Guerra Israele-Hamas, Netanyahu: "Avanti per molti mesi, non cedo alle pressioni"

©Ansa

Il premier israeliano avverte: "Noi assestiamo duri colpi agli Hezbollah. Se loro estenderanno la guerra, subiranno colpi che nemmeno si immaginano. Lo stesso vale per l'Iran". Messaggio del mediatore del Qatar a Israele: Hamas sarebbe pronto a negoziare un accordo per il rilascio di 40-50 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di 20-30 giorni e del rilascio dei prigionieri.   L'esercito israeliano ha fatto irruzione nel quartier generale militare della divisione di intelligence di Hamas a Khan Yunis

in evidenza

Netanyahu: "Avanti per molti mesi, non cedo alle pressioni".

L'esercito israeliano ha reso noto di aver fatto irruzione nella base del quartier generale militare della divisione di intelligence di Hamas a Khan Yunis, dopo essere avanzato ulteriormente nel sud di Gaza. Il quartier generale dell'intelligence è responsabile di tutte le attività sensibili del gruppo terroristico - ha detto l'Idf - aggiungendo di aver localizzato nello stesso complesso anche un centro di comando della Jihad islamica palestinese.

Il vice segretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari, Martin Griffiths, lancia un appello per un aumento "urgente" degli aiuti destinati alla popolazione di Gaza a fronte di un nuovo "esodo di massa" verso il valico di Rafah, tra l'Egitto e il sud della Striscia.

Le forze israeliane hanno localizzato e distrutto un appartamento nel nord di Gaza usato come nascondiglio dal leader di Hamas Yahya Sinwar. Sotto l'abitazione, riferisce il Times of Israel, vi eran un ampio sistema di tunnel, trovato dagli investigatori dell'unità di elite Yahalom, ad una ventina di metri di profondità con 218 metri di lunghezza. 


Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

  • La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)


Segui il nuovo liveblog del 31 dicembre

Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere

Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è  stato mostrato il giorno  dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio,  dopo 40 giorni, ancora è  impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per  Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'ANALISI

La guerra Israele-Hamas tra racconto giornalistico e fake news

Il dibattito tra la direttrice di QN Agnese Pini, i direttori di  Repubblica Maurizio Molinari, del Corriere della  Sera Luciano Fontana e  di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, sul racconto del  conflitto in  medioriente, nella ricerca quotidiana di un equilibrio  nella narrazione  dei fatti e sul rischio sempre presente della  diffusione di fake news. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele, Erdogan su Netanyahu: "A Gaza si comporta come Hitler"

Lo ha detto il presidente turco durante una cerimonia ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt, contestando gli attacchi di Israele contro la Striscia. L'ARTICOLO

Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra

Mentre  nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa  già alla tattica da adottare successivamente al  conflitto. Già  convocato un team ristretto con uomini dello Stato  ebraico e del Mossad  e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita  ed Emirati Arabi  Uniti. LEGGI

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Netanyahu: "Su ostaggi rifiutati ultimatum Hamas, vediamo possibilità"

Sugli ostaggi ''Hamas ha proposto vari tipi di ultimatum che noi non abbiamo accettato''. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso si una conferenza stampa, sottolineando che se un accordo sarà possibile, ''sarà portato a termine''. In questo momento, ha aggiunto Netanyahu, ''vediamo una possibilità, forse''. Ma sottolinea anche: ''Non voglio suscitare aspettative esagerate''.

Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza

Gli  sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare  le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei  terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una  profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e  vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. L'APPROFONDIMENTO

Guerra Israele-Hamas, cos'è e come funziona il sistema Gospel usato per colpire Gaza

L'esercito ebraico utilizza l'intelligenza artificiale per individuare e  bombardare gli obbiettivi dei terroristi all'interno della Striscia. Ma  dato il numero di civili palestinesi rimasti uccisi, alcuni analisti  internazionali nutrono dubbi sulla sua accuratezza. IL FOCUS

Netanyahu: "Eliminati oltre 8mila terroristi di Hamas"

Le Idf, le Forze di difesa israeliane, hanno eliminato oltre ottomila terroristi di Hamas dallo scorso 7 ottobre, dopo l'attacco sferrato al sud di Israele. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso di una conferenza stampa.

