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Guerra Israele-Hamas, Onu: "Bombe di Israele su un convoglio umanitario"

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Medioriente, esercito Israele in allerta elevata al nord
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Medioriente, esercito Israele in allerta elevata al nord
00:02:08 min

Un convoglio con aiuti umanitari di ritorno dal nord della Striscia di Gaza è finito sotto il fuoco israeliano. Lo ha denunciato l'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi. Almeno 20 persone sono state uccise in un attacco israeliano al campo profughi di Nuseirat: lo scrive l'agenzia di stampa palestinese Wafa, che cita fonti mediche. Molte altre persone sono ritenute disperse

in evidenza

Un convoglio con aiuti umanitari di ritorno dal nord della Striscia di Gaza è finito sotto il fuoco israeliano. Lo ha denunciato l'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, spiegando che soldati israeliani hanno sparato contro il convoglio che si muoveva lungo il percorso indicato dall'esercito.

Uomini ma anche donne e almeno due bambini sarebbero stati detenuti e spogliati dalla Forze in uno stadio nel nord di Gaza: sono le immagini mostrate dalla Cnn. Rammarico di Israele per l'uccisione di civili nel campo profughi palestinese al-Maghazi. Nuovi raid al sud, Hamas denuncia 50 morti. Droni dal Libano. Anche l'Italia finisce nel mirino degli Hezbollah. I miliziani libanesi, alleati dell'Iran, hanno indicato anche Roma tra i partecipanti della "coalizione del male", ovvero l'alleanza marittima occidentale guidata dagli Usa e "creata per proteggere gli interessi di Israele". 


Gli approfondimenti:

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Liveblog del 30 dicembre 2023 sulla guerra Israele Hamas

Hamas, nessun rilascio di ostaggi finché ci sono combattimenti

Un leader di Hamas Osama Hamda ha detto ad Al Jazeera che non si parla di un rilascio di ostaggi israeliani prima che i combattimenti a Gaza finiscano. Affermazioni che arrivano dopo che i media israeliani riportavano che i mediatori del Qatar avrebbero detto a Israele che Hamas "è d'accordo in linea di principio" a tornare al tavolo dei negoziati.  Hamda ha affermato che l'eventuale rilascio degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di un mese non è stato discusso. "Abbiamo informato chiaramente tutti i mediatori che la nostra priorità è fermare l'aggressione contro Gaza una volta per tutte", ha detto Hamda.

Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere

Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è  stato mostrato il giorno  dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio,  dopo 40 giorni, ancora è  impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per  Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'ANALISI

Biden approva la vendita di emergenza di armi a Israele

L'amministrazione Biden, per la seconda volta nel mese, ha aggirato il Congresso e approvato la vendita di emergenza di armi a Israele per un valore di 147,5 milioni. "Data l'urgenza delle necessità di Israele, il segretario di stato ha notificato al Congresso di aver esercitato i suoi poteri nel determinare l'esistenza di un'emergenza che richiedeva un'approvazione immediata", afferma il Dipartimento di Stato sottolineando che "gli Stati Uniti sono impegnati nella sicurezza di Israele ed è vitale per gli interessi nazionali degli Usa assicurare che Israele sia in grado di difendersi dalle minaccia che affronta". 

Missili da Siria, Israele contrattacca

L'esercito israeliano ha attaccato oggi diversi punti in Siria dopo il lancio di due razzi sul suo territorio settentrionale.

"Due lanci di proiettili sono stati identificati dalla Siria" e "sono caduti in campo aperto", ha detto un portavoce militare israeliano. Le forze israeliane "stanno attaccando i punti di origine del fuoco". Il portavoce ha aggiunto che, poche ore prima, dopo un'altra giornata di fuoco incrociato nell'area di confine tra Israele e Libano, l'esercito ha nuovamente attaccato le infrastrutture della milizia sciita libanese Hezbollah e un punto di lancio di razzi del gruppo. La milizia sciita ha rivendicato otto nuove azioni contro obiettivi militari nel nord di Israele.

