente osserviamo quando vogliamo prevedere una crisi bancaria". Lo ha dichiarato il direttore dello Stockholm Institute of Transition Economics (Site), Torbjorn Becker, presentando il report del Site sullo stato dell'economia russa insieme alla ministra delle Finanze svedese, Elisabeth Svantesson. "Come ben sappiamo, gli economisti sono pessimi nel prevedere se e quando una crisi bancaria avverrà. Tuttavia, abbiamo una comprensione abbastanza solida di quali siano i fattori di rischio associati alle crisi bancarie. E possiamo vedere che diversi di questi indicatori di rischio stanno aumentando in Russia. Questo significa che il loro sistema finanziario, la loro performance macroeconomica, è sotto pressione, non è in equilibrio, i rischi stanno aumentando", ha poi affermato. Il report è stato presentato anche durante la riunione dei ministri dell'Economia dell'Ue di oggi.
Cremlino: "Russia procede con preparativi per negoziati Istanbul"
"La Russia procede con i preparativi per i negoziati fissati per giovedì", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, precisando che dalla presidenza russa per il momento non si intende precisare oltre sull'incontro fra Russia e Ucraina di Istanbul, quindi sulla eventuale presenza di Vladimir Putin, che Volodymir Zelensky ha detto di aspettare in Turchia.
Ue: "Putin sorpreso da disponibilità Zelensky, accetti"
"Probabilmente è rimasto sorpreso dalla disponibilità del presidente Zelensky a incontrarlo di persona, e quindi siamo ansiosi di vedere la disponibilità del presidente Putin a incontrare Zelensky giovedi'". Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, nel briefing quotidiano con la stampa rispondendo a una domanda sulla reazione del presidente russo alla disponibilità del suo omologo ucraino a un incontro di persona a Istanbul.
Ue: "La palla è nel campo della Russia"
"Abbiamo visto che Vladimir Putin non è affidabile, contano più i fatti delle parole. Domenica notte oltre 100 droni hanno sorvolato l’Ucraina, uccidendo ancora una volta civili innocenti. Ora abbiamo un cessate il fuoco incondizionato a cui Volodymyr Zelensky ha acconsentito, con l’Ucraina che resta forte grazie al nostro sostegno. La palla è nel campo della Russia". Lo afferma una portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa, in riferimento alla proposta Usa di un cessate il fuoco immediato.
Il presidente russo "sarà probabilmente rimasto sorpreso dalla disponibilità del presidente Zelensky a incontrarlo di persona, e attendiamo di vedere se anche il presidente Putin sarà pronto a incontrarlo giovedì", aggiunge un'altra portavoce, riferendosi al possibile incontro tra i due, più il presidente statunitense Donald Trump, giovedì a Istanbul, ipotesi ventilata dai leader in momenti diversi ma non ancora ufficializzata.
Kiev: "L'assenza di Putin a Istanbul sarebbe il segnale definitivo"
Kiev ha affermato che l'assenza del presidente russo Vladimir Putin dai colloqui di giovedì a Istanbul, dove è prevista la partecipazione del suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, sarebbe il "segnale definitivo" che Mosca non vuole porre fine alla guerra. "Credo che se Vladimir Putin si rifiutasse di visitare la Turchia, ciò darebbe il segnale definitivo che la Russia non vuole porre fine a questa guerra, che non è disposta a negoziare", si legge in una dichiarazione pubblicata sul sito web della presidenza ucraina, citando Andrei Yermak, braccio destro di Zelensky.
Cremlino: "Europei sono pro Kiev, non possono mediare"
I Paesi europei non possono rivendicare un ruolo di mediazione nel conflitto ucraino, perché la loro posizione è "interamente dalla parte dell'Ucraina" e mira alla continuazione della guerra. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Poiché l'Europa è, dopotutto, interamente dalla parte dell'Ucraina - ha detto citato dall'agenzia Interfax - non può in alcun modo rivendicare un approccio imparziale, un approccio equilibrato. Il suo approccio non è equilibrato, è piuttosto a favore della guerra, mirato a continuarla, ed è in netto contrasto con quello che viene dimostrato, ad esempio, a Mosca o Washington".
Witkoff: "Problemi principali sono regione contese e Zaporizhzhia"
"Penso che i problemi principali" da risolvere in un eventuale negoziato tra Mosca e Kiev "siano le regioni (contese, ndr), la centrale nucleare (di Zaporizhzhia, ndr), e come gli ucraini possano usare il fiume Dnepr e raggiungere" il Mar Nero. Lo ha dichiarato l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, in un'intervista rilasciata a Breitbart in vista del possibile incontro tra le parti in guerra giovedì in Turchia.