Netanyahu, sugli ostaggi c'è la possibilità di uno spostamento

Nei contatti per la liberazione dei 129 ostaggi trattenuti da Hamas a Gaza "vediamo la possibilità, forse, di uno spostamento": lo ha affermato il premier Benyamin Netanyahu. "Tuttavia non voglio creare aspettative" ha aggiunto, mentre nel centro di Tel Aviv migliaia di persone partecipano stasera ad una manifestazione in cui invocano la liberazione immediata di tutti i prigionieri. "Hamas presenta una serie di ultimatum, mentre noi continuiamo ad esercitare su di loro una pressione militare ed anche a mantenere un atteggiamento calcolato nelle trattative". "Se ci sarà la possibilità di un accordo, sarà realizzato", ha concluso. 

Netanyahu critica Bennet, 'irresponsabile svelare piani contro Iran'

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha criticato l'ex premier Naftali Bennet per aver rivelato di aver ordinato nel 2022 attacchi contro l'Iran. ''E' estremamente irresponsabile'', ha detto di lui Netanyahu nel corso della sua conferenza stampa settimanale. ''Non ha l’autorità per farlo, solo un primo ministro in carica lo fa, e anch’io lo farei con parsimonia'', ha detto Netanyahu al quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv.

Netanyahu: "Siamo impegnati costantemente contro l'Iran"

Israele combatte "su tutti i fronti" compreso quello settentrionale contro Hezbollah e "costantemente" contro l'Iran. Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu durante la conferenza stampa settimanale in cui ha sottolineato di "agire contro" Teheran "ovunque e in ogni modo". Netanyahu ha avvertito che è necessario più tempo per vincere la guerra contro Hamas e di prevedere che la campagna durerà molti mesi ancora, fino a quando non saranno raggiunti tutti gli obiettivi, su tutti la distruzione di Hamas e il ritorno a casa degli ostaggi. "Faremo in modo che Hamas non continui a rappresentare una minaccia per Israele", ha detto il premier. 

Netanyahu: "Dobbiamo controllare il confine Gaza-Egitto"

''Israele deve assumere il controllo dell'Asse Filadelfia'': lo ha affermato il premier Benyamin Netanyahu, rispondendo a una domanda in una conferenza stampa. Si riferiva agli 11 chilometri di confine fra l'Egitto e l'estremità meridionale della Striscia di Gaza, presso Rafah. Obiettivo di Israele, ha ribadito, è ''distruggere Hamas, smilitarizzare la Striscia e poi organizzare un'amministrazione locale. Ci opponiamo a un 'Fatah-stan' e a un 'Hamas-stan' ''. 

Netanyahu, avanti per molti mesi, non cedo alle pressioni

"La guerra proseguirà ancora molti mesi": lo ha ribadito il premier Benyamin Netanyahu in una conferenza stampa. "Sono impegnato a respingere le pressioni internazionali per mettere fine alla guerra", ha aggiunto. "Dagli israeliani sento dire in continuazione: 'continuate fino alla vittoria totale, non fermatevi'. E per questo è necessario altro tempo".

Boldrini: stupri di Hamas crimine abominevole

"L'inchiesta realizzata dal New York Times sugli stupri commessi dai miliziani di Hamas sulle donne israeliane durante l'attacco terroristico del 7 ottobre, riporta testimonianze agghiaccianti. Lo stupro è un atto riprovevole che spesso viene usato anche come arma di guerra. Un crimine tra i più abominevoli che va denunciato e giudicato nelle sedi opportune. E non ci può mai essere impunità". Lo dichiara in una nota Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo. 

In serata proteste in Israele contro Netanyahu

Proteste sono state indette in serata in Israele contro il premier Benjamin Netanyahu. I manifestanti terranno anche una manifestazione in solidarietà con le famiglie degli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza nella piazza di fronte al Tel Aviv Museum. Intanto stamane la polizia ha arrestato due persone che urlavano slogan di fronte all'abitazione del premier a Caesarea, nel nord dello Stato ebraico. 