La guerra Israele-Hamas tra racconto giornalistico e fake news

Il dibattito tra la direttrice di QN Agnese Pini, i direttori di  Repubblica Maurizio Molinari, del Corriere della  Sera Luciano Fontana e  di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, sul racconto del  conflitto in  medioriente, nella ricerca quotidiana di un equilibrio  nella narrazione  dei fatti e sul rischio sempre presente della  diffusione di fake news. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele, Erdogan su Netanyahu: "A Gaza si comporta come Hitler"

Lo ha detto il presidente turco durante una cerimonia ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt, contestando gli attacchi di Israele contro la Striscia. L'ARTICOLO

Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra

Mentre  nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa  già alla tattica da adottare successivamente al  conflitto. Già  convocato un team ristretto con uomini dello Stato  ebraico e del Mossad  e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita  ed Emirati Arabi  Uniti. LEGGI

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Guarra Medioriente, distrutto nascondiglio Sinwar

Guerra Medioriente, distrutto nascondiglio Sinwar
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Guerra Medioriente, distrutto nascondiglio Sinwar
00:02:12 min

Media: Hamas è pronto a riprendere colloqui per rilascio ostaggi

I mediatori del Qatar hanno riferito a Israele che Hamas ha "accettato in linea di principio" di riprendere i colloqui sul rilascio di circa 40 ostaggi detenuti a Gaza in cambio di una settimana, o due, di pausa nei combattimenti. Lo sostiene, citando tre funzionari israeliani, il quotidiano israeliano Walla, ripreso dal Guardian. L'accordo comporterebbe il rilascio di circa 40 ostaggi ancora detenuti da Hamas in cambio qualche settimana di cessate il fuoco. Al centro dei colloqui ci sarebbe una proposta avanzata qualche settimana fa dal capo dell'agenzia di spionaggio israeliana Mossad, David Barnea, durante un incontro con il capo della Cia americana, Bill Burns, e il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abd. al-Rahman al-Thani. La proposta prevedeva il rilascio di circa 40 ostaggi, tra cui donne, uomini di età superiore ai 60 anni e persone che necessitano di cure mediche urgenti. In cambio, Israele fermerebbe le operazioni militari a Gaza per una settimana o due e rilascerebbe un certo numero di palestinesi che sono stati detenuti nelle carceri israeliane.

Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza

Gli  sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare  le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei  terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una  profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e  vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. L'APPROFONDIMENTO

Ehud Olmert a Sky TG24: "Israele deve fornire una visione politica"

Il governo Netanyahu e le forze di estrema destra al suo interno, ci dice l’ex premier israeliano, non vogliono il negoziato. L'INTERVISTA

Guerra Israele-Hamas, cos'è e come funziona il sistema Gospel usato per colpire Gaza

L'esercito ebraico utilizza l'intelligenza artificiale per individuare e  bombardare gli obbiettivi dei terroristi all'interno della Striscia. Ma  dato il numero di civili palestinesi rimasti uccisi, alcuni analisti  internazionali nutrono dubbi sulla sua accuratezza. IL FOCUS

Qatar ad Israele: 'Hamas in linea di principio d'accordo a ripresa negoziati'

I mediatori del Qatar hanno riferito a Israele che Hamas ha "accettato in linea di principio" di riprendere i colloqui sul rilascio di circa 40 ostaggi detenuti a Gaza in cambio di una settimana, o due, di pausa nei combattimenti. Lo sostiene, citando tre funzionari israeliani, il quotidiano israeliano Walla, ripreso dal Guardian. L'accordo comporterebbe il rilascio di circa 40 ostaggi ancora detenuti da Hamas in cambio qualche settimana di cessate il fuoco. Al centro dei colloqui ci sarebbe una proposta avanzata qualche settimana fa dal capo dell'agenzia di spionaggio israeliana Mossad, David Barnea, durante un incontro con il capo della Cia americana, Bill Burns, e il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abd. al-Rahman al-Thani. La proposta prevedeva il rilascio di circa 40 ostaggi, tra cui donne, uomini di età superiore ai 60 anni e persone che necessitano di cure mediche urgenti. In cambio, Israele fermerebbe le operazioni militari a Gaza per una settimana o due e rilascerebbe un certo numero di palestinesi che sono stati detenuti nelle carceri israeliane. 

Capo Oms: 'molto preoccupato per crescente minaccia di epidemie a Gaza'

Il capo dell'Organizzazione mondiale della Sanità si dice "molto preoccupato" per la crescente minaccia di malattie infettive per la popolazione di Gaza. In un post sui social media, Tedros Adhanom Ghebreyesus, avvisa che, con l'85% degli abitanti ormai sfollati, "con alcune famiglie costrette muoversi diverse volte, a ripararsi a rifugi sovraffollati, la gente continua ad ammalarsi". 

