Introduzione
Sono ore cruciali per il futuro della guerra tra Russia e Ucraina: dopo la proposta dei Paesi volenterosi, appoggiata dagli Stati Uniti, la Russia ha risposto con l’invito a Kiev a una trattativa diretta tra le parti in Turchia a partire dal 15 maggio. "Non ha senso continuare a massacrare anche solo per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco completo, duraturo e affidabile a partire dal 12 maggio, e l'Ucraina allora sarà pronta a incontrarla", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Più tardi ha aggiunto: "Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire dal 12, per fornire la base necessaria alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni. E aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse"
Quello che devi sapere
La proposta dei Paesi volenterosi
- È una proposta articolata su più punti quella messa giù dai Paesi volenterosi, con la presenza fisica a Kiev nel fine settimana di Emmanuel Macron, Keir Starmer, Friedrich Merz e Donald Tusk, con il collegamento in video anche della premier italiana Giorgia Meloni. La roadmap prevede una tregua incondizionata di 30 giorni, a partire da oggi, lunedì 12 maggio, nei cieli, in mare e sulla terraferma, con un monitoraggio garantito dagli Usa, "per dare una reale possibilità alla diplomazia". In questo periodo, assicura Zelensky, il lavoro si concentrerà "sulla definizione delle basi di sicurezza, politiche e umanitarie per la pace". Il secondo punto prevede "il rafforzamento delle forze di difesa dell'Ucraina" che al suo interno dovrebbe comprendere "il contingente di sostegno" in corso di elaborazione dai Volenterosi; a corollario c'è "il finanziamento della nostra resilienza in materia di difesa sia gli investimenti nella produzione di armi in Ucraina, in progetti congiunti e nei paesi europei". Il terzo elemento del piano è composto dall'uso efficace dei beni russi congelati e di discuterne in occasione del prossimo vertice del G7. Quarto e ultimo, le sanzioni: "Se la Russia rifiuta un cessate il fuoco completo e incondizionato, devono essere applicate sanzioni più severe ai suoi settori energetico (petrolio, flotta ombra, combustibili fossili) e bancario", ammonisce Zelensky
Per approfondire: Ucraina, Macron: "Proposta di tregua 30 giorni". Cremlino: "Valuteremo"
La controfferta di Putin
- La risposta dal Cremlino non si è fatta attendere: dopo poche ore infatti il presidente russo ha dichiarato di voler chiedere all’omologo turco Recep Tayyip Erdogan di organizzare il 15 maggio a Istanbul negoziati diretti tra Mosca e Kiev, non escludendo che questo possa portare ad un cessate il fuoco esteso. Putin, in una dichiarazione notturna ai giornalisti ripresa da Ria Novosti, ha accusato Kiev di avere rifiutato varie proposte di cessate il fuoco, compreso l'ultimo di tre giorni, scaduto alla scorsa mezzanotte. "Nonostante tutto - ha proseguito - proponiamo alle autorità di Kiev di riprendere i negoziati che loro hanno interrotto nel 2022, riprendere trattative dirette, e senza precondizioni. Proponiamo di cominciare senza indugi il prossimo giovedì, 15 maggio, a Istanbul, dove sono state tenute in precedenza e dove erano state interrotte". Putin ha inoltre ringraziato l'amministrazione americana di Donald Trump per gli sforzi di mediazione
Per approfondire: Guerra Ucraina Russia, Kiev: "Bombe russe su Ucraina nonostante la tregua di Putin"
La posizione di Kiev
- Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato di aspettarsi che Mosca si impegni per un cessate il fuoco di 30 giorni a partire da oggi e che Kiev è "pronta" per colloqui diretti con la Russia. "Non ha senso continuare a massacrare anche solo per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco completo, duraturo e affidabile a partire dal 12 maggio, e l'Ucraina allora sarà pronta a incontrarla", ha dichiarato Zelensky sui social media, dopo che il leader russo, Vladimir Putin, aveva proposto colloqui solo poche ore prima. Più tardi, il presidente ucraino ha aggiunto: "Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire dal 12 maggio, per fornire la base necessaria alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni. E aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse"
Zelensky: “Stiamo preparando buone decisioni”
- "Stiamo preparando buone decisioni a sostegno dell'Ucraina e del suo popolo”, ha detto ieri nel suo consueto videomessaggio serale, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Ho parlato con il presidente francese Emmanuel Macron. Emmanuel, grazie per il suo supporto. Ho parlato anche con il presidente finlandese Stubb - Alexander, grazie!", ha osservato Zelensky. "Voglio anche ringraziare tutti i leader - il primo ministro britannico Starmer, il cancelliere tedesco Merz e il primo ministro polacco Tusk - che ieri erano a Kiev insieme a Emmanuel, così come tutti coloro che si sono uniti a noi online. Abbiamo avuto un incontro molto produttivo. Sono anche grato a tutti i leader e ai Paesi con cui abbiamo parlato di sicurezza, diplomazia e cessate il fuoco - 30 Paesi, l'Unione Europea e la Nato", ha proseguito. Zelensky ha auspicato che la Russia attui un cessate il fuoco, quindi attenderà personalmente il leader del Cremlino Vladimir Putin in Turchia il 15 maggio.