Idf, morti altri 2 soldati israeliani: da inizio offensiva di terra a Gaza bilancio sale a 170

L'esercito israeliano annuncia la morte di un soldato ucciso durante i combattimenti nella Striscia di Gaza durante il fine settimana, e di un altro che è morto per le ferite riportate nei combattimenti precedenti. Il bilancio dei soldati israeliani uccisi dall'inizio dell'offensiva di terra nella Striscia di Gaza a seguito dell'attacco di Hamas ad Israele dello scorso 7 ottobre sale così a 170. I due soldati uccisi sono il sergente maggiore Constantine Sushko, 30 anni, del 7086° battaglione del Combat Engineering Corps, di Tel Aviv e il capitano Harel Ittah, 22 anni, comandante dell'unità di ricognizione della Brigata Givati, di Netanya. Sushko è stato ucciso nel centro di Gaza durante il fine settimana, durante una battaglia che ha ferito gravemente un altro riservista. Ittah è stato gravemente ferito il 22 dicembre nel sud di Gaza ed è morto durante il fine settimana, spiega l'Idf.

Miliziani Gaza, soldato israeliano in ostaggio ucciso in raid aereo Idf

Un soldato israeliano tenuto in ostaggio nella Striscia di Gaza sarebbe stato ucciso in un raid aereo delle Idf. Lo riferisce il portavoce delle Brigate Abu Ali Mustafa, braccio armato del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, all'emittente al-Arabiya. Il miliziano ha spiegato che nella stessa operazione, condotta dai militari israeliani per liberare l'ostaggio e poi fallita, sono stati feriti i suoi rapitori. 

"Massiccio attacco aereo all'aeroporto siriano di Aleppo"

Secondo i media siriani un massiccio attacco aereo, attribuito a Israele, ha preso di mira l'aeroporto internazionale di Aleppo, nel nord della Siria. La radio filo-governativa Sham FM non riferisce di danni allo scalo, ma le immagini che circolano sui social mostrano grandi pennacchi di fumo nell'area.

"Intensificate operazioni a Gaza sud, decine di attacchi"

L'esercito israeliano ha dichiarato che le sue truppe stanno avanzando nel sud della Striscia di Gaza, con l'aviazione che ha intensificato le operazioni effettuando circa 50 attacchi contro obiettivi nell'area, compresi tunnel e altre infrastrutture utilizzate da Hamas per attaccare le divisioni israeliane. L'Idf ha pubblicato video del battaglione Givati in azione mentre infuriano i combattimenti con i miliziani di Hamas.

Israele, irruzione nella base dell'intelligence di Hamas

L'esercito israeliano ha reso noto di aver fatto irruzione nella base del quartier generale militare della divisione di intelligence di Hamas a Khan Yunis, dopo essere avanzato ulteriormente nel sud di Gaza. Il quartier generale dell'intelligence è responsabile di tutte le attività sensibili del gruppo terroristico - ha detto l'Idf - aggiungendo di aver localizzato nello stesso complesso anche un centro di comando della Jihad islamica palestinese. L'esercito ha riferito di aver trovato materiale di intelligence "molto prezioso" e ha fatto irruzione in diversi altri siti di Hamas. Le tv israeliane mostrano i video delle operazioni.

Hamas: bilancio a Gaza salito a 21.672 morti

Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha fatto sapere che il bilancio nella Striscia è salito a 21.672 morti.

Israele annuncia pausa 4 ore nei combattimenti in campo a Rafah

I militari israeliani hanno annunciato una pausa tattica di 4 ore nei combattimenti in un campo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Le attività militari verranno sospese temporaneamente per motivi umanitari, ha annunciato un portavoce dell'esercito su X in arabo. La pausa è destinata a consentire alla popolazione di ricevere gli aiuti. 

L'esercito israeliano aveva precedentemente invitato i residenti della città assediata di Khan Younis, nel sud della zona costiera, a cercare di mettersi in sicurezza a Rafah, vicino al confine egiziano. L'esercito ha anche designato un percorso per i civili per evitare di fuggire attraverso Khan Yunis, che secondo i militari "è pericoloso".