Nel post vengono anche offerti dei numeri, "con 180mila persone che soffrono di infezioni respiratorie, oltre 136mila casi di diarrea, metà dei quali tra bambini sotto i 5 anni, oltre 55mila casi di pidocchi e scabbia". "L'Oms e i suoi partner stanno lavorando senza sosta per sostenere le autorità sanitarie di Gaza fornendo medicine, kit per test e cercando di migliorare l'accesso ad acqua sicura, cibo, servizi igienici e sanitari", conclude il post. 


L'Italia nel Mar Rosso con la fregata Virginio Fasan contro gli Houthi

Gli Stati Uniti guideranno l'operazione Prosperity Guardian per contrastare la presenza dei ribelli yemeniti nelle acque della zona del Canale di Suez, dove in risposta alla guerra a Gaza stanno attaccando da tempo imbarcazioni occidentali. Roma ha deciso che invierà una sua fregata, ma il Ministero della Difesa precisa che la mossa è nell'ambito della già esistente missione Atalanta. LA GALLERY

Israele replica a Sudafrica: "Collabora con terroristi che vogliono nostra distruzione"

Israele rigetta "con disgusto" la "sanguinosa diffamazione" diffusa dal Sudafrica nella sua mozione presentata alla Corte internazionale di giustizia, il massimo organismo giuridico dell'Onu. Così il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Lior Haiat, accusa, in una dichiarazione pubblicata sui social media, il Sudafrica di "collaborare con un'organizzazione terroristica che chiede la distruzione dello stato di Israele".
Ed afferma che è "Hamas, che ha commesso crimini di guerra, crimini contro l'umanità e cercato di condurre un genocidio il 7 ottobre, responsabile della sofferenza dei palestinesi a Gaza, che vengono usati come scudi umani ai quali vengono rubati gli aiuti umanitari".  "Noi chiediamo - conclude - che la Corte internazionale di Giustizia e la comunità internazionale respingano totalmente le affermazioni senza fondamento del Sudafrica".

I 10 eserciti più potenti al mondo, la classifica

L'elenco è stilato come ogni anno da Global Firepower, che monitora oltre 50 voci. Al primo posto gli Stati Uniti, seguiti dalla Russia (nonostante le numerose perdite contro l'Ucraina) e la Cina. Il primo Paese dell’Unione europea è la Francia. L’Italia è decima. LA CLASSIFICA

Israele respinge accuse Sudafrica su atti genocidio a Corte Aia

Israele respinge "con disgusto" le accuse di "atti di genocidio" nella guerra a Gaza mosse dal Sudafrica davanti alla Corte internazionale di giustizia (Icj). Lo ha annunciato oggi il ministero degli Esteri israeliano. "Israele respinge con disgusto la diffamazione (...) propagata dal Sudafrica e il suo ricorso alla Corte internazionale di giustizia", ;;ha precisato su X il portavoce del ministero, Lior Haiat. 

Borrell: "Urgente un nuovo cessate il fuoco"

L'offensiva israeliana a Gaza "continua a causare un pesante tributo nonostante l'obbligo dell'IDF di proteggere i civili. Il bombardamento sui campi profughi di Maghazi è stato uno dei più mortali e ora si segnala lo sfollamento di ulteriori 150.000 persone. E' urgente un nuovo cessate il fuoco". Lo scrive l'Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Josep Borrell. 

Incoronazioni, guerre, summit: le notizie che hanno segnato il mondo nel 2023

I conflitti hanno segnato l'anno che si sta per concludere: la guerra in Ucraina è proseguita, senza soluzioni di pace, mentre il Medio Oriente è diventato il teatro dello scontro tra Hamas e Israele, dopo gli attacchi del 7 ottobre. E poi ancora: proteste, catastrofi naturali, riunioni tra leader mondiali e meeting per combattere il cambiamento climatico. Ecco gli eventi più importanti di questi ultimi 12 mesi

Sudafrica si rivolge a Corte Giustizia, Israele genocida

Il Sudafrica ha avviato una causa presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ) contro Israele per quelli che ha definito atti di "genocidio" a Gaza. Lo rende noto Al Arabiya. Secondo una dichiarazione, la richiesta alla Corte internazionale di giustizia riguarda presunte violazioni da parte di Israele dei suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio, e afferma che "Israele si è impegnato, si sta impegnando e rischia di impegnarsi ulteriormente in atti di genocidio contro il popolo palestinese a Gaza". Nella richiesta all'Aia, il Sudafrica afferma anche che Israele ha agito "con l'intento specifico richiesto di distruggere i palestinesi a Gaza come parte del più ampio gruppo nazionale, razziale ed etnico palestinese". 