"Ci sono cose qui che non credo saranno difficili da risolvere se portiamo le parti al tavolo", ha proseguito Witkoff, che nel corso dell'intervista registrata giovedì scorso alla Casa Bianca ha spiegato che ci sono cinque regioni dell'Ucraina attualmente contese: due sotto il controllo russo e tre sotto controllo misto. L'inviato ha poi definito la centrale nucleare di Zaporizhzhia "un piccolo gioiello della corona" per la quantità di elettricità che può produrre e che attualmente è "una parte importante di questa discussione".
Un altro nodo, ha precisato, riguarda le vie d'acqua e il modo in cui l'Ucraina può accedere al Mar Nero, bacino strategico per raggiungere il Mediterraneo e gli oceani.
Mosca: "Non accettiamo conclusioni Onu su tragedia Mh17"
Il Cremlino ha detto di non accettare e ha definito "di parte" le conclusioni dell'agenzia per l'aviazione civile delle Nazioni Unite (Icao), che ha dichiarato la Russia responsabile dell'abbattimento del volo MH17 il 17 luglio 2014 in Ucraina, in cui morirono 298 persone. Lo riporta l'agenzia Interfax.
Kiev: Se assente ai colloqui "segnale finale" che Putin non vuole lo stop della guerra
"Se Vladimir Putin si rifiuta di venire in Turchia, questo sarà il segnale finale che la Russia non vuole mettere fine a questa guerra, che la Russia non è disponibile e pronta per nessun negoziato". Così il capo dello staff di Volodymyr Zelensky afferma in una dichiarazione diffusa dalla presidenza ucraina.
Witkoff: "Ultimatum Trump, colloqui diretti o passo indietro Usa"
Il presidente Donald Trump "ha dato un ultimatum a entrambe le parti: senza colloqui diretti e se non si terranno rapidamente, allora crede che gli Stati Uniti dovrebbero fare un passo indietro da questo conflitto, qualunque cosa ciò significhi, e semplicemente non essere coinvolti". Lo ha dichiarato l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, in un'intervista rilasciata a Breitbart in vista del possibile incontro tra Russia e Ucraina giovedì in Turchia.
"È una questione che vogliamo mediare. Non è la nostra guerra. Non l'abbiamo iniziata, ma vogliamo contribuire a porvi fine. Il modo in cui ciò avviene è un cessate il fuoco: tutti interrompono la violenza e trascorriamo un po' di tempo insieme per affrontare le questioni principali, e credo che ci riusciremo", ha aggiunto Witkoff nel corso dell'intervista registrata giovedì scorso alla Casa Bianca.
L'inviato della Casa Bianca ha poi sottolineato di ritenere che "i russi vogliano davvero una soluzione pacifica" e "il nostro compito" è riunire le parti "in una stanza e mostrare loro che le alternative a una risoluzione pacifica sono negative per tutti".
Berlino: "La Russia non lasci una sedia vuota"
"Vorrei sottolinearlo ancora una volta: l'Ucraina si è mossa molto, è pronta a trattare senza precondizioni per una tregua e un accordo di pace e ora tocca alla Russia. La Russia non dovrebbe lasciare una sedia vuota" a Istanbul. Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul a Berlino "Ma deve presentarsi, se è davvero interessata alla pace", ha proseguito. "C'è una richiesta chiara", ha continuato citando anche il ministro americano Rubio, e nel caso in cui Mosca non dovesse essere disponibile "ci saranno conseguenze, c'è grande determinazione" sulla reazione europea. "La Russia deve essere disposta a un decisivo passo avanti e sedersi al tavolo".
Salvini: "Incontro Istanbul merito Trump non dell'Europa"
"E' un merito più di Washington che dei volenterosi di Macron se Russia e Ucraina si siedono ad un tavolo. Questi tre anni di guerra sanguinaria mi dicono che l'Europa ha delegato a qualche ultrà trattative di pace che non sono mai partite, poi c'è Trump da 100 giorni e se si vedono Putin e Zelensky il merito arriva da lui". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini parlando a margine della sua visita ad Automotive Dealer Day in corso a Verona. "L'Europa è la grande assente da questo scenario come dallo scenario nordafricano o dallo scenario mediorientale - ha poi concluso - Trump potrà avere mille difetti, però sicuramente se c'è un tavolo di negoziato, il merito è suo".
Mosca: "Conquistato un villaggio nel sud-est dell'Ucraina"
Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe abbiano preso il controllo di un altro villaggio: quello di Mirolyubivka, nella regione di Donetsk, nel sud-est dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Interfax. Le dichiarazioni di Mosca non sono al momento verificabili in modo indipendente.
Kiev: "Se Putin andrà a Istanbul modificheremo legge su divieto"
L'Ucraina potrebbe modificare il divieto di colloqui con il dittatore russo Vladimir Putin, sancito per decreto, se il presidente russo accetterà di incontrare il presidente Volodymyr Zelensky a Istanbul. Lo ha riferito il consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente Mykhailo Podoliak, come riporta Rbc Ukraina. "Noi non consideriamo Putin un presidente legittimo ma di fatto è lui l'unico a controllare la Russia. Pertanto, dal punto di vista legale, basterà apportare modifiche alla decisione del Consiglio Nazionale e saranno adottate le necessarie norme di regolamentazione giuridica", ha spiegato Podoliak.