"Residenti nella Striscia di Gaza, l'Idf opera con forza contro Hamas e le organizzazioni terroristiche. Ecco alcune istruzioni urgenti", si legge sull'account in arabo del portavoce dell'esercito Avichay Adraee: "Nel campo di Rafah avrà luogo una sospensione tattica locale e temporanea delle attività militari per scopi umanitari dalle 10 alle 14, a scopo di rifornimento". "I combattimenti e l'avanzata militare dell'Esercito di Difesa nell'area di Khan Yunis - prosegue - non consentono il movimento dei civili attraverso l'asse Salah al-Din nelle sezioni a nord e ad est della città di Khan Yunis. L'Asse Salah al-Din costituisce un campo di battaglia, quindi è pericoloso raggiungerla!" "L’Idf consentirà il movimento umanitario dei civili attraverso l’asse che passa a ovest di Khan Yunis. Il trasporto in entrambe le direzioni dalle aree di Rafah e Khan Yunis verso Deir al-Balah e i campi centrali sarà disponibile attraverso i seguenti assi: Via Al-Rashid “Al-Bahr” - Via Al-Shuhadaa a Deir Al-Balah".

Mar Rosso, i dubbi (e i rischi) dell'operazione Usa contro gli Houthi

Regole di ingaggio, durata dell'intervento, numero di navi da guerra coinvolte: sono gli aspetti ancora da chiarire, secondo il sito Analisi Difesa, sulla coalizione statunitense nata per combattere gli attacchi del gruppo yemenita alle imbarcazioni occidentali. E non è tutto: ci potrebbe essere un allargamento del conflitto di Gaza. IL PUNTO

Boldrini: "Stupri di Hamas crimine abominevole, nessuna impunità"

"L'inchiesta realizzata dal New York Times sugli stupri commessi dai miliziani di Hamas sulle donne israeliane durante l'attacco terroristico del 7 ottobre, riporta testimonianze agghiaccianti. Lo stupro è un atto riprovevole che spesso viene usato anche come arma di guerra. Un crimine tra i più abominevoli che va denunciato e giudicato nelle sedi opportune. E non ci può mai essere impunità". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

Wsj: "70% delle abitazioni a Gaza colpite o distrutte"

Circa la metà degli edifici a Gaza sono stati danneggiati o distrutti dalla guerra, una percentuale nella quale sono incluse le abitazioni, colpite nella misura del 70%. A scriverne è il Wall Street Journal, che basa il suo rapporto su fotografie satellitari e altri metodi di telerilevamento. Tra gli edifici presi di mira - afferma - ci sono fabbriche, case di preghiera, scuole, centri commerciali e alberghi. Le forze israeliane hanno spesso ripetuto che molte scuole, moschee e altri edifici sono stati colpiti perché utilizzati per scopi militari e come basi operative dai gruppi terroristici di Gaza.

Solo otto dei 36 ospedali di Gaza possono accettare pazienti - continua il rapporto - e la maggior parte delle infrastrutture di base, per acqua, elettricità e comunicazioni, è stata demolita.

"La parola 'Gaza' passerà alla storia insieme a Dresda e ad altre famose città che sono state bombardate", ha dichiarato al giornale Robert Pape, un politologo dell'Università di Chicago autore di studi sulla storia dei bombardamenti aerei. Ne riferisce il Times of Israel.

Gaza

©Ansa

Qatar a Israele: "Hamas apre a un mese di tregua per 40-50 ostaggi"

Il capo del Mossad David Barnea ha informato il gabinetto di guerra israeliano che il mediatore del Qatar ha trasmesso un messaggio a Israele, secondo il quale Hamas sarebbe pronto a negoziare un accordo per il rilascio di 40-50 ostaggi, tra cui donne, adulti e malati, in cambio di un cessate il fuoco di 20-30 giorni e del rilascio dei prigionieri. Lo riferisce Ynet citando una fonte israeliana e aggiungendo che Hamas avrebbe ritirato la richiesta che aveva presentato finora di un cessate il fuoco totale come condizione per il ritorno degli ostaggi.   Secondo la stessa fonte, Israele avrebbe chiesto chiarimenti al Qatar chiedendo risposte entro oggi. Un funzionario politico ha commentato gli sviluppi, parlando di "un leggero progresso" anche se "la strada è ancora lunga ed è troppo presto per capire se questo consentirà o meno un avvio dei negoziati per raggiungere una svolta". Un'altra fonte della sicurezza - scrive Ynet - si è mostrata più scettica, sostenendo che "finché non ci sarà un cambiamento fondamentale in Hamas per quanto riguarda la sopravvivenza del suo governo e la richiesta di un cessate il fuoco completo, la possibilità di raggiungere un accordo è scarsa". 