Governo Hamas, 21.507 palestinesi uccisi

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha riferito oggi che almeno 21.507 persone sono state uccise nel territorio palestinese da quando e' scoppiata la guerra con Israele quasi 12 settimane fa. La notizia è rilanciata da Al Arabiya. La cifra comprende 187 vittime nelle ultime 24 ore, si legge in una nota. Il ministero ha aggiunto che 55.915 persone sono state ferite a Gaza durante i combattimenti. Secondo le Nazioni Unite, da quando sono scoppiati i combattimenti il 7 ottobre, innescati da attacchi mortali contro Israele, più dell'80% dei 2,4 milioni di abitanti di Gaza sono stati costretti ad abbandonare le proprie case. L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, UNRWA, ha affermato che 308 persone che cercavano rifugio nelle loro strutture sono state uccise durante la guerra. Un totale di 1.095 persone sono rimaste ferite mentre si rifugiavano nei siti delle Nazioni Unite, ha dichiarato l'UNRWA sulla piattaforma di social media X. 

Guerra Israele, Iran scrive all'Onu: "Rispondere al regime sionista"

L'ambasciatore del Paese all'Onu ha anche chiesto al Consiglio di Sicurezza di "condannare le attività maligne del regime di Israele e i suoi atti di aggressione e terrorismo nella regione che rappresentano una seria minaccia alla pace globale e alla sicurezza". LEGGI QUI

Israele, scoperto e distrutto un nascondiglio di Sinwar

Nel nord della Striscia di Gaza l'esercito israeliano ha individuato "un nascondiglio di Yihia Sinwar", il leader di Hamas a Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare, precisando che quando sono entrati i militari il rifugio era già stato abbandonato. Sotto l'appartamento, ha precisato il portavoce, c'era l'imbocco di un 'tunnel strategico' che "è stato utilizzato da dirigenti politici e militari di Hamas". Il tunnel era situato a 20 metri di profondità ed era lungo oltre 200 metri. Disponeva di una rete elettrica, ventilazione, un'infrastruttura di fognatura, nascondigli, stanze per preghiere e per il riposo. "Il tunnel - ha spiegato il portavoce - era stato concepito in modo da consentire una lunga permanenza e capacità di combattimento per un periodo prolungato". La struttura è stata distrutta, ha affermato il portavoce. Secondo i media locali, già da settimane Sinwar ha spostato le proprie attività nella zona di Khan Yunis, la principale città nel sud della striscia di Gaza. 

Sinwar

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L'Iran smentisce la notizia della morte di 11 pasdaran in un raid in Siria

L'Iran nega l'uccisione di undici pasdaran a seguito dell'attacco di ieri attribuito a Israele all'aeroporto di Damasco, in Siria. Un portavoce delle Guardie della rivoluzione iraniana, riferisce il canale televisivo israeliano 'Channel 12', ha infatti smentito quanto riportato dal canale all news 'Al Arabiya' che parla di 11 pasdaran rimasti uccisi.

Media, bambino di 9 anni e un uomo morti a seguito a sparatoria a Lod

Un bambino di 9 anni e un uomo di 20 anni sono stati gravemente feriti dopo una sparatoria nella città israeliana di Lod. Secondo quanto riferisce la stampa israeliana i due, entrambi residenti a Lod, sarebbero morti dopo essere stati portati in ospedale per le cure. Anche un terzo uomo, moderatamente ferito nella sparatoria, è in cura presso lo Yitzhak Shamir Medical Center di Be'er Yaakov.

Medioriente, auto travolge israeliani in Cisgiordania: i feriti sono 5 soldati

Sono 5 soldati gli israeliani che sono rimasti feriti oggi in Cisgiordania dopo un'auto guidata da un palestinese li ha travolti nei pressi di una postazione militare. Lo riferisce l'Idf secondo quanto riporta 'The Times of Israel'. Un soldato sarebbe in gravi condizioni mentre gli altri quattro sono stati feriti in modo più lieve. Tutti e cinque soldati sono stati portati in ospedali in Israele per essere curati.

Sky News: "Il consigliere senior del Primo Ministro israeliano, Mark Regev, afferma che la riunione del gabinetto di guerra non è stata cancellata ieri, nonostante le diffuse notizie in merito"

Guerra Medioriente, Israele chiede la librazione degli ostaggi. VIDEO

Milizie filoiraniane attaccano base Usa in Siria

La rete libanese "Al-Mayadeen", associata a Hezbollah, ha riferito che le milizie filo-iraniane operanti in Iraq e Siria, note come "Resistenza islamica in Iraq", hanno attaccato la base americana di Kharab al-Jir in Siria. Lo scrive il sito israeliano 'Ynetnews'.