L’opinione della Francia
- La proposta del presidente russo Vladimir Putin di negoziati diretti tra Russia e Ucraina è "un primo passo, ma non sufficiente", ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron. “Un cessate il fuoco incondizionato non è preceduto da negoziati", ha affermato Macron ai giornalisti scendendo da un treno nella città polacca di Przemysl. Putin sta "cercando una via d'uscita, ma vuole comunque guadagnare tempo", ha aggiunto
Non verranno resi noti gli aiuti tedeschi all’Ucraina
- Simile a quella francese è anche la proposta tedesca. "A Kiev abbiamo chiesto ai nostri partner un cessate il fuoco di 30 giorni per creare uno spazio per i negoziati. L'Ucraina ha accettato senza se e senza ma. Se la parte russa sta ora segnalando la volontà di parlare, questo è inizialmente un buon segno. Ma non è affatto sufficiente", ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz, in una nota diramata dalla cancelleria. "Ci aspettiamo che Mosca accetti subito un cessate il fuoco, che renderebbe possibile un vero e proprio negoziato. Prima devono tacere le armi, poi possono iniziare i colloqui", ha aggiunto. Come ha poi sottolineato ai media tedeschi, il cancelliere si dichiara anche pronto ad aumentare il sostegno a Kiev. "La nostra è stata la maggiore iniziativa diplomatica degli ultimi mesi se non degli ultimi anni, per mettere fine alla guerra in Ucraina", ha dichiarato Merz al Tagesthemen. "Noi daremo sostegno all'Ucraina al punto che avrà la chance di continuare a difendersi da questa aggressione", ha continuato, spiegando che sia immaginabile che il governo finanzi l'Ucraina in modo che sia in grado di produrre più armi proprie. Il neocancelliere non ha chiarito se consegnerà i Taurus, sempre negati da Scholz in passato, ma ha spiegato che in futuro Berlino non renderà più pubblici i dettagli dei sistemi di armi che fornirà agli ucraini. "La Russia ha iniziato questa guerra e la Russia deve dare un segnale chiaro di volerla chiudere", ha concluso
L’opinione degli USA
- Si allineano ai Paesi volenterosi anche gli Stati Uniti. "Prima un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni e poi, durante questo periodo, si passa a una discussione di pace globale. Non il contrario", ha dichiarato Keith Kellogg, l'inviato speciale di Donald Trump per l'Ucraina, replicando indirettamente al presidente russo Vladimir Putin. "Il presidente Putin non vuole avere un cessate il fuoco con l'Ucraina ma vuole vedersi giovedì in Turchia per negoziare una possibile fine a questo bagno di sangue. L'Ucraina dovrebbe accettare immediatamente: in questo modo potrebbe capire se un accordo è possibile. Se non lo è i leader europei e gli Stati Uniti sapranno come stanno le cose e potranno procedere. Inizio a dubitare che l'Ucraina farà un accordo un Putin, che è troppo impegnato a celebrare la vittoria della Seconda Guerra Mondiale, che non sarebbe stata vinta senza gli Stati Uniti", ha dichiarato il presidente americano Donald Trump. Resta ottimistica, comunque, la visione dello stesso presidente, che ha ribadito la sua intenzione di "continuare a lavorare con entrambe le parti" per porre fine al conflitto in Ucraina. "Potenzialmente un giorno grandioso per Russia e Ucraina!", ha scritto Trump sul suo account Truth Social. "Pensate alle centinaia di migliaia di vite che saranno salvate con la fine, auspicabilmente, di questo infinito 'bagno di sangue'... Continuerò a lavorare con entrambe le parti per garantire che ciò accada", ha aggiunto
Erdogan: “Turchia pronta a ospitare negoziati per la pace”
- Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin dicendosi pronto ad ospitare i negoziati per la pace in Ucraina. Secondo una dichiarazione della presidenza turca, Erdogan ha detto a Putin che "i colloqui di pace tra Russia e Ucraina proseguiranno a Istanbul da dove si erano interrotti e che la Turchia è pronta a ospitare negoziati che porterebbero a una soluzione permanente" al conflitto
Una timida apertura
- L’apertura di Vladimir Putin appare un segnale in decisa controtendenza rispetto al pessimismo dei giorni scorsi, quando persino il vicepresidente americano JD Vance aveva ammesso che Mosca chiedesse troppo per la pace in Ucraina e che fosse impossibile per gli Usa mediare tra due parti che non si parlavano. "Pensiamo che sia forse impossibile per noi garantire una mediazione completa senza almeno qualche negoziato diretto tra le due parti", aveva dichiarato il vicepresidente
Per approfondire: Guerra Ucraina Russia, atteso vertice dei leader europei a Kiev. Meloni in videocall
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