Israele, colpiti nella notte obiettivi in Siria

L'esercito israeliano ha reso noto che nella notte ha attaccato la Siria dopo che due razzi provenienti dal Paese sono caduti nelle Alture del Golan occupate da Israele e rivendicate dal governo siriano. "In seguito alla segnalazione di sirene che suonavano nel nord di Israele, poco fa due lanci identificati in transito dalla Siria sono caduti in un'area aperta", ha affermato l'esercito, aggiungendo che le Forze di difesa stanno "colpendo le fonti del fuoco". L'esercito israeliano ha confermato all'agenzia di stampa Afp che i proiettili lanciati dal territorio siriano erano razzi, ma non ha specificato il luogo preciso in cui sono caduti. Israele considera le Alture del Golan annesse come parte della sua regione settentrionale. Giovedì scorso un attacco israeliano aveva preso di mira l'area intorno alla capitale siriana, Damasco, hanno riferito il ministero della Difesa siriano e i media statali. 

Putin chiama Erdogan, focus su Gaza e Ucraina

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ricevuto una telefonata da parte del presidente russo Vladimir Putin. Al centro del dialogo la crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza, ma anche gli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina, dopo i violenti bombardamenti russi ripresi negli ultimi giorni. In base a quanto reso noto dalla presidenza turca, i due leader hanno parlato anche della prossima visita di a Putin in Turchia, che lo stesso presidente russo aveva annunciato sarebbe avvenuta a inizio 2024. Erdogan ha ribadito a Putin la disponobilita' della Turchia a mediare per trovare una soluzione al conflitto tra Mosca e Kiev. 

Sei miliziani filo-Iran morti in raid su Siria, al confine con l'Iraq

Sei miliziani filo-iraniani sono rimasti uccisi in tre raid notturni sulla Siria orientale, nella regione di Abu Kamal, vicino al valico di frontiera con l'Iraq. Lo hanno riferito all'Associated Press fonti irachene, precisando che quattro di loro erano membri del movimento libanese Hezbollah mentre gli altri due erano siriani. Altri due sono rimasti feriti. Gli attacchi sono avvenuti poche ore dopo che i militanti iracheni della Resistenza Islamica, sostenuti dall'Iran, avevano rivendicato un attacco contro una base militare americana nella città di Erbil, nel nord dell'Iraq. Il gruppo ha condotto oltre un centinaio di attacchi contro posizioni Usa in Iraq e in Siria orientale dall'inizio della guerra Hamas-Israele il 7 ottobre. 

Medioriente, almeno 9 miliziani filo-iraniani uccisi da raid attribuiti a Usa

Almeno nove miliziani filo-iraniani sono stati uccisi e quasi trenta sono stati feriti in una serie di attacchi notturni che gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani attribuiscono ad aerei di guerra statunitensi durante un'operazione nella Siria orientale, vicino al confine iracheno. Gli attacchi si sono concentrati su siti appartenenti alle milizie filo-iraniane vicino a Haggana e alla città di Albukamal dove si troverebbe un centro di addestramento.

Inoltre, l'Osservatorio riferisce sul suo sito di un altro attacco contro un convoglio di miliziani appena entrato in territorio siriano dall'Iraq diretto ad Albukamal, dove sono stati colpiti anche veicoli e depositi di munizioni. Le vittime sono state identificate come tre combattenti siriani e sei stranieri, secondo l'Osservatorio con sede a Londra.

Altre 27 persone sono rimaste ferite, alcune gravemente, in un attacco come ritorsione per gli attacchi portati avanti da queste milizie contro posizioni militari statunitensi in Siria e Iraq in risposta alla campagna militare israeliana nella Striscia di Gaza.

Guerra Hamas-Israele, Netanyahu: ecco i tre “requisiti preliminari per la pace a Gaza”

Il premier israeliano ha parlato dei tre requisiti in un commento pubblicato sul Wall Street Journal. “Una volta che Hamas sarà distrutto, Gaza sarà smilitarizzata e la società palestinese inizierà un processo di deradicalizzazione, Gaza potrà essere ricostruita e le prospettive di una pace più ampia in Medi Oriente diventeranno realtà”, ha scritto. Nessun riferimento agli ostaggi. LEGGI L'ARTICOLO

Netanyahu

©Ansa

Le truppe dell’IDF continuano ad operare in tutta Gaza: l'aggiornamento

Media, inviato Usa Hochstein a breve in Libano per mediare tra Israele e Hezbollah

L'inviato Usa Amos Hochstein dovrebbe recarsi nuovamente in Libano all'inizio di gennaio per tentare una mediazione tra Israele e Hezbollah per arrivare a un cessate il fuoco. Lo riferisce il quotidiano libanese 'Al-Akhbar'. Hochstein, che è nato in Israele ed è anche il consigliere della Casa Bianca per l'energia e gli investimenti, si era recato a Beirut già nel mese di novembre.