Medioriente, la Danimarca invia una fregata per forza multinazionale nel Mar Rosso

La Danimarca invierà una fregata per partecipare all'operazione sul Mar Rosso guidata dagli Stati Uniti nel gennaio 2024. Lo ha detto il ministro della Difesa danese.

"Siamo preoccupati per la grave situazione che si sta verificando nel Mar Rosso, dove continuano gli attacchi non provocati contro le navi civili", ha dichiarato in una nota il ministro della Difesa Troels Lund Poulsen. Il governo danese presenterà una risoluzione al Parlamento a gennaio per contribuire all'operazione 'Prosperity Guardian' guidata dagli Stati Uniti con una fregata che potra' essere schierata dalla fine di gennaio, ha aggiunto il governo.

L'allarme di Guterres: "Rischio allargamento conflitto"

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha espresso la sua "profonda preoccupazione" riguardo la crisi in Medio Oriente e il rischio di un allargamento del conflitto. "C'è", ha dichiarato in una nota diffusa dal portavoce - "il rischio continuo di una deflagrazione più ampia se il conflitto a Gaza andrà avanti, considerato il rischio di escalation e di errori da parte degli attori". "L'incremento della violenza nei Territori - continua - incluso l'intensificarsi delle operazioni delle forze di sicurezza israeliane, l'alto numero di vittime, le violenze dei coloni e gli attacchi sugli israeliani da parte dei palestinesi è estremamente allarmante". Guterres ha messo in guardia dalla possibile escalation di un conflitto tra Israele e Libano, che "potrebbe colpire la stabilità della regione".

Hamas: "Nessun rilascio ostaggi senza fine aggressione"

Hamas insiste: gli ostaggi trattenuti dal 7 ottobre nella Striscia di Gaza non verranno rilasciati fino "alla fine dell'aggressione israeliana". "Ribadiamo che non ci sarà nessun accordo per uno scambio di prigionieri né ci saranno negoziati sotto i bombardamenti", afferma il gruppo, dicendosi però "aperto a qualsiasi iniziativa che possa porre fine a questa guerra genocida israeliana". Lo riporta il Jerusalem Post.

Hamas su dopoguerra a Gaza: "Affare interno"

Il dopoguerra nella Striscia di Gaza è "un affare interno e a decidere è solo una leadership palestinese che rappresenti tutto il popolo palestinese". E' quanto afferma Hamas, secondo notizie riportate dal Jerusalem Post dopo che ieri sera il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto saltare all'ultimo momento una riunione del gabinetto di guerra che per la prima volta dal 7 ottobre avrebbe dovuto discutere del dopoguerra nella Striscia di Gaza che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas. Il dossier potrebbe essere discusso la prossima settimana dal gabinetto di sicurezza.

Con nuova foto Israele migliora identificazione capo Hamas

Un'immagine recente del comandante militare di Hamas Mohammed Deif - che e' sopravvissuto a diversi attentati israeliani e che da decenni vive a Gaza in totale clandestinita' - e' stata adesso recuperata in una delle basi di Hamas dall'esercito israeliano, che potra' adesso riconoscerlo meglio. Secondo le emittenti televisive locali, che l'hanno pubblicata, l'ultima sua foto nelle mani dell'intelligence di Israele risaliva infatti a 30 anni fa. Non e' noto con precisione quando sia stata scattata la nuova fotografia, che mostra un uomo di mezza eta', con i capelli brizzolati e privo di un occhio, come conseguenza di uno degli attentati. In quella immagine compare in una zona aperta, malgrado finora Israele pensasse che Deif non abbandonasse i tunnel militari sotto a Gaza per alcuna ragione: nemmeno quando si svolsero i funerali del padre. Da quei tunnel, secondo l'esercito, ha poi progettato in tutti i suoi dettagli l'attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre. L'intelligence di Israele, secondo i media, e' venuta adesso in possesso anche di un breve filmato in cui Deif appare mentre entra nel proprio ufficio nel rione di Jabalya. Questo video, che finora non e' stato divulgato, lo mostra secondo i media mentre cammina sulle proprie gambe (una delle quali, viene affermato, potrebbe essere in realta' una protesi) e si siede dietro ad una scrivania senza necessitare l'aiuto delle guardie del corpo. In questo modo e' stata cosi' smentita una voce ricorrente finora secondo cui in seguito ad un attentato del 2014 era rimasto gravemente menomato e costretto a spostarsi su una sedia a rotelle.

