Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"
"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni
- "Ferite terribili, fame acuta e grave rischio di malattie". Così il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha descritto la situazione in cui versa la popolazione della Striscia di Gaza, invasa via terra da Israele e bombardata da inizio ottobre in risposta al sanguinoso attacco di Hamas in territorio ebraico
- La comunità internazionale, spiega ancora il direttore dell'Oms, deve prendere "misure urgenti per alleviare il grave pericolo che affligge la popolazione di Gaza e che mette a repentaglio la capacità degli operatori umanitari"
- Come denunciato da Ghebreyesus, la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per facilitare l'aumento degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza "deve ancora avere un impatto". La risoluzione è stata approvata la scorsa settimana
- "I Paesi del Consiglio di sicurezza devono trasformare in realtà con urgenza la risoluzione recente per creare pause nelle ostilità e corridoi umanitari a Gaza. Giorno dopo giorno le necessità degli abitanti di Gaza devastati dalla guerra crescono. I pericoli, la cattiva salute, la fame, la sete, la mancanza di rifugi, non dovrebbero essere la norma per milioni di persone, ma invece lo è", ha detto Ghebreyesus
- L'Organizzazione mondiale della Sanità ha anche affermato di aver consegnato forniture a due ospedali martedì 26 dicembre, sottolineando però che solo 15 dei 36 centri ospedalieri della Striscia funzionano a pieno regime
- Come riporta il Guardian, un appello simile a quello del direttore dell'Oms è arrivato dall'ufficio per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha), che ha spiegato come la portata e l'intensità delle operazioni di terra e degli scontri tra le forze israeliane e i gruppi armati palestinesi stiano ostacolando la consegna degli aiuti
- "Le operazioni umanitarie si trovano ad affrontare crescenti sfide operative a causa dell'intensificarsi delle ostilità, dell'insicurezza, delle strade bloccate, della scarsità di carburante e delle comunicazioni estremamente limitate", ha affermato l'Ocha in una nota, esprimendo la sua "grave preoccupazione per il continuo bombardamento del centro di Gaza da parte delle forze israeliane"
- Il bilancio delle vittime a Gaza sale a 21.110. Lo riferisce il Ministero della Sanità di Hamas citato da Al Jazeera, che conta il numero di morti da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai terroristi
- Sempre secondo Hamas, dal 7 ottobre 55.243 palestinesi sono stati feriti e 7mila risultano ancora dispersi. Nelle ultime 24 ore, 195 persone sono state uccise e 325 sono state ferite. Secondo gli osservatori internazionali, gli sfollati - che ogni giorno combattono fame e freddo - nella Striscia sono ormai 1,9 milioni
- Nel frattempo, i commando dell'esercito israeliano stanno intensificando le operazioni a Khan Yunis, nel sud della Striscia, dove - spiegano fonti militari - "sono stati eliminati molti terroristi, sono stati localizzati e distrutti gli imbocchi dei tunnel, sono stati effettuati decine di attacchi mirati e sono stati distrutte molte infrastrutture terroristiche"