Mo: 4 militanti Hezbollah uccisi, dal 7/10 sono 133 i morti in Libano e Siria

Quattro militanti dell'organizzazione paramilitare sciita libanese Hezbollah sono stati uccisi. Lo ha confermato oggi la stessa organizzazione senza fornire ulteriori dettagli su quando sarebbero stati uccisi e sul luogo in cui è successo. Si tratta di Hassan Moussawi, Haidar al-Mazawi, Rakan Seif e Abbas al-Ajami, tutti provenienti dalla valle della Beqa, a circa 30 km ad est di Beirut. Dall'inizio del conflitto scoppiato dopo l'attacco di Hamas ad Israele lo scorso 7 ottobre, riferisce il quotidiano libanese 'L'Orient -  Le Jour' sono 133 i militanti dell'Hezbollah che sono morti sul fronte libanese e siriano.

Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"

"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. LA SITUAZIONE

Israele: "Feroci combattimenti in corso in tutta Gaza"

Feroci combattimenti sono in corso questa mattina a Gaza tra l'esercito israeliano e i terroristi di Hamas, riferisce l'Aeronautica militare israeliana su X. I combattimenti, scrive il Times of Israel, si stanno svolgendo in tutta la Striscia. L'Idf (le forze di difesa israeliane) ha reso noto di aver distrutto ieri due edifici militari di Hamas nella città settentrionale di Beit Lahia. Attaccati diversi obiettivi del gruppo terroristico nel nord e nel centro di Gaza, come riporta Walla. Alcune ore prima, l'aviazione israeliana e le truppe di terra hanno attaccato obiettivi nella città meridionale di Khan Yunis.

Donne e bambini nudi detenuti dalle forze israeliane in uno stadio a Gaza: il video

Le immagini che circolano sui social mostrano file di uomini spogliati, alcuni seduti a terra con le mani legate dietro la schiena e gli occhi bendati. La bandiera israeliana è appesa alla porta del campo da calcio. Il video è stato pubblicato su Youtube dal riservista Yosee Gamzoo Letova. LEGGI L'ARTICOLO

Autorità di Gaza, 21.507 i palestinesi uccisi nella Striscia

Le autorità di Gaza hanno confermato l'uccisione di 187 palestinesi nei raid israeliani sulla Striscia nelle ultime 24 ore, e aggiornato il totale delle vittime palestinesi a 21.507 morti.

Idf, colpite cellule e infrastrutture terroristiche in tutta la Striscia di Gaza

L'aviazione e la marina israeliane hanno colpito nelle scorse ore cellule terroristiche e infrastrutture in tutta la Striscia di Gaza. Ad annunciarlo sono state le Forze di difesa israeliane, precisando che nella città di Gaza nel corso della giornata di ieri decine di terroristi "sono state eliminate" in diversi scontri, con l'assistenza dell'aviazione. Le truppe hanno anche distrutto due edifici utilizzati da Hamas a Beit Lahiya, nel nord di Gaza, confiscando grandi quantità di attrezzature militari, tra cui bombe, armi e apparecchiature per le comunicazioni.

Nel riferirne, 'Times of Israel' cita poi fonti palestinesi che denunciano intensi attacchi da parte di carri armati ed aerei a Khan Yunis durante la notte e di nuovi attacchi questa mattina. Raid aerei sono stati effettuati anche sul campo di Nuseirat, nel centro di Gaza, secondo medici e giornalisti palestinesi. Le forze israeliane hanno colpito Khan Younis in preparazione di un'ulteriore avanzata nella principale città meridionale, conquistata in parte all'inizio di dicembre.