Sondaggio: un israeliano su due vorrebbe Gantz come premier

Un israeliano su due vorrebbe la sostituzione del premier Benyamin Netanyahu (Likud) col leader del partito centrista 'Unione Nazionale' Benny Gantz, un ex capo di stato maggiore che fa parte del gabinetto di guerra. Lo ha rilevato un sondaggio condotto da Maariv secondo cui a favore di Gantz si sono espressi il 49 per cento degli intervistati, mentre per Netanyahu solo il 32 per cento. Se si svolgessero oggi elezioni politiche, il partito di Gantz otterrebbe 38 dei 120 seggi della Knesset. Il Likud calerebbe invece adesso dai 32 seggi conquistati alle elezioni di un anno fa a soli 17. Interrogati sulla situazione al confine nord di Israele - dove negli ultimi giorni si sono intensificati i bombardamenti dal Libano meridionale - il 68 per cento degli intervistati hanno affermato che Israele dovrebbe intraprendere una operazione militare di terra per allontanare gli Hezbollah.

Al Arabya: 11 ufficiali Iran uccisi in raid ieri a Damasco

"Fonti ad Al Arabiya hanno riferito che 11 leader della Guardia rivoluzionaria iraniana sono stati uccisi nell'attacco ieri sera che ha preso di mira l'aeroporto di Damasco". Lo scrive la stessa tv satellitare, precisando che in base alle fonti "il comandante della Guardia rivoluzionaria iraniana nella Siria orientale, Nawzat Rashid, è rimasto ferito nell'attacco". Al Arabiya ricorda infine che "fonti dell'esercito e dell'intelligence siriane hanno affermato che ieri sera Israele ha effettuato un attacco aereo contro un'importante base di difesa aerea nel sud della Siria".

Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"

"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. L'APPROFONDIMENTO

Per Gallant, Netanyahu rimase "paralizzato" per giorni dopo 7/10

Il quotidiano Haaretz sostiene che in conversazioni di carattere privato il ministro della Difesa Yoav Gallant ha affermato di recente che immediatamente dopo le stragi del 7 ottobre il premier Benyamin Netanyahu rimase in uno stato di shock e di paralisi, protrattosi per alcuni giorni. In quel lasso di tempo - secondo la ricostruzione attribuita da Haaretz a Gallant - le incombenze piu' urgenti furono svolte dagli altri membri del gabinetto. Il giornale stima che non ci sono mai stati in passato rapporti cosi' deteriorati fra un primo ministro di Israele ed il suo ministro della Difesa, ed esprime la convinzione che Gallant dovrebbe mettere al corrente il Paese delle proprie preoccupazioni. Nei social israeliani queste informazioni hanno avuto oggi grande risalto. Ma finora dai diretti interessati, Netanyahu e Gallant, non sono giunte smentite né conferme. 

Donne e bambini nudi detenuti dalle forze israeliane in uno stadio a Gaza: il video

Le immagini che circolano sui social mostrano file di uomini spogliati, alcuni seduti a terra con le mani legate dietro la schiena e gli occhi bendati. La bandiera israeliana è appesa alla porta del campo da calcio. Il video è stato pubblicato su Youtube dal riservista Yosee Gamzoo Letova. LEGGI L'ARTICOLO

Auto travolge israeliani in Cisgiordania, assalitore ucciso

Quattro israeliani sono rimasti feriti oggi presso Hebron (Cisgiordania) quando un'automobile guidata da un palestinese li ha travolti. Lo ha riferito la radio pubblica Kan secondo cui si tratta di un attentato. L'assalitore, ha aggiunto, e' stato ucciso sul posto.  E' stato questo il secondo attacco in poche ore. Ieri sera un palestinese ha accoltellato due militari in un posto di blocco all'ingresso di Gerusalemme, ed e' stato ucciso da loro fuoco di reazione. Una agente della guardia di frontiera e' stata ferita in modo grave dall'assalitore palestinese. 