Cremlino: "Annunceremo delegazione Istanbul quando Putin decide"
La Russia annuncerà la delegazione che parteciperà ai negoziati con la parte ucraina a Istanbul non appena il capo dello Stato Vladimir Putin riterrà necessario annunciarlo. Lo dice il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov. "Non appena il presidente lo riterrà necessario, lo annunceremo", ha detto Peskov ai giornalisti, rispondendo alla domanda su chi rappresenterà la Russia ai colloqui di Istanbul, secondo Ria Novosti.
Berlino: "Zelensky sarà a Istanbul, giovedì giorno importante"
"Il presidente Zelensky ha già detto alla fine della settimana scorsa che giovedì prossimo sarà a Istanbul, perciò per me è chiaro che sarà una giornata importante". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul a margine del vertice sul peacekeeping a Berlino.
Podolyak: "Istanbul Zelensky è pronto a parlare solo con Putin"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy è pronto a parlare solo con Vladimir Putin durante i colloqui a Istanbul. Lo ha affermato il consigliere del capo dell'ufficio presidenziale, Mykhailo Podolyak, come riporta RBC-Ucraina. " Che senso ha tenere una riunione a un livello inferiore? - sostiene - Zelensky non può incontrarsi con altri, ad esempio Medinsky (consigliere del presidente russo, ndr)... Beh, questa persona non è certo sufficiente per discutere questioni fondamentali", ha risposto Podoliak.
Media: sanzioni occidentali sospese in attesa summit di Istanbul
I leader europei sono pronti ad attendere fino a dopo un possibile incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy e il presidente russo Vladimir Putin in Turchia prima di spingere gli Stati Uniti ad annunciare nuove sanzioni contro Mosca: lo sostiene Bloomberg citando fonti a conoscenza della questione. A seguito dei colloqui tra funzionari statunitensi ed europei di ieri, è apparso chiaro che la parte americana voleva dare l'opportunità ai colloqui tra Russia e Ucraina di svolgersi giovedì, prima di aumentare la pressione su Putin.
Kiev: nella notte solo 10 droni russi, tutti abbattuti
I russi hanno attaccato stanotte l'Ucraina solo con 10 droni che sono stati tutti abbattuti. Lo sostiene l'Aeronautica militare delle Forze armate dell'Ucraina, come riporta Rbc Ukraina.
Volo MH17, l'Onu: "Russia responsabile dello schianto in Ucraina nel 2014"
Il Consiglio dell'organizzazione ha affermato che i reclami presentati da Australia e Paesi Bassi in merito al volo della Malaysia Airlines erano "fondati in fatto e in diritto". Nell'incidente aereo, provocato da un missile terra-aria, morirono 298 persone. LEGGI
Zelensky: "Sarò a Istanbul giovedì, mentre Mosca tace"
Onu: Russia responsabile schianto volo MH17 in Ucraina nel 2014
L'agenzia Onu per l'aviazione civile (Icao) ha dichiarato che la Russia e' responsabile dello schianto del volo MH17, abbattuto nel 2014 sopra l'Ucraina, causando la morte di 298 passeggeri e membri dell'equipaggio. Il Consiglio dell'organizzazione, con sede a Montreal, in Canada, ha affermato che i reclami presentati da Australia e Paesi Bassi in merito al volo della Malaysia Airlines erano "fondati in fatto e in diritto". Questa e' la prima decisione
del Consiglio dell'organizzazione "nel merito di una controversia tra Stati membri", sottolinea il comunicato diffuso dall'Icao.
Media: Ue attende colloqui Turchia prima sanzioni Mosca
L'Unione europea ha deciso di attendere l'esito dei negoziati sull'Ucraina in programma il 15 maggio a Istanbul prima di discutere nuove sanzioni contro la Russia. A riferirlo sono fonti dell'agenzia Bloomberg, secondo cui il 12 maggio gli Stati Uniti hanno notificato ai funzionari europei la loro intenzione di consentire a Russia e Ucraina di tenere colloqui ad Ankara, per poi prendere in considerazione l'aumento della pressione su Mosca, appellandosi agli Usa per l'introduzione di nuove sanzioni anti-russe. I leader degli Stati europei vogliono nuovamente chiedere al leader americano Donald Trump di adottare misure restrittive se "Putin si rifiuta di incontrare Zelensky o la Russia non accetta un cessate il fuoco immediato e incondizionato", ha scritto l'agenzia, le cui dichiarazioni vengono riprese dalla russa Tass. Tuttavia, secondo Bloomberg, l'amministrazione statunitense non ha ancora preso una decisione definitiva sulla questione delle sanzioni anti-russe, in merito alle quali il Dipartimento di Stato non ha ancora rilasciato commenti.