Guerra Medioriente, distrutto nascondiglio di Sinwar. VIDEO

New York Times: "Israele non aveva un piano per rispondere all'attacco del 7 ottobre"

I militari israeliani non avevano un piano per rispondere ad un attacco su larga scala di Hamas. Questo il contenuto delle testimonianze di funzionari ed ufficiali interpellati dal New York Times per un'inchiesta giornalistica sul 7 ottobre pubblicata oggi dal giornale. "Le ragioni alla base della lenta risposta dell'esercito potrebbero richiedere mesi per essere comprese. Il governo ha promesso un'inchiesta. Ma un'inchiesta del New York Times ha rivelato che l'esercito israeliano era a corto di personale, fuori posizione e così mal organizzato che i soldati comunicavano in gruppi WhatsApp improvvisati", si legge sul quotidiano. 

"Non c'era alcun piano di difesa per un attacco a sorpresa", ha detto al giornale Amir Avivi, ex vice capo della Divisione di Gaza. "L'esercito non si prepara a cose che ritiene impossibili", ha commentato l'ex consigliere per la sicurezza nazionale Yaakov Amidror.

Il rapporto dipinge il quadro di un esercito che per lunghe ore non è riuscito a comprendere la portata dell'attacco, rispondendo lentamente e in modo inefficiente, inviando squadre troppo piccole che erano mal equipaggiate per affrontare un attacco di massa. L'attacco di Hamas alla base della Divisione Gaza dell'IDF a Re'im viene inoltre evidenziato come chiave per il successo dell'assalto, perché ha portato alla paralisi dell'unità responsabile del coordinamento di tutte le attività militari nella regione. In mancanza di direttive o ordini chiari, molte unità hanno fatto ricorso all'utilizzo di app come WhatsApp e Telegram per raccogliere informazioni su obiettivi e persone bisognose di assistenza.

Le 20 foto simbolo dal mondo del 2023, dalla guerra a Gaza al naufragio di Cutro

Il conflitto in Ucraina che continua, gli sfollati del Nagorno-Karabakh, la terza guerra civile in quattro anni in Sudan. Poi l'Inghilterra che saluta un nuovo Re e una nuova Regina, i fenomeni migratori (dagli Stati Uniti all'Italia) e gli effetti del cambiamento climatico. L'anno che si conclude raccontato per immagini. LE FOTO

Idf: "Feroci battaglie" a Gaza, decine i terroristi uccisi

Sono decine i terroristi di Hamas che le forze armate israeliane hanno ucciso nelle ultime ore nella Striscia di Gaza, dove continuano a svolgersi "feroci battaglie": lo riportano sul loro profilo Telegram le stesse IDF. Le forze aeree, coordinate dalle truppe a terra, "stanno colpendo le cellule terroristiche e le infrastrutture; la Marina israeliana sta supportando le truppe di terra con assistenza di fuoco dal mare". In particolare, si legge nel resoconto mattutino dell'esercito, "durante l'attività dell'IDF a Shejaiya, le truppe di terra hanno localizzato una cellula terroristica che operava nelle vicinanze delle forze armate e un terrorista armato di un RPG. Le truppe hanno diretto un aereo dell'IDF che ha colpito ed eliminato la cellula", mentre in un altro episodio a Gaza City i militari, "in coordinamento con gli aerei, hanno ucciso decine di terroristi. Nell'arco di tre ore, si sono verificati quattro episodi di identificazione di terroristi e l'IAF ha colpito oltre 15 terroristi armati. Inoltre, si sono svolti combattimenti in cui sono stati uccisi altri terroristi". 

Al Jazeera: "Idf arresta 14 palestinesi in campo profughi di Jalazone, in Cisgiordania"

Le forze israeliane hanno arrestato 14 palestinesi nel campo profughi di Jalazone, a nord di Ramallah, in Cisgiordania, nel corso di un raid iniziato alle prime ore di oggi. A riferirne è Al Jazeera.

Appello Onu per l'aumento urgente degli aiuti a Gaza: "La popolazione traumatizzata ed esausta"

Il vice segretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari, Martin Griffiths, lancia un appello per un aumento "urgente" degli aiuti destinati alla popolazione di Gaza a fronte di un nuovo "esodo di massa" verso il valico di Rafah, tra l'Egitto e il sud della Striscia.