M5s: "Stop attacchi contro Unrwa, fermiamo questo massacro"

"L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha denunciato oggi di aver subito l'ennesimo attacco da parte delle forze armate israeliane nella Striscia di Gaza, questa volta contro un convoglio umanitario che stava seguendo un percorso designato dallo stesso esercito di Israele. E' l'ennesima violazione del diritto umanitario internazionale ai danni di un'agenzia Onu che dovrebbe essere preservata e non attaccata e che invece, dall'inizio di questa nuova guerra, ha denunciato sistematici attacchi contro il suo personale, con 142 operatori Unrwa uccisi, e contro le sue strutture, direttamente e intenzionalmente colpite almeno sessanta volte causando la morte di oltre trecento civili che vi trovavano rifugio e il ferimento di altri mille - sempre dati Unrwa". Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Esteri di Camera e Senato. "Questa non è più un'operazione anti-terrorismo ma una punizione collettiva che sta causando una strage di innocenti, con oltre 21 mila morti civili di cui quasi 9 mila bambini. Chiediamo al governo italiano di alzare la sua voce per chiedere la fine di questo massacro e, nel frattempo, almeno il rispetto del diritto internazionale umanitario", conclude. 

Gaza, 21.507 palestinesi uccisi in raid israeliani: 187 in 24 ore

E' salito a 21.507 il numero dei palestinesi che hanno perso la vita nella Striscia di Gaza da quando è iniziata la rappresaglia israeliana per l'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità di Gaza aggiungendo 55.915 feriti al bilancio. Solo nelle ultime 24 ore sono 187 i palestinesi uccisi nei raid israeliani, ha riferito il ministero guidato da Hamas.

Medioriente, esercito Israele in allerta elevata al nord. VIDEO

Ministero Sanità di Gaza, bilancio delle vittime salito a 21.507

Il bilancio delle vittime a Gaza, secondo il ministero della Sanità della Striscia, è salito a 21.507 morti. 

Franco-israeliana rilasciata racconta, 'a Gaza tutti terroristi'

In un'intervista che andrà in onda questa sera sul Canale 12 della tv israeliana, la 21enne franco-israeliana Mia Schem, rilasciata il 30 novembre da Hamas, racconta la prigionia a Gaza: "È importante per me rivelare la verità sulle persone che vivono a Gaza, su chi sono veramente", ha detto in una clip anticipata dall'emittente, "lì sono tutti terroristi, ero tenuta prigioniera da una famiglia palestinese, coinvolta con Hamas, compresi donne e bambini". "Mi sono chiesta: perché sono trattenuta in casa da una famiglia? Perché ci sono bambini e una donna qui?". Sequestrata da Hamas al festival nel Negev, ha raccontato: "Ero a terra, coperta di sangue, ho gridato che avevo perso una mano... qualcuno ha iniziato a toccarmi la parte superiore del corpo, poi dal nulla qualcuno mi ha tirato per i capelli. Mi hanno messo in una macchina e mi hanno portato a Gaza". "Per tre giorni sono stata nella stanza di un ospedale prima che mi portassero in sala operatoria, dove sono stata sottoposta a un intervento senza anestesia o antidolorifici. Ho visto il chirurgo, ma non il suo volto", ha riferito, "mi ha guardato e mi ha detto: 'Non tornerai a casa viva"'. "Ho vissuto la Shoah", ha dichiarato la giovane, "ero come un animale in uno zoo". Liberata dopo 55 giorni di prigionia, Mia ora è con la sua famiglia. Di lei i terroristi avevano diffuso un video diversi giorni dopo il rapimento. Adesso ha un braccio ancora fasciato dopo essere stata operata in Israele. Sull'altro braccio si è fatta tatuare la data del 7 ottobre 2023 e la scritta "balleremo di nuovo".

Pakistan vieta celebrazioni di Capodanno in solidarietà con Gaza

Il primo ministro ad interim del Pakistan, Anwaar-ul-Haq Kakar, ha annunciato il divieto nazionale delle celebrazioni di Capodanno per esprimere solidarietà con il popolo palestinese. "Tenendo presente la grave situazione in Palestina e per mostrare solidarietà ai nostri fratelli e sorelle palestinesi, il governo vieterà severamente qualsiasi tipo di evento di Capodanno", ha detto Kakar in un videomessaggio, aggiungendo che il Pakistan ha inviato due carichi di aiuti umanitari verso la Striscia e che un terzo sarà consegnato al più presto. Il Pakistan, ha riferito ancora il premier, sta inoltre tenendo colloqui con la Giordania e l'Egitto per fornire aiuti tempestivi ed evacuare i feriti da Gaza.

Unrwa, fuoco israeliano contro convoglio aiuti dal nord di Gaza

Un convoglio con aiuti umanitari di ritorno dal nord della Striscia di Gaza è finito sotto il fuoco israeliano. Lo ha denunciato l'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, spiegando che soldati israeliani hanno sparato contro il convoglio che si muoveva lungo il percorso indicato dall'esercito.