Gli operatori umanitari dell'Onu stimano in circa 100mila il numero degli sfollati arrivati ​​a Rafah negli ultimi giorni, e temono l'ulteriore peggioramento delle già "terribili condizioni nella zona". "Una popolazione traumatizzata ed esausta" viene "stipata all'interno di una porzione di terra sempre più piccola", ha denunciato Griffiths. 

"Pensate che portare aiuti a Gaza sia facile? Ricredetevii", ha scritto venerdì il rappresentante delle Nazioni Unite in un post su X,  in cui ha elencato gli ostacoli che devono affrontare gli operatori umanitari nella Striscia di Gaza. 

Idf: "L'80% dei lanci lanciati ieri da Hezbollah contro Israele sono caduti all'interno del Libano"

Hamas: "Non vogliamo un'altra tregua temporanea"

Non ci sono stati colloqui relativi ad un accordo sugli ostaggi in cambio di un'altra tregua temporanea. A dichiararlo, parlando con Al Jazeera, è stato Osama Hamdan, esponente di Hamas in Libano, secondo il quale Hamas avrebbe informato i mediatori che la priorità del gruppo riguarda un cessate il fuoco permanente e che al momento non si parla di rilasciare ostaggi prima che i combattimenti cessino. Secondo Hamdan Israele avrebbe fatto trapelare false informazioni al fine di respingere le crescenti pressioni interne sul governo per un accordo sugli ostaggi. A riferirne è il Times of Israel.

Medioriente, Hamas: nessun rilascio di ostaggi finchè ci sono combattimenti

Un leader di Hamas Osama Hamda ha detto ad Al Jazeera che non si parla di un rilascio di ostaggi israeliani prima che i combattimenti a Gaza finiscano. Affermazioni che arrivano dopo che i media israeliani riportavano che i mediatori del Qatar avrebbero detto a Israele che Hamas "è d'accordo in linea di principio" a tornare al tavolo dei negoziati.  Hamda ha affermato che l'eventuale rilascio degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di un mese non è stato discusso. "Abbiamo informato chiaramente tutti i mediatori che la nostra priorità è fermare l'aggressione contro Gaza una volta per tutte", ha detto Hamda. 

Gaza, Unrwa: insinuazioni Israele portano a disinformazione

"Negli ultimi giorni diverse dichiarazioni di funzionari israeliani hanno insinuato o ritenuto direttamente l'Unrwa responsabile delle lacune nella consegna degli aiuti nella Striscia di Gaza. Queste affermazioni sono state amplificate dai media israeliani e da altri media mainstream e social, creando un flusso di disinformazione infondata". Lo dichiara il capo dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, Philippe Lazzarini. Ieri il portavoce del governo israeliano Eylon Levy ha infatti accusato l'Unrwa di aver coperto il presunto dirottamento degli aiuti a Gaza da parte di Hamas, descrivendo il meccanismo di aiuto delle Nazioni Unite come "tristemente infruttuoso". In un comunicato pubblicato sul sito web dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, Lazzarini afferma da parte sua che "con le severe restrizioni all'accesso umanitario da parte delle autorità israeliane l'operazione umanitaria deve affrontare numerose sfide" e invita i media "a verificare i loro resoconti e a effettuare controlli incrociati tra le informazioni, comprese le dichiarazioni dei funzionari governativi, prima di pubblicare informazioni".

Israele: Casa Bianca approva vendita "urgente" di munizioni

Il governo americano ha annunciato di aver approvato "con urgenza", cioe' senza passare per il vaglio del Congresso, la vendita a Israele di munizioni di artiglieria per un importo di 147,5 milioni di dollari. Si tratta di proiettili da 155 mm e di vario equipaggiamento militare prelevati dalle scorte dell'esercito degli Stati Uniti, secondo un comunicato stampa della US Defense Security Cooperazione Agency, un'agenzia federale responsabile in particolare delle vendite di materiale militare americano a nazioni straniere. Il segretario di Stato, Antony Blinken, è giunto alla conclusione "che esiste un'emergenza che richiede questa vendita immediata al governo israeliano", ha spiegato il comunicato stampa. Il 9 dicembre scorso Washington aveva inoltre dato il via libera alla vendita a Israele di quasi 14.000 proiettili per carri armati utilizzati nella guerra contro Hamas a Gaza.


Mondo: I più letti