Morto altro soldato Idf a Gaza, 168 da inizio offensiva di terra

Le Forze della Difesa israeliana (Idf) hanno riferito della morte di un altro soldato nella Striscia di Gaza, aggiornando a 168 il numero di quelli che hanno perso la vita dall'inizio dell'operazione di terra contro Hamas. L'ultima vittima è stata identificata nel capitano riservista Harel Sharvit, 33 anni, del 7008esimo battaglione della 551a brigata, di Kochav Yaakov.

Iran, 'l'attacco di Hamas a Israele indipendente da noi'

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha nuovamente affermato che l'attacco contro Israele del 7 ottobre è stata "una decisione e un'azione di Hamas completamente indipendente" dalla Repubblica islamica. Ribadendo il sostegno di Teheran per "i gruppi della resistenza che combattono contro l'arroganza globale e giocano un ruolo costruttivo per la sicurezza del Medio Oriente", Amirabdollahian ha detto che "il regime sionista ha affrontato un collasso interno mentre gli Usa e l'Occidente hanno pienamente sostenuto le atrocità del regime a Gaza per 80 giorni", riferisce Irna. Il ministro degli Esteri iraniano ha anche menzionato il gruppo yemenita Ansarullah, aggiungendo che "durante la recente guerra a Gaza, gli Houthi hanno creato un nuovo regime legale nel Mar Rosso, impedendo l'attraversamento alle navi che sono dirette verso i porti israeliani".

IDF, decine terroristi uccisi in offensiva a Khan Yunis

Nell'offensiva lanciata nelle ultime ore nell'area di Khan Yunis, la cittadina del sud della Striscia di Gaza in cui c'è un campo profughi, le forze armate israeliane hanno ucciso "decine di terroristi di Hamas": è quanto si legge sui profili social di IDF, citati dai giornali israeliani. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver condotto l'operazione con bombardamenti aerei, colpi mirati da parte dei cecchini e attacchi con carri armati e che l'operazione militare in corso nell'area è in espansione. In uno degli episodi riferiti dall'IDF, i soldati della Brigata Paracadutisti hanno individuato un agente di Hamas che usciva da un tunnel con un lanciarazzi RPG: hanno risposto lanciando granate; mentre in un altro caso i paracadutisti hanno attaccato con i carri armati un edificio in cui avevano individuato uomini armati di Hamas; ma nell'operazione sono utilizzati anche i droni e i jet da combattimento.


Nave Usa abbatte drone lanciato da Houthi nel Mar Rosso

L'esercito americano riferisce di aver abbattuto un missile drone lanciato dagli Houthi nella zona meridionale del Mar Rosso, senza riportare feriti. Lo riporta l'emittente Al Jazeera.

Corteo funebre simbolico a New York per cessate il fuoco a Gaza

Un corteo funebre simbolico per chiedere il cessate il fuoco a Gaza si è tenuto a New York, in quella che è l'ennesima manifestazione di protesta contro la guerra nella Striscia. Centinaia di persone vestite di nero e con bambole in braccio sono scese in piazza nell'area turistica di Times Square, dove sono già in corso i preparativi per le celebrazioni di fine anno. Proprio per capodanno sono attese nuove manifestazioni. 

Fonti mediche Gaza, "raid su campo di Nuseirat, 20 morti"

Almeno 20 persone sono state uccise in un attacco israeliano al campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza: lo scrive l'agenzia di stampa palestinese Wafa, che cita fonti mediche, come riporta Al Jazeera. Molte altre persone sono ritenute disperse. 

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra

Mentre  nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa  già alla tattica da adottare successivamente al  conflitto. Già  convocato un team ristretto con uomini dello Stato  ebraico e del Mossad  e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita  ed Emirati Arabi  Uniti. LEGGI

La guerra Israele-Hamas tra racconto giornalistico e fake news

Il dibattito tra la direttrice di QN Agnese Pini, i direttori di  Repubblica Maurizio Molinari, del Corriere della  Sera Luciano Fontana e  di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, sul racconto del  conflitto in  medioriente, nella ricerca quotidiana di un equilibrio  nella narrazione  dei fatti e sul rischio sempre presente della  diffusione di fake news. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere

Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è  stato mostrato il giorno  dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio,  dopo 40 giorni, ancora è  impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per  Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'ANALISI

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